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Vittoria Colonna, [Rime], 1538

concordanze di «le»

nautoretestoannoconcordanza
1
1538
più che umano, ¶ Chè le cittadi, e i fiumi
2
1538
fiumi o monti, e le maggior cittadi, ¶ Per cortesia
3
1538
veri, ¶ D'altre frondi le tempie ornate e cinte
4
1538
sempre il preme: ¶ Sì le mie pene son tenaci
5
1538
noi nemico armato, ¶ Sgombri le spesse nebbie d'ogn
6
1538
non ben seconde ¶ Seguon le sue, nè mai fia
7
1538
non è qual era. ¶ Le vittorie, i trofei di
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1538
XIII. ¶ Gli alti trofei, le gloriose imprese, ¶ Le ricche
9
1538
trofei, le gloriose imprese, ¶ Le ricche prede, i trionfali
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1538
i trionfali onori ¶ E le corone di sacrati allori
11
1538
di sacrati allori, ¶ Tenner le voglie già di laude
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1538
ne' più saggi cori ¶ Le vere glorie fur più
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1538
bel volto ¶ Rimiro, onde le lagrime ristagna ¶ Quel piacer
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gli alti deliri ¶ Avrian le stelle avverse qui seconde
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1538
ogni amoroso impaccio. ¶ Amor le faci spense ove l
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coro ¶ Del ciel gradita, le lagrime tante ¶ Ch'io
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1538
spargo vedi; poi che le tue sante ¶ Membra non
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d'ogn' intorno ¶ Sgombrò le nubi, e fe qui
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L'alme virtuti, e le più nobil menti ¶ Per
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Di quell'antico onor le voglie ardenti, ¶ E le
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1538
le voglie ardenti, ¶ E le mie d'ogni ben
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più cari. ¶ Non fur le grazie parche e i
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1538
benigni aspetti, ¶ Che instillan le virtù nei cor più
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1538
in questo carcer sempre ¶ Le saria lunga dura e
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1538
l bel morir più le sue glorie accese. ¶ Onde
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1538
furo ai bei desir le parche avare ¶ In filar
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1538
lunghe nè più corte ¶ Le vostre vite; ond'or
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1538
di quanto ¶ Pôn dar le stelle a chi più
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1538
istoria; ¶ Perchè chi men le loda, men l'intende
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1538
tra 'l lune e le parole ¶ Da maraviglia inusitata
31
1538
che dell'antiche imprese ¶ Le moderne opre lor non
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1538
tempo troncasti, erano avvolte ¶ Le mie speranze e di
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1538
e bel pensiero, ¶ Sopra le stelle, la fortuna e
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1538
L'opre, i pensier, le voglie e le parole
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1538
pensier, le voglie e le parole. ¶ Vede, che quanto
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1538
adora e cole. ¶ Vede le glorie sue, che gli
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1538
l'ardir, d' Icar le piume, ¶ Instrumenti sarieno al
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1538
nubi suole, ¶ Potria fugar le mie tenebre allora, ¶ E
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1538
nodrisce, apre e sostiene. ¶ Le frondi verdi fa la
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1538
lumi. ¶ E s'ei le stelle tutte e gli
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1538
momento allor l'alma le porse ¶ La dolce libertà
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al tuo partire! ¶ E le mie forze senza te
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se la terra porge ¶ Le sue vaghezze, misera s
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1538
spero) il mio tardar le duole. ¶ Piagner l'aere
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1538
par di Sorga con le ricche sponde ¶ Di lucidi
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1538
e che tanto abbia le stelle amiche, ¶ Ch'alzando
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1538
il vol rinforzi ognor le piume. ¶ SONETTO LXIV. ¶ Il
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in terra sono, ¶ U' le tue glorie son larghe
49
1538
o morte ¶ Diviser mai le voglie insieme accese ¶ D
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1538
in sorte. ¶ Rispondo allor: Le tue parole intese ¶ Mi
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il Pescara di Enea. ¶ Le fatiche d'Enea sì
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sol, ch'accende ¶ Fra le speranze morte il voler
53
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estinta. ¶ Felice chi per le tue orme prende ¶ Il
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1538
e ascolta ¶ Sì vere le divine alte parole, ¶ Seco
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miei poi ne mostrava ¶ Le sue belle ferite, e
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Onde l'alto dolor le basse rime ¶ Muove, e
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sforza la nimica sorte ¶ Le tenebre cercar, fuggir la
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chiudendo lor, s'apron le porte ¶ Alla cagion ch
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1538
altro cede ¶ Così son le mie pene al mondo
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la mano. ¶ Nè può le glorie sue l'umile
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1538
all'indio suona ¶ Con le voci d'onor, che
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1538
onor, che si ragiona ¶ Le prime glorie tue girgli
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1538
sì largamente non comparte ¶ Le grazie sue; nè al
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1538
tigre dietro a chi le invola e toglie ¶ Il
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1538
me sovra 'l limitar le porte; ¶ Che in far
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porte; ¶ Che in far le nostre vite manche e
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1538
e corte ¶ Non empie le bramose ingorde voglie. ¶ Tronca
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1538
il fondo, u' son le voglie pronte ¶ Venute al
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1538
fin dell'onorata sete; ¶ Le vostre destre al bel
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1538
fatte ad Ischia per le vittorie del suo sposo
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1538
nasconde, ¶ Fiammeggiar liete, e le vezzose sponde ¶ Del lito
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1538
ornate e calde, ¶ Per le tue glorie, che fien
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1538
alme tue frondi, e le mie manche e nere
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1538
eterne fe più corte ¶ Le pene sue; il mio
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1538
pianto e l'ardore, ¶ Le perdute speranze un giusto
76
1538
Desio di vita; e le speranze chiuse ¶ Là dove
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1538
del Vasto. ¶ Con far le glorie tue, signor, più
78
1538
Irato vento, che nè le sue foglie ¶ Sparge, nè
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1538
concetti, ¶ Onorate di lui le vostre carte, ¶ E sia
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1538
e c'han lume le celesti sfere; ¶ Far bianchi
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1538
bianchi i corvi e le colombe nere, ¶ Opre son
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1538
ove fornire spero, ¶ Come le dolci già, quest'amare
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1538
terra sì, ch'io le dipinga in carte. ¶ Ben
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1538
dipinga in carte. ¶ Ben le fe note e conte
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1538
l'altra aver con le speranze spente ¶ Il desir
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1538
D'altra vita miglior le diede altr'ale. ¶ E
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1538
impetuosa morte ¶ Tutte spente le scorgo in tempo breve
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1538
sdegno od al furor le porte, ¶ E fe le
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1538
le porte, ¶ E fe le vite alle lor voglie
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1538
nuoce a voi tentar le dubbie imprese; ¶ Ma a
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1538
lago, a cui Tifeo le membra oppone, ¶ Bolliva tutto
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al lito nostro, ¶ Piangeano le sirene e li delfini
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1538
Li fausti giorni e le disgrazie torte! ¶ Tu vivi
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1538
il volto e ode le parole ¶ Quasi in un
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1538
me son nuovi affanni ¶ Le chiare lodi sue, ma
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1538
ovver borea turbato ¶ Fuga le nubi, così 'l sole
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1538
SONETTO VIII. ¶ ARGOMENTO. ¶ Unisce le lodi dello sposo a
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1538
SONETTO X. ¶ ARGOMENTO. ¶ Morte le tolse veder lo sposo
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Contra sè stesso consumar le sente. ¶ Nè solo il
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1538
primo onore, ¶ E tra le lor corone appar più
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santi chiodi ormai sian le mie penne, ¶ E puro
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1538
nuovi cori e non le nove altere ¶ Sorelle il
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vere. ¶ Accolta poi fra le divine schiere ¶ Tanto alzar
104
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conte. ¶ Non spero ornar le tempie mie d'alloro
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1538
quel ch'io dico, le sue lodi scrivo. ¶ SONETTO
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1538
avidi e intenti, ¶ Con le lucerne in man vive
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suoi doni infiniti ¶ E le soavi sue alte parole
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Beata l'alma che le voglie ha schive ¶ Del
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1538
prescrive. ¶ O quanti piangeran le perdute ore, ¶ Avute in
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1538
proprio obbietto il ciel le diede, ¶ Sposandola con pura
111
1538
suo segno impressa, ¶ Guardandola, le accese intorno intorno ¶ Di
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1538
E poscia indarno fra le vane foglie ¶ Aspetti il
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1538
io ¶ Sento per grazia le due parti estreme, ¶ Il
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1538
vanni. ¶ SONETTO XXV. ¶ Se le dolcezze che dal vivo
115
1538
più palesi e conte ¶ Le cagion da sdegnar ricchezze
116
1538
ed oro, ¶ Ir con le mani pronte e i
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1538
son più esperti; ¶ Chè le ricchezze danno e non
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1538
non i merti, ¶ Oggi le chiare palme e 'l
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1538
grazie divine e poi le aduna ¶ Tutto in un
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1538
M'alzassi tanto che le turbe intorno ¶ Non fesser
121
1538
suoi nel lato aperto ¶ Le mostra, e la piagata
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1538
e la piagata man le porge ¶ Soavemente, e poi
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1538
e sol quand'ei le presta l'ali ¶ Vola
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1538
ali ¶ Vola, e mentre le nebbie apre e disgombra
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1538
non discorda. ¶ Amor alza le voci, amor le abbassa
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1538
alza le voci, amor le abbassa, ¶ Ordina e batte
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1538
sebbene ei passa ¶ Per le mutanze in più diverse
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1538
accende il pensier, drizza le voglie ¶ Per gir volando
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porta all' inimico vento, ¶ Le scintille del cor dureran
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dell'alma spento ¶ Per le insidie di fuor l
131
1538
abbia a sdegno ¶ Volger le luci altrove un gentil
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1538
tutti e l'ore, ¶ Le parole, i pensier, l
133
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che non ti volgan le seconde ¶ Dalla prima cagione
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ha dileguate e spente ¶ Le 'nsidie ascose in noi
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l'alta tua pietà le luci amiche ¶ Rivolgi a
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1538
de'raggi, lampeggiando intorno, ¶ Le nostre folte nebbie, e
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e corran puro nèttar le onde, ¶ E si vestan
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1538
si vestan di gemme le lor sponde, ¶ Ed ogni
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1538
benedetta sorte! ¶ Erode con le voglie inique e torte
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1538
di sfera in sfera ¶ Le stelle tutte e l
141
1538
in cima al monte ¶ Le belle membra in croce
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vita al padre offerse ¶ Le voglie al suo voler
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pur convien che lave ¶ Le macchie intorno al reo
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1538
suoi del ciel chiuse le porte, ¶ E che due
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1538
bel securo monte. ¶ Poi le colpe di lui, per
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1538
per far ben conte ¶ Le accese voglie, in croce
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1538
membro, anzi allor sente ¶ Le spine, i chiodi, il
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1538
nostri lidi ¶ Sovra tutte le basse umane tempre. ¶ SONETTO
149
1538
sia mercede. ¶ SONETTO LXXIII. ¶ Le braccia aprendo in croce
150
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e l'ombre e le figure ¶ Le menti umane
151
1538
ombre e le figure ¶ Le menti umane in fin
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e dileguando il gelo, ¶ Le riempisti d'un ardente
153
1538
zelo, ¶ Ch'aperse poi le sacre tue scritture. ¶ Mostrossi
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Per me del ciel le glorïose porte. ¶ Nè però
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Cadono al primo vol le mortal piume ¶ Senza quel
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1538
quasi schernita; ¶ E che le mura, e i panni
157
1538
dunque si dee con le man gionte, ¶ Che sopra
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1538
gente. ¶ SONETTO LXXIX. ¶ Per le vittorie qui rimangon spente
159
1538
qui rimangon spente ¶ Talor le virtù prime, perch'altera
160
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la gloria vera: ¶ Sempre le par che 'l ciel
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1538
par che 'l ciel le rida, e spera ¶ Con
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1538
luce infinita ¶ Lampeggiâr sempre le virtù divine. ¶ L'umiltà
163
1538
altre alme virtù furon le stelle ¶ Ch'ornaro il
164
1538
avrà sol in lui le luci fisse, ¶ Non que
165
1538
tolse ¶ Che sol forma le leggi e 'l ciel
166
1538
pur timida, al ritorno ¶ Le si fe incontro pallidetta
167
1538
foco sì ordinato, ¶ Che le tesse d'intorno ornata
168
1538
fia a noi rinato, ¶ Le parti insieme si vedran
169
1538
E l'ombre e le figure; oggi s'aperse
170
1538
non che alla Vergin le parole ¶ Drizzò perchè 'l
171
1538
sommo Padre il secreto le aprio ¶ Di non lasciare
172
1538
in parte già comprese. ¶ Le parole, che pria l
173
1538
varïar pensiero ¶ Uopo non le fu mai, perchè i
174
1538
in modo ardea, ¶ Che le fiamme mortai, ch'intorno
175
1538
il desir parco o le man lente ¶ Al tesoro
176
1538
opra, coi pensier, con le parole ¶ Mostrò che possedea
177
1538
martir primo in Dio le luci fisse ¶ Tenne, pregando
178
1538
opre; e poi con le parole usasti ¶ Semplice gravitate
179
1538
pensier bassi e con le voglie ingrate; ¶ Perchè ad
180
1538
Perchè ad un fil le nostre alme create ¶ Pur
181
1538
fermato il desio, fermar le piante ¶ Sovra un gran
182
1538
cara ¶ Virtuti a Dio, le cui parole ed opre
183
1538
la sua forma e le virtuti stesse! ¶ Onde fra
184
1538
sì, ch'apparver fore ¶ Le piaghe ond'ei la
185
1538
E perchè ancor con le promesse insieme ¶ La bontà
186
1538
insieme ¶ La bontà, che le dona il cor, discerne
187
1538
iniqua morte, ¶ Signor, aprendo le tartaree porte ¶ Sol colla
188
1538
insano ¶ Furor legare; e le tue luci scorte ¶ Essere
189
1538
ch'in me sian le false voglie spente ¶ Onde
190
1538
del sol celeste ¶ Che le adorna, incolora, ordina e
191
1538
non lice a noi le chiuse porte ¶ Per liberarne
192
1538
or con puro ¶ Foco le sterili erbe ed imperfette
193
1538
in vano. ¶ SONETTO CXXXVIII. ¶ Le nostre colpe han mosso
194
1538
opre alte e leggiadre ¶ Le voglie umíli, o pastor
195
1538
accese in terra. ¶ Così le sacre glorïose reti ¶ Saran
196
1538
e affanna ¶ In cercar le ricchezze e glorie umane
197
1538
stesso in croce e le mie colpe insieme. ¶ SONETTO
198
1538
quali e quante ¶ Glorie le scopre il caro eterno
199
1538
cinga ancora; ¶ Quanto dolce le fia quell'ultim'ora
200
1538
divino, ond'ei consumi ¶ Le nebbie e l'ombre
201
1538
e l'ombre che le van d'intorno. ¶ Poco
202
1538
chiaro allor, quand'ei le sgombra, ¶ Vada l'occhio
203
1538
d'ogn'intorno sgombre ¶ Le nostre tenebrose umane cure
204
1538
fa palesi e conte ¶ Le stille da far molle
205
1538
più bei raggi e le più lucid'onde ¶ Del
206
1538
men secura. ¶ Vedreste allor le reti, il vischio e
207
1538
s'asconde, ¶ E fa le sue virtudi egro infeconde
208
1538
e possente; ¶ L'alma le voglie allor fisse ed
209
1538
mare! ¶ Son poi tutte le lingue a narrar mute
210
1538
acque chiare ¶ Che fan le voglie eternamente liete. ¶ SONETTO
211
1538
Tra l'ombre e le figure intorno cinto ¶ Da
212
1538
securo e sciolto ¶ Sovra le stelle il cielo e
213
1538
quanto sale, ¶ Mentre fra le fallaci inutil scale ¶ Del
214
1538
Dio che seco unita ¶ Le dice essere in madre
215
1538
ov'erga e annodi ¶ Le sue radici infin all
216
1538
E non sol fan le lor dolcezze conte ¶ A
217
1538
l celeste messo ¶ Scacciò le nebbie, e di pietate
218
1538
uno è guardando spesso ¶ Le sacre carte, ov'è
219
1538
è, alzando del cor le luci chiare ¶ Al libro
220
1538
veggia? ¶ Chè mentre fra le nebbie erra e vaneggia
221
1538
E l'opre e le parole anco di fuore
222
1538
alma beata! ¶ Ed ella le faville ardenti e sole
223
1538
il loco umíl, nè le pietose ¶ Braccia della gran
224
1538
Nè de' re sapïenti le pompose ¶ Offerte, fatte con
225
1538
Signor viene: omai disgombra ¶ Le folte nebbie intorno dal
226
1538
e gioia ¶ Sente, e le vere sue delizie, quando
227
1538
SONETTO CXCVII. ¶ ARGOMENTO. ¶ Ricorda le virtù del fratello Federigo
228
1538
Polo, ¶ Che va sopra le stelle altero e solo
229
1538
io ascolti ¶ Da te le grazie onde il Signor
230
1538
afflitto impero ¶ E ornar le tempie a voi d
231
1538
vanno al sommo omai le belle e vive ¶ Grazie
232
1538
e spero ¶ Che se le lode vostre, al mondo
233
1538
e come il ver le vole, ¶ Non se ne
234
1538
l'alma conduce. ¶ Allor le regal voglie unite insieme
235
1538
al mondo conte ¶ Ambe le glorie non vedute altrove
236
1538
ghiaccio umano, e per le certe ¶ Ricchezze andate al
237
1538
larga mostrava; ¶ Quand'io le voglie alla ragion rubelle
238
1538
pegno, ¶ Ch'adorar con le man giunte si deve
239
1538
Che di peso mortal le fe il cor scarco
240
1538
sinistro umil sentiero ¶ Mostrò le spalle, non cred'io
241
1538
potea ¶ Vero valor tra le fatiche gravi. ¶ Costui, con
242
1538
subito l'asconde. ¶ Potean le grazie e le virtù
243
1538
Potean le grazie e le virtù profonde ¶ Dell'alma
244
1538
che del lato aperto le sante acque, ¶ Per l
245
1538
uman, lavar non ponno ¶ Le macchie al mondo infine
246
1538
accende ardente zelo, ¶ Per le promesse dell'etade acerba
247
1538
nostro ¶ Nome simíl, ma le parole e l'opre
248
1538
DI PIETRO BEMBO. ¶ Cingi le costei tempie dell'amato
249
1538
san del ciel tutte le strade, ¶ Crebbero al lor
250
1538
a me lice ¶ Sperar le glorie degli antichi vere
251
1538
la mia fiamma già le stelle fere ¶ Di sè