Enzo Striano, Il resto di niente, 1986

lati della via, aspettavano lazzari intirizziti, scalzi, brache rimboccate

Napoli li chiamavano così, “lazzari, lazzaroni”, alla spagnola. Quando

si staccavano di corsa lazzari che, ridendo e tremando

per un giorno da lazzari morirebbero di schifo. Cirillo

ogni forma e colore: lazzari e ragazzi vi giacevano

ombra esigua si riparavano lazzari e viandanti. Infine una

dei mercanti e dei lazzari, il luogo dove il

stupefecero il mondo. I lazzari uscirono dall’estraneità indifferente

nello spirito? Forse i lazzari sì, a pensarci bene

vociante e sciamannato di lazzari, che reggevano sulle spalle

Dietro schiamazzavano donne, altri lazzari, preti, animali, ragazzi. ¶ I

salsicce, gli orecchini taralli. Lazzari e pezzenti inebetiti salivavano

finestrino, tre o quattro lazzari s’accapigliarono per prenderlo

Masaniello?» ¶ «Perché no? I lazzari li conosco: con un

credete ancora che i lazzari siano come gli staffieri

Oggi, caro Ruvo, i lazzari sono culo e camicia

generosamente imbanditi. ¶ Beati i lazzari e il popolo che

che applaudivano. Pure i lazzari berciavano, sebbene non capissero

lucidi. ¶ Erano arrivati dei lazzari, Lauberg li osservava preoccupato

mongolo. In genere i lazzari si sbarbavano, specie adesso

risposero in coro i lazzari, simulando interesse straordinario. Le

cavalie’? È Aniello.» ¶ I lazzari attorno risero forte, anche

sbottò Lauberg, irritato, i lazzari divennero cupi. «Che vita

di Santa Teresella, i lazzari... La gente, insomma: con

nobili. La coda i lazzari. La parte di mezzo

non son nobili né lazzari né popolo, creano confusione

lavorare.» ¶ «Come pensano i lazzari» rifletté ad alta voce

sì, siamo come i lazzari. Ma solo in questo

restava in balia dei lazzari, dei preti e degli

Santa Croce. ¶ Masnade di lazzari affluivano, chiassose e turbolente

era uno che infiammava lazzari e popolo. ¶ «“E che

Lucia, Chiaia, Mergellina, i lazzari nudi s’arrostiscono beati

vino, sciroppi annevati. Tre lazzari dalle facce stanche stanno

dell’esercito, quello dei lazzari.» ¶ «Moliterno e Ruvo sostengono

concetto. «Che farebbero i lazzari, se i Francesi ci

notte. Perché mai i lazzari dovrebbero rivoltarsi contro il

per questo che i lazzari non ne vogliono nessuno

riesca a educare i lazzari?» ¶ «Non lo so, Ignazio

fosse un teatro per lazzari» dice. ¶ «Macché» risponde Ignazio

intellettuale pure Pulcinella. Ai lazzari in fondo Pulcinella non

novene degli zampognari. I lazzari fanno i lazzari, i

I lazzari fanno i lazzari, i cavalieri i cavalieri

passo marziale, seguito da lazzari trafelati, che issano su

tata nuosto!» schiamazzano i lazzari, facendo impazzire le bandiere

cominciare l’educazione dei lazzari. ¶ È difficile, meu Deus

obbligatorie, per grandi, piccoli, lazzari, cavalieri, preti e, perché

Ferdinando giungono torme di lazzari agitanti picche, canne, randelli

E allora niente. I lazzari si preparavano, ma il

stupita, vede tre intimiditi lazzari. Tre veri lazzari: berretti

intimiditi lazzari. Tre veri lazzari: berretti rossi a calza

così possiamo avere i lazzari con noi.» ¶ Anche Pagano

capirete mai nulla. I lazzari non stanno con noi

a guardare. ¶ I tre lazzari, del tutto ubriachi, sgambettano

presero a salire, i lazzari a tumultuare. ¶ «Prendetevela co

forche: borghesi, nobili, popolo, lazzari, preti. Aspettano, in brusio

gli lancia sputi. I lazzari ridono sino alle lacrime

produzione precoce di ciliege: lazzari e ragazzi girano con

delle bizoche e dei lazzari. Dai Cassano si ride

dice che anche i lazzari si preparino, che il

Svizzeri, tra folle di lazzari che berciavano ¶ Pe-pe

profittarne. Forse sono i lazzari che assalgono i castelli

serratura. È finita: due lazzari dalle facce sporche di

un fucile. ¶ «Via, via!» ¶ Lazzari, detenute in camicione, militari

è in mano ai lazzari.» ¶ Gli occhi storditi colgono

storditi colgono immagini allucinate. Lazzari armati di fucili, piroccole

Caterina è necessario fermarsi: lazzari armati di fucili, in

anche lui, esperienze coi lazzari ne ha fatte... ¶ «Capita

cadaveri di bottegai, cocchieri, lazzari. Uno, al cantone di

agita. Un gruppo di lazzari si ferma. Mettono ginocchio

Nessuno comandava più. I lazzari hanno attaccato i castelli

mercé di tutti? Dei lazzari guidati da ufficiali borbonici

Atri, Napoli è dei lazzari. ¶ Gennaro ha fatto sistemare

Toledo, stranamente, non molti lazzari. Parecchie persone d’altri

serrate. ¶ «Come mai di lazzari se ne vedono pochi

cavallo, scarsi gruppi di lazzari: hanno acceso fuochi, vi

Francesi, quello con i lazzari, con le province, con

di rapporti con i lazzari, i preti, l’esercito

nel forte centinaia di lazzari. Ma il cittadino Nicola

discorrevano sull’educazione dei lazzari. Altro che! A Napoli

non san leggere né lazzari, né soldati, né potecari

cadaveri, quasi tutti di lazzari. Uno ne vede, proprio

corrugando la fronte. «Questi lazzari sono strani. Quando li

Fra poco, piegati i lazzari, entreranno a Napoli. Intanto

stati a sentire!» ¶ I lazzari ripiegano verso la città

della resistenza ostinatissima dei lazzari.» ¶ «Mi meraviglio di te

Napoli a disposizione dei lazzari. Per sette giorni fino

da un mucchio di lazzari, va ripetendo: “Une femme

une femme?”. E i lazzari gli portano pagnotte, maccheroni

Ma comme?” fanno i lazzari, sbalorditi. “Tieni famme e

s’andavano levando i lazzari che v’avevano trascorso

ad affluire popolo. Anche lazzari, con aria allegra, sfottente

i cordoni, erano giunti lazzari d’ogni età, d

parola.» ¶ Silenzio massimo. I lazzari di prima fila guardavano

la piazza. Vide i lazzari contemplare Championnet a bocca

il resto bene. I lazzari avevano ammirato lo spettacolo

ha fatto anche coi lazzari. Poveretti! Ci son cascati

botteghe han riaperto, i lazzari si son fatti amici

uniformi rosse e blu. ¶ Lazzari e Francesi si scambiano

E magari tutti assieme, lazzari e Francesi, cantano canzoncelle

misto di patrioti, Francesi, lazzari, bizoche, chi partecipava e

problema del rapporto coi lazzari e la popolazione bassa

successo. In quanto ai lazzari... Non potranno usarlo direttamente

letterati possa piacere ai lazzari?» ¶ «Ma insomma!» insorge lei

critiche al «Monitore». «I lazzari devono imparare. Li educheremo

fare la cultura!» ¶ «I lazzari e il popolo basso

inutili articoli educativi, i lazzari, il popolo basso, non

il popolo, per i lazzari, per Pulcinella. Ripone l

di militari, prostitute, ambulanti, lazzari su strame appiccicoso; sopra

preti, vecchi nobili... Anche lazzari.» ¶ «Una congiura? Per fare

Che fine faranno? I lazzari, i vicini, quando verrà

sciocchezza: significa scatenare i lazzari prima del tempo. Dobbiamo

Ha scatenato il finimondo.» ¶ «Lazzari e borbonici erano già

schiara, si stanno inerpicando lazzari, sanfedisti, soldati. Recano fucili

di loro s’accalcano lazzari, sanfedisti. Vocio, scoppio di

sono infidi: li integrano lazzari seminudi, pistole ficcate nelle

Da una casa i lazzari fanno uscire dei patrioti

della libertà atterrato, danzano lazzari seminudi, donne a sottane

Le barchette, stracariche di lazzari mezzo nudi, bambini, donne

i’. Come dicono i lazzari: così deve andare. Tu

c’è molta gente, lazzari e ragazzi saranno andati

davanti ai bassi, i lazzari son tornati dal mare