Maria Alberta Scuderi, Assassinio al Garibaldi, 1984

la casa. Quelle con le tendine a colori vivaci

colori vivaci dovevano essere le finestre della stanza di

preso nuovamente dall'angoscia. Le finestre gli sembrarono minacciose

e cominciava a vedere le cose in una prospettiva

ma tutte, tutte pericolose. ¶ Le vetrine del centro brillavano

energetica e tengono accese le luci anche di giorno

dove era conosciuto e le donne che lo avevano

non sanno dove mettere le mani acchiappano i poveretti

e lo spingeva con le mani, rossa in faccia

solo più solitario. ¶ Salì le scale di corsa consapevole

Lui e Maria Teresa: le due persone che amava

al Ticinese" pensò. ¶ Rivide le finestre chiuse e gli

con tutt'e due le mani, poi la sollevò

in giro a fare le punture. Era quello il

lungo era della mattina. Le piaceva fare le iniezioni

mattina. Le piaceva fare le iniezioni, aggiungeva qualche cosa

occasione di andare per le case, fare due chiacchiere

nemica a tutti nonostante le numerose sollecitazioni. ¶ Chiacchiere, chiacchiere

che non sapeva bene le cose, che non conosceva

di condannare, di dire le solite frasi sui giovani

aveva cercato di ricordare le parole di un certo

arresto di Alessandro non le aveva dato certo sollievo

e bianco e smarrito, le si era accesa una

stata a gridare con le altre donne aggrappata alle

tutto così diverso. Rivide le facce dei poliziotti. Avranno

Era uno che non le era mai piaciuto: un

e lui solo fa le cose giuste, uno che

uno che gli fai le punture solo perché ti

discorso: quel dunque non le era piaciuto, le era

non le era piaciuto, le era sembrato di sentirvi

afferrò la donna per le spalle voltandola verso di

e che a dire le cose che non si

L'uomo lasciò cadere le mani dalle spalle della

buona fede, di tutte le volte che aveva urlato

lavoro! ¶ Ma queste cose le diceva per tutti i

con quella faccia e le spalle strette, strette. Lui

cacciava in giro per le strade o al bar

Elvira e rendeva tutte le cose belle e serene

l'aveva presa per le spalle, aveva sentito contro

tempo. Non certo con le donne che aveva avuto

a spingerlo là tutte le sere. L'Elvira gli

e travolta del ragazzo le aveva dato la sensazione

della sua vita che le sembrava improvvisamente vuota. Certo

chiari, i suoi, ma le davano disagio e freddo

L'idea della festa le dava un po'di

ne aveva affatto voglia. ¶ Le famiglie sembra che non

certi momenti. Poi, durante le feste, magari per poche

da sopra il bicchiere le sorrise con gli occhi

o di morte. Scoprire le carte, far nascere dei

nel suo vagare per le strade della Milano notturna

quelle che erano state le sue paure istintive diventavano

ambiente era confortevole, con le luci sfumate ed i

di valutare con lucidità le situazioni. Non doveva lasciarsi

Si attardò a guardare le vetrine natalizie. Un'orgia

solo questione di allungare le mani. Una vertigine. ¶ Vide

tutto dimenticato. Bastava allungare le mani! ¶ Si vergognò fuoriosamente

limacciosa della Martesana e le strade conosciute della sua

terra, un giradischi tra le gambe, la musica tenuta

sospeso sulle due parole, le ripeté a bassa voce

fregnacce. Ma poi, se le prendevano gli altri? Allora

è finito — si guardava le mani come se cercasse

cercasse ancora qualche cosa, le mani vuote — non ci

offerta. ¶ Continuava a guardarsi le mani. ¶ — Non basta se

vite, che aveva messo le sue luride mani in

Camminava veloce Maria Teresa, le lunghe gambe strette nei

e lui facevano insieme le spese natalizie, lei e

montavano i festoni per le luminarie natalizie. Gli sembrava

il paese diretti verso le città e lo svegliavano

del pranzo cui lavoravano le donne e che ingannava

per i bambini lungo le strade sassose e già

risoluzione improvvisa scese rapidamente le scale. ¶ La signora Cesira

di qualche sera prima. Le era rimasta addosso una

un insieme che non le era piaciuto. Sentiva di

senza risposta. ¶ Ma non le era piaciuta nemmeno la

soprattutto imparato a capire le persone da un'espressione

il passo dell'uomo le era sembrato deciso: il

che i due ragazzi le piacessero molto: uno drogato

loro. ¶ Ma ora che le sembravano nel mirino della

e si slanciò per le scale. ¶ Tom l'avrebbe

di cui aveva già le chiavi in tasca e

stomaco. ¶ Conosceva troppo bene le tecniche per non capire

arrivato. Cercò di ricordare le istruzioni ricevute, ma aveva

la paura di perdere le persone più care, ma

la pena di mettere le mani. ¶ C'era il

domani li prenderanno con le mani nel sacco. Domani

un attimo, per raccogliere le idee, per mettere a

madre... sa come sono le persone anziane... Capiva. — Non

la madre. ¶ — Certo, e le siamo grati. ¶ L'uomo

addosso. ¶ — Che ora era? ¶ — Le due. ¶ Non sembrava proprio

vedere delle macchie scure. ¶ — Le è sembrato o le

Le è sembrato o le ha viste? ¶ — Non erano

sé. ¶ — Ho memoria per le fisionomie, io. Riconoscerei una

così" pensava mentre riuniva le carte che aveva consultato

facile orientarsi. Non che le cose fossero cambiate nella

stradina, fece di corsa le scale e bussò alla

ragazzo a chiamarla. ¶ Scese le scale sollevato. Sicuramente David

i suoi silenzi erano le cicatrici di antiche ferite

compromettersi. ¶ Ebbe presenti tutte le conseguenze e si domandò

l'aria senza nascondere le case: le allontanava solo

senza nascondere le case: le allontanava solo rendendole vagamente

lei rientrava a tutte le ore senza dare spiegazioni

testa dal tegame. Non le piaceva essere disturbata; ma

disturbata; ma soprattutto non le piaceva che il commissario

per la casa e le facesse domande sui suoi

da tenente Colombo non le piaceva per niente perché

era un pensiero che le toglieva il sonno. ¶ — Tutto

di San Marco dove le donne infelici si andavano

che cosa dire e le sembrava comunque giusto dire

lei era una che le idee le aveva sempre

una che le idee le aveva sempre in ordine

teneva il viso e le mani raccolti sull'accendino

il ragazzo. Non che le piacessero i drogati; ma

uno a cui piacciono le donne grandi e focose

un siciliano. ¶ — Di tutte le età, la più grande

interruppe imbarazzata, ma lui le fece un sorriso caldo

quando vengono su per le feste, un casino. ¶ Ricominciò

ugualmente qualche cosa non le piaceva nel discorso, sempre

verso il nulla e le macchie di umidità sui

addosso il cappotto. ¶ Lungo le ringhiere, le portefinestre illuminate

cappotto. ¶ Lungo le ringhiere, le portefinestre illuminate non riuscivano

e forte che faceva le porzioni ai figli, a

mille!" Conosceva troppo bene le famiglie meridionali per non

lontana disposta a fare le notti vicino ad un

inondare il cortile e le ombre si muovevano freneticamente

legni alle pareti, per le colonnine coperte da piccoli

aveva preso corpo attraverso le parole ed era diventato

seguito allo sfogo violento le faceva ancora male e

Anche quei pochi istanti le erano sembrati insopportabili. Come

pregio era difficile trovare le parole giuste. Si domandò

parole giuste da dire. Le sembrò di essere sola

e la tenne tra le sue in silenzio fino

testa così fredda che le scorreva un brivido sottile

stretto e senza luce, le grandi donne sedute sulle

il caffè in silenzio, le mani ferme e desiderò

e riprese a stirare. Le gambe ora le tremavano

stirare. Le gambe ora le tremavano ed ebbe paura

occhi freddi e chiari, le mani che non avevano

di una ricchezza recente. Le mani chiusero con gesto

tenne il bicchiere tra le mani guardandone attentamente il

ma qualcuno aveva anticipato le loro mosse e questo

trovarmi nei guai — Cercava le parole, che fossero quelle

in continua tensione. ¶ Spesso le sere in cui non

avara conversazione del ragazzo, le sere che passava da

con la sua attività, le sue sere solitarie erano

bocca quasi a raccogliere le idee. — Ma sì — concluse

bocca ché stava prendendo le misure per l'orlo

ne aveva una che le si vedevano le mutande

che le si vedevano le mutande, se c'erano

erano. Io poi non le capisco: un giorno con

pantaloni, un giorno con le gonne lunghe fino ai

stava riprendendo fiato. ¶ — Non le ha detto altro? ¶ — Chi

era precisa in tutte le cose. ¶ — Non stia giù

cose. ¶ — Non stia giù — le disse con sollecitudine — non

sollecitudine — non vede che le va il sangue alla

qualcuno a seguirlo. Sospetti, le ho detto: tutti. Io

dominare il tremito che le impediva di infilare l

orecchio fino e non le scappava né una parola

e per un momento le si annebbiò la vista

poteva anche essere morta. ¶ Le misure erano state prese

tornare giù nella guardiola. Le piaceva stare in quella

allontanata, aveva paura che le gambe non la reggessero

trovò il Colombo. Non le domandò niente. Si sedette

bordo del letto e le posò la grossa mano

la vide calma, poi le si sdraiò accanto e

tanto gli sembravano vuote le due stanze da quando

Anche allora c'erano le donne sugli angoli, ma

sugli angoli, ma quelle le conoscevano bene tutti, abitavano

fondo adatti a tirarci le fidanzatine del momento. Da

gli attori entrare per le prove, quando era ancora

di chi ha avuto le cose importanti della vita

suo caldo sorriso, con le mani abili sarebbe stato

tazzina di caffè. Cercava le parole anche se le

le parole anche se le aveva rimuginate dentro di

e il maglione bianco. ¶ — Le gambe lunghe le hanno

bianco. ¶ — Le gambe lunghe le hanno in tanti e

vita e qualcuno forse le aveva fatto del male

peccato. ¶ L'Elvira portò le tazzine nel lavatoio. Sapeva

a sua madre che le aveva detto: «Viene il

sua vita, ma non le importava molto. Non aveva

poi la vita mette le cose in un suo

aveva studiato e sapeva le cose; ma in quell

po' d'orto dove, le aveva detto il Giuseppe

e sé mentre lavava le tazzine con gesti precisi

con gesti precisi e le metteva a scolare sull

erano una cosa e le indagini un'altra. ¶ — Nessun

può avere gli occhi, le mani, la voce delle

quando era ragazzino lui, le prime emozioni verso le

le prime emozioni verso le ragazze, le esperienze curiose

emozioni verso le ragazze, le esperienze curiose o sconvolgenti

David? Quali erano state le sue esperienze, le sue

state le sue esperienze, le sue emozioni, le sue

esperienze, le sue emozioni, le sue reazioni? Chi l

riuscivano a nasconderla e le doleva come una ferita

il numero mentre scendeva le scale, associare il controllo

strano di camminare con le braccia attaccate al corpo

con gli ammalati. Vedeva le altre infermiere passare tra

utile e basta. Con le altre infermiere discutevano, protestavano

angolo senza nemmeno ascoltare le chiacchiere delle altre con

una sera, mentre saliva le scale di casa, bagnata

con i capelli rossi le aveva preso un pacco

ultimo piano. ¶ — Siamo vicini — le aveva detto ridendo — ci

rosso e allegro riempiva le sue giornate. A volte

sorriso vivo e giovane le riempivano la giornata. Aveva

i vetri cercando tra le tante teste chine sui

aveva conosciuta. La vita le sembrava più sopportabile e

fosse l'assassino. Non le interessavano né il vecchio

appassionati, più veri perché le favole che si raccontava

nella realtà. La vita le sembrava densa di significato

Ora, quando lo incontrava le sembrava vi fosse tra

lui notava il cambiamento: le apparteneva ormai e nessuno

soldi, che gli piacevano le ragazze e il vino

era vivo. ¶ Si passava le dita nervose e nere

nicotina tra i capelli, le labbra convulse che a

che a fatica pronunciavano le parole di una difesa

la sigaretta ferma tra le labbra, il viso severo

Ma che cosa hanno le donne di questa casa

momento più delicato, quando le cipolle raggiungono il punto

farle una domanda che le aveva già ripetutamente rivolto

aveva già ripetutamente rivolto. ¶ — Le ho già detto, signor

magari era in mutande!- le venne da ridere. L

Antonio in mutande con le gambette magre, magre la

il riso prima che le cipolle bruciassero del tutto

se ci fossero passate le mani di una donna

perché alla sua età le scale cominciano a pesare

ricostruzione dei fatti che le sembrava di essere alla

in attesa. Qualche cosa le sfuggiva, qualche cosa che

Eppure la parola posta le diceva qualche cosa, aveva

confuso e che lentamente le si chiariva come la

dopo e, da come le sorrise, le sembrò soddisfatto

da come le sorrise, le sembrò soddisfatto. Aveva proprio

Maria Teresa strapp˜ quasi le sue mani da quelle

David stacc˜ da sé le mani della ragazza con

nemmeno bloccarlo e fece le scale di corsa. Aveva

nella sua stanza, tra le cose abituali per ricuperare

di adolescenza nuova con le sue ombre e le

le sue ombre e le sue angosce, con lo

bisogno di non smarrire le proprie radici per non

Doveva capire assolutamente, perché le parole che aveva udito

sottolineato il disturbo che le aveva recato. Aveva taciuto

e non aspettano neanche le risposte. Ma tanto hanno

centro, le piazze stellari, le vie dai nomi magici

cercava l'anima tra le pietre, un'anima antica

artigiane e immaginava dietro le serrande arrugginite i banchi

delle sue acque e le cartacce che galleggiavano e

essenziale, essenziale come tutte le cose che circondavano il

arrampicato coraggiosamente sull'Appennino: le montagne brulle, l'acqua

rara come una gemma, le strade aspre e polverose

vedere gli asini con le lunghe orecchie e gli

il sole che proiettava le ombre davanti a loro

passo, saliva di corsa le scale con il cuore

poteva offuscarne la lucidità: le nostalgie, la ragazza. ¶ D

testa riccia e fiera, le lunghe gambe nervose, i

canale, di notte, quando le luci della strada fanno

l'acqua nera e le ombre sono morbide ed

rigava i vetri, lavava le ringhiere, creava piccoli rigagnoli

insopportabile. Vedeva, pur voltandole le spalle, la schiena ampia

di difendersi gli confondeva le idee. Gli sembrava adesso

due, fino a spezzarsi le spalle: ma i figli

afferrato il ragazzo per le braccia e lo scuoteva

incomprensibile: nel viso bruno le labbra divennero grige. ¶ — Io

non riusciva a staccare le mani dal figlio come

lei non lo amava. Le piaceva quel bel maschio

delle sue mani abili, le piacevano i giochi dei

taglio che un altro le aveva regalato in un

cultura e certe cose le conoscevano meglio di lei

sempre con gli occhi, le orecchie e la testa

non può suo figlio. ¶ Le mancava l'aria. In

aveva pensato ed ora le sembrava vero. Respirò profondamente

Sapere tutto! ¶ Quel tutto le sembrò così orribile che

sembrò così orribile che le mancò il fiato. ¶ — Che

ancora mezzo addormentato e le stava addosso, le toglieva

e le stava addosso, le toglieva l'aria, la

niente ed il Colombo le leggeva subito in faccia

al signor Antonio e le dispiacque che fosse morto

ributtò giù. Andava meglio: le sembrava di avere più

mai fosse tornato, non le piaceva che girasse troppo

avesse dovuto tirarsi su le calze. Aveva gambe grandi

solo delle figure confuse. Le sembrò che il commissario

e di dolore. ¶ Immobile, le mani appoggiate al tavolo

disse alla fine quando le sembrò che il furore

furia. ¶ — Lo strozzo con le mie mani — gridò rivolto

può essere il suo. ¶ Le faceva male parlare, vedere

pericolo e questo, con le grosse mani che tremavano

grosse mani che tremavano, le sembrava il più indifeso

trovato, in ogni caso, le parole giuste e il

Afferrò il figlio per le braccia con la furia

conto, mentre parlava, che le proposte operative fatte con

Poi, nel silenzio sospeso, le note della chitarra si

prima? ¶ 4 ¶ Maria Teresa fissava le pagine del libro senza

luce: e poi non le serviva. La nebbia che

Un silenzio quieto isolava le persone e le cose

isolava le persone e le cose: filtrava i pensieri

attraverso i discorsi e le assemblee aveva cominciato ad

Di che scuola sei? — le aveva chiesto. ¶ — Carducci, e

Fuori Milano. Vengo tutte le mattine in treno. ¶ — Che

Non gli disse che le piaceva lasciare il paese

il treno si muoveva le sembrava di partire per

lei una di paese. Le seccava l'idea che

grande e frequentava già le scuole superiori. ¶ Aveva cambiato

domandargli se capiva tutte le cose difficili che dicevano

la via deserta e le era parso proprio un

sacca dei libri che le ballava sulle gambe. — Ehi

anni, i compiti insieme, le stesse paure, le stesse

insieme, le stesse paure, le stesse risate. Poi era

stupore. ¶ Gli sorrise. Vederlo le dava calma e benessere

notte precedente fu lontana. ¶ Le circondò le spalle. Camminarono

fu lontana. ¶ Le circondò le spalle. Camminarono in silenzio

cui tutto sembra gemmato: le luci dei fanali, i

aveva Alessandro di sconvolgere le loro vite? Poi provò

i lineamenti. Desiderò posare le dita sul suo viso

c'era posto per le parole che potevano essere

te. ¶ Voleva essere tra le sue braccia. Sapeva come

quella grande ferita. ¶ — Sì — le rispose piano. ¶ Ma un

e viene a tutte le ore e molti lasciano

ragione. Uno che capiva le cose e questo la

era sempre qualcuno che le dava soddisfazione anche perché

da tutte e due le parti, incontri clandestini sulle

sposati e avevano riempito le camere e la ringhiera

lavoratori come i genitori, le camere erano sempre in

e quando Carmela cantava le sue nostalgiche canzoni con

caso. ¶ — Ma quello che le sta insieme, che è

chiesa ci andava e le porcate non le piacevano

e le porcate non le piacevano. ¶ — Ma donne, donne

piccoli piccoli e con le ginocchia strette, strette. ¶ Il

il signor Antonio non le era mai piaciuto: troppo

l'ha visto? ¶ — Se le ho detto che mi

vetri della porta-finestra le ringhiere con la biancheria

una sua dignità e le quattro scalinate agli angoli

solidi e spessi. Chi le aveva costruite, le case

Chi le aveva costruite, le case, aveva sicuramente pensato

niente di preciso perché le idee erano ancora confuse

a staccarne gli occhi. Le due rive, stringendosi in

la città di notte, le strade deserte rivelavano angoli

li stacca dal semaforo. ¶ Le strade lunghe e dritte

di casa; erano però le strade del centro, le

le strade del centro, le piazze stellari, le vie

una sua bellezza con le luci psichedeliche che avevano

sono due parole non le dice se non gli

bruciava per il vino, le sigarette e tutto il

Dormi? ¶ David non dormiva: le mani incrociate dietro la

si era cacciato. Maledette le donne e il vino

sul volante della macchina, le lunghe gambe piegate fino

paura: paura di salire le scale, di entrare nella

disperata battaglia. Mario con le sue grandi mani da

lavoratore, gli occhi caldi, le braccia tenaci, la pazienza

pensieri erano diventati immagini, le immagini sogni. Rabbrividì. Faceva

e guardò l'orologio: le cinque. Alessandro non era

sua impotenza. Si guardò le grandi mani forti che

ancora ragazzino per tutte le strade di Milano. Se

aveva lottato con tutte le sue forze perché non

si accendeva già. Immaginò le case addormentate intorno all

muri scrostati, serpeggiò lungo le scale, penetrò nelle case

a farsi la barba, le donne che preparavano la

vicini la presero per le spalle cercando di staccarla

era facile: sembrava che le sue dita avessero fatto

cortile e seguirono per le scale le sagome dei

seguirono per le scale le sagome dei poliziotti che

che gli faceva tutte le mattine, ma proprio quasi

nella casa di tutte le età e di tutti

subito preparato. La mano le tremava ed il caffè

più la stessa casa: le ringhiere, le scale, i

stessa casa: le ringhiere, le scale, i muri sembravano

molti ebbero un brivido; le madri chiamarono i figli

non riusciva a chiuderlo, le mani gli tremavano tanto

con la testa tra le mani. Così lo trovò

no. Inutile cercare Alessandro. Le sue strade, quando era

suo demonio, erano tutte le strade di Milano. Il

era mai successo che le sue assenze si prolungassero

potuto dire ¶ — Vado. ¶ Scese le scale di corsa e

persa. Scese di corsa le scale della metropolitana. Finalmente

ascoltava il compagno allacciandosi le scarpe: un barbuto alto

e poi nessuno rompe le scatole. ¶ Il Barbuto lo

non molto. Escono solo le spese; ma per noi

nelle dolcezze improvvise esprimeva le ansie, le paure, le

improvvise esprimeva le ansie, le paure, le illusioni, le

le ansie, le paure, le illusioni, le frustrazioni, le

le paure, le illusioni, le frustrazioni, le speranze della

le illusioni, le frustrazioni, le speranze della sua generazione

bisogna ammazzarli, mai ammazzarli. ¶ Le parole si riducevano in

senza senso. Si portò le mani alle tempie in

che gli piacciono anche le donne e il vino

e il vino e le serate con gli amici

mica andare a rapinare le banche o a scippare

banche o a scippare le vecchie o a fare

occhi ancora giovani tra le fitte rughe. ¶ Anche lei

fosse piombata sulla casa. Le vacanze di Natale erano

Angelo era scagionato. Finite le ansie, le paure, i

scagionato. Finite le ansie, le paure, i dubbi che

con i poliziotti per le scale, con l'Alessandro

casa pulita ed ordinata le pesava addosso come un

bambino. Ma gli altri? Le sembrò di non conoscere

indaffarati e silenziosi che le giravano per casa? Buoni

difficile capirli, sempre con le parole smozzicate per la

tranquilla gli sta rammendando le calze. ¶ Infilò il cappotto

fare la spesa, tra le cose usuali per ricuperare

comprò cose che non le servivano, non controllò, contrariamente

busta, la domenica e le sere con la fidanzata

la figlia dell'amore. Le prigioni erano piene di

ostili. ¶ Ad un tratto le sembrò che tutta la

una vita di cui le sfuggivano i termini, un

era stato mantenuto. Non le era chiara la truffa

prima volta bene, con le mani annerite e ruvide

si vide fare sempre le stesse cose, cose che

distrutte, di cui nessuno le era grato perché tutti

era grato perché tutti le avevano sempre pretese ma

che nello stesso tempo le erano incomprensibilmente familiari. ¶ Il

fu tutto. ¶ Paolo saliva le scale divorando i gradini

da ogni sospetto! Finite le ansie, le paure, la

sospetto! Finite le ansie, le paure, la sensazione di

era giovane e felice le sorrise con un sorriso

a prendere un caffè. ¶ Le tremavano le mani mentre

un caffè. ¶ Le tremavano le mani mentre preparava la

alla sua giovinezza quando le ragazze avevano vestiti vaporosi

non li distinguerebbero neanche le madri. ¶ Di notte... Fu

non una che fa le valigie e se ne

ma una che affronta le situazioni, non lascia silenzi

che noi allora seguivamo le nostre idee e le

le nostre idee e le nostre bandiere senza domandarci

Avrebbe voluto Interromperlo perché le faceva male quel parlare

un attimo con tutte le sue forze che morisse

che ne avevano analizzato le cause. Loro, proprio loro

Non è stato per le porcate che ha detto

l'amore, la droga, le armi, la morte. ¶ Aveva

mosso. ¶ Li sentiva scendere le scale. C'era silenzio

un attimo a leggere le ultime parole. ¶ «Non lo

sapeva bene come avvenivano le cose là dentro, in

Questa gli corse tra le braccia. La scena non

dirgli della ragazza cercando le parole e sembrandogli tutte

vedere i lineamenti affilati, le spalle curve a chiudere

là di ogni rapporto. Le gambe gli si piegarono

fredda e dura tra le rive bianche di neve

ma felice che riviveva: le strade fangose d'inverno

aride d'estate con le corse pazze e sfrenate

città silenziosa ed addormentata, le strade deserte, il calore

Il freddo gli penetrò le mani, ma non se

passati gli inverni e le primavere senza di lei

sua bella testa ricciuta, le lunghe gambe snelle, i

pensieri, di emozioni. Anche le insofferenze, le collere, le

emozioni. Anche le insofferenze, le collere, le incomprensioni fanno

le insofferenze, le collere, le incomprensioni fanno parte di

e tutti i suoi le parvero una forza senza

il gabinetto sul ballatoio, le scale buie e scivolose

sarà certo calda — e le sorrise per rassicurarla. ¶ Ma

e mai avrebbe rimpianto le cose che lasciava. Non

per molto segnando profondamente le loro vite. ¶ Ma avrebbero

per chiudere il portone. Le otto erano passate da

pesante ed ogni sera le sembrava più grande e

era quasi impossibile vedere le buche del selciato sconnesso

di vetro. ¶ "Rompono sempre le lampadine, ragazzacci!" ¶ Ma si

voglia di inseguirli per le scale con la scopa

vecchiaia vuol dire tolleranza. Le cose le sembravano meno

dire tolleranza. Le cose le sembravano meno importanti di

Sulle ringhiere si vedevano le luci delle case illuminate

Natale torna l'Angelo" le aveva detto la Carmela

rivisti più. L'Alessandro le era parso, se possibile

e di freddo tra le altre che splendevano come

mi chiama, a rompere le scatole?" ¶ Il pensiero la

si scoleranno questa notte!" Le venne da sorridere con

Tutti: meno una. ¶ Non le erano mai piaciute le

le erano mai piaciute le ragazze che giravano per

ragazze che giravano per le strade tutte capelli, pantaloni

vita. ¶ Neppure Maria Teresa le era mai piaciuta. Una

con i calzoni, con le parolacce, con i capelli

come i ragazzi e le ragazze di tutti i

qualche cosa che non le dava pace, per rivederla

pace, per rivederla salire le scale di corsa, uscire

cartoline" si disse. Non le sembrava però un Natale

paura. ¶ Da molto lontano le risalì dentro il ricordo