Giacomo Leopardi, Canti, 1837

ove più lento ¶ E grave è il nostro disperato

sparta ¶ Delle nubi la grave ombra s'avvalla; ¶ Credano

abitò misero spirto, ¶ Cui grave amor, cui duro fato

e quando il carro, ¶ Grave carro di Giove a

Vile, o natura, e grave ospite addetta, ¶ E dispregiata

cor finalmente. Addio. Se grave ¶ Non ti fu quest

lasciàr gli avi remoti, ¶ Grave retaggio e faticoso? È

Provveder commettiamo, una più grave ¶ Necessità, cui provveder non

petto, ¶ Nell'imo petto, grave, salda, immota ¶ Come colonna

Dono del ciel, ma grave, amaro, infesto ¶ A chi

noi sortì. ¶ Chi dalla grave, immemore ¶ Quiete or mi

venir non ti sia grave. ¶ XXVI ¶ IL PENSIERO DOMINANTE

per cagion di lei grave procella ¶ Presentendo in suo

giocondo, ¶ Da quel tuo grave aspetto ¶ Mal s'indovina

fogli ¶ Profondamente, del mio grave, antico ¶ Errore, e di

impero ¶ Par che col grave e taciturno aspetto ¶ Faccian