Ugo Foscolo, Ricciarda, 1813

il castello del Principe in Salerno. ¶ ATTO PRIMO ¶ SCENA

Che Guelfo ignori che in sua reggia vivi? ¶ GUIDO

padre. ¶ CORRADO ¶ Fremi dunque in nomarlo, e vedi sempre

padre il reo fratello in Guelfo ¶ Che tue spoglie

amor tuo? Che mentre in moglie ¶ Ti promettea la

nappo ¶ Né ti scampava in tempo, or giaceresti ¶ Compagno

S'oggi ei trionfa in guerra, ¶ Io spento forse

guerra, ¶ Io spento forse in campo, o vinto, errante

fia? di lei ¶ Che in lunghi orridi guai (né

Salerno al foco ¶ Che in poter nostro: ultima gioja

saran le rovine; e in quelle fiamme ¶ Per torla

mi parta, o snudi in guerra il brando. ¶ CORRADO

ov'ei non giunga in tempo, ¶ Sappia da me

raccorti morente. ¶ GUIDO ¶ Altri in quel luogo ¶ Perì, se

atterrirmi, or ti serba in vita; ¶ E nel tuo

chi sé medesmo ha in odio, ¶ M'ama; e

sola ¶ Che sol trova in amore ogni conforto; ¶ Ma

il labbro ¶ Apro, e in silenzio doloroso il chiudo

me tu d'ora in ora stai ¶ Sotto la

più incerto ¶ Se tu in mia reggia stavi; altri

io spero, il crede in salvo... ¶ GUELFO ¶ Or vieni

i miei sospetti, io in moglie ¶ Fingea di darti

io, mai! - Mortal veleno in petto ¶ Mi versò la

fu amor pria che in me fosse errore. ¶ Errai

figlio ¶ Unico e sempre in gran periglio, or deggia

alpi e i mari in mezzo a noi; t

non foss'altro, ¶ Dovrò in me solo incrudelire. - A

l'ira al pianto ¶ In me; e tu il

Qui, non dolente, ma in regale aspetto, ¶ Altri che

Tancredi, ¶ Mentr'io versava in Palestina il sangue, ¶ A

Al mio tornar fuggì in Lamagna, e l'anno

perché tu d'Asia in armi ¶ Minacciando venivi. Che

figli tuoi ¶ Cadder - ma in campo, ed han sepolcro

l'aguato... ahi! non in tempo a trarvi ¶ L

Come nell'alma, conosciuto in volto. ¶ AVERARDO ¶ Allor che

occultamente il core ¶ Pose in vergin regale, e ne

né ancor sapea che in corte ¶ Delitto è amore

è colui che spirò in grembo a Guido? - ¶ Giusto

dal parteggiar da servi ¶ In questa pugna fra la

alla Guelfa setta ¶ Che in te fida, l'ardire

Le spade nostre; e in cittadini petti ¶ Trasfonderemo altro

Benevento regga; ¶ E Guido in moglie abbia Ricciarda. ¶ GUELFO

Da me saprà che in grave rischio stai. ¶ ATTO

vedi orrido stato!... ¶ Volger in me nol posso, e

Spegni le faci onde in Italia infuria ¶ La Guelfa

Le sue vere sciagure. In forza altrui ¶ È l

non l'amo; e in sé pur chiude ¶ Core

Non lascerà finché è in periglio; ed io ¶ Non

Guido, e Ricciarda ¶ Saranno in sacro e lagrimato avello

iniquo, che non senta in core ¶ Pietà de figli

da noi: le guardie ¶ In armi vidi. ¶ AVERARDO ¶ Addio

posso ¶ Che non è in mia balia; ma se

quindi ¶ Veggio mio padre in guerra, e tanta apersi

scorgo ¶ Non so che in volto di superbo e

arte ¶ A Ricciarda volgevi, in cor mi svegli ¶ L

allor; né d'indi in poi fe' motto. ¶ Ché

ardor nuovo di sangue ¶ In un solo furor travolgon

lieta, ah! non sarai ¶ In braccio ad altri: ma

corressi ¶ D'altr'uomo in braccio, e tollerarlo, o

m'ami tu che in te sol puniresti ¶ Ogni

né il credo... ¶ Guelfo in me incrudelisse, allor la

Ah poscia ¶ Di guerra in guerra e d'una

guerra e d'una in altra morte ¶ Per quelle

asilo. Già sento che in breve ¶ M'udrà pietoso

tremendo avviso, ¶ Che lungamente in cor mi parla, certo

tieni. ¶ GUIDO ¶ Ma funesto ¶ In mia mano gli fia

Per or fia tolto in quel remoto avello... ¶ SCENA

tel rende onde tu in cor mel pianti! ¶ Tremi

fatta ad un tratto? In te più l' onta

a morte ¶ Fia troppa. - In guardia, e se mai

Ricciarda. I tuoi ¶ Veglino in armi ad ogni soglia

se ho la vendetta in pugno. ¶ Ei quindi, o

trarlo ¶ Se mi vedeva in quest'orribil punto... ¶ GUELFO

mia madre per sempre: in pugno l'elsa ¶ Guido

sangue non grondi. ¶ GUELFO ¶ In Dio tu fidi? ¶ In

In Dio tu fidi? ¶ In Dio che solo a

ma io ti vedrò in viso ¶ Le angosce ond

orrido! - Rabbia ¶ Ti mise in cor d'un mio

suo; non già che in te presuma ¶ Pietà né

il morir: e tu in ciò sol mostrarti ¶ Men

Già il conoscevi? ¶ GUIDO ¶ In me, Guelfo, in me

GUIDO ¶ In me, Guelfo, in me piena ¶ Farai vendetta

me piena ¶ Farai vendetta; in me che il merto