Clarice Tartufari, Il miracolo, 1909

piacere e non ascoltate i vostri compagni se vi

non piccolo, e che i cherubini stanno in Paradiso

scrutare, di riflettere, se i libri sacri avevano per

illuminare gl'intelletti, divorare i cuori. Ogni sensazione esteriore

rivela o ci nasconde i suoi decreti? ¶ - In virtù

convinto. ¶ - Dunque - egli disse - i padri della chiesa, vissuti

in rapida preghiera mentale; i chierichetti, al colmo dell

non disturbare in classe i professori con frequenti interrogazioni

nostre persone possono diventare i nemici delle nostre anime

dava tue notizie tutt'i giorni. ¶ - Ti sarebbe dispiaciuto

cuore e le irritava i nervi. Dio! quanto era

è buona; fa crescere i fiori. ¶ - Già, ma bisognerebbe

verso il Signore, ascoltando i consigli insidiosi del serpente

Rosa aveva veduto tremare i muri cogli occhi della

giurava con rabbia, protendendo i pugni, di aver sentito

la terra tremargli sotto i piedi; ma egli mentiva

incollerito al pensiero che i regolamenti del seminario vietassero

trovo nella sua grazia. ¶ - I miracoli non costituiscono articoli

Vitale. ¶ PARTE SECONDA ¶ CAPITOLO I. ¶ Madamigella Serena portava con

velluto ed a riconoscere i vari personaggi biblici nelle

correva a rimpiattarsi sotto i mobili e il filo

di Orvieto, dove anche i muri la conoscevano e

conoscevano e dove anche i muri dicevano, parlando di

di collocare alla rinfusa i vasetti delle sue conserve

delle sue conserve ed i vasetti de' suoi colori

quattro cavalli bianchi; ma i cavalli orvietani sono tutti

dolce per il pranzo, i due giovanetti erano diventati

diventati amici, e durante i cinque anni trascorsi insieme

solito atteggiata in austerità. ¶ - I pareri sono discordi - asserì

un chierico innocente fra i pericoli di una moderna

di morte vicende fra i ruderi dei fôri e

di lampade elettriche lungo i marciapiedi durante le sere

disse Pericle, non sospettando i pensieri confusi dell'amico

dando allo sposo morente i medicinali ordinati dal medico

dalla doppia preoccupazione che i medicinali gli facessero bene

della madre terra, udendo i gemiti e le imprecazioni

orientalista, esponeva in classe i fatti con rigidità di

ricerche e coscienziose ricostruzioni. I fatti si aggruppavano per

il medesimo professore riprendeva i medesimi fatti, e con

sacerdote cristiano. In genere i chierici studenti prendevano appunti

della sottana violacea! Come, i movimenti erano liberi! Come

detto monsignore e, presso i diciotto anni, il caro

agitando il capo, scrollando i riccioli. ¶ Don Vitale si

materna sollecitudine. ¶ In principio i discorsi furono generici: Pericle

etichetta; Domitilla Rosa assaporava i cibi con voluttuosa religiosità

cuoco dispensava con sagacia i tartufi ed arrostiva con

so; quello che faranno i futuri io debbo presupporlo

Bindo Ranieri non contrastò; i tempi andati erano feroci

poi entrambi gridavano, pestando i piedi: ¶ - Che buio! Che

lui, agnello immacolato, per i molti peccati degli uomini

al costato, mandavano odori, i segni dei chiodi nei

a tornare. Vanna strappava i telegrammi, strappava le lettere

riprese a intesserle attorno i suoi fili e l

astinenze. Dedicava a tutt'i santi del calendario gli

dal labbro. Narrò tutto: i palpiti incerti, le insidie

casetta di Domitilla Rosa, i convegni, le menzogne, le

martello, s'intratteneva con i chiodi e le suole

molto cortesi e addusse i suoi già gravissimi impegni

Vanna, stordita, scese lentamente i bassi gradini di marmo

ori, spenti, non vivificavano i volti, non luccicavano sui

Erano dunque tristi anche i beati? E perchè monsignore

di bene. Ne ascolti i consigli con sommessione, e

aspro, pensi che anche i profeti erano aspri per

Grisostomo, Sant'Anselmo, Tertulliano, i quali, con le labbra

pensiero nello sgomento che i Santi Padri le si

le sue ricchezze e i restanti anni della sua

com'era alto per i suo undici anni! Alto

ha chiamato gambero? ¶ - Perchè i gamberi sono animali che

scolaretto gli disse ironico: ¶ - I gamberi camminano a rovescio

don Vitale trionfante - eccoli i risultati del tuo bel

fondo la questione sotto i diversi punti di vista

come è creato e i gamberi fanno bene. ¶ Vanna

bimbo si arrestavano come i sassolini rimbalzanti si arrestano

di Titta e mirando i raggi ritrarsi dalle colline

che si leccava ancora i lunghi baffi e inarcava

della casa! - Esso fiutava i topi e li snidava

cuore a insultare così i più piccoli ed i

i più piccoli ed i più deboli, ma pur

facciata del Duomo riviveva, i volti degli apostoli si

si riaccendevano di fervore, i volti dei profeti ardevano

profeti ardevano di sdegno, i volti dei patriarchi si

di austerità meditativa, e i Santi, le Sante, la

ella mormorò, abbandonandosi sopra i guanciali, ma tenendosi stretta

mi hai svegliato con i tuoi gridi. Stavo con

che fosse vero, e i gigli erano tanti. ¶ Vanna

per grazia in sogno, i suoi decreti. Per la

questi erano discorsi vani; i discorsi gravi cominciarono da

soddisfatta, gli espose allora i suoi piani, e Bindo

educasse alla sua volta i figliuoli, acciocchè il nome

con equità, lodò molto i programmi delle scuole governative

a ogni ora spezzare i vincoli nuovi e ridonarsi

l'anima nello sguardo i gesti di monsignore, il

il quale, solenne fra i merletti della sua cotta

il nuovo seminarista, mentre i presenti intonavano il salmo

dispensava, per quel giorno, i seminaristi dall'obbligo della

don Eliseo, di cui i seminaristi grandi, quelli del

grifagni. ¶ Fritz Langen sintetizzò i suoi pensieri, dicendo a

in parte appunto perchè i troppi discorsi li avevano

città sembrava disabitata e i santi, le sante, gli

gli angeli e arcangeli, i profeti, i dottori, i

e arcangeli, i profeti, i dottori, i patriarchi, avrebbero

i profeti, i dottori, i patriarchi, avrebbero potuto discendere

piante sui petali che i rami degli alberi lasciavano

nera, aveva spiegato forse i suoi foschi colori al

Non si sapeva bene. I socialisti, che dovevano essersi

sbatacchiare le imposte, e i portoni delle case vennero

degli squilli passarono sopra i tetti delle case come

tornare nella sua casa. I carabinieri avevano forse avuto

nei momenti di rivoluzione, i personaggi più in vista

più in vista sono i più esposti al pericolo

fra le sete e i ricami di Domitilla Rosa

col gomito appoggiato sopra i cuscini, la gota appoggiata

le braccia prosciolte lungo i fianchi, il viso levato

palazzo del Cornelio ed i canarini della mia padrona

a casa. Le mostrerò i luoghi dell'eccidio. ¶ - Grazie

superati di un salto i pochi gradini, la seguì

a contemplare con fissità i ricami di Domitilla Rosa

cambiamenti nella sua casa. I tappeti erano stati tolti

Il bimbo, che toccava i suoi dieci anni ed

inni, e nel rialzarle i capelli, studiava il volto

glielo ripeteva, insaziabilmente, fra i baci: ¶ - Sei più bella

pianterreno, doveva aspettare che i seminaristi avessero sfilato nella

ansie, le sue esultanze, i suoi terrori, le minuscole

fantasmi del loro amore. ¶ I seminaristi erano andati a

simile felicità aveva allargato i loro petti, giacchè mai

della finestrella a sinistra, i canarini sembravano impazzire per

madre superiora, incontrandola lungo i corridoi, alzava la mano

il padre di tutti i suoi allievi. È nobile

di Fritz Langen, ed i richiami di Langen erano

inconsapevole di Mamsell' Pfefferkorn. ¶ - I confetti io li voglio

chiese: ¶ - Dove li tieni i confetti, mamma? Perchè non

tu ci farai mangiare i confetti. ¶ Ermanno ripetè: ¶ - Dove

camera attigua. Appoggiò allora i gomiti sull'orlo del

fiorami. Intorno alle pareti i ritratti a olio dei

clausura? - E, lanciato verso i due usci uno sguardo

posò una mano sopra i capelli. ¶ - Farò quello che

parlavano un loro linguaggio. I rami degli alberi, sporgenti

oblìo col proprio nome; i grossi anelli di ferro

delle chiese e fra i documenti degli archivi, troppo

ed io per far i fati. ¶ Così portava scritto

doveva far fatti, ed i fatti di Fritz Langen

supplizio che le infliggevano i discorsi di Bindo Ranieri

sulle innocenti accuse ed i sospetti vaghi del piccolino

domanda l'elemosina presso i gradini della chiesa. ¶ - Un

la canzone goliardica, ed i fanciullini lo seguirono con

Vanna, quanto sono ospitali i suoi nobili antenati? Ci

un capriolo! Speriamo che i cuochi si facciano onore

Ranieri. ¶ - Già, già, tutt'i banchetti sono funebri per

intanto voleva sapere perchè i cavalli attaccati alle bighe

persona dotta, spiegò che i cavalli erano rossi per

Cristo la gente mangiasse, i servi cucinassero, i suonatori

mangiasse, i servi cucinassero, i suonatori dessero fiato ai

strumenti, e sopratutto che i vitelli scuoiati stessero appesi

due soli ne siamo i padroni. ¶ Davvero il mondo

di quella via campestre! I rami degli alberi facevano

facevano da baldacchino ed i rovi fronzuti delle siepi

soavità della sera stellata. I cavalli correvano al trotto

tenersi accanto distesa sopra i cuscini. ¶ Vanna fu scossa

avrà misericordia di me. ¶ I cavalli avevano ripreso il

delle passioni politiche, ed i giornalisti locali soffiavano sulle

colleghi cattolici, e poichè i versi di tale poesia

irrisione della tiranna prosodia, i giovani cattolici, freschi di

loro foglio Il Carroccio, i versi capricciosi degli antagonisti

versi capricciosi degli antagonisti, i quali, alla loro volta

indirizzo dei perturbatori, fra i quali si trovava un

e lo sgomento. Oh! i tempi erano torbidi e

tempi erano torbidi e i socialisti avevano di certo

Naturalmente, non si conoscevano i propositi con precisione, ma

principali; si giurava che i socialisti orvietani aspettavano rinforzi

la sventura sia piombata. I negozi erano socchiusi e

negozi erano socchiusi e i proprietari, insospettiti, si affacciavano

o incitavano con urli i vinti alla riscossa. Il

la pelle. ¶ Sulle prime i due non volevano saperne

Fritz Langen ci rimetteva i suoi fiaschetti di vino

sapone. Io li conosco i miei orvietani! Gente pacifica

ultimo - e si succhiava i baffi avidamente, battendo sul

mano, quasi per invitare i signori a mettere carte

gli pareva insultante per i suoi avversari. ¶ - Sicuro, sicuro

Si capisce, è naturale. I mariti abbandonavano la città

roba di preti. ¶ - Insultare i preti non vale -- redarguì

sempre più famoso, ed i mastri poi domandavano, per

per ottenere in prestito i nostri operari. ¶ Allorchè Bindo

disse con ira, stringendo i denti. ¶ Bindo Ranieri diventò

Ranieri, era indizio che i ferri stavano al fuoco

tua norma. Poi, se i paterini gettarono un laccio

gli eretici di tutt'i tempi non hanno amor

il servo gli prestò i suoi. ¶ Bindo Ranieri rimase

servo Rodolfo gli prestò i suoi calzari. La storia

e sta bene. Ma i paterini si condussero da

Vanna si precipitava, incuorando i suoi alla conquista della

della rocca ardua, e i capelli le svolazzavano liberi

corpo, per chiamarsi intorno i suoi fedeli, il puro

nell'anima che tutti i forestieri studiosi di cose

rifugiatosi in Orvieto durante i movimenti rivoluzionari del 1849, e

fresca e carnosa tra i baffi biondi, arricciati a

è vero?... - Sissignore, se i topi lo permetteranno. ¶ - E

detto che a Orvieto i miracoli sono ancora possibili

dal momento che tutti i forestieri ne rimanevano incantati

a sè con furia i cassetti di tutti i

i cassetti di tutti i mobili, sollevò le coltri

Non infierisce nè contro i partigiani del Papa, nè

aspetto antico per interrogare i proprietari. E in breve

si lodavano di lui: i bambini poveri, a cui

giornalmente saponi e profumi; i signori, lusingati dalla sua

lusingati dalla sua cordialità; i poveri diavoli, attratti dalle

quanto pagano di pigione i signori topi dentro quel

archivista, sfogliava con lui i libri delle riformanze, scioglieva

libri delle riformanze, scioglieva i nastri delle bolle, aguzzava

a brandelli rosicchiati, ricostruiva i segni corrosi della bolla

il lavoro giornaliero, lasciati i morti per i vivi

lasciati i morti per i vivi, Fritz Langen tornava

paese lontano, là dove i campanili aguzzi si ripetono

paesi remoti, per illustrare i fasti della sua piccola

antenati de' tuoi antenati, i potenti romani, allora padroni

essi anche Serena, e i due bimbi si rincorrevano

soprabito. ¶ - Aiuto! San Nicola! I ladri! I ladri! - egli

San Nicola! I ladri! I ladri! - egli gridava, mentre

ladri! - egli gridava, mentre i piccolini, con la furia

domini da feroci ladroni! ¶ I feroci ladroni fuggivano via

faccia col manicotto. ¶ Se i bambini stavano tra loro

squisita in ogni movenza. I capelli bronzini, striati d

per salvare dalla fame i suoi concittadini assediati, s

per salvare dalla fame i suoi bravi orvietani? - egli

ne sarebbe bisogno, perchè i miei bravi orvietani hanno

a inauditi festeggiamenti sotto i coppi di casa, a

tornarsene alle sue faccende. ¶ I mesi d'inverno trascorsero

ridestarsi tutto si ridestò. ¶ I prati cominciarono a verzicare

prati cominciarono a verzicare, i rami a gonfiarsi di

a portare dall'Oriente i loro messaggi, i mandorli

Oriente i loro messaggi, i mandorli a velarsi di

di luce, gli apostoli, i patriarchi, i dottori, gli

gli apostoli, i patriarchi, i dottori, gli angeli, gli

gli angeli, gli arcangeli, i santi, le sante della

lietamente con Vanna Monaldeschi, i lucumoni e gli auguri

gratitudine verso gli etruschi, i quali gli fornivano lieta

Maria. Davvero pareva che i colli, aulenti e teneri

Bindo Ranieri pacatamente, mentre i bimbi si sporgevano a

nelle soavi leggende umbre i santi scendono dai loro

splendore di luce che i pastori accorrono nel timore

cose: il cielo terso, i prati smeraldini, la vesticciuola

camerlenghi? Sai cosa facevano i soprastanti? Credi tu che

disegnare la facciata per i tuoi begli occhi? E

gli occhi e arruffando i baffi: ¶ - Io faccio il

esse capivano di suscitare; i colori della basilica trionfavano

della sua mitra e i broccati del suo piviale

a mani giunte, quando i portatori del tabernacolo si

pienamente soddisfatta, e perfino i socialisti si fregavano le

fosse abbruciata viva con i suoi ornamenti sul corpo

fate sbagli, ragazzi! Ventidue! I numeri vanno a sbalzi

interno della sala, acciocchè i signori invitati si facessero

dell'Opera e invase i saloni circondato da molti

svolazzava con timido fruscìo, i veli dell'alcova si

sè, con moto impaziente, i merletti della coltre e

divertiva a spingere piano i battenti delle porte, andando

vedeva brillar nell'ombra i cari occhi desiosi. ¶ - Non

aspettavo - ella susurrava tra i sospiri, e lo stringeva

il chiasso, le parole, i volti, il brulichìo della

ondeggiava, e dal fondo i ricordi brulicavano, le speranze

di recarsi a trascorrere i mesi caldi nella sua

e le avrebbe sciolti i capelli, glieli avrebbe rialzati

visita, non variavano mai i loro discorsi. Dopo le

ma che non saldava i conti dei creditori. ¶ Vanna

la punta dell'indice i vari mucchietti. ¶ - Posi il

diventava docile. ¶ - Novità sotto i coppi di casa - Palmina

Vitale, non ignara che i padri di lui si

istato di domesticità presso i Monaldeschi, e non riuscendo

con tenera indulgenza che i bimbi vanno perdonati, perchè

occhiata di corruccio verso i fogli scompaginati della brutta

di quei santi monaci, i quali flagellavano le spalle

in piedi e appoggiò i pugni chiusi sull'orlo

almanaccare tanto col cervello! I libri sono fatti per

sorvegliare con molta accuratezza i discorsi che si tenevano

tempo debito, avrebbe dato i suoi frutti. ¶ Vanna rassicurò

era pronto a rispondere, i bimbi s'impazientivano, e

coltivato, senza affannarsi troppo, i suoi talenti, amava nei

la causa di tutt'i miei danni - e accennava

tutto il rispetto verso i regolamenti, don Vitale appena

la seggiola e grattandosi i ginocchi con le tozze

chiassoso e rendeva stupefatti i bambini con la sua

abilità nel fare sparire i fazzoletti. ¶ - Ecco - egli diceva

raccontare, senza nesso, seguendo i giri del suo volubile

ostie consacrate, e come i pesci fossero usciti dall

togliendo calore alle fiamme. ¶ - I pescatori come si chiamavano

di notte, galoppavano sopra i tetti, miagolando lamentevolmente. Una

tremava in petto ed i ginocchi le venivano meno

medico, e gli espose i fenomeni del suo male

Vanna ripetè a monsignore i consigli ricevuti dal medico

Vanna se ne stupì. I coniugi Ranieri avevano l

legati a sè tutti i cuori. Era chiamata «la

allontanava dopo averle prestati i suoi servigi, lasciandola sola

velluti delle pianete ed i broccati dei piviali. I

i broccati dei piviali. I gigli intrecciavano gli steli

con allacciamenti leggeri ed i pensieri della ricamatrice diventavano

fra le sete ed i velluti. ¶ Domitilla Rosa le

sua umiltà, aveva studiati i grossi libri e che

una luce rossa inondò i tetti delle case e

e Vanna gli tolse i capelli dalla faccia e

le attraversava camminando fra i popoli, predicando l'amore

ella aveva imparato, leggendo i fioretti di San Francesco

le donne orvietane, dopo i tumulti e le ire

adunavano coi fratelli e i mariti in vista del

chiesa, serbante nelle linee i segni del Sangallo o

viva, e salutava, andando, i rami degli alberi, che

brune dell'edera tappezzante i fianchi di qualche casupola

tormenti e gioie con i molti vezzi della sua

per infiammar di lascivia i signori del mondo; ma

mostrare a un tempo i due piedini calzati a

non avevano figliuoli, adoravano i bimbi degli altri. Ermanno

Ermanno e Serena erano i due piccoli despoti della

di cui già apparivano i robusti fianchi di pietra

volute grevi, e dove i lumi segnavano liste di

corde con le quali i demoni avvincono i dannati

quali i demoni avvincono i dannati, e la cute

sua preda, spingendole dentro i capelli la punta del

alla carne, contro cui i santi del deserto avevano

intorno all'inginocchiatoio e i due fermagli gemmati del

bello vedere al sole i due bimbi; Ermanno, più

allargò le braccia, e i due bimbi, ciechi per

fermi in una mano i due polsi uniti di

Ermanno e nell'altra i due polsi uniti di

processione! - Ermanno disse, scuotendo i polsi, eccitato anche lui

si gonfiavano e svolazzavano i nastri della bionda treccia

lui, raggiunse Serena, e i bimbi scomparvero in via

con gesti di desolazione. ¶ I bimbi, sempre di corsa

e s'inerpicarono sopra i sedili di pietra, collocati

la gradinata, passava sotto i balconi drappeggiati del palazzo

Serena non era contenta. I fratelloni delle confraternite camminavano

si domandava perchè tutt'i fatti meravigliosi accadono sempre

le teste si scoprirono, i ginocchi si piegarono: sorretto

fosse chinato a raccogliere i bimbi e non avesse

da un pezzo! ¶ - E i papi non hanno fatto

storia? - egli borbottò tra i denti. - La storia, per

regola, l'hanno fatta i preti e io non

di contentezza. - Hai letto i libri delle riformanze? Hai

delle riformanze? Hai letto i registri dell'Opera del

Duomo? Sai chi erano i camerlenghi? Sai cosa facevano

tacite di Orvieto? E i personaggi, taluni umili e

grazie a tutti coloro i quali mi furono prodighi

MIRACOLO ¶ PARTE PRIMA ¶ CAPITOLO I. ¶ Tutte le campane della

fastosi palazzi disabitati ed i vasti giardini sonnolenti, le

molta cautela di tra i cortinaggi serici dell'uscio

paradiso, prendono per mano i bimbi devoti e con

sospingendo altrove con impeto i pensieri di Ermanno, che

marcare con gesto energico i colpi dell'orologio. Egli

di un suo martello i fianchi della campana. Quello

lui, lanciava anch'ella i suoi frizzi a Maurizio

stanza di galoppo, evitando i mobili con destrezza, e

cogli occhi melanconici e i lineamenti minuti soffusi di

a ricercare nel passato i tesori delle sue dolcezze

venti mesi e già i suoi otto anni di

sua, colpisce, devasta, spezza i legami dei cuori troppo

gli baciò con fervore i lunghi capelli inanellati e

Iddio può far risorgere i morti e dar vita

erano le parole ed i costumi delle persone con

usciti dalla cappella ed i pensieri del bimbo avevano

nove anni, e adesso i giuochi non bastano più

sulla voce, assicurandolo che i bimbi troppo indiscreti addolorano

recandosi in Duomo per i vespri, potessero vederla ed

dita svelte, le attorcigliava i capelli, lasciando ch'essi

in una carezza ed i colori che richiamano alla

malizia negli occhietti irrequieti: ¶ - I brillanti no, signora, i

I brillanti no, signora, i brillanti no. In questo

le aveva inculcato che i frutti dell'eterna gioia

sollecitato sempre di largire i suoi consigli, molto più

Chi potrà guidarlo fra i pericoli della vita, quando

finito l'anno scolastico, i migliori esami vengono in

di sgranarle in volto i rotondi occhi minacciosi ch

essa doveva inevitabilmente mostrargli i piccoli denti uguali e

libera di suo figlio. I genitori commettono qualche volta

gli scricchiolavano, ballonzolando, sotto i pantaloni di tela bianca

Sappiamo, sappiamo dove mirano i sospiri di Titta. Palmina

scapolo. Egli dunque raccolse i bicchieri nel vassoio e

familiari, mostrarsi benefica verso i miseri, essere ospitale coi

si accomiatò. L'indomani i seminaristi dovevano assistere a

cadersi le mani lungo i fianchi, provando infinita dolcezza

rami penduli del gelsomino i piccoli fiori stellanti mandavano

celando tra il verde i petali paurosi dell'oscurità

che scomparvero subito, agitando i lembi delle sottane violacee

giuoco del piroscafo. ¶ Allora i due bambini si precipitavano

festa e Serena, richiamando i ricordi confusi della traversata

Ermanno l'imitava e i due bambini si urtavano

tempesta. Allora essi pestavano i piedi, si disperavano, simulavano

scomposte, si pigliavano per i capelli, e Serena si

Rosa, moriva povero e i parenti della madre vivevano

nei medesimi recinti dove i riti pagani si erano

della messa è verità; i sozzi sacrifizî dei pagani

statue, che ancora deturpano i musei. ¶ Pericle, che beveva

parole: ¶ - Ah! sì? Abbruciare i poemi di Omero e

dell'Olimpo. ¶ Non tutti i commensali dettero uguale peso

superiorità di monsignore portavano i loro frutti: il venerabile

biscie in seno, ed i chierici, spogliata la sottana

la salvezza; prima anche i buoni si perdevano irrimediabilmente

perdevano irrimediabilmente, dopo anche i malvagi possono riscattarsi e

professore? Esprima anche lei i suoi concetti - Vanna sollecitò

Ecco, il professore, durante i quattro anni di facoltà

ambito delle sue competenze: ¶ - I paladini erano, per principio

più grandi battaglie contro i Saraceni - e, non avendo

recasse in famiglia ogniqualvolta i regolamenti non si opponevano

sua giustizia implacabile, perchè i peccati le fossero rimessi

di prendersi dal capo i suoi inconsistenti pensieri e

del cielo sorrideva tra i veli rosei del tramonto

tutte semplici e gaie, i vent'anni del chierico

che il figliuolo dirigesse i comuni interessi, e, ripensando

Ermanno si alzò, chiuse i registri, disse che tutto

Ermanno, ed egli sentiva i discorsi di Pericle Ardenzi

passeggio; le scale ed i corridoi giacevano deserti, muti

fondo, sembrava affacciarsi sopra i confini dell'universo, la

foga il suo martello, i seminaristi a passi celeri

scintillio folto dei ceri, i boati possenti dell'organo

in mezzo ai capelli. I canonici officiavano, rivestiti di

rivestiti di paramenti festosi: i chierichetti piccolini, gonfie le

inamidate, salivano, scendevano lungo i gradini dell'altare, abbassandosi

smisuratamente alti quando agitavano i turiboli con lunghi gesti

anche il Paterino, fra i torrenti di luce del

fra quei commercianti orvietani i quali avevano sostenuto recenti

si abbandonava inerte, toccando i limiti dell'abisso, ove

Mamma - egli ripeteva, ed i piccoli flutti uniformi lo

umile, avrebbe voluto baciargli i cari piedi, che presto

tornati a camminare, baciargli i cari occhi dove il

razionale di metodi; poscia i medesimi professori prendevano i

i medesimi professori prendevano i medesimi fatti disposti naturalmente

acume sapiente, conseguenze illogiche. ¶ I chierici, in genere, prendevano

secreto lavorio instancabile, lambiva i muri della patristica, ed

muri della patristica, ed i muri crollavano, mentre appunto

muri crollavano, mentre appunto i chierici più intelligenti si

settembre, e mantenne fermi i suoi ordini, quantunque il

Dovè cedere peraltro, perchè i regolamenti prevedono il caso

senza parere, aveva appoggiato i regolamenti con tutta la

poche miglia da Orvieto; i preparativi fervevano, e Palmina

falde del cappello, ombreggiava i riccioli capricciosi ancora, non

ricamava con dita esperte i piviali affidati a zia

riflettè più tardi, mentre i cavalli della carrozza trottavano

Egli e Serena guardavano i pomi occhieggiar di tra

in comunione indistruttibile con i velarii che, davanti alle

delle sue dita, con i fiori e le frutta

rivedendo, con la immaginazione, i muri delle camerate bianchi

e lunghe del refettorio, i corridoi deserti, il cortile

deserti, il cortile affollato, i servi con grosse mani

intorno alle quattro colonne i rami del gelsomino rampicante

le funzioni religiose ed i pasti, nelle ore di

sorvegliato instancabilmente dal prefetto, i regolamenti vietando con rigidità

pullulano le tentazioni ed i cattivi pensieri, ammoniscono Sant

zia in campagna, durante i calori dell'agosto, tanto

perchè il Signore punisce i tristi? Se, come giura

accade per predisposizione divina, i tristi ubbidiscono alla sua

stanchi? - Vanna domandò, e i due giovani, di comune

profilo disegnarsi incerto fra i velati bagliori della via

di un sol passo i cinque gradini e le

mio! E adesso tornava! I morti tornano dunque? ¶ Ma

sono corso a piedi. I cavalli arriveranno, forse, tra

viaggiato molto, ho visto i panorami più grandiosi; ma

con foga. - Dove sono i dodici anni? Sopra di

passò le dita fra i capelli, si arricciò i

i capelli, si arricciò i baffi e, più calmo

rivedere il Duomo e i canarini della sua padrona

del popolo, quanti fra i documenti adunati negli archivi

e la dolcezza verso i nemici? No, Ermanno non

tronco di un arboscello; i rami oscillarono; le cicale

antichi, quando nelle selve i gridi trionfanti del maschio

il più santo fra i vôti, era un chierico

lei celebrato nozze fra i cori angelici del Paradiso

Domitilla Rosa, involandosi verso i celesti fulgori, non lasciava

notte seguente, a mezzanotte, i galli cantavano, rispondendosi dai

dai casolari lontani, ed i loro squilli si prolungavano

in mezzo alle mani. I capelli disciolti le ombreggiavano

attraversò il prato, salì i brevi gradini del portico

azzurro trasparente del cielo, i raggi diafani della luna

fasciati di buio impenetrabile i cuori amici, fasciato di

delle dita le toccò i capelli e le tirò

piace, e poi guarire i mali della gente che

avresti alleviati molti patimenti! I ricchi ti avrebbero offerto

sarei stata sempre accanto. I nostri figli sarebbero andati

pulsazioni ella aveva uniformato i battiti del suo vigile

nel portico, annunziando che i due ceri, consumati, non

il giovane e scesi i pochi gradini, attraversò il

sfiorando con le dita i capelli sparsi della povera

nubi fiammanti dell'aurora, i voli canori degli uccelli

voli canori degli uccelli, i calici variopinti, colmi di

le astuzie di Satana? I monaci s'imponevano allora

di accoglier fra loro i primi raggi del sole

sedile e tremava, battendo i denti. ¶ -Vedi? Vedi? Il

già dal rimorso, e i due sentimenti, uniti insieme

le mani e stringendo i denti. ¶ A quale scopo

vi ha largito tutt'i suoi doni: salute, ingegno

aveva sollevati in volto i chiari occhi, miti sotto

cuor suo, senza che i gemiti avessero mandato una

scopo unico della vita. ¶ - I suoi consigli non andranno

ordinato suddiacono. ¶ CAPITOLO V. ¶ I rami secchi degli alberi

finestra, ascoltava in silenzio i discorsi di Pericle Ardenzi

di venir conseguito; sotto i risvolti fulvi della pelliccia

spente; a ricostruire, interrogando i caratteri cuneiformi, la discendenza

di là della finestra, i secchi rami contorcersi ai

furiosi del vento, mentre i raggi scendevano lividi a

sè e con sè i desiderî nemici. ¶ Pericle Ardenzi

di riccioli. Dicono che i riccioli fossero serpentelli e

da chiedergli in dono i brillanti del pennacchio. ¶ Ermanno

si aggirava cortese fra i visitatori, dispensando qualche parola

provava stordimento, e, salendo i gradini, col fianco si

dalle ali senza penne i minuti sarebbero piombati, in

ed io per far i fati. ¶ Quali fatti? Quali