Vittorio Alfieri, Bruto secondo, 1789

qual parte omai v'ha del romano impero, ¶ che

gladiator del circo infame ha posta, ¶ e nella pingue

guerra or non v'ha; che eletti sieno ¶ consoli

sofferti a lungo, inacerbita ha l'alma ¶ già di

chi in se stesso ha posta ¶ Roma, e neppur

il popolo tuo stesso, ¶ ha pochi dì, del tuo

esercito abbia: e n'ha certezza ¶ dalle più voci

tutto, ¶ da quella c'ha fra i lari suoi

può quei che ingannati ha pria. ¶ E noi del

Cimbro ¶ Dubbio non v'ha: se ti ascoltasse Roma

sovr'esso. ¶ Tali amici ha il tiranno. ¶ Cassio ¶ Innata

pur Roma, ¶ ove tanti ha nemici? ¶ Cimbro ¶ Ei mercar

dunque. ¶ Timor lo invase, ha pochi dì, nel punto

cittadin di Roma non ha padre... ¶ Cimbro ¶ E che

che un tiranno non ha figli mai... ¶ Bruto ¶ E

che non vedi, ¶ gli ha dispersi il terrore. ¶ Cesare

tutta or già l'ha rivolta egli all'afflitta

sen renda... ¶ Ma ucciso ha Bruto il proprio padre

Cesare avea: ¶ cor vile ha in petto chi nol