parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Domenico Starnone, Fare scene, 2010

concordanze di «la»

nautoretestoannoconcordanza
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2010
Escludo, per esempio, che la moglie del pirandelliano Vitangelo
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2010
a Freud accadrebbe, adesso, la stessa cosa che gli
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ecco che si apre la porta del bagno, in
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2010
Non so qual è la spiegazione scientifica, come si
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e quello cattivo, ma la loro nuca, la loro
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ma la loro nuca, la loro schiena, il loro
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2010
famosa favola, cui capitò la brutta avventura di tagliarsi
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2010
brutta avventura di tagliarsi la testa per sperimentare un
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io e indicare con la mano destra non il
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una voce che era la mia, che usciva dalla
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2010
colore brizzolato, il collo, la forma delle orecchie viste
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di zigomo, di guancia, la punta del naso, le
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adolescente, dopo aver visto La vita è meravigliosa in
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induceva a guardare tutta la nostra stirpe di maschi
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un po’ curvi, con la testa oblunga, come discendenti
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i filmati in cui la mia immagine di schiena
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sceso dal tram. Ma la cosa non è finita
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notato a sua volta la nostra strepitosa somiglianza, vorrà
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2010
film, vecchi e nuovi, la stessa serialità televisiva, vecchia
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disperatamente si battono contro la natura cangiante dei nostri
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parla, respira, va verso la morte. ¶ Ma non è
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di questo meccanico mutare la vita in storia o
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per cui ora già la genuinità dell’inquietudine s
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s’era persa dentro la ricerca di un possibile
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impressione di riconoscimento e la scoperta dell’abbaglio. Riempio
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Freud c’era ancora la possibilità di non avere
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le macchine che divorano la vita vera, o le
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stessi ormai, che con la nostra testa tornita dalle
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riesce a vedere. Forse la stessa mia esperienza ha
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una telefonata da Alda, la mia agente, che è
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nuovo lavoro per me: la vita di Tommaso Campanella
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che aveva già diretto La vita di Benvenuto Cellini
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un certo punto, per la scrittura non ha ancora
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accennato a Nello, decisi per là di parlarle
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Nello, decisi là per di parlarle delle quattro
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modificata l’idea e la sostanza del lavoro. Quando
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possiede a tonnellate è la merda in testa». ¶ «Ma
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storia bellissima». ¶ «Impossibile». ¶ «Te la racconto?» ¶ «Va bene». ¶ Gliela
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bene». ¶ Gliela raccontai inventandola per là. Disse: ¶ «E
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raccontai inventandola là per . Disse: ¶ «E che è
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le attività mafiose, sia la vita dei musicisti, sia
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macchie nere sulle mani, la bocca con un paio
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le scrivevo, e scuotevo la testa, e mi fermavo
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sospiravo, gesticolavo. Tenevo chiusa la porta della mia stanza
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miei familiari mi vedessero. La sera, quando andavo a
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facevano male i polpastrelli, la schiena, il collo. ¶ Una
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rossi, «il mio amico la settimana scorsa si è
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è proprio un film». ¶ La frase per me significava
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è lapide che non la definisca moglie di Garibaldi
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qua, Anita Garibaldi di , mentre devi sapere che
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differenza». ¶ Mio padre considerò la frase come una vera
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zoccole, gridò, e litigarono. ¶ La televisione mi pareva meravigliosa
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nell’armonia del film. ¶ La televisione, esattamente nel momento
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ai nostri guasti. ¶ Tra la fine degli anni Cinquanta
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uscire. Passavo il pomeriggio, la sera e una parte
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riciclando col corpo, con la voce, tutto quello che
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ungheresi che si prendono la sifilide da studentesse del
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essere vero e trovare la via per diventare finto
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ai soldi e se la spassa col Millecento e
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spassa col Millecento e la Giulietta. Perciò mi lasciava
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primogenito, dovevo continuare per la strada che stava tracciando
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succedendo. Mi trovai per la prima volta di fronte
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avevo mai sentito parlare: la sceneggiatura. ¶ Il personaggio del
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si dicevano, su come la telecamera doveva riprendere cose
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raccontavano che i film, la televisione, prima di essere
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che diceva: gliele scrivevano. La sua simpatia probabilmente gli
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muoversi; ma solo se la storia che gli avevano
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sceneggiatore non solo inventava la storia, non solo inventava
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solo stabiliva quale era la natura dei personaggi, le
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come bisognava riprenderli con la macchina da presa, se
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non minore interesse e la più importante mi sembrò
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presa ma dalla scrittura; la potenza di James Stewart
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e sa dove arriverà; la differenza quindi tra la
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la differenza quindi tra la nostra vita qui, adesso
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preventivamente avevo stabilito con la scrittura, la scena sarebbe
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stabilito con la scrittura, la scena sarebbe risultata allo
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biglietto – 2 grandi film 2, diceva la locandina – stralogori, graffiatissimi, si
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graffiatissimi, si spezzava spesso la pellicola o addirittura mancavano
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protagonista sparava gridando, comparve la scritta the end a
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mortadella nell’intervallo, bevevo la gassosa, guardavo gli spettatori
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vecchi sedili, arrivavano portandosi la sedia da casa per
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2010
sotto lo schermo. ¶ Me la godevo, sì, ma non
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anche di Ercole e la regina di Lidia, senza
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il libro di Sillitoe, La solitudine del maratoneta, e
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letto che leggeva Pippo, la donna aveva appena impersonato
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mi devo dimenticare che la realtà è una ressa
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mia madre. Pensai che la prima si fosse portata
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si fosse portata via la seconda in fretta e
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parte, nemmeno al cinema. La casa di mio padre
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grandi aspirazioni, l’amore, la miseria. Davo esami all
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inquadratura? ¶ Assolutamente tutto? ¶ Certo, la scommessa era quella. Se
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2010
padre per evitare che la prendesse in giro e
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scivolava sulla fronte, se la metteva a posto con
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a baciarla, prima che la chiudessero nella bara, e
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2010
tutto, mi dicevo, se la scrittura sa indicare ciò
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ora, e vado verso la morte, e ho un
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oltre i litigi, oltre la rappresentazione pubblica degli affetti
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loro punto di partenza, la loro gente, lo spazio
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il piccolo Walter, mette la sigaretta tra le labbra
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2010
d’artista concepite per la gloria; tuttavia può aspettare
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anno seguente, quando ripetemmo la villeggiatura, si decise: va
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Una cosa al di di ogni immaginazione, mi
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filmati. Dopodiché avrebbe mandato la pellicola a sviluppare alla
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2010
alla Ferraniacolor, a Milano. La Ferraniacolor ce l’avrebbe
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2010
suo un cartello con la scritta fine e, nel
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2010
casa a cucinare come la negra di Via col
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2010
ci tuffavamo. Geppe fece la sua corsa in pantaloni
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2010
fotografo si accorse che la pellicola stava per finire
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2010
filmò il cartello con la parola fine. Quella giornata
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2010
per tutto il tempo la cinepresa. Mio padre ebbe
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2010
film. Mio padre aprì la busta, aprì la scatola
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2010
aprì la busta, aprì la scatola, c’era una
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2010
era una rotella con la pellicola. Via subito col
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sedie. Mio padre girò la chiavetta e il fascio
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2010
se avesse usato lui la cinepresa (un nome di
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2010
mostrato particolare interesse per la macchina fotografica. I fotografi
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2010
invece all’idea che la sua mano, con la
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2010
la sua mano, con la matita, con la carbonella
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2010
con la matita, con la carbonella, con i pennelli
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2010
se stesso. ¶ A rifare la sua faccia si dedicava
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2010
altri ferrovieri a prendere la tessera era lui identico
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2010
a che fare con la riproduzione del movimento. Fu
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2010
le dita i fogli la faccia passava al sorriso
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2010
mi spiegava. Si dà la corda, si guarda qui
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2010
l’unico a meritarselo. La cosa mi emozionava. Temevo
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2010
di filmare male, sprecare la pellicola, che costava. Mio
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2010
padre si seccava quando la ripresa veniva tremolante o
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2010
angolo, un piatto con la frutta, o lui e
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2010
un primo piano lungo. La fronte, gli occhi, ripeteva
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2010
obbedivo. Ora, quando avviavo la macchina, non mi veniva
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2010
cane da presa, ma la presa di quelle macchinette
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2010
su. ¶ A filmato fatto la pellicola partiva per la
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2010
la pellicola partiva per la Ferraniacolor e tornava dopo
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2010
qualcuno. Poi, quando arrivava la rotella con la pellicola
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2010
arrivava la rotella con la pellicola avvolta intorno, accorrevano
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2010
avventura; non c’era la giungla, non c’erano
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2010
Appena cominciava a ronzare la cinepresa, tutti facevano cose
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2010
mio padre diceva che la vera eleganza consisteva nel
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2010
insomma ogni naturalezza per la fatica di sembrare naturali
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2010
altro, mirando a che la nostra vita avesse un
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2010
Troppi tagli, troppe cuciture. La pellicola si spezzava di
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2010
come ci immaginavamo. Con la nostra vita il cinema
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2010
da presa e comprò la televisione che, disse, era
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2010
l’annunciatrice lo ribattezzò La moglie indiana. Mio padre
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2010
teso, e far passare la pellicola tra i denti
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2010
ingranaggio, e sorvegliare durante la proiezione che tutto andasse
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2010
freddo, tener d’occhio la pellicola che correva da
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2010
diversa da quella che la precedeva e da quella
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2010
che nostro padre se la prendesse con me. ¶ La
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2010
la prendesse con me. ¶ La scelta dei film non
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2010
certo numero di volte la parte degli spettatori attenti
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2010
le luci in sala. La cosa faceva incazzare Geppe
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senza contare che metteva la pellicola con grande puntualità
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venire. ¶ Presto, a dire la verità, non si fece
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passo passo stava ritagliando la forma che in seguito
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un piede cauto dentro la vita dei nostri compagni
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2010
aveva una madre come la nostra? Chi viveva in
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2010
nel dopoguerra avevano tentato la via del commercio aprendo
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2010
a diciotto anni con la qualifica di operaio aggiustatore
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2010
aveva imparato a fare la sarta, una volta sposata
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2010
Soraya, come Véronique Passani, la moglie di Gregory Peck
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2010
Peck, e soprattutto come la compagna di un uomo
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2010
essere signorini d’eccezione. La nostra famiglia era, diciamo
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2010
mimava, attraverso mio padre, la vita dei ceti colti
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un altro, quando se la godevano, dei grandi di
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2010
col commercio e marcava la propria ascesa economica comprando
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2010
li ammirava. Gli parevano la prova di quanto fosse
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2010
di quanto fosse ingiusta la vita con gli onesti
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2010
invece lui non pareva la caricatura di Humphrey Bogart
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2010
collana; ma poi guardava la moglie tutta scintillante, riflessa
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2010
incantato: sì, stai bene. ¶ La cosa che lo rattristò
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2010
aveva ancora preso nemmeno la patente. I parenti arrivavano
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2010
I parenti arrivavano con la Seicento sotto casa nostra
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2010
tornava bruscamente alla macchina, la lisciava con la mano
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2010
macchina, la lisciava con la mano, si metteva a
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2010
e della mortadella. Ma la volta che si turbò
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2010
facendoci cacare sotto per la paura. Quell’esperienza dovette
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2010
Col ragazzo non se la sentì di dire parole
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2010
dal canto suo intensificò la produzione di quadri commerciali
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2010
le sue opere vere, la farina abbagliante del suo
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2010
dopo Castel Volturno, lungo la via Appia, lasciando a
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2010
di noi ma non la sfrontatezza di immaginare che
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2010
andare a Torregaveta con la corriera strapiena tutti i
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2010
passo dal Lido Mappatella. ¶ La casa della villeggiatura risultò
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2010
d’arte di tutta la famiglia in vacanza. ¶ La
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2010
la famiglia in vacanza. ¶ La fotografia ce l’ho
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2010
della foto c’è la data: 1954, e il timbro
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bruni sotto occhi affaticati, la perplessità degli sguardi di
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2010
forse il fastidio per la messinscena della posa. Se
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2010
da duro e guarda la macchina fotografica come se
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2010
stremato. Noto adesso per la prima volta che, in
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2010
s’è infilata sotto la sua ascella, gli poggia
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2010
gusto – gli si alza la coda, ah ah ah
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2010
aveva con Anna, cioè la Mangano. Non aveva tollerato
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2010
aveva tollerato che se la facesse con quello stronzo
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2010
nessuna esclusa. Quindi se la prese con mia madre
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2010
Vallone era lui. ¶ Poiché la temevo, percepivo benissimo questa
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2010
sua testa già durante la proiezione. C’erano scene
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2010
era solo un innesco, la miccia che gli incendiava
200
2010
Raf Vallone, non capiva la fortuna che le era
201
2010
a premere per scavalcare la donna sullo schermo e
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2010
di istruirmi, diceva che la gelosia è una brutta
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2010
gelosi sono strunz, che la gelosia è un esercizio
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2010
correre ai ripari. Insomma la gelosia era come il
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2010
i film per fronteggiare la pressione delle scombinatissime azioni
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2010
in famiglia e per la città sregolata. La differenza
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2010
per la città sregolata. La differenza, forse, stava nel
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2010
per esempio, quando Anna la smetteva di fare la
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2010
la smetteva di fare la cantante-ballerina e diventava
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2010
Figli di nessuno, e la cosa mi rasserenava. Come
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2010
madre avesse ammesso, sotto la furia incalzante di mio
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2010
Anzi dopo quel film la sua devozione per Silvana
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2010
ballando allegro il baiònnn, la stessa canzone che in
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2010
Totò Tarzan si alzasse la coda di animale tutte
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2010
il tramite inconsapevole tra la giungla di Tarzan e
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2010
Tarzan e Jane e la giungla di Stewart Granger
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2010
e Deborah Kerr, tra la casa in cima agli
218
2010
mia madre quando tagliava la stoffa delle camicette: uno
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2010
Poiché sentivo confusamente che la parte del tessuto che
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2010
modo che quando lei la lasciava dondolare sorridendomi i
221
2010
lavoranti stesse a ripulire la cucina a fine giornata
222
2010
ricavava pezzuole per levare la polvere dai mobili. ¶ Uno
223
2010
di quegli appunti riguarda la volta che mio padre
224
2010
fratello era fondamentale per la buona riuscita dei giochi
225
2010
in una nicchia sotto la finestra. ¶ Questa cosa delle
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2010
cesso, vale a dire la riva del fiume, che
227
2010
riva del fiume, che la mia impresa avesse buon
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2010
Preparava per conto suo la colla di farina e
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2010
piano piano mi toglieva la parola per com’era
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2010
soldi, Geppe aveva avuto la scarlattina senza che nessuno
231
2010
Io ero Gregory Peck, la bambina Annamaria faceva Virginia
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2010
grave: febbre gialla. Ora la nefrite di Geppe mi
233
2010
perché da un lato la nave di Hornblower perse
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2010
nave di Hornblower perse la sua sostanza ben organizzata
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2010
per Geppe, che data la sua malattia non poteva
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2010
madre protestò fiocamente per la spesa, ma lui se
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2010
ne fregò e sistemò la macchina nel corridoio, dal
238
2010
correre davanti alla luce, la portava da una rotella
239
2010
padre, anche se con la cortesia che si deve
240
2010
al proiettore e girò la manopola. ¶ Il fascio di
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2010
tempo, sia quello tra la fine di uno spettacolo
242
2010
aspetta, può accomodarsi – comparisse la scritta fine primo tempo
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2010
primo tempo ed esplodesse la luce. ¶ Sbattevo le palpebre
244
2010
desolato. Non mi piaceva la sala, non mi piacevano
245
2010
Geppe di ritorno con la bocca già piena della
246
2010
infanzia. Non mi piaceva la luce. Non mi piaceva
247
2010
luce. Non mi piaceva la realtà di poche povere
248
2010
gli occhi per controllare la situazione: se c’era
249
2010
cui potevo mandare avanti la storia per conto mio
250
2010
o tre altri film, dietro, e tutti mi
251
2010
si spegnevano e appariva la scritta secondo tempo. Ci
252
2010
un nuovo intervallo. Per la gran parte degli spettatori
253
2010
sorveglianza e ruzzolava per la sala in discesa. Si
254
2010
identico. Ma per me la situazione, adesso, era peggio
255
2010
su questo schermo, recitava la formula per intero; ed
256
2010
ti facevano subito venire la voglia di vedere ciò
257
2010
con musiche a effetto: La carica dei Seicento, La
258
2010
La carica dei Seicento, La carica dei Kyber, il
259
2010
l’ho sentita per la prima volta da mio
260
2010
sia il film che la luce, era la parola
261
2010
che la luce, era la parola giusta per spiegarsi
262
2010
il vocabolo dell’insofferenza, la formula per indicare un
263
2010
e nero; c’era la musica. Ma di fatto
264
2010
donne, piante, edifici come la lama di una mannaia
265
2010
lama di una mannaia. La scena era così impressionante
266
2010
di Napoli che investiva la città e la nostra
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2010
investiva la città e la nostra casa con un
268
2010
quei segmenti di lettere: dove scende il fiume
269
2010
Winchester ’73, L’amante indiana, La carovana dei mòrmoni, Duello
270
2010
amatissimo da mia madre, La magnifica preda. ¶ Imparavo dalle
271
2010
quel posto misterioso, quel dove chissà quale fiume
272
2010
capace di imporsi quanto la visione del film stesso
273
2010
mani, vedo con precisione la fonte di ispirazione dei
274
2010
E poi quel titolo: La carovana dei mòrmoni, con
275
2010
non ho mai sentito la necessità di correggere la
276
2010
la necessità di correggere la parola nella testa. I
277
2010
attori, un film valeva la pena perché era con
278
2010
che faceva nei film. ¶ La preferenza per quell’attore
279
2010
identificato è John Wayne: la sua corporatura mi era
280
2010
quadrata, le mie gambe, la mia cassa toracica, la
281
2010
la mia cassa toracica, la mia faccia e la
282
2010
la mia faccia e la mia scatola cranica oblunga
283
2010
però c’è sicuramente la pura e semplice identificazione
284
2010
finzioni dell’infanzia e la realtà, andavano spesso in
285
2010
mettono a scappare per la giungla inseguiti dagli indigeni
286
2010
è un posto comodissimo, la bacia. Quel bacio mi
287
2010
di coda, mentre dava la stura al suo selvaggiume
288
2010
come gli si alza la coda quando vede una
289
2010
un angolo stretto tra la parete e l’armadio
290
2010
non è mai stata la stessa cosa che andarci
291
2010
mi giravo e facevo la faccia contenta per rassicurarlo
292
2010
del film, gli guardasse la moglie con brutte intenzioni
293
2010
i suoi capelli nerissimi. La cosa mi dava ansia
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2010
dei cerini, vedevo brillare la fiammella, il cerchio rosso
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che accadeva sullo schermo la spazzava via insieme ai
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borsa, da bere con la fiaschetta che s’era
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me, se solo storcevo la bocca si arrabbiava con
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arrabbiava con chi me la faceva storcere. Per via
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detestava; e per facilitarmi la strada verso un futuro
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migliori, senza nervature bianchicce; la pasta priva di semi
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venire conati di vomito; la frutta perfettamente sbucciata, persino
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miei fratelli mi disturbassero; la possibilità di vedere i
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ogni distrazione. ¶ Che meraviglia. ¶ La durata dello spettacolo, chiusa
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prima. Dopo c’era la fatica di trattenere il
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in un torpore visionario, la banalità della strada, l
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di puzze, buialuminosa. Adesso la definisco così ironicamente, usando
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scomporla. Ma allora era la stessa aria eccezionale che
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ker in Tarzan e la fontana magica. Tanto che
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invece sentivo, entrando, tutta la fretta di dimenticare il
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provenivo e, uscendo, tutta la svogliatezza stordita con cui
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e imperdibile. ¶ A dir la verità, conoscevo già un
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di mia nonna, quando la sera raccontava favole e
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di toccargliele, e per la rabbia della tentazione fallita
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rabbia della tentazione fallita la signorina prendeva fuoco all
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di qua e di , e si capiva che
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con il saio, e la signorina, bionda dello stesso
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che avevo spiato dentro la camicia da notte di
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di mia nonna quando la sera si metteva a
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di buttare in acqua la ragazzina Giulietta perché fosse
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il mare in tempesta, la barca, i marinai, Giulietta
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marinai, Giulietta bionda come la lavorante di mia madre
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si scrive Cheeta) e la fontana magica e i
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visto, e nessuno sentiva la cosa come uno sfregio
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il pomeriggio e tutta la serata. ¶ Oggi sembra una
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in sala anche dopo la fine dello spettacolo per
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dello spettacolo per vedere la parte di film che
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è, ma secondo me la civiltà ha spazzato via
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l’intelligenza di massa. ¶ La gente arrivava al buio
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sedere, guardava un po’. La cosa più urgente era
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il protagonista maschile e la protagonista femminile. Se ti
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chi è?» ¶ «Chella bionda ». ¶ «Ah». ¶ «Sì». ¶ «Sicuro? Quello
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éss’è chella bionda ». ¶ Perché – grazie a mio
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lasciare a casa con la nonna e filarsela solo
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i racconti finivano regolarmente, la pura e semplice fine
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lì m’è venuta la tendenza a leggiucchiare libri
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in pieno sviluppo? E la morte non è una
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commerciali e mia nonna, la madre di mia madre
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mia madre che tagliava la stoffa delle camicette lungo
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stoffa delle camicette lungo la linea dei modelli di
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passava a lavorare con la macchina da cucire e
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ditale d’oro, con la stoffa superflua finita a
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brani sul pavimento, mentre la cucina prendeva un odore
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al cavalletto, e con la sigaretta tra le labbra
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sigaretta tra le labbra, la barba lunga, gli occhi
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spasso per Place de la Concorde sotto la pioggia
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de la Concorde sotto la pioggia, come nei quadri
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delle consegne, non ce la facevano più a sopportare
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acqua o per sciacquare la verdura o per lavare
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il naso, mi sciacquava la faccia, mi pettinava i
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capelli ribelli disegnandomi sopra la fronte una collina che
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po’ di malinconia, che la mala sorte era sempre
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Ma mio padre, che la sfotteva spesso e molto
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quel modo perché aveva la faccia tutta lacerata dal
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caramelle ma faceva anche la maschera. O forse no
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niente, solo al film. ¶ La strada che andava da
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realtà erano quattro passi, la conoscevo a memoria. Portava
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dell’estate. Portava verso la merceria dove mi mandava
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bella cadenza, i rumori, la musica eccitante, che sentivo
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che anticipavano nelle orecchie la visione. Mia nonna socchiudeva
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visione. Mia nonna socchiudeva la porta grigia. Voci, musica
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battere il cuore scostare la tenda pesante, lottare per
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miei fratelli; e tuttavia la paura di averli persi
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è mio fratello Geppe, la faccia vispa incorniciata dal
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cappello in testa, faccio la figura del primogenito di
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Ma non ho ripescato la foto per raccontare queste
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passione per il cinema. ¶ La nostra posa si spezzò
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a correre giù per la strada della Santarella disegnando
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elica di un aereo. La nostra fissazione, a quell
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pazzi, facendo brooon con la bocca e ruotando il
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ali. ¶ Il 1948 quindi, forse la fine del 1947, mi sembrano
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consapevole i film. Tra la fine degli anni Quaranta
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sgridati e frustati. Animavo la materia morta con la
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la materia morta con la mia esperienza, con la
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la mia esperienza, con la mia esperienza facevo morire
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dire godimento nel rifare la vita coi gesti, con
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vita coi gesti, con la voce). Non lo so
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diceva: stai sempre con la testa per aria, speriamo
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straordinariamente ampio, che era la sala con i sedili
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con gli occhi sbarrati, la bocca aperta, a fissare
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mi aspettavano al portone. La nonna distraeva mio fratello
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io aprivo con cautela la porta di casa e
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di casa e me la battevo per le scale
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mi piaceva: il nascondiglio, la fuga strisciando per l
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nonna, tenendo d’occhio la porta della cucina, i
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attori, soprattutto Clorinda Sanchez, la più promettente delle nostre
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vera sorpresa Raggalli, con la sua recitazione straniata e
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di più sgangherato; e la battuta: a Tokyo la
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la battuta: a Tokyo la vita danzava sempre con
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male che c’era la lettera del suicida, ben
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di lavorare su Campanella, la data di consegna della
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per il cinema e la televisione. Anche con la
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la televisione. Anche con la tortura andavo sul sicuro
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si rovesciava in testa la scodella con la zuppa
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testa la scodella con la zuppa verminosa. Ma poi
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Gli facevo mettere su la biblioteca del carcere, coadiuvato
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della classe, mi rivolse la domanda di rito: «Ma
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schizzo del campo, indicando la collocazione delle torrette di
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qui, di notte, sgozzare la sentinella; poi, indossare i
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alla centrale e interrompere la corrente elettrica, così i
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a Campanella, mentre contemplava la pianta della prigione e
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della prigione e memorizzava la posizione delle sentinelle da
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giorno, in ansia perché la stesura della serie sul
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vidi che ritirava raggiante la Coppa Volpi per la
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la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile e
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se nei ringraziamenti citò la Rai, Nello, gli attori
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un carciofo aveva vinto la coppa, e lei che
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gli effetti no. Superò la crisi litigando di brutto
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tendeva a far naufragare la trattativa in quanto Clorinda
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una storia congegnata per la gloria di un’attrice
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Bovary, Biancaneve, Anna Karenina, la Traviata, Molly Bloom, la
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la Traviata, Molly Bloom, la vispa Teresa? E poiché
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da Clo che faceva la diva, annoiato da me
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inventare una tu direttamente? La domanda mi ha disorientato
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che non volevo rifare La traviata e nemmeno l
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un sacco di cretinate. ¶ La sua uscita di scena
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di scena ha migliorato la qualità della riunione. Clo
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che mi passava per la testa e lei faceva
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altrettanto. Mi ha raccontato la sua infanzia, quant’era
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scuola, come le piaceva la matematica, la fase in
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le piaceva la matematica, la fase in cui si
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il pessimo rapporto con la madre, il legame forte
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diceva il falso o la verità, e quel suo
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genere non truccata, aveva la potenza di un elisir
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un rimedio sicuro contro la stanchezza e la malavoglia
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contro la stanchezza e la malavoglia. Quando il filo
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imbroglia, quando mi sento la testa e le gambe
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assolutamente sicuro che passare la vita seduti a battere
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senza ombra di dubbio la mia stupidità, telefono a
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via con le confidenze. La nostra è ormai un
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parole: lei non se la prende se dico qualcosa
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luogo e nemmeno me la prendo io. ¶ Un pomeriggio
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per chiederle un autografo – la conversazione ha preso una
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stesso sul set, tipo: la volta che sono stato
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Tokyo mi pareva che la vita danzasse sempre con
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un operaio, a Tokyo, la vita, l’amore, danzasse
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sarebbe il palcoscenico migliore». ¶ La fine della coscienza di
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chiamare il suo film La fin de la conscience
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film La fin de la conscience de classe. Mi
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fatto vedere in segreto La fin de la conscience
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segreto La fin de la conscience de classe ricevendone
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naturalmente il mondo era la Francia, o forse Bordeaux
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sostenitori, anche a vincere la Palma d’oro. ¶ Susi
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mi telefonò emozionatissima, non la sentivo da parecchio. Disse
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di aiutarlo a superare la delusione, e piangi e
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il titolo andava cambiato. La fine della coscienza di
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con mail incandescenti Nello, la Rai, la distribuzione. Non
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incandescenti Nello, la Rai, la distribuzione. Non ottenemmo alcun
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amore, Amore danzante e La vita danza sempre con
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di sicuro preferibili a La vita danza sempre con
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annunciò al mondo che La vita danza sempre con
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il mare piatto e la spiaggia che era una
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I cartelloni che annunciavano La vita danza sempre con
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sentito com’è andata la proiezione per la stampa
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andata la proiezione per la stampa?» ¶ «No», dissi avido
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di mettere sotto controllo la sofferenza. Poi chiesi: ¶ «Tu
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ne andò su per la gradinata del Casinò. ¶ Prima
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io risposi sì con la voce del disincanto, quasi
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Li raggiunsi tirandomi dietro la valigia e ci salutammo
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e dirmi santodio, è la moglie del suicida. Era
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come l’avevo vista la prima volta, quando tutto
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nei materiali girati con la telecamera, quelli che mi
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a regola d’arte la vedova sofferente per i
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per i giornali e la tv e i servizi
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i servizi sul web. La salutai con un cenno
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non so che superalcolico. La madre del regista, una
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stato svillaneggiato, lui e la sua opera immortale, dagli
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borbottò: le proiezioni per la stampa sono diventate peggio
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sono diventate peggio che La corrida, da quando partecipano
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tutti questi coglioni. Baciò la mano della madre di
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Raggalli e svanì oltre la porta girevole. ¶ Susi la
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la porta girevole. ¶ Susi la intravidi appena, stava composta
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arrabbiature: perché allora me la prendevo tanto? Ci pensai
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così tante fantasie in La vita danza sempre con
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testa e del sangue. ¶ La conferenza stampa andò bene
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e tenne banco. Raccontò la sua vita, il suo
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ceramisti e ballerini straordinari. La bellezza di Clorinda Sanchez
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fece il resto. ¶ Anche la proiezione per il pubblico
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schermo, disse: a Tokyo la vita danzava sempre con
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genitori di Raggalli e la vedova del suicida chiacchierarono
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il tema affrontato; ottima la fotografia; bravi tutti gli
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fonico sospirò: ¶ «Meno male». ¶ La sera provai a vedere
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Lo farò». ¶ Mi diede la buonanotte. Restai fino alle
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cui ci aveva sistemati la segretaria di Nello (Raggalli
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dormire, spensi, riaccesi, guardai la tv. ¶ Pescai un vecchio
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Pescai un vecchio film, dove scende il fiume
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Chissà com’era stata la persona vera che si
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gambe e quelle braccia, la schiena, il collo, il
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non avesse mai letto la sceneggiatura, gridava da non
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mi deve tagliare tutta la cornice delle ceramiche, subito
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cazzo? ¶ Risposi calmo, con la voce del doppiatore di
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ci mettiamo a macellare la sceneggiatura, succederà che sullo
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nelle sale. Ma vedrai la prossima volta: non ti
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che ti dico? Te la sogni una prossima volta
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si può tagliare è la 48». ¶ «E che c’è
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bambino terrorizzato, perde completamente la testa, scodinzola per guadagnarsi
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apprendere che quella era la sua natura mi fece
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Nello taglia a vanvera la sceneggiatura e inventa scene
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era veramente preoccupato per la sorte del suo compagno
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Nello». ¶ «Susi è già , Nello l’ha obbligata
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ha bisogno di lei, la poverina deve tornare al