parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

concordanze di «i»

nautoretestoannoconcordanza
1
1947
civile parentela. ¶ I “Quartieri” ¶ I “Quartieri”, a Napoli, sono
2
1947
a Napoli, sono tutti i vicoli che da Toledo
3
1947
città alta. Vi formicolano i gatti e la gente
4
1947
lotto: Dio creò insomma i “Quartieri” per sentirvisi lodato
5
1947
Il sole stesso percorre i “Quartieri” come può, ignorando
6
1947
un carretto di erbivendolo, i dolenti si sporgono dalle
7
1947
dell’ingresso violentemente illuminata, i capannelli di spettatori curiosi
8
1947
il fumo delle sigarette, i manifesti gibbosi per le
9
1947
come me, potendosi avere i tuoi biglietti a metà
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1947
ululava il suo divertimento; i carabinieri di guardia, fresche
11
1947
impadronita dei “Quartieri”; diradatisi i passanti la botteguccia portatile
12
1947
pubblico del Teatro Nuovo i peoci al succo di
13
1947
acque di Santa Lucia, i repentini fremiti delle sabbie
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1947
donna si insinuò fra i due uomini, gridando; e
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1947
come per sollevare, appunto, i suoi figli verso gli
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1947
qualche minuto saprà se i suoi figli sono orfani
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1947
moltiplicarsi al buio, bere i sudori della roccia, mangiare
18
1947
la Valle di Giosafat, i napoletani col loro corpo
19
1947
dicendo: «Eccoci qua. Dateci i comandi. Buongiorno a voi
20
1947
dall’estremo sud, con i combattenti stranieri: San Gennaro
21
1947
getta da Capodimonte striglia i vecchioni addormentati sulle panchine
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1947
e curvo che arrotonda i pensieri, li diluisce, li
23
1947
malinconico libro; l’ora, i muri, il colore dell
24
1947
la mia guida aprì i battenti accostati di una
25
1947
Lauria e andasti con i soldati pensando che in
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1947
durante gli svaghi e i discorsi e perfino nella
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1947
stato, pensavo: ma per i vostri occhi no. Ebbene
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1947
mi guardarono, avvenne fra i miei pensieri e i
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1947
i miei pensieri e i loro un effettivo incontro
30
1947
sponda. Che cosa sono i nostri pochi decenni rispetto
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1947
zitto. A ogni tintinno i gatti immobili sulle grondaie
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1947
che giugno li seleziona: i migliori si rialzano leccandosi
33
1947
di sangue sui baffi; i deboli si impietriscono mentre
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1947
deboli si impietriscono mentre i loro sette spiriti balzano
35
1947
code di lucertole. ¶ Per i ragazzi dei vicoli giugno
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1947
Brancaccio, fai tu”. Dopo i primi dieci metri il
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1947
per logori che siano, i suoi vestiti possono sempre
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1947
Filomena Sgarro ci custodiva i panni per un soldo
39
1947
tenuti fermi sulla sabbia i calzoncini e la maglietta
40
1947
la faceva a risalire i liquidi fossi che la
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1947
o sellavano e montavano i flutti, ghermivano i naufraghi
42
1947
montavano i flutti, ghermivano i naufraghi e li riportavano
43
1947
inginocchiarsi e di baciarvi i piedi. Venne solo nell
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1947
con un gesto regale, i vostri atterriti epigoni. Vi
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1947
per mancanza di esercizio. I vostri stessi nipoti, riponendovi
46
1947
del vicoletto Cagnazzi fra i giardini di Capodimonte e
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1947
cose e si determinano i fatti. Viene giugno e
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1947
migliori occasioni per scegliere i loro napoletani. Giugno fugge
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1947
percorreva la stanza; fra i vasi di menta e
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1947
immagini. Teresa Miccio e i quattro giovani Miccio stavano
51
1947
scale, conteneva il fornello i piatti i cibi, nonché
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1947
il fornello i piatti i cibi, nonché i materassi
53
1947
piatti i cibi, nonché i materassi che a mezzanotte
54
1947
disturbare le meditazioni e i colloqui di don Ersilio
55
1947
dei figli non interrompessero i suoi responsi: flettendosi o
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1947
le crisi epilettiche e i disturbi cardiaci di cui
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1947
dal servizio militare, nel 1916, i pusillanimi di quindici classi
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1947
convegni di spettri, se i migliori trucchi per incatenare
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1947
del doppio?» e ahimè i negozianti che ripresero immediatamente
60
1947
di perle nere; ah, i peccati, ah, le colpe
61
1947
era la stessa cosa, i suoi discorsi e i
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1947
i suoi discorsi e i suoi silenzi avevano una
63
1947
l’antico complotto con i colori e con le
64
1947
sinistra se doveva nominarne i probabili antagonisti: conosceva e
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1947
la rettitudine e perfino i prevedibili ardori coniugali dell
66
1947
nelle cose d’amore i maschi dei vicoli, furente
67
1947
colpi, durissimi, in cui i patrocinati Carluccio, Raffaele, Gennarino
68
1947
foglia di origano fra i denti e si sedette
69
1947
coltello. Nel crepuscolo, quando i voli delle rondini diventano
70
1947
delle rondini diventano, contro i vecchi muri e il
71
1947
all’ultimo istante deviare, i giovani e le ragazze
72
1947
ogni cosa, tranne forse i ciuffi carnosi della parietaria
73
1947
parietaria che le sfiorano i capelli, quell’odore di
74
1947
mio paese. Di tutti i suoi mali sono depositario
75
1947
di risolversi in colpe i mali di Napoli sono
76
1947
dei vicoli, eccole fra i cenci della loro bellezza
77
1947
figli le hanno svuotate; i loro sogni, se ne
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1947
gente dei vicoli drammatizza i suoi effimeri amori, ne
79
1947
di coltello. Dagli abbaini i poeti tendono l’orecchio
80
1947
santi negli ex voto, i dissennati e madidi individui
81
1947
come per una vertenza; i loro occhi scintillanti si
82
1947
e si percosse, incrinò i vetri e le anime
83
1947
coi suoi ululati; ma i suoi custodi intervennero sempre
84
1947
un certo punto spiazzare i suoi antagonisti e afferrare
85
1947
cugino Miletto. Ripeto, fra i due uomini si era
86
1947
dal suo balconcino, fra i vasi di basilico e
87
1947
a vedere un morto; i parenti in lacrime li
88
1947
morto. ¶ Il due novembre i vicoli brulicano di bambini
89
1947
di bambini che sollecitano i passanti, in nome dei
90
1947
candele e fiori per i defunti, bensì in melagrane
91
1947
Quando muore un bambino i suoi parenti gettano, dietro
92
1947
la chioccia fa con i pulcini, ma sono pieni
93
1947
città s’intende che i suoi parenti avrebbero dovuto
94
1947
scomparve nella fossa che i becchini andavano colmando. Il
95
1947
la si idolatrizzi, mentre i fondamentali rapporti dei napoletani
96
1947
sincera e civile parentela. ¶ I “Quartieri” ¶ I “Quartieri”, a
97
1947
è il suo baule». ¶ I Petrillo erano a tavola
98
1947
il selciato e arrotondano i buchi nelle scarpe di
99
1947
regola, sembra nuovo; maledetti i tumori e chi li
100
1947
identico modo, stringendoli fra i denti, strappa i residui
101
1947
fra i denti, strappa i residui di imbastitura dalla
102
1947
dalla maschera nera mediante i quali l’antico personaggio
103
1947
irreparabilmente riconosciuti. Tirando per i piedi il pulcinella, s
104
1947
quante volte ho pregato i santi di levarmi dal
105
1947
là sull’elemosina come i piccioni sulle grondaie o
106
1947
al dito. Ho fatto i santi nelle cappellette stradali
107
1947
basta se mai infilarsi i calzoni, sgusciare dal “basso
108
1947
scienza del Mazzullo conferma i dolorosi responsi dei medici
109
1947
piccolo Guarracino, egli ha i soliti guai di fronte
110
1947
iniziali realtà erano taglienti, i lividi arnesi sul deschetto
111
1947
lividi arnesi sul deschetto, i barattoli dei chiodi, lo
112
1947
tutti gli amici e i nemici che dovevano capitarmi
113
1947
gli occhi le labbra i capelli di Luigi avevano
114
1947
imposta al nonno, capovolgendone i sentimenti, che la sua
115
1947
il terreno, le fasi, i colpi di una simile
116
1947
col buio e viceversa: i capelli ondulati, fini, malinconici
117
1947
di nascosto gli porto i mandarini”. Ma Luigi? Il
118
1947
il passante e offusca i rigagnoli, ha sette età
119
1947
e ai santi, popola i tuguri e le grotte
120
1947
ha per l’appunto i connotati che Luigi seppe
121
1947
non aspetta niente, usa i muri dei vicoli come
122
1947
e grazioso movimento, come i toreri quando offrono spiragli
123
1947
giocava a carte con i pari suoi; infine don
124
1947
in carrozza non vede i cenci che respirano sul
125
1947
della Discesa Sanità, verso i fatti che sto per
126
1947
dall’idea di imbrogliare i conti, perché diavolo non
127
1947
poter vedere Giraci tutti i giorni. Fu esaudita: don
128
1947
intorno al monumento; teneva i polsi accostati, come nelle
129
1947
la tranquillità, forse anche i Camaldoli e lo «Scoglio
130
1947
che ha tolto. ¶ Seguì i divampanti capelli di don
131
1947
la sua fronte rappresa, i suoi massicci silenzi; la
132
1947
la vestizione o per i pasti della suocera; impiegò
133
1947
una improvvisa spiegazione fra i coniugi. Giraci ammise tutto
134
1947
a un certo punto i coniugi Giraci, accorgendosi che
135
1947
verso nuvole e vele. ¶ I giocatori ¶ Questo non significa
136
1947
anche, ai rapporti fra i due giocatori non dedico
137
1947
beni e trasferendone perfino i redditi alla eventuale moglie
138
1947
la legge non esisteva. I suoi colloqui con l
139
1947
revolver, che fortunatamente mancarono i bersagli. ¶ «Barone dannato, vi
140
1947
insignificante e spaurita; abbagliò i cinque o sei tangheri
141
1947
sei tangheri d’ambo i sessi che costituivano la
142
1947
stanza, le descrisse minutamente i fatti che essa si
143
1947
Eliminò da sé, durante i successivi scontri col dissennato
144
1947
passarono gli anni, vennero i figli, venne la vecchiaia
145
1947
La reciproca ombra spaventa i cavalli, che scartano; i
146
1947
i cavalli, che scartano; i mozzi delle ruote si
147
1947
in una vongola. ¶ Napoli, i celebri ristoranti del Borgo
148
1947
Ancora vi si dondolano i canotti in cui Luigi
149
1947
di ferro che reggevano i «Bagni Eldorado»; sollevandoci sulla
150
1947
mi riportavano a terra i sensi, ma per dar
151
1947
percorre il ponte radono i tetti e i muri
152
1947
radono i tetti e i muri sottostanti. Camminando sul
153
1947
Camminando sul ponte guardate i vicoli della Sanità e
154
1947
punto giusto, da basso, i materassi degli sgomberi o
155
1947
Napoli con le dande; i greci le dettero questo
156
1947
coi mandolini, le chitarre, i “taralli” il vino. Lo
157
1947
a Dio che tutti i miracoli che si potevano
158
1947
di giugno gli asciugava i vestiti, Finizio mi volle
159
1947
le mie forze, ma i santi che la chiesa
160
1947
conto proprio, stabilire se i versi che si confusero
161
1947
quando metta conto, per i genitori? L’intera immutabile
162
1947
e le nuvole, e i santi stessi non possono
163
1947
il velo nero e i capelli biondi. Accosta la
164
1947
insolita, carnale, come se i suoni non crescessero nei
165
1947
in cui sono entrati i fiori d’arancio, deve
166
1947
sapranno impedirglielo; gli offriranno i definitivi bicchieri dell’amnesia
167
1947
schietta. Una enorme teglia, i fiaschi dell’olio, la
168
1947
la cesta della ricotta, i vasetti del sale e
169
1947
fanno vibrare come antenne i baffi degli artigiani in
170
1947
e arguta riceveva ridendo i suoi sospiri. ¶ La notte
171
1947
anni dopo, avendo raggiunto i cento chili di peso
172
1947
oggi a otto», e i coniugi Pugliese stavano riportando
173
1947
sentendosene appesantiti e allarmati i gonfi seni, supponendosi pallida
174
1947
soddisfatto anche quella volta i gusti dell’avventore? Come
175
1947
mal di denti esaltò i sospetti di don Rosario
176
1947
di ogni cosa. ¶ Senonché, i cento chili di don
177
1947
da panchine di ferro. I bambini di don Saverio
178
1947
autoritari, come per guidare i portatori di un pesante
179
1947
a capo chino fra i curiosi che andavano raccogliendosi
180
1947
segreta, enigmatica felicità, batteva i coperchi l’uno contro
181
1947
in prima fila stavano i piccoli Petrillo, non meno
182
1947
per cinque anni, verso i Camaldoli o verso Posillipo
183
1947
posto a tavola tutti i giorni: donna Carolina gli
184
1947
mangiare, e la sera i tre piccoli Petrillo chiedevano
185
1947
il permesso di toccargli i muscoli, o di eseguire
186
1947
servire il caffè o i liquori; don Saverio scavava
187
1947
trucioli. Una domenica che i bambini lo infastidivano gli
188
1947
di giugno, ed ecco i fatti nella loro straordinaria
189
1947
per recarsi al cimitero. I bambini, fuori, tentavano di
190
1947
Carolina Petrillo, questi sono i miei testimoni. Petrillo Saverio
191
1947
che deve aver scambiati i sintomi di una volgare
192
1947
l’indomani su tutti i giornali. ¶ Don Carmine ritrovò
193
1947
degli Scalzi, là stanno i veri santi e il
194
1947
lucente e precisa come i panorametti sepolti nei fermacarte
195
1947
nel momento rituale spalancano i battenti per far entrare
196
1947
battenti per far entrare i primi, poi tutti insieme
197
1947
preghiera nelle loro celle i sette monaci d’allora
198
1947
prato. Le statue e i dipinti non si indispettirono
199
1947
giusto castigo. Se rimetto i quindici soldi dove li
200
1947
in mare. Se invece i quindici soldi me li
201
1947
anni l’episodio e i babà che me ne
202
1947
il compito di azionare i mantici dell’organo. Nel
203
1947
le due enormi leve; i suoni spalancati e patetici
204
1947
per la città, anche i bambini. Se questo momento
205
1947
scalette e le ringhiere, i comignoli, i ciuffi scattanti
206
1947
le ringhiere, i comignoli, i ciuffi scattanti e tumidi
207
1947
ogni tanto punta disperatamente i gomiti per rialzarsi: tutto
208
1947
per venire a fare i conti con Dio nella
209
1947
confessassi che qualche volta i nostri ragazzi sono figli
210
1947
di più». È possibile? I bambini che nelle sembianze
211
1947
differiscono profondamente da entrambi i genitori sarebbero senza peccato
212
1947
nel cortiletto, la forma i colori la voce di
213
1947
in cui abitava con i suoi pericolosi fratelli: al
214
1947
ai suoi rammendi: fra i terribili influssi di una
215
1947
rassicurare il seno e i fianchi di Carmela B
216
1947
l’anguria spaccata: e i semi neri sprizzano, i
217
1947
i semi neri sprizzano, i desideri sprizzano dovunque. Noi
218
1947
pietà e la pazienza, i suoi immensi occhi mi
219
1947
per l’ultima volta i suoi occhi mi dissero
220
1947
sta ancora incitando gloriosamente i cavalli: arri, primo amore
221
1947
mandolino e una chitarra, i cui titolari, indimenticabili facce
222
1947
il mio posto; vedevo i titoli e i disegni
223
1947
vedevo i titoli e i disegni e l’impaginazione
224
1947
chiunque poteva toccare pensosamente i tenui geroglifici di farina
225
1947
una severità che raggelò i nostri melensi sorrisi. ¶ «Sono
226
1947
ogni foggia e colore, i quali dondolavano lugubremente, come
227
1947
non avesse adocchiato, fra i passanti, un provinciale. Allora
228
1947
resa, che fu cospicua. I redattori che avevano sorvegliato
229
1947
alle edicole, e forniti i dati dell’enorme successo
230
1947
senza esclusione di colpi. I nostri pubblici attacchi facevano
231
1947
e di maledizione che i papi emettevano nel medioevo
232
1947
Si determinarono scontri fra i due corpi redazionali, a
233
1947
di una affettuosa occhiata i luoghi riprodotti. Bene. Dieci
234
1947
lucide e lisce come i medaglioni; dunque, caro Luigi
235
1947
dunque, caro Luigi, ecco i facilissimi pensieri che mi
236
1947
di sonno e con i denti gelati dagli strilli
237
1947
adesso, con la luce, i guai lo hanno riconosciuto
238
1947
pochi soldi, mi rivelò i motivi che lo avevano
239
1947
a lui, gli misi i libri in mano e
240
1947
di Giovannino si incanta, i dottori di Casoria non
241
1947
ed effettivamente ottenni che i battiti del mio cuore
242
1947
come sarebbero cominciati presto i miei guai, ma pianse
243
1947
mangiato poco o niente: i giganteschi “provoloni” che si
244
1947
si dondolano come odalische, i falcati prosciutti, le dune
245
1947
le dune di ricotta, i salami di pasta larga
246
1947
sembrano monetine d’argento, i canapi arrotolati di salsiccia
247
1947
parole delle epigrafi rimbalzavano i passeri, tutta l’educata
248
1947
quale si vedono correre i treni) abolendo per sempre
249
1947
viene eseguito prima che i congiunti arrivino; per risparmiarli
250
1947
separa, continui, suddividendo bene i tuoi aiuti (mi conosci
251
1947
viuzza, del palazzetto sanno i tre scalini esterni e
252
1947
a colpo sicuro. Come i chicchi del caffè che
253
1947
Ma si amano veramente, i fratelli, in una famiglia
254
1947
tagliato e ciascuno misura i buchi di ogni fetta
255
1947
tavola, dico, si amano i fratelli a tavola? «Oggi
256
1947
fanno sparire il cibo, i loro dentini aguzzi non
257
1947
arrosto e di domenica. I gomiti accostati sulla tovaglia
258
1947
sorella divenne anzitutto lunghissima, i suoi piedi sporgevano dal
259
1947
sull’opposto cuscino vedevo i suoi capelli vagamente azzurri
260
1947
forbici e le tagliai i capelli. Furono due mesi
261
1947
promessa di sposarla e i nostri più autorevoli parenti
262
1947
sua vigilanza che perdette i sensi, fu poi sgridata
263
1947
dal confessore. La domenica i fidanzati uscivano con l
264
1947
e dannato come Otello, i fulgori di Toledo sembrarono
265
1947
occasione di andare; però i suoi figli vengono spesso
266
1947
osservo, lo scruto. Interrogo i suoi polsi, i suoi
267
1947
Interrogo i suoi polsi, i suoi capelli, il suo
268
1947
trippa e precede soltanto i lupini o il puro
269
1947
inumidendosi e dilatandosi assumono i tozzi; occorre poi spargere
270
1947
questa vecchia, è perché i suoi meriti li conoscemmo
271
1947
lavoro. Confezionava divise per i soldati, vestì l’esercito
272
1947
arriva al cielo sovrapponendo i quaresimali, i tridui, le
273
1947
cielo sovrapponendo i quaresimali, i tridui, le vigilie, le
274
1947
le vigilie, le quarantore, i mesi mariani e le
275
1947
fra le statue e i ceri: pregava chiedendo perdono
276
1947
sotto le dita o i levigati gradini d’altare
277
1947
in braccio per insegnarmi i santi, mi baciava in
278
1947
frugava lei e subito i tozzi apparivano; spremevi la
279
1947
e potessero raggiungere intatti i cardini della fame giovanile
280
1947
troppo tardi che aveva i suoi poveri anche fuori
281
1947
tanto: li prevedeva dunque, i miei ricatti. Io in
282
1947
per me, adesso? Se i tuoi meriti mi propongo
283
1947
ultimo episodio del film I topi grigi. Aggiungo che
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rosario, sette poste e i misteri. ¶ Ripeto, da qualche
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affidato dagli avi materni: i miei figli forse lo
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famiglia si è dissolta, i vecchi sono morti, le
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ci ricongiunge. Siamo ancora i fratelli e la casa
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laetificat juventutem meam», sentivo i suoi occhi su di
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razionale e collettivo che i pescatori esercitano sul canapo
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suo capezzale, e riprese i rapporti con Dio e
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potrei curarmi di tutti i mali per vent’anni
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Senonché, in attesa che i parenti ricchi venissero a
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egli scrisse e diramò i suoi patetici appelli. Era
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prenderà quest’acqua? ¶ Infatti i giorni passavano e nessun
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anche sua madre e i suoi fratelli. Affermò che
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disse mia madre. «Ma i bambini... mi rimariterei per
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bambini... mi rimariterei per i bambini. E allora vedete
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probabilmente ne deduceva che i fatti intorno alla donna
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l’indomani, quando tutti i suoi fratelli, e la
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interminabilmente in un pentolone, i nostri vestiti e i
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i nostri vestiti e i suoi. Ancora per pochi
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Furono venduti quasi tutti i mobili, e lasciammo quella
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alla sua villa tutti i pomeriggi, per ritirare gli
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del Ponte della Sanità (i Nardi abitavano a Capodimonte
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egualmente occupata a sfuggire i miei occhi attoniti, essa
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pettinatura pareva preoccupata. ¶ Ricordo i volti seri e assorti
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oggetti della casa, fra i più fragili, forse il
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cugino prete lo intimidivano. I miei occhi erano diventati
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si tarlavano in bocca. ¶ «I miei tre figli, don
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Disse: ¶ «Io? Io picchio i bambini, forse?». ¶ «Don Salvatore
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la mia risposta: no. I bambini non si toccano
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disse umilmente mia madre. «I tempi sono duri. Da
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senza guardarci, ci scompigliava i capelli, ci spiegazzava i
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i capelli, ci spiegazzava i vestiti che all’alba
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di riesumare queste cose; i narratori oggi debbono ritrovare
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popolo chiamava francesi e i cui cappelli bianchi inamidati
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cultura e per rango, i migliori rapporti con l
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fatica, come erano neri i suoi capelli fra i
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i suoi capelli fra i candidi mucchi di biancheria
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Saggiavo le poltrone e i letti, ghermivo qualche libro
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gemette dolcemente il conte. ¶ I rapporti del conte di
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M. con la servitù – i tre domestici, le due
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Cadeva una bacinella e i due lottavano ridendo; stretto
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da quella gaudiosa ilarità, i grumi di sapone sulle
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ricordai, in quel momento, i quattro ceri intorno al
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del conte di M. I domestici vi rispetteranno perché
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potuto intraprendere quelli superiori. I nostri pasti erano distanziatissimi
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che aveva potuto per i miei studi, non c
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liscio e olivastro fra i ricci neri, gli occhi
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ero già sull’uscio. ¶ I fogli erano caduti sulle
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col gas» si intitolavano i volumi che sostituirono sotto
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Gas” ripetevano a chiunque i bottoni dorati della mia
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lo assolveranno, non per i suoi donativi a Dio
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confondevano, verso sera, con i richiami dei venditori di
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di ulive e con i rauchi suoni dei campanacci
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uomo da indebitarmi con i più sordidi strozzini di
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imbronciata, che bisogna inzuppare i “taralli”. Si tratta di
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moto stesso della barca. I “taralli” si mangiano appunto
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appunto in canotto, abbandonando i remi, fissando per esempio
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memoria questo mare; conosciamo i suoi schiaffi e le
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bendato a Musocco, riconoscerei i viali dallo speciale fruscìo
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mio passo, d’inverno i ghiacciuoli esplodono sotto le
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si pensa di averne i piedi feriti come per
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come per aver calpestato i frammenti di vetro su
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e dissanguato dalle sciagure. ¶ I tram che portano a
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divincolano sulle rotaie, scrollando i viaggiatori come per assicurarsi
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sul piazzale a guardare i negozi dei marmisti, che
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si avvia infine verso i morti che aspettano, di
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foglie marce; ho messo i crisantemi nei vasi, ho
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nei vasi, ho acceso i lumini, ho pregato, ho
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nel portafogli. Rileggo anche i nomi sulle fosse vicine
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morire da me quassù, i suoi vecchi la aspettavano
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accanto all’altra per i regolamentari dieci anni, fino
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e quello di Musocco. I morti stanno soltanto nel
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verso l’uscita, fra i marmi del viale principale
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morti d’importanza, che i meriti della vedova Marotta
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lasciò sul comodino perfino i denti finti. Ma tu
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come cento occhi gialli i lupini. Per un po
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Ignazio Ziviello avesse meritato i suoi guai; ma quando
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delle osterie e incrinava i nuvolosi mezzi litri sulle
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di dare in escandescenze, i medici dovettero fingere di
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e proclamarlo normalissimo. ¶ Durante i successivi tre giorni don
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giorni don Ignazio preoccupò i suoi vicini di casa
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o fuori di qui.» ¶ I vicini si limitarono a
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che le pareti e i mobili si scostavano da
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Nelle feste popolari, quando i santi sotto i loro
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quando i santi sotto i loro baldacchini di seta
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ricevendone suppliche di assumersi i più difficili mandati e
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difficili mandati e fiaccando i portatori col peso dei
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con le finte e i ritorni di un torero
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gialli; «sì, sì» dicevano i ciuffi di parietaria agli
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loquace conoscente che con i più ingegnosi e divertenti
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di «sette spiriti, come i gatti», e cioè che
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una stuoia, sulla quale i tuoi allievi di chitarra
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intelligente, superiore pazienza. Arrotoliamo i secoli, i millenni, e
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pazienza. Arrotoliamo i secoli, i millenni, e forse ne
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le colline, in tutti i pericoli che qui insidiavano
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pazienza. ¶ Sono molto antichi i “sette spiriti” di don
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da Mergellina, dove risiedono i suoi allievi di chitarra
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pensavo nel maggio del 1943 — i napoletani intingeranno le dita
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lavorare e a ridere. ¶ I parenti ricchi ¶ Mio padre
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cresce anche per ricostruire i fatti ai quali ebbe
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a un certo punto i miei figli interrompono i
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i miei figli interrompono i loro giuochi e non
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vicoli di Napoli fiorivano i “guappi”. Esistono, nella città
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di una rapina; tuttavia i colpevoli di questi reati
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passava oltre imbronciato, fra i timidi sguardi dei viaggiatori
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suo stile negli scontri. I “guappi” massicci e feroci
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protrarre con atroce diplomazia i preliminari della selvaggia azione
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avevano nei cronisti locali i loro infaticabili aedi. Ricordo
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loro infaticabili aedi. Ricordo i vecchi ritagli che mi
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che prima di abbattere i suoi antagonisti toccava con
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una vaga fiducia che i fatti però non tardavano
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per un attimo fissava i concorrenti. Col suo torace
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grande avvocato penale e i più noti “guappi”, pur
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lacera convulsa città tutti i mestieri conducono alla miseria
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e all’aglio, senza i quali la speranza che
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quali la speranza che i clienti non apparsi la
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taverna della Pignasecca. Con i resti delle cinquecento lire
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avesse preferito romperselo contro i muri, promettentissimo e feroce
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magiche dita, e strepitano i primitivi strumenti dei vostri
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in via Tribunali apriva i suoi battenti una nuova
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durissimo; fanno da bassi i “putipù” e consistono in
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un “putipù”. Sono nove i vicoli della Duchesca, un
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arredato del rione, perché i guadagni di don Peppino
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mare e al cielo i fatti della Vicaria; divulgò
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di denti e per i calli; sostenne candidati al
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La sua voce passava i muri dei casamenti, ne
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aprono e si vuotano i frutti di mare; i
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i frutti di mare; i vecchi i deficienti i
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di mare; i vecchi i deficienti i paralitici guardavano
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i vecchi i deficienti i paralitici guardavano dai balconcini
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Alfonso D’Aragona (dateci i comandi, Maestà!) vi si
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mi limito a riferire i fatti come avrebbero potuto
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a sua figlia: ¶ «Bianchina, i moduli». ¶ Erano nitidi fogli
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che gli ultimi saranno i primi, avesse previsto il
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orefici, calzolai, tartarugai, falegnami, i più pittoreschi e solerti
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aste pubbliche, per sorteggiarli, i più disparati oggetti; in
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furtivi abbracci notturni presso i cancelli dei giardini che
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che si alternano fra i vecchi edifici, nei vicoli
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fai morire» diceva baciando i suoi giovani complici e
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soffice. ¶ Quanti erano stati i suoi giovani complici: novanta
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il suo amore, esaltandone i fervidi miti e le
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punto questo giovane sbagliava i suoi calcoli, e cioè
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batteva il muso contro i ginocchi. In quel momento
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nero, che gli brucava i calzoni, e indicandolo con
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con una ferocia che i suoi scoppiettanti occhi smentivano
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automatici; disse che laggiù i certificati di cittadinanza o
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potevano ottenere appunto come i panini ripieni o le
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con audaci carezze fra i banchi del torrone e
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banchi del torrone e i palchi delle orchestrine e
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palchi delle orchestrine e i carretti di fichi d
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espulsioni cominciò a diffondersi, i conoscenti lo deridevano. Gli
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fronte e pacatamente riferiva i fatti. ¶ I vicini non
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pacatamente riferiva i fatti. ¶ I vicini non avevano sospettato
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mandò a donna Carmela i coniugi Aiello. Borghesi ricchi
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Carmela? Accadde comunque che i coniugi Aiello accolsero Luisella
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paternità di Luisella. Ottenutolo, i coniugi Aiello avrebbero potuto
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faccio io» dichiarò fermamente. ¶ I tre la guardavano. ¶ «Scusate
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certificato non si tocca!». ¶ I singhiozzi scrollavano don Gennaro
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ricostruire l’epoca e i fatti che gli appartennero
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piglia e pronunzia fra i denti una brutta parola
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spaccature delle vesti logore, i quali se osano mostrarsi
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Ma in che consistevano i discorsi di don Bernardo
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Perché aveva permesso che i fedeli la dimenticassero? Senza
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Bernardo. «Vi mancano forse i mezzi di farvi conoscere
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cui si sentivano rodere i tarli, e con la
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statuetta della santa ritrovava i suoi originari colori in
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gioielli offerti in dono, i fedeli bisbiglianti a capo
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piangevano sua moglie e i suoi figli. Per quanto
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ne so, don Bernardo, i cui radi capelli, drizzatisi
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si espresse: ¶ «Sì, per i fatti di ieri sono
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vendere, allo stesso scopo, i suoi cinque figli che
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coi suoi scanni e i suoi parati nuovi nuovi
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sanguigno amore talvolta fioriscono i veri miracoli. ¶ C’è
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fabbricati in tal modo i pennelli, si mise a
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delle donne come velava i bicchieri. ¶ Egli indossava una
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colmo come si porgono i vaglia, con una riguardosa
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una fabbrica di cappelli. ¶ I Caserta vi trascorsero la
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per vestire e fotografare i morti. ¶ Come vetturino don
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Raffaele si insinuava tra i familiari affranti dalle veglie
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pescivendolo? Chi ha vestito i morti e spogliato i
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i morti e spogliato i vivi? Ma c’è
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il dolore gli mise i pennelli in mano. A
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centro del mondo con i pennelli in mano. Se
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commovente odore di pane i ricordi della giovinezza gli
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nel suo Bambino, mentre i domenicani del convento vanno
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costole: il dissidio fra i due uomini si acuiva
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Pentecoste e in settembre i napoletani del mio tempo
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sugli orli delle carrozze, i riflessi di brillanti guizzavano
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groppe dei cavalli. Ah, i veicoli che trasportavano i
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i veicoli che trasportavano i napoletani a Montevergine; calessi
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di cuoio pregiato riempiva i cortili ed eccitava gli
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vento della via provinciale. I cavalli agghindati come spose
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anno. Bianchi e grigi i cavalli non servono a
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la sua grande giornata. I veicoli si adunavano per
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riserve mentali, come se i vari sontuosi Gargiulo trionfassero
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fronti dei cavalli, che i sonagli erano di puro
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cadevano il denaro o i dolciumi. Lasciata la città
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suo grande figlio; frattanto i “cafoni” lo guardavano dal
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Sulle rampe della montagna i pellegrini di lusso come
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che sollevavano come stendardi i loro malati incurabili e
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incitandoli con furibonde preghiere. I cavalli si impennavano fiutando
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certe donnette, vecchie come i sassi, sfregiate dai riverberi
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incenso fuggivano nel vento: i mazzi di noccioline infilate
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sulla via del ritorno, i due “squarcioni” mangiarono nella
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ma, come in tutti i drammi, uno solo poteva
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la sua piccola corte, i cibi più insigni: poi
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strada a don Luigino; i cavalli sudavano sangue e
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isterico grido femminile impaurì i due uomini e li
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lampade e degli astri; i gitanti di Montevergine concludono
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sotto questo cielo, che i piaceri si scontino duramente
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e varia durata, secondo i propositi dell’esecutore. Chiedo
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per non svegliarlo rifiutava i rari ingaggi che capitavano
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stato? Godeva o soffriva i suoi magistrali sberleffi? Si
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invocava don Pasquale come i bambini di un anno
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crescere. ¶ Don Pasquale toccava i quarant’anni quando il
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segni non casuali, erano i simboli di un messaggio
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Ci siamo, Concerta, prepara i lumi e il braciere
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dei neonati. Le rampe i gradoni i fondaci che