Antonio Moresco, Gli increati, 2015

di suoni e scavarsi il loro cunicolo di vita

voce non si sente, il loro canto non si

adesso stanno cantando insieme il loro peana che non

arabe del Nord, Tripoli, Il Cairo, alle zone desertiche

percorse da Principessa durante il suo viaggio di traslocazione

quei due, Principessa e il traslocatore, che viaggiavano verso

dei Diola, donne con il cranio rasato e dipinto

cerimonia dell’Akwasidaekese, e il re era uscito dal

apparso sulla sua portantina il sovrano seduto sopra lo

lo scranno che racchiudeva il Sunsun, che racchiuderà, e

pedalare sulla cyclette tenendo il parasole con un braccio

oro, e poi anche il sovrano è salito sulla

forte le gambe sotto il suo kente colorato, ha

grande pedalata africana tutto il peso della vendita di

popoli della Nigeria, lungo il delta del Niger, nel

percorso da Darwin durante il suo viaggio all’incontrario

curva dopo curva attraverso il cielo, percorsa da lunghi

la bocca, non avevano il naso, si chiamavano svere

essenza esistere prima se il prima non è più

quelle strade buie con il bozzolo luccicante del suo

fari dell’auto illuminavano il nastro della strada deserta

che io camminavo tenendole il braccio attorno alle reni

riverbero della luce contro il fondo del cortile, dove

che si stagliava contro il bagliore della ghiaia resa

nel parco, passando sotto il portone a volta con

scrutare da lassù tutto il parco, e vedere se

c’è molto vento ¶ Il furgone si ferma. ¶ Salto

perché sta ripetutamente premendo il pedale dell’acceleratore, anche

dell’acceleratore, anche se il furgone è fermo, anche

è fermo, anche se il mondo è fermo. ¶ «Ma

che alle mie spalle il furgone ha ripreso a

Ducale!» gli rispondo, gridando. ¶ Il camion rallenta un po

di esultanza, si sente il sibilo dei proiettili genetici

che non conosco. “Sarà il sisma di vita e

mai, anche adesso che il mondo dei vivi è

veniva prima, oppure sarà il sisma dell’immortalità?” ¶ Ci

questa luce che cancella il mondo. ¶ “E poi, quel

cupola di foglie, con il mio pene fasciato che

improvviso, senza neppure toccare il pavimento, mentre era ancora

lo spazio circostante contro il velo delle sue trasparenti

la villa era vuota, il parco era vuoto, mi

venuta a sfracellarsi contro il mio volto. Mi sono

attorno, a filo con il parco vuoto e deserto

Continuavo a spostarmi lungo il viale che rasentava il

il viale che rasentava il muro di cinta, verso

miei occhi. Guardavo verso il resto del parco, solcato

da parte a parte il suo corpo sgorgava dalla

per lo stupore: tutto il cortile era pieno di

a vista d’occhio...» ¶ «Il mio biografo!» mi viene

in mente di colpo. «Il mio biografo affetto da

che mi ha mandato il Gatto quando tutto è

e io intanto sentivo il rumore dei suoi denti

staccavano dalle gengive, per il vento... Lo hai strappato

Ti sei lanciato dentro il cimitero. Quando sono arrivato

tracimati, che cosa credi?» ¶ Il furgone sta correndo forte

gettata all’indietro contro il parabrezza. ¶ «Tu chi sei

dopo, sarò? Perché tutto il mondo è spaccato in

in due? Ma, se il mondo è spaccato in

o avviene dopo? E il processo di conoscenza, quello

E la memoria, e il ricordo? Che cos’è

anche Benno gridava, e il vice mi supplicava, e

dopo? Ma se adesso il dopo è prima e

dopo è prima e il prima è dopo, quando

insorti, la luce sale. ¶ Il furgone corre. ¶ Ci stiamo

levando a velocità vertiginosa il disco in fiamme del

loro geni e immortalare il mondo, come proclamano continuamente

luce che sta divorando il mondo, sbucati chissà da

sangue, e si sentiva il rumore di tutte quelle

cerca. ¶ Corrono piangendo verso il furgone. ¶ «Lei dov’è

e sui ponti, mentre il Canal Grande è solcato

mano agli insorti, mentre il resto del Friuli devastato

lingue. Norvegia, Finlandia, Svezia, il Nord della Danimarca, la

ma anche la Crimea, il Caucaso, mentre a Mosca

sisma degli immortali, anche il Peloponneso, l’intera Grecia

colonne degli immortali. Tutto il quadro dell’Europa si

anche quello del mondo. Il confine è stato spostato

vita e l’immortalità. Il tracimatore e Lenin si

e si sono abbracciati. Il primo sta già camminando

piccola figura e con il suo grembo di donna

stanno portando nel mondo il flagello dell’immortalità. Non

si sa chi è il capo degli immortali, il

il capo degli immortali, il suo nome è tenuto

mia pancina con dentro il mio seme, mia feritina

chiamando, la tua timidezza, il tuo fiore!» «Come farò

deserti e intanto cantano il loro peana che non

dagli tsunami che spostano il baricentro del mondo. E

da un sisma. Tutto il tessuto alluvionale delle loro

l’urdu, l’assamese, il bengali, il punjabi, il

l’assamese, il bengali, il punjabi, il sindhi, il

il bengali, il punjabi, il sindhi, il gujarati, il

il punjabi, il sindhi, il gujarati, il marathi, il

il sindhi, il gujarati, il marathi, il kasmiri, il

il gujarati, il marathi, il kasmiri, il malayalam, il

il marathi, il kasmiri, il malayalam, il telugu e

il kasmiri, il malayalam, il telugu e tutte le

non ci può essere il giro linguistico di vita

a te! Sei tu il nostro dirigente!» ¶ «Ma io

le mani la tavola, il drappo che la ricopre

ricopre. Mi accorgo che il segmento è corto, segno

evidenziatori che hanno sfondato il cancello e la porticina

del mondo mentre azionavo il mantice in un anello

che cosa può essere il mediatore?» ¶ «Tu adesso non

buio. «Non puoi vedere il mio volto che ti

ancora, che ci sarò...» ¶ Il pavimento ricomincia a tremare

palmi delle mani contro il piano del tavolo che

fatto così!» mi sussurra il Gagà, avvicinando la sua

Si sta soffiando rumorosamente il naso. Si sta asciugando

prima e ultima volta. Il piano del mondo è

del mondo è inclinato. Il piano di vita e

morte è inclinato. Tutto il piano di specie è

allungare la morte, studiando il nucleo della cellula, il

il nucleo della cellula, il cromosoma, i telomeri composti

seminale dove stava morendo il capo di quella rivoluzione

le slitte, per imbalsamare il capo delle rivoluzione dei

sarà, cominciate a iniettare il sublimato dentro i suoi

finanza, l’inglese o il tedesco, dovesse dominare il

il tedesco, dovesse dominare il mondo? Quello di cui

con quello industriale e il formarsi di un capitale

l’esportazione delle merci, il sorgere di associazioni monopolistiche

capitalisti che si spartiscono il mondo, la ripartizione della

mie mani distese contro il piano del tavolo, e

che adesso è diventato il sisma dell’immortalità. ¶ «E

furore, mi pare, verso il punto della tavola da

uomini di questa specie il sogno della vita dentro

può sopravvivere nell’immortalità il sogno delle radici sessuali

riproduce l’immortalità e il sogno dell’immortalità? Come

leva un improvviso fragore. ¶ Il pavimento trema. Qualcuno si

la sedia, nel buio. ¶ Il fragore cresce. ¶ Viene da

dentro una bomba, attraverso il portone sfondato!» sta gridando

quella della ragazza con il morbillo in abito da

notte e a rivelarmi il suo corpo bianco nel

deserta quell’uomo con il furgone che portava i

si è lavato con il cubo un po’ rinsecchito

tracimato?» mi grida manovrando il volante. ¶ Lo guardo: ha

del furgone stanno abbagliando il suo varco dal portone

uomo che sta lanciando il furgone nelle strade vuote

gira di nuovo verso il parabrezza, cambia la marcia

la marcia, fa ruotare il volante, imbocca una nuova

una nuova strada, sento il rumore dei suoi piedi

guardo, mentre guida stringendo il volante non solo con

sei venuto vicino con il furgone mentre camminavo da

marce che traballavano sotto il nostro peso, svuotando il

il nostro peso, svuotando il furgone fermo e a

dire l’uomo tenendo il volante abbracciato e sorridendo

appena espugnata. ¶ Rimango con il solo collare di celluloide

celluloide da cui pende il pettino dai bordi seghettati

dai bordi seghettati, sopra il maglione. ¶ Il vice si

seghettati, sopra il maglione. ¶ Il vice si china sul

freddo, non c’è il riscaldamento, le stufette elettriche

vetrata buia, nel buio. ¶ Il vice intanto sta maneggiando

da stiro, sta aprendo il cavalletto che lo sostiene

di loro nel buio. ¶ Il vice ha trovato da

groviglio del filo arrotolato, il suo corpo si sta

una presa. ¶ «E mentre il ferro si scalda comincio

verso i fornelli. ¶ Apre il rubinetto, riempie d’acqua

la punta delle dita il piano del ferro da

scottarsi. ¶ Mi giro verso il varco della vetrata, rimango

comincia a bollire, e il vice ci butta dentro

fascio di spaghetti spezzati. ¶ Il ferro è caldo, perché

l’ultima volta che il vice lo ha toccato

istante sui suoi polpastrelli. ¶ Il vice sta cominciando a

sta cominciando a passare il ferro sulla veste, facendola

dice alla fine. ¶ Spegne il fuoco, prende un piatto

dalla vetrata sfondata. ¶ Apre il frigorifero. ¶ «Il formaggio è

sfondata. ¶ Apre il frigorifero. ¶ «Il formaggio è duro come

lembi della coperta accostata. ¶ Il vice mi si è

furia che si sente il rumore delle file dei

Ho finito di mangiare. Il piatto è vuoto. ¶ Il

Il piatto è vuoto. ¶ Il vice lo prende, nel

insieme alla forchetta dentro il secchiaio. ¶ Torna a sedersi

la riunione...» mi sussurra il vice, da vicino «stanno

ero morto?» ¶ Sta mettendo il piatto nello scolapiatti, si

per la prima volta il suo campanello arrugginito e

arrugginito e ho sentito il suo suono salire da

finché non le passava il morbillo, di quella donna

quel Gagà... Quando chiamavo il Centro e non rispondeva

nessuno, mi ripetevano che il numero non esisteva da

degli altoparlanti o rosicchiano il pastone della colla per

i gradini e riparandomi il volto con le braccia

quando si è morti?» ¶ Il vice è ancora di

mi metto a posto il collare. ¶ «E perché adesso

questa veste, se allora il seminario era prima, sarà

vivo o sono morto?» ¶ Il vice mi sta guardando

perché non si sente il loro canto?» ¶ «Perché stanno

Vieni...» mi dice ancora il vice, prendendomi la mano

mi pare, lo canterò. ¶ Il vice mi sta guidando

per arrivarci, la propaganda, il proselitismo, le azioni, il

il proselitismo, le azioni, il finanziamento illegale... e si

per la stanchezza, per il sonno, continuando a scarabocchiare

mitra, e qualche volta il disegno veniva interrotto per

che si teneva prima...” ¶ Il canto a poco a

la riunione!» mi sussurra il vice, da vicino. «Adesso

E quello là è il tetto di quella sede

Centro, ce lo manderà...” ¶ Il cielo è nero, il

Il cielo è nero, il cielo è bianco, continua

e che sta velando il mondo. ¶ “Come mai questi

respirando affannosamente. Ma anche il comignolo trema un po

riprendo a camminare verso il tetto della sede, che

mondo inclinato. “Speriamo che il suo telaio non si

di non dover rompere il vetro, col rischio che

col rischio che sentano il rumore dal basso, dalla

dentro dall’alto attraverso il varco del vetro sfondato

tirarla verso di me. ¶ Il lucernario si muove, si

un po’ scivolosi per il velo di neve, con

i gomiti e scendendo il più possibile con le

la sua testa. «Sono il vice!» ¶ Ma io non

adesso non avresti trovato il tuo vice...» ¶ Provo a

sogno.» ¶ «No, tu sei il mio dirigente, non sei

ho detto, io sono il tuo vice, lo sarò

costeggiava la cucina e il piccolo passaggio che portava

Vieni, ti ho preparato il letto.» ¶ «Il mio letto

ho preparato il letto.» ¶ «Il mio letto?» bisbiglio con

camera dove c’è il letto. ¶ Scorgo già la

dolcezza i capelli e il volto e gli occhi

Devo avere dormito per il resto della notte e

Io ti ho accarezzato il volto con le mie

gonna perché tu vedessi il mio corpo bianco, che

nel buio. ¶ «Io sono il mediatore» comincia a dire

accoglierti mentre scendevi attraverso il lucernario del tetto, per

degli immortali. Io ero il mediatore tra i vivi

vivi e adesso sono il mediatore tra i morti

di neve che ricopre il mondo. Io sono il

il mondo. Io sono il mediatore tra la morte

non capirai...» ¶ «Io sono il Gagà» comincia a dire

col mitra nascosto sotto il trench, le battaglie, gli

ogni cosa. Io sono il Gagà tracimato prima, ancora

e che ha visto il corpo di Rosa Luxemburg

poco a poco per il sonno, percepivamo come un

che scorrevano impercettibilmente con il loro velo di saliva

in fiamme.» ¶ «Io sono il colonnello dei piumanti» dice

buie che stanno circondando il mio letto, «io sono

alberghi, che si toglieva il copricapo colorato e lo

avevo capito, io ero il solo ad averlo capito

teste mute che circondano il mio letto, nel buio

dice d’un tratto il vice, con commozione, chinandosi

cominciato a tremare. ¶ Sento il rumore dei piedi che

buio. ¶ Sotto di noi il pavimento continua a tremare

la veste» mi dice il vice con dolcezza, «gli

fuori l’asse, accendo il ferro da stiro...» ¶ «Non

importa...» gli dico, mentre il vice sta già avvicinando

chi sono il cervello, il fuoco, il sogno, sarò

il cervello, il fuoco, il sogno, sarò? Questa interminabile

grande cerchio, per raggiungere il suo posto di combattimento

sta già dormendo con il fucile ancora stretto nel

la sua testa e il suo volto dagli occhi

c’è più nessuno. Il fuoco è spento. ¶ Non

Non c’è più il mio comandante, non c

le gambe, rattrappite sotto il peso del mio corpo

del mio corpo durante il sonno. ¶ Ma allora, se

tutti in fila verso il refettorio, e la città

cantano. ¶ “Si sarà spostato il fronte...” mi dico. ¶ Avanzo

si capisce quando finirà. ¶ Il marciapiede è sbudellato, sconnesso

chi sono? È morto il mondo intorno a me

neve, sta coprendo con il suo velo bianco ogni

correndo tutto chinato sopra il suo manubrio, con quella

tutto questo, quando succederà?” ¶ Il marciapiede sta leggermente tremando

continua a far tremare il mondo?” ¶ Mi sposto in

sussulta e trema sotto il velo di neve. ¶ Adesso

che c’è sopra il banco è completamente sfondata

liquori sono in frantumi. ¶ Il rumore sta crescendo, mi

di neve, che alzi il muso per un istante

istante prima di fuggire. ¶ Il suono è sempre più

tremare la strada e il mondo?” mi dico, smettendo

velate da questa neve. ¶ Il rumore sta crescendo sempre

attraverso la strada e il mondo deserti. ¶ Resto immobile

una casa svuotata, proteggendomi il volto con le braccia

penzolanti nel vuoto, anche il muro che delimitava il

il muro che delimitava il varco degli infissi è

bocche esca alcun suono. ¶ Il fragore è enorme, ma

sussultare la strada e il mondo. ¶ Sento gemere, sento

basso continua a salire il fragore muto della valanga

smettano di passare e il mondo di ardere e

e di tremare. ¶ «Perché il mondo sta tremando così

che ci sia sempre il terremoto. Ma che terremoto

terremoto è questo?» ¶ «È il terremoto dell’immortalità» mi

strada e fa tremare il mondo. ¶ Non so per

e che fanno tremare il mondo. ¶ Stanno ancora cantando

a poco a poco, il clangore dei cingoli diventa

improvviso, più niente. ¶ Anche il pavimento non trema più

a quattro zampe verso il varco della finestra, per

nel buio, «finché tutto il mondo sarà pieno di

faccio qualche passo verso il vano della porta che

lati. ¶ Mi nascondo contro il piano della porta scardinata

d’intonaco sbriciolati. ¶ Oltrepasso il primo piano. Continuo a

parte del seminario espugnato, il bordo nero della collina

si sentono spari, solo il clangore dei carri armati

padre priore che chiamavano il Gatto, e da tutti

perdita d’occhio sotto il velo di neve, le

il tempo? Dove finisce il fuoco e dove comincia

fuoco e dove comincia il sogno del fuoco? E

fuoco? E dov’era il fuoco quando non era

dirà, allora dov’era il fuoco, se non era

se non era dentro il fuoco? E poi come

E poi come fa il fuoco a essere dentro

dentro la luce, se il fuoco brucia anche la

luce a essere dentro il fuoco se la luce

la luce brucia anche il fuoco? Come fa il

il fuoco? Come fa il sogno del fuoco a

della luce, come fa il sogno della luce a

quello del fuoco, se il sogno del fuoco brucia

quello della luce e il sogno della luce brucia

fuoco? Che cos’è il sogno del fuoco, se

dopo? Che cos’è il sogno del fuoco in

luce? Cosa può sognare il fuoco? Ci può essere

un sogno anche per il fuoco? Un sogno che

e luce senza divorare il fuoco e la luce

luce per non divorare il fuoco che si fa

un solo istante tutto il tormento delle molecole che

vedrà più niente, perché il fuoco e la luce

tra la luce e il fuoco e tra la

tra la luce e il resto del mondo, allora

tormento si arresterà, tutto il mondo e tutto l

io brucerò senza bruciare il mondo che nascerà... Ecco

un tutt’uno con il mio sogno, sogno di

mute, abbagliate, tutte dentro il mio stesso fuoco e

mio stesso fuoco e il mio stesso sogno, e

che guarda fisso dentro il mio fuoco come senza

non riesco a vedere il suo volto dai lineamenti

per la stanchezza, per il sonno, se non sto

lui sussurrava qualcosa contro il mio orecchio, rovesciato nell

cortile che scricchiolava sotto il nostro peso, verso la

veste arricciata, vedevo anche il feto raggomitolato che c

la ghiacciaia merlata, tutto il mondo che avevo sotto

bruciando” continua a sognare il fuoco ”nella filigrana della

testa che io con il mio calore avevo portato

fuoco? Ma come fa il fuoco a vedere, se

visione e se brucia il mondo? E come fa

cosa c’è tra il fuoco e la visione

Come potranno nascere, se il fuoco brucia anche il

il fuoco brucia anche il fuoco e anche la

la visione e anche il sogno del fuoco? Come

zampe e hanno acceso il fuoco sulla linea dell

cervelli seminali tracimati dentro il mio stesso fuoco e

mio stesso fuoco e il mio stesso sogno? Perché

inventata e sognata, con il mio cervello seminale che

sono? Di chi sono il cervello, il fuoco, il

della squadriglia aerea, assumere il comando di Stato maggiore

del 10° reggimento e portare il battaglione di questo reggimento

in soccorso agli insorti. Il 3° battaglione doveva impadronirsi dei

aiuto degli altri insorti, il fallimento dell’attacco al

e delle mitragliatrici Thomson, il fallito attacco all’accantonamento

ricognizione, i collegamenti e il sostegno reciproco insufficienti... Ma

come se stesse scardinando il mondo. «Lunedì 22 ottobre, lo

e Stade che ostruiscono il canale navigabile dell’Elba

disarma la polizia, attacca il comando della 2a e

due reggimenti che attraversano il braccio di mare e

partono degli spari, contro il cerchio delle sue lunghe

settentrionale dello Yang-Tse. Il nostro piano era che

le cannoniere che aprono il fuoco per dare il

il fuoco per dare il segnale dell’insurrezione, controffensiva

bloccata dallo sciopero generale, il disarmo della polizia, 1500 fucili

in mano agli insorti, il mio cuore che batteva

mio cuore che batteva, il mio giovane corpo in

governativi occupati, 3000 soldati disarmati, il treno blindato pieno di

che penetrano nella città, il colpo di mano di

governo creato dagli insorti, il disarmo dei battaglioni operai

alzandosi in piedi contro il bagliore del fuoco, «insorto

loro in piedi contro il bagliore del fuoco. «Noi

gli altri sogni contro il sogno della vita che

un tutt’uno con il progresso della vita e

la morte. Io sono il prigioniero di Fort de

in resurrezione, che guarderà...» ¶ Il fuoco si allunga, la

da tutte le parti il bagliore del fuoco stanno

se sto sognando. ¶ Anche il fuoco trema, sta tremando

Che cosa starà sognando? ¶ 21 ¶ Il sogno del fuoco ¶ “Chi

fuochi sognando di portare il fuoco della rivoluzione nel

di essere loro stessi il fuoco? E io chi

io? Che cos’è il fuoco? Esiste il fuoco

è il fuoco? Esiste il fuoco, questa emissione di

di luce? Può esistere il fuoco? O può esistere

O può esistere solo il sogno del fuoco? Ma

fuoco? Ma, se esiste il fuoco, come può esistere

fuoco, come può esistere il sogno del fuoco? Come

E, se non esiste il fuoco, come può esistere

fuoco, come può esistere il sogno del fuoco? Come

fuoco se non esiste il fuoco, non esisterà? E

non esisterà? E, se il sogno del fuoco è

ardendo? Ma può esistere il tempo mentre io sto

tempo perché io brucio il tempo, se non posso

posso essere fuoco perché il fuoco è bruciato dal

cosa sarò? Dove finisce il fuoco e comincia il

il fuoco e comincia il tempo? Dove comincia il

il tempo? Dove comincia il fuoco e finisce il

il fuoco e finisce il tempo? Dove finisce il

uomini armati che rastrellano il mondo in cerca di

intercettato. ¶ Posa a terra il pesante zaino. Lo spalanca

un velo di grasso. ¶ Il mio comandante mi consegna

allo scoperto. Si sente il rumore di piccoli sassi

presidiato!» bisbiglia lui, scrutando il mondo con un binocolo

bisbiglia anche lei, guardando il crinale della collina, con

sogno, ci possa vedere. Il nostro comandante davanti, con

rispondete al fuoco!» bisbiglia il nostro comandante, nel buio

fisso nel buio, con il mitra puntato. ¶ Si potrebbe

altra parte. Si sente il rumore di un motore

con i mitra puntati, il nostro comandante comincia improvvisamente

improvvisamente a sparare, tenendo il mitra basso, così basso

cabina, crivellato di colpi. ¶ Il comandante lo afferra per

due ci nasconderemo sopra il rimorchio.» ¶ «Io non so

chiave è già inserita, il motore è acceso. ¶ Ingrano

acceso. ¶ Ingrano la marcia. Il camion comincia a spostarsi

Sento, dietro di me, il rumore dei loro passi

un istante, vedo attraverso il finestrino di dietro che

apparizioni improvvise di mondo, il suo muso si sposta

ricominciato a tremare per il sisma di vita e

vita e morte. ¶ Contro il parabrezza ha ripreso a

se è neve. Aziono il tergicristallo, continuo a guidare

imbracciato i mitra, sotto il telo. ¶ Adesso sono fermo

Nessuno apre bocca, dentro il camion che ha ripreso

Solo buio, silenzio. ¶ «Era il loro ultimo posto di

di blocco» mi dice il comandante, girando la testa

contro la mia, scorgo il profilo della sua testa

dissestate. ¶ Qualcuno sta sollevando il pugno, segno che ha

segno che ha riconosciuto il suo comandante dentro la

sudati, che stanno guardando il fuoco senza parlare. ¶ Si

delle strade quando riconoscono il comandante. ¶ Qualcuno grida, da

tu possa raccogliere sotto il tuo comando le nostre

riusciva neppure a vedere il volto. Noi siamo quelli

ormai da ogni parte il camion “verranno dalla zona

che cercano di riconquistare il territorio perduto e le

fissando, da ogni parte, il loro comandante, che apre

lì con adorazione attraverso il vetro del finestrino. ¶ Adesso

vetro del finestrino. ¶ Adesso il comandante è a terra

piedi la terra trema, il mondo trema, tremerà. ¶ Scendiamo

anche noi, in cerchio. Il comandante tiene tra le

la sua schiena contro il suo petto, la sua

freddo, come adesso, ma il nostro cuore ardeva. Avevamo

avremmo dovuto far saltare il ponte ferroviario tra Taps

ugualmente l’attacco. Era il 1° dicembre, le cinque del

di neve che copriva il mondo. Il primo battaglione

che copriva il mondo. Il primo battaglione doveva disarmare

e della stazione ferroviaria. Il secondo doveva disarmare la

riserva di polizia e il reparto comando del maggiore

la cruna di tracimazione, il passaggio, adesso che anch

anch’io ho trovato il mio comandante e il

il mio comandante e il mio sposo, quello che

questo letto di gomma, il mio nuovo sposo, che

troverò.» ¶ «Ma chi è il tuo comandante e il

il tuo comandante e il tuo sposo?» provo a

indicare la segretezza e il silenzio, come fanno i

carne che è dentro il marmo e nel marmo

una busta chiusa con il mio rosso sigillo di

al galoppo, anche sotto il mio castello, per il

il mio castello, per il sisma provocato da questa

che vengono dopo, dentro il marmo che viene prima

a volte venivano stritolati il mio torace e il

il mio torace e il mio corpo come in

sa più dov’è il mondo, se è prima

la morte hanno chiamato il tempo e lo spazio

mi spostavo clandestinamente attraverso il mondo dei vivi prima

di marmo e guardavi il soffitto tracimato del mondo

a buttare da solo il sacchetto dell’immondizia nello

apparecchio ricetrasmittente coperto, che il guerrigliero imprendibile che tutti

di Praga e buttava il sacchetto delle immondizie da

Fidel Castro Ruz, con il quale avevo condiviso gli

di Las Villas, sotto il sole, in un’immensa

silenzio. ¶ Si sente solo il rumore dei respiri degli

era non voleva abbandonare il suo sogno di portare

la mia figura e il mio volto. O meglio

lungo chiamato e cercato. Il mio respiro si è

far finta di girare il cucchiaino nella tazzina del

della Germania orientale, con il partito comunista boliviano e

partito comunista boliviano e il primo nucleo di guerriglieri

tra questi servizi e il partito comunista cubano e

partito comunista cubano e il partito comunista boliviano che

io avrei voluto portare il fuoco della guerriglia, perché

del latte stretta contro il cappotto, qualche operaio che

vivevi nascosto. Ho cercato il campanello del tuo appartamento

che vengono prima, verranno.” Il corridoio era corto e

tracimati l’uno dentro il corpo dell’altra, incernierati

quanti. Poi è arrivato il momento della tua partenza

Terra. Io semiaddormentata sopra il sedile, con la coperta

fino a scoppiare, con il ventilatore che girava piano

a quelli che facevano il doppio gioco mentre anch

mentre anch’io facevo il doppio gioco, non quello

e le selve, e il tuo corpo nudo dalla

su non sentiva più il freddo, non sentirà, e

che si comprime sotto il peso del suo corpo

sta gemendo forte sotto il mio corpo. ¶ E che

rasentando le colonne con il suo zaino pieno di

avanti alla cieca, dietro il mio comandante che continua

stava cercando, che anche il marito della sua donna

li stava cercando, che il nome scritto sulla porta

qua e là attraverso il mondo e guadagnava bene

che c’era sopra il tavolo operatorio, come in

in quella città, con il treno, in una mattina

e restavo per tutto il giorno coricato sopra la

verso di me sopra il marciapiede, con la sua

smesso improvvisamente di masticare. Il buco dell’esplosione, i

mattina che avevo preso il treno da Mantova per

avevo mai sentito prima il suo nome, ma mi

sporchi e induriti per il sudore e la polvere

dell’esercito ribelle con il quale avevo conquistato Las

tra le altre, perché il padre celestino suona con

uomini che hanno rastrellato il seminario in piena notte

ci sono già stato?» ¶ Il padre celestino mi sorride

sente. ¶ Poi, all’improvviso, il padre celestino comincia a

che sta facendo tremare il mondo. Comincia a cantare

un tutt’uno con il tormento di molecole che

palpitare dall’alto. “Sarà il canto degli evidenziati. Sarà

canto degli evidenziati. Sarà il canto o sarà il