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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovan Battista Marino, La sampogna, 1620

concordanze di «in»

nautoretestoannoconcordanza
1
1620
la tormenta, ¶ le rannodano in fronte i crini sparsi
2
1620
stelle, ¶ la conduce, ov'in breve ¶ in braccio accor
3
1620
conduce, ov'in breve ¶ in braccio accor la deve
4
1620
Eleusi, ¶ e di Sicilia in su la spiaggia ingrata
5
1620
Ciel offese, ¶ come recisi in Flegra ¶ duo cipressi gemelli
6
1620
duo cipressi gemelli ¶ levogli in alto, e con le
7
1620
Musa ¶ con miglior plettro in altro stil ne canti
8
1620
un bosco di strali in su la scorza ¶ per
9
1620
matura, ¶ da mill'amanti in maritaggio è chiesta, ¶ ma
10
1620
sen va di poggio in poggio. ¶ E l'ore
11
1620
poggio. ¶ E l'ore in ciel già sue ministre
12
1620
sue ministre ancelle ¶ tutte in duri pensier dispensa e
13
1620
grembo ala nutrice erbetta ¶ in su 'l caldo maggior
14
1620
grave sonno alfin riscosso, ¶ in fioca voce i suoi
15
1620
perché lasciar ne possa ¶ in qualche scorza di crescente
16
1620
e 'ncenerire il core. ¶ In sì duro contrasto ¶ di
17
1620
ch'ebbi la cuna in Delo, ¶ lo scettro in
18
1620
in Delo, ¶ lo scettro in Pindo, et ho la
19
1620
et ho la reggia in Cielo. ¶ Or a tal
20
1620
quel foco, onde sfavillo, ¶ in acqua mi distillo. ¶ Io
21
1620
la luce. ¶ L'aquila in me s'affisa, ¶ io
22
1620
sole. ¶ Non giace selva in terra, ¶ non sorge pianta
23
1620
terra, ¶ non sorge pianta in selva, ¶ non cresce ramo
24
1620
selva, ¶ non cresce ramo in pianta, ¶ non spunta fronda
25
1620
pianta, ¶ non spunta fronda in ramo, ¶ non ride fiore
26
1620
ramo, ¶ non ride fiore in fronda, ¶ non nasce frutto
27
1620
fronda, ¶ non nasce frutto in fiore, ¶ non vive seme
28
1620
fiore, ¶ non vive seme in frutto, ¶ né sostanza vital
29
1620
sostanza vital si chiude in seme, ¶ il cui fertil
30
1620
n terra ¶ sì come in ciel si vede, ¶ per
31
1620
torcendo il piè, precipitossi in fuga; ¶ e spaventata, e
32
1620
la bionda chioma ¶ tutta in un fascio abbandonata al
33
1620
stanco ¶ non s'incontri in alcun sasso; ¶ o nol
34
1620
Dafni, Dafni amata ¶ trasformata ¶ in vil tronco or ti
35
1620
t'ammanta, ¶ avrò sempre in mezo al petto, ¶ et
36
1620
s'accorse ¶ esser cangiata in trionfale alloro ¶ colei che
37
1620
cetra, ¶ del'avorio facondo in atto mesto ¶ sospeso il
38
1620
ad aspettarlo, e subito ¶ in quella guisa, che smarrita
39
1620
ch'amor ha tanto in odio? ¶ Non sono angue
40
1620
d'Amor l'incendio ¶ in me tutto s'accumuli
41
1620
del continovo ¶ si volge in se medesimo. ¶ Di me
42
1620
e se ben egli in premio ¶ di sì fatto
43
1620
annodansi, ¶ le verdi spoglie in foglie si trasformano, ¶ e
44
1620
poi di furor trabocca in tanta furia, ¶ che stride
45
1620
a lei, che cangiata in altra imagine, ¶ commossa ad
46
1620
fremono. ¶ Allora il duolo in lui cede al'industria
47
1620
popolo. ¶ Sette bocciuoli acconci in bella serie, ¶ che di
48
1620
riva e la scoscende in angolo, ¶ solo, pensoso, afflitto
49
1620
è il cinto e in mezo al sen l
50
1620
cielo ¶ tinto e tessuto in argentina trama, ¶ ch'apunto
51
1620
pur d'aurea banda in triplicata lista ¶ fregiata intorno
52
1620
imbraccia ¶ il rigoroso scudo, ¶ in cui Medusa effigiata al
53
1620
beltà, bench'abbia ¶ alquanto in sé di ruvidezza in
54
1620
in sé di ruvidezza in vista, ¶ qual però si
55
1620
al'aria, ale fattezze ¶ in tutto rappresenta ¶ la fraterna
56
1620
di Febo il volto, ¶ in amboduo risplende un lume
57
1620
sen si lega, ¶ scorciata in su 'l ginocchio, ¶ là
58
1620
l ginocchio, ¶ là dove in due divisa ¶ un botton
59
1620
serpi a guisa, attortigliate in orbi, ¶ e nel sommo
60
1620
a diletto. ¶ Quadratura leggiadra ¶ in quattro spazi il bel
61
1620
fronde ¶ sorge vaga fontana, ¶ in cui di puro e
62
1620
che, per cento mammelle, in vece d'acque ¶ (per
63
1620
amor fu sempre amico) ¶ in bel vaso lucente ¶ versa
64
1620
e di basso rilievo in su la base ¶ tien
65
1620
scolpite. ¶ Da' quattro lati in piedi ¶ dele quattro Stagion
66
1620
nel quartier di Primavera. ¶ In quel d'Autunno poi
67
1620
accoglie, ¶ sìche le piante in arco ¶ curvan le braccia
68
1620
sentieri, ¶ sembra stella divisa in tanti raggi. ¶ Sono i
69
1620
e di ciascun viale in su l'entrata ¶ per
70
1620
quel segno del cielo in marmo espresso, ¶ che signoreggia
71
1620
marmo espresso, ¶ che signoreggia in esso. ¶ Va per l
72
1620
bosco ¶ la sollecita truppa, in guisa apunto ¶ d'un
73
1620
il gambo spoglia. ¶ Altra in vaghe catene ¶ va la
74
1620
baldanzosa ¶ donzella di Sicania, in oblio posti ¶ i materni
75
1620
gentil, composto ad arte, ¶ in cui groppi e figure
76
1620
e capriccioso scherzo, ¶ figurando in se stessi ¶ di gran
77
1620
ala vista. ¶ Stava dritto in disparte ¶ il barbuto Itifallo
78
1620
vigna, ¶ l'ortolano sfacciato ¶ in Lampsaco adorato. ¶ Et ignudo
79
1620
tace ¶ la vergine inesperta in mirar quelle ¶ (spettacolo ancor
80
1620
l'essito aspetta. ¶ Mentre in questi sollazzi ¶ s'essercita
81
1620
altra che Vener sola, ¶ in cui mista al timor
82
1620
infettar l'arene. ¶ Veggionsi in un momento, ¶ quasi tocchi
83
1620
Flegetonte ¶ con una luna in mano, e l'altra
84
1620
mano, e l'altra in fronte. ¶ In ambedue commune
85
1620
l'altra in fronte. ¶ In ambedue commune ¶ la pudicizia
86
1620
battendosi il petto, ¶ diffonde in un co' capei d
87
1620
perché pria non aventasti in questa ¶ povera testa il
88
1620
al'Orco nero discacciarmi in gola? ¶ Ahi, chi m
89
1620
l'alme rubelle dispiegaro in alto, ¶ nel folle assalto
90
1620
ad essalar sospiri. ¶ Indi in sembiante affabile e benigno
91
1620
provo, ho l'esca in braccio. ¶ O mio soave
92
1620
foco eterno, oggi destina ¶ in questa sua rapina a
93
1620
Cocito di Plutone ¶ quando in bella prigione trionfante, ¶ fatto
94
1620
bella prigione trionfante, ¶ fatto in un punto amante insieme
95
1620
la soglia. ¶ Gli assorge in su l'entrata ¶ il
96
1620
ruscelli orrida brina. ¶ Concorre in folta calca ¶ quinci e
97
1620
l ciglio, ¶ ma lieto in vista e baldanzoso il
98
1620
egualmente aguzze ¶ fan curve in picciol arco ¶ onorato diadema
99
1620
nobil capo. ¶ Dal mento in giù gli scende ¶ infino
100
1620
tremula pelle ¶ il ginocchio in andando offende e sferza
101
1620
quella testa, ¶ ch'ebbe in ciel la corona, or
102
1620
mostro, ¶ questo torel cortese, ¶ in cui vive (cred'io
103
1620
sotto si stende. ¶ Sorge in piè poich'è carco
104
1620
le fiamme tue ¶ estinguersi in quell'acque, ¶ dale cui
105
1620
bagnarsi, ¶ l'ignude piante in sé ristretta accoglie; ¶ quindi
106
1620
l'afflitte ancelle ¶ pallide in volto e lagrimose in
107
1620
in volto e lagrimose in atto ¶ ver l'ignoto
108
1620
la portava veloce. ¶ Sciolsesi in questa il vago lembo
109
1620
suole ¶ apparire a' mortali in Tauro il sole. ¶ Scherzavano
110
1620
picciol legno il volo, ¶ in questi accenti il suo
111
1620
terrestre agricoltor, non passi in terra? ¶ Così seco parlava
112
1620
Così seco parlava ¶ stupido in vista il navigante argivo
113
1620
cielo e mare intorniava in tutto ¶ la bella donna
114
1620
crin, battendo il seno, ¶ in queste voci flebili e
115
1620
di Pasife infame ¶ rinovando in me stessa ¶ l'essempio
116
1620
La tua diletta Europa ¶ in balia d'un rapace
117
1620
patrio porto ¶ vassene tragittata ¶ in peregrina arena". ¶ E tu
118
1620
che dal cielo ¶ chiami in aita, è teco. ¶ Sotto
119
1620
mezo ¶ de' divini diletti, in ciel traslato, ¶ quivi da
120
1620
traslato, ¶ quivi da indi in poi cinto di stelle
121
1620
stellante, ¶ fusse ancor destinato ¶ in talamo gelato, ¶ senza conoscer
122
1620
Claro, ¶ quei le promette in dote ¶ il Rodope e
123
1620
e di rapina, ¶ tiene in Trinacria ascosa ¶ quella beltà
124
1620
vi soggiace, ¶ staran liberi in pace? ¶ Non vive petto
125
1620
che le pene amorose in parte agguagli. ¶ Manca sol
126
1620
globi ¶ di fervidi vapori in alto essala, ¶ peròche 'l
127
1620
e fuma, ¶ dal'altro in larghe falde ¶ di condensati
128
1620
ale nevi ¶ serbano fede in guisa, ¶ che da tanto
129
1620
cui dele roze piante in guardia è data ¶ la
130
1620
cinghial sembianza prende, ¶ or in pastor si cangia, ¶ or
131
1620
pastor si cangia, ¶ or in ninfa si muta, et
132
1620
repente ¶ si dilegua, disciolto in aria, in aura. ¶ Non
133
1620
dilegua, disciolto in aria, in aura. ¶ Non volse a
134
1620
di frutto ¶ commessi insieme in rustica figura ¶ fantastica mistura
135
1620
tra cui di naso in vece ¶ grossa e piramidal
136
1620
grani ¶ scopre le gemme in un giocondo riso. ¶ Fraghe
137
1620
e ne' piè spuntano in dita. ¶ Di cocomero è
138
1620
Dea del terzo giro ¶ in tal guisa gli parla
139
1620
e Diana, ¶ l'una in guerra possente e l
140
1620
possente e l'altra in caccia: ¶ questa ale fere
141
1620
accoglienze, ¶ divisando e cianciando ¶ in lieti motti e 'n
142
1620
Pachinno e Lilibeo, ¶ quante in grembo n'accoglie ¶ con
143
1620
il cui lembo ¶ deposta in tutto del'orror natio
144
1620
rivolta al'adunanza bella ¶ in tal suon la favella
145
1620
quella ¶ non più veduta in sì remota parte ¶ solitaria
146
1620
ver l'omero sinistro, in su 'l guanciale ¶ riversava
147
1620
mar giace? ¶ Ma come in pace ¶ senza l'amato
148
1620
quivi si giacque? ¶ peròche in vero ¶ suol la fatica
149
1620
ha punto ¶ d'asprezza in volto. ¶ Chi sa se
150
1620
donzella estrana, ¶ ma quando in atto poscia egli la
151
1620
il fine ¶ si ritrasse in disparte. Et ella, sciolta
152
1620
crin, ma sciolto ¶ piove in più sferze, né del
153
1620
ampie ¶ allungar la veduta, in fretta sale; ¶ e quindi
154
1620
dal soverchio affanno ¶ cade in angoscia e languida et
155
1620
Indi dolente e disdegnosa in guisa, ¶ che fa dolce
156
1620
peregrino straniero ¶ ad approdare in Creta ¶ fusse giamai venuto
157
1620
tuoi ¶ il desiato raggio, ¶ in ufficio sì vile ¶ mi
158
1620
farò, sventurata? ¶ Ho perduto in un punto ¶ Creta insieme
159
1620
partire, ¶ qual legno attendo in questa ¶ solitudine orrenda, ¶ da
160
1620
veggio ¶ ogni commercio umano? ¶ In cui Fortuna scarsa ¶ ne
161
1620
ch'io non sarei ¶ in sì penoso stato, ¶ fora
162
1620
s'al mio Teseo in seno ¶ poter viver mi
163
1620
il salso umore ¶ estinguere in un punto ¶ e la
164
1620
fiumi, ¶ né mi sommergo in essi, ¶ come morir tra
165
1620
e vorace ¶ per distruggermi in foco, ¶ questo mi giova
166
1620
son con mille saette ¶ in mezo al cor ferita
167
1620
con le stolte Bassaridi in un coro, ¶ e 'l
168
1620
Io mi tengo apena in piè. ¶ Evoè. ¶ Chi mi
169
1620
del'indegno oltraggio, ¶ ridente in vista e con sembiante
170
1620
ch'un immortale amante, ¶ in cui bellezze tante, ¶ in
171
1620
in cui bellezze tante, ¶ in cui regnan virtù tante
172
1620
lei l'antica fiamma, ¶ in un punto v'imprime
173
1620
passati ardori ¶ la memoria in oblio tutta sommersa, ¶ del
174
1620
anco il Vago immortalarla in cielo; ¶ e, del ciel
175
1620
e, del ciel collocata in que' confini, ¶ là dove
176
1620
sue lucenti e belle ¶ in altrettante stelle. ¶ Europa ¶ Idillio
177
1620
altrettante stelle. ¶ Europa ¶ Idillio 4 ¶ In quella parte apunto ¶ del
178
1620
e temperato raggio ¶ scioglie in liquida fuga ai pigri
179
1620
etiopica tela, ¶ era trapunto in mille guise un prato
180
1620
piè ritenne. ¶ Avea ciascuna in man di vario intaglio
181
1620
guancia, ¶ tramortì di dolcezza in braccio al'erba. ¶ Clizia
182
1620
gemino levante, ¶ levossi alta in su 'l gambo, e
183
1620
gambo, e fu veduta ¶ in un con le viole
184
1620
più pomposo divenne; accrebbe in vista ¶ del bianco seno
185
1620
corlo et a raccorlo in seno. ¶ Il canuto ligustro
186
1620
emulo del celeste, ¶ segnava in esso un bel sentier
187
1620
sangue, ¶ espresse queste note in un sorriso, ¶ – Io cedo
188
1620
de' fior lo scettro in maestà sostiene, ¶ e corteggiata
189
1620
il manto. ¶ Mentr'ella in cotal guisa ¶ d'ogni
190
1620
gran Giove additolla. Apena in lei ¶ il Monarca del
191
1620
subitamente ¶ l'alta divinitate in tauro asconde. ¶ Tauro non
192
1620
Tauro non già vilmente in mandra nato, ¶ nato al
193
1620
di Cibele i pianti ¶ in saldo umor viscoso ancor
194
1620
dala bella Napea, ¶ lasciasti in pianto il generoso Alcide
195
1620
d'estrema doglia. ¶ Allora in guiderdon del gran diletto
196
1620
costo. ¶ Non fu pennuto in aria, irsuto in selva
197
1620
pennuto in aria, irsuto in selva ¶ animal, che negasse
198
1620
di lui non ebbe in tempo alcun l'ingegno
199
1620
meglio ¶ ad altre cure, in altri studi avresti ¶ rivolto
200
1620
punto ti valse, ¶ sìche in cervo mutato ¶ non fossi
201
1620
marito Aristeo di balza in balza ¶ le reliquie disperse
202
1620
seppe. ¶ Trovolle sì, ma in esse ¶ non trovò del
203
1620
sangue ¶ tutto tutto macchiato. ¶ In tal sembianza squallido e
204
1620
scena, ¶ abbaiando ala rupe ¶ in tal guisa di me
205
1620
rapito ¶ il leggiadro Atteone? ¶ In qual parte, in qual
206
1620
Atteone? ¶ In qual parte, in qual riva ¶ essercita le
207
1620
e i campi ¶ rapido in ciel poggiando ¶ fendea, feria
208
1620
casta e cacciatrice Dea ¶ in compagnia dele più care
209
1620
e quinci vedi ¶ grondare in varie forme ¶ parte liquide
210
1620
dal ciel dela grotta in sen riceve ¶ pioggia di
211
1620
margini suoi, di pietra in pietra ¶ si torce e
212
1620
Era tra' verdi rami, ¶ in guisa pur di padiglione
213
1620
bisso ¶ sottilissimi veli. ¶ Mentre in loco sì chiuso e
214
1620
parea con l'arco in mano ¶ peter mai far
215
1620
corpo tutto ¶ di parte in parte a misurar mi
216
1620
acque mute (non altro) ¶ in suo rauco idioma ¶ con
217
1620
guardo obliquo ¶ una Naiade in questo al'arrogante ¶ troppo
218
1620
a noi si mostra ¶ in oriente la vermiglia Aurora
219
1620
vergognose mamme si nasconde. ¶ In me malsaggio e stolto
220
1620
albergasse tant'ira? Ecco in un punto, ¶ sorgere in
221
1620
in un punto, ¶ sorgere in aria e circondarmi un
222
1620
ratto trabocco ¶ dal tronco in giù precipitoso al piano
223
1620
dele guance il tratto ¶ in mascelle s'allunga; il
224
1620
bocca viril s'aguzza in muso. ¶ Dele gambe robuste
225
1620
volea ¶ di tante furie in mio sol danno unite
226
1620
l'ira ed appiattarmi in salvo; ¶ quand'ecco di
227
1620
mio fido, ¶ fermo immobile in lui lo sguardo e
228
1620
eccomi, amici". ¶ Ma essi, in cui smarrita ¶ ha la
229
1620
ohimè, voi d'ora in ora ¶ tornate in me
230
1620
ora in ora ¶ tornate in me più fieri. ¶ Mai
231
1620
congiuri? ¶ Ahi quella bocca, in cui ¶ spesso dopo la
232
1620
dela mia morte, ¶ madre, in me la memoria, in
233
1620
in me la memoria, in te la doglia. ¶ Ciò
234
1620
ha la Dea selvaggia ¶ in frondosi arboscelli et arricchiti
235
1620
ossa insieme aduna, ¶ chiudile in bianco marmo e in
236
1620
in bianco marmo e in nere note ¶ fa ch
237
1620
viaggio stanca, ¶ dormì finché in Levante ¶ a risvegliarsi incominciò
238
1620
di Delo, ¶ già cacciatrice in terra, ¶ or fatta cerva
239
1620
terra, ¶ or fatta cerva in cielo, ¶ con argentate corna
240
1620
liete e strepitose squadre ¶ in ricca poppa altier facea
241
1620
stampata sì sconciamente, che in leggendola mi è venuta
242
1620
alcuna vi ha, insomma, in cui si vegga pur
243
1620
la mia Sampogna qui in Parigi, dove, quantunque non
244
1620
più varia. ¶ È divisa in Idilli profani et sacri
245
1620
che mi ritrovo averne in abbozzo; onde potrete ridurle
246
1620
tutte a due volumi in quarto ché così si
247
1620
spero di far conoscere in breve se abbiamo ingegno
248
1620
insopportabil fiamma, ¶ posti tutti in oblio gli armenti e
249
1620
i paschi, ¶ messi tutti in non cale i favi
250
1620
avide la bella e in un momento, ¶ lasciando al
251
1620
mezo il corso, ¶ cacciossi in fuga et egli ¶ con
252
1620
ondeggiante ¶ l'arrestavan talora in qualche bronco; ¶ onde di
253
1620
augello. ¶ Era ormai giunta in parte, ¶ donde poco temer
254
1620
le sanguinose creste, innanellando ¶ in squallid'orbi il flessuoso
255
1620
via. ¶ Et ecco, poiché in arco ¶ ricontorse la schiena
256
1620
e scorre ¶ di vena in vena, e sottilmente passa
257
1620
gonfia ¶ cumulo d'onde in cavo rame al foco
258
1620
occhi ¶ offusca e chiude in grave sonno eterno, ¶ perde
259
1620
Orfeo? ¶ Lasso, da indi in poi la notte e
260
1620
tuoni; ¶ indi con essa in braccio ¶ discese ale più
261
1620
rapito e quasi astratto ¶ in estasi soave, ¶ con luci
262
1620
soave, ¶ con luci lagrimose ¶ in atto dolce e grave
263
1620
al piè gli scende in abbandono ¶ il mantello volante
264
1620
del capo ¶ si curva in arco e si rileva
265
1620
arco e si rileva in monte. ¶ Parte intorno ala
266
1620
le chiome. ¶ Sostien posato in terra il piè sinistro
267
1620
le premon leggiermente. ¶ Tirate in prima le chiavette eburne
268
1620
di flessuosa scala ¶ serpendo in lungo giro ¶ s'increspa
269
1620
rime; ¶ e le parole in guisa ¶ spiega chiare e
270
1620
flebil suono) ¶ vi cheggio in dono. ¶ Ciò ch'è
271
1620
l'Erebo ingordo avidamente in breve ¶ divora e beve
272
1620
sai quant'egli possa in gentil petto, ¶ sarai costretto
273
1620
l'Eumenidi superbe ¶ gittaro in fondo a Lete ¶ le
274
1620
Già men vò, rimanti in pace ¶ caro sposo. ¶ Che
275
1620
esser disdetta, ¶ o concessa in perpetuo. ¶ Ma più di
276
1620
che già vi porse in non usati modi ¶ il
277
1620
affettuose preci? ¶ di quanto in terra a vostro onore
278
1620
la cortesia ¶ mi torna in danno e strazio? ¶ Perché
279
1620
quel tormento eterno, ¶ rimanga in altro assai peggiore inferno
280
1620
toglie, ¶ di piacevol suggetto in tante doglie ¶ alcun concento
281
1620
vo che da oggi in poi sempre mi vesta
282
1620
fere e gli augelli ¶ in triste e lamentevoli querele
283
1620
a terra chini ¶ prodigamente in grembo gli versaro. ¶ Il
284
1620
variando oggetto, ¶ del'occhio in vece adoperò l'orecchio
285
1620
cantando il sacro ingegno, ¶ in guisa di corona, ¶ intenta
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1620
aspro e superbo, ¶ dimenticata in tutto ¶ col fier rival
287
1620
il tosco suo converse in mele. ¶ La formidabil tigre
288
1620
cinto ¶ da' selvaggi uditori ¶ in quella solitudine si vede
289
1620
già da me disteso in sonetti et con ogni
290
1620
communicato loro a penna in Napoli prima che si
291
1620
divisione delle rime liriche in capi, ordine da niuno
292
1620
nella forma de' Panegirici in sesta rima, nella quale
293
1620
Canzonieri, e non solo in quelli de' Canzonieri, ma
294
1620
quelli de' Canzonieri, ma in quelli delle lor Colombaie
295
1620
col doppio, accioché possa in ogni caso il poeta
296
1620
ma ruspa male, romanzando in uno stilaccio sì sciagurato
297
1620
via ristampando il libretto in altra forma; ma hanno
298
1620
tutto ciò saltato meno in camicia, che in farsetto
299
1620
meno in camicia, che in farsetto. ¶ Oltre che, nelle
300
1620
si riprende un vizio in generale et altri appropria
301
1620
di discreditar me, rovesciando in me il medesimo fallo
302
1620
altri scrittori può adivenire in due modi, o per
303
1620
né mi par poco in questo secolo, dove si
304
1620
cose ordinarie si reca in mezo qualche dilicatura gentile
305
1620
a fine di rubare. ¶ In tradurre (quando però non
306
1620
altri piglia a volgere in iversa lingua alcun passaggio
307
1620
ingegni sono state messe in favella forastiera, et che
308
1620
stampa, et parte vanno in volta a penna, si
309
1620
defraudandomi iniquamente della loda in quella parte che mi
310
1620
gl'intelletti inventivi, ricevendo in sé a guisa di
311
1620
una lettura gioconda, entrano in cupidità di partorire il
312
1620
di Parigi, da Capaneo in Tebe? Cloridano et Medoro
313
1620
del nascimento di Cariclia in Eliodoro; lo sdegno di
314
1620
l'ira d'Achille in Omero; l'Inferno e
315
1620
uno et dell'altro in Claudiano et nel Trissino
316
1620
del campo, della sete in Lucano; Tancredi ch'uccide
317
1620
alle volte, anzi sempre in quello istesso modo, se
318
1620
de' marmi distrutti, poste in uon sito et collocate
319
1620
grandissima noia. ¶ Pollione notò in Livio, istorico di tanta
320
1620
avere usato un vocabolo in altra significanza che non
321
1620
sconosciuti se ne starebbono; in quella guida istessa ch
322
1620
lasciando da parte che in una scrittura sarebbono per
323
1620
riescono ritonde et che in un bel corpo si
324
1620
colpe leggiere ne' componimenti, in quegli altri versi ¶ Verum
325
1620
Verum ubi plura nitent in carmine, non ego paucis
326
1620
di coloro che furono in maggior credito ne' tempi
327
1620
Age, quaeso, ¶ tu nihil in magno doctus depraehendis Homero
328
1620
cioè non esser poeta in cui alcuna cosetta da
329
1620
al capitolo De imitatione? ¶ In magnis quoque auctoribus incidunt
330
1620
le parti principali abbiano in sé tanto di bello
331
1620
mie sciocchezze senza pregiudicarmi in cose che rilevano molto
332
1620
ché altrimenti la darebbono in barba agli aspidi et
333
1620
ogni giorno di bene in meglio. ¶ Così si confonde
334
1620
del vostro cortese affetto in lodarmi tanto; del che
335
1620
stampare, mentre che qui in Francia si stampano l
336
1620
Ma quando io era in procinto già d'inviarne
337
1620
già da me composti in su 'l fiore della
338
1620
tempo fa, balestrato ora in una, ora in altra
339
1620
ora in una, ora in altra parte dalla fortuna
340
1620
onde pentirmi; poiché se in tutte l'azzioni umane
341
1620
scritture tuttavia più che in alcun'altra è necessaria
342
1620
e massime nelle poetiche. ¶ In quelle poi che deono
343
1620
ritrovarsi sempre l'intelletto in un essere, et mancando
344
1620
scritti, ho stimato meglio in sì fatte determinazioni esser
345
1620
et pesante che correre in fretta a pericoloso precipizio
346
1620
proprie vergogne. ¶ Ho osservato in ciò il precetto del
347
1620
alle volte trascurato eziandio in quelle cose che più
348
1620
Leda, non si trasforma in cigno, ama però i
349
1620
Danae, non si distilla in pioggia d'oro, dona
350
1620
di toro, rende almeno in Europa il suo toro
351
1620
valore si verifica benissimo in Vostra Altezza, delle cui
352
1620
Altezza, delle cui prodezze in questi ultimi conflitti del
353
1620
circondavano, rimontare et ridursi in salvo; queste prove, che
354
1620
delle sue solite fatiche in Cielo, non per questo
355
1620
conversar con le Muse in Parnaso; se nell'una
356
1620
basta che la regge in braccio, sostenendo con la
357
1620
della Grecia fu trasportata in quelle del Lazio e
358
1620
Partenope; ma da indi in qua nel nostro secolo
359
1620
devoto di colui che in terra lo rappresenta. ¶ Pan
360
1620
vi assicuro col cuore in cima a questa penna
361
1620
Rallegromi delle vostre fortune in cotesto Regno, et particolarmente
362
1620
speranze delle sue glorie in terra. ¶ Per fatal decreto
363
1620
quanto maggior può cadere in petto più che umano
364
1620
altro scheccheratore. ¶ Ma conosco in verità, che l'ombre
365
1620
fur dette gran cose in Roma dal Signor Cardinale
366
1620
Marino a Claudio Achillini. ¶ In un medesimo punto et
367
1620
affetto che si trabocchi in iperboli, lodandomi in guisa
368
1620
trabocchi in iperboli, lodandomi in guisa ch'io conosca
369
1620
il qual sì come in tutte l'altre operazioni
370
1620
quando si lasciano cadere in passione di parzialità, non
371
1620
virtù, non deve stare in su i termini della
372
1620
o malignità di cuore in occupare quelle qualità dell
373
1620
o penuria d'ingegno in non saper ritrovare invenzione
374
1620
sono attribuite, si riflettono in voi stessi, perché, lodando
375
1620
accusati da chi ha in sé la dottrina uguale
376
1620
privilegio immortale sia posta in su 'l frontespicio dell
377
1620
grandi; sì per obligarvi in un medesimo tempo a
378
1620
d'Agliè, suggetto conpiuto in tutte quelle condizioni che
379
1620
poesia. ¶ Amo meglio che in molte famose Academie d
380
1620
d'Italia, et principalmente in quella degli Umoristi di
381
1620
parte delle mie composizioni in francese, per quanto mi
382
1620
acclamazioni che potessero fare in mia loda le bocche
383
1620
parte con vive voci in diverse corone di virtuose
384
1620
che titoli gloriosi, onde in vece di piccarmi mi
385
1620
dela mia fistula, ¶ sìche in memoria ¶ del caso tragico
386
1620
caso ¶ de' duo malnati, in cui ¶ una gioia immatura
387
1620
l'amorosa fede ¶ tenne in lor sempre viva ¶ dala
388
1620
al sepolcro. ¶ Pose tanto in costoro ¶ di grazia e
389
1620
intenta, ¶ non lasciò loco in loro ¶ capace di ventura
390
1620
impressa al core. ¶ Quasi in un tempo istesso ¶ aprir
391
1620
amorosa face. ¶ Gli lavaro in un punto ¶ miste ai
392
1620
poteano mal ferme ¶ reggersi in su le piante, ¶ imparavano
393
1620
ingiurioso. ¶ Vivean col muro in mezo, ¶ termine degli alberghi
394
1620
privo ale stelle. ¶ Similemente in lei ¶ temperava il diletto
395
1620
articola e scioglie. ¶ Amor in amboduo ¶ vive e soggiorna
396
1620
faville più vive, ¶ sentiro in sé cangiarsi ¶ i trastulli
397
1620
sé cangiarsi ¶ i trastulli in affanni, ¶ e quegli scherzi
398
1620
e quegli scherzi primi ¶ in veri incendi e gravi
399
1620
Fortuna rubella, ¶ viè più in donar cortese, ¶ che 'n
400
1620
che 'n conservar costante, ¶ in su 'l dolce fiorire
401
1620
Entra il misero amante ¶ in novelli martiri, ¶ né gli
402
1620
meno ¶ l'altra misera, in cui ¶ non è punto
403
1620
cui manca ragione, ¶ ragione in ciò non manca, ¶ dimmi
404
1620
di medico ignorante. – ¶ Piramo in questo mentre ¶ lontan dal
405
1620
che lasciai di vederti? ¶ In quel punto che diede
406
1620
quantunque io ne pera ¶ in qual forma, in qual
407
1620
pera ¶ in qual forma, in qual vista ¶ morte qualora
408
1620
mai venir più bella? – ¶ In tal guisa penando ¶ languia
409
1620
penando ¶ languia di vita in forse ¶ la coppia addolorata
410
1620
la coppia addolorata; ¶ quella in tenebre cieche ¶ di pensieri
411
1620
suo terreno sole; ¶ questi in turbini, e piogge ¶ di
412
1620
la memoria del bene, ¶ in sì penoso stato ¶ aggiungean
413
1620
velo ¶ l'occhio appannargli in guisa, ¶ che per tutto
414
1620
com'egro talora ¶ abbandonato in tutto ¶ da' fisici più
415
1620
e vede che sdruscito ¶ in parte assai riposta ¶ ne
416
1620
che di lei pietoso ¶ in quel punto s'aprisse
417
1620
pio ¶ figlio creduto estinto ¶ in sanguinosa rissa ¶ con lieti
418
1620
tanto bene offerto ¶ Piramo in lei s'affissa. ¶ Stupor
419
1620
impossibili a dire, ¶ parlano in lor tacendo; ¶ e ragionando
420
1620
rivolgo ¶ alo stato dolente, ¶ in cui dianzi mi vidi
421
1620
e contemplo il presente, ¶ in cui ti miro e
422
1620
e veloci ¶ passan volando in breve ¶ del tuo commercio
423
1620
i congedi. ¶ Poiché sono in disparte ¶ l'un dal
424
1620
concordi, ¶ che concertate insieme ¶ in un tuono conforme, ¶ con
425
1620
e riparo. ¶ Quante ancora in pregaro, ¶ che quell'impedimento
426
1620
fatto ¶ di liberale avaro, ¶ in su 'l meglio mancasti
427
1620
Questo desir cocente ¶ cotanto in lor s'acrebbe, ¶ che
428
1620
del Moro. ¶ Sfortunato consiglio, ¶ in cui chiara pur troppo
429
1620
fede, ¶ chi l'have in sé maggiore. ¶ Quindi riprega
430
1620
abbracciato avea 'l mondo. ¶ In un oblio profondo ¶ sommerse
431
1620
qual fato malvagio, ¶ fusse in lor non sapea, ¶ mirandole
432
1620
dele lor spoglie ¶ cangiato in nero il verde. ¶ Vacillavano
433
1620
onde pensosa e trista ¶ in un poggiuolo assisa ¶ i
434
1620
limpida e tersa ¶ prorompe in più ruscelli, ¶ e per
435
1620
balzo a balzo ¶ entra in cupa conserva, ¶ che nel
436
1620
Rotta l'onda ricade ¶ in baccin di diaspro ¶ e
437
1620
che 'l foco è in lei maggiore ¶ testimon del
438
1620
e mesta. ¶ Ecco apparire in questa ¶ con bocca sanguinosa
439
1620
fera, ¶ sfogò sua rabbia in esso, ¶ et a quel
440
1620
a quel modo istesso ¶ in più pezzi stracciollo ¶ com
441
1620
e fosca ¶ Tisbe smarrita, in cui ¶ s'è novamente
442
1620
loco procaccia ¶ da ricovrarsi in salvo, ¶ vede aperta la
443
1620
bella, ¶ ma tutte dolorose, ¶ in ogni parte incisa. ¶ Quand
444
1620
sconciamente squarciato. ¶ Nocchier, mentre in bonaccia ¶ solca l'onde
445
1620
l'onde tranquille, ¶ se in non veduto scoglio ¶ d
446
1620
morta, – ¶ disse, e più in là non disse, ¶ che
447
1620
da soverchi tormenti, ¶ quando in maggior eccesso ¶ abondano i
448
1620
lagrime ai lumi ¶ corrono in larghi fiumi, ¶ le stilla
449
1620
piango? ¶ Mi lasciò forse in vita, ¶ morto senza morire
450
1620
tanto, ¶ che mi disfaccia in pianto. ¶ No, no, non
451
1620
ancor non ti mancasse ¶ in saver qual tesoro ¶ nel
452
1620
al cielo, ¶ e disse in questa guisa: ¶ – Se 'l
453
1620
ragione ¶ concedermi natura, ¶ bastasse in qualche parte ¶ con lagrime
454
1620
lagrime a pagarte ¶ quanto in amor ti deggio, ¶ ben
455
1620
spirto ¶ cotanto innamorato ¶ abitare in un corpo ¶ sì poco
456
1620
se (come ben sai) ¶ in tutti gli altri casi
457
1620
emenda. ¶ Lasciami loco almeno ¶ in quel ferro crudele; ¶ se
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1620
tacque la meschina, ¶ e in un mezo sospiro ¶ sepelì
459
1620
frutti ¶ colorì di rubino. ¶ In un'arca di marmo
460
1620
indivisibilmente ¶ i cadaveri essangui; ¶ in cui da nobil fabro
461
1620
leggendo ¶ la tragedia inudita, ¶ in morte ognun conobbe ¶ quanto
462
1620
conobbe ¶ quanto s'amaro in vita. ¶ IDILLI PASTORALI ¶ La
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1620
de' moderni pastori ¶ apprese in questi boschi ¶ la novità
464
1620
acciò ch'egli, cangiando ¶ in tromba la sampogna, ¶ possa
465
1620
è cotesto, ¶ che legato in fin oro hai sotto
466
1620
contiensi, e ciò che in esso ¶ v'ha di
467
1620
e due, partendo, ¶ baciommi in fronte il mio Fileno
468
1620
primieramente e scrisse ¶ quanto in leggiadre rime, ¶ ritrovator sublime
469
1620
sublime, ¶ compose già, quando in sui primi ardori ¶ scherzava
470
1620
e poi stornate, ¶ e in mille guise e mille
471
1620
mille guise e mille ¶ in margine talor mutati i
472
1620
frondose, ¶ far ne potranno in un seggio e cortina
473
1620
Veniamo ai più soavi, ¶ in cui, con dolce vena
474
1620
l'ore preziose ¶ spenda in vana lettura, or ch
475
1620
or ch'è concesso ¶ in effetto a me stesso
476
1620
con rozo carbone abbozza in prima, ¶ quasi vil macchia
477
1620
schiette ¶ quelle linee maestre, in cui s'ammira ¶ maggior
478
1620
contrario a quel che in me si vede, ¶ supplir
479
1620
sì gioconde e liete, ¶ in que' duo brevi circoli
480
1620
circoli girando, ¶ influenze benigne in me piovete? ¶ Io dico
481
1620
fredda salamandra ¶ venne talvolta in prova ¶ di sostener la
482
1620
a stemprar l'ali in sì beato ardore. ¶ Il
483
1620
Il mio semplice core ¶ in prigioni sì belle, ¶ in
484
1620
in prigioni sì belle, ¶ in sepolcri sì cari, ¶ preso
485
1620
son schiavi ¶ già conquistati in amorosa guerra. ¶ Schiavi son
486
1620
non so come possa ¶ in un commun ricetto ¶ insieme
487
1620
e soli, ¶ che confondete in un, tenebre e luce
488
1620
pur, ma non baciar in loco ¶ dove senza risposta
489
1620
l'ostro ala pece. ¶ In quella bocca bella ¶ l
490
1620
vi miro e mentre in voi, ¶ specchi lucidi e
491
1620
vagheggio, ¶ che belle imaginette in voi vegg'io? ¶ Imaginette
492
1620
Imaginette belle, che splendete ¶ in quelle amiche luci, ¶ deh
493
1620
per accender le faci in sì bei lumi? ¶ Ah
494
1620
voi siete due: ¶ come in due si diparte ¶ l
495
1620
me più non curo ¶ in sì lucidi fonti esser
496
1620
Narciso, ¶ per non vedere in duo diversi oggetti ¶ il
497
1620
e paventi ¶ questo, che in man mi vedi, arco
498
1620
ma quel che porse in dono ¶ al suo canoro
499
1620
figlia di Peneo, ¶ non in pianta, ma in sasso
500
1620
non in pianta, ma in sasso ¶ cangeresti le membra