Alessandro Manzoni, Il conte di Carmagnola, 1820

SIGNOR ¶ CARLO CLAUDIO FAURIEL ¶ IN ATTESTATO ¶ DI CORDIALE E

di gusto ricevuti comunemente in Italia, e sanzionati dalla

princìpi che ho seguiti in questo lavoro. Alcuni scritti

così vasta applicazione, che in essi si può trovare

mali che possano accadere in questo mondo. ¶ Tra i

può esser trattata tutta in astratto, e senza far

la quale si compie in un sol luogo, e

parti di questa avvengano in diversi luoghi, e che

verosimiglianza non deve nascere in lui dalle relazioni dell

dell'azione, l'argomento in favore delle unità svanisce

Queste regole non sono in analogia con gli altri

assistendo ogni giorno e in tutti i paesi a

osservate; e il popolo in questa materia è il

l'unità di luogo in ispecie incontrò ostacoli da

quando vi fu messa in pratica da Mairet con

da una Sofonisba noiosa. In Italia queste regole sono

non le osservano esattamente in fatto. Perché, senza parlare

luogo che si trova in alcune tragedie italiane e

occupa nella rappresentazione. Appena in tutto il teatro francese

e si sono messi in un campo dove non

dove non possono sostenersi in nessuna maniera. Giacché si

che uno si tenga in un limite fissato così

regole? Accade qui, come in molte altre cose, che

sono parole senza senso in letteratura; sono di quelle

uomini; e si danno in questo senso licenze felici

metaforiche e ambigue, vere in un senso e false

un senso e false in un altro; perché la

E a voler mettere in chiaro l'erroneità della

che come un poema in dialogo, fatto soltanto per

pari che il narrativo. In tal caso, chi vuol

chi potrebbe mai stare in dubbio? Certo, meno d

che disse molto sensatamente in un caso consimile un

errore solo è frivolo in ogni senso. Tutto ciò

ha sentenziato col fatto in favore del teatro. Mi

l'arte; e che in conseguenza la poesia drammatica

contro la poesia drammatica in generale. Mi pare che

che siano stati tratti in errore dal non aver

sistema che quello seguito in Francia. Se ne può

Coro introdotto una volta in questa tragedia, il quale

l'intenzione, che riportando in parte ciò che il

del poeta che parla in nome dell'intera umanità

Vollero i greci che in ogni dramma il Coro

si possa però ottenere in parte il loro fine

vantaggio per l'arte, in quanto, riserbando al poeta

dove egli possa parlare in persona propria, gli diminuiranno

Cori potessero mai essere in qualche modo adattati alla

Bartolommeo Bussone, contadino, nacque in Carmagnola, donde prese il

si sa di certo in qual anno nascesse: il

Pavia era rimasto erede, in titolo, del Ducato. Ma

ribellate, alcune erano tornate in potere de' loro antichi

un piccolo principato, morì in Pavia lo stesso giorno

fu ucciso da' congiurati in Milano. Filippo sposò Beatrice

lo sforzò a ritirarsi in Monza, dove assediato, rimase

Carmagnola si segnalò tanto in questa impresa, che fu

Carmagnola che gli riacquistò in poco tempo Piacenza, Brescia

potere e come prigioniero in Pavia, possedeva nel 1424 venti

esso, non si sa in qual grado; e si

grado; e si fabbricò in Milano il palazzo chiamato

si risolvette di recarsi in persona a parlare col

col principe. Questo dimorava in Abbiategrasso. Quando il Carmagnola

annunziare al Duca, ebbe in risposta ch'era impedito

arrivarlo. ¶ Andò il Carmagnola in Piemonte, dove abboccatosi con

I Fiorentini, impegnati allora in una guerra infelice contro

essi perché volessero rimanere in pace con lui. In

in pace con lui. In questo frattempo un Giovanni

principe. Il Bigli attribuisce in gran parte a questa

guerra. Il doge propose in senato che si consultasse

d'Italia fu proclamata in Venezia il giorno 27 gennaio

tragedia. ¶ "Ridussesi la guerra in Lombardia, dove fu governata

dal Carmagnola virtuosamente, ed in pochi mesi tolse molte

Brescia; la quale espugnazione in quelli tempi, e secondo

per la prima volta in uso un suo ritrovato

cavarne profitto. Attaccò Maclodio, in vicinanza del quale era

da un terreno paludoso, in mezzo al quale passava

sodo: il Conte mise in queste degli agguati, e

gli altri quattro, chi in una maniera, chi nell

i soldati vittoriosi lasciarono in libertà quasi tutti i

tutti erano stati messi in libertà, meno un quattrocento

che non solo scriveva in que' tempi, ma aveva

tempi, ma aveva militato in quelle guerre, Andrea Redusio

soldati, esponendosi a venire in odio a tutta la

Il castellano che comandava in Soncino per il Duca

dell'esercito, e cadde in un agguato, dove lasciò

lo rattennero dal venire in aiuto all'armata veneta

capitano di essa fuggì in una barchetta. ¶ Gli storici

liberarsi del Carmagnola, cercò in qual maniera potesse averlo

andò senza sospetto, e in tutto il viaggio furono

veneziani, sono d'accordo in questo; pare anzi che

nel palazzo, e condotto in prigione. Fu esaminato da

alcuni) si trovavano allora in Venezia. ¶ Nulla d'autentico

naturale a chi parla in favore della forza. Senza

della forza. Senza perdersi in congetture, asseriscono che il

che gli si dava in Italia; si badi alla

tanto più da notarsi, in quanto s'adoprava con

non poteva mai venire in mente a quell'uomo

ai ducali di sostenersi. In somma giunse a tale

dopo formale processo, decapitato in Venezia... come reo di

stupore il vedere addotto in prova della reità d

reità d'un uomo in giudizio segreto di que

conoscere a' suoi lettori. In quanto al fatto de

Duca: furono semplicemente messi in libertà. Non vedo poi

poi perché si entri in congetture per ispiegare la

la condotta del Carmagnola in questa occasione, quando la

fece un gran rumore in tutta l'Italia; e

Italia; e pare che in particolare i Piemontesi la

essere venuto il tempo in cui sarebbesi abbondantemente vendicata

di questo gran capitano in quella nobile e bellicosa

l'aver supposto accaduto in Venezia l'attentato contra

vita del Carmagnola, quando in vece accadde in Treviso

quando in vece accadde in Treviso. ¶ IL CONTE DI

I ¶ Sala del Senato, in Venezia. ¶ IL DOGE e

occhi nostri fu tentata, in questa ¶ stessa Venezia, inviolato

e l'assassino è in ceppi. ¶ Mandato egli era

l'onta aperta ¶ che in un nostro soldato a

quella mano sbalzar che in trono il pose; ¶ e

che più a lungo in questa ¶ inonorata, improvida, tradita

volle ¶ spezzar quest'arme in nostra mano; e noi

fedele e saggio avviso in questo, ¶ che dal Conte

prima ¶ occasion s'affaccia in che di voi ¶ si

Repubblica, e vi mostri ¶ in che conto vi tiene

che conto vi tiene: in grave affare ¶ grave consiglio

giorno a giorno ¶ aggiungere in silenzio, e che guardarsi

che guardarsi ¶ tristamente, tirarla in luce ancora, ¶ e spenderla

possa un dì, che in loco indegno ¶ vostr'alta

soltanto il vostro senno. In suo soccorso ¶ contro il

se mai fu caso in cui sperar m'attenti

concesso ¶ di me parlarvi in breve, e un core

io sono al punto in cui non posso a

sul partito che presi in cor non sento, ¶ perch

la fortuna ¶ così distinte in suo cammin presenta ¶ le

correr degg'io, dove in periglio sono ¶ di riportar

vita anch'essa ¶ stava in periglio: a ciò non

io voglio dar, ma in campo, ¶ per nobil causa

chiesi un asilo; e in questo ancora ¶ ei mi

servirò, ma franco e in mio proposto ¶ deliberato, come

li deggio: a molti in mente ¶ dura il pensier

è grato; e vede in esso, ¶ non men che

è il più sicuro, in forse ¶ chi potria rimaner

assai ¶ considerarle, perché tutto in esse ¶ ei s'è

e dargli ¶ occasion che, in mezzo all'opra, e

lode al ciel, nulla in Venezia io vedo ¶ che

l'arbitrio dello Stato in mano? ¶ Ei diritto, anderà

fiducia; e poi ¶ che in così giusta e grave

che presumer lo faccia. In questo Stato ¶ pochi il

vivendo ¶ della gloria passata, in atto sempre ¶ di render

decide. Eh! se Venezia in pace ¶ riman, degg'io

chiuso e celato ancora ¶ in questo asilo rimaner, siccome

troverò tra tanti prenci, in questa ¶ divisa Italia, un

una gran fede ¶ poneste in me: ne sarò degno

te gli ha fatti? In pria l'esser tu

che tu ne festi in ogni incontro. Alcuno ¶ non

se non allor che in tuo cammin li trovi

ch'io sia sempre in tai nodi avviluppato ¶ che

giorno ¶ io sia colto in tai nodi, e vi

sol colui che nacque ¶ in luoghi e in tempi

nacque ¶ in luoghi e in tempi ov'uom potesse

aperto ¶ mostrar l'animo in fronte, e a quelle

è concesso impunemente ¶ fallire in ciò che a te

han la mia sorte in mano. ¶ Ma tu stranier

sé che non pensava in prima. ¶ IL CONTE ¶ Tu

chi mi disama: ¶ tutto in letizia finirà. Tu intanto

Sì, condottier; come ordinaste, in pronto ¶ son le mie

forse ¶ mai da' barbari in poi non vide a

sforzo è di Filippo. In ogni ¶ fatto di guerra

salvar, ma che perduto in una volta ¶ mai più

ad occhi chiusi, ¶ avventurarlo in un sì piccol campo

sì piccol campo, ¶ e in un campo mal noto

e a sinistra paludi, in esse sparsi ¶ i suoi

quivi il nemico: ivi in un giorno, ¶ senza svantaggio

e Fortebraccio; voi giungete in tempo: ¶ ditelo voi, come

grido ¶ s'alzava; ognuno in me fissando il guardo

condottiero, ed a fidarsi in lui. ¶ MALATESTI ¶ Dimentichiamo or

son più quelle guerre, in cui pe' figli ¶ e

cara, ¶ combatteva il soldato; in cui pensava ¶ il capitano

mercenarie genti ¶ noi comandiamo, in cui più di leggieri

è forza. ¶ Vil tempo in cui tanto al comando

pari al nemico; andiamo in luogo ¶ dove lo siam

a lui ¶ lascerem quasi in dono? I valorosi, ¶ che

piace ¶ noveratele voi, ché in tal pensiero ¶ troppo caldo

brano ¶ soffriam così che in nostra man si scemi

tutto arrischiam l'esercito in un campo ¶ ov'egli

vantaggio. Or questo ¶ poniamo in salvo; ché le terre

appare, ¶ a non mirarlo in faccia, a lasciar soli

son più quelle guerre, in cui minuti ¶ drappelletti movean

tengo ¶ che tutti andrete in operar d'accordo ¶ più

più che non foste in divisar disgiunti. ¶ Poi che

questa giornata, io pongo in vostra mano ¶ l'assicurarla

labbra mi sia. ¶ MALATESTI ¶ (in atto di partire) ¶ Chi

ad ogni modo essere in luogo ¶ che l'amico

il timor che nasce ¶ in cor di quel che

l'oste nemica è in movimento: ¶ la vanguardia è

Un corriero è salito in arcioni; ¶ prende un foglio

figli parevi, ¶ tu che in pace nutrirli non sai

toccano i guai; ¶ torna in pianto dell'empio il

d'un solo Riscatto, ¶ in qual ora, in qual

Riscatto, ¶ in qual ora, in qual parte del suolo

di rendervi tai grazie in altro nome ¶ che non

è salva; ho liberata in parte ¶ una grande promessa

solo nemico, e quello in faccia. ¶ PRIMO COMMISSARIO ¶ Or

già l'ha fatto in parte. ¶ IL CONTE ¶ Come

ira ¶ presto si cambia in amistà ne' cori ¶ che

la scelta della guerra in noi; ¶ nostre le terre

grida una voce imperiosa in core: ¶ combatti, e vinci

perdenti; e' sono ¶ tornati in libertà; si venderanno... ¶ oh

SECONDO COMMISSARIO ¶ Signor, Venezia in voi si fida; in

in voi si fida; in voi ¶ vede essa un

Ebben, che non potete in questo campo? ¶ IL CONTE

pieghi, ¶ voi non potreste in questo campo, voi ¶ fare

gioia, ¶ quei che fidano in me, che un capitano

minor di voi, caddero in mano; e noi... ¶ IL

a render l'armi. In fuga o preso ¶ già

sei, quando il conobbi in prima. ¶ Tu mi rammenti

ma servigi, e quando in grave ¶ caso il nostro

accorgimenti il faran chiaro in breve, ¶ o ad altro

e quei che sprezza ¶ in faccia il suo signor

il suo signor, già in cor ne ha scelto

ei non è sciolto in tutto. ¶ A quella stirpe

un dì lo strinse. In quella figlia, ¶ che ha

che ha tanta parte in suo pensier, non scorre

suo poter, del conto in cui ci tiene, ¶ de

tiene ¶ bene ubbidirlo; e in questo sol c'è

sì cara e riverita in prima, ¶ che forza avrebbe

prima, ¶ che forza avrebbe in lor poscia che udita

che udita ¶ l'hanno in un tanto dì, che

mai quella parola, ¶ che in core han tutti, la

nel pensiero de' nemici in cima. ¶ PRIMO COMMISSARIO ¶ Ma

del Consiglio dei Dieci, in Venezia. ¶ MARCO Senatore, e

Dieci. ¶ MARINO ¶ Io parlo in nome ¶ di tutti lor

Per chi parlaste ¶ oggi in Senato? Per la patria

Sta la mia vita in vostra man, ma il

puote ¶ por la patria in periglio, essere inciampo ¶ all

sue, dargli sospetto, ¶ è in nostra man. Perché ci

ha vinto, e perde ¶ in perfid'ozio la vittoria

tranquillo al certo ¶ era in quel punto il vostro

allor pensò che oggi in Senato ¶ c'era un

il segreto dello Stato in salvo. ¶ MARCO ¶ Signor, tutto

nobilmente finir? Come! anche in questo ¶ un periglio si

sia, che possa ¶ porla in periglio un uom. Lasciam

ove lo scettro è in una mano, e basta

non poté restargli amico in tempo ¶ che pugnava per

a quella man che in questo asilo istesso ¶ comprò

potea ¶ far che fosse in Senato un tal sospetto

un gran disegno; e in vostro cor bramate ¶ che

voi che lo farete? In nome ¶ del Tribunale un

quanto è sacro, che in parole o in cenni

che in parole o in cenni ¶ nulla per voi

udite. Il messo è in via ¶ che porta al

egli ¶ pronto ubbidisca, ed in Venezia arrivi, ¶ giustizia troverà

se ricusa, se sta in forse, e segno ¶ dà

segreto udite, ¶ e tenetelo in voi; l'ordine è

MARINO ¶ Tutto è posto in obblio. La vostra fede

può mancarvi, sol che in mente abbiate ¶ che ormai

che ormai due vite in vostra man son poste

devo ¶ salvar; chiamato ho in testimonio il cielo ¶ d

ch'io veda almeno ¶ in quale abisso son caduto

di queste volpi ¶ stesse. in sospetto, ei penserà che

il disse? ¶ Oh empi, in quale abbominevol rete ¶ stretto

di te: lo spero: in fra i perigli ¶ certo

da lui chiamato ¶ tardi in soccorso, romper non dovevi

l'armi lor, tanto in tua man felici, ¶ sempre

ai detti miei: dissero in pria, che nulla ¶ dissimular

mi sia: d'allora in poi ¶ mai non l

questo io nulla ¶ sono in pensier. Troppo a regnar

anima dolce e disdegnosa, in cui ¶ legger non puoi

vi piacque. Io attenni in parte ¶ quel che promesso

un duce, e confidate in lui: ¶ tutto ei possa

E l'adempirli ¶ sta in voi: se ancor nol

vostro grado io riverisco in voi, ¶ e questi generosi

voi, ¶ e questi generosi in mezzo a cui ¶ v

fior. Segnate il giorno in cui ¶ vi parvi un

lode al ciel; siamo in un campo almeno ¶ che

non si pensò che, in suo tramar sorpreso, ¶ farsi

Un breve istante ¶ udite in pria. Voi risolveste, il

impero, ivi librato, ¶ ivi in note indelebili fia scritto

la milizia. Or sono ¶ in vostra forza, è ver

spero. Assai di notti in pianto, ¶ e di giorni

pianto, ¶ e di giorni in sospetto abbiam passati. ¶ È

tuo gran padre ¶ tratto in trionfo, tra i più

noi ¶ scevre dal volgo, in alto loco intanto ¶ contemplavam

intanto ¶ contemplavam quell'uno in cui rivolti ¶ eran tutti

un sì gran nome in fronte; ¶ tal don ti

più non ci fate. In nome ¶ di Dio, parlate

non torna... ¶ Egli è in disgrazia de' Signori... è

poverella innocente: oh! vieni: in terra ¶ c'è ancor

scrivean l'empia sentenza, in mente ¶ non venne lor

ma noi, ¶ noi pregheremo. ¶ (in atto di partire) ¶ GONZAGA

siccome un reo, spargendo in sulla via ¶ voti impotenti

i giorni tuoi ¶ scorreano in pace; io ti chiamai

il sapea quel che in te perdo; ed ora

perdona, e vedrai che in mezzo ai mali ¶ un

te; ma pei diserti in cielo ¶ c è un

Padre, il sai. Confida in esso, e vivi ¶ a

degno sposo ti conduca in braccio! ¶ Gonzaga, io t

DELLA TRAGEDIA ¶ (1) Sono differenti in questo (l'Epopea e

smoderata per tempo, ed in ciò è differente dalla

punto è stato toccato in parte nella Lettre à

possa interessare, se non in quanto comunichi allo spettatore

lettore le passioni rappresentate in esso. Supposizione venuta dall

per essere stato rotto in Po da' galeoni del

ai 21 di giugno passato, in vitupero del Dominio, e