parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federico Roncoroni, Sillabario della memoria, 2010

concordanze di «in»

nautoretestoannoconcordanza
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2010
senza neanche un fumetto in mano da leggere, mi
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epiteto che gli toccò in vita viene oggi usato
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mai lavorato sul serio in vita loro - i fanagottoni
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fiera virago che soccorse in Quinta elementare la nostra
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per la prima volta in un testo scritto poco
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applicato», precisa Angelo Prati, «in senso ironico». Fanfaluca, invece
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è del parere che in effetti, una differenza ci
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alle forme, distinguono «sia in oprando sia in loquendo
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sia in oprando sia in loquendo» (Donato Serpieri, → Potta
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qualcuno, flirtarci, starci addosso, in vesti più o meno
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petting senza fine oppure, in taluni casi per così
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da tempo immemorabile va in giro per il mondo
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quel che sento raccontare in giro, giacché con me
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una serie di atti in cui ci sono più
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un atto ben preciso in cui il sesso la
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escludere la presenza, almeno in uno dei due attori
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o donna, “si strugge” in preda a defatiganti «vorrei
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dire Giuseppe Giusti quando in una lettera scrive: «Qua
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garzoncello scherzoso che fu, in una lettera scrive: «Veramente
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opinio - l’idea che in primavera e in autunno
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che in primavera e in autunno, come per altro
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autunno, come per altro in estate e in inverno
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altro in estate e in inverno, niente esista di
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il tutto standotene pensoso in disparte: né tu né
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ben chiaro che cosa in pratica essi facciano, benché
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parole di questo tipo, in cui è particolarmente esperto
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scopo si può fallire in tanti modi, “fare cilecca
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poi non succedeva niente. In un giorno tremendo del
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lo studio di commercialista in via Carloni. Alle 9 del
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del mattino, appena arrivato in ufficio, aveva annunciato alla
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di suicidarsi a mezzogiorno in punto, quando sua moglie
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sarebbe rientrata a casa, in via Petrarca. Di fatto
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E mi raccontò che in guerra - aveva fatto la
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per conto suo, e in proposito mi sembra interessante
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volesse dire “far cilecca” in questo senso, comunque, il
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È pur vero che in tali occasioni «ho potuto
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triste giorno, nel tentativo, in verità troppo carico di
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onomatopeica. Propriamente è usata in italiano fin dal Quattrocento
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fingere di dargliela, senza in realtà farlo, per poi
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quello ci avesse creduto. In questo senso la utilizzano
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e Riccardo Bacchelli - sia in quelli estensivi e figurati
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alla voce della gazzera [in toscano, detta popolarmente, “cecca
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delle mie parole private. In primo luogo, infatti, è
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di quando ero bambino. In secondo luogo, è il
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hanno sentito chiamare così in casa e che hanno
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cerchia di persone venisse in mente di farlo, ci
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seconda di come agiva in lei il micidiale flusso
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adolescenza che aveva serbato in chissà quale angolo della
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indicava: erano gli anni in cui tutti si sentivano
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stesso che ‘liberarsi’ ma in francese. Anch’io, a
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di se libérer, benché in fondo trovassi più libertari
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mi era stato sollecitato in quanto compagno «étranger». Ma
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alla fine mi avventurai in un “Il faut décharger
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scaricare...’, che avrei dovuto in qualche modo completare, se
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per la strada o in un letto, anziché a
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religiosa e pia, chiama in causa insieme i due
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del signor Ottavio?» scrive in una di esse. ¶ donna
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quando indica la donna in generale, come l’individuo
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quando indica una donna in particolare, per esempio quella
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ricchezza di tipi femminili in cui si realizza e
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Tasso -, mi piace Emma in Bovary, mi piace Anna
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che però non inserisco in questo elenco di parole
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dentro dal primo giorno in cui, aprendo gli occhi
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figlia d’Eva» e, in senso figurato e scherzoso
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tutte le librerie antiquarie — in realtà si limita a
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cui “donneare” deriva, intrattenersi in amabili conversari con una
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non l’ho trovata: in nessuno dei tanti che
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De Bellis ci arrivò in classe, in Seconda, ad
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ci arrivò in classe, in Seconda, ad anno scolastico
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aveva fatto la Prima in casa, con la mamma
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madre maestra, lo teneva in grande considerazione. Che lo
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sempre e soltanto: «Niente». ¶ In classe Duccio alzava di
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ma così, per tenere in piedi il discorso e
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più la mano e in breve nessuno l’alzò
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inizio dell’anno successivo, in Terza, non ce lo
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non ce lo ritrovammo in classe. Non vedendolo comparire
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lì, scritto per intero, in un bel colore rosso
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un bel colore rosso, in un codice del Quattrocento
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Più che un pertrarchista, in verità, un tardo epigono
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stilnovista, che aveva fatto in tempo a conoscere, forse
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Chissà dove è finito. In Internet ci sono tanti
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sentii pronunciare, mi sembra, in un film o in
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in un film o in un documentario: per come
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Non potete sbagliare. Se in un rebus vedete un
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così vecchia e rara in quello che dopotutto è
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epa”, invece, si scompone in e, che può andare
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valere come congiunzione, e in pa, che può fare
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Allo stesso modo, se in un rebus vedete, contrassegnato
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soltanto il dialetto e in italiano aveva come vocabolario
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propose, appena ritenne fossi in grado di capirlo. Non
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e devo confessare che in qualche occasione l’ho
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però, riflettendo sul contesto in cui la usavano («Essetierreò
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non avesse mai lavorato in vita sua, passando dalla
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2010
Pina lo disprezzava, ma in via Carloni c’era
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Per la nonna, sempre in attività, sempre in movimento
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2010
sempre in attività, sempre in movimento, il Severino non
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Catullo e il «bròilo» in cui il «bel lisignolo
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latino medioevale broilum, attestato in lombardia fin dall’847, e
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indica il ‘piccolo prato’ in cui si rendeva giustizia
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giustizia, quindi la piazza in cui nei Comuni si
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2010
a proposito della condizione in cui si trovavano persone
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2010
persone che, di fatto, in capo a pochi giorni
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2010
La quale porta già in sé, come parola, la
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Crucciarsi, affliggersi, accorarsi, stare in pena o darsi pena
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appunto a loro dire, in rapida successione, di calamari
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a giudicare dal modo in cui censuravano seghe e
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2010
creduto che i calamari in questione avessero a che
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avevo visto un disegno in cui i calamari erano
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2010
un’Enciclopedia del mare, in biblioteca, un disegno nel
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2010
dal colore nerastro, che, in modo diverso, li caratterizza
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2010
al dizionario: consultandolo appresi, in rapida successione, che “calamaio
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2010
perché era l’oggetto in cui si raccoglievano le
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2010
le penne, quindi quello in cui, quando era pieno
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2010
quella emessa dal calamaro in fuga e delle occhiaie
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2010
è sdraiata a pancia in sotto, come la Paoletta
116
2010
ne erano stati messi in bella copia o scartati
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2010
di una fregatura, “bidone”. In casa mia “catorcio” si
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2010
più o meno ironici, in questa accezione sono, oltre
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2010
famiglia. Invece è diffusa in tutta Italia, come uso
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2010
toscanissima parola “catorcio” che, in senso proprio, significa ‘chiavistello
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2010
la parola “chemioterapia” indicasse in generale l’insieme dei
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2010
batteri e virus e, in particolare, la terapia radiologica
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2010
non ragioni: le prendi in blocco, così come sono
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2010
cosa, ho dovuto impararlo in corpore vili: prima vedendola
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2010
per negare fermamente, ma in modo simpatico, qualcosa, come
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2010
ripeteva, anche da vecchia, in qualche momento spensierato, mentre
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2010
o quando voleva prendere in giro qualcuno, per esempio
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2010
usavamo anche come sostantivo, in espressioni del tipo «fare
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2010
sapevamo certo che proprio in quegli anni Carlo Emilio
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gesto del cipperimerli’) e in grafia scomposta: «la violata
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gratificanti operazioni, si produsse in quell’indimenticabile spettacolino. ¶ copula
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le buone tradizioni anche in campo sessuale. Oggi, o
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linguistica, dall’uso didattico. In tale accezione, di fatto
134
2010
dalla lettura di libri in cui la parola non
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2010
da Renato de Falco in un suo libretto. Ottantatré
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2010
una. Me le sono in gran parte dimenticate — gli
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2010
ricordare, come le barzellette in serie — e mi spiace
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2010
così come le ricordo, in forme che, mi sembra
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2010
i nomi delle percosse in napoletano, quasi il doppio
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2010
costituita da pane cotto in acqua’ e ‘pappa dei
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2010
tipi denominati e dati in perfetto maestrese. ¶ D ¶ dégagé
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2010
spigliato, sicuro di sé, in francese e, al femminile
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Ma mentre il Rudi, in quanto dégagé, era considerato
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2010
di adesso -, la Etta, in quanto dégagée, cioè spigliata
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2010
erano napoletani, veniva accettato in mezzo a mille forme
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2010
o, meglio, veniva avvolto in due o tre fogli
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2010
Mentre ancora li studiavamo, in un impeto di affetto
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rimasti e li sbriciolammo in bocca in pochi istanti
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2010
li sbriciolammo in bocca in pochi istanti. Erano davvero
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2010
prima volta il giorno in cui il Bruno, il
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2010
militare, che aveva prestato in gran parte a Genova
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2010
prima di partire, usava in ogni suo discorso intercalare
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2010
non fu difficile capire in che direzione si fosse
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2010
termine servì a chiarirmi in modo definitivo che cosa
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2010
Varazze o a Celle, in spiaggia, quando le domeniche
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e poi, anni dopo, in Collegio, a Pavia, dove
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2010
partire da quando entrarono in contatto con le popolazioni
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2010
con lode e calcio in culo accademico della matricola
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2010
verificarne la fondatezza. Sempre in quell’occasione mi fu
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2010
sia di azione fatta in modo maldestro. “Belinare”, poi
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2010
e abelinato», insomma, equivale in tutto e per tutto
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2010
poeti e di scrittori in cui la parola “biondo
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2010
Marino, che tratteggia, come in un dipinto, il ritratto
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2010
copiai quando ero ormai in Terza liceo, e che
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2010
il verso più bello in cui viene usato l
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2010
capelli della fanciulla incontrata in un boschetto, in tempi
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2010
incontrata in un boschetto, in tempi ancora più remoti
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2010
gusto perché se scende in gola si pianta lì
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2010
varietà delle donne che, in modo sempre diverso, mi
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2010
trovò finalmente, nientemeno che in Svizzera, sul lago di
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2010
appagata. L’unico dispiacere, in proposito, era, ci parve
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2010
si riposa dal lavoro in un pianerotto di collina
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2010
aveva trovato rifugio: là, in faccia al lago, infatti
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2010
voluto che seppellissimo, «bène in profondità, neh», l’urna
175
2010
molesti». Ma la parola, in realtà, significa solo ‘luogo
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2010
già nel VII secolo in un elenco di nomi
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2010
blu: talmente forte che, in italiano, non ha bisogno
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2010
ombelico. ¶ bordello (sostantivo maschile) In famiglia, in casa, baccano
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2010
sostantivo maschile) In famiglia, in casa, baccano, rumore, fracasso
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2010
che il nonno dorme». In cortile, in strada, tra
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2010
nonno dorme». In cortile, in strada, tra noi bambini
182
2010
fu, qualche anno dopo, in Seconda liceo, trovarla, quella
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2010
liceo, trovarla, quella parola, in Dante, bella chiara: «Ahi
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2010
puttana, donna che vive in uno di quei luoghi
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2010
di consorelle: “bordellare”, ‘stare in un bordello, andare per
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2010
si dice dei cavalli: in particolare di un cavallo
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2010
deve aver fatto nascere in noi l’idea che
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2010
gradimento come vivande. Così in un certo senso, restai
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2010
significa ‘con i denti in fuori, visibili con le
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2010
di corpo, dell’anno in cui, beato tra le
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2010
un tipo di testo in cui di parole sconosciute
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2010
stabilire se l’«osilino» in questione sia un uccellino
193
2010
fatto, è ancora viva: in Toscana, specialmente in provincia
194
2010
viva: in Toscana, specialmente in provincia di Lucca e
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2010
Livorno, risuona spesso, come in talune zone della Romagna
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2010
la vitalità della parola, in un albergo di Forte
197
2010
da un tale che, in una delle più strepitose
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2010
più o meno fastidioso. In toscano e in romanesco
199
2010
fastidioso. In toscano e in romanesco, secondo Ritella, che
200
2010
bàmba (sostantivo) Stupido, sciocco. In casa mia era un
201
2010
Non fare la bamba’. In pratica “bamba” aveva lo
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2010
di labbra che comportava in virtù della sua chiara
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2010
barabàn (sostantivo maschile) Tamburo in russo e, in casa
204
2010
Tamburo in russo e, in casa mia, non si
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2010
Alessandro Manzoni. Si barbella — in Lombardia come in tutto
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2010
barbella — in Lombardia come in tutto il mondo — per
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2010
che si vede tremare in una persona che ha
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2010
Corte Costituzionale, il giorno in cui andammo a trovarlo
209
2010
e io, alla “Gattaiola” in quel di Lucca: una
210
2010
arte fino a ridurti in miseria, una, insomma, che
211
2010
e capelli sì, ma in senso metaforico. E con
212
2010
dell’affare Lockheed e, in quel turbinio di miliardi
213
2010
con cui la signora in questione aveva fatto, e
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2010
a usarla nell’accezione in cui l’aveva usata
215
2010
il rasoio». E Bandello, in una sua novella: «Ora
216
2010
cortegiane s’innamorò, essendo in Vinegia [= Venezia], un giovine
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2010
femminile plurale) Cianfrusaglie. Così, in Prima media, la signorina
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2010
Storia e Geografia, corresse in un mio tema la
219
2010
riconsegnandomi il foglio, “barlafuse” in italiano non esiste. Ci
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2010
esiste. Ci rimasi male: in casa nostra “barlafusa” e
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2010
francobolli che lasciavo sempre in giro e alle perline
222
2010
tranne una volta, e in un senso alquanto spregiativo
223
2010
esposta a prezzi elevatissimi in un mercatino dell’antiquariato
224
2010
è una parola qualsiasi. In primo luogo, è registrata
225
2010
vecchi, stracci, bazzecole’ e in quello, definito gergale, di
226
2010
cioè, parrebbe, ‘trascurato, arruffone’. In secondo luogo, vanta un
227
2010
nei dialetti lombardi, specialmente in quello milanese e in
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2010
in quello milanese e in quello comasco. In casa
229
2010
e in quello comasco. In casa mia, come a
230
2010
dialettale, si è diffuso in tutta Italia: spesso viene
231
2010
Italia: spesso viene usato, in senso neanche tanto scherzoso
232
2010
e operaia. ¶ Ecco, “bauscia” in entrambe le sue accezioni
233
2010
intorno a me, soprattutto in bocca alle mie nonne
234
2010
tutta. Il suo arrivo in via Carloni aveva suscitato
235
2010
Como, non erano molti: in via Carloni c’erano
236
2010
la sera si chiudeva in casa presto; la donna
237
2010
osservare, studiare e interrogare in quel reciproco scambio di
238
2010
nessun motivo di prenderli in considerazione. Tanto maggiore, quindi
239
2010
prima Pasqua che passava in via Carloni — la donna
240
2010
Ora, bisogna sapere che in casa mia tutto ciò
241
2010
che presto sarebbe tornato in classe. Ma questo gli
242
2010
mai. Si era ammalato in febbraio, quando faceva un
243
2010
con le terribili parole in “-oma”, come “sarcoma” o
244
2010
e ha un nome in -oma nuovo e diverso
245
2010
T, per l’esattezza. In breve tempo, e con
246
2010
curato fuori d’Italia, in un paese dove chiamano
247
2010
basso, bassissimo), una locuzione (in crescita, in caduta, in
248
2010
una locuzione (in crescita, in caduta, in ripresa) o
249
2010
in crescita, in caduta, in ripresa) o un numero
250
2010
degenza ospedaliera di parole in -oma e dintorni ne
251
2010
legato a un’ipertensione in paziente dislipidico — vedete con
252
2010
di parole sconosciute che in breve tempo sono diventate
253
2010
e al massimo vanno in bestia. Non è il
254
2010
la maestra Lina, che in Seconda elementare cercava di
255
2010
evitai le due parole: in caso di necessità, usavo
256
2010
di necessità, usavo “andare in bestia”, un’espressione che
257
2010
Chiara ne ha dato in un suo inedito e
258
2010
la quale mi vengono in mente facili facili sei
259
2010
non l’ho trovata in nessuno dei dizionari che
260
2010
ho sentita alla Coop, in bocca a una giovane
261
2010
una giovane donna che, in fila davanti a me
262
2010
tuo primo marito, poveretto!”; “In due mesi l’ha
263
2010
vaglia, al punto che in famiglia si alludeva a
264
2010
il turista giapponese che, in Piazza della Signoria, si
265
2010
da un Ivanos Ciani in vena di epiteti a
266
2010
e lievi, la sera in cui, camminando all’indietro
267
2010
quella parola, pronunciata invero in un tono più divertito
268
2010
il suono oppure che in giapponese babb significhi qualcosa
269
2010
balbettare e il balbutire, in effetti, in molte culture
270
2010
il balbutire, in effetti, in molte culture sono sempre
271
2010
che incontravano nell’esprimersi in una lingua straniera dimostravano
272
2010
bamba e sciocca» è in Giovanni Boccaccio), da cui
273
2010
cui è stata tradotta in italiano la parola inglese
274
2010
che, per lo più in bande, commettono ogni sorta
275
2010
ogni sorta di idiozie in giro per la città
276
2010
lungo peregrinare di città in città durante il servizio
277
2010
da qualche bimbo che in Piazza della Signoria o
278
2010
il babbo, e solo in occasioni speciali, quando avevamo
279
2010
l’abbiamo chiamato “babbino”. ¶ In famiglia, dunque, almeno in
280
2010
In famiglia, dunque, almeno in questo siamo stati in
281
2010
in questo siamo stati in linea con il toscano
282
2010
che al padre dánno in Toscana non solo i
283
2010
che si umilia producendosi in un baciabasso. L’atto
284
2010
non a caso illustrato in tutti i trattati di
285
2010
si fa, della situazione in cui lo si esibisce
286
2010
sola): ventidue modi diversi in cui due persone si
287
2010
sapore dell’epidermide, cioè, in altre parole, ventidue modi
288
2010
che notoriamente preferiva, non in pubblico però, il baciabasso
289
2010
piaceva, oltre ai diminutivi in -ino del tipo di
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fa la traduttrice, dà in escandescenze quando sente o
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sostantivo e aggettivo femminile) In sardo, colei che finisce
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di un’essenza celata in un suo vasetto di
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Sì, dopo aver avuto in giorni lontani un’accoglitrice
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aspetto l’accabadora. Scrivo in queste pagine il suo
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e femminile) Chi va in cerca di facili amori
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cornutacci che fanno venire in Italia tutti i mori
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Michelangelo Buonarroti il Giovane in una commedia, La fiera
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riferito a una donna, in una battuta fatta di
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libretto per due motivi. In primo luogo perché forse
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lo accusa di avere in giro troppe donne: «Meglio
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il pane, un mendicante’]». In secondo luogo, per cercare
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materassabile). Che riposino tutte in pace. ¶ acchiappare (verbo) Da
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Ma quale, precisamente? E in che cosa consiste? Fate
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che cosa consiste? Fate in giro la domanda e
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imbattemmo, senza alcun sospetto, in un dipinto raffigurante una
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dipinto raffigurante una donna in atteggiamento languido e malinconico
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se proprio voleva definirsi in qualche modo in rapporto
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definirsi in qualche modo in rapporto alle sue abitudini
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che non so neanche in cosa consista!” Forse, in
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in cosa consista!” Forse, in cuor loro, sperano che
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peccato davvero capitale, soprattutto in un mondo in cui
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soprattutto in un mondo in cui molti, in campo
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mondo in cui molti, in campo religioso come in
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in campo religioso come in campo laico, ne hanno
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furono «tristi» perché covavano in cuore un «accidioso fummo
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ma non sono morti? — in superficie. Nel Purgatorio, poi
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li danna a correre in tondo velocissimi e senza
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indifferenza, “vizi” che hanno in sé qualcosa di distintivo
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loro natura: esseri chiusi in se stessi, capaci di
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Cristofori Piva alla stazione in una mattina d’autunno
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di qualcosa di voluttuoso. In questo senso lo usano
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noia, che si traduceva in sfumature molli, in pose
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traduceva in sfumature molli, in pose voluttuosamente accidiose») sia
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e credo di essere in buona compagnia, che sono
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l’ho letta (forse in Marino Moretti?), ma la
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Moretti?), ma la propongo in sostituzione di “levatrice” e
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sta davanti alla puerpera’? In sul nascere chi vorreste
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se non lo sapete, in vista del ben più
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ho trovata, la parola, in Gabriele d’Annunzio e
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volte che la modula, in verso e in prosa
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modula, in verso e in prosa. Io non ho
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di vederla, l’albàsia: in certi giorni di gran
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noi bambini fummo informati, in Seconda elementare, che il
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notizia la mamma sbiancò in viso e si agitò
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malattie, destinate a nuocere in modo irreparabile, destinate ad
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la fine del mese — in classe avevamo pregato per
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volevo tentare di salvarmi in qualche modo da un
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solo non era più in grado di riconoscere niente
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colpito il loro paese in seguito alla peste dell
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esserci, fino a immergersi in una specie di idiozia
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manovrare mediante una manovella, in modo che in poche
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manovella, in modo che in poche ore passassero davanti
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li identifica e che in virtù del medesimo principio
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Sta di fatto che, in un paio d’anni
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sono tumulate per sempre in vecchi dizionari o nelle
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dizionari o nelle urne in cui riposano le ceneri
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parole strane o difficili in cui mi sono imbattuto
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imbattuto, spesso per caso, in una rivista, in un
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caso, in una rivista, in un quotidiano o in
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in un quotidiano o in un saggio e delle
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quali, nei dizionari, andavo in caccia, oltre che del
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tante altre donne, cui, in modo misterioso, quasi sensuale
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parole dentro cui baraccarmi in caso di bisogno. Perché
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fatti o le circostanze in cui sono venuto a
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Toscana insieme alla comparsa, in Seconda elementare, del più
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buona educazione che, arrivato in classe ai primi di
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Duccio). Fu lui che, in un “pensierino” lungo come
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le materasse» più soffici in vista della notte. Noi
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a scuola il più in fretta possibile, non capimmo
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ritenne necessario darci chiarimenti in proposito: o riteneva la
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facesse su le coperte in forma di palle, cioè
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se ne fu tornato in Toscana. Come dire che
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della classe — era arrivata in Quinta da una scuola
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i piastrellisti; uno andava in giro a prendere nota
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pomeriggio accompagnava a scuola, in automobile o in moto
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scuola, in automobile o in moto, la figlia e
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tutte quelle belle ragazze in divisa che gli giravano
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e alle Elementari, messo in guardia dai genitori, avrebbe
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giorno lontano la pronunciò in un modo così delizioso
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volta dalla maestra Lina in Seconda elementare: «Non lasciarti
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Medie, prima di utilizzarla in un tema perché volevo
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al contesto che avevo in mente: né nel suo
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con ‘finezza’ e ‘fino’ in senso che accenna ad
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ritirarsi senza reagire, chiudersi in se stesso, come fanno
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lontano dagli eventi esterni’. In questo senso, e proprio
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e la cinica chiusura in se stessi, è il
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o un progetto’ e, in senso figurato, ‘accennare approssimativamente
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di usare la parola in questa accezione marinara, però
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dai bozzoli di risentimento in cui supponevo che si
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questo verbo tricipite ha in Toscana: «Abbozzala! », ‘Falla finita
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Costa quando qualcuno esagera in chiacchiere, pettegolezzi, complimenti o
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disseminata, tramite i commilitoni, in tutta la penisola. ¶ Sarà
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categoria di parole proibitissima in famiglia, che spaziava da
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e letteraria, ma allora, in realtà, soprattutto erotico-sessuale
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che egli ne fece in una novella giovanile (Turlendana
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il passo di Albasia, in Alcyone, 1903, in cui a
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di Albasia, in Alcyone, 1903, in cui a essere «nivale
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ahimè, la usò poi in senso figurato per indicare
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sempre affaccendate nell’orto, in cucina, al lavatoio. Sempre
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Sempre pronte ad accontentarmi in tutto e a lasciarmi
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che non uscissi mai in strada, mi tenessi possibilmente
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molto alle mie nonne. In primo luogo mi sento
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mamma a mio favore in ogni occasione, ma mi
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Erano il mio scudo. In secondo luogo, mi hanno
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dei suoi figli: correva in bicicletta, corse anche il
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ammalò di pleurite e in capo a due anni
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di me, a mettermi in guardia dal frequentare le
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me le insegnò tanto in italiano quanto in latino
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tanto in italiano quanto in latino. Alcune le recito
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il lasciapassare per andare in Paradiso o meglio in
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in Paradiso o meglio in Purgatorio o dovunque san
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aveva lasciata, suo malgrado, in balia di ben due
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tremendo papà Fin, prese in moglie e seppellì prima
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mi avevano costantemente messo in guardia, quando sono morte
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pieno di grida assordanti, in cui mi ero finalmente
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sorriso e per accompagnarmi in quell’altro mondo, dovunque
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caro erano ancora tutte in questo mondo. Chi poteva
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casa, per farmi compagnia in quella grande pace senza
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e le vocali combinate in sillabe: mamama, bababa, lalalala
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maschile), probabilmente per indicare in modo rispettoso una monaca
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Ma è rimasta anche in famiglia, tra le mura
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presepe; o quando palleggiava in aria la sorellina più
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la sera, quando ero in Collegio a Pavia, ai
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di certe ore trascorse in attesa di dare il
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Nostalgia della prima volta in cui mi sono sentito
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e azzurro, negli anni in cui l’Elba era
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Fifth con la testa in su per guardare i
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ci sedevamo a tavola, in una trattoria che dava
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tanti anni, e avevano in comune molte amicizie e
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sentirsi un giovane laureato in Filologia classica sull’edizione
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di arte, e non in astratto, ma citando versi
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per aver condotto vita in comune, a Genova, a
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casa dei doganieri, Conversazione in Sicilia, Il Politecnico e
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però, osservandoli, capii che in realtà non avevano mai
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nostalgia degli attimi incantati in cui al posto di
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trattoria e tornavano con in pugno una chiave. «Adesso
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anche sette di fila, in una sola volta, di
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il busto. Chiara aveva in piedi almeno tre storie
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foggiata (come ha mostrato in un garbato saggio un
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il loro servizio militare in eserciti stranieri. Nella tesi
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stranieri. Nella tesi scritta in latino il nome popolare
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terminologia medica: lo tradusse in greco. Anzi, esitò un
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che si mantiene sempre in discreta forma, lascia all
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giù duro: parafrasa “materassabile” in modo tautologico e poi
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ricalca il francese horizontale (in Francia e dintorni une
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giovani e non solo in anni recenti. Palmiro Premoli
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scherzosamente l’hanno usata, in un passato abbastanza recente
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i chicchi’, ‘maturare’ e, in senso figurato, ‘acquistare aspetto
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e oggi non più in uso, benché vanti una
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signor Menno», «Ieri sera, in Piazza Cavour, ho incontrato
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La prima cosa che in proposito mi viene in
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in proposito mi viene in mente è che, dato
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apofonetico di mannus, che in latino significa per l
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ha fatto sempre venire in mente la parola con
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Talvolta, invece, mi vengono in mente - ma siamo sempre
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Bianchi Cataldi il giorno in cui, in visita insieme
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il giorno in cui, in visita insieme alla mamma
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inaudita - proprio ‘mai udita’ - in casa nostra, in nessuna
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udita’ - in casa nostra, in nessuna lingua, italiano, dialetto
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cioccolata. Il nonno Federico, in gioventù, aveva lavorato come
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di eliminare, preventivamente o in corso d’opera, qualche
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a tavola, è quella in cui, durante la prima
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la prima cottura o in attesa di riscaldarla, sono
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Lina era quello che in dialetto si chiamava mocc
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via del raffreddore e, in ogni stagione, quando si
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Adelmo, e per tutti in generale, il moccolo era
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meno potevo sapere che in tutti i tre sensi
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latino volgare *muccius, che in italiano ha dato “moccio
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moccio e, per estensione, in senso ironico ma spesso
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candela molto piccolo, e in particolare la candela corta
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lumino, che si accende in chiesa o sulla tomba
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ragazzi più grandi prendevano in giro uno di loro
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faccenda si risolveva tutta in una noiosa perdita di
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innamorati, cioè tenendo metaforicamente in mano un moccolo per
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signora, lo faceva accomodare in salotto e dopo qualche
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stava a perder tempo in tutti i negozi della
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bello successe la mattina in cui il farmacista ebbe
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luce - Patrizia Valduga, che in una sua quartina parlando
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dialettale lombarda “nagòtt”, che in casa mia risuonava spesso
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2010
casa mia risuonava spesso in espressioni come «L’è
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di quegli anni vissuti in famiglia, sia per l
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la parte di dietro in quanto s’oppone all
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2010
une dalle altre. Forse, in verità, a quell’età
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2010
verità, a quell’età, in Seconda media, non ci
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saperne di più, vedi in questo dizionario → sedére e
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prima attestazione del vocabolo in italiano): la sublime parola
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ormai è usato solo in ostetricia per indicare la
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perché dato all’aperto in un giorno d’inverno
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lo impiegò numerose volte in prosa e in verso
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2010
volte in prosa e in verso. Memorabile l’uso
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Leonardo che, senza perdersi in valutazioni etiche, oggettivamente riconosce
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lo strumento di conservazione in vita e la paura
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li condanna, ma solo in uno dei primi cerchi
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2010
una violenta bufera come in vita furono travolti dalla
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della passione, mette anche in bocca a Virgilio una
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che libito fe’ licito in sua legge», cioè dichiarò
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portato. Forse la parola in sé non è più
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Che a nessuno venga in mente di toglierci, disilludendoci
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scala all’unico paradiso in terra concesso ai figli
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malacìa (sostantivo femminile) Nessuno in famiglia ci credeva, ma
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evidenza che dalla protesta in contrario del fidanzato della
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ribellione che si manifestava in quella golosità distorta. Che
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ebbe un nome: perché in casa nostra, e in
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in casa nostra, e in genere nel mondo tutto
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a desiderare di infilarsi in bocca e nella pancia
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come la gazza (pica, in latino), che è nota
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non mi fossi imbattuto, in III, 15, 3, nella parola malacĭa
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passo di Cesare e in quello di altri autori
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altri autori, ‘bonaccia’. Però in Seneca, Epistulae morales ad
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Lucilium, 67, 14 significa ‘apatia’ e in Plinio il Vecchio, Naturalis