Aldo Busi, Un cuore di troppo, 2001

seconda mano, e dappertutto, in Calabria per esempio fattura

per esempio fattura quanto in Bulgaria, be’, tanto sia

quanto mi è costato in soldoni, non in rabbia

costato in soldoni, non in rabbia e delusione e

delusione e amarezza, no, in soldi, capacissimo, sarà almeno

dovrei anche aggiungere che in me l’amore è

che nemmeno l’amore in me è fazioso? Nessuno

da sé. ¶ Ci sediamo in un ristorante con candela

tinte di blu ma in origine vere uguali per

che gli antipasti spariscono in un sol boccone, mi

se l’ambiente diventasse in un colpo una cella

piace discutere del peccato in sé, anche se è

e mi ha rappresentato in un modo così volgare

allora?» dice Menes, ma in modo non provocatorio, e

non lo sopporterei neanche in privato, figuriamoci in pubblico

neanche in privato, figuriamoci in pubblico, e lui no

pelle, «Certo che andare in giro con te è

stesso tono», e poi in auto, vedendomi sbadigliare, disse

qualcuno che può andare in giro senza portafoglio», «Ti

non aveva voluto laurearsi in farmacologia e rilevare il

Porco pecora Dolly clonata in casa, uno di quei

di quei figli compressi in un passato di glorie

a entrambi… lo attirano in un sottoscala e lo

e a raccontarmelo quasi in trance, un rimprovero del

raccontargli di una rapina in banca o di un

delle corna che hai in testa, ammetterai che lui

del mio amore mancato, in tutte le sfumature che

sfumature che mi venivano in mente… salvo alcuni episodi

il rifiuto non fosse in verità suo ma della

più di quello che, in buonafede, credevo fosse vero

fatti, pochi anche quelli, in realtà, che mi avevano

Salumaio & Piccolo Porco congelato in una solitudine eterosessuale peggiore

con le altre perché, in fondo, era la madre

ansia da prestazione sessuale in famiglia, lo inibiva un

agli alimenti da versare in prospettiva, mi ha chiesto

e stava facendo restaurare in vista di traslocarci da

Grosso Salumaio & Piccolo Porco in questo senso, ho cominciato

ho cominciato a contrariarlo in maniera pesante ogni volta

che lui mi trasformasse in tappeto volante dovevo dimostrare

le parti di tanto in tanto, e ho cominciato

mi davo dei meriti in prospettiva visto che non

di malattia vissuta fino in fondo… due anni del

coi bidoni, di bidone in bidone, se tu ogni

sempre al fatto che in lui si scatenasse il

per la grande concessione in vista, «Sto venendo da

stava venendo da me in tutti i sensi e

o, se sono davvero in forma, mi punisco: decisi

c’è alcun cuore in un modo di dire

si fa per dire, in bocca quel sesso sapendo

quattro con questo… questo in cui sto scrivendo e

profumato penso a lui, in quell’altra sauna, in

in quell’altra sauna, in città, quando è voluto

l’unico della settimana in cui non si cucina

e tre siamo andati in una sauna particolare, la

quel tuo cappellino hulallàhihii in macchina prima di farti

prima di farti vedere in giro con me? Auto

il suo solo svago in un’esistenza di insonne

immobilismo. Come se andare in auto significasse fare del

fole mi fece andare in deliquio appena dentro il

un acconto della felicità in arrivo – avrei usato persino

tempo; e anche allora in quella sauna io, sebbene

io mi sono sentito in dovere di inseguirlo, di

l’unico a combinare in cabina con uno, anzi

a raccogliere i marroni in un posto che so

battutine sceme lo mandano in sollucchero, mi mantengo diverso

che si sente divertito in proporzione al costo sborsato

di quelli di plastica in cui infilano il pasto

anche i suoi, lui in villa con Luisella non

metti tutta. ¶ Una volta in camera appoggio i tre

granché come emozione ritrovarsi in un bosco a aspettare

po’ stufi di stare in clausura e di castagne

mia proposta, di andare in città, a vedere un

tanto per cambiare arena. ¶ In auto gli dico a

come se glielo dicessi in questo istante, «L’anno

a te il cazzo in bocca non lo darei

parcheggiamo e siamo fuori in strada lo prendo sottobraccio

fuori, era andato così in crisi con tutto che

era diventata una raviolatrice in casa, migliaia di tortellini

è ci sta fino in fondo perché è troia

da vivere e balla in topless, perché dice di

testa come una cavalla in calore, urla, nitrisce e

fa gli spogliarelli cominciando in ascensore e canta belle

dimagrita di cinque chili in una settimana, digiuno totale

a chiacchierare sulle poltroncine in fondo al corridoio, e

ma tutto dalla cattura in poi? «Quali donne? Cosa

voce…» – non posso dirgli in faccia che fino a

uomini riescono a prendere in considerazione solo le donne

una volta infilzate, messe in carniere. Una che ti

non ci guardiamo più in faccia nemmeno per sbaglio

contro l’altro bracciolo in una finta lontananza e

dei suoi jeans firmati in tre punti… se lui

bracciolo e l’altro in mezzo a tigri e

agli spalti già abbastanza in subbuglio del Colosseo di

come su una biga in autostrada o anche su

di mezza età bene in gamba si può, anzi

ci diamo un’occhiata in tralice, sbuffiamo e usciamo

insieme a te, mandare in galera se stesso, altro

regionale che sono rimaste in tasca a Menes per

boschiva! Lui era specializzato in gigantesche truffe all’erario

erario che doveva smenarci in tasse, le cotiche erano

bella. Faceva troppi viaggi in paesi africani notoriamente musulmani

solo un pettegolezzo spifferato in un momento di particolare

paio di parole messe in fila e senza miccia

uno e indivisibile fino in fondo, eppure… ¶ Lui si

politici cui teneva bordone in un certo partito della

Porco era inattaccabile e in sunto era: se osano

osano toccare me vanno in frantumi loro, tanti di

che più lui entrava in dettagli compromettenti, per me

ne scrivo, mi viene in mente un’ipotesi: voleva

di inaudita, tranquilla sozzura? In cambio della sua di

il detective… o campata in aria anche quella?) Menes

venti, Menes non è in origine un figlio di

più riconoscente di volta in volta per ogni sciocca

o di un gufo in un mosaico bizantino, vedo

che o sei inglobato in una sua proiezione o

è esplicito, è democraticamente in pari col suo fascismo

dita, che d’ora in poi contraddistinguerò solo come

dell’uomo di Potere in balia della paura di

quello che io guadagno in una vita lui lo

vita lui lo guadagna in un anno e che

pago di tasse io in un anno lui lo

anno lui lo pagherà in una vita; a onor

una mia cipria lasciata in giro per sbadataggine, ma

originale, un banale finocchio, in fondo, per quanto famoso

nella manica. Non faccio in tempo, per esempio, a

del suo progetto impaginato in quattro e quattr’otto

rumori è andato fuori in riviera con qualche donna

una mezza sborrata dislocandola in qualche cinque stelle sul

sul litorale e affogandola in ostriche e champagne non

della fortunata prescelta, perché in effetti potrebbe essersi incontrato

nella sauna dell’Antistress in cui sono solo e

chiedere dove è stato in tutto quel tempo; «le

meglio, aveva la madre in una clinica… in un

madre in una clinica… in un manicomio… quando lui

ragazzina, era stata allevata in un orfanotrofio di suore

a Milano, non lì in paese, le fanno certe

sembra le abbiano mesciato in testa il cappuccio a

genti del Polesine… anche in questo ottobre in cui

anche in questo ottobre in cui scrivo circondato da

autostrada che si spacca in due, un gorgo di

Po, e del Po in questo preciso istante si

consiglio dei ministri dice, «In realtà è cambiato qualcosa

muraglia mentre da lì in poi piove ininterrottamente da

del trifoglio rosa e in ottobre! e che ho

mai una sola volta in imbarazzo, quando parla di

dell’ora o due in albergo, di pensare cioè

o indesiderati per lui, in lui, l’agonia di

di nuovo voglia? prendi in mano il telefonino. Il

vicino all’originale con in più la tecnologia «avanzata

dell’azienda, è laureata in economia, come suo fratello

schittare o una mosca in un bidone di latte

dal suo stesso trattore in manovra, hanno trovato tutto

riesco a strappare, intervista in televisione, cose così sono

non me, ma me in carne e ossa… oddio

niente da far trapelare in tanti anni che vengo

ottobre dei quattro qui in questione compreso questo che

uomo vivo ma svilito in origine dal flash che

il ringraziamento si allungava in troppi non c’è

per andare a trovarlo in camera e ovviamente lo

lo dice di punto in bianco che gli ha

era una vipera, quelle in ottobre hanno fatto trasloco

abbiamo deciso di andare in città a vedere il

salgo nell’ascensore diretto in camera mia, ho avuto

bisbigliare cose senza senso in direzione della roggia che

il dentista di controllo in controllo, tu li mangi

improvviso, e tutto troppo in una volta sola, l

fossi lì a vederlo in cotanta compagnia, sapeva dove

sulla mia gelosia acqua in bocca, Menes mi avrebbe

mia storia è fatta in gran parte di cose

di esserci, eccome. ¶ Poi, in altri momenti, ci vediamo

vediamo di proposito anche in sala ristorante, trascorriamo qualche

ristorante, trascorriamo qualche minuto in piedi al tavolo per

vivo è proprio come in tivù, un ratto morto

sei stato di nuovo in camporella con quello là

scrivo, sì, ma che in effetti non faccio niente

di origine televisiva e in parte immobiliare, che mi

è normale, mi prende in parola e io tiro

soggiorno lo aspetta già in villa, lui ha una

sicché ci può andare in tutta tranquillità con lei

di non lasciare segni in giro del loro passaggio

ne so, un anello in bagno, un indumento intimo

sa farsi volere bene in casa e dappertutto e

china sul suo membro in erezione o in bocca

membro in erezione o in bocca o fra le

a vedere lo strapiombo in tutta la sua bellezza

proprio facendo passeggiate prima in gruppo e poi sempre

scorso di questi tempi, in ottobre, da ottobre a

come adesso di adesso, in questo ottobre in cui

adesso, in questo ottobre in cui sto scrivendo, il

ottobre passati, un ottobre in cui si annunciano altri

quel grufolante colui… laureatosi in giurisprudenza tanto per fare

spacci salumi all’ingrosso in società di centri commerciali

che era dunque rientrato in possesso del suo cappello

arte si era dimenticato in camera mia l’anno

profondo o confinato troppo in fondo a incancrenirsi col

terzo dei quattro ottobre in questione, e che in

in questione, e che in ordine cronologico è stato

esempio, io mi trovavo in sauna o no o

detto “tu va’ sempre in discesa, da qualche parte

prima volta sono sbucato in un’altra provincia distante

disgraziato che si sbracciava in cima a quel costone

ottobri memorabili, quello che in ordine cronologico è stato

e quello di adesso in cui ne scrivo e

far finta di qualcosa in amore, cioè far finta

nemmeno il secondo ottobre in ordine cronologico… non sarà

mezzo, un mezzo ottobre in verità, coi pompieri di

settantenne anche lui tutto in un colpo… magari il

dell’ottobre che mette in locandina Menes, perché le

cura naturale del sonno in cui vado due volte

volte qui, oltre che in televisione… perché poi, telegiornali

torace piegato un po’ in avanti sotto il collo

postura di un montone in guardia, pronto sia alla

è sempre sorridente e in ogni istante aperta all

del tempo incerto, lì in accappatoio al fitness o

accappatoio al fitness o in tuta da ginnastica alla

enigmistiche; siccome è sempre in tuta e giacca a

punta d’acciaio, be’, in verità è d’argento

esagerato, mica si va in alta montagna fra i

unirsi al mio gruppo in una scampagnata che noi

discesa dei Tre Pinnacoli, in tre ore e mezzo

donna con gli altri in sua balia, anche se

bravi, entrambi stanno prendendo in mano le redini dell

dell’azienda, mezzi pesanti in leasing e, quale passatempo

ristrutturazione di borghi medievali in Emilia-Romagna e in

in Emilia-Romagna e in Trentino; da dieci anni

sua moglie perché lavora in azienda anche lei e

assessori e anche preti in parole povere, perché spesso

dal tunnel»… uffa, penso, in culo anche ai tunnel

se il treno arriva in ritardo; Menes sa tutto

dalla Germania e esporta in tutta Italia, e nei

appena finito un borgo in provincia di Forlì, in

in provincia di Forlì, in collina, ha venduto i

la notte con lui in albergo, in riviera, una

con lui in albergo, in riviera, una femmina nataci

rilassata nell’atto, pignola in tutte le ossessioni, la

al varo alla navigazione in alto mare, una che

frasi fatte degli analfabeti in civile; poi, continua Menes

che ce le ha in casa, i giovani del

rimpianti, non ha pentimenti in corso, né complessi di

uccello non vada mai in crisi a causa «di

la ruota per trasformarsi in carriola appena si rende

la passione che metto in tutto, ecco, perché tutto

ha occhi, se è in ordine e presentabile alla

nessuno, a parte mettersi in posa, in quella certa

parte mettersi in posa, in quella certa posa che

non mancavo di dirlo in faccia, cominciando col correggere

e mesi e anni in cui sono stato vicino

ma salassarmele fuori uccidendo in me ogni energia per

qua con la lacrima in tasca e il pugnale

gente, anche la più in buonafede, fa finta di

di essere già riuscito in una certa cosa che

dell’intelligenza autocritica fino in fondo… ce l’ha

poi… ¶ Se un’anima in pena ricorre a te

la megalomane anima creatrice in ambascia vuole sfinirti fino

divario fra il livello in sé di un progetto

questa gente… la gente in generale… vuole abbassare la

implorazioni. Sinonimi di lacrime in tasca, per non dire

risultati. Invece di prendermi in parola e lavorare al

sono diventati delle carogne in carne e ossa e

hanno cominciato a perseguitarmi in tutti i modi… non

che non mi spingerebbe in uno strapiombo con la

dire, finalmente miei pari in qualcosa senza, per l

con se stessi, specialisti in autoviolenza e poi forse

mia ormai oggettiva grandezza in modo da trovare spazio

modo da trovare spazio in me… la falla di

largo nell’editoria o in politica o nel giornalismo

politica o nel giornalismo in televisione! Mica devono aprire

a nessuno, lo standard in Letteratura era e è

finta di aspirare e in cui si riconoscevano per

di nessun altro giudice in circolazione ha… di nessun

un osso all’osso… ¶ In verità, tutti quelli che

ispirazione e della vocazione in arte… hanno cercato di

qualità che non ha in vista di un posto

uno scampolo di mafia in famiglia, un fra-di

fra-di-noi omertoso, in cui gli occhi sono

dove sbaglio, dove metto in campo un’ambizione ma

faccia vedere dove pecco in insensibilità verso il mio

verso il mio prossimo, in mitomania, ipocrisia, opportunismo, egolatria

aveva ragione a metterti in guardia; voglio altresì dire

rappresenta un’esperienza positiva in sé, a esso è

e la tua fiducia in te al fine del

quindi a riconoscere che in te c’è proprio

E se io parlo in faccia a qualcuno di

so solo nell’istante in cui lo vedo bene

quindici che saremo già in novembre e sarà passato

anche questo ultimissimo ottobre in cui già fervono i

Hanno già cominciato tutti in coro a fare propaganda

lui e della messa in tegame della mia cotta

non ti viene niente in tasca, né te ne

gli chiederai di appianarteli. In ogni caso ti direbbe

fatidica frase del nemico in preventivo, «Amici come prima

delle due montagne perché in certi giorni mare monti

per la prima volta in vita sua, una storia

cui uno… sposato e in vista, con fama di

solo giustizia sui sentimenti in ballo, su tutti i

su tutti i sentimenti in ballo, e non possono

mio giudice ancora chiuso in camera di consiglio dopo

a abbassare il capo in attesa che dal buio

Filatterio compagnone figofilo… e in più puttaniere… quanto quell

un intervallo è tornato in bell’ordine a riprendere

l’hai detto tu in televisione», e io, «No

un genitore di figuccia in erba a citare te

a citare te ma in tribunale, tu citi pro

non aspetto? ¶ Magari, sotto in platea, se proprio non

trova contronatura anche prenderselo in mano per pisciare, nessuna

più infuocata, mi balena in mente l’idea meno

avergli teso quella trappola in cui deve oltretutto mantenere

avesse preso un po’ in giro dicendomi anche solo

articolata per essere dedicata in parte a me e

può mai sapere che in effetti non è la

è la prima volta in assoluto che la racconto

televisive a parte, vado in crisi di identità, Menes

niente è davvero molto in un caso simile, anzi

i giorni, non corrispondo in niente e per niente

il signor Filatterio è in partenza. Non me l

lavoro o di clandestini in nero. Quando parti, saluti

io, per esempio, faccio in modo di partire, sia

squaglio quando sono tutti in sala pranzo o a

la seduta di yoga in palestra o a fare

ore di vera vita in più. Quando sto sveglio

quando dormo vivo… almeno in un sogno su mille

addormentato e si trasformino in altrettanta lussuria o almeno

ore di attività onirica in più, e così farebbero

una, almeno di circostanza. In cambio del mio ascolto

fanno pagare o penare… in cambio della mia fraterna

sei convinto, è tutta in discesa, ma una storia

di averla vissuta solo in quanto non vissuta, perché

altra voce senza voce in capitolo, vinto o morto

è che è intollerabile in tutta questa faccenda per

di cambiare le carte in tavola? è intollerabile che

intollerabile che i vinti in questa storia siano più

ci siamo già salutati in terrazza… niente, un silenzio

anche la parola «deposizione» in senso giuridico è così

cameriera e brandisce qualcosa in mano, un bastone, ma

parola che mi viene in mente, collasso e nient

fatto per chiarire, mettere in riga, fare luce nelle

inalterabile come una roccia in una teca, data l

sai di averle prese in affitto dagli altri… per

a ghigliottina, ti cadono in testa… fra capo e

cuore: che non entra in circolo, e pertanto, sottratta

a parte quella insaccata in una barzelletta sporca a

che cosa ci teneva in relazione? relazione?… per lo

a ascoltarla non stanno in piedi neppure questi miei

mie forze di raccontargli in maniera impersonale, neutra, senza

il che, il sé in questione, sarebbe poi un

per ascoltare, ma so in effetti poco del Grosso

eia alalà» buttai lì in mezzo agli ospiti radunatisi

chissà perché avevo deciso in quell’istante che la

apposta perché potessero credere in lui anche dopo morti

e postumo inganno; «Inoltre in “io eiaculo” c’è

vero protagonista, il didietro in maschera, la sua prostata

i pantaloni alla zuava in orbace, uno invecchiato dietro

com’è, il vizio in erba, l’innocenza sfrenata

di questo Menelao con in pugno l’assurdo bastone

della Decima Mas più in pena che in tiro

più in pena che in tiro: ormai o metti

ma gliel’ha data in mano, lo zucchero non

bacchetta come tanti… e in quel mentre riprende il

laser, no? Lì godono in modo irreversibile anche le

facce animalesche e inutili in giro che temono di

Filatterio, ecco, ricordatene adesso… in dieci giorni, compresa un

giorni, compresa un’uscita in città con un biglietto

lo martoria, così strana in lui, perché l’insonnia

del pensiero borghese e in lui di borghese non

torna conto e finisce in banca, senza disperdersi gratis

esaminare ogni possibile versione in lungo e in largo

versione in lungo e in largo di questa storia

da me anni dopo, in questo istante che ne

ha preso a parlare in vece mia, il Grosso

che sono diventato io, in questa tua… in questa

io, in questa tua… in questa mia mente frenetica

racconto dell’amore lessato in tutto il suo fallimento

verrà finalmente a galla in tutta la sua sugna

esperienze della stessa guerra in due campi militari diversi

vedo niente, il buio in sala è totale, nessun

i cespugli del sottobosco in pendenza, e il vento

alla preda farsi individuare. In caso contrario, sarebbe morto

malvagità non lo metti in conto, Menes Filatterio è

Filatterio è la cordialità in persona… a sostegno della

alcuni aborti di abbracci in cui lui restava esitante

una falange, passivo come in un coma e tuttavia

è mai andato davvero in scena… non c’è

finirebbe per stare poi in guardia per tutto il

fine del tuo racconto in una frase sincera, risolutiva

quattro, le tabelline belle in fila per il lungo

per sembrare un malocchio in leasing, tutto per Menes

facendosi venire l’acquolina in bocca per una portata

tagliò corto; ricordo che in quell’istante gli guardai

arcate dentarie ossa, sanguinavo in bocca, specialmente di notte

usava, e comunque non in bocca, non c’era

e dei picchiatori magari in mezzo alla città, c

moda. Adesso vedo che, in tinelli tesserati acconci di

Angeles a Senigallia e in cui si entra come

o si pisciano addosso in segno di agnizione, sono

e non farò più in tempo. Volevo l’amore

orlo dello strapiombo che in quel momento di crepuscolo

oro, qualcosa di soffice in cui sprofondare sicuri. ¶ E

forse nell’istante stesso in cui pronunciava il suo

fu l’unico istante in cui ebbi l’impressione

lui d’estate andava in un certo pioppeto sulla

se lo facevano mettere in quel posto e pagavano

si faceva infilare, figa in paese allora niente di

sentimenti che sentivo crescere in me, e in lui

crescere in me, e in lui, sì, anche in

in lui, sì, anche in lui per me. ¶ Menes

banane, di tipe brasiliane in generale, ah, dissi io

pensare… Be’, da bambino, in collegio dai frati domenicani

era proibito anche nominare in classe la parola «donna

Avevo avuto un nodo in gola dalla tenerezza per

erano tutti frati, anche in cucina sarà stato facile

che non mi venisse in mente di tirargliela fuori

è superfluo e fasullo in un personaggio è sempre

stato essenziale e autentico in una persona, calcola tu

cosa far rivivere qualcuno in un romanzo, non sanno

degli stereotipi da pollaio in fregola che lo regolano

parte non è che in cabina poi uno aveva

non esistono i comunisti in Italia come non esistono

di media nell’attimo in cui staccava le suole

all’ingiù e mandarmi in ginocchio, mi ha accompagnato

montagne. Sai che io in tanti anni che vengo

averlo già detto, messo in conto e abbinato… So

no, ci eravamo salutati in terrazza e poi, non

se dopo il saluto in terrazza, ma ci siamo

poveretto, a restare sgranati in maniera speciale, e poi

seguita alla sua visita in camera e se mi

lì, dal suo cappello in camera mia, e non

e io ero rimasto in bilico sulla battuta in

in bilico sulla battuta in sospeso, la sua, e

e che sarebbe sceso in villa al mare dalla

gli faccio di punto in bianco, «Siccome sto per

stato capace di produrre in solidarietà, lui, che diceva

senza sederci, stavamo lì in piedi pronti a scattare

forze e di volta in volta, e non avevo

credere a me e in me che in un

e in me che in un credito datomi da

tutti gli uomini sono in media più nevrotici di

spalla, «sei te, sembri in televisione da Costanzosciò», io

nomignolo che mi venne in mente, «Il Grosso Salumaio

dimenticato su da me in camera poche ore prima

Menes, la tua battuta in sospeso, la mia frase

Sì sì.» ¶ «Io ritorno in maggio di sicuro.» ¶ «Sì

non cacciargli la lingua in gola, e allora ho

cosa mi è venuta in mente, «Sai, è un

piano e vedo giù in strada un tipo occhialuto

strada un tipo occhialuto in una Ford bianca un

po’ scassata che guarda in su e attorno e

lo fisso e mette in moto, è troppo lontano

di riflessi di confondere in me sia una certezza

è così che funziona in tutte le cose: più

Filatterio ha già messo in marcia, è già sulla

ma non ha fatto in tempo a uscire dalla

maniaco per farcisi vedere in giro, prendevamo tempo, ognuno

lui l’ha preso in mano, ho detto prima

di nuovo come prima, in terrazza, e ha esalato

solo, un colpo mortale, in piena fronte. E memorabile

mi sono inventato io in lui per me? ¶ Da

erano distesi, non contratti in una maligna soddisfazione dissimulata

disperazione, e morte. ¶ E in Menes, nel suo uccidermi

cliente dell’Antistress imprenditore in insaccati che conosceva anche

uno può anche fregarsene in blocco di quello che

appena appena. ¶ D’ora in avanti, visto che per

serve a niente spaccare in quattro quel capello caduto

che sei fatto becco in casa dal tuo fratellino

e noto che ancora in questo istante sento prurito

linea ondulata col puntino in cima alla fine e

inutilmente ferma e cuore in gola e di chiaro

libro e mi imbatto in una parola che non

una parola tanto rara in cui imbattersi che come

sarà la seconda volta in vita mia che mi

recita, «Mi ha lasciata in una pace profonda», e

spiaccicare l’unica zanzara in camera da letto, dove

è sempre lì, è in testa, un ronzio… visivo

alfabetico… «Mi ha lasciata in una pace profonda» bisbiglio

dabbasso, prendo il libro in mano, scorro le pagine

del mare per risalire in superficie e tirare fiato

filatteri: “Mi ha lasciata in una pace profonda”…». Filatteri

passi biblici e chiusi in capsule di cuoio, che

la sua virilità tutta… in pericolo? ¶ Perché poi, pur

al sempre maggiore oblio in arrivo con un attore

un attore fantasista più in gamba di me? ¶ E

e io sono risalito in camera mia a testa

uno dopo l’altro in un sol colpo, ho

vita reale, di vita in saldo, meglio niente del

fino all’ultimo. E in culo anche ai miei

al momento di andare in stampa: in altre parole

di andare in stampa: in altre parole, prima ancora

riscritto, e avrei fatto in tempo a scegliere di

definitiva – anche per me; in effetti, io volevo lasciare

due versioni consiste essenzialmente in questo: in quella data

consiste essenzialmente in questo: in quella data alle stampe

Subi è stato testimone in prima persona ma che

per paura di eccedere in verosimiglianza, cioè per paura

e per non influenzarlo in maniera irreparabile, facendolo magari

lettura del romanzo stampato in brossura, godendo di tutti

limature di pericardio subentrate in seguito e fino a

a un istante fa, in copertina non appare «interamente

della parola ora qui in edizione economica, con poche

me per raccontarsela non in Un cuore di troppo

così testuale da prendere in parola me Scrittore non

scritto, di esserne parte in causa, di riconoscere in