parolescritte
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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carmine Abate, Gli anni veloci, 2008

concordanze di «i»

nautoretestoannoconcordanza
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persone sconosciute. Nicola chiamò i genitori e Capocolò: «Venite
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assemblee, a cazzottijarsi con i fascisti, a rimorchiare studentesse
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cucina a cenare con i genitori e Capocolò. ¶ La
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cena fredda in tutti i sensi. ¶ Nicola si ritirò
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sporchi, gettò all’aria i dischi, le cassette di
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le cassette di musica, i libri e finalmente dentro
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essersi calmato. E tutti i presenti, Nicola, la madre
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a niente. Poi però i rimorsi lo divoravano per
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il giorno dopo sotto i portici, si limitò a
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nella stanza di Nicola i pomeriggi e le notti
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cinema Apollo. Erano più i baci scambiati che le
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tre primavere per trovare i suoi morti, diceva, visto
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Mille di prima mano. ¶ «I morti» diceva Capocolò «hanno
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infilava la mano tra i riccioli, gli stringeva un
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vedete pure voi che i miracoli esistono, dicevo io
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nei giorni scorsi pure i carabinieri. Niente. Ci dispiace
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di peperoncino, oppure accarezzava i boccioli delle sue rose
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si sorridevano inspirando anche i profumi dell’orto. Poi
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coscia. «Bella in tutti i sensi.» ¶ E per confermare
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ad Anna. ¶ Gemma aveva i capelli lunghi a onde
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come se volesse carpirne i segreti: più che nostalgici
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questo ragazzo perché ha i tuoi capelli e la
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partecipare prima degli esami: i campionati nazionali studenteschi a
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luce bollente del sole. ¶ I commissari gli mostrarono le
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Il sudore avanzava tra i capelli come una fiumara
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e precisa, ma quando i commissari lo interruppero ponendogli
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dalla foce del fiume. I tre ciclisti si girarono
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Aveva nelle gambe anche i dieci giri di campo
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vide Anna che saltava i gradoni degli spalti per
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sulle guance, che impigliava i capelli. ¶ «Non ti avevo
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pantaloncini e canottiera attillata, i seni premuti contro la
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mi pareva di captare i tuoi sogni, Anna, e
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anche se non nascondeva i sacrifici e i veleni
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nascondeva i sacrifici e i veleni e le puzze
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bruciava la pirite e i gas si vasciavano come
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alta, non devo leccare i piedi a nessuno, vado
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la mia strada, conosco i diritti e i doveri
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conosco i diritti e i doveri, il bene e
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leader sindacale e conosceva i pro e i contro
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conosceva i pro e i contro della Montecatini, diceva
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le sue tasche, e i contro erano un’infinità
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l’acido e, secondo i compagni, doveva considerarsi pure
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è salvo.» ¶ Ernesto seguì i compagni con uno strano
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verità è che decifriamo i segnali misteriosi della vita
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ferro: portarle in Trentino i libri e i documenti
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Trentino i libri e i documenti del testamento di
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e blu scuro lungo i pendii. Poi compare un
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per riprendere fiato e i riccioli erano ritornati al
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tutti i pretendenti, anche i più facoltosi, persino il
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fidanzarono ufficialmente, come richiedevano i tempi e il rituale
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cardi. La bellezza e i dolori. Questa terra è
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per sempre. Dunque, dopo i sei mesi, il futuro
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voluto piangere, era contro i suoi princìpi, ma le
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Hera Lacinia o tra i resti delle imbarcazioni, le
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imbarcazioni, le anfore e i tesori della Magna Grecia
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a Crotone per sempre. ¶ I primi tempi riprese a
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imparato a nuotare, con i risparmi aveva comprato una
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parole liberavano immagini che i tre giovani rivedevano nitide
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due giorni di ricerche i sommozzatori si sono arresi
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questo chiude gli occhi. I suoi genitori sono rimasti
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protetta, e pareva che i pesci sguazzassero in massa
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per prendere in giro i pescatori. Nicola e Capocolò
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Nicola accompagna a casa i genitori con la macchina
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stanza è in ordine, i libri ben allineati nello
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attrezzatura per la pesca. I libri e le mie
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sorella Francesca. Mi vengono i brividi solo a ripensarci
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si faceva strada tra i garofani screziati, il basilico
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resteranno per sempre come i ricordi più belli di
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un atleta e ha i tuoi stessi capelli. Di
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a pomiciare. ¶ A scuola i compagni di Nicola lo
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cominciava a esagerare con i consigli sugli allenamenti e
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occhi. Invece Nicola, stretti i denti, si era lanciato
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più appassionante di tutti i giochi, anche se era
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talento naturale.» ¶ Nicola strinse i pugni dietro la schiena
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non ebbe più dubbi. “I tuoi occhi sono pieni
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mi hai afferrato per i riccioli e mi hai
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del ponte di Tutti i Santi per fare un
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Crotone e condividere con i familiari il lutto per
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un fazzoletto minuscolo mentre i due figli, Ernesto e
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dice Lucia. ¶ A parte i capelli brizzolati e ancora
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la sorpresa gioiosa per i soldi che sembrano piovuti
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Un grande in tutti i sensi» dice Mario. ¶ «Che
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speranza. ¶ Sistema con delicatezza i libri per Anna in
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locale, oltre a tutti i libri di Corrado Alvaro
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violenza contro la roccia. ¶ I due fratelli lanciano le
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erano cresciuti, avevano perso i capelli, e lui era
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Pietro Mennea» diceva stringendo i pugni dietro la schiena
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schiena. Lei gli tirava i riccioli per dispetto, «non
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il profumo del mare, i baci e gli abbracci
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si innervosiva. Lui faceva i compiti sdraiato sul letto
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inizio della nuova vita i professori avevano registrato un
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del loro studente. E i suoi compagni, in apparenza
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orologio murale che batteva i secondi, mentre loro contavano
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con maggiore continuità e i voti furono di nuovo
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gli intonaci sfaldati, piastrellava i bagni, scrostava le ciminiere
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ama l’amore, e i sogni di gloria…” Era
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e l’olio sono i migliori d’Italia, le
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che ho nascosto tra i suoi capelli sudati. ¶ A
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sempre in giro per i vicoli a giocare), ma
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silenzio mi angoscia. Terrò i miei testi nel cassetto
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telefonato Manuela. Dice che i suoi non la mandano
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tramonto, a toccarsi sotto i vestiti, a succhiarsi le
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sotto il ginocchio e i polpastrelli delle dita aperte
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il mondo sparì, sparirono i suoi compagni, il professore
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di Anna, lo stadio, i giovani sugli spalti. Nicola
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le urla, gli applausi, i cori. E finalmente fu
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qualche minuto, immobile, mentre i suoi riccioli si aprivano
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si aprivano e imprigionavano i ciuffi d’erba, s
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sue ultime raccomandazioni, scrollò i muscoli delle gambe e
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erba imprigionati e, mentre i capelli tornavano a ricciolarsi
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curato e robusto, con i capelli brizzolati, lisci e
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di cui parlava Anna. I genitori di Nicola erano
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Allora Ernesto gli spiegò i lavori della fabbrica, il
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male per la zona, i pro e i contro
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zona, i pro e i contro. E siccome tutti
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e uno di ragioneria, i capigruppo e naturalmente gli
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perché c’erano sempre i volpigni che si facevano
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aver costeggiato il cimitero, i camping e gli alberghi
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perché lo vide martoriare i riccioli sulle orecchie, tirarli
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olio. «Non ho portato i bicchieri» gli disse, «beviamo
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affogato in un colpo i pensieri rugosi di prima
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che sciabordava muto sotto i loro occhi. Continuarono a
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senza nome. Poi anche i residui di luce riflessa
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Anna, di cui sfiorava i contorni, i seni, i
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cui sfiorava i contorni, i seni, i capelli, i
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i contorni, i seni, i capelli, i fianchi. Lei
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i seni, i capelli, i fianchi. Lei gli immobilizzò
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che non aveva portato i preservativi, rispettò i sempre
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portato i preservativi, rispettò i sempre più deboli «no
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di lei. Del resto, i loro corpi uniti stavano
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fianco, il braccio sotto i capelli, e lui le
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il viso di Anna, i suoi occhi umidi, la
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avessero paura di mostrare i sentimenti esplosi davanti agli
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è in palestra con i ragazzi di terza quando
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da quando hanno superato i settant’anni e il
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preparava una camomilla con i fiori che coglieva lui
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sole e dagli spruzzi, i pochi capelli che il
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Tornava a casa per i pasti e per annaffiare
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usciva in barca con i suoi due cugini falegnami
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Rino era contento che i due fratelli conoscessero a
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a scherzare: «Zitti! Spaventate i pesci che dormono e
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E poco dopo, sorprendendo i tre giovani, Capocolò si
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mare gli veniva incontro, i rigogliosi fiori gialli ai
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naso, che rifiutava tutti i pretendenti, anche i più
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a inumidirsi di sudore, i riccioli si appiccicavano sulla
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vero calore. ¶ Poi compriamo i jeans alla moda ¶ beviamo
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a dieci anni con i tuoi risparmi. Ti interessava
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hai preso per accontentare i tuoi genitori, vero? E
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vitale, come il cuore, i polmoni, i reni, non
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il cuore, i polmoni, i reni, non puoi eliminarla
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ha occhi sinceri come i tuoi. Mi ha conquistata
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e che ho tutti i tuoi album (ma non
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dicessi che ti piacciono i miei testi. A presto
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la linea bianca. Aveva i muscoli rigidi e immobili
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avanti, già si sentivano i loro passi chiodati farsi
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rughe profonde sulla fronte, i denti serrati, il collo
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servito? Ora ci aspettano i regionali a Reggio Calabria
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ginocchia e gli toccavano i riccioli, raccontò barzellette e
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e delle gambe con i bilancieri. Tanto aveva già
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con la mente e i muscoli carichi di energia
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x100. Ha battuto tutti i record regionali, è ormai
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corna e facendo ridere i presenti. Infine, dimostrato che
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un uomo che ha i baffetti neri, ma non
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ma non tinti come i tuoi, porta un cappello
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fisico delle persone, svelandone i particolari più nascosti, come
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bel giovanotto alto, con i capelli folti e ricci
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Qui in tanti hanno i capelli ricci e un
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e un ragazzo con i capelli ricci. E il
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tavolo delle autorità, tra i professori e un gruppetto
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bevendo caffè. Nicola, dopo i convenevoli, fa scivolare il
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che mi fregava tutti i ragazzi su cui buttavo
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Ti ricordiamo sempre con i tuoi riccioli folti» dicevano
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contarsi le rughe e i capelli rimasti, i rotoli
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e i capelli rimasti, i rotoli di grasso sulla
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pancia e sui fianchi, i sorrisi e i complimenti
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fianchi, i sorrisi e i complimenti ipocriti: «Ah, ma
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fare l’amore. Vedevo i suoi occhi accesi al
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sono stata bocciata e i miei genitori mi hanno
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volta che rivedeva Nicola. I rancori della giovinezza non
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neppure ad Anna, scrollava i muscoli delle cosce e
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muscoli delle cosce e i polpacci per abitudine, lo
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invitarla alla gelateria sotto i portici o da Zzà
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lei riuscisse a leggergli i segreti in fondo alle
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Ma lei non aveva i poteri della Maga Marilin
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gambe e gli cambierei i connotati.» ¶ Lui difese il
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certi figli di papà, i compagni erano simpatici, anche
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non fare lezione. E i professori? Tradizionali: ti facevano
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e ti faceva capire i filosofi in maniera concreta
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in dovere, voleva ripagare i tanti sacrifici del padre
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sul corso o sotto i portici con Manuela e
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o all’Upim sotto i portici o andava alla
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di ballo liscio. Erano i più bravi, in particolare
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con uno studente universitario (i ragazzi della mia età
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volte canto a squarciagola I giardini di marzo e
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ma non ci riesco. I miei si vantano che
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la sua chioma. ¶ Sotto i portici un mare di
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l’unico anziano tra i giovani. Che arrivavano uno
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le mani in tasca, i lunghi capelli che la
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le canzoni che rievocavano i colori, i sapori, i
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che rievocavano i colori, i sapori, i profumi, le
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i colori, i sapori, i profumi, le incazzature della
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braccia conserte che tenevano i seni sollevati e tesi
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Lo avevano visto pulire i pesci e lavarli con
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dita unte, insaziabili come i gatti randagi che erano
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lo aveva accolto tra i suoi grandi seni. Era
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sudata, e in su, i seni gonfi, i capezzoli
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su, i seni gonfi, i capezzoli duri. ¶ Manuela aveva
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ridere, anche Anna, e i suoi denti scintillavano alla
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orario. Si pregò tutti i santi ma s’andò
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poi cantò con allegria I love you Maryanna e
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si muovono vocianti con i loro zaini leggeri. Oggi
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supplente. Aveva ventidue anni, i capelli lunghi, la tuta
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e spesso inconcludenti. Con i colleghi va molto d
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imparato finalmente a nuotare.» ¶ I ragazzi lo travolgono con
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ragazzi lo travolgono con i loro saluti affettuosi. Sono
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esercizi che propone, anche i più faticosi, senza lamentarsi
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disparte e gli spiega i segreti della velocità, dagli
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duramente fino a superare i propri limiti e i
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i propri limiti e i pregiudizi. «Come ho fatto
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che il confronto paralizza i più deboli e perché
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in fuga sulla pista, i capelli al vento, il
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il cuore in subbuglio. ¶ I giorni furiosi ¶ Gli succedeva
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il tuo broncio sensuale, i tuoi occhi profondi, la
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era cupo e furioso. I compagni e i professori
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furioso. I compagni e i professori non ne conoscevano
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madre che gli sconvolgeva i riccioli con la mano
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sempre in giro con i suoi compagni a organizzare
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pareva insonorizzata, non sentiva i rumori fragorosi del mondo
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in prima fila, tra i più scalmanati, c’era
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al massimo fissava guardingo i poliziotti urlando parole violente
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minimo all’ospedale; né i pianti della madre, che
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quella robba fitùsa sotto i portici e frequentava sgherri
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odio le ingiustizie e i padroni di tutti i
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i padroni di tutti i colori.» ¶ «Non nominare il
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che tutti stimavano, pure i democristiani. Era arrivato dalla
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perché a quei tempi i crotonesi, se potevano, evitavano
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bassissimo costo della Sila. I primi anni nonno Mariuzzo
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le mani per risolvere i problemi, non era violento
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vita come devono esserlo i guagliùni, della vita che
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capezzolo, poi l’altro. I muscoli di Nicola erano
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lanciando sguardi veloci come i passi e trascinando con
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accordo: guardava con ammirazione i propri riccioli che ballavano
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con le finestre spalancate, i passi della gente, soprattutto
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addosso». ¶ Avrebbe dovuto sfoderare i suoi riflessi e proteggersi
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le mani alla testa. I riccioli erano asciutti, ma
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non capiva che quando i muscoli reagiscono con questa
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giovane infermiera gli rasava i capelli attorno alla lesione
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capelli attorno alla lesione. I riccioli insanguinati rotolavano pesanti
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gli chiese di stringere i denti: «Ti farò male
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tutti gli altri, e i ventidue punti di sutura
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prima, e quando ricresceranno i boccoli non si vedrà
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disse: «Appena ti leviamo i punti vedrai solo uno
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graffio da gatto tra i riccioli della tempia sinistra
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superiore della testa denudata. I riccioli resistevano orgogliosi solo
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la schiena, le braccia, i riccioli della nuca come
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a questi cìfari con i corni. «Calmati, Pina» le
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parole soffocate in gola, i denti scoperti in una
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Sale a piedi, saltando i gradini a due per
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è urgente.» ¶ «Mi dia i suoi dati. La faccio
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ho seguito sui giornali i suoi successi sportivi.» ¶ «Bene
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Bene, allora posso saltare i preamboli. Guardi, non voglio
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tiepido. Chiuse gli occhi. I raggi gli accarezzavano il
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seni. Anna gli sorrideva, i denti scintillanti di luce
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lei che gli stringevano i polsi e si era
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musica. Le cassette e i dischi sono quasi tutti
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ho comprati io, con i miei soldi; i libri
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con i miei soldi; i libri sono mischiati, libri
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cicatrici più brevi, entrambi i polpacci che sembravano incisi
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come una macchina con i freni consumati che si
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in salita. A parte i troppi infortuni, che avrebbero
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le sue ferite e i suoi scazzeggi ti seppellisce
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hai il morale sotto i tacchi e ti senti
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carisma non gli mancava. I ragazzi del rione lo
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non arrivava mai. Sentiva i muscoli delle gambe vogliosi
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però ti preferisco con i capelli a cespuglio di
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da un silenzio imbarazzato. I compagni e il professore
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lo entusiasmava. Era tra i più bravi, forse il
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otto, non di più: i professori non se la
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giri di campo anziché i soliti dieci, e una
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sulla panca per rafforzare i muscoli delle gambe con
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muscoli delle gambe con i pesi. ¶ «Dovrai recuperare gradualmente
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giorni ti faccio provare i 100 metri, se no rischi
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di bende, e con i capelli bagnati sulla nuca
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lo stomaco, andò sotto i portici a ingozzarsi di
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si risvegliava di rado, i muscoli delle gambe erano
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due per volta. ¶ Intanto i capelli ricrescevano a vista
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è viva, attuale, e i suoi testi più politici
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fumava e rifletteva con i gomiti appoggiati alla ringhiera
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di piccole triglie con i peperoni, un’insalata di
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muoversi solo lui, con i suoi passi leggeri, e
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scatti in avanti. ¶ Erano i primi anni veloci, come
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rabbie, le ciotìe, persino i dolori e la gioia
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vento che lottava con i suoi riccioli. Già più
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Lui si schermiva, con i pugni stretti dietro la
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chiave. Poi si lavò i denti e, prima di
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la solita passeggiata sotto i portici di piazza Pitagora
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c’era nessuno, né i suoi compagni né il
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mani sulle ginocchia piegate. I folti capelli neri, che
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arrivò in classe con i capelli ancora bagnati. Salutò
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capelli ancora bagnati. Salutò i compagni e si sedette
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era un uomo con i baffi grigi che sapeva
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la scuola dei dettatori”. I professori dettavano regole di
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il cappello sulle spalle, i riccioli al vento, per
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mi piace tutto (adoro i tuoi riccioli folti, i
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i tuoi riccioli folti, i tuoi occhi profondi e
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che dice. Lei ama i cantanti tipo Claudio Villa
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la gente che condiziona i miei genitori, altrimenti non
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che mi ospita ha i capelli simili ai tuoi
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l’illusione di accarezzare i tuoi capelli. ¶ Caro Lucio
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il tempo a presentargli i conti del passato, il
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nulla cominciano a sbucare i gatti, gatti dappertutto, sui
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sole, sui balconi tra i vasi di basilico e
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e sulle scale, tra i suoi piedi, pure, due
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pedata all’aria verso i gatti, gridando: «Gattilà!». ¶ Il
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ricciolosa. E come stanno i tuoi?». ¶ «Bene» risponde Nicola
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aspettato pure troppo per i miei gusti. Ma tu
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una fantasma trasparente. Con i piedi stava qua, con
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quel cantante che aveva i tuoi capelli spiccicati di
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le ho sempre mandato i soldi a Firenze, per
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che si lauriano con i capelli bianchi. ¶ È poi
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se vuoi la trovi. I numeri e tutto quello
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figlicè». ¶ Sotto il limone, i due gatti si rizzano
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pronti per accompagnarlo lungo i vicoli in salita. ¶ L
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inseguivano svelte e curiose i più impercettibili movimenti del
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l’amore per Guccini, I Nomadi, De Andrè, e
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Io vi farei studiare i testi di Rino a
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è volato via, senza i tuoi capricci che farei
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più alto.» ¶ «A me i terroristi non piacciono!» ¶ «E
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che c’entrano mo’ i terroristi? Quelli sono schegge
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Amano il buio, come i topi, e non la
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dovere che hanno tutti i giovani di cambiare il
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prima cambia te stesso. I giovani devono studiare, questo
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stupidità, veleno. Alla fine i più sperti hanno sempre
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o ti devono venire i capelli janchi prima di
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arrapante afrodisiaca, forse per i peperoncini piccanti che non
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da ottobre mediterraneo. ¶ Sotto i portici di piazza Pitagora
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più svelto!». Lui stringeva i denti e pedalava a
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andare a sbattere contro i rami del fico. ¶ «Ho
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sanno tutti.» E con i pugni stretti dietro la
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a Trapani e con i genitori aveva girato ben
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camicia della fortuna, con i capelli folti che asciugandosi
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lavoravano. Il padre faceva i turni nel reparto superfosfati
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il fosfato in polvere. I primi mesi era troppo
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andava in bici con i figli. ¶ Per fortuna era
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misto, dopo aver goduto i luccichii rossastri sul mare
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da riempire. Svuotarono tra i piedi nudi la rete
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aguglie saraghi cefali, e i pesci parevano impazziti, non
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stavano a morire, e i più atletici riuscirono a
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lui e poveri, mentre i pesci più pregiati li
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li consegnarono con orgoglio i due ragazzi nelle abili
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partitella di calcio tra i ragazzi del rione, a
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il gruppo sportivo per i Giochi della Gioventù, anche
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in movimento, e dirigeva i suoi giovani atleti con
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come una marionetta sgraziata; i riccioli dondolanti sugli occhi
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parevano ubriachi come lui. ¶ I quattro della staffetta, arrivati
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la fossettina al mento, i capelli castani, lunghi sulle
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la batteva su tutti i fronti. In meno di
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tutto il latte e i taralli della colazione. Non
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giorno; le piacevano solo i suoi occhi di un
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marrone caldo e soprattutto i capelli, un cespuglio di
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continuava a fissarlo con i suoi occhi splendenti, lui
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occhi splendenti, lui stringeva i pugni dietro la schiena
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luglio. La radio trasmette i successi di Lucio Battisti
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ora sei in tutti i sogni miei, come ti
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per un attimo osserva i suoi capelli radi, gli
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se le avesse accarezzato i capelli, la guancia e
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e canta con Lucio, i ricordi degli anni con
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conclusione, mai che svelassero i fatti suoi più segreti
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ancora fioriti e invidia i bagnanti sulla spiaggia che
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accompagnato con canzoni indimenticabili i momenti più importanti della
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Il vento gli scompiglia i capelli radi e i
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i capelli radi e i pensieri, ma non riesce
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voce fresca di allora, i muscoli delle cosce che
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colorate dei suoi genitori, i proclami di Mario, i
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i proclami di Mario, i silenzi di Capocolò, le
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madre lo ricatta con i suoi problemi di salute
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secca. Ti stanno cadendo i capelli, invecchìsci e non
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con lei. ¶ Chiama subito i suoi genitori: «Sono rientrato
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sua testa riccioluta sotto i riflettori, circondato da giovani
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inserisce per comunicare che i funerali si svolgeranno il
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Ho dormito lì, fra i capelli suoi, io insieme
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chiese mentre gli scompigliava i capelli con la mano
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dai mille profumi e i riccioli si richiudevano come
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era già voltata verso i fornelli, a rimestolare sughi
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riscaldamento prima di correre i 200 metri, unico bianco tra
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metri, unico bianco tra i velocisti neri. ¶ Nicola sorride
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un buio improvviso e i paesi affacciati sui due
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invece presepi di tutti i tipi, sotto l’albero
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educato sulle labbra. Anche i bambini lo scrutano sorridenti
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della testa saluta pure i personaggi del presepe in
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stata la città con i suoi colori caldi, le
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caldi, le chiese e i palazzi rinascimentali, il cielo
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fremeva. Gli zii e i cugini erano al bar
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anche gli esami e i viaggi qua a Firenze
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la portava a visitare i luoghi più belli della
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sventure del mondo, erano i suoi. «È la Maga
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incontrarono con Rino e i suoi amici al bar
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fu lei a portargli i suoi nuovi testi. E
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mattini primaverili (il mare i primi baci e noi
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sul letto mentre scompigliavo i tuoi riccioli. Un fiore
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la coscienza ci morde, i ricordi sono vivi e
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più di tanto, e i suoi amici gli rinfacciavano
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asciutta, avvicina la bocca, i capezzoli gli guizzano tra
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voce giovane: «Chi è?». I merli volano via impauriti
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tra gli alberi con i pacchi sulle braccia e
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vede da quattordici anni, i lunghi capelli castani sulle
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capelli castani sulle spalle, i seni alti e rigogliosi
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vecchio. ¶ «Anna» dice poggiando i pacchi ai suoi piedi
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uomo in casa con i pacchi e lo invita
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agio, e gli fissa i capelli attorno alla sottile
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detto pure che ho i capelli ricci e folti
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le medaglie d’oro, i ritagli dei giornali rinchiusi
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di litigare a lungo. I dialoghi si riducevano all
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A te interessano solo i tuoi traguardi, i tuoi
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solo i tuoi traguardi, i tuoi record, nemmeno mi
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esami, se ne ricordava i voti, erano facili, sempre
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improvviso impegno politico con i compagni dell’università: occupazioni
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forze. E, mentre cucinava, i dubbi continuavano a roderla
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vicino a casa tua i terroristi hanno rapito Moro
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dopo lo hanno ucciso, i fascisti si sono ringalluzziti
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avanti, il vento tra i capelli, il sentirti vivo
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mangiava alla mensa con i colleghi. E la sera
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lì, a bere con i suoi amici. Di solito
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Crotone, dove lo aspettavano i parenti e gli amici
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ironia, mai cattiva con i deboli e i veri
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con i deboli e i veri amici, sempre tagliente
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amici, sempre tagliente con i potenti. Un modo per
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non aveva ancora digerito i fischi e il lancio
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pesce fresco, a rivedere i genitori e uscire in
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incontro, comprava la rosa, i pasticcini, lo spumante ed
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attenti a dove mettere i piedi, il disordine regnava
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attorno con interrogativi retorici, i problemi potessero sparire d
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successo niente. E anche i giorni successivi, in casa
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capire le persone attraverso i loro occhi, in quel
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egocentrismo va bene per i tuoi record, a me
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tre o quattro passi, i suoi lunghi capelli castani
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con rabbia la valigia, i jeans attillati sparirono tra
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Mennea aveva corso solo i 200 metri, spianandogli la strada
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di sorridere e, siccome i suoi occhi non sapevano
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rincorrevano sul mare, sotto i loro occhi innamorati. Pomiciavano
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a corpo libero che i ragazzi eseguono assieme a
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scuola. È piacevole sciogliere i muscoli tra le piante
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tra le piante e i fiori, respirando l’odore
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comunque bella. E poi i ragazzi sorridono, sudati e
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È dimagrita e tonica, i seni schiacciati sul corpo
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e fece dondolare tutti i riccioli contemporaneamente. ¶ «Va bene
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a Nicola. Gli scompigliò i riccioli con la mano
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ci ripensa gli vengono i brividi. ¶ Non ebbe il
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a sé, gli accarezzava i capelli, gli massaggiava la
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Anna, quelle mani pietose. ¶ I funerali si svolsero due
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mai questa maledetta tournée?». I tanti amici di Rino
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il rito funebre. ¶ Mario, i genitori e Capocolò erano
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di Rino al centro, i pensieri ad alta voce
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scoppiarono in lacrime, mentre i fotografi mitragliavano con i
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i fotografi mitragliavano con i loro flash ogni faccia
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tornò a Crotone con i suoi familiari, che lo
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hai ragione, pa’, stringeva i pugni dietro la schiena
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madre cercava di capire i suoi rovelli: «Che téni
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giro per l’Italia, i singoli passi di ogni
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tu come mi temono i dirigenti della Montecatini. In
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luogo che gli ricordava i momenti indimenticabili della sua
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grande di maggio. E i due fratelli insieme a
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che la Madonna e i fedeli avrebbero raggiunto all
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matto a parlare con i morti, non capiva, Lucia
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in prima fila con i propri genitori, quelli della
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all’altare. Stava perdendo i capelli, povero lui, e
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cesta la busta con i soldi di regalo, si
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sposi e salutò tutti i familiari, Nicola compreso, con
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in più punti sotto i tacchetti di ferro della
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ingessato per mesi, con i chiodi nelle ossa, in
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che non vuole arrendersi. I suoi occhi marrone sono
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incontrato per caso sotto i portici di piazza Pitagora
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se li ricorda come i più speranzosi e forse
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speranzosi e forse tra i più belli della sua
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dagli ultimi anni veloci, i più duri, quando tu
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niente». ¶ In effetti tra i due è lui il
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schermisce: «Non cominciare con i complimenti gratuiti». Sì, è
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e più chiara per i colpi di sole che
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di sole che coprono i primi capelli grigi, a
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capelli grigi, a parte i seni e la linea
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che gli ha troncato i sogni di netto, e
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la sua vigliaccheria e i suoi patimenti, ne cerca
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Chiudersi nello studiolo tra i suoi libri. E respirare
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Male. Male in tutti i sensi, povero ragazzo. Ormai
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era maggiore; e invece i piedi, i piedi per
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e invece i piedi, i piedi per terra, Anna
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piedi per terra, Anna, i piedi che contano per
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delle scuole, erano imbarazzanti, i piedi con le ali
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velocità pura, morti per i sogni. Ormai di sogni
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occhi dei riccioli ribelli. I ragazzi sorridevano, discreti. E
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ragazzi sorridevano, discreti. E i colleghi e gli amici
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il ginocchio spappolato e i legamenti lesionati, Nicola viveva
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sentivo il vento tra i capelli e lei che
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per mano a vedere i maialini nelle zimbe o
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le unghie e con i denti. Per protestare contro
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in campo intere famiglie, i Manfredi in prima linea
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prima linea: Mario capeggiando i cortei, il padre barricato
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avevano devastato e saccheggiato i reparti, distruggendo purtroppo le
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purtroppo le carte e i documenti di tanti anni
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quel settembre dei fuochi i manifestanti non ne volevano