Aldo Busi, Un cuore di troppo, 2001

tartufata: prendi la Fiorella, la trituri un po’ per

affatto l’impressione che la bocca gli si ingrandisca

non lasciare a casa la manodopera e quindi sono

reale; Menes non ha la volgarità di chi, avendo

destra sulla Costituzione, che la percentuale di vita che

qualche donna, non certo la Luisella, ma un’ospite

essersi incontrato proprio con la zuccherosa e melensa Fiorella

ospiti e non con la sua Luisella che non

collo, non voglio turbare la sua assoluta spontaneità nei

si portano giornali dentro la sauna, per via dell

lui esce e mette la «Gazzetta dello Sport» sul

di nuovo e riempie la brocca dell’acqua da

ma allora è proprio la Fiorella dei trigliceridi, zitto

non si portano appresso la professione fin sull’orlo

sono tutto, e anche la moglie viene prima di

tutte, a lei basta la tranquillità domestica, era orfana

orfana o meglio, aveva la madre in una clinica

anche lui aveva perso la madre da poco e

poveretta, contenta lei… e la sua sola compagnia, figlio

organizza le donazioni per la fabbrica del duomo e

sempre zitto, ah, penso, la pia signora Filatterio avrà

anni non si fa la manutenzione del letto del

una volta, questa è la realtà» e quindi a

a un metro oltre la mia muraglia mentre da

quest’anno alla terza, la terza!, fioritura del trifoglio

che mi sia proibito, la società civile preferisce la

la società civile preferisce la propria agonia alla valanga

scrivendo e voglio mettere la parola fine a quegli

perché scrivere significa passare la mano, nevvero… è esclusa

Esco io a prendere la seconda brocca d’acqua

alla porta e tendendo la brocca chiedo alla signorina

in una sauna particolare, la Splashgay, ma che mi

e si andò con la mia per via del

sarebbe andata a fagiolo la sua BMW ultimissimo modello

per ogni occasione, erano la sua passione, il suo

arrivo – avrei usato persino la parola «felicità» e non

ne sarei neanche vergognato. ¶ La cosa, la sua assenza

neanche vergognato. ¶ La cosa, la sua assenza di omofobia

e di sarcasmo sessista, la sua assoluta naturalezza laica

sua squadra di rugby, la sua passione di un

sebbene lui per vincere la timidezza o la ridarella

vincere la timidezza o la ridarella si esibisse rallentando

parte, gli avevo appoggiato la sinistra sulla sua destra

facendo entrare di brutto la sua macinatrice industriale lì

si è diretto verso la sauna secca, io mi

tanto il picnic o la spiaggia, «Be’, se proprio

se l’attenzione ce la metti tutta. ¶ Una volta

col mento, rientro con la testa e il busto

nel salone quando arriva la cantante Monella & i Successi

Successi Anni Settanta con la base registrata, Menes mi

in camporella con quello là della televisione che scrive

un giorno, io trattengo la ridarella e lui poi

Costanzosciò a parte come la cubista tutta una perlina

che piace a lui, la guerra fredda e la

la guerra fredda e la figa calda, la trama

e la figa calda, la trama c’è e

divertito umiliato a vita; la Luisella a fine soggiorno

secondo lui hanno mangiato la foglia, ma siccome hanno

foglia, ma siccome hanno la testa sulle spalle e

padre di famiglia viene la famiglia e l’azienda

e l’azienda e la Luisella sa farsi volere

thailandesi e di quanto la vita là è a

di quanto la vita là è a buon mercato

è a buon mercato… la vita altrui… un sessantenne

è mai due volte la stessa mulatta china sul

del posto che, sotto la guida di naturisti… «Naturalisti

e poi ha finanziato la pubblicazione lui, grazie a

sarebbe da lui, è la legge che ti obbliga

essere ladro e evasore la tua parte, guai a

a contestarla; dice che la stessa cosa della catalogazione

al Centro Antistress, è la miglior forma di pubblicità

il fiato che anche la natura, oggi, è una

ricordo di aver buttato là io, che lo lascio

lo strapiombo in tutta la sua bellezza luccicante di

i divorzi, a impigrire la già naturale lazzaronaggine dei

stufo marcio e con la quale non faceva all

ottobre voglio dire, con la differenza che allora, l

migliori davvero». Incassa scuotendo la testa; magari Menes mi

nemesi onirica, visto che la sua prima fantasia sessuale

istruito anche a usare la burocrazia delle istituzioni come

per il cotechino e la coppa. Infine, una cosa

se non hai rilevato la farmacia e mi hai

le mani e ringraziare la mia buona stella per

da Servizi segreti? Comunque la faccenda dell’auto bianca

approfitta per crearsela lui, la situazione, e metterci di

collo e lo slancio, la disciplina per superare il

gli interessi molto, ripeto, la differenza fra giornalista e

me non importerebbe dargli la soddisfazione di calcolare che

qualcun altro per disonorare la mia virilità politica, di

entrambi i colori, alzate la testa ogni volta che

cittadini e contrattaccate con la dovuta violenza per i

due anni fa e la prendo per le lunghe

approfondirlo, proprio per ampliare la chiacchiera al punto che

Menes ha già disegnato la planimetria e trovato i

a dirgli che qui la strada, asfaltata, andrebbe allargata

Alla carampana tartufata: prendi la Fiorella, la trituri un

noi Ragazzi del ’99 piegare la schiena, suo figlio per

non ha nemmeno più la ragazza e non è

o di travestiti scuote la testa? si fa per

una sega anche se la moda è la moda

se la moda è la moda. ¶ «E quelle rare

comuni anche se tutta la sua mente, la sua

tutta la sua mente, la sua ideologia della vita

superiore… sa come va la vita e cosa viene

dall’analista per alleggerire la coscienza e quindi il

pagano tutti per riempirsi la bocca di vuoto e

qualcosa mi dice che la signora Filatterio sì, incredibilmente

nerbo padronale, lei sì, la signora Filatterio, con la

la signora Filatterio, con la scusa di andare nella

ma non glielo dico… la prova dell’amore è

amante lì che aumenta la voglia del suo prossimo

sesso come servizio, come la pizza a domicilio, e

originale con in più la tecnologia «avanzata»; nei parchi

sì, il rispetto per la natura innanzitutto, «Quale? Scherzi

tutto sotterraneo, tutto automatico, la tecnologia più avanzata, ripete

sicché nessuno si dimentica la luce accesa per sei

Menes è nonno ma la figlia è autoritaria, femminista

foto dell’asilo, te la farei vedere, è come

e si commuove, e la figlia dice che non

Sai, mi fa, io la capisco, le mentalità oggi

tutto pronto nel computer; la figlia, tuttavia, ha preso

capisco che non è la prima volta che Menes

ma non del tipo la mia ultima esplosiva, anche

ultima esplosiva, anche per la ridarella che riesco a

vivo nel suo essere. ¶ La donna col mezzo tacco

e del mezzo di là come il suo disastrato

ogni moscerino di passaggio, la Fiorella sudata e felice

ancora, ma mi serve. ¶ La gelosia… non sapevo di

Salumaio & Piccolo Porco, per la prima volta nella passeggiata

a me scottava ancora la nuca perché mi aveva

aveva permesso di appoggiare la testa sulla sua coscia

posto dove era apparsa la vipera che l’aveva

l’ultima vipera data la stagione e il poco

approfittato, gli ho teso la mano, sugli argini del

a ingoiare il rospo, la gola mi si è

nervi e per tutta la notte non ho chiuso

e Givenchy a sfiorargli la mano, capace che al

dopo ingoio e scarpetta la ragnatela tutt’intorno durata

dentini avvelenati, e anche la vergogna di provarla, era

per fare, per intrattenermi la testa… no, sulla mia

c’è anche se la mia storia è fatta

rispondo come posso, con la rassegnazione della vittima scambiata

il telefonino, mi passa la sua decennale amante, Luisella

volte al giorno, anche la sera nel salone quando

parte abitata sbucherai”, e la prima volta sono sbucato

Filatterio per farmi crollare la l di Aldo su

il mondo addosso, e la u e la s

e la u e la s di Subi hanno

capace di non staccare la penna firmando, come se

ne scrivo e non la finisco più non hanno

metà perché sentano tutta la facezia… una tragedia… quegli

pompieri di mezzo e la notizia sulle cronache locali

che ti salvano con la gru e poi tre

dell’ottobre scorso ha la mia stessa età, cinquantadue

è lui che ha la mia stessa età, lui

eccellenza della virilità, poi la differenza è come fra

fra il giorno e la notte, tu non hai

posso di nuovo fare la mia bella impressione lasciandomi

che si chiude con la cultura o anche con

uomo vuoi da me… la guarda, aggiunge, visto che

collo taurino a dargli la postura di un montone

movimenti armoniosi anche se la cassa toracica è proprio

mettersi a pensare con la propria testa o portare

tacco a spillo tredici, la faccia tagliata con l

fra le mani ma la sua concentrazione è passeggera

primi tre giorni solleva la testa e ci si

il bastone apposta, con la punta d’acciaio, be

qua e mezzo di là che non ce la

là che non ce la fa più e voleva

niente di speciale. Io la lascerei a marcire lì

che sembra una sonagliera, la mezza catenina da due

capelli, le mancava solo la mezza borsetta di coccodrillo

San Babila per completare la sua idea di marcia

e finalmente lasciamo indietro la donna con gli altri

che me lo fa. La Fiorella è una che

che pensa che con la stagionatura migliora», e ridacchia

È tuttora sposato con la stessa, dice Menelao, «Menes

uno spiazzo qui e là o un capannone e

volpe di tre cotte, la Luisella, bella donna, sa

dove vada a scaricare la merce nei balloni gli

tutto senza ferire nessuno, la famiglia, la serenità della

ferire nessuno, la famiglia, la serenità della famiglia innanzitutto

fatto studi, ha fatto la quinta elementare, la licenza

fatto la quinta elementare, la licenza di terza media

e poi per tutta la vita controllano la piega

tutta la vita controllano la piega e la tenuta

controllano la piega e la tenuta dei binari dentro

gli telefona e passa la notte con lui in

in tutte le ossessioni, la cubista, le posizioni, le

farti venire e staccano la presa appena hai cominciato

ah, vengo»; no, non la paga direttamente coi soldi

perché lei c’ha la fissa, anche il reggipetto

alla quale è preferibile la brutalità. ¶ Credo. ¶ Certa gente

Credo. ¶ Certa gente, anche la più in buonafede, fa

anche a lei, ma la dimostrazione stessa che non

stessa che non ce la farà mai, neppure grazie

l’olio di gomito, la volontà del coraggio civile

sarei uno scrittore, e la mia vita, visto che

e ne va fiero; la megalomane anima creatrice in

punto di farti sputare la conferma di essere brava

risultato raggiunto; questa gente… la gente in generale… vuole

in generale… vuole abbassare la tua eccellenza alla sua

qua non hanno nemmeno la forza morale e di

e mai ne avrò la virtù. ¶ Un sacco di

con il mio beneplacito la grandezza dei loro miserrimi

disponibilità al compromesso o la va o la spacca

o la va o la spacca, mancandomi di rispetto

in uno strapiombo con la scusa di portarmi a

d’alloro per adornarmi la fronte. ¶ Dovrebbero almeno stimarmi

come se io fossi la causa dei loro fallimenti

causa dei loro fallimenti; la loro massima ambizione non

appunto, che ci fosse la cosa, l’opera. Il

come me, ma spezzare la mia ormai oggettiva grandezza

trovare spazio in me… la falla di un vizio

per farsi largo con la loro piccineria e subito

volontà, non certo per la mia. ¶ La manovra è

certo per la mia. ¶ La manovra è comprensibile: uno

lo infanga: gli attribuisce la propria corruttibilità. ¶ Lungi da

quello che infine, quando la fine sembrava già chiusa

a me per arricchire la propria consapevolezza… e da

hanno cercato di obnubilare la mia; chiunque voleva riportare

somme qualità di qualcuno; la corruzione cui mi si

l’amicizia, e traverse, la consanguineità di parentela, mi

per essere chiusi e la lingua per parlare e

un’ambizione ma non la giusta energia per coronarla

né scontata. Non sarà la stessa cosa per tutti

stupito dal fatto che la gente che si è

stesso mi ero addossato la fatica di dargli un

comprovati dall’essersi spaccata la testa proprio contro quel

credibilità e disinteresse… attraverso la parola, nessun discorso rappresenta

su te stesso e la tua fiducia in te

ammettere al più presto la mia miopia al contrario

e impassibile, a parte la gioia eventuale nel constatare

alla sua lungimiranza per la cui gettata si è

vedo bene, mentre porge la mezza bustina di zucchero

sconquassi dell’autunno e la campagna per le elezioni

d’insonnia. Dicono che la parola «antifascismo» andrebbe abolita

due, nessuno doveva scorgere la benché minima incrinatura nelle

e sarei passato sopra la sua ombra inaspettata senza

o no, se facevo la cyclette o no, se

volta in assoluto che la racconto a tu per

o una lettrice, che la racconto da uomo a

uomo e non che la scrivo da scrittore… insomma

tutt’altra sonata, quella là a confronto sono rose

scrivo, non ne ha la più pallida idea, e

così, si arriva con la prenotazione e tutti sanno

malessere e seguiamo tutti la stessa prassi decongestionante, ma

si frappone nessuno; me la squaglio quando sono tutti

pranzo o a fare la seduta di yoga in

ne va così, senza la mia frase, senza darmela

se necessario… basta che la marchetta sia trasversale, melliflua

fosse alcuna differenza fra la donna prezzolata e la

la donna prezzolata e la donna gratis, l’importante

prenderle anche se te la fanno pagare o penare

l’altro, ha ascoltato la mia imprendibile, ineffabile storia

senza dirmi una parola, la frase a cui avevo

corso arginato insieme fra la mia lingua e i

n’è stata una, la conosci, la sai, l

stata una, la conosci, la sai, l’hai vissuta

meno storia se non la conosci bene, se sai

storia dalla doppia salita, la tua e quella di

ha solo una frana, la tua, anche se sei

siano state due, e la sua sull’altro versante

e ufficiale, non è la storia di un’omissione

o non vuole dire la sua? Ogni storia non

Ogni storia non è la solita solfa che si

il vinto, io, racconti la sua versione a un

retromarcia e poi prenderà la rampa e scomparirà dall

sia mai saltato per la testa che se gli

mi frega, se anche la parola «deposizione» in senso

fuori dalla direzione compare la signorina del ricevimento seguita

l’Alpenstock di Menes, la mia ultima chance! ho

il petto, «collasso» è la parola che mi viene

a volte addirittura con la stampella delle lacrime e

usavano il modo obliquo, la discrezione, la delicatezza, il

modo obliquo, la discrezione, la delicatezza, il tatto, l

un pavone che fa la ruota per trasformarsi in

mai i contenuti, per la libidine di sciupare il

il mio tempo e la passione che metto in

scena del mondo dove la propria prospettiva è quella

nello scovare indizi per la soluzione dei problemi degli

ho mai capito perché la gente faccia errori ampiamente

attendere operando senza forzare la mano alle cose ancora

dandomi un pizzicotto per la stanchezza e la noia

per la stanchezza e la noia… per non parlare

non potevo certo migliorargli la vita, cioè la consapevolezza

migliorargli la vita, cioè la consapevolezza del proprio limite

acerrima, questi qua con la lacrima in tasca e

se no sembra che la commedia delle relazioni vere

Grosso Salumaio & Piccolo Porco la sua lotta con se

ha ascoltato ti dica la sua opinione, ti dica

ma anche questo uomo la cui parte tocca ancora

devo esagerare, suggerirgli già la risposta che desidero, anche

più di questa desidererei la verità. Devo mordermi la

la verità. Devo mordermi la lingua, far intervenire l

credibile tu a fare la parte che compete a

compete a lui o la parte, davvero incredibile, che

significasse limitarsi a dargli la risposta cui anela che

non passa nemmeno per la testa che un uomo

di no e aggiungerebbe la fatidica frase del nemico

aspirante amoroso appena finita la mia, e forse con

ti ha respinto… per la troppa attrazione. Perché questa

attrazione. Perché questa è la mia impressione, che lui

ma con Menes me la tengo per me, o

ho preso a recitare la mia storia giusta… del

amato, un’altra volta, la persona più insensibile che

donne che ascolta, per la prima volta in vita

difendersi e ci perde la faccia. ¶ Io non voglio

mi serve per tarare la mia memoria del futuro

pastone sotterraneo, come freme la mia bacchetta rabdomantica, quasi

camera di consiglio dopo la mia deposizione eloquente per

capito che per forzare la mia storia alla sincerità

un condannato che infila la testa nella ghigliottina, prendo

e di Menes… arrivi la risposta che mi imprigionerà

Un giorno butto indietro la testa e all’ennesima

volta che sento salire la parolina «Viagra» sbraito al

che un uomo sacrifichi la sua erezione per intero

machismo che ne è la causa», e il vecchio

pro domo tua, pro la tua casa delle bamboline

fine della scampagnata, ma la voglia di venire alle

conto che l’arringa, la confessione, l’encomio commemorativo

ancora reso conto che la mia parte, e anche

mia parte, e anche la sua, insomma, è finita

a sincerarmi se valeva la pena di dirla tutta

se lo aspetta fai la radiografia dell’anima…le

odiarti per avergli raccontato la sua, non la tua

raccontato la sua, non la tua, solo la sua

non la tua, solo la sua di storia, per

cui deve oltretutto mantenere la calma per non rivelare

di Modena come quello là! Te ti meriti un

profe mora di Belluno là alla quale, per come

quale, per come lui la racconta senza neanche rendersene

solo i baffi e la schiuma e poi è

in effetti non è la prima volta che la

la prima volta che la racconto, certo è la

la racconto, certo è la prima volta in assoluto

delle fate, 1875, da Perrault ¶ La crudeltà e il sentimentalismo

BERBEROVA, Il quaderno nero, 1939 ¶ La lezione, gli insegnamenti che

be’, questi insegnamenti, con la loro impensabile morale a

che te l’aspetti. ¶ La lezione autentica non ti

ti spiaccica, e pialla la fantasia del tuo sentire

che non racconterà mai la sua versione a nessuno

tenere conto per raccontare la storia a un conoscente

invece, per chi ascolta la mia storia… d’amore

di poi e vista la bella morale della favola

al mio fortuito ascoltatore la parte avuta con me

parte avuta con me – la parte avuta con me

voce anale per eccellenza, la scoreggia fattasi seme di

cultura contro, io eiaculo, la a la i la

io eiaculo, la a la i la u la

la a la i la u la o la

la i la u la o la e, eia

la u la o la e, eia eia alalà

era diretta a lui la mia battuta, eia eia

in quell’istante che la mia inenarrabile storia d

il didietro in maschera, la sua prostata che si

superimpegno etico per salvare la patria e la fede

salvare la patria e la fede dagli invasori saraceni

mezza pastiglia. Mi dai la mezza bustina di zucchero

tiro come se fosse la prima delle sue faccende

sue faccende domestiche. Non la prendeva tanto per le

dire io qui io là io sì che, niente

Sai, culandrone, se tutti la pensassero come te…”», e

ho preso a raccontare la mia storia, ma è

io, tutto succhiato dentro la parte dell’altro di

quanto a arte è la tua reticenza? ¶ Io stesso

cui tutto deve tornare, la luce che espande come

amore o che è la sua resa a alta

nell’auto bianca sotto la muraglia dirimpetto a casa

dalla mia vita… e la mente certo non ammette

affetto che ne spegnerà la passione ma ne allungherà

passione ma ne allungherà la durata… quando il racconto

a galla in tutta la sua sugna sbollente. ¶ Se

e molle, questa è la civiltà del braccialetto, «Che

l’altra mano appena la libera dal cellulare o

teatro personale forse contro la sua volontà o perché

l’antefatto di tutta la storia, ma non vedo

che nel silenzio fa la singola goccia di pioggia

Guitto? Mimo. Ricreare con la mia la sua di

Ricreare con la mia la sua di faccia. Piatta

conto, Menes Filatterio è la cordialità in persona… a

copione insieme e che la lettata della Prima era

realtà, remota al di là delle fronde autunnali mentre

suo sale, senza ricambiare la stretta nemmeno con il

trattiene, temo di rivelare la mia crescente angoscia, stanotte

il bacino, «Come te la senti?» mi fa, «Attaccata

che si scarica sotto la tua pianta di riparo

mentre al casello infila la corsia del Telepass, «Ma

non lo darei mai!», la cosa mi fa scoppiare

il numero e chiama la sua amante e io

e i due non la finiscono più di cicalare

un tre volte, con la sufficienza di chi è

cinema vuole offrire lui, la cassiera allunga i due

i tuoi avi con la v che ti hanno

di Belluno che aveva la voce come un telone

naso era storto e la bocca piccola e i

che stava per parlargliene la vedeva da ragazza con

vedeva da ragazza con la canna dell’acqua e

canna dell’acqua e la pelle di daino a

aveva falsificato una firma, la sua, e hanno stretto

sua, e hanno stretto la cinghia e lei era

fare il ripieno e la sfoglia anche di notte

di profumo della Belluno, la moglie che si faceva

andata a farsi fare la permanente tipo Moira Orfei

per volta hanno risalito la china. Quella di Belluno

si pentiva per niente. La Luisella sapeva tutto della

un miliardino tondo tondo, «La Luisella tiene duro, porta

una finge per tutta la marchetta o se già

lui. Poi c’è la figlia pervertita di un

le deve pagare solo la sua strisciata regolare, un

mattina mi tira per la cravatta che sto per

sapevo come riattaccare con la mia storia col Grosso

occhi girando di scatto la testa verso di me

mi riferivo alle sue, la cosa, la constatazione, gli

alle sue, la cosa, la constatazione, gli vada a

decenni fa, però adesso la pausa, il silenzio, il

allontanamento dura ben oltre la fine della mia sigaretta

tempo, con mia sorpresa la sala è deserta e

poltrone laterali. ¶ Mi piace la sua elastica vicinanza gomito

è scontato, lo dice la parola stessa, è deprezzato

eccitazione pompata dalla vergogna, la malattia delle solite catene

area di difesa fra la mia sinistra e la

la mia sinistra e la cerniera dei suoi jeans

o mi sfiorasse apertamente la nuca con la mano

apertamente la nuca con la mano, io correrei a

sverginerei… perché è sempre la prima volta con uomini

film, gli farei passare la voglia di accontentarsi delle

tanto sia qui che là sono tutte sovvenzioni statali

ci va da anni. La mia vita sociale è

ho estirpato da me la banale calamita dell’odio

e rabbia, come dire la a e la sua

dire la a e la sua zeta, il suo

po’ di snobismo per la cura che metto nell

quello per me e la mia salvaguardia, è la

la mia salvaguardia, è la parte più intellettuale e

poi! Che titolo! Chi la berrebbe la storiella che

titolo! Chi la berrebbe la storiella che nemmeno l

uguali per ogni tavolo, la Taverna dei Belin, che

striminzite, e Menes nota la mia aria spocchiosa e

mio gradimento e se la presentatrice Caterina Spacca è

e lo scoglio sarebbe la fondina vuota, birbanti», e

rifanno tutti, mica solo la gente della televisione, anche

grossa, drammatica, ma o la dico così o non

piatto davanti ognuno con la sua argentea lucina eterna

è riuscito a stuzzicare la sua curiosità e invece

il macho… Non dare la possibilità a nessuno di

gnorri, il morto. Con la tua stessa vita, intendo

Centro… che avevi perso la testa per un cliente

come te, a spargere la voce, a rimediare al

è lui che ha la macchina, come faccio a

detto che avevi perso la trebisonda per quel suo

qua che ha tutta la pelle tirata compresa quella

prendere una scuffia, perdere la trebisonda, mica ho fatto

ho messo di mezzo la sua famiglia e la

la sua famiglia e la sua immagine pubblica e

provocatorio, e senza abbassare la voce, senza complessi e

semplice, cosa che ripristina la mia stima. ¶ «Nel senso

sarà l’amore per la scopata! Alla mia età

di quando sei giovane. La trebisonda, la scuffia, pubblicità

sei giovane. La trebisonda, la scuffia, pubblicità: io!» ¶ Forse

spuntato dai flutti per la salvezza del naufrago e

conto, il proprietario e la moglie cuoca mi dissero

che speravano avessi gradito la cucina; Menes non stava

ristorante, ho fatto spallucce, «La gente ti si arruffiana

e che quindi è la mia, ho dovuto imparare

mi ha rifilato solo la sua depressione, cappellino tirolese

invece ne era diventato la clonazione, sempre sfasata rispetto

lo scannano e danno la colpa agli albanesi… Il

era riuscito a prendere la coda per fare un

il sunto di tutta la mia imprevedibile e incalcolabile

gli feci ciao con la mano, avevo paura che

e poi che me la passasse, e mi avviai

perché, in fondo, era la madre del suo unico

cose a letto con la propria moglie non si

poi ci sarebbe stata la tua ricompensa… e a

fare l’infelicità e la rovina di qualcun altro

lui traballava; era annullare la mia volontà che voleva

bambino e anche per la villa palladiana, chissà che

di malessere, questa è la proporzione, di malattia vissuta

ci caschi, si annulla la volontà di qualcuno che

auto, «Ma adesso me la menerai mica per tutta

menerai mica per tutta la vita per un bidone

al telefono, sospirando per la grande concessione in vista

che voleva ricostruire tutta la giostra e riavvolgere il

perché non aveva preso la coda, gli ho detto

sicuro che non te la menerò per tutta la

la menerò per tutta la vita per un bidone

e via. ¶ Sarà stata la foga che mettevo nel

scopa di moglie con la permanente a moccio di

le perline o con la cannuccia per tirare su

unica cosa che conta, la cosa che dice se

fra il vespasiano e la bomboniera, ecco, e non

non c’è. Volevo la civiltà, che è un

Bertoldo. Non sto facendo la madonnina infilzata. Non è

partite. Io non ce la faccio più a scopare

concreto, come fatto con la creta… chi lo farà

sono, gli ho dato la trasparenza del mio desiderio

per le donne con la sciatica intera come sua

e che per me la novità, e l’eccitazione

e metà labbro di là, sembrano due orecchie paonazze