Carlo Bernari, Speranzella, 1949

E tu come le hai sapute tutte queste cose

un ringraziamento, questo. Tu hai capito che voglio dire

voglio dirvela.» ¶ «Che cosa hai visto?» ¶ «Maestà ho visto

l’ho proprio schifata.» ¶ «Hai ragione figlia mia» diceva

lavoro con gli americani. «Hai ragione figlia mia… L

proprio, non dà sfizio. Hai detto bene.» ¶ “Allora perché

Dio, ringrazia! Che ci hai queste quattro pezze addosso

aveva sempre detto: se hai un guaio vieni da

Nannina. ¶ «Già, anche tu hai ragione» disse Elvira e

tu che necessità ci hai d’inguaiarti così giovane

bene, così quando ci hai tempo te lo leggi

sigarette al signor Mele. ¶ «Hai proprio ragione» disse don

Mena, Nanninè anche tu, hai sentito che so’ le

invariabilmente: ¶ «E che mi hai preso per assistita» Beata

e ora se ci hai la forza giocateli ogni

giorno e buona giornata». ¶ «Hai sentito» disse la madre

ginocchi che ce li hai neri, neri, non li

lo vuoi dire dove hai mandato la ragazza? E

non me lo dire. Hai ragione, sono fatti che

sentire dove ce l’hai il pepe tu, con

Capito? Carta! Dove l’hai messo… il papiello…?». ¶ «Papier

è proibito?» ¶ Brava Nannina, hai capito tutto, solo una

Nannina «io no signorina… Hai capito?» ¶ «O. K. No

don’t you?» ¶ «Come hai detto?» chiese Nannina. ¶ «Eat

zoccola? Con un americano. Hai capito?… Un americano!» ¶ «Si

campanello contro il petto «hai voglia di fare e

cuore e fronte), Nanniné, hai voglia di smaniare, non

quando non ci pensi. Hai capito mo tu a

a me mi conoscono… Hai capito?» ¶ Proprio tutto Nannina

come una comune circolare. ¶ «Hai visto bene?» chiese don

lui colle sue mani, hai visto come scrive bene

i soldi ci stanno, hai voglia! Tu hai sentito

stanno, hai voglia! Tu hai sentito mai parlare di

e lesse: «Scognamiglio.» «Scognamiglio hai detto? E quello ora

cinghiate: ¶ «Una vajassa, mi hai ridotta!» «E tu eri

arrivata?» ¶ «Nessuno» disse Nannina. ¶ «Hai visto?» approfittò subito Ciccillo

consolidare la sua posizione. «Hai visto? Si sono abituati

per mortificare la moglie: «Hai capito, Elví, è inutile

tratta». ¶ «Ma prima però, hai visto, quanta gente?» disse

come per sfida: «Tu hai visto che femmina tengo

neh Nannì?». ¶ «E tu hai visto che uomo! Questo

sedia. «Quando ben bene hai saputo chi è?» ¶ «Ma

Sta bene? E che hai capito, quando ti ho

a Cariati, che ci hai capito, tu che non

male?» chiese Nannina. ¶ «Che hai fatto? E me lo

la Cafettèra. «Pare che hai passato un guaio!» ¶ «Niente

dovete credere…» ¶ «E che hai fatto?» ¶ «Uno schiaffo che

cosa, Michè, questa che hai fatto?» ¶ «Ci voleva, Mastrovincè

le centomila lire le hai prese o no?» ¶ «Dite

io dicevo innocentemente. Che hai capito? So che tua

Ma forse non ci hai capito niente.» ¶ «No, per

a mozzoni, voi?» ¶ «Uh, hai voglia!» ¶ «E allora mi

bene?» ¶ «La terza l’hai fatta? L’alfabeto allora

fronte. «Ma se ci hai questa e la buona

Tu sei giovane e hai bisogno di svago. Vorrei

A proposito? Che ne hai fatto?» ¶ «Niente, signor Me

visto». ¶ «A me, mi hai visto?» ¶ «Sissignore, proprio a

s’era turbato. «Mi hai fatto impressionare quant’è

mezzo. Ma tu come hai fatto a vedermi?» ¶ «Con

Nanninella, almeno quello, glielo hai fatto?» ¶ «E che se

scarpe a Pascalotto gli hai comprato.» ¶ «E certo! Pascalotto

bruscamente: ¶ «Non m’interessa… Hai capito che non m

ma un uomo, mi hai capito, Nannì? Uno con

il labbro sudato – se hai un boccone di cuore

avanti, Pizzicatè, se non hai paura. ¶ Lei paura? Disse

devi mostrare che non hai paura. Il gettarsi a

quello che impastrocchi tu. Hai fatto tanti di quegli

ma certo qualche guaio hai combinato per questa smania

cominciò Ciccillo incuriosito: «l’hai mandata in giro, le

mandata in giro, le hai fatto fare uno di

a Michele non l’hai potuto mai vedere! E

senti? E di’ che hai sentito almeno! Questa sta

e delle reazioni. ¶ «Michè, hai sentito?» chiese allora Mastro

quella!… Sifilide!… Sch, sch, hai detto niente!» Michele zittiva

ma tu allora non hai capito niente?» ¶ «Sì, che

da almeno sei mesi. Hai visto quelle macchie?» A

a me non mi hai proprio visto. Sono momenti

subito chiamò Michele: ¶ «Michè, hai sentito, la cafona?» ¶ «Ho

zi’ prete le fa: “Hai proprio ragione, figlia mia

menomale. Si vede che hai una carnagione che non

Tu questa ce l’hai, più di quello lì

sguardo intenso, e disse: ¶ «Hai visto? Ha scorno pure

questo che significa? Ci hai da da scegliere. Da

si è provato, e hai visto il risultato!» ¶ «Questo

i idee. Tu ci hai da scegliere, e benedico

e tu non lo hai sentito.» ¶ Pascalotto muove i

cosa, che imbasciata gli hai portata a Michele?» ¶ «Che

impaurito. ¶ «Quella che gli hai portata mentre io ti

che sei venuto che hai detto a Michele?». ¶ «Un

adesso: ¶ «Quand’è che hai visto Nanninella?» ¶ «Quando son

ha volto, non somiglia. ¶ «Hai capito quello che ti

nessuno s’intrica se hai mangiato e che hai

hai mangiato e che hai mangiato… Voi mi dovete