parolescritte
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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Baricco, Castelli di rabbia, 1991

concordanze di «i»

nautoretestoannoconcordanza
1
1991
volto di Jun Rail. I capelli, gli zigomi, la
2
1991
fantasia, semplicemente. Ti impiastricciava i pensieri. “Un giorno Dio
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1991
e così per tutti i campi si mise a
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1991
giorni a far preparativi, i più grandi e i
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1991
i più grandi e i più insignificanti, carrozze, lettere
6
1991
di ottanta centimetri per i giardini della Casa Reale
7
1991
chicchessia, corse giù per i prati fino alla fabbrica
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1991
ne stava lì con i conti delle paghe sotto
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1991
capiva nulla. Vagolava per i numeri con stupito stupore
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1991
là, alcuni istanti, fra i mille di una vita
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1991
idea, sufficientemente diffusa, che i viaggi del signor Rail
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1991
insondato fenomeno che erano i viaggi del signor Rail
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1991
mestiere. Guardava il ragazzino, i suoi occhi, le sue
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1991
occhi, le sue labbra, i suoi denti, e se
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1991
in sala da pranzo. I tre candelieri, la luce
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1991
che la giravano dolcemente, i suoi occhi che la
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1991
a uno a uno i bottoni del gilet scuro
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1991
sfoggiava mai, assolutamente mai, i gioielli che le arrivavano
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1991
d’impegno a cercare i relativi gioielli, per giorni
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1991
centoquarant’anni e vide i figli e i figli
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1991
vide i figli e i figli dei suoi figli
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1991
mano, turava alla buona i vuoti che la sua
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1991
in tasca, si risistemò i capelli grigi, mormorò qualcosa
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1991
gli spariva veloce sotto i piedi, sfilava via il
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1991
e rosicchiando frasi tra i denti, e salmodiando un
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1991
pendenza migliore, provare tutti i metalli, chi lo sa
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1991
foglio, lo trova, scorre i sei nomi che vi
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1991
la Sua lettera contenente i risultati – che Lei definisce
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1991
ingenuità” il fatto che i tubi fossero disposti, semplicemente
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1991
questo proposito, che se i tubi non sono isolati
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1991
si spengono rapidamente. “Appoggiare i tubi per terra è
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1991
Lei sa come sono i giornalisti. In breve tempo
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1991
ingresso di un bordello i rumori provenienti dalle alcove
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1991
anzi cerchi in tutti i modi di affinare le
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1991
procedure, e a diffondere i Suoi risultati. Se pur
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1991
discese con evidente fatica i tre piani di scale
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1991
del prof. Dallet risalì i tre piani più lentamente
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1991
per qualche minuto correre i pensieri. ¶ Poi affondò la
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1991
Nella stanza risultavano evidenti i segni di una violenta
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1991
Pekisch, curiosamente, arrivarono prima i giornali che raccontavano l
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1991
di Marius Jobbard e i giornali arrivati dalla capitale
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1991
e lasciò perdere Jobbard, i tubi e le altre
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1991
a dormire. E lì i casi sono due: o
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1991
principale di essere puliti. I desideri sono la cosa
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1991
che solo a imparare i nomi di tutta quella
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1991
tutta quella roba – tutti i nomi, uno per uno
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1991
diverse direzioni. Come tutti i cataloghi, anche quello si
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1991
Polizia, come si chiamano i mesi, quando si piange
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1991
una delizia. Ma ha i suoi vantaggi – diceva Pekisch
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1991
nord, si portò addosso i rintocchi, uno a uno
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1991
perché il tempo numera i conati di essere che
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1991
dolcezza straziante di tutti i rintocchi di qualsiasi campana
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1991
centinaia di giorni”. ¶ Erano i tempi in cui nella
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1991
l’orologio che contava i minuti del tempo anomalo
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1991
avrebbe ben presto scompigliato i meccanismi del cervello. Videro
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1991
dal vetro, sfilavano via i cocci di un mondo
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1991
rotazione perversa che inanella i giri del progressivo e
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1991
giorno dopo, su tutti i giornali, in mezzo alle
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1991
il ricordo di quando i treni erano per la
60
1991
geografiche della terra e i sogni della gente. Non
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1991
di sempre e scatenando i binari nella solitudine della
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1991
temi popolari. Per affinare i risultati si affidò a
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1991
della signora Trepper, tutti i componenti dell’umanofono sfoggiassero
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1991
di che colore erano i rumori, uno per uno
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1991
avesse visto tutto con i propri occhi, se l
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1991
Andersson. “Che io sappia i binari non li fanno
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1991
guardò Bonetti. ¶ – Signor Rail, i treni servono per portare
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1991
niente si può leggere. I treni sono proiettili e
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1991
da qui e avrete i vostri duecento chilometri di
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1991
ai due ospiti disse ¶ – I signori vorranno scusarci un
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1991
Morivar. E se davvero i treni sono fatti come
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1991
destino è fatto come i treni, allora io dico
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1991
quando sarà possibile iniziare i lavori e quanto credete
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1991
orologio dal taschino usando i primi per controllare l
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1991
lo sentì partire, dribblare i mille suoni che colavano
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1991
Lo sentì partire, dribblare i mille suoni che colavano
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1991
strada. Allora si fermò, i piedi nel fango, alzò
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1991
incominciò a cercare tra i tasti. Cercava la nota
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1991
gridarla. Smise di toccare i tasti. Sentì un rintocco
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1991
si mise a percuotere i tasti uno dopo l
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1991
bemolle, e gridava martellando i tasti con incredulo furore
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1991
giù dal campanile, attraverso i mille specchi dell’acquazzone
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1991
alla strada dove con i piedi persi in una
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1991
la radice di tutti i suoi mali, e di
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1991
detto che sono bellissimi, i treni... partirà con il
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1991
della vetreria e tutti i servi, e il signor
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1991
gonna girava con lei, i capelli le viaggiavano sul
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1991
che ci vanno anche i bambini”, “Non bisognerebbe farli
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1991
Non bisognerebbe farli salire i bambini, non gli si
90
1991
Di’, ma li legge i giornali tuo cugino?”, “È
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1991
signor Rail dovrà trovare i soldi per farlo, questo
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1991
Così bello che nemmeno i ladri...”. E in effetti
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1991
corde che le segano i pensieri ed i ricordi
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1991
segano i pensieri ed i ricordi – una gabbia di
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1991
qua e là, per i vecchi tempi in cui
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1991
Nel silenzio più totale i due signori venuti dalla
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1991
e sgranare nell’aria i rumori più strani e
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1991
e ben lo sapevano i due uomini venuti dalla
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1991
locomotiva?, non funzionano più i freni te lo dico
100
1991
e gli applausi e i cappelli che volano – e
101
1991
sono matto e che i soldi per far partire
102
1991
ogni anno correvano con i cavalli, nella strada di
103
1991
il resto. Si giravano, i mille volti della gente
104
1991
mente, e su per i nervi, lui aveva ancora
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1991
erano ammutolita emozione, riposavano i buchi neri della mente
106
1991
mondo ghiacciati, e tutti i rami di tutti gli
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1991
nella nostra ultima lettera. I costi relativi alla realizzazione
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1991
polvere che si avvicina. I capelli scarmigliati, la pelle
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1991
la pelle lucida, dentro i vestiti il corpo accaldato
110
1991
se lo sono inventato i marinai del nord) (quasi
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1991
mattino, si sarà infilato i pantaloni, poi si è
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1991
a parlare. Le vedove, i padri e le madri
113
1991
sono per davvero e i marinai del nord sono
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1991
indispensabile per mandare qui i Suoi uomini ad iniziare
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1991
togliersi gli stivali, DOPO i pantaloni. ¶ Il vecchio Andersson
116
1991
a vedere questi... sono i calici per il conte
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1991
l’hanno tutti con i cristalli dell’est, che
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1991
alle volte la vita. I due figli di Rol
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1991
signora Dodds a cantare I tempi del falco son
120
1991
Jun, quelli che nacquero, i giorni uno dopo l
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1991
martedì con l’umanofono, i capelli bianchi della vedova
122
1991
la storia di Morivar, i mille suoni di una
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1991
arrivato quell’uomo. ¶ Elegante, i capelli disordinati, una grande
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1991
che avrebbero dovuto coprire i grandi boulevards parigini. Se
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1991
occhi riusciva a sentirne i rumori, a intuirne gli
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1991
ad essi si ammucchiavano i calcoli con cui Hector
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1991
che lui riteneva tra i più significativi usciti negli
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1991
moltiplicando le proposte e i progetti, in una progressiva
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1991
dalla suddetta signorina più i suoi progetti inseguivano gigantismi
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1991
suo studio ordinando maniacalmente i suoi disegni e ritagliando
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1991
che di solito precedeva i suoi immotivati svenimenti. Era
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1991
il tempo a disegnare i monumenti, le città e
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1991
monumenti, le città e i deserti che vedeva. Si
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1991
a poco a poco i fantasmi della sua mente
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1991
la vita qualunque macinava i suoi rumori. Lui li
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1991
suo progetto che raccogliesse i suggerimenti più funzionali emersi
137
1991
Arold. La faceva tutti i giorni, quella strada, Arold
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1991
verso. La faceva tutti i giorni, quella strada. Davvero
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1991
mangiarono. La tavola ovale, i piatti col bordo d
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1991
sommergibili, stoffe di tutti i colori, armi inarrestabili, animali
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1991
ingranaggi, carillon. Bisognava immaginare i rumori, le voci, i
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1991
i rumori, le voci, i suoni, l’odore, i
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1991
i suoni, l’odore, i mille odori. E soprattutto
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1991
un rumore, niente. Solo i miei passi. E lentamente
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1991
quel punto, proprio sotto i tre giganteschi olmi. Non
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1991
in quel punto, con i capelli disordinati, infinitamente stanco
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1991
la copertura, il transetto, i quattro grandi ingressi... tutto
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1991
a vedere le fornaci, i cristalli e tutto il
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1991
fiori sul tavolino. Bianchi. I fiori. ¶ Sulla veranda, con
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1991
di salvarsi... si rifugiano i desideri, lì dentro... al
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1991
signor Rail. Pensava che i finestrini dei treni erano
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1991
di vetro, o per i soldi... non solo per
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1991
Rail aveva concordato tutti i particolari della fornitura per
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1991
lo aspettava. Passava tutti i giorni, da lì, Arold
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1991
si sentono mica tutti i giorni... la festa di
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1991
il signor Rail faceva i miracoli col vetro e
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1991
strana meticolosità, ha cancellato i segni degli zoccoli dei
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1991
zoccoli dei cavalli e i solchi delle ruote delle
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1991
di strada che dividono i dodici uomini di sinistra
160
1991
di strada che dividono i dodici uomini di sinistra
161
1991
assiepata e schiacciata tra i bordi della strada e
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1991
della strada, là dove i dodici uomini di sinistra
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1991
al momento culminante – con i dodici uomini di destra
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1991
di una burrasca, come i due proiettili di un
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1991
loro e soprattutto loro, i dodici uomini all’inizio
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1991
inizio della strada e i dodici uomini alla fine
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1991
flauto, e morirà raccontando i suoi peccati a un
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1991
inizia. ¶ Iniziano a suonare, i dodici uomini di destra
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1991
uomini di destra e i dodici uomini di sinistra
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1991
di gente e sguardi i suoi occhi avevano mille
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1991
giallo, niente cappellino, ma i capelli tirati su, sulla
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1991
dentro l’altro, e i passi a scivolarsi accanto
173
1991
Horeau, lì, in piedi, i capelli disordinati, la borsa
174
1991
si danno le spalle i due piccoli eserciti di
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1991
sono messi a smontare i binari, uno per uno
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1991
a che non arrivavano i soldi che gli spettavano
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1991
smontare uno ad uno i binari... e allora io
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1991
tornato avrebbe sicuramente portato i soldi che aspettavano, ma
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1991
vero? ¶ Andavano e venivano, i treni, come matti. E
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1991
gli disse ¶ – Voglio che i suoi uomini se ne
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1991
Tra un mese riceverà i suoi soldi. E adesso
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1991
quegli archi di ferro, i costoloni che terranno su
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1991
casa e racconta, e i bambini stanno lì, con
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1991
e così hanno chiamato i soldati. Tutti ragazzi, chissà
185
1991
una parata, hanno perfino i fucili, ognuno il suo
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1991
grida un ordine e i soldati si irrigidiscono. Un
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1991
grido dell’uomo con i baffi bianchi. Un altro
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1991
vetro intorno. Provarono con i veleni ma quelli non
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1991
se la godevano dietro i vetri e nel cielo
190
1991
tre. Ho sentito suonare i tre organi del Crystal
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1991
indescrivibile. Hanno colorato tutti i pilastri di ferro, rossi
192
1991
rossi, blu, gialli. E i vetri, dimmi dei vetri
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1991
e labirinti. Si faranno i fuochi d’artificio, la
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1991
fontane. C’erano anche i disegni. E certi meccanismi
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1991
sapere bene perché. Scoppiano i diecimila occhi del Crystal
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1991
il vento e raccogliere i suoni che porta dentro
197
1991
lui. Non per sapere i fatti tuoi, ma cos
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1991
sapevo, io. Stavo togliendomi i pantaloni. Le ho detto
199
1991
con penna magistrale, riassumete i rischi legati all’assicurazione
200
1991
bozza di polizza contro i rischi di sordità, mutilazioni
201
1991
martedì vado a sentire i concerti che danno alla
202
1991
finta di non vedere i minuscoli preparativi che sgusciavano
203
1991
l’aspetta. Passa tutti i giorni, lui, da lì
204
1991
piccolo signore, che sognavi i treni e sapevi dov
205
1991
Quando misero all’asta i beni del signor Rail
206
1991
uno se ne andavano i pezzi più pregiati della
207
1991
e cercava di immaginare i salotti in cui sarebbero
208
1991
di volere a tutti i costi “quel curioso letto
209
1991
le hanno giusto lasciato i due che ha sotto
210
1991
sotto le ruote. Se i treni naufragassero e le
211
1991
tanto, ci girano attorno i bambini di Quinnipak. Vengono
212
1991
paese, apposta per vederla: i grandi raccontano che ha
213
1991
morire. Ci girano attorno, i bambini di Quinnipak, muti
214
1991
che stanno mettendo giù i binari della grande ferrovia
215
1991
lettere e a stento i colori – sa che è
216
1991
lo sapeva – c’erano i matti. Con le teste
217
1991
Tragico esercito della pazzia. I peggiori stavano dentro delle
218
1991
del secondo piano quando i suoi occhi caddero su
219
1991
Con sistematica meticolosità, divideva i suoi escrementi in piccoli
220
1991
iniziò a scivolare tra i mille rumori di quel
221
1991
Vi marcisce l’anima. I pensieri. Tutto. Uno schifo
222
1991
avete detto. Che avvizziscano i prati dove avete posato
223
1991
prati dove avete posato i vostri piedi squallidi, e
224
1991
spiare nient’altro che i miei desideri. Io sono
225
1991
e vi odio. Odio i sonni che dormite, odio
226
1991
per la festa, odio i soldi che avete in
227
1991
permettete di piangere, odio i vostri occhi, odio l
228
1991
vostro buon cuore, odio i pianoforti che come bare
229
1991
dei vostri salotti, odio i vostri amori schifosamente giusti
230
1991
amore con voi, odio i vostri segreti da niente
231
1991
da niente, odio tutti i vostri giorni più belli
232
1991
mi avete rubato, odio i treni che non vi
233
1991
hanno portato lontano, odio i libri che avete lordato
234
1991
che avete lordato con i vostri sguardi, odio lo
235
1991
avete seminato, odio tutti i silenzi che avete straziato
236
1991
vostri cadaveri sarò io, i vermi che si ingrasseranno
237
1991
tentativi. Provò in tutti i toni possibili ma sempre
238
1991
Mary dove sei?, Conta i soldi e canta, Cavoli
239
1991
infila le mani sotto i vestiti, per eccitarsi, poi
240
1991
letto e si apre i pantaloni. Resta lì in
241
1991
fare bene. Con tutti i particolari. E quello che
242
1991
la gente dice, e i colori, e i suoni
243
1991
e i colori, e i suoni. Tutto. E lo
244
1991
parlavamo dentro: ci raccontavamo i segreti. Quando non ne
245
1991
po’ speciale: mettevano giù i binari per le ferrovie
246
1991
uno che aveva fatto i soldi con le assicurazioni