Angelo Roncalli, Aeterna Dei Sapientia, 1961

PACE E COMUNIONE ¶ CON LA SEDE APOSTOLICA, ¶ NEL XV

impresso con singolare splendore la sua immagine nello spirito

Magno tanto illustrò con la saggezza di governo, con

saggezza di governo, con la ricchezza di dottrina, con

ricchezza di dottrina, con la sua magnanimità e con

sua magnanimità e con la sua inesauribile carità, sentiamo

esaltazione della religione cattolica. La grandezza, infatti, di questo

parole della sacra Scrittura: «La via dei giusti è

dei giusti è come la luce dell'alba, che

Liber Pontificalis, nacque verso la fine del secolo IV

III. Fu allora che la chiesa di Roma pensò

fine diplomatico. Ricevette pertanto la consacrazione episcopale il 29 settembre

rocca di Pietro»; dopo la costruzione della nuova basilica

vivere onestamente e conseguire la salvezza eterna, se san

affermazioni di Nestorio, difese la divinità di Gesù Cristo

di Gesù Cristo e la divina maternità di Maria

suo pontificato, per trarne la convinzione che egli fu

ricordata a tale riguardo la famosa Lettera a Flaviano

chiarezza e proprietà, espone la dottrina sul mistero dell

assunta dalla maestà divina la pochezza umana, dalla potenza

pochezza umana, dalla potenza la debolezza, dall'eternità la

la debolezza, dall'eternità la mortalità; e allo scopo

debito della nostra condizione la natura inviolabile si unì

il Verbo, pur assumendo la natura integra e perfetta

più diffusamente esposto «quanto la chiesa cattolica universalmente credeva

san Leone fece seguire la condanna del concilio di

cercato di far trionfare la errata dottrina di Eutiche

una sola natura, cioè la divina, in Gesù Cristo

ogni mezzo di «intaccare la fede cattolica» e di

concilio di Calcedonia del 451, la cui convocazione, per quanto

trionfarono con uguale splendore la vera fede nelle due

Non meno evidente apparve la sollecitudine di san Leone

per l'unità e la pace della chiesa, allorché

egli indugiò a dare la sua approvazione agli atti

i padri conciliari, nonostante la protesta dei legati pontifici

evidente desiderio di procurarsi la benevolenza dell'imperatore di

divina segue quest'ordine: la fermezza che, per mezzo

noi motivo di orgoglio la solennità con cui, pieni

del suo divin Fondatore la fiducia nella protezione di

il suo potere, domina la sua autorità». In realtà

ministero pastorale. Afferma infatti: «La sollecitudine che dobbiamo avere

il tuo impero con la religione divina più che

non l'estendevi con la dominazione umana. Sebbene infatti

quello che ti sottomise la pace cristiana». Ricordando poi

poi ai suoi uditori la splendida testimonianza resa da

ogni macchia di errore la loro fede cattolica: «Voi

dottore delle genti, dice: "La vostra fede è celebrata

prestigio della sua persona, la «cittadella della roccia apostolica

quanto non gli spetta». La dolorosa storia dello scisma

desume dal passo citato - la fondatezza dei timori di

alla cristianità. ¶ Sarebbe incompleta la nostra esposizione circa lo

di pasqua, come pure la sua vigilante sollecitudine, affinché

delle prerogative che onorano la vostra sede. Le altre

si gloriano o per la loro grandezza o per

sovrabbondanza. Giacché essa è la più grande e la

la più grande e la più illustre di tutte

in occidente, e di là ora illuminano il mondo

mondo. Costoro resero nobilissima la vostra sede; qui è

anche ora rende illustre la loro sede, mentre in

non vennero meno con la di lui morte. Infatti

di lui morte. Infatti la liturgia bizantina, nella festa

le sue molte virtù, la continenza e la purità

virtù, la continenza e la purità, consacrato vescovo della

sue virtù, ma rifulse la sua opera soprattutto in

in ciò che riguarda la retta fede». ¶ II. 6 Voti

contrasto di opinioni circa la dottrina e l'azione

risplenderà in amplissima luce la dottrina che essi pure

come professiamo con lui la fede nell'origine divina

allo scopo di rendere la chiesa più idonea ad

e ai suoi successori la perenne custodia (cf. Gv

da sant'Ireneo, che la Provvidenza divina aveva chiamato

dall'Asia a reggere la sede di Lione e

dopo aver egli riconosciuto la ininterrotta successione dei vescovi

universo; ed è per la comunione con essa che

delle chiese) hanno conservato la tradizione apostolica». ¶ Ma il

Noi quindi crediamo che la chiesa, per la quale

che la chiesa, per la quale egli ha pregato

alla quale ha promesso la sua perenne presenza, è

a tutti i cristiani la grazia di riconoscere le

regno di gloria, segnerà la celebrazione del trionfo del

san Leone Magno trova la chiesa cattolica in dolorose

in questi tempi affliggono la chiesa, e si ripercuotono

che in molte contrade la «fede dell'evangelo» (cf

scrisse e soffrì per la causa dell'unità cattolica

quanti gemono pazientemente per la verità e per la

la verità e per la giustizia rivolgiamo le confortatrici

per Cristo fu fatta la grazia non solo di

Salvatore divino, facciamo Nostra la sua preghiera per i

i figli della chiesa la perfezione dell'unità, quella

quella perfezione che soltanto la carità, «che è vincolo

verso il prossimo, che la chiesa, «tempio di Dio

insieme; poiché, anche se la bellezza non è uguale

della carità tuttavia produce la comunione nella bellezza. Coloro

proprie ricchezze il trovare la gioia nel progresso degli

parti continuano a minacciare la fede cristiana. Poiché «allora

accampamenti delle schiere cristiane la preparazione è simile in

affinché le relazioni tra la sede apostolica e i

con l'episcopato «per la piena unità cattolica», così

meritare da Dio «oltre la corona regale, anche la

la corona regale, anche la palma del sacerdozio». ¶ I

questo splendido elogio: «Per la sua eminente virtù, per

sua eminente virtù, per la sua sapienza, per il

l'appellativo di Magno. La superiorità della sua dottrina

che fiorirono nella chiesa». ¶ La sua fama di dottore

e alle Lettere, che la posterità ci ha conservate

in numero piuttosto rilevante. La raccolta delle Omelie abbraccia

tutti i cristiani come «la strada migliore» (1 Cor 12,31). Come

Pietro prima di affidargli la custodia dei suoi agnelli

decisioni, che - ponderata bene la natura dei delitti, la

la natura dei delitti, la misura dei quali è

Leone ci insegna che la chiesa è una, perché

Cristo: «Tale è infatti la chiesa vergine, unita a

abbia avuto inizio con la nascita del Verbo incarnato

queste espressioni: «È infatti la nascita di Cristo che

il suo compimento: «Infatti la partecipazione del corpo e

sacramenti non si aggiunge la professione esterna della medesima

fede: «Grande sostegno è la fede integra, la fede

è la fede integra, la fede vera, nella quale

tolto da chicchessia; poiché la fede se non è

delle verità divine, cioè la concordia dei vescovi tra

sottomissione al romano pontefice: «La compattezza di tutto il

unanimità, esige però soprattutto la concordia dei sacerdoti. Questi

Questi hanno in comune la dignità sacerdotale, ma non

a tutti fu comune la grazia dell'elezione, ma

Pietro singolarmente, appunto perché la figura di Pietro sta

tutti coloro che governano la chiesa». ¶ II. 3 Prerogative del

prega in particolare per la fede di Pietro, quasi

di Pietro, quasi che la perseveranza degli altri sarebbe

vinto. In Pietro perciò la fortezza di tutti viene