Leon Battista Alberti, I libri della famiglia, 1440

umana prudenza fare. Se 'l fiume e onda de

onda de' tempi, se l'impeto e diluvio della

e nome. Dicesi che l'uomo può ciò che

lodata dove accadesse. Ma l'altre tutte sarebbono sconosciute

essercizio, a chi hane l'animo magno e liberale

giudico, pur non avete l'animo né piccolo né

mio parere errano. Se l'acquistare ricchezza non è

cui sopra tutto piace l'onestà e giustizia, dona

ricchezze; e, come vedete l'uno essere questo dei

e industria nostra, adunque l'impoverire contrario al guadagno

sono atte a guadagnare l'industrie, lo 'ngegno e

corpo, come di tutte l'opere fabrili e meccanice

quegli essercizii ne' quali l'animo e le membra

imperio niuno, ne' quali l'animo e il corpo

viziosi guadagni, ché sapete l'animo sottomesso ad avarizia

di Toscana. Non racontiamo l'altre moltissime mercantie condutte

utilissime alla patria, serbare l'onore e fama della

sia ne' nostri essercizii l'animo mai servo, sempre

fate quanto dicevano coloro: l'animo mai serva. Serve

animo mai serva. Serve l'animo quando e' sia

vizii signoreggiano e premono l'animo, né mai lasciano

e fama. E come l'infermità del corpo tengono

delle membra sua, così l'avarizia, la timidità, la

Adunque non sia vizioso l'animo, e non servirà

libertà. Non sia sottoposto l'animo ad alcuno errore

principe de' filosofi: "Tutto l'oro nascoso sotto terra

nascoso sotto terra, tutto l'oro serbato sopra terra

serbato sopra terra, tutto l'avere del mondo non

in ricchezza. Non servirà l'animo adunque per arricchire

non altro che fruttare l'opere sue. Qui adunque

sarà quello che darà l'ultimo lustro a tutte

questa similitudine: stimate che l'ombra nostra sia questa

non manco e utilissimo. L'onestà mai ti lascerà

adunque faremo. Saracci sempre l'onestà presso e a

dissi era delle due l'una a diventar ricco

Avea certo in sé l'antico nostro imperio dignità

mi biasima o deponer l'invidia, o pigliar più

in tempo. ¶ LIONARDO ¶ Sarebbevi l'animo, credo, tutto intenerito

non piccolo spazio abbracciati. L'uno e l'altro

abbracciati. L'uno e l'altro pareva volesse salutarsi

LIONARDO ¶ Poi si lasciorono l'uno l'altro. Ricciardo

si lasciorono l'uno l'altro. Ricciardo si sforzava

uno giovane che abbia l'animo desto e virile

al continuo abita in l'animo degli uomini troppo

una o due volte l'anno venire, e seco

molto, e' isviano altrui. L'altra gioventù, com'è

fare cerchio in su l'uscio a chi sia

vedi e' pesci: mentre l'esca nuota a galla

quali forse aveano tradutta l'età sua nell'arme

e sia persuaso che l'adottare non è cosa

quale que' di casa l'acettino volentieri. Vuolsi conferire

animo e con tutte l'opere osservare in ciò

me con troppo desiderio l'aspetta. ¶ Allora gli rispuosi

tosto, né a te l'animo mai suole pendere

suole pendere meno inverso l'utilità nostra che verso

utilità nostra che verso l'amore di Ricciardo. Per

men grado avere avuto l'essere e vita dal

piacemi. Sarò nondimeno, poiché 'l tempo così richiede, brevissimo

a voi in odio l'ozio, quali io veggio

cui non dispiaccia grandemente l'ozio e desidia? Chi

perniziosa licenza trascorre. ¶ Adunque l'ozio, cagion di tanti

odio. E quando bene l'ozio fusse non quanto

gli avessi, così chi l'operazioni per le quali

non aver vita. Veggonsi l'erbe, le piante, e

pare da credere sia l'uomo nato, certo non

ma per stare faccendo. ¶ L'ingegno, lo 'ntelletto e

e giudicio, la memoria, l'apetito dell'animo, l

l'apetito dell'animo, l'ira, la ragione e

ragione e consiglio e l'altre divine forze e

e virtù, colle quali l'uomo vince la forza

fusse da Dio procreato l'uomo, rispose: "Era produtto

e alla terra; solo l'uomo veggiamo ritto colla

celeste. Dicevano gli Stoici l'uomo essere dalla natura

servire all'uomo, e l'uomo per conservare compagnia

alieno, el quale affirmava l'uomo essere modo e

che negli altri animali l'uomo da essa infanzia

chi mi lodasse più l'ozio, chi non preponessi

ozio, chi non preponessi l'adoperare le membra, ingegno

Aristotile, el quale constituì l'uomo essere quasi come

coloro, e' quali dicono l'uomo essere creato per

Iddio insieme con tutta l'universa natura, vedendo tante

non può non confessar l'uomo essere ordinate, fatte

qui a queste quanto l'uomo abbia a rendere

la natura, cioè Iddio, l'uomo composto parte celesto

e amore, colle quali l'uomo potesse apresso gli

Sia adunque persuaso che l'uomo nacque, non per

al nostro proposito che l'uomo sia posto in

si può statuire così: l'uomo da natura essere

modo. E così adoperando l'altre cose insieme a

non richiede e patisce l'onestà e ragione. Volere

giuste e virtuose. Sono l'opere giust'e buone

a non pochissimi. Sono l'opere virtuose quelle nelle

così questo aver bisogno l'uno uomo dell'altro

considerare queste due cose: l'una essaminare lo 'ngegno

stare nella polvere, sotto l'aria, sotto el sole

fortune, e' tempi e l'altre cose. Allora si

la donna necessaria. Poiché 'l figliuolo venne in luce

adunque la donna sotto l'ombra rimaneva infaccendata a

mantenere i suoi, però l'uomo di natura più

alcuna volta si soprastava l'uomo, non tornando presto

in uno tempo, imperoché l'uomo non potrebbe al

con queste condizioni, che l'uomo abbia ferma compagnia

casa conservi quello che l'è portato. Vuolsi adunque

in questo non gusta l'utilità della famiglia, dove

sopra a biasimare loro l'altre lascive voluttà, per

padre. Didone fenissa, poiché 'l suo Enea era da

casa come a comperare l'accrescimento della famiglia, e

tanto per solo fruttare l'opere loro, quanto per

sarebbe lungo racontare tutte l'antiche opinioni. Esiodo faceva

casa, le madri e l'altre antiche congiunte e

e compagno. E stiagli l'animo a prendere moglie

per stendersi in figliuoli, l'altra per avere compagnia

membra. E sempre prepongono l'età fanciullesca per più

a conformarsi insieme massime l'animo. Sono le fanciulle

amplitudine non auggi come l'onore e dignità tua

che mai non manchi l'infinita seccagione della moglie

benché io possa credere l'una e l'altra

credere l'una e l'altra sarà baldanzosa alquanto

la quale non fra l'ombra e delizie delle

e questa più che l'altre fanciulle per costumi

BATTISTA ¶ Avendo io adritto l'animo a tôr moglie

difficile cosa sempre invocare l'aiuto d'Iddio. Niuna

passioni le quali premono l'animo impigriscono e infermano

passioni le quali infiammano l'animo, perturbano e fanno

ancora non aggiugnersi se 'l corpo e tutte le

s'indugi e aspettisi l'aire temperata. Ma sarebbe

a me converrà essere. L'un ragionamento alletta e

ragionamento alletta e tira l'altro. Dissi della congiunzione

Cesare, el quale descrisse l'arte de' cuochi e

arte de' cuochi e l'arte de' pistori? Aremo

rendono la virtù e l'autorità in noi più

quali proposi dire cose. L'altra sì è che

altra sì è che l'ora, el dì, il

dì, il mese e l'anno, e anche il

si scriva subito che 'l fanciullo nacque, e serbisi

cui mano tu comperasti l'asino, sarà egli manco

Come faremo a tenere l'uomo in lunga vita

la sanità cara che l'utile. Così adunque più

non mortifera, permettono che l'uomo abandoni la carissima

siaci licito non tacere l'utile della famiglia. Dirò

chi con inimico animo l'assaliva? Se così lice

di tutti e' prudenti, l'utilità e onore di

umana prudenza accade che 'l numero nella famiglia manca

loro maritate, e divider l'uso e unione congiugale

che colla moglie; se l'amore si collega e

e continua compagna; se l'amicizia sta compagna della

stimarebbe per esse essere l'amore congiugale sopra di

barbiere, e per rendere l'amante suo ornatissimo e

Certo si vede adunque l'amore essere pure cosa

di coloro a cui l'amore l'abbia subietto

a cui l'amore l'abbia subietto, tale che

ossequente e faccenti, quanto l'innamorato studia d'aseguire

quanto e' diceva che l'animo dello amante si

noi, Lionardo, adunque? Che l'amare sia sozzo? Che

animi umani? Forse dirai l'amore tanto può e

Laide, ma diceva essere l'amor suo differenziato dagli

altro filosafo.., senza onestare l'amore suo con iscusa

suo possanza qui monstrava l'amore? Se questi animi

dire esser verissima, che l'amore era ministro degli

cosa divina; né veggo l'amicizia in sé conservi

sé conservi forze quanto l'amore ringiovinire negli annosi

e troppo indulgente verso l'amore. Ma pensa tu

dubitare ch'io statuirei l'amore essere, sopra non

parte asseguirle, ivi dico l'innamorato lo reputi in

tua libidine. Non suole l'amore fruttare odio, ma

stolto? Torrai all'uomo l'uso e modo della

obbediscono all'apetito. Ma l'uomo, el quale non

disonestissima e scelleratissima, violare l'amicizia, viziare la consanguinità

prepose egli pure sempre l'amistà? Quella Flora bellissima

né qui acade lodarti l'amicizia, la quale non

stoico latino filosafo, che l'amistà dura ferma più

Oreste, Lelio, Scipione e l'altre coppie d'antichi

della vita umana, imperoché l'amore sempre fu pieno

che tu, che mai l'innamorato sopra l'amico

mai l'innamorato sopra l'amico meriti lodo e

credo meno veemente che l'innamoramento. Ma chi sarà

e non volere quanto l'amico e l'onestà

quanto l'amico e l'onestà richiede, due persone

la statuirai meno che 'l tuo innamoramento possente e

gli donasse come per l'amico solevano insieme coll

disputare tu volessi difendere l'opposito, domanderei quale a

o lo 'nnamoramento o l'amicizia. Tu che stimi

altra affezione, so risponderesti l'amicizia essere certo più

lieta e commoda quanto l'amicizia. Vedesi non per

interissimo e constantissimo, che l'amicizia sta utilissima a

felice e gloriosa, sola l'amicizia sempre fu quella

vostro padre disse, che 'l primo grado a farsi

e se più che l'usato costume tuo a

essere pregato, usa, priegoti, l'umanità e consuetudine tua

fosse o manco che l'usato; gli altri, e

utilità. Né io fra 'l buio e tenebre della

non manchi, anzi multiplichi; l'avere non scemi, anzi

a sé stessi prieme l'animo non regolato e

goloso pensiero, né infra 'l vino e l'ubbriachezze

infra 'l vino e l'ubbriachezze si reputa contento

ragione e modestia lascia l'animo pieno di pentimento

ritrarre. Più m'agrada l'antica usanza di casa

Antonio ha voluto gustare l'ingegno e arte di

e già ha scritto l'Istoria illustrium virorum, insieme

scienza, non manco per l'altre utilitati quali alle

ricordi; gustate el nutrirvi l'ingegno di leggiadre sentenze

sentenze; dilettivi d'ornarvi l'animo di splendidissimi costumi

nolla sapere. Apprendano dipoi l'abaco, e insieme, quanto

in quelli e' quali l'ebbono netta e perfettissima

perfettissima; negli altri togliànci l'altre scienze delle quali

giuochi. Gli antichi usavano l'arco, ed era una

publico colla faretra e l'arco, ed era loro

fatica bene e presto l'imparano, e a' maggiori

sopragiunto el tempo, maritò l'altra seconda sua figliuola

ardua e laboriosa che l'assiduità non la convinca

amore e fede proccurando l'onore e il bene

molto frequentato da' nostri: "l'ozio si è balia

fortuna, e procuriamo per l'avenire che non bisogni

in questo prima seguitino l'onestà, apresso s'adattino

spesso a' padri perturba l'animo, che conoscono e

sia fatto vizioso. Se 'l padre serà sempre desto

in non aspettare che 'l vizio abbia a diventare

paura può troppo durare: l'amore dura molto assai

paura in tempo scema: l'amore di dì in

più odio che autorità. L'umanità quanto sarà più

uno cresciuto cattivo, dispongano l'animo più tosto non

Le nostre leggi ottime, l'usanza della terra nostra

manco m'è stato l'animo che ad insegnarti

ragionando contrastarti? Ma tutta l'astuzia grande è stata

stata tua, che biasimandomi l'avere figliuoli, tu hai

mi porgo in difendere l'opinione mia ostinato e

ragione e consiglio, credo l'abbia stolto da quelle

di molti conoscenza, in l'avversità cancellare ogni memoria

presenti, se costui prepone l'amore paterno, non mi

Tu, Battista, son certo, l'uso e familiarità de

dì molto più conoscerai l'amicizia essere da mantenerla

giudicate niuna cosa quanto l'amicizia essere utile e

luogo, e con tutte l'altre persone potrei riputarti

che in te richiegga l'onestà e modestia, fussi

quanto viepiù sarà gagliardo l'amore e armato a

filosofo, in Atene consacrò l'immagine dello Amore, e

canti e feste, e l'altre molte maravigliose, sanza

uomini, sempre ne' mortali l'amore vincendo usò suo

quanto si truova prepongono l'amore all'amistà. Puossi

amore all'amistà. Puossi l'amor tra moglie e

altri tutti troppo nuoce l'ozio. Empionsi per l

l'ozio. Empionsi per l'ozio le vene di

e adormentato; e più l'ingegno per troppo ozio

per contrario molto giova l'essercizio. La natura si

impongono le carni sode, l'ingegno sta pronto e

ora referire quanto sia l'essercizio utilissimo e molto

molto necessario a tutte l'età, e in prima

contro agli Egizii, furono l'ossa de' molti morti

bene conoscea potere assai l'essercizio in ogni cosa

Può adunque di certo l'essercizio assai non solo

seguire. E potrà certo l'essercizio non solamente d

costui, per molto avervi l'ingegno essercitato, fu possibile

costoro in cose difficili l'essercitarsi tanto valse, chi

per acuirci e destarci l'intelletto e l'ingegno

destarci l'intelletto e l'ingegno, e molto lodava

in molti modi provare l'ingegno de' suoi, star

straccarsi non giova. Essercitare l'ingegno e l'animo

Essercitare l'ingegno e l'animo in virtù in

hanno el pensiero e l'animo occupato altrove, non

gli è licito lasciare l'altre cose publice e

nulla, che non sai l'amore e la pietà

quanto mi di' che 'l troppo lungo mio ragionare

il vallo, da contenere l'essercito, da sostenere gl

sostenere gl'impeti ostili, l'arme da propulsare e

quando sian immoderate? Sono l'arme quanto basta utilissime

Prudente padre. Voleva che 'l figliuolo fusse apresso di

qualche vizio, penserei che l'errare qualche volta si

sua ira. Né può l'ira colla ragione bene

in dire e fare l'oppinioni sue, mai dare

cui solea parer che 'l capo dello ostinato e

segnarlo né penetrarlo, così l'uomo duro e nelle

religione, si vuole empiere l'animo a' piccoli di

timore di Dio, imperoché l'amore e osservanza delle

E, sciocchi babbi, se 'l fanciullo arà scalfito il

gli emendi e guarisca l'animo tanto corrotto, e

piangere, non gli patire l'animo vederlo gastigato, o

un vizioso figliuolo essere l'ultimo tormento de' padri

suole nel campo fare l'ortolano. Non si cura

tu insieme mi pruovi l'essere padre sia cosa

quasi impossibile prima scorgere l'ambigue e oscure inclinazioni

più nel vizio possa l'uso e consuetudine lascivo

troppi apparecchiati cibi fa l'uomo libidinoso. Onde nacque

e previdenti in conoscere l'animo e volontà de

desidererei ne' miei prima l'onore, poi quanto con

e non aspettare che 'l vizio si fermi all

virtù; non patiscano che 'l vizio si sparga in

stessi giova molto vincere l'animo fermato già nel

di stimoli e molestie. L'animo de' viziosi sempre

quale si dice: "chi l'altrui famiglia non guarda

quanto sia sollecita cosa l'essere padre. Le parole

là, credo, dove sta l'animo a te sopra

natura quasi ciascuno ama l'opere sue, el pittore

lunga fatica. Tutti cercano l'opere sue piaccino a

sospetti gli scorrevono per l'animo? Quante paure lo

aver e' figliuoli. Vedi l'uccello e gli altri

tenebre; né puossi avere l'uno senza l'altro

avere l'uno senza l'altro. Così acade de

non dubitare, Lionardo, che l'essere padre non sia

ché mi potresti rispondere l'essere vizioso viene da

si dice spesso interlassava l'altre grandissime e publice

quanto troppo spesso sono, l'orecchie riscaldate. E veggo

procreazione de' successori eredi, l'accrescimento e amplificazione della

io non potessi refutare l'autorità tua per pruova

così mi si rimane l'animo ardentissimo, non tanto

a' vizii ed empierli l'animo di furiosi e

acceso e adusto, conseguirli l'animo proclive e incitato

sono come più che l'altre baliacce modestissime e

stenderò a provarti quanto l'amore verso del figliuolo

truova più faticosa che 'l vivere; e beati coloro

alcuno biasima, insieme vitupera l'essere padre. E qui

lascia, ma a chi l'acquista, torlo. Ben dico

d'arme aseguire quanto l'animo il traporta, quanto

credere ne' cittadini nostri l'uso e consuetudine de

guadagno, el luogo e l'uso gl'incende non

così avere a posporre l'utile e onore de

pensieri, quali al continuo l'animo di chiunque si

onestissimi, sì perché fanno l'utile de' suoi, - il

notare il nascimento e l'effigie di ciascuno. Indi

figliuoli sono atti, ascoltino l'oraculo d'Apolline, quale

vede, gl'industriosi artefici l'hanno ritrovate e agiunte

dal primo dì che 'l fanciullo comincia a dimonstrare

questo e a quello, l'altro vedea egli tutto

di una natura, ma l'uno sarebbe stretto e

sarebbe stretto e avaro, l'altro prodigo e gittatore

più dì v'arai l'intelletto e l'occhio

arai l'intelletto e l'occhio desto a mirare

vedere per tutto dentro l'animo d'uno uomo

in questo molto pare l'uso e consuetudine gl

uomo prudente niuno dubita, l'uso in tutta l

l'uso in tutta l'età valere assai, e

forza che in tutte l'altre. Chi da piccolo

essercitargli la persona e l'ingegno; né si potrebbe

sia in ogni cosa l'essercizio utile e molto

ne' corpi umani vaglia, l'essercizio conserva la vita

e nervo. Ed è l'essercizio necessario a' giovani

e inetto. Ed è l'essercizio una di quelle

la libertà, a conservare l’autorità e dignità della

forti e constanti fatti, l’amore verso la patria

tempo in loro stette l’uso dell’armi coniunto

mentre che si esponeva l’avere, il sangue, la

la vita, per mantenere l’autorità, maiestate e gloria

patria di Curzio, e l’altre essimie, prestantissime e

la temerità della fortuna l’imperio, quale e’ maggiori

per opprimere e abbattere l’imperio e la gloria

né mentre che giudicorono l’opere virtuose insieme colle

in loro più valse l’amore delle publice cose

e arce di tutto l’universo mondo, mentre che

e potesti in tutte l’universe nazioni immettere tue

E ora, poiché o l’altre nazioni se l

l’altre nazioni se l’hanno per nostra negligenza

buone arti e discipline, l’equità, la iustizia, la

tanto imperio, e contro l’insidiosa fortuna salgono in

prudente. E chi conoscerà l’industria, le buone arti

osservanze, gli onestissimi costumi, l’umanità, facilità, civilità rendono

vi piacerà leggendomi vedere l’antiche maniere buone del

conosciate. Ma pure stimo l’avermi affaticato apresso di

assidua diligenza, quando vederò l’opere mie sieno a

vedendo Lorenzo più che l’usato rilevato. Ivi era

egli ha più forza l’amistà che ’l parentado

forza l’amistà che ’l parentado, il simile faremmo

e laude; sapere con l’aura, con favore e

non pompa ma modestia; l’odio s’atuta dove

alterezza cresce ma facilità; l’inimicizia si rimette e

tendere el pensiero e l’animo, stare da ogni

Le priete più che l'altre in alto murate

al viso a tutto l'uomo e vergogna, così

ubidire e' vecchi, riverire l'età e avere e

degli uomini, e stavvi l'aver veduto, udito, pensato

alcuni suoi amici in l'isola di Rodi, introrono

Ivi parendo a chi l'udiva cosa molto maravigliosa

alcuna commossa o piegata? L'intelletto, la prudenza e

Tu dal padre avesti l'essere e molti principii

se none il nutrimento l'essere e il nome

debito degnare e onorare l'età. ¶ Sarete adunque quanto

felice chi con tutto l'animo e tutte l

l'animo e tutte l'opere dedica sé a

A voi sta usare l'ingegno avete da natura

la malignità e vincere l'ingiuria della fortuna. E

mia e molto meno l'aiuto degli altri mortali

tu Lionardo; voi vedete l'età di questi garzoni

lo pruova, quanto sia l'amore de' padri inverso

de' suoi nati sia l'animo affezionatissimo, perché io

sentenza, e dire che l'amore del padre per

quanto riguardo e consiglio l'amore de' padri vi

chi gli par che 'l meriti; e quasi niuno

in maggior fiamme, quanto l'uso e familiarità gli

appresso de' pontefici, che 'l matrimonio sta legato di

in prima notissimi vinculi: l'uno fu primo vinculo

di benivolenza. Ma per l'uso familiare se cosa

fusse inimico a chi l'amasse. Gobria assirio presso

quanto e' provano che 'l vizio più sia dannoso

licenza a così discindere l'amicizia. Non so se

que' filosofi, quali affermavano l'amicizia solo essere nata

essere nata per sovvenire l'uno all'altro ne

sarà più da biasimare l'avarizia, che verso di

la roba per benificare l'amico? ¶ LIONARDO ¶ A molti

la miseria per mantenere l'amico lieto e contento

vita sua per salvare l'amico? ¶ LIONARDO ¶ E quanto

e in terra fra l'arme ad ultimi pericoli

ADOVARDO ¶ Grave adunque stimeremo l'infamia. ¶ LIONARDO ¶ Siamo in

non abbiamo da discindere l'amicizia; e veduto ancora

veduto ancora che solo l'uso, serbata la benivolenza

certo in questo separare l'assidua conversazione insieme e

per amorzarlo; anzi, levando l'uno doppo l'altro

levando l'uno doppo l'altro e' tizzi e

e men servirlo che l'usato, e di dì

nasca, ch'io serri l'uscio testé a chi

e maligni in serbare l'onte, che per ogni

la fama, la dignità, l'autorità e nome, e

studii e con tutto l'animo incitato a gloria

e' secreti, ben usare l'ozio e potere tolerare

Coriolano, el quale affermava l'austerità e pertinacia, soprastare

di Publio poeta: "Soffrendo l'antica iniuria s'invita

certo iudicano doversi contro l'iniurie fortitudine, e piacegli

addurre Eraclito, ove disse: "L'iniurie si debbano spegnere

chi dica: "Se soffri l'iniuria, favoreggi l'iniusto

soffri l'iniuria, favoreggi l'iniusto". E lodano Agatocle

voi non sarete per l'avenire modesti, io v

odio indurato e grave. L'odio forse diremo nasca

a chi poi doppo l'invidia in sé verso

elementi della inimicizia. Nasca l'inimicizia o per nostro

studierà e goderà beneficarmi. L'inimico desidererà sia a

s'acquisti e cresca. L'inimico, contra, quando me

in tristezza e lutto. L'amico meco ogni suo

servire alla salute mia. L'inimico e presente e

che, se così descriverremo l'amicizia essere una coniunzione

can timido più che 'l mordace abaia", e dicono

mordace abaia", e dicono l'acqua in alto corso

quella spilunca, quali assortiti l'uno uccise l'altro

assortiti l'uno uccise l'altro; e que' Licii

se per paura che 'l suo no' gli fusse

che voi sappiate che 'l non sapere depor l

Latini per ottenere ciascuno l'isola di Cicilia, tu

cose oneste e lodate. L'utilità e' benefici e

morto, per questo recuperò l'antica e buona grazia

si domestica co' doni l'uomo, ma e le

fra la fera e l'uomo, che con sottilissimo

Roma, e diceasi: "Ecco l'uomo amico del lione

del suo era viziata l'amicizia, in vendicarli la

quasi come pesci con l'amo, così colla voluttà

ben sia accommodato che l'uso frequente, lieto, onesto

discinderla chi negasse che 'l disuso più che cosa

e con che razzi l'uno all'altro porga

che introito ad aprendere l'altre quasi infinite ragioni

intrarvi. E vidi nascere l'amicizia, o per nostra

odio può nuocermi, e l'amore di chi si

cittadini propulsa e vendica l'iniurie ricevute da' viziosi

viveno miserrimi. Agiugni che l'amicizia de' viziosi sta

instrutti, tanto fra loro l'uno essere all'altro

amare una quale fra l'altre stava in bellezza

pochissimo atti in noi l'indole e la presenza

a' cittadini meno che 'l tiranno grave, argomentando compresero

lo sparviere, a quello l'arme, a quest'altro

che né io nego, l'utile, la onestà, la

ad amicizia in mezzo l'uso e conversazione degli

ingrato? dove prima ponesti l'amicizia e per nostra

Ché pur stimo tanto l'ordine mio non vi

s'estenderebbe, e ostentarebbe l'ingegno suo multiplicando a

amicizie, e' quali per l'amico non ricusorono fatica

insieme beùtone, prometteano mai l'uno in pericolo o

escrescere e rendere perfetta l'amicizia, quale se così

noto quanto insieme possiamo l'uno dall'altro e

come puoi vedere tutto 'l dì, molti ci salutano

per sé stesso ancora l'uso familiare constituisce la

intera amicizia, ma inseminasi l'amicizia da benivolenza. E

nell'uovo inchiuso, così l'amore già nell'animo

bene osservato; e dove l'assiduità mancasse, li segue

amicizia fedele comunicazione manca l'ardore della benivolenza, come

viti giugne suo marito l'olmo, non costui cura

numero di quelli quali l'inducono a più pregiare

dalla virtù cresca, e l'uso mantenuto da' buoni

più lodi, o rescindere l'amicizia, o fare chi

come si dice, che 'l servire acquista amici, e

tempo darà a vendicare l'amico suo da biasimo

immodesti abbiamo a disiungere l'amicizia. E perché raro

ora diremo del dividere l'amicizia, e del sostenere

primi suoi beni reputa l'amico supprema e a

a sé sia che l'usato coniuntissimo. Se così

modo e ragione dividere l'amicizia. ¶ Vuolsi adunque investigare

quanto di sopra dicemmo, l'amicizia surgere da benivolenza

possiamo cose esser utili l'uno allo onore e

succeda e assecondi; e l'essere instabile a perseguitare

senza pericolo sostenere potea l'impeto di quello orso

nulla cessava infestarla. Era l'altro fermo, robustissimo, fortissimo

quasi niuno più che l'orso trovarsi, a cui

e inutilissime; poi tutto l'anno la casa mal

casa mal netta, tutto l'anno pascere bestie per

che lo sparbiere, con l'altro nibbiaccio combattere suso

pigliar aria e lassar l'animo dalle cure publice

correndo, e aspettare fermo l'inimico. Non dico quanto

inimico. Non dico quanto l'imperio in arme e

proposito, ché se veggiamo l'uso dell'arme quanto

a difendere e servare l'autorità e dignità della

Siano, come tu di', l'arti da superare e

da superare e vincere l'inimico atte a' ragionamenti

trovato stato cagione che 'l signore prese odio capitale

due fussero uccisi, quali l'uno, quanto e' giudicava

a poterlo venenare, e l'altro ridendo parse assentirli

sollecitarlo se le prendesse, l'altro dì poi doppo

bisogno e occulta cagione l'avea indutto a darci