Hans Tuzzi, Al vento dell'Oceano, 2017

Vukcic serissimo. ¶ «Oh, bè, io... si fa per dire

parliamone più». ¶ «Come volete: io di baroni e imperatori

ci andiamo ogni anno, io e mia moglie: lei

leggendo William Carlos Williams. Io sono...» ¶ «Un avanguardista, lo

casa soltanto di notte: io, invece, mai. E perché

non ci potrei vivere, io, aux États-Unis». ¶ Vukcic

Non l’ho detto io, e un letterato come

essere ucciso dai fascisti, io, in Italia. Ma tutte

quella». ¶ «Lo spero anch’io. Ma, credetemi, gli Stati

uscire di casa» ringhiò. «Io sono montenegrino e bevo

dirlo» assentì Marshall compiaciuto. «Io stesso nel corso di

terrore assoluto. ¶ Ebbene, sì, io festeggio sempre il 22 aprile

il 22 aprile ¶ «Ebbene, sì, io festeggio sempre il 22 aprile

guardia davanti alla porta! Io, rovinato politicamente! Vengo da

e imbarazzato. ¶ «Perché proprio io?» replicò con voce bassa

sanno di esserlo: e io, nel mio genere, sono

metterò se salvate Liza». ¶ «Io non so quanto vale

la mia». ¶ «Maledetto ciccione! Io non vi...» ¶ «Il permesso

peso. ¶ «Bene, Elizabeth e io possediamo una doppia brownstone

detto ventimila prima che io vi offrissi la brownstone

siate stupidi» ruggì Vukcic. «Io devo portarvi prove». Li

nel 1914 scoppiò la guerra, io, non ancora sposata, ero

massacrarsi fra le trincee, io, con grande sconcerto dei

po’ in cabina. «Ma io non accetto il liquore

indice destro la tempia. ¶ «Io invece sono abituato a

abituato alla cosa. «Senatore, io non sono un libero

sono un libero professionista: io sono un genio, nel

Il segretario arrossì: «No: io dormo in seconda, e

primo. Anche la moto, io l’ho vista, ha

molte cose. ¶ «Siete russa?» ¶ «Io non sono niente». Brusca

era che non fossi io ad andare da lui

dalla sua morte?» ¶ «Che io sappia, no. Potete credere

contemplandolo: «Lo penso anch’io, e ricambio di cuore

per un anno anch’io ho fatto l’infermiera

è un mestatore, e io non lo sono». ¶ «Infatti

me interessa la verità, io voglio che l’assassino

E gli altri?» ¶ «Oh, io conosco certe situazioni solo

infezione polmonare prima che io nascessi, senza aver potuto

allo sposo. Sicché, quando io nacqui, tre mesi dopo

non l’ho ucciso io. In quel momento stavo

ombra sul volto? ¶ «Oh, io ho altro». ¶ Altro? ¶ «E

più». ¶ «Lo dico sempre, io: chiudere le porte all

lui è irlandese e io la nipote di un

che c’entra? Comunque, io dico che è stato

sempre senza prima pensare? Io no». E, senza dar

altro di poter ribattere: «Io ho pensato. E arguisco

prima ti ci butto io, a mare, caro il

rossa fu rapidissimo: ¶ «No, io non posso, Margaret: vai

È proprio quello che io penso di voi» replicò

in merito, maggiore?» ¶ «No, io no: ma ciascuno di

voi amate la brandade, io amo la boutade. Basta

rise il francese. ¶ «Ma io assicuro a Miss Semionova

vostra magia, caro Maestro: io non sono che un

frequentare me almeno quanto io desidero frequentarla». Non vi

Margaret né voi né io desideriamo». Sotto quello sguardo

mai concentrato sulle impugnature? Io, con le motociclette, mi

guardò gli altri, imbarazzato: «Io ho soltanto sentito il

con voi?» ¶ «Come, perché? Io mi premunisco: il Mediterraneo

lo sapete già. Be’, io, naturalmente, in una delle

cubista e un preraffaellita. Io nemmeno, del resto». ¶ «E

uscito quasi subito. Però io nuotavo, non stavo certo

gli occhi: «Per Giove, io... io... voi...» ¶ «State tranquillo

occhi: «Per Giove, io... io... voi...» ¶ «State tranquillo» lo

il capitano, l’altra io. L’intestatario della cassetta

Orso. «A Parigi, vedete, io e mio zio trascorrevamo

Sanford, i Ruiz Gil, io, Monsieur Jean Breux, il

portato la cena?» ¶ «Oh, io ero ancora qui» rispose

sette». ¶ «E voi, McCurlock?» ¶ «Io, cosa? La mia cabina

riesco a trovarlo nemmeno io». ¶ Le dieci di sera

di essere così arrogante? Io posso spezzarvi quando voglio

raggiungi, sei confidente. E io, sì, avendo sempre raggiunto

a voler ignorare che io sono qui su incarico

l’interesse a che io trovi il colpevole, o

sospetterete di me, vero? Io, un assassino? Ma via

un assassino? Ma via! Io so solo ammazzare il

Miss Fould?» ¶ «Forse. Ma io non provo per Miss

nella Ocean Liners. E io non presto i miei

spesso, mia madre e io scendiamo al Lucerne Hotel

maschera arcana e silente. ¶ «Io mi prenoto come Tebaldo

per scagionare Elizabeth Hillman. ¶ «Io non gioco a carte

passa!» esclamò esasperato Amaury. ¶ «Io invece ho dichiarato, e

propose Mrs Edith Palmer. ¶ «Io whisky e soda» disse

Carlton White Thompson. ¶ «E io con acqua di seltz

Be’, ne approfitto anch’io» disse Breux: non aveva

a terra, morto, e io, io... io con lui

terra, morto, e io, io... io con lui...» ¶ «E

morto, e io, io... io con lui...» ¶ «E non

stessi indizi che ho io». ¶ «Soltanto indizi?» ¶ «Già. Ma

e spietato assassino. E io so chi è». ¶ Mentre

Non resterà invendicato». ¶ E io so chi è, aveva

aveva affermato minaccioso ¶ E io so chi è, aveva

detto il comandante Shannon, io qui non ho alcuna

del carbone. «E poi io mi chiamo White Thompson

McCurlock, Sir Edgar e io siamo saliti a bordo

l’Orient Express. E io mi sono chiesto: perché

di queste due corrispondenze. Io qui mi limito a

ancor prima di trovarle, io già conoscevo il nome

il senatore Marshall. Sì, io so chi e perché

Come già ho detto, io so chi è l

buona probabilità di successo. Io sono partito da quei

qualcosa? No? Allora parlo io». ¶ Fissò lo sguardo, gelido

di Antley risuonò chiara, «io ho visto Mrs Bradley

passepartout in quell’occasione». ¶ «Io credo... voi ricordate... Ma

una prova, no? E io vi denuncerò, siatene certo

di Miss Fould, dove io sentii ancora aleggiare lieve

poche ore, sulla banchina? Io non sarò sola, gli