Maria Alberta Scuderi, Assassinio al Garibaldi, 1984
concordanze di «il»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1984 | un pacco raccomandato per il signor Antonio e lei | ||
2 | 1984 | la scopa, nell'altra il pacco! — Era entrata gridando | ||
3 | 1984 | signor commissario — gli disse il giorno dopo e, da | ||
4 | 1984 | improvviso. ¶ Alessandro stava male, il corpo percorso da un | ||
5 | 1984 | nella sua sofferenza. Era il viso della ragazza che | ||
6 | 1984 | come quello che amava il suo lavoro, ne vedeva | ||
7 | 1984 | sue possibilità; ma rallentare il ritmo della loro conquista | ||
8 | 1984 | conquista, fare pagare duramente il prezzo di ogni loro | ||
9 | 1984 | e Maria Teresa alzò il viso. Si guardarono al | ||
10 | 1984 | si avvicin˜ ad Alessandro, il bel volto pallido si | ||
11 | 1984 | gentilezza, quasi con riluttanza. Il viso gli si indurì | ||
12 | 1984 | sguardo che sfior˜ appena il viso contratto del ragazzo | ||
13 | 1984 | sé mentre, calmato per il momento Alessandro, tornava in | ||
14 | 1984 | Ma la nebbia rallentava il traffico e aveva invece | ||
15 | 1984 | Giunse a casa, pos˜ il motorino all'ingresso senza | ||
16 | 1984 | cose abituali per ricuperare il senso della realtˆ, che | ||
17 | 1984 | whisky in mano ed il bicchiere pieno. Mi manca | ||
18 | 1984 | affascinante nel letto." ¶ Posò il bicchiere: non aveva voglia | ||
19 | 1984 | così confuso e diverso. Il ragazzo chiuso e lontano | ||
20 | 1984 | né inquadrabile. Forse era il senso di quiete, quasi | ||
21 | 1984 | di pensieri e sensazioni: il paese lontano, la solitudine | ||
22 | 1984 | paese lontano, la solitudine, il sentirsi diverso da una | ||
23 | 1984 | estranea allo stesso tempo, il lavoro fuori dal rumore | ||
24 | 1984 | dal rumore della caserma, il sapere di essere diverso | ||
25 | 1984 | secondo se stesso per il quale si prova un | ||
26 | 1984 | del suo, aveva sentito il suo bisogno di rapporti | ||
27 | 1984 | sua amicizia. ¶ Ebbe davanti il viso dell'amico e | ||
28 | 1984 | un altro polo per il suo destino; ma non | ||
29 | 1984 | si era mai posto il problema di come potesse | ||
30 | 1984 | i silenzi di David, il suo isolarsi avevano un | ||
31 | 1984 | era paura, forse solo il bisogno di non smarrire | ||
32 | 1984 | regola. ¶ David amava Alessandro. Il pensiero non lo turbava | ||
33 | 1984 | simili tendono a radicare il proprio atteggiamento verso i | ||
34 | 1984 | disprezzo anche a David. Il pensiero lo fece arrossire | ||
35 | 1984 | fece arrossire di rabbia. Il ragazzo gli sembrò debole | ||
36 | 1984 | catalogati drammi in cui il sangue versato non è | ||
37 | 1984 | di lui. Provò assurdamente il bisogno di possederli tutti | ||
38 | 1984 | commissario e aveva sottolineato il disturbo che le aveva | ||
39 | 1984 | della gonna della Cesira, il cuore nelle orecchie come | ||
40 | 1984 | magari a dicembre, con il sedere di fuori. ¶ Carmela | ||
41 | 1984 | detto altro? ¶ — Chi? ¶ — Ma il commissario! ¶ — Ah, quello! — La | ||
42 | 1984 | meno. I porci come il signor Antonio tante ne | ||
43 | 1984 | spilli ed ora passava il filo bianco lungo tutto | ||
44 | 1984 | vede che le va il sangue alla testa, è | ||
45 | 1984 | Io? ¶ — Sì, dice che il suo caffè è buono | ||
46 | 1984 | perché, secondo lui, qui il caffè prima che veniste | ||
47 | 1984 | è punta? - Nulla, nulla. ¶ Il cuore in gola, il | ||
48 | 1984 | Il cuore in gola, il sudore in tutto il | ||
49 | 1984 | fatto. Non volevano correre il rischio, non volevano perderla | ||
50 | 1984 | controllare di nuovo se il gas era spento, se | ||
51 | 1984 | gas era spento, se il rubinetto dell'acqua era | ||
52 | 1984 | dieci per poi ripetere il numero mentre scendeva le | ||
53 | 1984 | scendeva le scale, associare il controllo effettuato per l | ||
54 | 1984 | risalita per ripetere tutto il rituale fino a sfibrarsi | ||
55 | 1984 | con la parola facile, il sorriso rapido, la battuta | ||
56 | 1984 | allegra. Lei non poteva. Il dolore degli altri svegliava | ||
57 | 1984 | stessa anima e ritrovare il vuoto ed il silenzio | ||
58 | 1984 | ritrovare il vuoto ed il silenzio che aveva dentro | ||
59 | 1984 | minuti, mentre prendevano insieme il caffè o mangiavano di | ||
60 | 1984 | chiacchiere delle altre con il bicchiere di plastica vivendo | ||
61 | 1984 | la strada, all'ospedale il ragazzo rosso e allegro | ||
62 | 1984 | due o tre volte il giro dell'isolato sperando | ||
63 | 1984 | vederlo arrivare di corsa. Il rapido saluto, il lampo | ||
64 | 1984 | corsa. Il rapido saluto, il lampo di quel sorriso | ||
65 | 1984 | in cui lei aveva il ruolo di protagonista e | ||
66 | 1984 | e la mattina dopo il vecchio era morto. ¶ Non | ||
67 | 1984 | Non si pose neppure il problema di chi fosse | ||
68 | 1984 | Non le interessavano né il vecchio né la sua | ||
69 | 1984 | un'esultanza improvvisa che il legame con il ragazzo | ||
70 | 1984 | che il legame con il ragazzo era diventato vero | ||
71 | 1984 | e lo salvava con il suo silenzio. Non pensò | ||
72 | 1984 | lei aveva in mano il suo destino. Gliene venne | ||
73 | 1984 | nemmeno se lui notava il cambiamento: le apparteneva ormai | ||
74 | 1984 | dal suo amore. ¶ Ma il commissario ci arrivò lo | ||
75 | 1984 | piacevano le ragazze e il vino. Che era andato | ||
76 | 1984 | lo vide davanti con il viso accusatore scoppiò e | ||
77 | 1984 | davo — continuava a dire il giovane con la voce | ||
78 | 1984 | poteva che finire così! ¶ Il commissario lo ascoltava con | ||
79 | 1984 | ferma tra le labbra, il viso severo in un | ||
80 | 1984 | giocare brutti scherzi ed il ragazzo era fragile di | ||
81 | 1984 | Bisogna sorvegliarlo — commentò con il poliziotto che era con | ||
82 | 1984 | in questura. ¶ C'era il movente, c'era stata | ||
83 | 1984 | occasione, poteva esserci stato il delitto. Ma alcune cose | ||
84 | 1984 | quadravano. Sentiva che se il ragazzo dal ciuffo rosso | ||
85 | 1984 | ci lavorava attorno. Invece il commissario la disturbò proprio | ||
86 | 1984 | quando le cipolle raggiungono il punto giusto di cottura | ||
87 | 1984 | la signora Cesira sorvegliava il risotto che aveva un | ||
88 | 1984 | a buttare nel tegame il riso prima che le | ||
89 | 1984 | tutto. ¶ Ma aveva capito il tipo: uno che quando | ||
90 | 1984 | questo era sicura, perché il signor Antonio 1'aspettava sempre | ||
91 | 1984 | quasi sempre per scopare il ballatoio, giacché era l | ||
92 | 1984 | inutile farle due volte. Il signor Antonio brontolava sempre | ||
93 | 1984 | stata a buon punto. ¶ Il risotto stava asciugandosi pericolosamente | ||
94 | 1984 | aumentare 1'eccitazione. Abbandon˜ definitivamente il tegame al suo destino | ||
95 | 1984 | a che fare con il signor Antonio, si legava | ||
96 | 1984 | sottile filo. La posta... ¶ Il risotto aveva ormai un | ||
97 | 1984 | Colombo si scatenò. Afferrò il figlio per le braccia | ||
98 | 1984 | stringeva pallido e duro, il viso contratto, il grosso | ||
99 | 1984 | duro, il viso contratto, il grosso corpo teso a | ||
100 | 1984 | colloquio si poteva chiamare il monologo quasi senza risposta | ||
101 | 1984 | di significato. ¶ Sentiva che il contatto si era interrotto | ||
102 | 1984 | si era interrotto, che il loro meraviglioso rapporto fatto | ||
103 | 1984 | Si sentiva responsabile ed il senso di colpa acuiva | ||
104 | 1984 | e quando aveva trascurato il fratello. Ma nel ricordo | ||
105 | 1984 | momenti di libertà che il lavoro gli aveva lasciato | ||
106 | 1984 | stretti, abbracciati, confondendosi con il tronco. ¶ Il pensiero di | ||
107 | 1984 | confondendosi con il tronco. ¶ Il pensiero di Annalisa lo | ||
108 | 1984 | con la sua presenza il bruciore continuo di una | ||
109 | 1984 | chiudersi. ¶ La piaga era il viso di Alessandro, lo | ||
110 | 1984 | lo sguardo che sfuggiva il suo e non gli | ||
111 | 1984 | tentato di arrivarvi con il fratello, cercando di ignorare | ||
112 | 1984 | Nulla che potesse dargli il minimo appiglio per chiudersi | ||
113 | 1984 | in cui era nato il ragazzo distrutto che lo | ||
114 | 1984 | proprio come aveva temuto il giovane. ¶ Era solo un | ||
115 | 1984 | nella casa? Semplice" pensava il commissario. "Va, l'ammazza | ||
116 | 1984 | più difficile provarlo. Con il libretto degli appunti in | ||
117 | 1984 | degli appunti in mano il commissario ricostruiva la scena | ||
118 | 1984 | era sicuro, forse per il marito, forse per un | ||
119 | 1984 | a rendersi ragione, che il delitto era maturato là | ||
120 | 1984 | maturato là e che il colpevole andava cercato in | ||
121 | 1984 | biancheria stesa ad asciugare. ¶ 8 ¶ Il crescendo gli riuscì bene | ||
122 | 1984 | erano gridi, furore, disperazione. ¶ Il corpo magro scosso dal | ||
123 | 1984 | altro, David, quando suonava: il ragazzo gentile, silenzioso, riservato | ||
124 | 1984 | lasciava la chitarra per il violino. Gli accordi si | ||
125 | 1984 | minuziosa precisione. Allora alzava il viso dalla batteria per | ||
126 | 1984 | scomposti dall'impeto nascondevano il viso e lo sguardo | ||
127 | 1984 | riprendere, a tempo pieno, il suo vero lavoro. Non | ||
128 | 1984 | di lasciarli, di abbandonare il mondo incantato che rappresentavano | ||
129 | 1984 | aveva cercato con affanno il modo di mantenere contatti | ||
130 | 1984 | avanti la sua indagine, il biglietto d'ingresso che | ||
131 | 1984 | usati per poter raggiungere il suo scopo. ¶ Che cosa | ||
132 | 1984 | divenuto prezioso? Anche se il lavoro non gli avesse | ||
133 | 1984 | detto Maria Teresa. ¶ Qui il pensiero si fermava. Non | ||
134 | 1984 | si fermava. Non aveva il coraggio di immaginare la | ||
135 | 1984 | L'audizione era finita. Il compagno che aveva preso | ||
136 | 1984 | soddisfatto. David aveva appoggiato il violino. Era sudato, ma | ||
137 | 1984 | è andata bene - disse il compagno imbracciando la chitarra | ||
138 | 1984 | in sordina, piano, poi il ritmo si fece più | ||
139 | 1984 | non ne avrebbe avuto il coraggio. ¶ Era difficile per | ||
140 | 1984 | che inseguiva con fatica il miraggio di una laurea | ||
141 | 1984 | Mario che lottava per il fratello e lei che | ||
142 | 1984 | accettare che non approvassero il suo amore per Mario | ||
143 | 1984 | non era questo certo il loro desiderio. Lei sapeva | ||
144 | 1984 | esprimesse fino in fondo il suo pensiero, sicura che | ||
145 | 1984 | Si poteva dimenticare che il signor Antonio era morto | ||
146 | 1984 | Dove si era inceppato il meccanismo della loro vita | ||
147 | 1984 | al punto di togliergli il coraggio di parlare a | ||
148 | 1984 | di parlare a casa. Il Colombo era, è vero | ||
149 | 1984 | sedere sul letto con il cuore in gola. Non | ||
150 | 1984 | erano in giro tutto il giorno a lavorare, donne | ||
151 | 1984 | Cercò di calmarsi, ma il pensiero scivolò pericolosamente su | ||
152 | 1984 | altre strade. ¶ E se il signor Antonio avesse scritto | ||
153 | 1984 | Respirò profondamente per attenuare il senso di soffocamento che | ||
154 | 1984 | in cui avevano scoperto il delitto, proprio quella mattina | ||
155 | 1984 | non si era mosso. Il suo pesante e calmo | ||
156 | 1984 | di colpo e svegliò il Colombo che aprì gli | ||
157 | 1984 | controllarsi. Non era quello il momento di parlare. Il | ||
158 | 1984 | il momento di parlare. Il Colombo era buono, un | ||
159 | 1984 | orribile che le mancò il fiato. ¶ — Che cosa c | ||
160 | 1984 | è? Stai mica bene? ¶ Il Colombo si era alzato | ||
161 | 1984 | io! ¶ Purché tirasse giù il gomito e non accendesse | ||
162 | 1984 | mai nascosto niente ed il Colombo le leggeva subito | ||
163 | 1984 | impeto di collera verso il figlio che così crudelmente | ||
164 | 1984 | ragazzini. ¶ — Bene, allora dormiamo. ¶ — Il Colombo si ributtò giù | ||
165 | 1984 | brav'uomo in fondo. ¶ Il commissario beveva il caffè | ||
166 | 1984 | fondo. ¶ Il commissario beveva il caffè della Cesira che | ||
167 | 1984 | libri con dei nomi. ¶ Il commissario aveva l'aria | ||
168 | 1984 | del terzo piano e il suo magnaccia oppure la | ||
169 | 1984 | e la puzza sotto il naso. ¶ "Quella mi piacerebbe | ||
170 | 1984 | e pure ipocrita." ¶ Ma il commissario non parlava più | ||
171 | 1984 | confuse. Le sembrò che il commissario avesse acceso una | ||
172 | 1984 | Quando, steso nuovamente tutto il bucato, capì che non | ||
173 | 1984 | nulla, entrò di scatto. ¶ Il commissario se la vide | ||
174 | 1984 | testa come un succhiello. ¶ Il Colombo non parlò subito | ||
175 | 1984 | stata lei a sostenere il Colombo. ¶ "Zitta, non parlare | ||
176 | 1984 | era finita. ¶ — Non spaventare il ragazzo — disse alla fine | ||
177 | 1984 | quando le sembrò che il furore del primo momento | ||
178 | 1984 | nel giro della droga, il signor Antonio — gli disse | ||
179 | 1984 | Antonio — gli disse calma. ¶ Il Colombo tacque di colpo | ||
180 | 1984 | paura, diventava dolore, angoscia. ¶ — Il ragazzo non ha preso | ||
181 | 1984 | interrogano. ¶ — Se lo interrogano? ¶ Il Colombo era smarrito. Tutto | ||
182 | 1984 | nomi, ci può essere il suo. ¶ Le faceva male | ||
183 | 1984 | che tremavano, le sembrava il più indifeso. ¶ — Bisogna parlargli | ||
184 | 1984 | conosceva da troppo tempo, il suo Colombo, per non | ||
185 | 1984 | per non capire che il panico lo stava travolgendo | ||
186 | 1984 | Io — ripeté. ¶ Sempre quando il ruolo di padre andava | ||
187 | 1984 | urlata o dello scapaccione il Colombo cercava di defilarsi | ||
188 | 1984 | temeva di sbagliare, aveva il terrore di sbagliare con | ||
189 | 1984 | le parole giuste e il momento giusto. Ma questo | ||
190 | 1984 | giusto. Ma questo era il momento giusto per lui | ||
191 | 1984 | di nuovo, di nuovo il viso gli si infiammava | ||
192 | 1984 | fu sulla soglia. ¶ Allora il Colombo si scatenò. Afferrò | ||
193 | 1984 | per aggiungere, poi guardò il commissario e tacque. ¶ Il | ||
194 | 1984 | il commissario e tacque. ¶ Il commissario, così lo chiamava | ||
195 | 1984 | casalinga, di gente tranquilla. Il cortile era vasto e | ||
196 | 1984 | e pieno di luce, il portone ad arco aveva | ||
197 | 1984 | migliaia di lire — pensava il commissario — oppure si uccide | ||
198 | 1984 | signora Cesira. Ma per il momento non poteva domandare | ||
199 | 1984 | che proprio lì terminava il suo corso all'aperto | ||
200 | 1984 | la città alla quale il suo lavoro lo aveva | ||
201 | 1984 | lacerato. Ma amava anche il suo lavoro, gli sembrava | ||
202 | 1984 | proteggerla e a difenderne il sonno. ¶ Era ormai buio | ||
203 | 1984 | Martesana di notte nascondeva il verde limaccioso delle sue | ||
204 | 1984 | Al suo paese lavoravano il ferro: dei bei ferri | ||
205 | 1984 | le cose che circondavano il paese arrampicato coraggiosamente sull | ||
206 | 1984 | uomini chiusi nei giubbotti, il viso fiero e asciutto | ||
207 | 1984 | fiero e asciutto sotto il berretto. ¶ Rivide in un | ||
208 | 1984 | cortese e riservato e il sole che proiettava le | ||
209 | 1984 | A Milano c'era il suo lavoro, la musica | ||
210 | 1984 | di interesse; allora affrettava il passo, saliva di corsa | ||
211 | 1984 | corsa le scale con il cuore in tumulto, si | ||
212 | 1984 | a cercare, studiare, analizzare il viso di Alessandro se | ||
213 | 1984 | scusa per poi tornare il giorno dopo con una | ||
214 | 1984 | pieno di stelle e il profumo di mille erbe | ||
215 | 1984 | spaghetti alla napoletana con il forchettone e l'acqua | ||
216 | 1984 | fa una buona spaghettata. Il Colombo mangiava a casa | ||
217 | 1984 | trovava più pace e il peso diventava ogni giorno | ||
218 | 1984 | al contatto col calore il sugo mandò un buon | ||
219 | 1984 | dirglielo... ¶ Si andava scaldando, il bisogno di difendersi gli | ||
220 | 1984 | soldi, i soldi — continuò il ragazzo con voce incerta | ||
221 | 1984 | quanta fatica mettere insieme il pranzo e la cena | ||
222 | 1984 | Lavorato e cantato. ¶ — Hai il sole nelle ossa — diceva | ||
223 | 1984 | sole nelle ossa — diceva il Colombo con quel suo | ||
224 | 1984 | se lo sentiva davvero il sole e la forza | ||
225 | 1984 | Era la sua famiglia, il suo orgoglio. ¶ Si sentì | ||
226 | 1984 | si accorse di stringere il forchettone come un'arma | ||
227 | 1984 | prudenza per non spaventare il ragazzo, doveva farlo parlare | ||
228 | 1984 | farmeli avere, che sapeva il modo. — La madre alzò | ||
229 | 1984 | ti ha fatto? ¶ Tutto il controllo che si era | ||
230 | 1984 | era scomparso: aveva afferrato il ragazzo per le braccia | ||
231 | 1984 | scuoteva senza più prudenza. Il ragazzo impallidì di fronte | ||
232 | 1984 | fatto qualche proposta? ¶ — Sì. ¶ Il gelo nelle ossa, la | ||
233 | 1984 | Antonio e di tutto il resto. Si voltò ad | ||
234 | 1984 | asciutto e ¶ forte, con il viso buffo sotto i | ||
235 | 1984 | rossi ed arruffati, sentiva il desiderio delle sue mani | ||
236 | 1984 | loro corpi esperti. Per il resto aveva il suo | ||
237 | 1984 | Per il resto aveva il suo da fare a | ||
238 | 1984 | stirò e lui riprovò il desiderio della notte. Dopo | ||
239 | 1984 | Si infilò i jeans, il maglione, la vecchia pelliccia | ||
240 | 1984 | quello che tutti chiamavano il commissario era venuto un | ||
241 | 1984 | Bel pittore! Doveva fare il ritrattista con l'occhio | ||
242 | 1984 | sa. Interruppe un attimo il ragionamento, non era poi | ||
243 | 1984 | magari una scopatina. ¶ Mise il portafoglio in tasca. Guardò | ||
244 | 1984 | c'è. ¶ Si passò il pettine tra i capelli | ||
245 | 1984 | intravide nello specchio sopra il lavandino il suo viso | ||
246 | 1984 | specchio sopra il lavandino il suo viso buffo sotto | ||
247 | 1984 | suo viso buffo sotto il ciuffo dei capelli rossi | ||
248 | 1984 | qualche mezza colonna quando il discorso si faceva un | ||
249 | 1984 | Giardini Pubblici a tirare il fiato. ¶ C'era un | ||
250 | 1984 | che le piaceva lasciare il paese quando era ancora | ||
251 | 1984 | era bello veder nascere il giorno sulla campagna mentre | ||
252 | 1984 | giorno sulla campagna mentre il treno andava, con la | ||
253 | 1984 | che ogni volta che il treno si muoveva le | ||
254 | 1984 | lui teneva stretti sotto il braccio. ¶ — Perché non li | ||
255 | 1984 | delle quali intuiva confusamente il senso. Non ne aveva | ||
256 | 1984 | Non ne aveva avuto il coraggio. Non era bene | ||
257 | 1984 | aveva guardata stupito e il suo sguardo l'aveva | ||
258 | 1984 | con quel pacco sotto il braccio. ¶ — Ehi! — aveva gridato | ||
259 | 1984 | lontano. Avrebbe potuto disegnare il suo corpo lungo, ma | ||
260 | 1984 | elementare ed Alessandro era il suo compagno di banco | ||
261 | 1984 | e confusamente pericoloso. Ma il suo amico era Alessandro | ||
262 | 1984 | Camminarono in silenzio verso il parco, paghi per un | ||
263 | 1984 | procurava lui? ¶ Era detta. Il pericolo aveva ora un | ||
264 | 1984 | senso di colpa. Era il suo amico di sempre | ||
265 | 1984 | amico di sempre, Alessandro, il suo compagno dei giorni | ||
266 | 1984 | compagno dei giorni felici, il fratello di Mario. ¶ Non | ||
267 | 1984 | di Mario. ¶ Non alzò il viso a guardarlo. Conosceva | ||
268 | 1984 | che gli faceva irrigidire il braccio fino a farle | ||
269 | 1984 | ore e molti lasciano il portoncino aperto, signor commissario | ||
270 | 1984 | non la guardia notturna. ¶ Il commissario era gentile: uno | ||
271 | 1984 | dava soddisfazione anche perché il sospetto che il signor | ||
272 | 1984 | perché il sospetto che il signor Antonio non fosse | ||
273 | 1984 | sempre più certezza e il compianto per la sua | ||
274 | 1984 | più strada: che forse il signor Antonio si era | ||
275 | 1984 | catturato in un baleno il Colombo: massiccio, grande, biondo | ||
276 | 1984 | ammazzare! ¶ — Quello chi? — domandò il commissario che passava di | ||
277 | 1984 | è una terrona — fece il commissario. ¶ — Certo che lo | ||
278 | 1984 | ne ha mai viste? — Il commissario riportò il discorso | ||
279 | 1984 | viste? — Il commissario riportò il discorso sulla vittima. ¶ — Donne | ||
280 | 1984 | Carmela che aveva fatto il caffè per il commissario | ||
281 | 1984 | fatto il caffè per il commissario dato che la | ||
282 | 1984 | le ginocchia strette, strette. ¶ Il commissario pensò che era | ||
283 | 1984 | di quelle donne che il maschio lo sente subito | ||
284 | 1984 | un certo stupore che il signor Antonio non le | ||
285 | 1984 | porta si apriva ed il signor Antonio era là | ||
286 | 1984 | Antonio era là con il suo sorriso sempre uguale | ||
287 | 1984 | occhio spalancato, in attesa. Il commissario bevve il caffè | ||
288 | 1984 | attesa. Il commissario bevve il caffè che era buono | ||
289 | 1984 | pallido il ragazzo. Infilò il giaccone ma non riusciva | ||
290 | 1984 | la testa. Nell'incontrare il suo sguardo, Mario fu | ||
291 | 1984 | strade, quando era con il suo demonio, erano tutte | ||
292 | 1984 | le strade di Milano. Il viso di Mario si | ||
293 | 1984 | soldi, appena ho finito il lavoro vengo. ¶ Posò il | ||
294 | 1984 | il lavoro vengo. ¶ Posò il denaro sul tavolino, si | ||
295 | 1984 | giorno come tanti. Poi il pensiero tornò all'affanno | ||
296 | 1984 | lavorava nel fondo. ¶ Sentì il bisogno di parlare con | ||
297 | 1984 | Entrò in un bar: il telefono non funzionava e | ||
298 | 1984 | della metropolitana. Finalmente ebbe il gettone ed il telefono | ||
299 | 1984 | ebbe il gettone ed il telefono. Compose il numero | ||
300 | 1984 | ed il telefono. Compose il numero. Annalisa era già | ||
301 | 1984 | nulla più. ¶ Tommaso ascoltava il compagno allacciandosi le scarpe | ||
302 | 1984 | che non conoscano nessuno. ¶ Il barbuto non rispose: era | ||
303 | 1984 | nessuno rompe le scatole. ¶ Il Barbuto lo guardò: un | ||
304 | 1984 | ché di picaresco. ¶ — E il tuo complesso? ¶ — Andremo a | ||
305 | 1984 | esercizio. ¶ — Musica rock — disse il Barbuto stringendosi nelle spalle | ||
306 | 1984 | Gli seccava, però, che il collega sottovalutasse la sua | ||
307 | 1984 | aver parlato con aggressività. Il Barbuto lo guardò sovrapensiero | ||
308 | 1984 | in modo naturale; ma il ragazzo gli pareva esagerasse | ||
309 | 1984 | né voluto essere altro. Il ragazzo invece gli sembrava | ||
310 | 1984 | quale dei due fosse il vero. ¶ — Vado. ¶ Si era | ||
311 | 1984 | ci ripensò. Ognuno sa il suo mestiere e poi | ||
312 | 1984 | Tom infilandosi in fretta il giaccone. La scala era | ||
313 | 1984 | buia, un po' stretta, il portone piccolo e angusto | ||
314 | 1984 | si separarono. Tom prese il motorino e si diresse | ||
315 | 1984 | Gran baccano" aveva detto il Barbuto, uno che non | ||
316 | 1984 | di capire, di sentire il pulsare dei nuovi tempi | ||
317 | 1984 | tempi sbagliati, ma nuovi. Il mondo erano loro, i | ||
318 | 1984 | vederli i parrucconi come il Barbuto, in mezzo ai | ||
319 | 1984 | rosso. Qualcuno suonò minacciosamente il clacson. Si sentiva euforico | ||
320 | 1984 | casa e ne batteva il tempo sul manubrio del | ||
321 | 1984 | uno slancio di entusiasmo. Il pensiero si fermò un | ||
322 | 1984 | Dio! ¶ — L'hanno ammazzato, il porco! ¶ Alessandro era sdraiato | ||
323 | 1984 | era un bel sorriso, il suo. ¶ — Lo conoscevo bene | ||
324 | 1984 | qui doveva fare magari il signore per bene — rise | ||
325 | 1984 | pensiero. ¶ Tom lo guardava: il viso sottile e scavato | ||
326 | 1984 | un rapporto profondo che il tempo cementava. I loro | ||
327 | 1984 | domandava da dove nascesse il fascino sottile che il | ||
328 | 1984 | il fascino sottile che il ragazzo esercitava su di | ||
329 | 1984 | se stesso, di perdere il contatto, di incrinare un | ||
330 | 1984 | silenzio, con gentilezza. ¶ Paolo il pittore mangiava controvoglia pane | ||
331 | 1984 | direttamente alla bottiglia. Aveva il giaccone bene abbottonato perché | ||
332 | 1984 | una vita di merda. ¶ Il signor Antonio non era | ||
333 | 1984 | anche le donne e il vino e le serate | ||
334 | 1984 | un lungo sorso. Anche il vino era gelato e | ||
335 | 1984 | un attimo. Proprio lui, il grande amatore di Brera | ||
336 | 1984 | avrebbero trovato nulla. Forse il vecchio non prestava soldi | ||
337 | 1984 | dello stabile ¶ PAOLO ¶ CARMELA ¶ IL COLOMBO ¶ ANGELO ¶ ELVIRA ¶ GIUSEPPE | ||
338 | 1984 | INFERMIERA ¶ inquilini dello stabile ¶ Il commissario BARONI della Questura | ||
339 | 1984 | Narcotici raccolse per terra il giaccone e se lo | ||
340 | 1984 | discorde, triste. ¶ — Hai ceduto il letto a Mario per | ||
341 | 1984 | senza rispondere. ¶ — Alessandro tornerà? ¶ Il viso del ragazzo si | ||
342 | 1984 | freddo e Tom sentiva il sudore gelarglisi sulla schiena | ||
343 | 1984 | lunghe ed accese discussioni il pezzo si andava costruendo | ||
344 | 1984 | nebbia di fine autunno. Il parco era buio. Solo | ||
345 | 1984 | aveva lasciato a casa il motorino. Una bella camminata | ||
346 | 1984 | su lo zip. ¶ Paolo il pittore si girò nuovamente | ||
347 | 1984 | di aggiustarlo, imprecò malamente. Il sonno non veniva ed | ||
348 | 1984 | gola gli bruciava per il vino, le sigarette e | ||
349 | 1984 | le sigarette e tutto il resto. Tutto il resto | ||
350 | 1984 | tutto il resto. Tutto il resto! ¶ Si trattenne a | ||
351 | 1984 | mala pena dallo scaraventare il bicchiere contro il muro | ||
352 | 1984 | scaraventare il bicchiere contro il muro. ¶ La porta sulla | ||
353 | 1984 | qualche cosa nel frigo. — Il ragazzo accennò di no | ||
354 | 1984 | Guardò l'amico stropicciandosi il collo con gesto monotono | ||
355 | 1984 | Maledette le donne e il vino e tutto. ¶ Maria | ||
356 | 1984 | lei, Alessandro, l'amore, il futuro. ¶ — Non mi vuole | ||
357 | 1984 | nella stanza, di vedere il letto vuoto di Alessandro | ||
358 | 1984 | dovere attendere per ore il ritorno, di incontrare poi | ||
359 | 1984 | scatto. ¶ "Se è aperto il portone entro, entro se | ||
360 | 1984 | Annalisa si svegliò con il cuore stretto. Forse era | ||
361 | 1984 | intorno a proteggerla con il calore dell'affetto, con | ||
362 | 1984 | automaticamente la mano verso il registratore che teneva ai | ||
363 | 1984 | nascosto. ¶ La solitudine e il silenzio gli diedero la | ||
364 | 1984 | tanto lontano quando prendeva il fratellino sulle spalle e | ||
365 | 1984 | di sicurezza gli strinsero il cuore come un'antica | ||
366 | 1984 | un'antica nostalgia. Annalisa. Il pensiero di lei lo | ||
367 | 1984 | Milano, Alessandro lasciava che il veleno entrasse nelle sue | ||
368 | 1984 | ricordava più. Finalmente placato. ¶ 2 ¶ Il giorno esplose con un | ||
369 | 1984 | urlava aggrappata alla ringhiera. Il grido rimbalzò contro i | ||
370 | 1984 | scuola. In un attimo il caseggiato fu sui ballatoi | ||
371 | 1984 | gli occhi chiusi. Passato il primo stupore i vicini | ||
372 | 1984 | fatto corpo unico con il ferro. ¶ — Chi? Dove? — si | ||
373 | 1984 | bello neanche da vivo, il signor Antonio, ma da | ||
374 | 1984 | morto era uno spavento: il corpo contorto, forse nello | ||
375 | 1984 | da non credere. Proprio il signor Antonio, uno tranquillo | ||
376 | 1984 | entrato quella notte e il portacenere glielo aveva ben | ||
377 | 1984 | grigia. ¶ — Cribbio! — borbottava intanto il poliziotto di guardia alla | ||
378 | 1984 | l'aria di essere il più importante e che | ||
379 | 1984 | Cesira e intanto beveva il caffè che la Carmela | ||
380 | 1984 | mano le tremava ed il caffè cadeva sul piattino | ||
381 | 1984 | così dura che sentiva il bisogno di qualche cosa | ||
382 | 1984 | ma si vedeva subito il tipo. Sembrava proprio un | ||
383 | 1984 | ballatoi aspettavano. Doveva arrivare il medico legale e poi | ||
384 | 1984 | mese. Era molto pallido il ragazzo. Infilò il giaccone | ||
385 | 1984 | a gas. Ma nemmeno il gas scaldava abbastanza, forse | ||
386 | 1984 | ma forse perché era il più piccolo della famiglia | ||
387 | 1984 | rammendando le calze. ¶ Infilò il cappotto e prese la | ||
388 | 1984 | cose usuali per ricuperare il senso della realtà. La | ||
389 | 1984 | prima. ¶ La Carmela fece il giro dei negozi, comprò | ||
390 | 1984 | alla sua abitudine, né il peso né il prezzo | ||
391 | 1984 | né il peso né il prezzo, rispose a malapena | ||
392 | 1984 | rendersene mai conto. ¶ Salvatore, il grande, bravo operaio, sempre | ||
393 | 1984 | spicchi di aglio per il sugo. Doveva fare qualche | ||
394 | 1984 | cosa di importante per il futuro, qualche cosa invece | ||
395 | 1984 | c'era stata ed il gioco era stato disonesto | ||
396 | 1984 | gioco era stato disonesto. ¶ Il sugo era quasi bruciato | ||
397 | 1984 | meccanicamente, cominciò a grattare il fondo della pentola. E | ||
398 | 1984 | mani annerite e ruvide, il corpo appesantito da anni | ||
399 | 1984 | e scagliò con collera il tegame sull'asciugatoio. ¶ Il | ||
400 | 1984 | il tegame sull'asciugatoio. ¶ Il gesto violento la riportò | ||
401 | 1984 | le erano incomprensibilmente familiari. ¶ Il Colombo parlò poco a | ||
402 | 1984 | solito, quasi niente. Quando il pranzo fu terminato in | ||
403 | 1984 | ci aveva pensato tutto il giorno. ¶ Lei fece cenno | ||
404 | 1984 | parte, aprì e chiuse il frigorifero in cerca di | ||
405 | 1984 | maniglia — ci potrebbe passare il Natale. ¶ E fu tutto | ||
406 | 1984 | seguìto, controllato. Non più il cuore in gola ogni | ||
407 | 1984 | sua stanza, non più il sangue in acqua ogni | ||
408 | 1984 | vissuto. ¶ Non osava guardarlo: il primo uomo nella sua | ||
409 | 1984 | uomo nella sua casa, il primo uomo nella sua | ||
410 | 1984 | che fa sogni per il futuro. ¶ Moriva. Ad ogni | ||
411 | 1984 | Moriva. Ad ogni parola il suo angolo diventava più | ||
412 | 1984 | Finiti i sogni, finito il legame che aveva creato | ||
413 | 1984 | si voltò e colse il lampo del suo giovane | ||
414 | 1984 | a buon punto e il testimone che il caso | ||
415 | 1984 | e il testimone che il caso o la fortuna | ||
416 | 1984 | non gli piaceva dovere il successo ad un essere | ||
417 | 1984 | la quale avrebbe indicato il ragazzo in mezzo agli | ||
418 | 1984 | uomo avrebbe certamente riconosciuto il ragazzo. ¶ A un tratto | ||
419 | 1984 | lasciato suonare a lungo il telefono, sperando che andasse | ||
420 | 1984 | sue spalle si scatenò il finimondo. ¶ — No! — aveva gridato | ||
421 | 1984 | per scrivere. Ebbe appena il tempo di vedere il | ||
422 | 1984 | il tempo di vedere il commissario lanciarsi verso la | ||
423 | 1984 | al tavolo. Notò che il telefono non era stato | ||
424 | 1984 | in quel momento giocavano il futuro del loro rapporto | ||
425 | 1984 | Sarò in giro tutto il giorno, devo cercare gli | ||
426 | 1984 | chiarire attraverso di lei il suo pensiero. ¶ — Ho sbagliato | ||
427 | 1984 | non ho voluto perdere il treno e ho buttato | ||
428 | 1984 | lasciato solo con tutto il suo smarrimento, la sua | ||
429 | 1984 | smarrimento, la sua confusione, il suo spavento. Pensavo solo | ||
430 | 1984 | Alessandro. C'era voluto il colpo della mattina per | ||
431 | 1984 | esprimere, in quel momento il suo pensiero: che alla | ||
432 | 1984 | che aveva in sé il germe della distruzione. Mai | ||
433 | 1984 | bisogno di parole. Avvertì il dolore dell'amico come | ||
434 | 1984 | e smarrito che sentì il bisogno di fare qualche | ||
435 | 1984 | in nessun modo aiutarle. ¶ Il pensiero tornò alla ragazza | ||
436 | 1984 | colpo, la sbatté contro il muro, tante volte in | ||
437 | 1984 | le punture. Era quello il giro del pomeriggio, quello | ||
438 | 1984 | avevano gli orari sballati. Il giro lungo era della | ||
439 | 1984 | non lo sapessimo che il commissario era sempre giù | ||
440 | 1984 | faccia l'informatrice" ed il suo umore diventava sempre | ||
441 | 1984 | cose, che non conosceva il ragazzo gentile anche se | ||
442 | 1984 | così magro da stringere il cuore. Che ne sapeva | ||
443 | 1984 | una pazza, del Mario, il fratello, che sembrava mezzo | ||
444 | 1984 | che parte sarebbe arrivato il colpo. ¶ Per un momento | ||
445 | 1984 | improvviso, ed era stato il momento peggiore. Per più | ||
446 | 1984 | della memoria era emerso il ricordo di un periodo | ||
447 | 1984 | piaciuto: un tipo per il quale tutti sbagliano e | ||
448 | 1984 | lavando l'insalata ed il rumore dell'acqua 1'avrebbe | ||
449 | 1984 | e poi voleva che il Giuseppe concludesse bene il | ||
450 | 1984 | il Giuseppe concludesse bene il discorso: quel dunque non | ||
451 | 1984 | la sbatté bene contro il muro perché non restasse | ||
452 | 1984 | aperto bocca. ¶ — Come, pare? ¶ Il Giuseppe si sentiva un | ||
453 | 1984 | trattava dell'Alessandro ed il tono asciutto della donna | ||
454 | 1984 | po' di considerazione per il suo acume sì. Poi | ||
455 | 1984 | un silenzio raccolto. ¶ Allora il Giuseppe fu preso dall | ||
456 | 1984 | dunque c'era tutto il suo onesto pensiero, tutto | ||
457 | 1984 | suo onesto pensiero, tutto il suo bisogno di essere | ||
458 | 1984 | un pezzo d'uomo, il Giuseppe, lei, che pure | ||
459 | 1984 | onesti e preoccupati. ¶ Sentì il bisogno di rassicurarlo. ¶ — Va | ||
460 | 1984 | strette, strette. Lui e il suo amico: due poveri | ||
461 | 1984 | un esempio, dal Paolo il pittore che normale lo | ||
462 | 1984 | la prima volta e il Giuseppe era felice e | ||
463 | 1984 | bene, la tovaglia bella, il servizio buono, i bicchieri | ||
464 | 1984 | sentito contro di sè il corpo ancora solido ed | ||
465 | 1984 | Mentre lei gli versava il vino nel bel bicchiere | ||
466 | 1984 | gli piaceva, e come! Il pensiero lo colpì all | ||
467 | 1984 | poteva togliersi dagli occhi il viso di Alessandro mentre | ||
468 | 1984 | dubbio su di lui. ¶ Il dubbio era scomparso, ma | ||
469 | 1984 | riusciva più a capire il senso della sua vita | ||
470 | 1984 | e freddo. ¶ Si avvicinava il Natale, anzi era quasi | ||
471 | 1984 | fuori, sei fuori. ¶ Guardava il Giuseppe che beveva il | ||
472 | 1984 | il Giuseppe che beveva il vino. Ancora un bell | ||
473 | 1984 | osservato e da sopra il bicchiere le sorrise con | ||
474 | 1984 | e che gli riempì il cuore di speranza. ¶ Avrebbero | ||
475 | 1984 | Avrebbero, magari, potuto passare il Natale insieme. ¶ Carmela strappò | ||
476 | 1984 | Natale insieme. ¶ Carmela strappò il filo con i denti | ||
477 | 1984 | i denti. Non era il giorno giusto quello per | ||
478 | 1984 | per rammendare. Non era il giorno giusto per niente | ||
479 | 1984 | finestra oltre la quale il cortile era grigio e | ||
480 | 1984 | cortile e sulle scale, il solito chiasso. Ognuno stava | ||
481 | 1984 | il commissario ebbe lasciato il portone. Mio Dio, quando | ||
482 | 1984 | uomo che aveva invece il viso illuminato dalla luce | ||
483 | 1984 | non poteva. Aveva appena il tempo di raggiungere una | ||
484 | 1984 | ad un appuntamento. ¶ Lungo il tragitto, l'appuntamento era | ||
485 | 1984 | di sapere forse, sicuramente il bisogno di tenere lontana | ||
486 | 1984 | di non aver avuto il coraggio di affrontare una | ||
487 | 1984 | stava per accadere. Aprì il finestrino per cercare l | ||
488 | 1984 | Aveva bisogno di tutto il suo sangue freddo e | ||
489 | 1984 | le mani. ¶ C'era il suo lavoro da concludere | ||
490 | 1984 | di una strada: aveva il cuore in gola, un | ||
491 | 1984 | vita in gioco, nemmeno il suo lavoro; ma la | ||
492 | 1984 | per mettere a punto il piano. ¶ La rivide così | ||
493 | 1984 | gli era apparsa sotto il portone, sentì come se | ||
494 | 1984 | l'avesse ancora vicino, il tremito del suo corpo | ||
495 | 1984 | due. ¶ Non sembrava proprio il tipo di girare a | ||
496 | 1984 | a quell'ora. Capì il dubbio del commissario. ¶ — Mia | ||
497 | 1984 | animato, bruciava di antipatia. ¶ "Il ragazzo drogato, Alessandro" pensò | ||
498 | 1984 | e poi... ¶ — Poi? ¶ — Aveva il giubbotto aperto, come se | ||
499 | 1984 | Baroni visualizzò la scena. Il portacenere scagliato in un | ||
500 | 1984 | l'uomo per terra, il ragazzo spaventato a morte |