Alessandro Manzoni, Il conte di Carmagnola, 1820

ripetizione degli scritti che le hanno già combattute. ¶ I

per lui inverisimile che le diverse parti di questa

ma da quelle che le varie parti dell'azione

da quegli stessi che le credono necessarie. Infatti s

tragedie dove sono trascurate le due unità. A quest

risposta vale anche per le due unità. Chi cercasse

che nelle persone colte, le quali piegano più facilmente

i poeti nazionali, non le hanno conosciute, o non

curati; che i tedeschi le rifiutano per riflessione. Nel

che quegli stessi che le hanno ricevute non le

le hanno ricevute non le osservano esattamente in fatto

che si possano allargare le regole? Accade qui, come

una facilitazione a chi le voglia seguire. Il serait

des licences heureuses, dont le Public convient tacitement avec

lui plaire, et à le toucher; et de ce

l'action théâtrale.(4) Ma le licenze felici sono parole

che si fa contro le regole prescritte dagli uomini

vi sta bene; perché le regole grammaticali essendo di

e forte: non negano le bellezze ottenute a scapito

sempre di parere che le tragedie greche non siano

che i drammi senza le unità riescano inverosimili alla

non par credibile che le inverosimiglianze esistenti nei drammi

da coloro che vogliono le regole a solo fine

conjuration se fasse dans le cabinet d'Emilie, et

singolare. Eccola: Cependant il le faut.(5) ¶ Forse si è

il Pubblico di tutte le nazioni colte ha sentenziato

contro la quale sussistono le proteste di Nicole, di

prim'ordine, senza addurre le proprie ragioni, o senza

dire, allo spettatore reale le sue proprie emozioni, gliele

certa e unica. Tra le relazioni spesso varie, e

cessione di quelli che le avevano occupate: il terrore

d'argine: e tra le paludi s'alzavano qua

di veder presto finite le guerre, e di sentirsi

farebbe la guerra secondo le leggi della guerra comunemente

trovo però che dopo le prime osservazioni de' commissari

così prosperi cominciamenti come le due passate. Il castellano

e lo Sforza, facendo le viste di voler attaccare

palazzo ducale, si rimandarono le sue genti, dicendo loro

maggio del 1432, condotto con le sbarre alla bocca tra

sbarre alla bocca tra le due colonne della Piazzetta

coi testimoni e con le sue proprie lettere. Di

rivelato mai quali fossero le condizioni del tradimento pattuito

Conte al supplizio con le sbarre alla bocca, precauzione

uomo che aveva esperimentate le retribuzioni di Filippo beneficato

congettura, mi pare che le prime due, cioè il

cioè il timore e le vendette private dell'amor

che non adottando ciecamente le tradizioni antiche, le hanno

ciecamente le tradizioni antiche, le hanno esaminate con un

quali andava stabilita. Ecco le sue parole: "O foss

animo; poiché trascurò tutte le occasioni, e lentamente progredendo

loro ordine cronologico, e le loro circostanze essenziali; se

in suo cammin presenta ¶ le vie del biasmo e

noi son corsi ¶ pareggiar le ragioni, è noto al

l'armi loro istesse ¶ le sconfitte e le fughe

istesse ¶ le sconfitte e le fughe. Io li conosco

dubbio Firenze; ecco satolle ¶ le costui schiere col tesor

non vuole ¶ fuor che le prede. Ei nella rocca

stessi, e superate ¶ tutte le vie delle più dure

verace: il tuo consiglio ¶ le mille volte a me

amici tuoi ¶ odan sol le tue lodi; e non

ordinaste, in pronto ¶ son le mie bande. A voi

un torto ¶ argin divide le due schiere: a destra

quando io corsi ¶ entro le file, ad ogni schiera

mi dicea: ¶ quando udremo le trombe? Altri: noi siamo

si comandasse di levar le tende? ¶ Chi fronte avria

ne resta alcuno ¶ per le gare private? ¶ SCENA III

TORELLO ¶ Il vidi; ¶ udii le grida del furor, le

le grida del furor, le grida ¶ della fiducia e

pe' figli ¶ e per le donne e per la

patria terra ¶ e per le leggi che la fan

poniamo in salvo; ché le terre è lieve ¶ riprender

con genti ¶ quali or le abbiam d'ira e

con queste ¶ si riparan le perdite, e si vince

è il terreno; ¶ già le spade rispingon le spade

già le spade rispingon le spade; ¶ l'un dell

l'un dell'altro le immerge nel seno; ¶ gronda

che sicuro ¶ vede lungi le armate coorti, ¶ raccontar le

le armate coorti, ¶ raccontar le migliaia de' morti, ¶ e

uccidere un dì; ¶ qui le donne alle veglie lucenti

gioia crudel. ¶ Affrettatevi, empite le schiere, ¶ sospendete i trionfi

s'asside; ¶ degli stolti le spoglie divide; ¶ toglie il

ch'espugnate ¶ non sian le rocche che ci stan

a fatica ¶ su lor le mani insanguinate han poste

guerra in noi; ¶ nostre le terre ch'egli han

a me concesse; ¶ ma le promesse sue sono pei

presto o tardi essa le adempie. Il padre ¶ per

facil son io? che le parole ¶ de' suoi contrari

s'innoltra ¶ nel Po, le navi del nemico affronta

contro di noi ¶ volger le puote, e il vuol

ritornar, dicesi, e seco ¶ le schiere trar nel tradimento

ombra della pubblica vendetta, ¶ le nimistà private io disvelai

nol vo', tutte sentii ¶ le potenze dell'alma sollevarsi

e nulla ¶ a cor le sta che il suo

astuti! i traditor! Come le parti ¶ distribuite hanno tra

il pugnal, quest'altro ¶ le minacce... e la mia

a lui ¶ che non le seppe comandar; che infausta

imprevidente militar baldanza ¶ non le mettea. Di novo avviso

son vostre? L'armi ¶ le han fatte vostre: ei

cui non degneria privato ¶ le parole ascoltar. ¶ MARINO ¶ Sventura

che il mondo ascolti le difese, e veda... ¶ IL

mi si fa forza? Le mie guardie! ¶ (alzando la

genti armate) ¶ Eccovi ormai ¶ le vostre guardie. ¶ IL CONTE

tuo letto, incontro ¶ non le starai con quella fronte

ei cessa... ¶ Si spalancan le porte... ah! certo ei

godrai! Che importa? ¶ Io le provai quest'empie gioie

sposa, o figlia, udite ¶ le mie parole estreme: amare

nemico, il fosti men; le crude ¶ ire di Stato

sen; sento sul petto ¶ le tue infocate lagrime cadermi

tradito. E quando squilleran le trombe, ¶ quando l'insegne

il suon lugubre, alzi le palme, offrendo ¶ il sacrifizio

avanza verso il Conte: le due donne cadono svenute

O Dio pietoso, tu le involi a questo ¶ crudel

ti ringrazio. Amico, ¶ tu le soccorri, a questo infausto

a questo infausto loco ¶ le togli; e quando rivedran

bene che sono mancanze le quali, lungi dal far

spettatore o al lettore le passioni rappresentate in esso