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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ada Negri, Di giorno in giorno, 1932

concordanze di «ho»

nautoretestoannoconcordanza
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incerto riflesso: ¶ — Non l'ho proprio mai vista cosí
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capricciose violenze mi turbano. Ho sempre temuto il vento
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nuovo: non si sa. Ho lasciato sull'angolo di
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Pensare che tante volte ho pianto su me, per
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egoismo, di orgoglio. E ho sottoposto l'anima alle
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gara, dell'ambizione. E ho considerato la mia esistenza
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di fama, e l'ho riempita di misere cose
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un nome. ¶ Quante ne ho vedute, ne' miei paesi
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nemmeno te lo sogni. – Ho risposto: – Va bene. Non
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agli occhi. ¶ Nulla forse ho mai veduto di cosí
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quanto piú è nascosto. Ho vissuto tanti anni, studiato
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alterno. Sulle palme ne ho la stessa sensazione che
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infanzia e dell'adolescenza? ¶ Ho fra i piú tormentosi
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deodàra piú alto: – Io ho molti anni piú della
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punto sul quale ora ho il piede, forse una
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quantunque la chiamino mia) ho cercato in questi anni
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alla periferia della città. Ho voglia di dirle: – Sai
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voi? ¶ — No – mi risponde. – Ho dimenticato. Non so piú
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nulla: mentre io l'ho presente, viva vivissima, con
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braccia: mi chiedono: – Come ho da fare, con questa
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sottana-calzoncino? – Eh, già, ho capito. Si metta addirittura
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Assisi? Tant'anni l'ho sognata, come un porto
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Santa Chiara. Per entrare ho attraversato un corridoio-veranda
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nemmeno una briciola. Poi ho udito i colpi del
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io, non so quando, ho già percorso questa strada
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peccato». ¶ PORTA DEL SEMENTONE ¶ Ho lasciato dietro di me
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vedere che lei: non ho che un desiderio: leggere
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prima comunione di Maria: ho l'anima fresca come
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non sa. Debbo andarmene. Ho detto addio al novizio
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Quattr'anni, da che ho lasciato Assisi. Oggi, Monica
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le donne sole che ho conosciute e amate cercando
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bello di quelli che ho veduti quand'ero viva
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solo aprirsi della postierla ho sentito ch'era mia
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sorridono: – Buongiorno, buongiorno.. ¶ Non ho ancor detto che questa
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incerte: cosí giovani! Ascoltandole, ho il senso d'un
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stretti budelli della città, ho gridato di gioia vedendomi
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parola, negli atti! L'ho veduta prendere da un
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me stessa non l'ho mai potuta sopprimere: è
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una trasparenza che già ho vista, poco fa dove
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vi sarà dispiaciuto. No? ¶ — Ho avuto ben altro filo
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ne ebbi, tre ne ho persi. Uno me lo
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giorno e della notte. Ho passato le mie mani
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sulla corteccia del tronco: ho ricordato i Sepolcri: ho
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ho ricordato i Sepolcri: ho sentito ch'è possibile
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dell'arca – di cui ho pur dovuto ammirare le
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di contrasto. Io stessa ho cessato d'appartenermi. Salvo
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che uguaglia le forme. Ho la certezza d'aver
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sono fiumi che bastino.» ¶ Ho quasi raggiunto la vòlta
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se soltanto poco fa ho avuto la sensazione d
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Non credi? Io ci ho pianto. Dammi la tua
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anni? Non glie l'ho detto: eh, già. Certe
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senza sollevare le pàlpebre: – Ho male alle tempie. Non
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lasciai Milano; e non ho piú riveduta la marchesa
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all'altro: che t'ho a dire? Un'intimità
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cosa. Si convinceranno che ho ragione d'essere commossa
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reliquia: ¶ “— Confermo che l'ho ricevuta stamattina alle dieci
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ricevuta stamattina alle dieci. Ho a Milano un brav
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parenti, né amici intimi ho lasciati in Italia. Oggi
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sono tanto sola! Non ho potuto pensare ad altro
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vecchia via, dove partendo ho lasciato il meglio di
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aggiusta-tutto. ¶ Ora che ho abbandonato la vecchia casa
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Io, che sono astemia, ho voluto bere un bicchiere
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da dieci, ma l'ho sempre visto cosí. Alto
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vita di Santa Chiara ho ricorso al volume di
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Sant'Agostino in Pavia ho ricorso allo studio di