Alessandro Baricco, City, 1999

dia un’occhiata intorno. ¶ – Io? ¶ – Sì. ¶ – Qui? ¶ – Sì, lì

che diceva fuori servizio, io guardai tutto quello ed

non capirci un accidente io pensai Dio che bello

gigante. ¶ – Gigante quanto? ¶ – Tanto. ¶ – Io una volta stavo con

del mio meglio. ¶ – Anche io. E quindi la licenzio

strana idea, Gould. ¶ – Tu, io, Diesel e Poomerang. Pago

Diesel e Poomerang. Pago io. ¶ – Non so. ¶ – È una

no? ¶ – Più o meno. Io ho due stanze al

mai pensato tuo padre? ¶ – Io ho una governante. ¶ – Veramente

Mio padre crede che io abbia una governante, la

un vaglia postale, e io gli ho detto che

tu devi fare, e io, e tutti, è incominciare

e un cielo blu. Io incominciai a sentirmi dentro

entra col fatto che io sia scoppiata a piangere

della Casa Ideale, ma io iniziai a non sentir

con delle tendine aperte, io vidi la luce accendersi

le mani occupate. E io non potevo sentirlo, ma

e un po’ caldo. Io non ho mai più

una tortura, perché ovviamente io non sapevo cosa rispondere

perché ero triste, e io avrei voluto dirle che

Per quanto ne so io l’architetto che l

blu. Era divertente. E io smisi di piangere. Questo

Nel caso specifico, comunque, io smisi di piangere. Funzionò

poteva capire, lei, ma io sì, capivo tutto alla

Per come la vedo io. ¶ Shatzy si voltò verso

sigaro. ¶ – Davvero? ¶ – Gli piaceresti. ¶ – Io gli piaccio, Gould. ¶ – Come

professore, o scuola, niente, io... è la stessa cosa

mi hanno sparato e io sono qui a bere

capelli gratis, “lo so io perché, e non ve

se mai ti fermo io. Larry si mise in

Pronto? ¶ – Signorina Shell? ¶ – Sono io. ¶ – Parente con quello della

peccato. ¶ – Lo penso anch’io. ¶ – Alla domanda numero 31 lei

la gente? ¶ – No. ¶ – Neanch’io. ¶ – Prego? ¶ – Neanch’io. ¶ – Ah

Neanch’io. ¶ – Prego? ¶ – Neanch’io. ¶ – Ah. ¶ – Una bella storia

le spiego. ¶ – Cosa? ¶ – Perché io sto qui e Gould

dico sul serio. ¶ Smettila. ¶ Io ti piaccio, Fanny? ¶ Sì

Facciamo una cosa. ¶ Sentiamo. ¶ Io non ho sentito niente

alluvionale, e metodica, passione. ¶ Io li ho visti, gli

che aveva fatto, e io l’ho odiato ogni

una falena splendidaesausta, e io la guardai – come venisse

di persone, c’ero io, a un certo punto

del suo andare. E io, che per anni avevo

non li voglio. ¶ – Ma io devo dartelo. ¶ – In che

a dire devi darmelo, io non lo voglio, non

fare? ¶ – Puoi buttarlo. ¶ – BUTTARLO?, io non butto niente, buttalo

la panna, se vuoi. ¶ – Io non voglio nemmeno la

Non so. ¶ – Lo so io: niente panna. ¶ – Neanche per

Mettiamo che per assurdo io prenda questo cavolo di

più per assurdo che io me lo stia a

la mangerei? ¶ – Subito, credo. ¶ – Io voglio un cheeseburger e

palloncino c’era scritto IO MANGIO HAMBURGER. ¶ – Se lo

mangiare salsa bearnese. ¶ – Ma io non la mangio mai

ci lavi i capelli. ¶ – Io? ¶ – Certo, si vede dal

attaccato alla porta. ¶ – Ma io non ce l’ho

Sopra c’era scritto IO MANGIO HAMBURGER. ¶ – Ho fame

comprato? ¶ – Non li compro io, Larry... senti... pensavi di

era il sole. Be’, io non lo sapevo, allora

è diverso o cosa... io ero il più grande

quanti anni avevo, così io mi misi a salire

è un problema loro. Io non ho problemi a

parlargli, posso giocarci insieme, io non è che mi

così, me lo dimentico, io, sono loro che non

testa, su quello che io posso fare e non

sapevo dove poteva trovarlo. Io non dissi niente, così

mai, lo conoscono tutti. Io continuai a stare zitto

tutto. Cercava Poomerang. E io ero lì. Vestito di

mondo è. Urlava. E io ero lì. Riesce a

idiota, vero? Però intanto io vorrei vedere il mondo

Non c’è soluzione. Io vorrei solo starmene lì

mi manca, voglio dire, io sono contento di esser

prenderla, capisce? ¶ – Sì. ¶ – Sa, io e il professore non

con la sua telecamera? Io con le mie lezioni

con le mie lezioni? Io?” ¶ E qui, effettivamente, il

prenderla un giorno e io non l’ho mai

padre non vuole che io la veda così. Dice

scarpe le lasciò lì. ¶ – Io vado a dormire, Gould

Tu sei matta. ¶ – No. Io no, Gould. ¶ Gould tornò

gli occhi. ¶ – Chi guida? ¶ – Io. ¶ – E chi la compra

la compra la roulotte? ¶ – Io. ¶ – Tu? ¶ – Io, certo. Ho

la roulotte? ¶ – Io. ¶ – Tu? ¶ – Io, certo. Ho dei soldi

certo. Ho dei soldi, io. ¶ – Molti? ¶ – Dei soldi. ¶ – Costerà

E allora pagheremo. ¶ – Anch’io ho dei soldi. ¶ – Vedi

Pronto? ¶ – Signorina Shell? ¶ – Sono io. ¶ – Tutto bene laggiù? ¶ – Sì

sua. ¶ – Sta dicendomi che io posseggo un’automobile? ¶ – Mi

come sono arrivato qui?, io. ¶ Come sparava Bird. Teneva

a contare le ore io che conoscevo gli istanti

mappa, una stella dove io vedevo cieli. Io pensavo

dove io vedevo cieli. Io pensavo dentro pieghe del

lenta la tua voce, io voglio ballare, questa notte

tramonto di questa notte, io ballerò. ¶ Dicevano che Bird

la radio... ¶ – Non sono io a combattere, ’stasera, Dan

li avrei vinti anch’io. Ma gli altri cinque

Maestro. ¶ – Dovrei smettere? ¶ – Sì. ¶ – Io dovrei smettere? ¶ – Sì. ¶ – Lei

Larry, tu devi smettere. ¶ – Io? ¶ DIESEL – Perché i ricchi

occhi Mondini e disse ¶ – Io voglio arrivare lassù, Maestro

faceva dannatamente sul serio. ¶ – Io ci voglio provare, Maestro

far uscire matta, e io ci stavo uscendo, matta

non può fare niente, io non ci potevo far

ad amare quel qualcosa. Io pensavo. Mi immaginavo in

stanco da morire, e io, che ero Eva Braun

bianche sotto la gonna, io lo guardavo senza avvicinarmi

stanchezza, meravigliosa stanchezza, che io stavo lì ad adorare

e la bambina ero io, Eva Braun, e lui

la sta comprando, non io. ¶ – Ho capito, ma vent

cinema porno. ¶ – Sì, sono io. ¶ – Si può vedere?, la

il fucile in mano, io adoro ¶ io adoro quell

in mano, io adoro ¶ io adoro quell’istante – diceva

vero, dove sono finito IO mentre ero qui a

chiedertelo?, chissà come sto, IO?, mentre sei lì a

domanda, chissà come sto, IO?, vorrei sapere solo questo

solo questo, come sto, IO? Qualcuno sa se sono

la sta comprando, non io. ¶ – Ho capito, ma vent

l’incontro lo scelgo io. ¶ – Dài... ¶ – Allora Larry si

Non hai capito, Poreda. Io ti pago se vinci

ragioni, Poreda. ¶ – No, no, io non ne voglio più

ha giurato. ¶ – Mondini, non io, io non gli ho

giurato. ¶ – Mondini, non io, io non gli ho mai

lo sceriffo disse: Vado io. Io da solo. Si

sceriffo disse: Vado io. Io da solo. Si chiamava

si ferma. Okay ragazzo. Io non ho fretta. Smonta

e scappa. Maledetto, pensa. Io ti ammazzerò, ragazzo. Arriva

la pistola nella testa. Io ti ammazzerò, ragazzo. Poi

Lui però vorrebbe che io restassi qui. ¶ – Il vecchio

vuol dire? ¶ – Non so. Io sarei il deodorante. ¶ – Ah

ti farò più male io Poreda vram quella volta

pensarci chi ci pensa io non ci penso fatemela

fatemela vedere la paura io non l’ho vista

Mondini staremo a vedere io voglio la paura Maestro

sì che aveva paura io la voglio la paura

o diventare come Tom io creperò piuttosto non mi

non devi aspettare anni io ho fretta mi hai

fretta mi hai capito io ho fretta non chiedermi

qui da diciotto giorni, io non ne posso più

gli altri le strade, io sono una piazza, non

porto in nessun posto, io sono un posto. Magari

scritto così, da secoli. ¶ Io conosco tutto questo, pensò

salvifica di qualsiasi cosa io abbia scritto, scriva o

un’esistenza ordinaria – e io per anni non sono

idee, e per quanto io non riesca obbiettivamente a

sia il mio disgusto io devo dire: è giusto

lui ci va. ¶ – Che io sappia, non lo sa

non lo sa. ¶ – Che io sappia, lo sa benissimo

me ne dà tanti, io torno là sopra, e

sui miei incontri che io a pagare i conti

i soldi per vestirsi, io non ci credevo, la

e merda. Ascolta, finocchietto: io porto la merda. Il

tu vai a Couverney, io non lo sapevo, adesso

potrebbero anche fartela passare, io sarei comunque per tenersi

ottima risposta potrebbe essere Io non ho tempo libero

ti prenderanno alle spalle, io non sono mai propriamente

una strada, oltretutto, che io non voglio dire ma

non puoi pretendere che io veramente la capisca, fosse

quindi è naturale che io non ci capisca niente

ci pensi è rassicurante, io la trovo molto rassicurante

ogni volta, per ricordarmelo, io sempre penserò che è

perderai, non importa se io da quella parte non

siamo fiumi diversi, evidentemente, io devo essere un fiume

voglio dire, facile che io sia un lago, non

fiumi e altri laghi, io sono un lago, non

a farti del male io vengo lì e li

lei, signorina. ¶ – Sì, sono io, generale. ¶ – Tutto bene laggiù

minuti, penso a tutto io, anzi la richiamo io

io, anzi la richiamo io, tra cinque minuti... ¶ – Generale

Non perda la calma. ¶ – Io non perdo la calma

per favore, venga qui. ¶ – Io, venire lì? ¶ – Sì, vorrei

te l’ho promesso. ¶ – Io vinco e lei mi

dentro, non ci vado, io ballo adesso, eh?, un

faccia di Poreda, bastardo, io, che faccia ho, io

io, che faccia ho, io?) BOXE, ancora 23 secondi alla

gli ha detto nulla? ¶ – Io? ¶ – Lei. ¶ – Non so, credo

chiese di sposarla, e io lo feci, e quel

genere. E arrivò Gould. Io lavoravo molto, quello che

una persona grande. Che io mi ricordi, noi non

Stocken. ¶ – Ah. ¶ – Un genio. Io non ero contento né

Gould stavano molto insieme. Io non ero sicuro che

un brutto colpo. Sa, io ho lavorato sempre nell

stare con me, e io con lei. La notte

allora giocavamo a qualcosa, io e Gould, o sentivamo

Ruth la odiava, e io ero appassionato di boxe

cattivo, ma decisi che io volevo stare con Ruth

è un mondo, e io e Ruth un altro

Già. ¶ – Ha degli amici? ¶ – Io? ¶ – No, volevo dire... Gould

non li trova spaventosi? ¶ – Io? No. ¶ – Lei non trova

po’ starei ancora qui. ¶ – Io sarei più tranquillo se

quando vuole. ¶ – D’accordo. ¶ – Io le telefonerò. ¶ – Sì. ¶ – E

Tutti e tre. ¶ – Perché io? – chiede lo straniero. ¶ – Se

prima? ¶ – No. ¶ – Allora ciao, io mi chiamo Ruth. ¶ – Ciao

ma lasciatemi in pace, io voglio solo andarmene il

caso sapete perché diavolo io sono ancora qua? ¶ – Semplice

Non sono un pistolero. ¶ – Io sì. Guarda negli occhi

vedessimo. In quel periodo io ero interna all’ospedale

vederlo in faccia. ¶ – Lei? ¶ – Io. ¶ – Ma lei è un

vuoi sapere la verità, io non l’ho mai

bene – rideva. Anche quando io iniziai a tornare a

periodo desiderai averlo anch’io, un registratore come quello

se niente fosse, e io questo non lo sopportavo

portate via quella ragazza, io la odio, portatela via

niente, lei aveva continuato. Io credevo che non fosse

verrà. Non ho fretta. ¶ – Io sì. ¶ – E allora? ¶ – Se

Arne Dolphin, per caso? ¶ – Io so dov’è, cosa

e cosa farà domani. Io so tutto di lui

Va bene, orologiaio, che io sia dannato se ci

in che senso? ¶ – Giudice: io glielo porto qui. Lei

ho fatto di male, io?, pensa. ¶ Più o meno

pezzo di western che io abbia sentito dalla voce

modo brutto e questo io dico che è un

privilegio dei grandi ballerini. Io l’ho anche odiata

prima di andarsene, quando io andai a salutarla, per

le labbra belle. Così io andai e alla fine

L’uomo non risponde. ¶ – Io fossi nei tuoi uomini

che anni spalmati addosso io. Li abbiamo contati: 138. Non

Saresti tu l’orologiaio? ¶ – Io – dice Phil Wittacher. ¶ – Con

Non faccio l’orologiaio, io. ¶ – Già. ¶ Phil Wittacher avvicina

quando lo farai, e io non ci tengo a

questa mano la gioco io. ¶ Fuori è sparatoria infernale

dire: l’ho accompagnato io, Bird, quel giorno, all

che ti vedono, e io ero stanco, di quello

accorgi delle cose importanti, io me ne sono accorto

non ero uno stupido... Io avevo il campionato del

un colpo sporco... oh, io ero insopportabile, ma... Mondini

anche un’inchiesta... ¶ – Puttanate. Io mi alzai da quello

più violenti a cui io abbia mai assistito. ¶ – Non

e violenza, non ero io, lassù, era qualcosa che

pezzi. ¶ – Stronzate. Ascoltami bene, io potevo continuare, avrei potuto

vecchio, e sentimi bene, io forse non ricordo tutto

né sentiti né niente... io stavo coi Battista, no

chiedeva a Mondini se io avevo qualche possibilità, contro

mi portavo in giro io... cazzo, era stato il

e lo fece, e io picchiai, senza guantoni, ma

avuto un Maestro, Dan? ¶ – Io? ¶ – Sì, tu. ¶ – Forse... sì

non avrebbe fatto differenza. Io ho boxato da solo

tutti... ¶ – Tu avevi paura? ¶ – Io... è una cosa strana

cagato in testa?, e io gli dicevo È un

due, per dire, quando io lo incontrai, sicuramente era

bello. E aveva ragione. Io imparai a un certo

dovevi farlo, mai, e io invece ci ero cascato

una maniglia, e allora io gli dissi che doveva

bastava il destro, che io me lo ricordavo ancora

ti sembra bello, e io quell’incontro l’ho

più tornato, sul ring. ¶ – Io no. ¶ – Mai avuto la

la posta, nient’altro. Io guardavo e imparavo. Mi

siamo ritrovati lui e io, e altri vecchi campioni

tutti i pugili?, e io dico No, non lo

ha fatto pensare, perché... io, ad esempio, a me

che c’entro poco, io, con... è come se

in testa Mondini, che io non c’entravo con

forte... credo che anch’io, in qualche modo desiderassi

per sempre, per lui... io non mi sarei certo

prima che li pensassi io. E intanto martellava. A

nemmeno stavo ad ascoltare, io mi dissi Vaffanculo Larry

vero, te lo dico io... ¶ – Hai mai venduto un

una cosa speciale, davvero, io molte volte sono stato

che non voleva che io saltassi la corda in

se ne andò. Così io rimasi lì, da solo

città che dormiva, e io lì al ritmo di

quello che pensavo era io sono imbattibile, io sono

era io sono imbattibile, io sono al sicuro, precisamente

quello, sono al sicuro, io sono al sicuro, mentre

mentre saltavo, e pensavo, io sono al sicuro... così