Olindo Guerrini, Preludio, 1890

di idee in cui la trova disposta. Crede cioè

colla fine; e che la prefazione o il preludio

avere i denari! Tutta la teoria del credito è

fine. Quanti dottori esercitano la professione prima d'averla

quella della gravità, che la prefazione debba esser fatta

delle loro facoltà mentali, la loro fedina criminale e

titoli, passa a dimostrare la propria superiorità, la virtù

dimostrare la propria superiorità, la virtù propria, il proprio

riuscito di fare. Se la ciambella gli riuscì col

riuscì col buco egli la trasforma in altare e

offre a sè medesimo la mirra e l'incenso

l'incenso, e fa la ruota in faccia agli

per gli eterodossi. Se la ciambella poi, non che

col buco, riuscì senza la minima traccia di soluzione

sia il genere o la fortuna dell'opera, resta

fissata questa legge che la prefazione si fa per

esordio si fa dopo la conclusione: il che era

meno inutile, che cioè la prefazione è una instituzione

sua, che Jubal inventò la musica e Tubalcain la

la musica e Tubalcain la metallurgia. Gli atti e

e come fosse grande la malizia loro nel nasconderle

ancora l'estensione e la profondità che ha preso

dopo aver esposto tutta la storia della ceramica, da

umanità ed alla archeologia. ¶ La consuetudine italica del far

prefazione. Ma tanta è la cortesia che mi avete

avete dimostrato, e per la quale vi sono gratissimo

umano e vi risparmio la solita risalita della corrente

della corrente dei secoli, la solita Bibbia e i

suo profumo penetrò perfino la coriacea compagine della prefazione

coriacea compagine della prefazione, la indusse ad esser breve

santa semplicità greca, e la prefazione di Tito Livio

quella felice rivoluzione! ¶ Ma la ribellione del pubblico e

ribellione del pubblico e la sua avversione ai proemi

o d'affetto, se la cosa gli preme, salta

che quando si salta la prefazione si fa un

oratoria e curasse che la parrucca della rettorica fosse

col celebre quousque tandem. La paura di perdere il

non gli fece perdere la testa e spettava proprio

tanta autorità che quando la cosa preme i preamboli

nel cranio del prossimo, là per schivare l'orribil

lotta sono varie e la fortuna alterna. Oggi, per

sorride ai lettori. Vedete la poca fortunata resurrezione del

prologhi che narrano anticipatamente la commedia e le lodi

le lodi di chi la fece. Mutate le sorti

cercando di fare inghiottire la prefazione sotto il nome

e più tardi, trovò la gherminella dell'amico che

indovina il nemico, come la colomba lo sparviere; fiuta

Ma che avverrà quando la prefazione incarnata e fatta

e fatta uomo, spinge la temeraria crudeltà fino a

l'odiosa, l'orribile, la spaventosa prefazione, cosciente del

che desta. Io sono la prefazione eseguita contro ogni

non dopo. Io sono la vittima, ahimè non innocente

hanno designato al sagrificio, la mascula Ifigenia che colla

agnello, bianca colomba, accettante la passione, interceditrice per tutti

per tutti. ¶ Che se la giusta fama della cortesia

l'amore, per conciliarmi la vostra benignità. Quanto al

nordici, e specialmente anglosassoni, la lettura e la conferenza

anglosassoni, la lettura e la conferenza ebbero ed hanno

e lodata. Di chi la colpa? Un po' di

noi, e senza dubbio la palestra che una colta

questi ludi minervali, e la prova sarà vinta. Poichè

reprimere un indiscreto sbadiglio. La ragione sta qui; che

disparte l'enfasi e la gonfiezza che dal Segneri

Segneri in qua sciupano la nostra eloquenza sacra, ed

annusarsi. Se c'è la corrente di simpatia, l

ora passerà bene; se la simpatia non c'è

non c'è, accade la baruffa e uno dei

inevitabilmente accoppato. Così se la corrente ipnotica non si

qualunque dei due abbia la peggio, chi muore veramente

non è frequente. E la ragione è facile. Le

dove l'arte o la scienza le desiderano, l

morale sarà sempre freddissimo. ¶ La donna, che (in generale

piccolo sforzo di attenzione. La sua nativa delicatezza rabbrividisce

se qualche lettore non la contenta, generalizza troppo e

sdegna colla instituzione intera, la sfugge e colla sua

e colla sua assenza la fa morire gelata. Se

le signore sapessero come la loro presenza riscaldi, come

il loro aspetto e la benevolenza loro, come voi

senza dubbio è questa - la cara e gentilissima Firenze

secoli vissero prosperamente. Quando la caligine del medio evo

giocondi colli fiorentini, fuggendo la morìa e lo spavento

vita italiana? Ma passata la gaiezza della fiorente gioventù

della fiorente gioventù, quando la dolce fiamma dell'amore

delle cose, ecco rinascere la conferenza, e il Ficino

ebbe tutto, il genio, la gloria e talvolta anche

anche i vizi. ¶ Caduta la giovinezza con l'amore

amore, sfiorita colla speranza la virilità, venne il doloroso

Accademia del Cimento notomizza la natura, l'Accademia della

Accademia della Crusca notomizza la lingua. Non ci sono

ma sul suolo spossato la pianta della conferenza vegeta

cinerei tempi della decadenza la videro trasformata in misere

decrepitezza del pensiero; ma la videro tuttora, quasi a

letteraria, ecco di nuovo la conferenza antica che, sotto

voi, graziose signore, chiedendo la benevolenza e l'amor

Eccola, infine, ad implorare la vostra cortese pietà per

vostra cortese pietà per la vittima della prefazione. ¶ NOTA

cosa qui, e non la troveranno. O. G.