Pietro Metastasio, Ciro riconosciuto, 1736

sdegnasse, non potean cadere i suoi furori che sul

a sedurre, ad irritare i grandi contro del re

abusato. ¶ (ERODOTO, Clio, lib. I; GIUSTINO, lib. I; CTESIA

lib. I; GIUSTINO, lib. I; CTESIA, Hist. Excerpt.; VALERIO

Excerpt.; VALERIO MASSIMO, lib. I, cap. 7, ecc.). ¶ INTERLOCUTORI ¶ ASTIAGE

Del tradimento suo complici i numi? ¶ No: col Cielo

L'aria, la voce, i moti suoi; se in

torna di volo... Odimi: i suoi ¶ Casi domanda, i

i suoi ¶ Casi domanda, i miei gli narra, e

che mi manchino ¶ Quasi i respiri, ¶ Che fuor del

che pochi custodi, ¶ Tutti i suoi più fedeli: infin

fallo, intese ¶ Del sangue i moti, e fra i

i moti, e fra i rimorsi suoi ¶ Pace più

re si sdegna, ¶ E i suoi sdegni cadranno ¶ Sopra

ne chiamo ¶ In testimonio i numi. (partendo) ¶ MITR. ¶ Ah

avvenir, più saggio, ¶ Regola i moti... Ah, come parlo

vero, è vero; ¶ Conosco i troppo ardenti ¶ Impeti miei

mai? ¶ CAMB. ¶ Son quelli ¶ I reali custodi? ¶ MITR. ¶ Anzi

basterai: sceglier conviene ¶ Cauto i compagni. ¶ MITR. ¶ Oltre il

che lusingo, ¶ Mi fingo i rubelli; ¶ E tremo di

tempio n'andava... Ecco i custodi: ¶ Difendimi. ¶ MAND. ¶ Nessuno

il dardo ¶ Vibro contro i rapaci. Al colpo, al

traete ¶ Quel carnefice reo. (i custodi, disposti ad eseguire

clemenza de' numi. ¶ MAND. ¶ I numi sono ¶ Per me

la fé: le strade, i tempii, ¶ Le mense istesse

tempii, ¶ Le mense istesse, i talami non sono ¶ Dall

ragion di tremar: parlano i sassi. ¶ MAND. ¶ Ma rassicura

MAND. ¶ Ma rassicura almeno ¶ I dubbi miei. ¶ MITR. ¶ Rassicurar

almeno!) ¶ MITR. ¶ (Qual tempesta i tiranni han sempre in

Mi propaga nell'alma i miei tiranni. ¶ ARP. ¶ Ah

MAND. ¶ Questi son dunque i teneri trasporti, ¶ Le lagrime

trasporti, ¶ Le lagrime amorose, i cari amplessi ¶ E le

madre...' 'Ah! figlio...' ¶ 'Udisti i casi miei? Narrami i

i casi miei? Narrami i tui...' ¶ 'Quanto errai!...' 'Quanto

avesse ¶ Il cor su i labbri. Anche un tumulto

foreste ¶ Fiera tigre che i figli perdé. ¶ Ardo d

Ma tanto affanno ¶ Troppo i doveri eccede ¶ D'un

Oh dèi! ¶ Chi guida i passi miei? ¶ Chi almen

lor gli affetti; onde i sinceri ¶ Impeti di natura

Tel celai, temendo ¶ Che i materni trasporti il gran

da lui ¶ Chiamarmi madre; i violenti intesi ¶ Moti del

numi, al figlio ¶ Perdonate i miei falli. È questo

chi se ne adorna, i numi ¶ Chi ringrazia piangendo

ignari ¶ Narrar di Ciro i casi. I tardi vecchi

di Ciro i casi. I tardi vecchi ¶ Vedi, ad

Se stessi invigorir. Sino i fanciulli, ¶ I fanciulli innocenti

invigorir. Sino i fanciulli, ¶ I fanciulli innocenti, ¶ Non san

figlio ¶ Non dovevi fidarti. I torti oblia ¶ L'offensor

solo ¶ Gli dèi sopra i regnanti, ¶ Pretendete usurpar. M

la spada, e tutti i congiurati le armi) ¶ AST

sen. Così punisci, ¶ Generoso! i tuoi torti e l

ch'io gli tolsi. I miei deliri ¶ Non imitar

eroi. Prendono il nome ¶ I secoli da questi. Ognun

favor di quel lume, ¶ I posteri remoti ¶ Gli altri

altri eventi confusi e i casi ignoti. ¶ Tal, fra

Tal, fra gli astri, i più chiari ¶ Segna l

misura. ¶ Superbe età passate, ¶ I vostri or non vantate

nostra ¶ D'insuperbir, se i pregi suoi ravvisa: ¶ L

stella ¶ Nube non copra i rai; ¶ Mai non s