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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cesare Battisti, Gli alpini, 1916

concordanze di «il»

nautoretestoannoconcordanza
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1916
situazione. Essa è stata il vincolo fra noi e
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è questo che costituisca il titolo maggiore alla nostra
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si possa immaginare, senza il compenso della sanzione pubblica
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venuta ad aiutarci come il cavaliere della leggenda che
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della leggenda che presta il suo braccio e la
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soggetto della mia parola il soldato italiano, mi veniva
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veniva concesso di associare il nome glorioso dell’istituzione
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aver istituito raffronti tra il sacrificio individuale e l
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mia vita — non dimenticherò il paterno affetto con cui
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gli ufficiali irredenti e il dolore dei soldati per
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della guerra ci procurava il vederci talvolta non compresi
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vederci talvolta non compresi, il sentir citate o con
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scetticismo o con ignoranza il me delle nostre città
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me delle nostre città, il veder confusa l’azione
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la grande proprietà; tutto il loro patrimonio consiste in
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un re chi ha il campo e la casa
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tradizioni e ne prende il colore. ¶ Vengon questi alpini
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recenti, che non è il momento di esporre, li
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vergini selve della Balcania; il lor sudore ha fecondato
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attendevano d’aver varcato il vecchio confine, di aver
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confine, di aver finito il non lieto incontro coi
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quella preparazione morale che il popolo più minuto, più
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ritrovi, senza caffè, dove il ritmo della vita pubblica
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fredde e scolorite che il prete annuncia dal pulpito
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tanto in tanto comunica il maestro o il medico
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comunica il maestro o il medico. ¶ I reduci dalle
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a questi montanari affidato il più difficile compito. Nella
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col vincere la trincea, il reticolato, la ridotta nemica
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come nell’Alto Isonzo. ¶ Il generalissimo annunciava col suo
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la frontiera, era avvenuta. ¶ Il che voleva dire che
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imporre noi all’avversario il luogo e il modo
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avversario il luogo e il modo del combattimento. ¶ Ovunque
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del combattimento. ¶ Ovunque, dopo il primo urto; dopo la
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trovammo alla meta che il Comando Supremo s’era
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una paratoia può inondare il territorio sottostante. Bastava che
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mille doppi più difficile. ¶ Il nostro sbalzo in avanti
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esclusivamente lì ove esiste il valico maggiore, ove c
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maggiore, ove c’è il raccordo stradale; la guerra
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esser conosciuto ed apprezzato il tipo nella nostra guerra
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è molta neve, quando il viandante ha sulle spalle
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genere: «La cima o il valico fu superato una
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e dietro a quelli il plotone. ¶ Ma la scalata
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fare la strada per il quotidiano invio dei viveri
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munizioni. ¶ In certe cime il primo drappello che vi
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fucilate, senza mai avere il cambio. Oggi su queste
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all’altro della linea! ¶ Il nemico più temibile dei
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giorni (come del pari il nemico dell’inverno e
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incamiciati di bianco — contro il manipolo dei nostri alpini
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Al Passo — che porta il nome fatidico dell’ Eroe
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soglion porre a ricordo il loro biglietto da visita
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ogni valico ha avuto il suo fatto d’arme
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dal generale che chiamavan il papà degli alpini, dal
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generale che era sempre il primo, dinanzi a tutti
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a tutti, dal generale il cui nome è inciso
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sulle prative pendici fra il Garda e l’Adige
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alla sella di Nago. ¶ Il fatto positivo, tangibile, che
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ristretto di un terzo il fronte primitivo. Dei 360 000 abitanti
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monti, muore di sete, il montanaro, frugando con l
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di scegliere la strada, il montanaro procede sicuro, scruta
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subito intuisce quale è il posto atto al riparo
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aveano temperature, di meno 30°, il nostro alpino seppe resistere
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questa Milano che ospita il senatore Perrucchetti, il generale
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ospita il senatore Perrucchetti, il generale illustre, che, quarantatre
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anni or sono, dettava il primo programma d’organizzazione
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la reciproca stima e il comune consentimento al dovere
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ove la rivoltella e il bastone tengon il posto
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e il bastone tengon il posto dell’affetto. Ma
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quello che è stato il campo delle sue esercitazioni
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elemento di vita, come il pilota in mare e
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come una sola cosa. Il terreno si immedesima colle
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non sia lastricato; ma il montanaro ha la sensazione
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sensazione della montagna, ha il senso geografico del territorio
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come la valle presupponga il valico, la cima, la
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la cima, la vedretta, il nevaio; sente la continuità
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e venete prima che il governo austriaco colla sua
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per cui era negato il transito ai pastori e
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e vetta; ma fu il soldino dei montanari, raccolto
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nei recessi; per cui il montanaro vissuto sul confine
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attaccamento alla terra, ed il fatto che fin che
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di imperatori romano-germanici. Il Tonale vide ben ventiquattro
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1916
ne videro Ponte Caffaro, il Canal di Brenta, e
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mai che si spegnesse il ricordo delle loro gesta
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Legnano valse a mutar il loro animo. Prima che
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1916
di un’incursione svanisse il ricordo, si apprestaron sempre
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Ma ricordavo prima come il montanaro delle nostre Alpi
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grandi lavori ferroviari, che il nostro montanaro vagabonda di
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i nostri soldati varcarono il confine e nelle terre
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delle tende; ed anche il piantar le tende è
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abbia tentati, per sbarcare il lunario, cento altri? ¶ L
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una prima avanzata era il soldato ideale. Sotto i
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nell’arte di costruire il soldato svelto e sicuro
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Improvvisa in pochi minuti il riparo per 1a notte
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per gli ufficiali e il baracchino per la messa
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per la messa e il salone per il barbiere
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e il salone per il barbiere e il botteghino
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per il barbiere e il botteghino dei calzolai, costruzioni
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che stanno scavando passerà il 149, o il 210 o qualche
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scavando passerà il 149, o il 210 o qualche altro mostro
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venerazione, lavorano con celerità. ¶ Il soldato alpino si rivela
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al tempo stesso come il soldato romano. È conquistatore
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costruttore. Non getta via il piccone per la spada
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Quando la pace permetterà il rifiorire dell’alpinismo e
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nuove generazioni per portar il saluto a quelli dei
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soldati ma di tutto il popolo si volgerà alle
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attesa non sarà lunga!) il ritorno delle vincitrici legioni
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attitudini professionali, hanno acuito il suo valore morale, per
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aspri, rispondono lo slancio, il coraggio, lo spirito di
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stella, al destino. E il montanaro che emigra non
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con più agio assicurato il domani? Non sa che
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si chiede quale sarà il suo domani. Non ha
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creato attraverso lo spasimo, il dolore di intere generazioni
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costanza hanno nell’affrontare il nemico. Sono capaci di
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di monte hanno cacciato il nemico, vi si attaccano
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alba a notte inoltrata. ¶ Il drappello vittorioso doveva avere
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drappello vittorioso doveva avere il cambio con truppa fresca
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piangeva per l’ira, il dolore e l’avvilimento
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confini. Ma non aspettatevi il loro aiuto nelle piccole
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Ma se davvero incombe il pericolo, ma se sul
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se la tormenta e il gelo minacciano una fine
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chi lo ha visto il ritorno dei compagni col
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volti silenziosi e mesti! Il medico è sempre pronto
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si lanciò a sorreggere il tenente. Cadde anche egli
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con lapidi e cippi! Il loro dolore è però
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lontani e vi additano il corrugamento o la falda
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gli austriaci che sbagliano il bersaglio e sprecano granate
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come una risata sonora il loro grido «Vampa, Vampa
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Vampa, Vampa!» allorchè scorgono il balenìo del cannone austriaco
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dietro ai ripari, mentre il proiettile giunge miagolando, fischiando
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piedi e sembrano provocare il nemico a sprecare munizioni
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sprecare munizioni. Che se il nemico, come succede spesso
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la sposa!» che è il grido con cui accompagnano
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razza; robusti, resistenti come il granito dei loro monti
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vorrei dire quasi creato, il nuovo soldato d’Italia
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che con sè portava il montanaro divenuto alpino (come
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come nel suo campo il soldato sia uno schiavo
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l’alpino è divenuto il miglior giudice della santità
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come l’archivio e il tesoro di famiglia, e
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di famiglia, e conteneva il patto dotale, il contratto
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conteneva il patto dotale, il contratto colonico, le lettere
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cose per loro preziose: il sacchetto della farina bianca
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sacchetto della farina bianca, il pane cioè pei bimbi
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sostenitori dell’Austria e il pensiero dell’alpino dovea
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conto teneva la Germania il nostro paese? Non era
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era essa che voleva il sangue delle nostre plebi
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quale molti vedono solo il problema nazionale e dimenticano
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invasione balcanica; ¶ Ecco trovato il perchè delle colossali opere
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di una dimostrazione froebeliana, il vederli scaturire palpitanti dall
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sono la premessa, sono il fondamento della loro civiltà
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esame delle relazioni fra il sentimento nazionale e lo
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alla guerra hanno portato il contributo, per molti inatteso
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la fratellanza degli italiani. ¶ Il regionalismo, mai combattuto fino
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nè dall’esercito stesso; il regionalismo ha avuto dalla
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Esso ha dovuto cedere il posto alla fusione intima
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inni del risorgimento risorti, il saluto a Trento e
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l’ufficiale deve per il primo saperlo e promette
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è sempre l’ufficiale il confidente. L’ufficiale diventa
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in certi momenti solenni il confessore e il notaio
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solenni il confessore e il notaio, ma come si
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ma renitenti ad accogliere il discorso altrui? Che ne
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antica bottega dell’artigiano; il contatto vivo, diretto con
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offrire direttamente alla patria il contributo di forza fin
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la patria pareva solo il ricordo della nostra supremazia
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nostra gloria nell’arte, il ricordo delle gesta più
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i propri figli; calpestare il proprio onore. È il
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il proprio onore. È il popolo che s’è
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vita! ¶ Che tutti portino il loro contributo di amore
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del suo popolo e il cuore dell’uno e
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alba del suo riscatto il gran Re che accolse
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gran Re che accolse il grido di dolore degli
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ed ha oggi, che il risorgimento si compie, il
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il risorgimento si compie, il Re non ignaro della
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Italia d’oltre confine, il Re che è sceso