Mario Soldati, Le due città, 1964
concordanze di «il»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1964 | chiamato, come altre volte, il Policlinico, e parlato col | ||
2 | 1964 | parlato col medico: per il momento non c'era | ||
3 | 1964 | aveva sbagliato. Per telefono, il tono di Irma si | ||
4 | 1964 | appena arrivi, te presento il conto". ¶ Poco prima della | ||
5 | 1964 | via del Mare, per il momento, non ci voleva | ||
6 | 1964 | due soli, qualche minuto, il primo giorno: era sorridente | ||
7 | 1964 | nuovi noduli. Forse per il contrasto, o forse per | ||
8 | 1964 | sfavillavano, senza tregua, tra il riso e le lagrime | ||
9 | 1964 | pezzi. Negli angoli tra il pavimento e la parete | ||
10 | 1964 | minutamente la propria sofferenza. Il prurito era continuo, continuo | ||
11 | 1964 | prurito era continuo, continuo il dolore su tutta la | ||
12 | 1964 | la pelle, in tutto il corpo, salvo il viso | ||
13 | 1964 | tutto il corpo, salvo il viso e le mani | ||
14 | 1964 | era riuscito a vincere il tanfo che ne esalava | ||
15 | 1964 | bottiglie di barolo e il pacco di Cànepa, bene | ||
16 | 1964 | allegro, leggero, dimenticando tutto il resto! Una cena con | ||
17 | 1964 | a un'altra vetrina: il fioraio. Quante volte, uscendo | ||
18 | 1964 | bel verde vivo. Cercò il nome, credeva di saperlo | ||
19 | 1964 | era certo venuto per il desiderio di farle una | ||
20 | 1964 | gradita. Aveva, semplicemente, avuto il desiderio di entrare nel | ||
21 | 1964 | di chiedere al fioraio il nome, di provare il | ||
22 | 1964 | il nome, di provare il piacere di comprarli. L | ||
23 | 1964 | di mandarli a lei. Il suo piacere di comprare | ||
24 | 1964 | era, dunque, volgare? Apparentemente, il contrario. Ma in realtà | ||
25 | 1964 | sapere nascondere a Piero il ribrezzo e la pena | ||
26 | 1964 | di cui era sparso il pavimento intorno al letto | ||
27 | 1964 | Parigi, a Grazia per il suo compleanno, 2 dicembre. Mentre | ||
28 | 1964 | là la avrebbe ritrovata, il giorno che sarebbe mancata | ||
29 | 1964 | che gli ricordava beffardamente il fatto più triste della | ||
30 | 1964 | regalato, gettato via. Non "il fatto" più triste, rettificò | ||
31 | 1964 | speranza di ereditare. Palpava il legno leggero, liscissimo, di | ||
32 | 1964 | improvvisa, innocente stranezza come il segno di un rimpianto | ||
33 | 1964 | dopo avere già avviato il motore, uscì, e tornò | ||
34 | 1964 | un momento, controllando che il commesso scrivesse sul foglietto | ||
35 | 1964 | Bovardia, ricordò allora Emilio: il nome di quei fiori | ||
36 | 1964 | bell'ordine le patatine, il prosciutto, il pollo: metà | ||
37 | 1964 | le patatine, il prosciutto, il pollo: metà per sé | ||
38 | 1964 | sempre con sé, dentro il suo sacco da montagna | ||
39 | 1964 | ritardo, doveva avere sorpreso il suo sguardo: ¶ "Laggiù nell | ||
40 | 1964 | rincresce che devi lavarti il bicchiere da te." ¶ Il | ||
41 | 1964 | il bicchiere da te." ¶ Il lavandino era di quelli | ||
42 | 1964 | smaltato. Emilio risciacquò accuratamente il bicchiere. Tornando indietro, lo | ||
43 | 1964 | voglio che niente, o il meno possibile, le ricordi | ||
44 | 1964 | oggi ho quasi saltato il pranzo." ¶ "Bravo! I t | ||
45 | 1964 | attenzione, badando a mantenere il coperchio perfettamente orizzontale, così | ||
46 | 1964 | così da non forzare il passo della vite: neanche | ||
47 | 1964 | fazzoletto di lino. Mostrò il contenuto del portapranzo, ridendo | ||
48 | 1964 | professori mi hanno dato il permesso: "Mangi quello che | ||
49 | 1964 | era fermata. Non guardava il paesaggio. Senza togliere le | ||
50 | 1964 | destra, ogni tanto, per il solito gesto, si appoggiava | ||
51 | 1964 | e guardò anche lui. Il flutto blu cupo, nero | ||
52 | 1964 | e dimenticandosi di tutto il resto. Anche la vita | ||
53 | 1964 | più gli pareva che il terrore fosse l'istinto | ||
54 | 1964 | più forte del pesce: il terrore, continuamente in contrasto | ||
55 | 1964 | attimo in gioco contro il desiderio di vivere. ¶ Una | ||
56 | 1964 | Irma, in silenzio, attraversò il viale, entrò nella sala | ||
57 | 1964 | silenzio, a mangiare. Intanto il cielo tornava a scurirsi | ||
58 | 1964 | le attraversava la fronte. Il fresco volto roseo, dal | ||
59 | 1964 | sua idea triste. E il gesto col quale portava | ||
60 | 1964 | gesto col quale portava il cibo alla bocca aveva | ||
61 | 1964 | sulla riva del lago, il gesto di ravviarsi i | ||
62 | 1964 | i capelli. ¶ Per passarle il sale, a un certo | ||
63 | 1964 | a poco giù per il rustico intonaco della parete | ||
64 | 1964 | si era accostata sotto il tavolo alla sua e | ||
65 | 1964 | deciso di evitare, per il momento, ogni litigio? Perfino | ||
66 | 1964 | la domenica con Irma il più tranquillamente possibile? Sorrise | ||
67 | 1964 | disse: ¶ "Come piove..." e il tono non era affatto | ||
68 | 1964 | nascondeva lago, riva, monte, il mondo intero. ¶ Quando, pochi | ||
69 | 1964 | e del lago. E il picchiettare, il ruscellare dell | ||
70 | 1964 | lago. E il picchiettare, il ruscellare dell'acqua sembrava | ||
71 | 1964 | si era coperta con il risvolto del lenzuolo intorno | ||
72 | 1964 | presto!" gli disse attraverso il lenzuolo. ¶ Emilio si spogliò | ||
73 | 1964 | Vieni!" ¶ Aveva anche allontanato il guanciale: i suoi capelli | ||
74 | 1964 | penombra bluastra, quasi violetti. Il corpo era di una | ||
75 | 1964 | stretta ma non esile: il bacino e le cosce | ||
76 | 1964 | forti, quasi matronali. E il sesso, abbondantemente peloso e | ||
77 | 1964 | Ebbene, allora: promettimi che, il più presto possibile... Anzi | ||
78 | 1964 | con me: prometto, che il più presto possibile..." ¶ Emilio | ||
79 | 1964 | a ripetere: "Prometto che, il più presto possibile..." si | ||
80 | 1964 | e riprendeva piano piano: ¶ "... il più presto possibile, divorzierò | ||
81 | 1964 | in Italia ci sarà il divorzio." ¶ "C'è anche | ||
82 | 1964 | cinematografico, che avevano ottenuto il divorzio prendendo una fittizia | ||
83 | 1964 | lo colpì violentemente. Per il dolore, Emilio si alzò | ||
84 | 1964 | stringendo con la mano il punto colpito. Diventò serio | ||
85 | 1964 | Ti chiedo perdono... Ma, il male, chi l'ha | ||
86 | 1964 | Tu, l'hai sentito. Il male, non lo sente | ||
87 | 1964 | quel momento di calma: ¶ "Il male che ti faccio | ||
88 | 1964 | più rapido del previsto. Il solo problema era, ormai | ||
89 | 1964 | problema era, ormai, passare il pomeriggio, arrivare alla Malpensa | ||
90 | 1964 | un momento, ad ascoltare il fruscìo della pioggia nel | ||
91 | 1964 | scuretti; a immaginare, guardando il letto quasi intatto, il | ||
92 | 1964 | il letto quasi intatto, il piacere che, in ogni | ||
93 | 1964 | e anche delle altre. Il guaio era soltanto nella | ||
94 | 1964 | fedeltà, che Irma pretendeva. Il guaio era nella gelosia | ||
95 | 1964 | a Torino a finire il film. ¶ Contava di passare | ||
96 | 1964 | soltanto un po' malinconica: il motivo, secondo Gisa, era | ||
97 | 1964 | sua vista e per il suo udito soltanto una | ||
98 | 1964 | come l'altra volta, il cappottino scarlatto di Irma | ||
99 | 1964 | benissimo che cos'è il cinema, e che vale | ||
100 | 1964 | chiacchierato, poteva facilmente avviare il discorso, restando sola con | ||
101 | 1964 | Irma, naturalmente, aveva dato il proprio nome. E il | ||
102 | 1964 | il proprio nome. E il portiere, udendolo, si era | ||
103 | 1964 | aveva incaricato. ¶ Uscirono. Pioveva. Il tempo era davvero cambiato | ||
104 | 1964 | assonnata, Grazia gli restituì il bacio e gli domandò | ||
105 | 1964 | che pioveva, ridendo disse: ¶ "Il vaut mieux comme ça | ||
106 | 1964 | Ringraziò ancora una volta il Cielo di avergli fatto | ||
107 | 1964 | attraverso i vetri. Era il passeggio della domenica mattina | ||
108 | 1964 | No, non poteva darsi: il padre di Veve avrebbe | ||
109 | 1964 | la figura eretta, e il volto serio del vecchio | ||
110 | 1964 | vecchio tranviere che sorbiva il suo grappino: non era | ||
111 | 1964 | come sperava, già allora, il vecchio tranviere. Emilio, a | ||
112 | 1964 | Aveva, anche, votato per il partito socialista. Credeva di | ||
113 | 1964 | progressista e di proclamare il proprio passato antifascista. Mah | ||
114 | 1964 | e aveva accettato che il suo nome, come organizzatore | ||
115 | 1964 | scherzosa col democristiano Golzio, il quale, d'altronde, non | ||
116 | 1964 | non vedeva male che il suo capo di stato | ||
117 | 1964 | Seguì con lo sguardo il vecchio tranviere che pagava | ||
118 | 1964 | tra la folla, verso il capolinea di via Sacchi | ||
119 | 1964 | l'allontanarsi e finalmente il perdersi di un rimorso | ||
120 | 1964 | rendersi conto che sosteneva il socialismo solo perché credeva | ||
121 | 1964 | lasciata la notte dopo il pranzo con L. e | ||
122 | 1964 | hai invitato a vedere il Lago Maggiore e siccome | ||
123 | 1964 | farla parlare, per scoprire il motivo del muso; se | ||
124 | 1964 | infruttuoso fu, poco dopo, il tentativo di rabbonirla con | ||
125 | 1964 | un certo momento, girando il bottone, captò Montecarlo: "J | ||
126 | 1964 | pensione mentre lei pagava il conto, la pettinatrice o | ||
127 | 1964 | Hôtel; questo avrebbe spiegato il ritardo, il malumore, e | ||
128 | 1964 | avrebbe spiegato il ritardo, il malumore, e il fastidio | ||
129 | 1964 | ritardo, il malumore, e il fastidio che le dava | ||
130 | 1964 | le mani avanti. ¶ Sebbene il cielo, verso mezzogiorno, schiarisse | ||
131 | 1964 | una certa follia. E il fastidio che ne provava | ||
132 | 1964 | a poco a poco il paesaggio. Ecco Oleggio, Marano | ||
133 | 1964 | fissità di Irma e il gesto della mano continuavano | ||
134 | 1964 | esattamente come prima. Neppure il lago la interessava. Appena | ||
135 | 1964 | guardava a destra, verso il lago: guardava sempre nel | ||
136 | 1964 | ad altri alberi, che il vento e la pioggia | ||
137 | 1964 | l'aperto: là dove il lago, al centro delle | ||
138 | 1964 | infinito, come un mare. Il battello procedeva, contro la | ||
139 | 1964 | due navi". Oppure: "Guarda il battello: sembra fermo". Ma | ||
140 | 1964 | fermo". Ma incontrava sempre il duro, chiuso profilo, e | ||
141 | 1964 | ricevere un'altra rispostaccia. ¶ Il battello andava verso l | ||
142 | 1964 | fame?" disse rompendo finalmente il silenzio. ¶ "Mangiare, o non | ||
143 | 1964 | viale dei platani, lungo il lago. ¶ Lentamente, con le | ||
144 | 1964 | meno frequentemente di prima. Il lago, sotto la riva | ||
145 | 1964 | Riflettendo, scoprì subito quanto il sollievo fosse illusorio: non | ||
146 | 1964 | sul posto di lavorazione. Il tragitto durava circa un | ||
147 | 1964 | e c'era tutto il tempo. ¶ L'indomani mattina | ||
148 | 1964 | della cabina dell'ascensore. Il portiere di notte, che | ||
149 | 1964 | di notte, che leggeva il giornale appoggiato al banco | ||
150 | 1964 | sapesse!" ¶ "E allora fammi il piacere de nun fà | ||
151 | 1964 | nun fà più tanto il misterioso, tanto a me | ||
152 | 1964 | vòi vedé cosa fa il portiere? Legge il giornale | ||
153 | 1964 | fa il portiere? Legge il giornale e ascolta. Ascolta | ||
154 | 1964 | hotel, tentò allora istintivamente il mezzo che le altre | ||
155 | 1964 | l'ora: ¶ "Vedo che il regista ritarda. Abbiamo tempo | ||
156 | 1964 | aria fresca e limpida: il sole illuminava già gli | ||
157 | 1964 | distanza, un sentiero risaliva il corso del fiume. Là | ||
158 | 1964 | corso del fiume. Là il bosco era più fitto | ||
159 | 1964 | foce della Folìa, era il vero luogo descritto dal | ||
160 | 1964 | chilometro a valle, dove il fiume si allarga e | ||
161 | 1964 | nello sfondo appare anche il Po. E c'era | ||
162 | 1964 | impregnata di esalazioni vegetali: il sentiero, serpeggiando alla riva | ||
163 | 1964 | scompariva nel folto. Affrettando il passo, furono in pochi | ||
164 | 1964 | in tonfano; ripigliava tosto il suo corso, qua increspata | ||
165 | 1964 | spiccava, sovrano e isolato, il Monviso, l'altissimo triangolo | ||
166 | 1964 | a lui: per lui, il Monviso dei tramonti contemplati | ||
167 | 1964 | ai tempi di Veve. ¶ Il sentiero era diventato più | ||
168 | 1964 | sotto i loro passi, il rauco e sommesso fruscìo | ||
169 | 1964 | con semplicità, ma che il luogo, il momento, e | ||
170 | 1964 | ma che il luogo, il momento, e la sua | ||
171 | 1964 | irridendo a se stesso, il giorno in cui finalmente | ||
172 | 1964 | col viso nascosto tra il suo collo e la | ||
173 | 1964 | una cavità: "Questo è il mio nido" gli aveva | ||
174 | 1964 | Sono felice." ¶ Adesso sentiva il peso e il respiro | ||
175 | 1964 | sentiva il peso e il respiro della ragazza su | ||
176 | 1964 | erano già aperti tra il fogliame, il cielo: gli | ||
177 | 1964 | aperti tra il fogliame, il cielo: gli parve di | ||
178 | 1964 | giungesse fino a sfiorargli il viso. E ascoltava la | ||
179 | 1964 | provato, un amore così? Il Monviso lo aveva fatto | ||
180 | 1964 | la notte, come risolvere il problema di Irma; e | ||
181 | 1964 | Irma l'assurdità e il pericolo del loro rapporto | ||
182 | 1964 | questa fase era, inevitabilmente, il principio della fine. E | ||
183 | 1964 | frattanto fosse riuscito, seguendo il suggerimento di Grazia, a | ||
184 | 1964 | mala pena dal cacciare il solito sospiro: sentiva, ahimè | ||
185 | 1964 | fissò fino da allora il luogo e l'ora | ||
186 | 1964 | volta un dubbio che il loro amore potesse durare | ||
187 | 1964 | non aveva guardato verso il fiume, non aveva pensato | ||
188 | 1964 | tempo cattivo. Possibile che il sole, così splendido quando | ||
189 | 1964 | rena del fondo. Come il suono del suo stesso | ||
190 | 1964 | mistero, che forse era il mistero medesimo della vita | ||
191 | 1964 | verità: soltanto di vivere il più possibile felice. Succedeva | ||
192 | 1964 | pregando, che tornasse presto il giorno in cui la | ||
193 | 1964 | quell'occhiata, alzò meccanicamente il ricevitore: chiamò il bar | ||
194 | 1964 | meccanicamente il ricevitore: chiamò il bar, si scusò per | ||
195 | 1964 | bar, si scusò per il ritardo. ¶ Accadde dunque che | ||
196 | 1964 | del respiro, come anche il più calmo dei mari | ||
197 | 1964 | Pourvu..." si voltò verso il comodino e spense il | ||
198 | 1964 | il comodino e spense il mozzicone, poi si allungò | ||
199 | 1964 | Emilio si accorse che il sonno, forse proprio per | ||
200 | 1964 | l'avvolgibile delicatamente, perché il rumore non svegliasse Grazia | ||
201 | 1964 | una parte, nere contro il cielo translucido del sole | ||
202 | 1964 | distinguevano nitidamente: appena rosato il bianco dei ghiacciai e | ||
203 | 1964 | più profondo, avevano ciascuno il proprio nome, via Arsenale | ||
204 | 1964 | era stata per lui il solo mezzo che gli | ||
205 | 1964 | Ai ricordi lontani, mentre il sole, ecco, cominciava a | ||
206 | 1964 | via Bonafous, dove era il palazzo acquistato ancora sotto | ||
207 | 1964 | palazzo acquistato ancora sotto il fascismo da suo cugino | ||
208 | 1964 | sborsare quei denari. Per il colmo, subito dopo, aveva | ||
209 | 1964 | dopo, aveva scoperto che il cugino, malgrado l'aggiunta | ||
210 | 1964 | femminili, e quindi anche il ramo dei Viotti! Non | ||
211 | 1964 | mancava di niente; ma il più piccolo accenno all | ||
212 | 1964 | eredità Sanfront aveva ancora il potere di infuriarla. Secondo | ||
213 | 1964 | famiglia Sanfront, passato con il nome al suo povero | ||
214 | 1964 | dopo si era pentito. Il cugino Vittorio lo aveva | ||
215 | 1964 | a barba Sanfront. Ma il cugino Vittorio, proprio come | ||
216 | 1964 | Alberto e suo nonno, il vecchio barba Ceroni, era | ||
217 | 1964 | Margherita, e aveva investito il ricavo nella maggioranza delle | ||
218 | 1964 | accompagnarono con le macchine il furgone al cimitero. Dall | ||
219 | 1964 | vapori bianchi velavano appena il cielo. Oltre le sagome | ||
220 | 1964 | frastagliate delle tombe, oltre il breve tetto di ardesia | ||
221 | 1964 | di ardesia che coronava il muro del "primitivo", cioè | ||
222 | 1964 | arco maestoso, come se il cimitero naturalmente ne facesse | ||
223 | 1964 | ne facesse parte. Anche il cugino Vittorio seguiva, dignitoso | ||
224 | 1964 | paonazzo le guance e il collo, stretto il gran | ||
225 | 1964 | e il collo, stretto il gran corpo nel completo | ||
226 | 1964 | vigogna fumo di Londra. Il tempietto neoclassico dei Sanfront | ||
227 | 1964 | delle prime tombe. Perciò il tragitto fu breve. ¶ Quando | ||
228 | 1964 | certo perché desiderava che il proprio destino riservasse a | ||
229 | 1964 | del cugino, e ricordando il tono, ben diverso, con | ||
230 | 1964 | posizione naturale di tutto il mondo. Ma se, per | ||
231 | 1964 | di nuovo vide Irma: il suo sguardo scrutatore, cupo | ||
232 | 1964 | imminente, così aveva detto il medico, ma si avvicinava | ||
233 | 1964 | freno per Irma: forse il solo vero freno capace | ||
234 | 1964 | Che cosa sarebbe successo il giorno che non fosse | ||
235 | 1964 | intero materiale girato durante il primo mese e mezzo | ||
236 | 1964 | lavorazione era fissata per il venerdì e per il | ||
237 | 1964 | il venerdì e per il sabato notte, in un | ||
238 | 1964 | mettere in ordine anche il materiale di questa settimana | ||
239 | 1964 | Emilio voleva avere anche il parere di una vecchia | ||
240 | 1964 | l'operatore avevano avuto il minimo sospetto, cercò come | ||
241 | 1964 | subito di correggere. ¶ Seguendo il corso dei propri pensieri | ||
242 | 1964 | lo amava. E forse il gelo improvviso nel suo | ||
243 | 1964 | di non essere contraccambiata. ¶ 4 ¶ Il sapore della minestra di | ||
244 | 1964 | d'argento e con il suo cervo in vetta | ||
245 | 1964 | lavorazione; alla sua sinistra, il delicato profilo gotico, l | ||
246 | 1964 | bene al suo personaggio, il cospiratore giacobino dottor Ughes | ||
247 | 1964 | giacobino dottor Ughes; e il volto pallido di Gérard | ||
248 | 1964 | rassicurarlo, sembravano confermargli che il film era incominciato, e | ||
249 | 1964 | e ci andava dopo il lavoro, verso le nove | ||
250 | 1964 | nei giorni che precedono il primo giro di manovella | ||
251 | 1964 | manovella di un film, il lavoro del produttore è | ||
252 | 1964 | a carissimo prezzo, acquistati. Il giorno della traslazione, fissato | ||
253 | 1964 | della traslazione, fissato. E il film della Bufera era | ||
254 | 1964 | si erano sparpagliati per il bosco con i cestini | ||
255 | 1964 | con loro. Attraversarono sotto il sole scottante l'immenso | ||
256 | 1964 | verso strada povere bottegucce, il panettiere, il barbiere, il | ||
257 | 1964 | povere bottegucce, il panettiere, il barbiere, il macellaio, il | ||
258 | 1964 | il panettiere, il barbiere, il macellaio, il tabaccaio, l | ||
259 | 1964 | il barbiere, il macellaio, il tabaccaio, l'osteria: quanto | ||
260 | 1964 | solo o con Piero, il luogo aveva, ancora adesso | ||
261 | 1964 | come per incanto liberare il castello e i suoi | ||
262 | 1964 | Repubblica francese avevano invaso il Piemonte, gli alberi della | ||
263 | 1964 | sulle piazze dei villaggi, il re era fuggito in | ||
264 | 1964 | ed Emilio a produrre il film. Del resto, ci | ||
265 | 1964 | dimenticandone la causa e il significato e accettandola, indiscriminatamente | ||
266 | 1964 | di cui Stupinigi era il capolavoro o l'immagine | ||
267 | 1964 | nella sua realtà storica il passato di un paese | ||
268 | 1964 | passato di un paese, il piacere non meno profondo | ||
269 | 1964 | di Irma. ¶ Entrando sotto il pergolato della vecchia osteria | ||
270 | 1964 | della vecchia osteria, vide il cartello del posto telefonico | ||
271 | 1964 | foglietto dove aveva scritto il numero di Grazia a | ||
272 | 1964 | Torino in motocicletta Spartaco, il più giovane dei segretari | ||
273 | 1964 | buon fumatore di avana, il Corona Corona che L | ||
274 | 1964 | Si accorse, però, che il fumo bastava a tenerle | ||
275 | 1964 | Ecco un difetto che il semplice toscano non aveva | ||
276 | 1964 | prima di assopirsi, ma il toscano era Grazia... ¶ Nel | ||
277 | 1964 | la cifra fosse eguale, il suo. Niente complessi, niente | ||
278 | 1964 | pretendeva niente, se non il denaro che era stato | ||
279 | 1964 | a colazione, e tutto il resto della giornata, Grazia | ||
280 | 1964 | fino a mezzogiorno, e il pomeriggio usciva a spasso | ||
281 | 1964 | fine della giornata era, il primo momento, come stendersi | ||
282 | 1964 | asprezze, stranezze. Pareva che il suo piacere consistesse appunto | ||
283 | 1964 | era nell'interrogazione provava il contrario. La sua voce | ||
284 | 1964 | non era gelosa. Ma il morboso attaccamento e il | ||
285 | 1964 | il morboso attaccamento e il violento carattere di Irma | ||
286 | 1964 | rendere quando sarebbe venuto il momento della separazione, sebbene | ||
287 | 1964 | sabbia per non vedere il pericolo, cercava di dimenticare | ||
288 | 1964 | capelli nerissimi e lustri, il sorriso, i materni occhi | ||
289 | 1964 | era stato ben sciocco, il tentativo di classificare "gli | ||
290 | 1964 | donne che non provavano il piacere, poteva anche essere | ||
291 | 1964 | la curiosità di scoprirne il significato era stata, ora | ||
292 | 1964 | creato nel suo animo il miraggio di una seconda | ||
293 | 1964 | amava. E doveva avere il coraggio di ammettere a | ||
294 | 1964 | e si era proposto il quesito dello sguardo strano | ||
295 | 1964 | era la Beretta e il ritratto di Elena; in | ||
296 | 1964 | la violenza di Irma, il suo occhio scuro e | ||
297 | 1964 | poi tutto questo dramma. Il grave potrebbe essere come | ||
298 | 1964 | coprì la testa con il lenzuolo. La luce era | ||
299 | 1964 | delle finestre, da creare il buio in pieno giorno | ||
300 | 1964 | circolazione sanguigna che attenuava il prurito. Piero si era | ||
301 | 1964 | era trasferito al Policlinico il nove maggio. Pochi giorni | ||
302 | 1964 | ragionamenti tra loro contraddittori. Il primo: che Irma era | ||
303 | 1964 | quasi la amava, ormai il salto era stato fatto | ||
304 | 1964 | salto era stato fatto, il guaio combinato: sarebbe stato | ||
305 | 1964 | e a renderla innocua. Il secondo: che Irma era | ||
306 | 1964 | sembrava credere. ¶ Per semplificare il problema, altrimenti arduo, degli | ||
307 | 1964 | Mare. E per tutto il mese di maggio, quasi | ||
308 | 1964 | mentito. Ma neppure lei: il suo attaccamento era risultato | ||
309 | 1964 | sera, la scorgesse attraverso il vetro nella buca delle | ||
310 | 1964 | successo di udire squillare il telefono e, fingendosi la | ||
311 | 1964 | sembrava piuttosto improbabile. E il potere, che aveva scoperto | ||
312 | 1964 | dava di nuovo, nonostante il definitivo esame di coscienza | ||
313 | 1964 | frequenti. Per esempio. Ultimato il montaggio del film di | ||
314 | 1964 | credeva, in buona fede. Il posto allo stabilimento di | ||
315 | 1964 | no le sfascio! Lasciami il braccio... Amore, amore mio | ||
316 | 1964 | gli sarebbe parso sproporzionato. Il giorno dopo, ripensandoci con | ||
317 | 1964 | alle lampade, ne dimezzò il numero. ¶ L'imprevedibilità era | ||
318 | 1964 | L'imprevedibilità era forse il vero segreto del fascino | ||
319 | 1964 | non c'entrava. Ma il piacere genuino di trovarsi | ||
320 | 1964 | ancora che manca è il vino. Che vino devo | ||
321 | 1964 | resto, ammise tra sé, il progetto lo divertiva. ¶ "Che | ||
322 | 1964 | Emilio sentì che era il momento di puntare i | ||
323 | 1964 | di Irma, ne approfondiva il fascino: e sostituiva morbosamente | ||
324 | 1964 | nell'anima di Emilio, il vero amore. ¶ Giacevano nudi | ||
325 | 1964 | le finestre, aperte. Entrava il chiarore dell'illuminazione stradale | ||
326 | 1964 | dell'illuminazione stradale e il riflesso tangente dei marmi | ||
327 | 1964 | quando abbiamo visto insieme il film in proiezione, tu | ||
328 | 1964 | scavandosi un posto con il proprio corpo nel corpo | ||
329 | 1964 | tutta, e per posare il capo sulla sua spalla | ||
330 | 1964 | che cosa ha fatto il tuo Gentili, ecco che | ||
331 | 1964 | che non era più il caso di continuare. Indovina | ||
332 | 1964 | proprio che ci credeva." ¶ "Il bello è" disse Emilio | ||
333 | 1964 | così bene. Aveva accettato il mistero, ma l'inerzia | ||
334 | 1964 | loro sorriso etrusco; tutto il suo volto, fresco, giovanile | ||
335 | 1964 | crescere dentro di sé il bisogno della libertà. Grazia | ||
336 | 1964 | cabaret. ¶ Magari, magari... Succedeva il contrario di ciò che | ||
337 | 1964 | Irma cominciò a provare il piacere, quell'espressione cambiò | ||
338 | 1964 | Emilio credette di riconoscere il sorriso melanconico e quasi | ||
339 | 1964 | ripeté, purtroppo con allarme, il quadrante fosforescente del Rolex | ||
340 | 1964 | che devi? È per il suo bene, per la | ||
341 | 1964 | e già stava componendo il numero, già gli tendeva | ||
342 | 1964 | numero, già gli tendeva il ricevitore. ¶ "Parla prima tu | ||
343 | 1964 | supplicò Emilio. Irma vide il suo smarrimento, e parlò | ||
344 | 1964 | parlo ancora dalla proiezione: il film è finito solo | ||
345 | 1964 | parlare..." ¶ Emilio prese tremando il ricevitore. Temeva di tradirsi | ||
346 | 1964 | qualche incertezza nella voce. Il cuore gli batteva forte | ||
347 | 1964 | Irma aveva giustificato abbastanza il proprio ritardo. Forse, insistere | ||
348 | 1964 | ha dato Stablum fa il suo effetto. Niente, sai | ||
349 | 1964 | scatto, appena sentì posare il ricevitore. Aveva in mano | ||
350 | 1964 | ricevitore. Aveva in mano il ritratto di Elena, nella | ||
351 | 1964 | Senti," disse decisa: e il tono della sua voce | ||
352 | 1964 | figura eretta, ancora scarmigliata: il gesto spavaldo con cui | ||
353 | 1964 | cui teneva in mano il portaritratti. ¶ "Tua moglie? Peggio | ||
354 | 1964 | quella che ha più il diritto di starti vicino | ||
355 | 1964 | portalo a casa!" Posò il ritratto sulla tavola, rivoltandolo | ||
356 | 1964 | aveva scoperto che, per il piacere del cambiamento, o | ||
357 | 1964 | via del Mare: sentiva il bisogno di coricarsi dove | ||
358 | 1964 | rivedere, nell'immaginazione, ma il più esattamente possibile, il | ||
359 | 1964 | il più esattamente possibile, il suo strano sguardo cupo | ||
360 | 1964 | troppo incuriosito per desiderare il sonno, gli occhi delle | ||
361 | 1964 | che mi dicevano: "Ecco il mio cuore". E io | ||
362 | 1964 | mia fiducia era completa. Il mio sguardo attraversava in | ||
363 | 1964 | opachi: sembrava che vedessero il nulla, e annullassero la | ||
364 | 1964 | erano capaci di provare il piacere o che, più | ||
365 | 1964 | era assurdo. Ma allora, il suo sguardo? ¶ Forse, come | ||
366 | 1964 | a poco lo vinse il sonno. ¶ Ah, finalmente, non | ||
367 | 1964 | Ah, finalmente, non più il buio! ¶ Liste di luce | ||
368 | 1964 | Respirava affannato. Non più il buio, non più il | ||
369 | 1964 | il buio, non più il sogno. La realtà: diversa | ||
370 | 1964 | ora? Avrebbe voluto guardare il Rolex sul comodino: avrebbe | ||
371 | 1964 | così facendo, di perdere il ricordo del sogno spaventoso | ||
372 | 1964 | si era appena svegliato: il buio... la camera da | ||
373 | 1964 | da letto, anzi proprio il letto, il grande e | ||
374 | 1964 | anzi proprio il letto, il grande e alto letto | ||
375 | 1964 | arguire che fosse... ahi, il sogno, il sogno svaniva | ||
376 | 1964 | fosse... ahi, il sogno, il sogno svaniva: come una | ||
377 | 1964 | che cosa. Aveva alzato il braccio per afferrare la | ||
378 | 1964 | afferrare la peretta, schiacciava il bottoncino. Udiva il clic | ||
379 | 1964 | schiacciava il bottoncino. Udiva il clic. Ma la luce | ||
380 | 1964 | morto non aveva, però, il volto lungo, magro, triste | ||
381 | 1964 | pochi minuti dopo, ricordando il sogno, Emilio credette, per | ||
382 | 1964 | lui non osava vedere il volto. Mani scheletrite, che | ||
383 | 1964 | Oh, non gli importava il significato del sogno, e | ||
384 | 1964 | squisite apparenze scelte per il proprio piacere, e si | ||
385 | 1964 | chi fosse in realtà il suo amico: non doveva | ||
386 | 1964 | a Gentili. Questo era il segreto della conversione di | ||
387 | 1964 | nell'argento dello schermo il viso di Gentili. A | ||
388 | 1964 | perciò le avrebbe fatte il giorno dopo, direttamente a | ||
389 | 1964 | una via di mezzo: il fiocco nero reggeva la | ||
390 | 1964 | avesse mai visto. E il colore dei suoi capelli | ||
391 | 1964 | vedeva da vicino) era il più straordinario, il più | ||
392 | 1964 | era il più straordinario, il più meraviglioso colore che | ||
393 | 1964 | con cui una stringeva il quaderno e l'altra | ||
394 | 1964 | la matita, dicevano soltanto il suo onesto impegno nel | ||
395 | 1964 | onesto impegno nel lavoro, il suo affanno di non | ||
396 | 1964 | certamente amato e conosciuto il corpo del Gentili. Possibile | ||
397 | 1964 | ingresso. Si volse, vide il custode: ¶ "Buona sera, Monticone | ||
398 | 1964 | avvocato: io, intanto, faccio il giro ai piani di | ||
399 | 1964 | di sopra. Buona notte." ¶ Il passo di Monticone si | ||
400 | 1964 | dettare. Gli sembrò che il grande silenzio della notte | ||
401 | 1964 | angoli, che esprimeva sempre il sorriso, ora, invece, per | ||
402 | 1964 | fatto nascere in lui: il desiderio di conoscere quale | ||
403 | 1964 | e turgido schiacciarsi contro il suo, quasi un unico | ||
404 | 1964 | per la prima volta il profumo fresco e naturale | ||
405 | 1964 | senza nemmeno saperlo. E il cambiamento, la "conversione" era | ||
406 | 1964 | gioia, che stava pronunciando il suo nome con un | ||
407 | 1964 | sue boccette di olio, il suo prurito, la sua | ||
408 | 1964 | inebriato di Irma: aprire il portoncino: salire di corsa | ||
409 | 1964 | dietro la porta, mettere il catenaccio: entrare nella galleria | ||
410 | 1964 | sua naturale grazia, o il vero affetto che sentiva | ||
411 | 1964 | sentiva pronunciare sul serio il verbo amare. Evidentemente, rifletté | ||
412 | 1964 | potrei non... desiderarla più. Il verbo amare, no, per | ||
413 | 1964 | per tu col destino. Il destino era il viso | ||
414 | 1964 | destino. Il destino era il viso puro di Irma | ||
415 | 1964 | definitiva e senza trucchi, il destino erano quelle braccia | ||
416 | 1964 | ventre che premeva contro il suo membro. Quello, era | ||
417 | 1964 | suo membro. Quello, era il destino. E al destino | ||
418 | 1964 | e dolore insieme, provò il bisogno, per un attimo | ||
419 | 1964 | a tempo a evitare il peggio, a salvarsi. Invece | ||
420 | 1964 | continuare ad andare verso il letto, ricominciò a baciarla | ||
421 | 1964 | a quello che sembrava il destino, trovò, invece, un | ||
422 | 1964 | lasciarli sfogare, c'è il rischio di fare peggio | ||
423 | 1964 | inamidate, di lino celeste: il colore che andava bene | ||
424 | 1964 | automobile, palco al Regio, il migliore sarto e il | ||
425 | 1964 | il migliore sarto e il migliore calzolaio di Torino | ||
426 | 1964 | po' sordido e austero: il programma, ancora adesso, di | ||
427 | 1964 | per celebrare ogni sera il nuovo corso dei propri | ||
428 | 1964 | Le ospiti reagivano secondo il loro ceto e la | ||
429 | 1964 | luce subito spenta. Ma il momento bastò, a Emilio | ||
430 | 1964 | vedere. Le spalle e il seno generosi. La vita | ||
431 | 1964 | donna fatta. Ed era il peso di una donna | ||
432 | 1964 | letto. ¶ Aveva lasciato acceso il solito leoncino. Né Irma | ||
433 | 1964 | più costose. Senza contare il grave disagio che la | ||
434 | 1964 | se non erro, è il vero motivo per cui | ||
435 | 1964 | vero motivo per cui il suo amico desidererebbe essere | ||
436 | 1964 | smorfia sprezzante: "Tutto normale, il tuo amico è andato | ||
437 | 1964 | zio? Un fabbro. E il prozio? Un contadino. Ognuno | ||
438 | 1964 | quando era stato dichiarato il tifo. Tuttavia, contro questo | ||
439 | 1964 | Emilio si sentiva stringere il cuore. Capì, ora, come | ||
440 | 1964 | mai, nella decisione, entrasse il cambiamento di Irma. Arrivò | ||
441 | 1964 | fatto un biglietto per il direttore del Policlinico, dove | ||
442 | 1964 | labbra Stablum, indietreggiando verso il tramezzo vetrato quanto bastava | ||
443 | 1964 | che figura ci fa il medico? E se invece | ||
444 | 1964 | E se invece no, il malato non è più | ||
445 | 1964 | o mi ungo. Passo il tempo così. Ma, ungersi | ||
446 | 1964 | caso: prima che venga il caldo." ¶ Emilio disse che | ||
447 | 1964 | capì perché aveva provato il bisogno di salire a | ||
448 | 1964 | gli occhi di Piero. Il colore marrone era lo | ||
449 | 1964 | dalla macchina, vide, attraverso il cancelletto, nel giardino, le | ||
450 | 1964 | finestre gialle, che proiettavano il loro chiarore sulla ghiaia | ||
451 | 1964 | Piemonte. Ecco, questo era il programma. A tutto c | ||
452 | 1964 | salvo alla morte: ripeteva il proverbio, pensava a Piero | ||
453 | 1964 | con se medesimo, cominciando il giorno dopo telefonò a | ||
454 | 1964 | indomani un'assistente montatrice. Il tenente Pilade, della Paramount | ||
455 | 1964 | settimana, la quiete e il segreto della saletta, passare | ||
456 | 1964 | e arrivando, quando scostava il velluto grigio, trovarla seduta | ||
457 | 1964 | e deserta, per prendere il tram a piazza Fiume | ||
458 | 1964 | anche per brevi istanti, il sorriso delle sue labbra | ||
459 | 1964 | Ma non ne aveva il coraggio. Ebbe, così, l | ||
460 | 1964 | era pronto a contraccambiare il favore nel più concreto | ||
461 | 1964 | di Lecce avevano annunziato il loro arrivo per l | ||
462 | 1964 | gli inchini degli uscieri; il sorriso sempre trionfale della | ||
463 | 1964 | sempre trionfale della Bruscantini; il quotidiano colloquio con Golzio | ||
464 | 1964 | la sua manona tesa; il regista M., glabro, ossequioso | ||
465 | 1964 | fuori, su Villa Borghese, il cielo d'aprile, con | ||
466 | 1964 | quale l'aveva arredata il principe Stroganoff, l'ambiente | ||
467 | 1964 | non era possibile distinguere il significato: scene di caccia | ||
468 | 1964 | con un amico, chiedeva il divorzio. Ebbene? Che cosa | ||
469 | 1964 | Glori. Andò a vedere il nuovo ponte sul Tevere | ||
470 | 1964 | stupore. Gli parve che il ponte fosse lì naturalmente | ||
471 | 1964 | per ricordare agli italiani il loro fascismo. Di quella | ||
472 | 1964 | colpa? Che cosa contava il passato? ¶ La tenda, finalmente | ||
473 | 1964 | sarebbe stata proprio sicura. ¶ Il film, a pezzi, lo | ||
474 | 1964 | nobile e delicata, che il mito romantico della passione | ||
475 | 1964 | fortunatamente poco riconoscibile. Per il momento la rivelava soprattutto | ||
476 | 1964 | troppo impacciata e stonata, il suo accento troppo volgare | ||
477 | 1964 | bisognava, per giudicare, attendere il doppiaggio. Infine, si rese | ||
478 | 1964 | mesi. Ogni volta che il viso di Gentili appariva | ||
479 | 1964 | Irma stringessero a sé il corpo muscoloso e liscio | ||
480 | 1964 | temendo di essere ipocrita, il corso del ragionamento, e | ||
481 | 1964 | proprio d'oro. Per il momento, si disse Emilio | ||
482 | 1964 | passo verso la guarigione. ¶ 3 ¶ Il blu delle tonache, tonaca | ||
483 | 1964 | dal verde della primavera, il blu particolare e imprevisto | ||
484 | 1964 | mondo in dermapatologia tropicale, il boemo padre Stablum. Noto | ||
485 | 1964 | appuntamento con Stablum. Durante il tragitto Piero gli aveva | ||
486 | 1964 | nella pelle di tutto il corpo, eccetto le estremità | ||
487 | 1964 | eccetto le estremità e il capo: crescevano di volume | ||
488 | 1964 | così continuo, che ormai il sonno era diventato labile | ||
489 | 1964 | di notte, a cui il prurito cedeva, di tanto | ||
490 | 1964 | una propria stanchezza. Anche il volto di Piero mostrava | ||
491 | 1964 | volto di Piero mostrava il segno di un peggioramento | ||
492 | 1964 | ammettere che, a parte il sonno e il prurito | ||
493 | 1964 | parte il sonno e il prurito, mi sento, dentro | ||
494 | 1964 | me, necessaria. Parlerò con il professore, poi ti dirò | ||
495 | 1964 | delle lenti. Disse: ¶ "Sono il dottor Stablum." ¶ Aveva una | ||
496 | 1964 | dove finiva di girare il film, L. aveva telefonato | ||
497 | 1964 | Gentili". In quell'attimo, il primo pensiero di Emilio | ||
498 | 1964 | stato per Irma: era il caso, o no, di | ||
499 | 1964 | da rimproverarsi se non il desiderio di vederla: non | ||
500 | 1964 | per lì, aveva interpretato il suo cocciuto restare di |