Giordano Bruno, Il candelaio, 1582

ricovrare il lardo, dove ho persa l’erba, si

ordinato. Forse che non ho profetato che questa comedia

quattro giorni che vi ho sudato sopra, e dì

con servir simil canaglia, ho tanta de la fame

un servitore solamente, ed ho servitore, mastro di casa

gli dirrai come ti ho detto: intendi tu? ¶ Ascanio

cangiato di colore, vi ho udito adesso lamentare, intendo

de’ giorni che ti ho visto andar pensoso ed

anni più giovane, ed ho per moglie una vecchia

e loco. ¶ Bonifacio Io ho vissuto da quarantadue anni

Come avete detto? ¶ Bartolomeo Ho detto che in questo

della s[ignora] Argenteria ho cura, della signora Orelia

del mio Marte, ti ho fatti nelle candide pagine

quandoquidem, — particulae causae redditivae, — ho voluto farti partecipe di

di proposito fore: ¶ Però ho voluto essere della presente

Che dite voi? Oggi ho fatta cosa che giamai

feci quel ritratto ch’ho fatto oggi, né manco

visto quel che mi ho fatto fare? ¶ Gioan Bernardo

fare? ¶ Gioan Bernardo L’ho visto e revisto. ¶ Bonifacio

quello che da altri ho udito dire, mi trovo

vi sono affezionatissimo, ed ho gran speranza nella prudenza

il quale enigma ti ho detto che cosa significa

richiedono a tal opra, ho fatto come sapete. ¶ Gioan

il secreto che gli ho donato, secondo le nostre

passata, o, come vi ho detto, fa gran seminata

sarò fuor del Regno. Ho dato ordine alla posta

che cosa facess’egli, ho posto l’occhio ad

la porta, e l’ho veduto assiso sopra la

vostra di composizione, perché ho gran desiderio aver copia

erudizione: credetemi che non ho poco io del fonte

Ottaviano; e, come gli ho fatti udire, in proposito

non ha. ¶ Ma non ho tanto da guardar a

voi? ¶ Vittoria Io non ho queste malizie che voi

vedi ch’io non ho altr’unghia che questa

ridere, ch’io n’ho gran voglia. ¶ Barra Questa

via via; ed io ho udito dire da mastro

Lucia Or, adesso ti ho. ¶ Barra Hai il mal

via, ch’io ancor ho da parlar con questo

signora Vittoria;...” — Che ti ho detto io? non ho

ho detto io? non ho io divinato? ¶ Pollula Leggete

contiene. Toh, io ne ho letto pur troppo, non

non vi è guadagno. — Ho inteso che è ordine

M[esser] poco pensiero: ho assai meglio da far

mio amico col quale ho da negociar cose d

ma bisogna ricordarsi ch’ho spesi cinque scudi alle

esser] Bonifacio che ora ho lasciato con voi: credevo

lui, “volemo giocare? cqua ho de tarocchi”. Risposi: “A

non posso vencere, perché ho una pessima memoria”. Disse

pessima memoria”. Disse lui: “Ho di carte ordinarie”. Risposi

pensiamo ad altro gioco”. “Ho le tavole sai?” “Di

queste non so nulla”. “Ho de scacchi, sai?” “Questo

che né io l’ho più uditi, né essi

le mie mani: gli ho composta una epistola amatoria

fuori per badare...” “Non ho bisogno di cotesti onori

conoscete? ¶ Manfurio Io vi ho [visto] alcune ore fa

vi son servitor, ed ho gran voglia di farvi

mi abbia visto, io ho veduto lui fuggire. ¶ Marca

Bonifacio? ¶ Lucia Io gli ho tutta la verità narrata

esser] Bonifacio. Poco fa ho veduto passar il tuo

io ve la lascio. Ho inviato alla botteca di

Bonifacio Andate, ch’io ho da raggionar con costei

Bonifacio dolce, io non ho tempo di salutarti, perché

tanto piccolina, — sempre l’ho veduta d’un medesmo

mostrati, ed io gli ho donati ad intendere, — disse

meschina, dicendogli che vi ho visto e parlato, e

avete benissimo pensato. Io ho la persona né più

mia fé, che non ho possuto contener le lacrime

ditegli ch’io l’ho mandato a cercare, e

la siccità, questa mattina, ho speso cinque altre grana

questo è cossì: io ho perso peggio che l

alla fine: — Io non ho di questa polvere, e

per me! io non ho core di dire quel

misterii del rosario, — che ho finiti de dire adesso

per il pensiero ch’ho avuto, di far schiudere

Gioan Bernardo Io le ho veduti or ora, ho

ho veduti or ora, ho parlato con essi. Le

parlato con essi. Le ho lasciati cqui vicino, in

Lucia Gran mercé! io ho bisogno d’altro che

per questo piccolo deambulatorio. Ho veduto due muliercule raggionar

bussate pure? Io vi ho detto che mi è

Atto V ¶ Scena 1 ¶ Bonifacio Ho ho ho ho ho

V ¶ Scena 1 ¶ Bonifacio Ho ho ho ho ho. ¶ Lucia

Scena 1 ¶ Bonifacio Ho ho ho ho ho. ¶ Lucia Sì

Bonifacio Ho ho ho ho ho. ¶ Lucia Sì che

Ho ho ho ho ho. ¶ Lucia Sì che, messer

ch’io son Bonifacio, ho ho ho ho ho

io son Bonifacio, ho ho ho ho ho. ¶ Lucia

son Bonifacio, ho ho ho ho ho. ¶ Lucia Vi

Bonifacio, ho ho ho ho ho. ¶ Lucia Vi giuro

ho ho ho ho ho. ¶ Lucia Vi giuro ch

di Gio. Bernardo. ¶ Bonifacio Ho ho ho ho. Sarrà

Gio. Bernardo. ¶ Bonifacio Ho ho ho ho. Sarrà pur

Bernardo. ¶ Bonifacio Ho ho ho ho. Sarrà pur bene

Bonifacio Ho ho ho ho. Sarrà pur bene di

io sii Gio. Bernardo, ho ho ho ho ho

sii Gio. Bernardo, ho ho ho ho ho, mi

Gio. Bernardo, ho ho ho ho ho, mi volesse

Bernardo, ho ho ho ho ho, mi volesse parlare

ho ho ho ho ho, mi volesse parlare, rispondete

dirrete che mi lasciano, ho ho ho ho ho

che mi lasciano, ho ho ho ho ho, perché

mi lasciano, ho ho ho ho ho, perché vo

lasciano, ho ho ho ho ho, perché vo fantastico

ho ho ho ho ho, perché vo fantastico per

alcune cose che passano, ho ho ho ho. ¶ Lucia

cose che passano, ho ho ho ho. ¶ Lucia Voi

che passano, ho ho ho ho. ¶ Lucia Voi dite

passano, ho ho ho ho. ¶ Lucia Voi dite bene

farrò altrimente errore. ¶ Bonifacio Ho ho ho ho ho

altrimente errore. ¶ Bonifacio Ho ho ho ho ho ho

errore. ¶ Bonifacio Ho ho ho ho ho ho. ¶ Lucia

Bonifacio Ho ho ho ho ho ho. ¶ Lucia Vorrei

Ho ho ho ho ho ho. ¶ Lucia Vorrei sapere

ho ho ho ho ho. ¶ Lucia Vorrei sapere perché

Cara mia Lucia, io ho, ho ho ho, il

mia Lucia, io ho, ho ho ho, il tremore

Lucia, io ho, ho ho ho, il tremore de

io ho, ho ho ho, il tremore de l

pensando che, adesso adesso, ho da esser gionto al

troppo lontano. ¶ Bonifacio O, ho ho ho ho, signora

lontano. ¶ Bonifacio O, ho ho ho ho, signora Vittoria

Bonifacio O, ho ho ho ho, signora Vittoria mia

O, ho ho ho ho, signora Vittoria mia, ha

o da altro. ¶ Bonifacio Ho ho ho ho ho

da altro. ¶ Bonifacio Ho ho ho ho ho. Andiamo

altro. ¶ Bonifacio Ho ho ho ho ho. Andiamo presto

Bonifacio Ho ho ho ho ho. Andiamo presto, perché

Ho ho ho ho ho. Andiamo presto, perché mi

son maravigliato, e ti ho mandato a dire, che

anni che non ti ho parlato? Avete mandato per

bottega, ed io ti ho mandato quel che avevo

scappano, dite che le ho liberati io. ¶ Sanguino Strengile

persone cqua? ¶ Mochione Ne ho viste pur troppo, alla

mi perdoni, ché io ho fretta di andar in

più grosso, non tel’ho detto? ¶ Gioan Bernardo Olà

età. ¶ Bonifacio Ed io ho mutato abito, per conoscere

priego, perdonatime; perché non ho fatto altro fallo, che

è posticcia; ma lo ho fatto per certo disegno

ero consapevole. Io lo ho cercato e ritrovato in

che io non vi ho tanto offeso, quanto vi

amore che sempre vi ho portato, e porto, che

esser] Gio. Bernardo, io ho ben tenero il core

avendovi avuta, come vi ho, comoda e tanto presso

poltrone, quanto per te ho patito, e patisco. ¶ Consalvo

alzare? ¶ Bartolomeo Io ti ho detto che voglio dimorar

tanti diavoli! Io adesso ho sciolti m[esser] Bartolomeo

litania de santi che ho detto allora, subbito che

pro nobis”, io li ho mandate tante biasteme a

voi che senza arte ho ridutto costui a donarmi

certo che io ne ho avuto un poco di

poco di maraviglia. ¶ Scarramuré Ho proceduto con umiltà, preghiere

Or, ecco come io ho intesa la verità. ¶ Bonifacio

ed ha possuto dirmela. Ho dimandato capelli di vostra

cane? ¶ Scarramuré Non vi ho detto che tua moglie

e le anella che ho nelle dita. E credo

croce. ¶ Sanguino Or su, ho comportato tanto, posso comportar

Forse che non l’ho detto a questi miei

famigli? Però io ti ho data questa baldanza e

questa baldanza e ti ho sentito parlare, per aver

mal’ora, ché io ho altro da fare che

piacere, ma perché ne ho da rendere conto; e

anella, tutto quel ch’ho dentro questa borsa, e

Ascanio Cossì è certissimo. — Ho udito dire che un

ed al presente l’ho io isperimentato. Quantunq[ue

ue] questo bene, ch’ho posseduto questa sera, non

ritornati. ¶ Ascanio Io le ho rancontrati che veneano. ¶ Scarramuré

che vi fussi; poi, ho inviata Lucia, che vi

d’altro nome. Io ho udito chiamar Panzuoltolo quel

ben trovato. Subito che ho inteso da m[esser

diavolo, io non vi ho mandato a chiamare; ma

questo povero peccatore, vi ho aspettato; ma non vi

aspettato; ma non vi ho mandato a chiamare. ¶ Bonifacio

mio, quello che io ho fatto, e fo, non

in quel modo. Ancora, ho eccesso a riguardo del

per vostra mercé io ho il mio onore: si

Sin ad oggi vi ho amato per un rispetto

cielo, ch’io non ho comesso altro errore, per

Angela. “Ma, heimè!” disse, “ho udito dir ch’è

Manfurio Minime, io non ho altrimente veruno. Quelli che