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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matilde Serao, Il romanzo della fanciulla, 1886

concordanze di «labbra»

nautoretestoannoconcordanza
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saliva dal cuore alle labbra, come se le avessero
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la bella bocca dalle labbra delicatamente rialzate agli angoli
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convenzionale, fioriva sulle loro labbra. Quelle già arrivate, chi
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un sorriso amabile sulle labbra di rosa morta. I
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giogo burocratico, salivano alle labbra, amarissime, e tentavano lo
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si vedevano le sue labbra muoversi, come per la
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faccia stravolta e le labbra di rosa morta, anche
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e freddo, nelle sottili labbra di rosetta smorta, nel
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le braccia, stringendo le labbra, con una ruga che
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uno strano sorriso sulle labbra. Anche Tecla sorrideva: alla
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dubbio si delineò sulle labbra di Anna Doria: Chiarina
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sorriso le fioriva sulle labbra. Era entrata Angiolina Cantelmo
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in sogno, con le labbra tremanti e gli occhi
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e profonda che le labbra non trovarono altro da
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non era serena. Le labbra pareva avessero respinto indietro
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spagnuola, magra, alta, dalle labbra sottili, dagli occhi di
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malinconia, pregava, stringendosi alle labbra il rosario; quella rinunzia
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vedeva il moto delle labbra: la vecchia badessa impugnò
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po’ di rosso sulle labbra, e certe occhiate obblique
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i mustacchietti e le labbra grosse e rincagnate come
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fece quella, mordendosi le labbra per non piangere. ¶ — Ma
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De Pasquale, mordicchiandosi le labbra miniate: sarebbero diventate due
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un sorriso estatico sulle labbra. Con una voce flebile
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minore, Ida, gonfiava le labbra, come per piangere, con
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di disprezzo con le labbra e Gelsomina Santoro aveva
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capelli tinti e le labbra sanguigne; dalle signore pretenziose
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sopracciglia tinte, e le labbra sboccianti rosse come il
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po’ di rosso alle labbra e un’aria di
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occhi erano chiarissimi, le labbra violacee e macchiate dalla
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senza sopracciglia, con le labbra violette macchiate dalla febbre
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libri all’altezza delle labbra per nascondersi, un curvarsi
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le faceva muovere le labbra; le mani giallastre, sempre
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la fanciulla livida, dalle labbra sottili, dagli occhi bianchi
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andalusi e le sue labbra vivide come il fiore
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sotto le palpebre; le labbra erano passate dal rosso
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nessun sorriso sfiorava le labbra violette di Emma. Ella
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mettendosi un dito sulle labbra, ma con la fisonomia