Clarice Tartufari, Il miracolo, 1909

la vita terrena transitoria, l'anima sola è immortale

dell'orrore, ne seguirono l'esempio, ed Ermanno pentito

in cappella e riferì l'episodio al rettore con

suo essere e fece l'atto di abbracciarlo con

All'improvviso di sotto l'arcata Serena sbucò, vestita

ella stava per valicare l'arcata e attraversare la

furia un braccio dopo l'altro e accanendosi nell

gridò allegra, affannosa, scrollandosi l'acqua dalle vesti zuppe

di San Pier Parenzo. L'albergo delle belle Arti

Serena si ribellasse, restituendogli l'insulto; Serena invece cominciò

di appassionata riconoscenza che l'albergo aveva tremato dalle

il vero, poichè tutto l'essere suo si era

mentiva e spergiurava per l'onore della Chiesa. ¶ - Dimmi

col gesto della mano l'allievo a lui caro

Titta a odiare con l'anima la brutta faccia

giorni di cattivo tempo, l'ombrello che non si

si voleva aprire, e l'ombrello dispettoso si apriva

come quando ella, avendo l'abitudine di collocare alla

faceva caldo come se l'estate imperasse ancora, madamigella

aveva ella forse, durante l'infanzia, percorso instancabile al

e le piazze sotto l'unica egida di un

Ardenzi, e s'inchinò. - L'ho imparato a memoria

si avviarono, camminando, verso l'interno della città. ¶ - Dunque

Monaldeschi? - Pericle domandò, squadrando l'amico col rispetto canzonatorio

trascorsi insieme nel seminario, l'amicizia non aveva subìto

letto di morte; comunque l'ha diseredata in favore

Corsica, dov'era adesso l'abitazione di Vanna, il

tornare più tardi per l'ora del pranzo - ed

fontana di marmo bianco l'acqua cadeva senza troppo

colloqui. ¶ Ermanno non osservò l'accoglienza amabile di Psiche

lungo la strada, ebbe l'impressione che il sole

velava lo sguardo e l'anima gli si accasciava

movimenti erano liberi! Come l'animo tornava giocondo! E

rispose a bruciapelo, ma l'idea di portare in

nell'estremità della gonna l'arcobaleno, le parve geniale

Ermanno doveva compiere ancora l'intero corso di teologia

intero corso di teologia. ¶ L'inaspettata assenza di monsignore

pari di Sulamite fra l'aureola dei capelli bianchissimi

capacitarsi, ad esempio, che l'incognito, bravo uomo qualsiasi

a lui di tutta l'altezza di cinque secoli

immaginare la storia attraverso l'opera della cazzuola che

tali discorsi, ma fiutava l'eresia e stava in

quando il giovane ebbe l'audacia di asserire che

umile idea, ed ecco l'idea diventare orgogliosa, tortuosa

e malvagie. ¶ - Tu asserisci l'assurdo - egli disse, rivolgendosi

egli intravide confusamente che l'amico aveva ragione; intravide

iracondia. - Prima di Cristo l'errore e la dannazione

di Serena doveva provocare l'allegria; ma Perile contemplava

in balìa delle circostanze; l'orologio poteva affrettarsi o

monna Vanna» e poi l'universo andasse in cenere

andasse in cenere! Interrogò l'orologio, era tardi. ¶ Recandosi

tornò quella di prima; l'abitudine riprese a intesserle

i suoi fili e l'indolenza ad ammassarle attorno

a monsignore; egli, certo, l'avrebbe redarguita, dicendole che

finisce la prima, dove l'altra comincia. E intanto

Stava di nuovo facendo l'esame di coscienza, inginocchiata

genuflessione, prese posto dietro l'inginocchiatoio collocato a sinistra

della primavera a Settecamini, l'avventura inaspettata nella casetta

suo caro bambino, sorvegli l'andamento della sua casa

monsignore. ¶ Egli le impartì l'assoluzione con gesto affrettato

alzò le braccia verso l'altare, di dove Gesù

gioia e paura guizzare l'arguzia gaia degli occhi

di don Vitale sembrava l'ululato furioso di lupi

nella notte e, sotto l'arcata, il calzolaio gobbo

e, sollevato in alto l'ombrello, vide sulla facciata

cielo, come impiccioliti fra l'umidore dell'ombra gelida

affettuosità protettrice, e con l'acume solito intrattenne di

impone. Molti eretici avevano l'illusione di credere bene

irosi di fronte e l'annientassero sotto il flagello

e pareva dirgli: «Manca l'animale per l'olocausto

Manca l'animale per l'olocausto, o padre mio

figliuola Ifigenia per placare l'ira degli dei. ¶ Vanna

vita fuggitiva per assicurarsi l'eterno tripudio; avrebbe donate

cui essa doveva allietare l'infanzia e tutelare gl

maggiore turbamento - sei tu l'unico mio conforto, e

nobile e infingardo signorino. ¶ L'unica a non lasciarsi

pietra. ¶ - Perchè quando arriva l'ombra il sole va

il suo entusiasmo per l'astuzia e la forza

biasimarne la crudeltà? ¶ Frattanto l'inverno una volta ancora

Appunto verso quel tempo l'avvenire di Ermanno fu

gli occhi distrattamente su l'affresco di Giovanni da

Ti piacerebbe? ¶ Ermanno approvò l'idea di entrare in

debellate. Oh! ma allora l'avvenire di Titta diventava

Ella non conosceva esattamente l'entità della propria situazione

città di Orvieto, costituisce l'Eldorado per una signora

leggero di lasciar estinguere l'ultimo ramo di una

Chiesa e particolarmente per l'onore del Duomo di

spada dell'altare e l'altare ha bisogno di

capo, e d'altronde l'ammissione di Ermanno in

creatura, e seguì con l'anima nello sguardo i

diceva a ciascuno, largendo l'amplesso della cristiana fratellanza

Et cum spiritu tuo. ¶ L'ultimo seminarista, un giovanetto

tavola avremo il dolce; l'ho saputo da don

della giornata e dove l'economo don Eliseo, di

corso di teologia, schernivano l'avarizia, lo prendeva sovente

lo trattava più con l'affettuosità confidenziale di un

precisare il carattere o l'entità delle circostanze. ¶ Forse

a intervalli lunghissimi, e l'echeggiare degli spari, l

l'echeggiare degli spari, l'echeggiare degli squilli passarono

carabinieri avevano forse avuto l'ordine di caricarlo di

finestra del pianterreno, dietro l'inferriata, e disse che

signora sarebbe rientrata verso l'imbrunire, e allora il

chiuse le finestre, chiuso l'usciolo in cima alla

Scenda - disse Fritz Langen - l'accompagnerò io a casa

Vanna si avviò verso l'uscio; ma Fritz Langen

del suo desiderio e l'abitudine del suo rispetto

tutto da sè, con l'aiuto del tappezziere, e

bene! Com'è buona l'aria! ¶ - Allora sei guarita

sempre. Tu sarai sempre l'anima dell'anima mia

quando faceva bel tempo. ¶ L'ex-maresciallo andava invariabilmente

faceva più rivedere, e l'indomani accennava a restituire

Ulisse, e vi caverà l'altro occhio con la

esistenza quotidiana, ed egli l'ascoltava gravemente, come si

erano andati a festeggiare l'ottavario di San Luigi

loro petti, giacchè mai l'intimità per loro era

il cielo è benigno, l'acqua senza una crespa

si divertiva a fasciarsi l'indice con le ciocche

vide ch'ella fuggiva, l'afferrò, la tenne ferma

in ginocchio e, supplice, l'abbracciò ai fianchi. ¶ - No

quel pomeriggio domenicale egli l'amò forsennatamente, e Vanna

divenuti giornalieri. Bevevano fiamma l'uno dalla bocca dell

di più fervoroso entusiasmo, l'idea di un possibile

Vanna ripensava a ciò l'indomani mattina, allorchè Titta

Gentile e ne raccoglieste l'ultimo respiro. Dunque io

rammentava adesso, ripensandoci. Titta l'aveva certo veduta uscire

presso la soglia, con l'audacia degli amanti felici

che le domandava, con l'estasi nelle pupille, da

diceva ogni quarto, suonando l'ora: ¶ Da te a

cinta di bronzo, e l'ammonimento era savio; ognuno

stessa con cura meticolosa. ¶ L'urto violento che il

in ogni vena! Se l'avesse riveduta per un

mentre ella usciva dopo l'ultima messa. ¶ Vanna, che

partito il signor professore? ¶ - L'ho acompagnato adesso alla

punto preciso in cui l'aveva troncata. ¶ - Così tu

rifuggiva dalla menzogna come l'oro dalle macchie. Rispose

da mille ricordi, serbante l'eco di mille impressioni

povero cieco, che domanda l'elemosina presso i gradini

Polvere siamo, polvere torneremo. L'anima sola vive, ed

di sole, ma già l'ombra s'inoltrava di

s'inoltrava di sotto l'arcata. L'ombra camminava

di sotto l'arcata. L'ombra camminava lentamente, e

su ponti. ¶ Ieri, mentre l'ombra lambiva quello stesso

mano e, senza guardarla, l'intrattenne a lungo in

non avrebbe più interrogato l'orologio con occhio ansioso

spianata aperta, di dove l'occhio s'inebriava di

dei vapori argentati, poi l'altezza solitaria del monte

di Orvieto e, fra l'agglomeramento delle case brune

occhio il cielo che l'abbracciava. ¶ Mormorò a più

e, presala per mano, l'obbligò a seguirlo di

di Fritz Langen, che l'aiutò a superare il

schiavo che indietreggia per l'eccessivo calore di essa

signori etruschi? Certo! Certo! L'hanno perfino fotografata. Quello

era diventata sorda per l'umidità di quei luoghi

così remoti e che l'uomo in piedi portava

quelle tombe si scorgeva l'influenza dell'arte greca

delle siepi ne difendevano l'accesso; si aveva l

l'accesso; si aveva l'illusione che quel tratto

della sua dolcezza. - ¶ - Io l'ho rapita la mia

la mia bella regina, l'ho fatta prigioniera - Fritz

il capo e sospirò; l'ombra del cappello celava

lo sguardo ond'egli l'avviluppava. ¶ - Ermanno mi chiama

trotto; dai campi veniva l'odore aromatico delle erbe

chiome in fiore; invano l'usignolo, nella pace delle

una polemica acerba fra l'organo settimanale dei giovani

dei giovani cattolici e l'organo quindicinale dei giovani

con un coltelluccio arrugginito. ¶ L'attentato politico si era

nelle case, destando ovunque l'orrore e lo sgomento

aprile Orvieto mostrava dunque l'aspetto insolito di una

bolla di sapone, te l'ho già detto - Bindo

ottimismo. ¶ Fritz Langen strizzò l'occhio sinistro e disse

in segno di allegria. ¶ L'idea che le arcibisnonne

e rise beffardo. ¶ - E l'Opera del Duomo? - egli

Duomo? - egli domandò, strizzando l'occhio di nuovo - L

l'occhio di nuovo - L'Opera della fabbrica costituiva

maschile. Camerlenghi, scalpellini, ripulitori, l'orologiaio, il campanaro... Stia

studiata, dopo si parla. L'Opera del Duomo era

braccia ed aspettare. Quando l'apostrofe «San Pier Parenzo

a podestà per domare l'eresia dei paterini, peste

non comprendeva ancora perfettamente l'italiano. ¶ - Gli abbiamo gettato

gesto della mano grassoccia l'altro a proseguire. ¶ - Sissignore

la seggiola e fece l'atto di afferrare un

simultanea denotava in lui l'espressione massima del godimento

scritte dei negozi? ¶ - Me l'ha raccontata don Alceste

dove si trova adesso l'albergo delle Belle Arti

piazza Gualterio. ¶ Egli non l'aveva veduta da tre

le paresse ardito. Chi l'aveva dunque domata così

velavano all'improvviso per l'ombra di uno sgomento

uno sgomento? E perchè l'intelligenza di lei, di

Fritz Langen ammirava talvolta l'agilità schietta e pronta

umile e rassegnata, perchè l'umiltà e la rassegnazione

il falco avrebbe empito l'aria di stridi rauchi

a contemplare nel centro l'incoronazione di Maria, senza

come se una mano l'afferrasse per strangolarla, lo

un sorriso arguto, e l'occhio gli scintillò di

I coniugi Ranieri avevano l'abitudine di abbandonare così

lettera aperta e lesse l'indirizzo: ¶ - Il negozio del

in avanti come per l'atto di una genuflessione

vasca per il bagno, l'apparecchio per la doccia

masticando a più riprese l'avverbio «maledettamente», ch'era

già riparati; in fondo l'acqua gorgogliava dentro la

aggiunse con premura: ¶ - Compresa l'acqua del bagno e

a Bönn, quando frequentava l'Università e che le

ogni assurdità diventava ragionevole. L'affare venne dunque concluso

ogni fedel cristiano ha l'obbligo di recarsi al

per le strade cresce l'erba; quando piove non

piove non c'è l'acqua; se tutti gli

gli orologi vanno bene l'ora non si sa

per le strade cresce l'erba, questa serve a

dalle fazioni. ¶ - So, so. L'archivio ha in proposito

II fu breve - disse l'archivista, girando occhiate indagatrici

mirabilmente, fermando coll'indice l'attenzione del giovane dotto

Langen, e diventarono amici. ¶ L'amicizia di Serena gli

gli riuscì proficua, perchè l'indomani «madamigella grano di

d'origine, le abitudini, l'orario del sonno e

di lei il carattere, l'età, il censo, per

Ranieri, che ne magnificava l'erudizione; dalla signora Maria

andatura stanca e tarda l'atteggiamento di grazia umile

della Vergine Annunziata, quando l'angelo le si presenta

le parole soavi: «Ecco l'ancella del Signore». ¶ Non

ricordo che quel signore l'aveva una volta scambiata

rivolgesse a lei, personalmente, l'omaggio de' suoi molti

poi le parole, alterandone l'accentazione. Vanna, ascoltandolo, pensava

dentro di sè per l'eccesso della sua commozione

spensieratezza. ¶ Vanna Monaldeschi aggrottò l'arco delle nere ciglia

città, e, d'altronde, l'andamento della sua vita

Rosa e Serena durante l'intiero pomeriggio. ¶ In quelle

di serpi, e appena l'occasione propizia arrivava, ella

lettere, danari, e sempre l'uomo buono, il fante

si trovava mischiato con l'asso di spada, simboleggiante

nulla, signor professore? - e l'ex-maresciallo dei carabinieri

lungo e in largo l'archivio comunale e anche

archivio comunale e anche l'archivio dell'Opera del

suoi progetti, asserendogli che l'archeologia preparava alla storia

con Ermanno a rompere l'alto sonno nella testa

salone, ed ella accettò. ¶ L'indomani, al tocco,una

di verzura per festeggiare l'annunzio di un avvenimento

cavalli, stava rivolto verso l'interno della carrozza a

di misticismo, e comprese l'amore inestinguibile di San

sole e la luna, l'acqua e le nuvole

accorrono nel timore che l'intiera foresta vada a

del velo per sottrarre l'occhio allo scempio di

e quivi martoriare per l'eternità la bella creatura

leggero di vesti e l'effluvio sottilissimo di un

sottilissimo di un profumo, l'avvertirono che la signora

s'inoltrarono, luminosi, per l'ombra fosca delle arcate

uno scampanìo festoso annunziava l'uscita della processione, si

sudanti e barcollanti sotto l'enorme peso, apparve il

che adesso irrompeva verso l'altra parte della città

vi metterete a cantare l'inno dei rivoluzionari? Farete

godercela la roba nostra. L'epoca della inquisizione è

storia, per tua regola, l'hanno fatta i preti

confuse e liete per l'ammirazione maschile ch'esse

di simularla ora che l'ambascia andava cedendo, il

a capo scoperto, e l'accompagnò egli stesso al

la folla, quasichè fosse l'amico personale della gente

tutti, non dubitate! Ottantanove! L'età di mia nonna

girava il capo verso l'interno della sala, acciocchè

tipo nerboruto, rosso per l'emozione. ¶ Il calzolaio, con

alta voce con amarezza: ¶ - L'acqua va al mare

vedeva ogni giorno, sotto l'arcata della sua piazzetta

trecento lire; ma poichè l'altro, indignato, gli dette

Le finestre erano aperte, l'aria notturna strisciava sui

della coltre e tese l'orecchio, mettendosi a sedere

stato Gentile? ¶ Egli aveva l'abitudine, rincasando talvolta a

alla memoria isolatamente; ma l'insieme della fisonomia le

di prender sonno. Dentro l'animo, stagnante da mesi

onde Vanna tremava per l'impeto dell'emozione. ¶ Era

lago, e, di sotto l'arcata, pareva che l

l'arcata, pareva che l'acqua di un fiume

dal suo letto correre l'acqua nella vasca e

abito a Firenze, ma l'abito non piace. Hai

curiosità affannosa di veder l'ombrellaio, ch'ella aveva

spingeva le imposte, e l'uomo si arrestava, si

nel salone, sguisciando attraverso l'uscio socchiuso. Aveva finite

parlando tra sè. ¶ - Per l'appunto, monsignore. Una lingua

salito dalla gleba, venerava l'origine signorile, e l

l'origine signorile, e l'istintivo rancore contro la

cattolica contro la nemica, l'impura, colei che per

è difficile? Allora perchè l'ultima volta dicesti di

non gliene fosse passato l'estro dopo che, un

dispiacere, e monsignore me l'ha dato per castigo

dalla tabe del pensiero; l'orgoglio di sapere non

a studiar con accanimento l'opera di San Tommaso

dolcezza cogli alunni, citandogli l'esempio di San Filippo

perspicacia da comprendere se l'ubbidienza di monsignore trovasse

le opinioni proprie, quando l'interlocutore fosse a lui

sopra la sottana, impugnava l'arco quasi fosse una

questa musica indemoniata, per l'andarivieni gioioso dei bimbi

non ci appartiene, ossia l'altrui volontà e l

l'altrui volontà e l'altrui vocazione. Iddio sa

mentre qui io sono l'amico della sua famiglia

che vi si scorgesse l'ombra di un rimpianto

ombra; a sinistra, sotto l'arcata, un omettino gobbo

che lo scosse tutto. ¶ - L'ho vista poco fa

me a consigliarsi per l'impiego di quella tal

chiese licenza d'interrogare l'orologio e poi si

e poi si accomiatò. L'indomani i seminaristi dovevano

ricercare la sua; ma l'incanto fu rotto da

deschetto e dileguò sotto l'arcata, zuffolando il motivo

Comunale si rappresentava appunto l'opera Lucrezia Borgia in

con Titta a vedere l'illuminazione in piazza del

sapeva forse che Ermanno l'attendeva per fare il

rullio del bastimento. Ermanno l'imitava e i due

mal di mare, imploravano l'aiuto del dottore e

simulavano con le voci l'urlo del mare in

Il Signore che me l'ha miracolosamente inviata, pensa

fratello e sua moglie, l'eretica straniera, acciocché la

io prego con tutta l'anima ch'egli la

tanto le sembrava irriverente l'orgoglio di sostituire la

sorti dell'orfanella e l'aveva spedita, con una

della città» perchè era l'ospite d'ogni casa

danaro portato di lontano, l'amava con tenerezza inerte

gareggiare in contemplazione con l'antica Rachele ed acquistare

entrava dalla via, per l'uscio sempre socchiuso, turbinava

suo cuore devoto, come l'acqua di una fonte

le divenne più sicura, l'accento più fermo, e

estatico e disse: ¶ - Correva l'anno di Cristo milleduecentosessantatre

limiti del Padre celeste! L'ostia bianca diventò vermiglia

bagnato del sangue che l'ostia, convertita in carne

Orvieto, dove il pontefice l'accolse alla presenza del

Bonaventura da Bagnorea, compose l'orazione del Corporale e

dei petali porporini che l'aurora lasciava cadere da

fra i popoli, predicando l'amore di Cristo, e

cielo appariva così radioso, l'oro del sole nascente

in coro avevano annunziato l'esposizione del reliquiario, si

Rosa avrebbe domato, mercè l'esercizio della bellezza, la

ma, veduta la zia, l'abbracciò ai fianchi e

qui, in negozio, e l'ho tenuta con me

sentirla, poco fa, quando l'ho vestita. Gridava più

e scuri, tornò presso l'uscio de suo negozietto

di Paradiso! ¶ Serena non l'ascoltava, intenta a guardar

e ridiscendere, sfiorando con l'ombra dell'ala le

strofe dei salmi sopra l'accompagnamento dell'orchestra. ¶ Domitilla

a poco, ella distolse l'occhio da quella soavità

predicare parole di menzogna. L'Anticristo poteva ben somigliare

la figurazione dell'Inferno l'annichiliva, ed ella sentiva

stile sarà, quale io l'ho voluto, schietto, nostrano

e consiglio; fra cui l'ottimo Luigi Raffaelli, mia

nei libri destinati, per l'indole ricreativa, a correre

suonavano a distesa per l'esultanza della festa imminente

colli sinuosi. ¶ Una dopo l'altra le campane tacquero

e sommersa nel sole. ¶ L'ombra della stanza, dove

imitare, a bassa voce, l'abbaiare festoso del cane

fingendo di essere Maurizio, l'uomo di bronzo, il

rimane impavido a sfidare l'urto del vento, provocava

tu sei candido come l'agnello Gesù». ¶ L'orologio

come l'agnello Gesù». ¶ L'orologio della torre del

sposo fiorente, che aveva l'abitudine di allacciarla, di

una festa d'amore. L'illusione dileguò fugacissima e

veduto lo sposo per l'ultima volta, vestito di

ed ora Vanna, fissando l'occhio sul talamo deserto

il Signore forse non l'avrebbe punita, se meno

della stanza. ¶ Ella aveva l'abitudine di assorbirsi nella

lasciarsi adorare, e tutti l'adoravano infatti, con l

l'adoravano infatti, con l'adorazione riguardosa e tenera

che le sfuggiva come l'acqua sfugge di tra

ergeva, si offriva con l'anima e con la

era partita; ma spingeva l'occhio in avanti alla

un occhio aperto e l'altro chiuso, rispose che

nemici, domandava la bontà, l'ubbidienza, la castità, l

l'ubbidienza, la castità, l'umiltà, implorava per essere

con spirito agitato, che l'indomani, festa del Corpus

gli arredi sacri dentro l'armadio a cristalli; ammirò

portare presto in Paradiso l'anima del tuo povero

Paradiso? ¶ - Perchè deve mondarsi l'anima dei peccati commessi

di tali parole e l'immagine del Signore gli

la sua pacatezza ostentata l'evidente impazienza di lui

fremente, tutto vibrante per l'orgasmo del desiderio. ¶ Vanna

porse al bambino, che l'afferrò, la scoperchiò e

piegato verso sinistra. Ermanno l'ammirò e la riconobbe

perchè il giglio è l'emblema della castità e

depose con molta deferenza l'immagine del santo e

e disse svogliata: ¶ - Dammi l'abito di seta nera

le scarpine lucentissime, attraversò l'ampia sala e, raccolto

e dentro la stanza l'aria mancava. ¶ - Per la

pensieri. ¶ Un giorno egli l'aveva redarguita con acerbità

pari tempo, avvampata da l'ardore di redimersi, di

aveva offerto a Dio l'olocausto delle sue pene

di bellezza, giovane per l'eternità, per l'eternità

per l'eternità, per l'eternità innamorato di lei

tenerezza. ¶ - Quel bambino è l'emblema dell'innocenza - monsignore

innocenza - monsignore disse - ha l'anima tersa più del

pugno ferreo; ma, finito l'anno scolastico, i migliori

mitigò con gesto affrettato l'entusiasmo. ¶ - Non precorriamo gli

il sole fuggiva e l'ombra si avanzava. ¶ Serena

spada a Roncisvalle. Anche l'imperatore Carlomagno combattè le

la portata: desiderava che l'allievo Monaldeschi si recasse

suo mite cuore, spingeva l'unico figlio, l'erede

spingeva l'unico figlio, l'erede unico del nome

erede unico del nome, l'unico sostegno della sua

sostegno della sua casa, l'unico fiore della sua

Ermanno esclamò, e poichè l'azzurro del cielo sorrideva

il giuoco, commossa per l'allegrezza del caro figliuolo

il suo figliuolo e l'abbracciava e si lasciava

nostra azienda abbiamo avuto l'attivo invariabilmente superiore al

modestia, per non darsi l'aria di mendicare elogi

voci osannanti; correva fra l'interno e l'esterno

fra l'interno e l'esterno una comunione fratellevole

finestre a colori e l'incenso dalla chiesa mandava

velati di stanchezza sotto l'arco nitido delle sopracciglia

conferito gli ordini minori: l'ordine dei portieri, a

chiesa e la sacrestia; l'ordine dei lettori, a

benedir pane e frutta; l'ordine degli esorcisti, che

dai corpi degli ossessi; l'ordine degli accoliti, che

da lui, immobile sopra l'inginocchiatoio, ed Ermanno, pure

nelle tempora di dicembre. ¶ L'organo empiva di frastuono

tale spazio, e io l'abbrevio per questo zelante

ripeteva la interrogazione, acciocché l'idea non gli fuggisse

non gli fuggisse; ma l'interrogazione gli batteva nel

brevi colpi affrettati e l'idea si dissolveva in

marzo che bruciava, o l'ombrellino rosso, aperto davanti

rosso e anche allora l'ombrellino le inondava il

viso di riflessi porpurei. ¶ L'indomani, giorno di Pasqua

famiglia e, nel refettorio, l'odore sostanzioso del brodo

di persona all'infermo l'episcopale benedizione. ¶ Tre quindicine

sparivano, ricomparivano, senza che l'ammalato discernesse l'alternarsi

che l'ammalato discernesse l'alternarsi di tali vicende

riassorbivano in sè, e l'infermo galleggiava, si abbandonava

tempo si perde e l'infinito s'inizia. Spesso

ed egli aveva allora l'impressione che una freccia

anche, ed aveva allora l'impressione che ali fresche

lo faceva palpitare e l'ala di una farfalla

santo evangelista gli faceva l'occhietto dalla facciata del

Eloquenza, la Storia ecclesiastica, l'ascetica, tutto egli aveva

versioni greche e latine, l'archeologia biblica, le virtù

rimanere sottomessi, e intanto l'idea, corrente sotterranea che

senza manifestarlo, avrebbe preteso l'alleanza del rettore a

la veste di chierico; l'abito secolare è più

trascurava mai di attribuire l'espressione di tali sentimenti

ne andò. ¶ Ermanno conosceva l'amico per un famoso

sorriso di beffa verso l'interno della carrozza. ¶ - Già

ridendo anche lui, faceva l'atto di precipitarsi: allora

chiamava il contadino che l'aiutasse a rialzare presso

ma rivedeva con precisione l'abito rosa di sua

colposa, era sterile, perocchè l'intiera sua vita doveva

da un lavacro per l'umidore della rugiada. ¶ - Come

e nemmeno la sfiorò l'idea, pur così ovvia

itinerario. Egli ignorava completamente l'ebbrezza sconfinata che può

Riedificò a proprio modo l'edificio della propria coltura

la madre a visitare l'inferma. Di solito, Bindo

il refrigerio della bevanda. ¶ - L'ostinazione è prova di

lei e non placasse l'ira acerba del Padre

non sapendo che risponderle. ¶ - L'Inferno è assurdo - ella

dubbi. ¶ - Prima di tutto l'Inferno ce lo siamo

grillo zirliva invisibile fra l'erba, mentre le siepi

per mirarle in viso l'origine della sua allegria

indietro il capo, perchè l'aria della notte le

col capo e intrecciò l'altra mano alla mano

dei fallaci sistemi che l'intelletto umano si affatica

disse e, strano fatto, l'egoismo di Serena non

brutto uccello notturno è l'emblema della sapienza, ed

circa le origini e l'essenza del peccato che

La donna poi era l'essere di nequizia e

altra cosa. Forse perchè l'aveva conosciuta tanto piccola

invece parlava abbondantemente, e l'ammirava con soddisfazione. ¶ - Prego

a quarant'anni, per l'esercizio razionale della bicicletta

piazza Gualterio, scongiurando inutilmente l'ombra del buon vecchio

e senza pregiudizio per l'avvenire. Sà, in Germania

pensato a lei; non l'ho dimenticata mai; bellissima

le baciò con delicatezza l'unghia del dito mignolo

vedo. Lei è sempre l'uguale monna Vanna; la

la teneva per mano, l'obbligò a risedersi. ¶ - Dove

anche lui, guardò verso l'ingresso, ma fu rapidissimo

a ricomporsi ed accolse l'apparizione di Ermanno con

facciata del Duomo e l'illustrissimo Bindo Ranieri. Avrei

Ermanno la rinvigorì, producendole l'effetto di una sferzata

Sehr gut - e, aperto l'ombrellino da sole, cominciò

Rimasero così in piedi, l'uno di fronte all

proporzioni di tragicità. ¶ Durante l'intiera mattina, Ermanno non

memorie: di orgoglio per l'antichità storica del suo

il loro alto schiamazzo. L'ubbriacatura dell'ira cedeva

scavato a pendio, dove l'acqua, balzante da una

letto sassoso. Volle trovare l'acqua e si smarrì

stava per irrompere, e l'uomo gemeva invano, tentando

terrore, nella speranza che l'immagine lasciva fosse scomparsa

dietro sull'erba, dove l'abbattè, stringendola alla gola

immerse di nuovo dentro l'acqua e si allontanò

alla legge per cui l'uomo s'integra e

breve il Divino Sposo l'avrebbe chiamata alla gioia

de' suoi dolcissimi amplessi. L'amore di Gesù le

quasi peccaminosa per esprimere l'ardore della sua sete

sete spirituale. Si chiamava l'innamorata del dolore, invocava

di abiezione, acciocchè egli l'esaltasse, trasformando il duro

tue pene! Io sono l'innamorata del dolore; ma

umili di pellegrino per l'uscio chiuso, annunziandole che

le sue visioni con l'anima vagante, crollò sui

guanciali il capo lievemente. ¶ L'orfana, arrivata un giorno

una gabbia aperta accoglie l'uccellino sospinto dal freddo

primi raggi. ¶ Aveva vaneggiato l'intera notte, con balbettìo

con balbettìo infantile. Chiamava l'amato, invitandolo a sè

detti misteriosi, e forse l'amato era apparso, col

come resi vitrei per l'eccesso dei fulgori. ¶ Serena

finestra, volava pigro cercando l'uscio. ¶ Bindo Ranieri, disteso

Povera Domitilla Rosa! Egli l'aveva conosciuta sempre uguale

vuoto. Invece Serena egli l'aveva vista mutevole, mai

allora nella stanza, ma l'atmosfera greve era colma

di emanazioni disgustose, che l'aceto aromatico assorbiva, non

nitidamente, tutto era limpidissimo; l'azzurro trasparente del cielo

la professione del dottore. L'ozio non mi piace

scritto libri utili, cercando l'origine dei mali, e