Luigi Pirandello, Pasqua di Gea, 1891

sotto il Sole, ¶ onde le mie parole ¶ son parole

fisi e intenti, ¶ salutïam le larve, ¶ le splendide chimere

intenti, ¶ salutïam le larve, ¶ le splendide chimere, ¶ le vaghe

larve, ¶ le splendide chimere, ¶ le vaghe passeggiere, ¶ che seco

che dal tronco sparte, ¶ le frondi da per loro

prova il so. ¶ Sconcian le nostre mani ¶ ogni piú

morso ¶ non sento de le spine, ¶ diman non vedrò

con un fiorito stelo ¶ le brume sgombrerà, ¶ e ovunque

Oh come freddo allora ¶ le parve e d'amor

rosa, ¶ non restan che le spine; ¶ e sempre son

passati e ammonimenti ¶ serbano le cortecce ¶ degli alberi silenti

dove, ¶ dove sei tu? Le nevi ¶ del desolato inverno

e dai vicini tetti ¶ le fanno un bel cantare

Ricordi, di', ricordi ¶ de le tue primavere ¶ i bei

attorno, ¶ il vecchio tuo, le care ¶ amiche dei begli

schiude, ¶ celate a ben le spine ¶ con molti fior

vorrà dar cura ¶ de le fosse vicine? ¶ Sol lieto

l teschio riflettendo, ¶ che le sta freddo a fianco

miglior consiglio ¶ darle a le fiamme, e andare ¶ a

vecchio pazïente, ¶ al fin le rigettate ¶ con le tremanti

fin le rigettate ¶ con le tremanti mani. ¶ So ben

ridesta, ¶ e scoppia da le vene ¶ de l'anima

che a dosso ognun le getta, ¶ e il somarello

del bicchiere. ¶ Dicanmi pur le Belle ¶ crudele villania, ¶ perché

voglia ¶ con dei sospir le stelle ¶ spegnere tutte quante

via ¶ il roseo de le gote ¶ e il biondo

in vano v'imbiaccate ¶ le rughe desolate - ¶ Madonna, ei

m'ha avvisato, ¶ lungo le strade, dove, ¶ passando, l

io ti vedo spacciato, ¶ le innamorate nuove ¶ ti mangeran

ella ne la notte ¶ le voci alte, interrotte ¶ de

un tratto, ei tra le braccia ¶ la stringe forte

ama ¶ in quel nome le dice. ¶ E sugli occhi

nei capelli la bacia, ¶ le bacia ne le mani

bacia, ¶ le bacia ne le mani... ¶ Ella, tutta felice

e la bocca ei le bacia... ¶ Sposi, sposi, a

la terra... ¶ Qui, tra le verdi ajuole, ¶ è la

né piú ti desterai. ¶ Le tue membra leggiadre ¶ come

ai vivi; ¶ spontanei de le liete ¶ tue venti primavere

augelletti canori ¶ s'accoglieran le sere ¶ a riposar le

le sere ¶ a riposar le penne, ¶ e del lor

di te canteranno ¶ a le vigili stelle, ¶ a le

le vigili stelle, ¶ a le piante sorelle, ¶ cui fosti

che l'adorate chiome, ¶ le sembianze leggiadre ¶ con l

leggiadre ¶ con l'alito le sfiora; ¶ ella in te

suo mite, nel baciare ¶ le palpitanti foglie, ¶ in onda

respiri, e insieme ¶ tutte le foglie un coro ¶ bisbiglian

per la campagna sola ¶ le socie, a mutar loco

con tanto foco ¶ vegliaronla le stelle. ¶ Questa è magica

me fatale. ¶ In van le antiche larve ¶ di nostra

nostra poesia, ¶ e de le forme belle ¶ l'armonïosa

il formidabil coro ¶ de le reali forme, ¶ possenti ne