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Giacomo Leopardi, Canti, 1837

concordanze di «le»

nautoretestoannoconcordanza
1
1837
O patria mia, vedo le mura e gli archi
2
1837
e gli archi ¶ E le colonne e i simulacri
3
1837
catene ha carche ambe le braccia; ¶ Sì che sparte
4
1837
braccia; ¶ Sì che sparte le chiome e senza velo
5
1837
Nascondendo la faccia ¶ Tra le ginocchia, e piange. ¶ Piangi
6
1837
hai donde, Italia mia, ¶ Le genti a vincer nata
7
1837
Per la patria correan le genti a squadre; ¶ E
8
1837
generose! ¶ Io credo che le piante e i sassi
9
1837
e l'onda ¶ E le montagne vostre al passeggere
10
1837
tutta quella sponda ¶ Coprìr le invitte schiere ¶ De' corpi
11
1837
di lacrime sparso ambe le guance, ¶ E il petto
12
1837
perigli ¶ Qual tanto amor le giovanette menti, ¶ Qual nell
13
1837
l'onda morta; ¶ Né le spose vi foro o
14
1837
sì gli scava ¶ Con le zanne la schiena, ¶ Or
15
1837
quella coscia ¶ Tal fra le Perse torme infuriava ¶ L
16
1837
fuga i carri e le tende cadute ¶ E correr
17
1837
Spente nell'imo strideran le stelle, ¶ Che la memoria
18
1837
e qua mostrando ¶ Verran le madri ai parvoli le
19
1837
le madri ai parvoli le belle ¶ Orme del vostro
20
1837
PREPARAVA IN FIRENZE ¶ Perché le nostre genti ¶ Pace sotto
21
1837
nostre genti ¶ Pace sotto le bianche ali raccolga, ¶ Non
22
1837
altrettali ¶ Oggi vedove son le tue contrade, ¶ Né v
23
1837
affanno ¶ Onde bagna costei le guance e il velo
24
1837
daranno ¶ I sensi e le virtudi eterno vanto ¶ Oprate
25
1837
in terra. ¶ Morian per le rutene ¶ Squallide piagge, ahi
26
1837
E gli uomini e le belve immensa guerra. ¶ Cadeano
27
1837
madre, ¶ Diceano: oh non le nubi e non i
28
1837
deserto ¶ E conscie fur le sibilanti selve. ¶ Così vennero
29
1837
neve orrido mare ¶ Dilaceràr le belve ¶ E sarà il
30
1837
Mira queste ruine ¶ E le carte e le tele
31
1837
E le carte e le tele e i marmi
32
1837
un balen feconde ¶ Venner le carte; alla stagion presente
33
1837
questo suolo. ¶ Eran calde le tue ceneri sante, ¶ Non
34
1837
Di questa nostra? E le tue dolci corde ¶ Susurravano
35
1837
il pianto! A noi le fasce ¶ Cinse il fastidio
36
1837
dormono i vivi; arma le spente ¶ Lingue de' prischi
37
1837
I silenzi lasciando, e le beate ¶ Larve e l
38
1837
voi nostra natura? e le assonnate ¶ Menti, e le
39
1837
le assonnate ¶ Menti, e le voglie indegne, ¶ E di
40
1837
L'olimpo, e fiede le montagne il rombo ¶ Della
41
1837
de' vetusti eroi ¶ Tra le memorie e il grido
42
1837
lato, e poi ¶ Spandea le negre chiome ¶ Sul corpo
43
1837
molle ¶ Gota molcea con le celesti dita ¶ Beltade onnipossente
44
1837
E nell'Alfeo ¶ Forse le chiome polverose e i
45
1837
vincitrici asterse ¶ Tal che le greche insegne e il
46
1837
scote ¶ Della virtù nativa ¶ Le riposte faville? e che
47
1837
avviva ¶ Il caduco fervor? Le meste rote ¶ Da poi
48
1837
Forse fien volti, e le città latine ¶ Abiterà la
49
1837
atro ¶ Bosco mormorerà fra le alte mura; ¶ Se la
50
1837
algida preme, ¶ A spezzar le romane inclite mura ¶ Chiama
51
1837
aura percote. ¶ Stolta virtù, le cave nebbie, i campi
52
1837
Dell'inquiete larve ¶ Son le tue scole, e ti
53
1837
Flegetonte albergo ¶ O su le nubi) a voi ludibrio
54
1837
de' lor proprii danni ¶ Le fortunate belve ¶ Serena adduce
55
1837
Dare al vento precipiti le membra, ¶ Lor suadesse affanno
56
1837
vita increbbe; ¶ A voi le morte ripe, ¶ Se il
57
1837
alta ruina ignora e le mutate ¶ Sorti del mondo
58
1837
mattutino canto ¶ Quel desterà le valli, e per le
59
1837
le valli, e per le balze ¶ Quella l'inferma
60
1837
delle cose; e non le tinte glebe, ¶ Non gli
61
1837
nostra sciagura, ¶ Né scolorò le stelle umana cura. ¶ Non
62
1837
vendetta. A me dintorno ¶ Le penne il bruno augello
63
1837
penetrati boschi e fra le sciolte ¶ Pruine induca alle
64
1837
Margo adducea de' fiumi ¶ Le sitibonde agnelle, arguto carme
65
1837
agresti Pani ¶ Udì lungo le ripe; e tremar l
66
1837
Il niveo lato e le verginee braccia. ¶ Vissero i
67
1837
boschi un dì. Conscie le molli ¶ Aure, le nubi
68
1837
Conscie le molli ¶ Aure, le nubi e la titania
69
1837
che ignuda ¶ Te per le piagge e i colli
70
1837
impuri ¶ Cittadini consorzi e le fatali ¶ Ire fuggendo e
71
1837
l'esangui vene, ¶ Spirar le foglie, e palpitar segreta
72
1837
Voi negletti ferìr mentre le vostre ¶ Paurose latebre Eco
73
1837
scogli e desolati alberghi, ¶ Le non ignote ambasce e
74
1837
poscia che vote ¶ Son le stanze d'Olimpo, e
75
1837
l'atre nubi e le montagne errando, ¶ Gl'iniqui
76
1837
di sua prole ignaro ¶ Le meste anime educa; ¶ Tu
77
1837
meste anime educa; ¶ Tu le cure infelici e i
78
1837
primo il giorno, e le purpuree faci ¶ Delle rotanti
79
1837
prati aura contempli: ¶ Quando le rupi e le deserte
80
1837
Quando le rupi e le deserte valli ¶ Precipite l
81
1837
Furor novello incesta, e le nefande ¶ Ali di morte
82
1837
gli agresti sudori; ozio le soglie ¶ Scellerate occupò; ne
83
1837
natio, languide, ignave ¶ Giacquer le menti; e servitù le
84
1837
le menti; e servitù le imbelli ¶ Umane vite, ultimo
85
1837
empi ¶ Studi rinnova e le seguaci ambasce ¶ La riparata
86
1837
Del riposato albergo, appo le molli ¶ Rive del gregge
87
1837
balze materne, o con le greggi ¶ Mista la tigre
88
1837
Valse l'ameno error, le fraudi, il molle ¶ Pristino
89
1837
porto ascese. ¶ Tal fra le vaste californie selve ¶ Nasce
90
1837
il petto, a cui le membra ¶ Fera tabe non
91
1837
e gli antri ¶ E le quiete selve apre l
92
1837
l'invitto ¶ Nostro furor; le violate genti ¶ Al peregrino
93
1837
aere divide. ¶ Noi per le balze e le profonde
94
1837
per le balze e le profonde valli ¶ Natar giova
95
1837
forme il core e le pupille invano ¶ Supplichevole intendo
96
1837
al mio ¶ Lubrico piè le flessuose linfe ¶ Disdegnando sottragge
97
1837
M'affaticavi in su le piume il fianco, ¶ Ad
98
1837
si volgean! qual tra le chiome ¶ D'antica selva
99
1837
nato ¶ Quando facevi, amor, le prime prove. ¶ Quando in
100
1837
gioventù del loco ¶ Lascia le case, e per le
101
1837
le case, e per le vie si spande; ¶ E
102
1837
che daranno a te le stelle, ¶ Certo del tuo
103
1837
sovvien l'eterno, ¶ E le morte stagioni, e la
104
1837
doloroso, in veglia, ¶ Premea le piume; ed alla tarda
105
1837
il mattino, e tra le chiuse imposte ¶ Per lo
106
1837
sonno ¶ E più soave le pupille adombra, ¶ Stettemi allato
107
1837
allora ¶ E sperando traea le notti e i giorni
108
1837
questa infelicissima fanciulla. ¶ Per le sventure nostre, e per
109
1837
pregne ¶ Di sconsolato pianto le pupille, ¶ Dal sonno mi
110
1837
suoi tremuli rai fra le cadenti ¶ Stille saetta, alla
111
1837
l'aura fresca, ¶ E le ridenti piagge benedico: ¶ Poiché
112
1837
sguardo; e tu, sdegnando ¶ Le sciagure e gli affanni
113
1837
par che sciolte ¶ Giaccian le membra mie, né spirto
114
1837
spirto o senso ¶ Più le commova, e lor quiete
115
1837
Pur se talvolta per le piagge apriche, ¶ Su la
116
1837
e i poggi e le campagne, ¶ Scontro di vaga
117
1837
cui tranquillo raggio ¶ Danzan le lepri nelle selve; e
118
1837
sassi. Infesto occorre ¶ Per le contrade cittadine il bianco
119
1837
degli alberghi ¶ Va radendo le mura e la secreta
120
1837
ti miri ¶ Veleggiar tra le nubi, o che serena
121
1837
pe' boschi e per le verdi rive, ¶ O seder
122
1837
il petto anelo ¶ Udendo le si fea: che sempre
123
1837
a cui ¶ Straniera man le labbra oggi fra poco
124
1837
sospiro, all'adorata destra ¶ Le fredde labbra supplicando affisse
125
1837
D'alta pietà, su le convulse labbra ¶ Del trepido
126
1837
ben quelle labbra ¶ Fur le tue labbra, e la
127
1837
mi dolgo ¶ Ch'aprii le luci al dì. Non
128
1837
nel cielo india. ¶ Per le valli, ove suona ¶ Del
129
1837
Dritto e vero dirai. Le notti e i giorni
130
1837
Sudar nelle officine, ozio le vegghie ¶ Son de' guerrieri
131
1837
e di cavalli, e le frequenti ¶ Sale, e le
132
1837
le frequenti ¶ Sale, e le piazze romorose, e gli
133
1837
e regna. ¶ Havvi chi le crudeli opre di marte
134
1837
l'armi, e con le frodi, ¶ La destinata sua
135
1837
e dileguar dagli occhi ¶ Le dilettose immagini, che tanto
136
1837
me la luna, ¶ Spente le stelle in ciel. ¶ Pur
137
1837
secolo ¶ Gl'ingegni e le virtudi; ¶ Che manca ai
138
1837
sé. ¶ Anzi d'altrui le tenere ¶ Cure suol porre
139
1837
Di gioventù salivi? ¶ Sonavan le quiete ¶ Stanze, e le
140
1837
le quiete ¶ Stanze, e le vie dintorno, ¶ Al tuo
141
1837
leggiadri ¶ Talor lasciando e le sudate carte, ¶ Ove il
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1837
Mirava il ciel sereno, ¶ Le vie dorate e gli
143
1837
e schivi; ¶ Né teco le compagne ai dì festivi
144
1837
Mostravi di lontano. ¶ XXII ¶ LE RICORDANZE ¶ Vaghe stelle dell
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1837
la lucciola errava appo le siepi ¶ E in su
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1837
Sonavan voci alterne, e le tranquille ¶ Opre de' servi
147
1837
Rimbombaro i sollazzi e le festose ¶ Mie voci al
148
1837
rapito mortal primieramente ¶ Sorridon le donzelle; a gara intorno
149
1837
gravissimo fascio in su le spalle, ¶ Per montagna e
150
1837
miro in cielo arder le stelle; ¶ Dico fra me
151
1837
ale ¶ Da volar su le nubi, ¶ E noverar le
152
1837
le nubi, ¶ E noverar le stelle ad una ad
153
1837
Per li poggi e le ville. Apre i balconi
154
1837
Fredde, tacite, smorte, ¶ Sudàr le genti e palpitàr, vedendo
155
1837
il crine. ¶ Siede con le vicine ¶ Su la scala
156
1837
dir gli effetti suoi ¶ Le umane lingue il sentir
157
1837
appar, con un sorriso ¶ Le sue minacce a contemplar
158
1837
più gentile. ¶ Per còr le gioie tue, dolce pensiero
159
1837
il corso: ¶ Che tra le sabbie e tra il
160
1837
non ha, non han le stelle. ¶ Nasce dall'uno
161
1837
al nome ¶ Sentì rizzar le chiome, ¶ Osa alla tomba
162
1837
la man violenta ¶ Pongon le membra giovanili in terra
163
1837
l'ora ¶ Che tu le penne al mio pregar
164
1837
molli ¶ E più tenui le membra, essa la mente
165
1837
corso. Ahi perché dopo ¶ Le travagliose strade, almen la
166
1837
di bevande ¶ Ordinator, fra le percosse tazze ¶ E i
167
1837
La pubblica letizia, e le dolcezze ¶ Del destino mortal
168
1837
e il senno, e le virtudi, e l'alto
169
1837
già tenerla ¶ O per le chiome fluttuanti, o certo
170
1837
e delle storte, ¶ E le macchine al cielo emulatrici
171
1837
spinga ¶ Contrarie in campo le fraterne schiere ¶ Di pepe
172
1837
non Anglia tutta ¶ Con le macchine sue, né con
173
1837
valser gl'intelletti e le possanze ¶ Degli uomini giammai
174
1837
giorno in giorno diverran le vesti ¶ O di lana
175
1837
E di castoro copriran le schiene. ¶ Meglio fatti al
176
1837
al pari, ¶ Nottetempo saran le vie men trite ¶ Delle
177
1837
forse ¶ Di suddita città le vie maggiori. ¶ Tali dolcezze
178
1837
scrivo ¶ Miagolanti in su le braccia accoglie ¶ La levatrice
179
1837
il giorno involi, ¶ Copriran le gazzette, anima e vita
180
1837
ch'a disfarla imprende, ¶ Le parti sciolte dispensando altrove
181
1837
sentenze! ond'io solenni ¶ Le risa alzai quando sonava
182
1837
Provveggono i mercati e le officine ¶ Già largamente; ma
183
1837
del par contente, ¶ E le barbe ondeggiar lunghe due
184
1837
Van l'ombre e le sembianze ¶ Dei dilettosi inganni
185
1837
inganni; e vengon meno ¶ Le lontane speranze, ¶ Ove s
186
1837
la speme estinta, ¶ Secche le fonti del piacer, le
187
1837
le fonti del piacer, le pene ¶ Maggiori sempre, e
188
1837
gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce
189
1837
Son dell'umana gente ¶ Le magnifiche sorti e progressive
190
1837
di fetido orgoglio ¶ Empie le carte, eccelsi fati e
191
1837
Veggo dall'alto fiammeggiar le stelle, ¶ Cui di lontan
192
1837
l'aureo sole insiem, le nostre stelle ¶ O sono
193
1837
e l'opre ¶ E le ricchezze che adunate a
194
1837
arena ¶ Scendendo immensa piena, ¶ Le cittadi che il mar
195
1837
a cui sgabello ¶ Son le sepolte, e le prostrate
196
1837
Son le sepolte, e le prostrate mura ¶ L'arduo
197
1837
deserto foro ¶ Diritto infra le file ¶ Dei mozzi colonnati
198
1837
templi deformi e per le rotte ¶ Case, ove i
199
1837
Con forsennato orgoglio inver le stelle, ¶ Né sul deserto
200
1837
inferma dell'uom, quanto le frali ¶ Tue stirpi non
201
1837
venni ¶ A pormi con le Muse in disciplina, ¶ L
202
1837
spesso di state ¶ Cader le stelle? ¶ MELISSO ¶ Egli ci
203
1837
foresta, ¶ E muggìa tra le nubi il tuono errante
204
1837
Posan l'erbe e le frondi, e m'abbarbaglia
205
1837
frondi, e m'abbarbaglia ¶ Le luci il crudo Sol
206
1837
mar da lungi, e le campagne ¶ E le foreste
207
1837
e le campagne ¶ E le foreste, e tutte ad
208
1837
ad una ad una ¶ Le cime si scoprian delle
209
1837
bene ¶ Che il cor le prometteva era più grande
210
1837
desto e svolazzava ¶ Tra le frondi ogni augel per
211
1837
appressar del nembo. ¶ Dentro le nubi in paurosa foggia
212
1837
che i panni e le chiome ivano addietro. ¶ E
213
1837
In sul volto soffiando le spingea. ¶ E il tuon
214
1837
andare, e il cor le venne meno. ¶ E si
215
1837
Chio, ¶ Conforme ebber natura ¶ Le foglie e l'uman