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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ada Negri, Il dono, 1936

concordanze di «i»

nautoretestoannoconcordanza
1
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l'altro si distaccano ¶ i petali; ma intatti: immacolati
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sento cader sul cuore i giorni ¶ del mio tempo
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di stendardi, e dietro i canti ¶ delle povere donne
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terra, le mie spine. ¶ I DUE ROSÀRI ¶ Avevo due
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ove, nei fòri, dormono i colombi ¶ gonfi d'amore
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sole. ¶ Tali son forse i rami dei coralli ¶ nell
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morta ¶ già la mirano i bocci ancor racchiusi ¶ nel
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d'acciaio, mi salutano i giaggioli ¶ in doppia siepe
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che mira, dal giardino, i campi ¶ via digradanti verso
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campi ¶ via digradanti verso i boschi e il fiume
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me. ¶ Libera andare ¶ fra i giaggioli del maggio al
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chiosco verde ¶ che guarda i campi e le foreste
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non potrò dal grembo i fiori, ¶ inerte sotto l
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rosa dietro il deodàra. ¶ I GIARDINI NASCOSTI ¶ Amo la
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le nubi. ¶ Guizzan, svelti, i tuoi vicoli, e s
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morte. Assai piú belli ¶ i bei giardini, se nascosti
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me basta passar lungo i muretti ¶ caldi di sole
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il palpitar dell'ala. ¶ I GLOBI D'ORO ¶ Son
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Son globi d'oro i kàki del novembre, ¶ (chi
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e della vite ¶ vergine i tralci, pènduli alle siepi
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albero morto, e sopra i vivi. ¶ Allora mi tornò
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gli occhi: guardo rastrellare i fieni ¶ sui prati, i
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i fieni ¶ sui prati, i buoi condurre i carri
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prati, i buoi condurre i carri, e in gruppi
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nel mattino: ¶ non vedo i monti innanzi a me
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vento ¶ le strade impervie, i tortuosi solchi ¶ dei precipizi
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a Te: nell'ombra i segni ¶ del faticoso ascendere
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nubi senza vento: ¶ stagliansi i monti in cerchio ¶ nell
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ero viva: di sole ¶ i miei capelli, il mio
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canto del giovine cuore, ¶ i due forti maschietti a
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fanno, senza di me, i figlietti. ¶ Qui giaccio, con
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lampo. ¶ Madre, sperasti per i tuoi capelli ¶ bianchi luce
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è sacrifizio. Vanno ¶ ora i tuoi figli ove li
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ad altre creature ¶ offrendo i doni che tu a
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son l'ombre. Esalano i campi sentor di fieni
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mutar dei tratti ¶ sotto i moti del cuore, e
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farfalle azzurro-grige, ¶ come i tuoi occhi? E non
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occhi? E non erano i tuoi occhi, ¶ forse, due
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E dove sono ora i tuoi occhi, dove ¶ quelle
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fu consumato, tuoi sono i giardini ¶ del sogno, e
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tornerò) vorrei ¶ salir tra i caprifogli e le vitalbe
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nel maggio; ¶ e contemplavi i grandi irrigui prati ¶ colmi
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a te m'assolve. ¶ I VECCHI ¶ Siedono i vecchi
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assolve. ¶ I VECCHI ¶ Siedono i vecchi del sobborgo in
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occhio e mente esperta, i vecchi ¶ la novità dell
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E gran letizia ¶ mostrando i vecchi, con le scabre
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tardi Ambrogio a Marco: – I tuoi ¶ vent'anni, di
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tuo volo: ¶ invisibil fra i vivi, poi salente ¶ di
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viver piú oltre: oltre i confini ¶ dei mondi, e
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la patria ¶ terrena, o i nati dal mio saldo
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mio saldo ceppo, ¶ o i fior, le piante, i
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i fior, le piante, i frutti che dal sole
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caddero al mio fianco ¶ i compagni di strada, e