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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Busi, Un cuore di troppo, 2001

concordanze di «io»

nautoretestoannoconcordanza
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tu». Lui, ecco. ¶ Credevo, io, di non avere convinzioni
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non essere stato solo io a amare lui… si
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di una cultura contro, io eiaculo, la a la
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postumo inganno; «Inoltre in “io eiaculo” c’è tutto
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sodomiti migliori e indefessi, io non potrò mai competere
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bell’originale fossi solo io». Siccome cominciavano a girarmi
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anagraficamente superfluo a dire io qui io là io
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a dire io qui io là io sì che
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io qui io là io sì che, niente facce
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bofonchiato a mezza voce, «Io scusa sarò anche mezza
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mezza stupida ma…» e io non l’ho lasciata
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acchiappare l’attenzione e io odio i preliminari, ma
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non ci sono nemmeno io, tutto succhiato dentro la
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alcun biglietto d’entrata: io a Menes Filatterio… Filatterio
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è la tua reticenza? ¶ Io stesso non lo so
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rotondi «come-dio-comanda»… io lì per troppo tempo
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l’ottobre di mezzo, io lì a esaminare ogni
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per dire, te sarei io visto da me anni
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delirante che sono diventato io, in questa tua… in
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Da nessuna parte, e io non porto né l
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picco, sono qua, sono io, sono l’agnellino… sono
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solo perché lo amavo io, non ne ho mai
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a sé come se io stesso fossi diventato una
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d’astuzia, ma neppure io devo esagerare, suggerirgli già
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Hai finito… ho finito io… di raccontare facendo tutto
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difendersene, e l’altro, io, c’è e non
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ci perde la faccia. ¶ Io non voglio difendermi da
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tu in televisione», e io, «No, guarda, fra un
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fra un po’ sarò io o un genitore di
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citi pro domo tua, io non c’entro, macché
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che si rispecchia… e io non me ne sono
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dare voce e esteriorità io sulla scena? ¶ Menelao Filatterio
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spiragli, a aprirmi? Perché io per certe cose legate
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come un libro stampato io l’ho già bell
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e non sarò certo io a illuminarlo, illuminarmi di
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illuminarlo, illuminarmi di che, io al buio non ci
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è troppo. Troppo ingiusto. Io, nella vita di tutti
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ricompense, come no. Ma io non voglio diventare ciò
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chi non vuole che io sia invece ciò che
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fa e nemmeno potrebbe; io, per esempio, faccio in
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ortensie alta due metri. Io, poi, vengo qui non
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saperne qualcosa di più io per primo, e adesso
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mica potevo reclamarla, e io però su questa casualità
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che anche il vinto, io, racconti la sua versione
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almeno due, non solo io… per non dire tre
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me con Menes, perché io con questo boia qua
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fingevano sorpresa come se io non sapessi che gli
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implorata, raramente fatta, perché io per vedere vedevo anche
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mio caso, visto che io sarei uno scrittore, e
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genio della prostituzione. Ma io non sono un cliente
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mi odiano come se io fossi la causa dei
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scrittori, per esempio… perché io non posso fare molto
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è quello che è: io, cioè lo standard al
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sembrava già chiusa e io me ne stavo lì
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ancora di questa terra. ¶ Io non do alcun valore
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di loro. Sarei un io umano, un vomito di
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caparbietà di metodo, ma io adesso voglio dire ciò
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previsto e di cui io stesso mi ero addossato
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l’arte. E se io parlo in faccia a
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convincere e spostare sono io. Possono morire d’insonnia
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del mio cuor, ma io, non ci fossero stati
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e fare finta che io non ero lì all
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calcolare se, per esempio, io mi trovavo in sauna
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gola o no, e io ho cambiato tutti i
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faccia una sola volta, io e lui…, il Grosso
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due di notte, ma io non mi ricordo di
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ah, un Alpenstock, preciso io… sì, quello, esatto, l
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Alpenstock, dice contento, sai, io per certe parole forestiere
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ma niente di speciale. Io la lascerei a marcire
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quattr’occhi, eravamo solo io e lui, ovvio, mica
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e baraccati a parte; io non lo metto mai
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somiglianza impressionante con me, io ho una mia foto
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giù. Sai, mi fa, io la capisco, le mentalità
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e non sarò certo io a aprirgli gli occhi
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bello solido che è, io mi sento subito di
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andato alla testa e io ne ho approfittato, gli
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mi stava a cuore, io quel poco che ho
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sentirmelo fremere contro… e io li vedo uscire fuori
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loro ma eleganti, e io non so perché ma
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della partita, niente, e io che speravo di riprendere
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e essere sicuro che io fossi lì a vederlo
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di sonno strappate e io continuo a curarlo, a
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vivo e se, essendo io secondo lui dell’ambiente
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al sodo, no, dico io, non saprei com’è
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dal vivo un giorno, io trattengo la ridarella e
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quali giornali scrivo, e io faccio finta di niente
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prende in parola e io tiro il solito sospiro
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anche a lui, e io gli dico se è
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di aver buttato là io, che lo lascio andare
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mondo… «Sì» gli dico io andando solo sulla seconda
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tocca mai, quelli lì? Io mica tolgo il pane
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Sì» gli dico rassegnato, «io e te apparteniamo a
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purtroppo ci sono riusciti, io però, sottolineo, sono stato
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pettegolezzo si può morire. Io ci tengo alla mia
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gioca col fuoco sarei io. No, una cosa così
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di loro, cooperative intere. Io facevo spallucce, come se
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calcolare che quello che io guadagno in una vita
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che pago di tasse io in un anno lui
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virilità politica, di fatto. Io lo dico sempre ai
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anche i triclini…», e io, pronto e fraterno, «I
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ammoscia perfino le chiappe; io ne sono ammirato a
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del tutto distratto e io faccio ben attenzione a
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sull’asse sottostante, e io, sempre con lo sguardo
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poi dall’altro, e io zitto, per ripicca, ah
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si affretta a aggiungere. Io, zitto, ma ormai gli
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di casa nostra… e io sempre zitto, ah, penso
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province disastrate dalle inondazioni: io non capisco, l’Italia
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li assolve, e allora io, il millantatore di mestiere
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il millantatore di mestiere, io Aldo Subi o chi
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vi sta bene così, io potrò ben dire che
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le loro stesse rovine! io potrò ben dire che
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va da Dio sono io! io potrò ben dire
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da Dio sono io! io potrò ben dire che
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cassa da morto, e io zitto, sempre zitto, sembra
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che credito dare. Esco io a prendere la seconda
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uno spettro asessuato neanch’io e si alza lui
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allora in quella sauna io, sebbene lui per vincere
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e mutande nell’armadietto, io avevo distolto lo sguardo
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verso la sauna secca, io mi sono sentito in
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scotta il braccialetto» e io mi sono sentito umiliato
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me le canto anch’io come tutti». ¶ Adesso che
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un posto che so io, marroni, non comuni castagne
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cadere nel sacchetto, e io sono a metà del
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così reali tu e io. Faccio di sì col
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aspetta al bar che io abbia finito il massaggio
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corsia del Telepass, «Ma io a te il cazzo
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strada lo prendo sottobraccio io, stavolta, e lui è
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la sua amante e io le dico, «Siamo qui
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sei tu veramente? Ma io allora ti prendo sempre
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opaco? Però!» lo stampello io, «Che?», «Un clistere», «Ma
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anche sulla porta che io non so neanche dove
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volta». ¶ «Dal macellaio?» azzardo io. ¶ «E mica lo sputa
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nausea.» ¶ Al cinema, siccome io ho detto fumo una
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fondo al corridoio, e io, scemo che non sono
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non è niente, e io allora ho deciso niente
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eppure se Menes… perché io preferirei essere colto da
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muovere un mignolo adesso, io non posso proprio perché
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dà per scontato che io ci proverò, ma ciò
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nuca con la mano, io correrei a baciarlo, a
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e persone, feticismo, superstizione, io sono inconsistente… e non
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pervenuta e com’è. Io conosco, e nutro, due
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allo scoglio, «Ah» dico io, «e lo scoglio sarebbe
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bellezza sulla cotenna, scusa, io non ne ho mai
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te l’ho detto io per primo, ma cosa
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me, dimmi te se io ho qualcosa da condividere
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niente da fare, ma io… io… Insomma, mica era
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da fare, ma io… io… Insomma, mica era una
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portavo a desiderarmi come io desideravo lui e a
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poi perché dovrei girarmi io, che giornalini leggi te
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trebisonda, la scuffia, pubblicità: io!» ¶ Forse avevo alzato il
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per prendere tempo, e io pensavo, ma questo qua
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lume di candela, che io avrei voluto spegnere dall
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che ci sono uscito io dalla portiera e che
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poi hai ragione tu, io non voglio niente perché
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senza di tutto», e io pensavo all’amore, ovvio
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all’amore, ovvio, «Però io» buttò lì scoppiando a
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un bel po’», e io, «E non c’è
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non ci sono solo io…». Squillo di telefonino, «No
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suo sentimento per me; io non ho mai esagerato
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apparenza di protettivo conformismo; io lì ho cominciato a
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man forte a disprezzarla io prendevo le parti di
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per me una rivelazione, io credevo di no fino
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ha detto, «Guarda che io non ho mai schiccolato
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Menes che ero stato io a dire a costui
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snervate ma, come dire, io posso amare qualcuno alla
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che non arriva. ¶ «Ma io non starei tanto a
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tutto, cioè nient’altro. ¶ Io stavo perdendo tutti i
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tempo, ammette parecchia distrazione. Io volevo un’alternativa fra
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ideale trallallà a due? ¶ «Io non ti capisco, cos
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aveva capito tutto. ¶ «E io non so che idea
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dell’armiamoci e partite. Io non ce la faccio
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contrario di essere invisibile. Io con lui volevo diventare
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Filatterio mi capiva, più io perfezionavo il mio racconto
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che gli sprecavo dietro io. ¶ Allora gli ho ripetuto
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in generale, ah, dissi io, quelle creature che hanno
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abbracciato nemmeno stavolta, nemmeno io, e secondo me non
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mio di brama adolescenziale, io non faccio spiedo dei
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maialini da latte altrui, io non tradisco al minuto
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per chi votavo e io gli ho risposto, «Voto
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sei un comunista», e io ho sbuffato con un
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di sotto», «Guarda che io sono più forte di
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ha mollato la presa io non ho mollato subito
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fissammo, lui più stranito. ¶ Io mi sono alzato da
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dalle montagne. Sai che io in tanti anni che
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era per te…». Ah, io già faccio tanta fatica
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strizzarmici sopra i coglioni? Io non l’ho nemmeno
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era quello che speravo io, il suo braccialetto contro
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fino all’ultimo e io ero rimasto in bilico
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giorni di cura, perché io partivo l’indomani; arriva
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ai piedi della scalinata, io mica demorsi, «Sì, a
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detto facendosi sotto, e io, «Preparerò i cappi», e
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da qui, adesso parlo io con chi devo e
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Gesù! Ma ritorneremo!», poi io e Menes, del tutto
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auto, lui di fatto, io col pensiero, anche se
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volta per tutte e io solo con le mie
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in televisione da Costanzosciò», io sono stato colto da
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poche ore prima e io neanche, visto che non
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Ci vediamo.» ¶ «Sì sì.» ¶ «Io ritorno in maggio di
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dell’ironia, ma ambigua, io gli avevo detto a
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si guarda attorno e io le corro incontro a
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a me, glielo porto io, il signor Filatterio ha
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nel bosco.» ¶ Lui insisteva, io tenevo duro, non lo
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dell’altro, anche se io al mio non ci
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mi ero inventato tutto io? io sono uno per
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ero inventato tutto io? io sono uno per il
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nutre, sono quelli che io nutro per lui e
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che mi sono inventato io in lui per me
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decimo dei sentimenti che io gli ascrivevo avrebbe avuto
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personaggio singolare che sono io, Aldo Subi scrittore televisivo
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che s’inventa tutto, io, ogni concretezza andata a
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verdetto amichevole, cosa che io non ho mai fatto
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fatto con nessuno, perché io non schiaccio nessuno, per
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me quale suo giudice, io non ho niente del
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non ci sono solo io al mondo, però quello
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di quello che dico io, l’importante è che
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che non sei altro, io sarò anche uno che
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dietro e giù, perché io spiaccicato sul fondo ci
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che mi immagino tutto io equivalse a un volo
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me lo immaginerò tutto io anche perché non si
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chi ero, chi sarei io, che sarei io anche
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sarei io, che sarei io anche «dal vivo», un
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gente che aspetta che io firmi qualcosa faccio finta
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difesa, talismano”, da phylássō, “io proteggo”] s.m. Ciascuno
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si aggrappa… mi aggrappo io come tutti… anche a
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perseguitato e esule: e io, allora, che sono perseguitato
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curva del Centro e io sono risalito in camera
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realtà era solo sua, io non potevo che immaginarmi
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cui venire a capo: io non sarò malinconico per
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Filatterio… mi immagino tutto io, il cuore di troppo
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per me; in effetti, io volevo lasciare al lettore
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come quella di Menes; io volevo sfidare l’ovvietà
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bene a chi l’io narrante l’inenarrabile faccia
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chiunque altro… anche se io stesso nella lettura del
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mi sono inventato tutto io. ¶ novembre 2003 – novembre 2004