Pietro Giannone, Vita scritta da lui medesimo, 1741

ritornato in città, sentendo le tacite mormorazioni e doglianze

II: ciò che dava le armi in mano a

se si fossero scoverte le vere origini ed i

quel tribunale, cesserebbero tutte le contese, se volesse Sua

giravano per Vienna, per le quali pure, sopra i

appoggi, si credeva abbattere le prescrizioni di Roma, le

le prescrizioni di Roma, le quali non molto sodisfacevano

quale, se bene per le circostanze ree che correvano

di Costantinopoli, si mantennero le stesse preminenze che quelli

politia ecclesiastica in tutte le chiese al trono di

di Costantinopoli sottoposte, fra le quali eran quelle di

Costantinopoli. Maggiormente ciò dimostravano le Novelle dell'imperadore Giustiniano

che invase ed occupò le chiese dell'imperio di

come quelli che procurarono le chiese di Sicilia restituirle

chiese di Calabria esercitava le stesse giurisdizioni e preminenze

supposto, ancorché falso, che le chiese di Calabria non

e prescrizione, e riduca le cose in quel pristino

stato, nel qual erano le chiese di Sicilia sotto

re di Sicilia, rappresenta le veci e le prerogative

rappresenta le veci e le prerogative. E si vedrà

presentava; affinché, se mai le sue gravi occupazioni gli

tentarsi, almeno si lasciassero le cose rimanere come stavano

in Sicilia si lasciassero le cose come si trovavano

voleva che in tutte le maniere l'affare si

a sentire che, altrimenti, le coscienze tenere e delicate

si dovesse temere, che le sole leggi del lor

finalmente a cadere sopra le braccia del conte e

intesi, si seppe che le scritture tutte dalla Conferenza

misero stato, nel quale le cose eransi ridutte, vedendo

con onori e ricchezze, le proprie case, ed i

scoprire gl'inganni e le frodi, che sotto mentite

di maggio, io con le mie ospiti era passato

capace quartiere, dove, oltre le stanze per la sua

subito. Furon presto risolute le difficoltà ed ogni dubbio

Istoria civile per tutte le province della Germania, cominciai

eran resi celebri per le loro opere date alle

mostrarne la cagione, terminate le lettere vicendevolmente scritte da

sana credenza; ed assumendo le parti di un garrulo

ed il morale, adopra le più maligne calunnie ed

si ritiene di allegar le pagine, ancorché fosse certo

per darne di ciò le ultime pruove, nel fine

divide in più classi le proposizioni, che e' dice

che sotto varie rubriche le qualifica di suo capriccio

fosser vere o false le accuse ed imputazioni che

leggerla, facilmente si scovrirono le calunnie ed imposture: poiché

calunnie ed imposture: poiché le pagine ch'eran citate

occhi e si turava le orecchie. ¶ Ma ciò che

fecer catalogo di tutte le proposizioni ingiuriose alla potestà

le tenevan ingombrate, e le scritture che uscivano ne

maggiori averi e ricchezze le chiese ed i monasteri

più accorti per eludere le ipocrisie e li sottili

Lovanio e celebre per le insigni sue opere, questo

me ne fece render le grazie, ed avendo allora

curiali di Roma, talché le loro persecuzioni si resero

per mia buona sorte le loro detrazioni e maladicenze

sparse per Italia, e le loro insidiose cabale non

della Monarchia, ma che le cose fossero in quello

mettendola in iscompiglio per le novità che si pretendeva

altro, per non interrompere le speranze del cardinalato all

dovesse soffrire, ma che le cose rimanessero in Sicilia

nuovo Bollario di tutte le costituzioni, bolle, brevi ed

che, col tempo, raffreddate le cose e l'Imperadore

un'altra e, communicate le facoltà, vivere più aggiatamente

e cura, che per le mie cose domestiche n

io il pigione per le mie stanze e quanto

e quanto bisognava per le serve e vitto. Sperimentai

sollievo a quelle infelici, le quali, molto grate e

riconoscenti di quanto io le giovava, non è da

io era trattato. ¶ Fra le tante mie persecuzioni e

e d'incorrotti costumi. Le sue occupazioni non erano

case tedesche, nelle quali le donne si applicano volentieri

Ma molto più risplendevano le sue virtù, per l

colla quale avea allevate le tre sue figliuole, gentili

ed amore di quanti le trattavano. ¶ Ma, sopra le

le trattavano. ¶ Ma, sopra le altre sorelle, s'innalzava

ornata, accoppiava in tutte le cose una somma diligenza

sforzi delle mie commensali, le quali s'ingegnavano che

d'età molto avanzata, le tre figlie, e spezialmente

è costume di parlarsi le cause in ruota, ma

conservato l'ufficio, transiggendo le pretensioni fiscali, collo sborso

Urbano VIII, ch'escludeva le femmine nella successione de

delle femmine; ma eziandio le alte preminenze e sovrane

altre città del regno, le quali ne' seguenti anni

ne' seguenti anni, secondo le occasioni, mi eran commesse

fornire di migliori mobili le mie stanze e, di

passare a Pettersdorf con le genti di casa, le

le genti di casa, le quali ivi aveano non

mercedi, se mai per le loro mani un affare

con tali persone imperite (le quali erano volentieri entrate

per regolare nell'avvenire le cause ecclesiastiche del regno

al modo di trattar le cause ecclesiastiche, e che

si concedevano al giudice, le quali, se bene con

quietare quel regno e le coscienze de' Siciliani, se

a' reggenti, poiché, fra le altre doti che adornavano

maraviglia sapeva imitar bene le parti d'un valente

qual dovesse in tutte le maniere finirla con accordo

trattato de' Rimedi contro le scomuniche invalide e della

che non passasse per le di lui mani; e

rinunciassero all'arciduca tutte le ragioni che aveano sopra

la monarchia di Spagna, le minute dell'istromento di

dal Plekner, sicome me le mostrò originali secondo le

le mostrò originali secondo le quali si stipulò l

diplomatico d'Italia. ¶ Fra le altre doti che adornavano

quale egli pazientemente tollerava le strettezze di sua casa

divoto e fedel vassallo, le alte preminenze e sovrane

de' re di Napoli, le quali possono legittimamente in

preghiere con brevi parole: le prime furon da me

mia persona, in tutte le occasioni, benefico e cortese

a Sua Eccellenza note le cagioni di tanti romori

l'avea scritta perché le fosse piaciuta; poiché, così

sembravano temerarie ed ingiuriose le prediche del padre Casini

pregandolo ancora, se mai le sue gravi occupazioni il

riferito a Sua Maestà le mie discolpe e quanto

che ben mostrava, per le cose recondite e nuove

vi avea scorte, che le fatiche dovettero esser lunghe

gli ossequi fattigli, e le raccomandazioni che l'Argento

maggiori. Sicché, da tutte le parti ricevendo grate accoglienze

rinnovare nella lor memoria le mie domande, le quali

memoria le mie domande, le quali erano o di

l'arbitrio di tutte le cose; sicché io, per

Clemente Doria, sovente replicava le mie suppliche, alle quali

col referendario Plekner, oppure le sere in casa del

di Dante, e scoprirci le bellezze di quel poeta

si prese ad esporre le Meditazioni ed i Princìpi

il quale finalmente, esposte le mie suppliche ed estremi

nuove doglianze e querele, le quali certamente non si

Albani gli avrebbe somministrato le spese per la stampa

essi stampassero e divolgassero le loro confutazioni — scrivessero pure

natural difesa, che tutte le leggi permettono a gli

chiudersi in monastero. E le monache, in nome della

e che tentavano tutte le vie per ruinarmi, e

radunanza d'amici, che le sere si univano in

all'Imperadore, ch'empivano le secreterie ed i tribunali

e desideri. ¶ Quindi sursero le strane voci e fantasie

spagnolo, al quale, se le moderne rivoluzioni di cose

esser impossibile; poiché, per le altre gravi cariche che

volle che, in tutte le maniere, l'accettasse. E

volta gli furon portate le polizze del pagamento, avesse

della sofferta burrasca, o le troppe carezze del Maffei

tal provvista passare per le mani de' Spagnoli, i

patrimoni; così si scemavano le speranze de' nazionali di

e favori, e raccogliere le miche che cadevano dalle

opera era da tutte le nazioni ricercata ed avidamente

forensi e' goffi canonisti le tenevan ingombrate, e le

e “Due Porte”, alleggeriva le mie tetre e malinconiche

stampatori, i quali tenendo le loro stamperie nelle pubbliche

il peso di ottener le licenze rimase al Vitagliano

io dovea somministrar per le spese, e poiché il

errore occorso. ¶ Ma poiché le sue occupazioni non permettevano

puro e limpido, che le sue lettere, ancorché familiari

quale mi furon rese le grazie, accompagnate con un

credere che io deridessi le particolari divozioni de' loro

di altro in tutte le piazze e contrade, nonché

pian piano a dileguarsi le calunnie, che da' frati

andava a' tribunali, trattava le cause che occorrevano, andava

di mestieri. Ma per le strade vedeva affollar la

il viso, e voltatemi le spalle se n'andò

il peso d'ottener le licenze non s'appartenesse

ricevuta nel regno, e le regole stesse dell'Indice

passo, e già sentivano le minacce di que' curiali

maggior riverenza a' numi, le maggiori empietà e scelleratezze

loro reami perniciose superstizioni, le quali pongono in balìa

e già vedeva crollare le prime colonne nelle quali

Ed, o fosse perché le materie ecclesiastiche e giurisdizionali

monaci ne aveano empite le province e tutti i

dover prendere nel partire le fedi della sanità, quell

poiché allora erano accadute le brighe pel duello tra

ne parlavano, che me le portò a leggere. Ed

in testa in tutte le maniere volermi scomunicare, dicendo

disgrazia era stata che le voci maligne eran precorse

ma unicamente per rischiarare le cose oscure ed ignote

di Napoli, e sostenere le supreme regalie ed alte

di Sifuentes, che faceva le veci del camerier maggiore

di che io ne le resi molte grazie, mostrando

fino i passi e le parole, ed inventare tante

colla quale poteva smentire le tante calunnie sparse, tacque

nascosta, osservando solo dove le cose andasser a terminare

leggerla, e che non le dispiacesse; anzi che sovente

che non così fosser le cose, com'io l

ereticale, ma perché, secondo le loro massime, la credettero

così perché non espongono le loro censure a gli

separatamente manifestare quali fossero le proposizioni scismatiche, empie, ingiuriose

qualificatori di dar fuori le loro censure, ed a

additare, una per una, le proposizioni che qualificano per

di aver nelle mani le censure fatte da' qualificatori

di aver in mano le censure de' qualificatori, onde

averle. ¶ Essi, in qualificare le proposizioni, si han fatto

fare; così sapessero far le corti de' principi, e

diritto ed a torto, le sue intraprese, così sapessimo

trattato De' rimedi contro le proibizioni de' libri che

essi presa conoscenza; disposi le cose in maniera, scrivendo

parte. Ed essendosi destinate le giornate per trattarsene in

tanta grazia che, se le vicende delle mondane cose

col progresso del tempo le occupazioni del foro mi

acquistato qualche merito (per le fatiche a pro di

dietro di lui, seguendo le sue orme, acquistai anche

stato, sicome soglion apportare le mutazioni di nuovo dominio

grande spirito e, se le forze fossero state eguali

munificentissima. La quale sopra le mie spalle appoggiò la

contrastar col fisco sopra le tenute delle terre di

voti tiravan a sé le sentenze degli altri suoi

d'aver prima esercitate le medesime cariche. Ebbi io

Codice teodosiano, e secondo le regole prescritte ed avvertite

a residenza, anzi fino le pensioni del regno, non

sopra la materia beneficiaria, le quali emularono le due

beneficiaria, le quali emularono le due altre dotte scritture

proposito e più agiatamente le cose ecclesiastiche, ed a

ecclesiastiche, ed a conoscere le tante sorprese che si

dimostrare con maggior evidenza le usurpazioni ed attentati e

a più fortemente resistergli. Le investigazioni delle quali cose

che io maggiormente stendessi le mie conoscenze e toccassi

toccassi più a fondo le origini, onde tante contese

arenosi fondamenti si appoggiassero le macchine che la Corte

stato delle cose e le origini di tante mutazioni

gli abusi seguìti e le tante corruttele ed attentati

suoi princìpi, ma secondo le occasioni di esaminare alcuna

vivere e morire fra le braccia de' suoi figliuoli

delle lor cause. Fra le quali pervennemene una che

pervennemene una che, per le forti e strepitose contenzioni

prestazione delle decime, che le voleva ecclesiastiche e dovute

tanti abbagli presi, confondendo le decime ecclesiastiche colle baronali

pretendeva divisori di ambedue le giurisdizioni. Io che difendeva

d'un fiume che le dividea, e feci conoscere

ed avvocati d'ambe le parti, andato su la

scoverti i sofismi e le fallacie, si ponesse in

i confini che dividevano le giurisdizioni essere i naturali

de' tribunali, tenendo sopra le spalle il grave peso

vindemmiali, come più lunghe, le quali io, lontano dagli

trasferendo a “Due Porte” le mie villeggiature. ¶ Erasene in

quali, non potendo soffrir le spese della lite, fu

alcuni, che ivi aveano le lor ville i due

venderono; ed io, detratte le spese e le fatiche

detratte le spese e le fatiche da me fatte

mio fratello, mi presi le case di “Due Porte

non io, che oltre le occupazioni del focirc(ô

ô)ro avea sopra le spalle quest'altro peso

altri che io tessessi le vite de' giurisconsulti napolitani

in emendare e corriggere le copie, differendo di farlo

che potesse leggergli, poiché le sue gravi e continue

che lo stomaco e le visceri eran viziate. Presi

e canonisti: ivi erano le opere di Andrea Alciato

studi avanzava sempre più le mie conoscenze; e, sorta

appariscenti ed estrinseche dimostranze, le quali erano da riputarsi

con maggior divozione, che le Confessioni di sant'Agostino

parlare in pubblico, con le porte della ruota aperte

il suo maestro, poiché le allegazioni di questi erano

legali io avessi avanzate le mie conoscenze e fatti

nelle difese del foro; le quali avendogli io sempre

causa, imitando, per quanto le mie poche forze comportavano

m'importava poco che le prime allegazioni dell'Argento

miglior ordine e disposizione le sue parti, né cotanto

ogni argine, diffondeva ampiamente le sue copiose acque da

loro compatriotti delle consimili. Le quali, ancorché non di

alcuni Leccesi, che furon le prime ad esser da

feudali, ma di tenute, le quali nel regno di

fossero introdotte nel regno le tenute (e dimostrare che

nelle ultime volontà) per le quali non s'induceva

maggiori si eran introdotte le tenute sopra i feudi

tenute sopra i feudi, le quali doveano riporsi nell

dettami della medesima, regolavano le lor difese e formavano

lor difese e formavano le loro allegazioni. ¶ II ¶ Mentre

fece ch'io leggessi le opere del Cartesio, spezialmente

opere del Cartesio, spezialmente le di lui Meditazioni, i

me stesso maggiore, per le tante belle scoverte e

di dover drizzare tutte le conoscenze fisiche e naturali

sottoposta a varie vicende; le quali accadendo, non devon

concatenazione degli effetti con le loro più immediate cagioni

che vi consumai, e le fatiche e gli incomodi

bocca e di tutte le parti che compongono il

e la riminiscenza, e le cagioni onde soventi venisse

ne venivan gl'insogni, le illusioni ed altri vani

sapere per qual cagione le nevi, che cadono nel

istituire fra noi, tra le domestiche pareti di quella

dov'egli finiva, cominciar le mie lezioni, intendendo di

tutti i regni e le province di Europa, nulladimanco

avesse potuto minutamente avvertire le vicende ed i vari

per sapere gli autori, le occasioni, il fine, l

De augumentis scientiarum, fra le cose desiderate ripone una

io la soffriva per le cose nuove che vi

e de' rettori che le governavano. Questi secoli fra

ne gli avea suggerite le notizie, della quale nemmeno

compilazioni greche e fra le innumerevoli Novelle degli altri

resolo, o si riguardano le persone, ovvero i beni

Decreto, al Codice emulavan le Decretali, alle Novelle le

le Decretali, alle Novelle le tante Estravaganti e nuove

lavoro, ed ancorché, crescendo le occupazioni del foro, finisse

Non vi aggiungeva allora le tante persecuzioni, patimenti e

letterati, ma molto più le buone lettere; ed amante

l'Imperio romano distese le vittoriose sue armi), procurai

apprendendola da Tolomeo, secondo le tavole ed esposizioni del

efficaci mezzi per intendere le origini ed i cangiamenti

tali autori e sopra le Pandette di Giustiniano, le

le Pandette di Giustiniano, le di cui leggi, secondo

allor modo di comprarmi le sue opere, ché le

le sue opere, ché le credea molto rare e

mio amico, che avea le opere priori, me le

le opere priori, me le prestasse. Sicché posi ogni

nelle case de' lettori le Istituzioni di Giustiniano per

Alla quale incamminandomi per le volgari e trite vie

mio maestro avessi appreso le Istituzioni di Lancellotti di

e semplici, per isfuggire le tante vane ed inutili

me fin allora ignote, le quali, poi, col tempo

da lui cominciò per le nuove leggi la nuova

amministrazione de' sacramenti e le altre cose sacre e

riguardando la religione cristiana: le quali due religioni erano

giovane, ove sono racchiuse le costituzioni de' principi cristiani

libro del quale racchiude le costituzioni a questo diritto

Codice di Giustiniano e le tante sue Novelle a

Novelle a ciò riguardanti, le altre compilazioni greche seguite

suoi successori, e spezialmente le tante Novelle di Lione

di tanti altri, per le quali è manifesto che

imperadori era stato, per le loro leggi e novelle

che andar vagando sopra le vetuste ed antiche romane

di tutti, per conoscere le origini, le occasioni e

per conoscere le origini, le occasioni e le maniere

origini, le occasioni e le maniere di tanti e

lume non meno per le cose canoniche riguardanti la

la Chiesa, che per le civili appartenenti all'Imperio

Imperio, e per conoscere le origini ed occasioni delle

conferendo io coll'Aulisio le cose ivi lette ed

ricerca che io con le debite lodi non debbia

con indicibil piacere leggeva le di lui opere; e

a questo fine compilate. Le quali lessi tutte con

essere verissimo: che tutte le conoscenze non men metafisiche

favore di prestarmigli. Lessi le Vite de' filosofi di

primo che mi scovrì le bellezze del Petrarca e

di piacermi in tutte le sue parti, sicome dapoi

e de' popoli che le componevano a que' antichissimi

attenzione. A questi aggiunsi le prose del Bembo, i

sciroppi ed acquette con le divozioni e detti de

salmi, la lasciai con le sue percantazioni, né più

per l'avvenire regolare le ore de' miei studi

interpretare, insegnare ed esporre le leggi ed i canoni

forensi, inetto nel parlar le cause nelle Ruote e

scovrii al carissimo Spinelli le mie sciagure d'aver

avere reiterate più volte le raccomandazioni, volle che altri

per esempio da imitare le virtù forse da me

perché, trovandomi ritenuto fra le angustie d'un castello

con la mente tutte le mie passate gesta, possa

a detrarre e malignare le mie azioni, intendo che

l'avarizia e tutte le umane scelleratezze abbiano date

umane scelleratezze abbiano date le ultime prove; sicché a

vani ed inutili, e le preziose ore del tempo

probi, né per illuminare le nostre menti nelle cognizioni

esalassi l'anima fra le braccia della mia cara

poterono tosto dileguarsi per le nuove e più solide

ripieni d'inutili questioni, le quali non solo niente

non solo niente rischiaravano le Istituzioni piane e semplici

dell'imperadore Giustiniano, per le civili e, per le

le civili e, per le canoniche, quelle di Lancellotto

di Lancellotto, ma tutte le confondevano ed oscuravano; e

oscuravano; e se io le leggi ed i canoni

o canonico, o non le trovava affatto, o pure

trovava affatto, o pure le ravvisava tutte mal a

originali e con comunicare le mie difficoltà ad altri

Spinelli, erudito in tutte le scienze, e che nella

quale avendo io esposte le mie confusioni nelle quali

Napoli, profondo in tutte le scienze ed ornato non

di quella università, spiegava le più difficili materie di

ivi concorrevano ad apprender le leggi civili. ¶ Io, se

particolari note e sposizioni le illustravano, che a' scritti

tralasciare lo studio sopra le Istituzioni di Giustiniano, coll

olandese, il quale, oltre le note, avea con dotti

ed accurati Commentari illustrate le Istituzioni di Giustiniano, — soggiungendomi

per risolvere a' scolari le difficoltà che l'occorrono

l'istoria romana e le varie vicende di quell

onde Giustiniano avea composte le sue Pandette, e le

le sue Pandette, e le costituzioni de' principi, onde

se non si sapevano le occasioni perché furon date

quali a Costantino precedettero, le quali formano un'altra

ed in gran parte le opere. Fra questi moderni

ch'egli riponesse fra le cose più ardue l

di proseguire più oltre le loro ricerche, poco curando

Per isporre con esattezza le costituzioni non men numerose

e verbose degli imperadori — le quali, da Costantino Magno

nel Codice teodosiano, e le altre proprie che poi

e penosa. Dovean ricercarsi le opere che ci lasciarono

con distinzione e chiarezza le leggi e costituzioni di

fatto ricerche stupende sopra le medaglie e monete antichissime

Romani; intendono a maraviglia le monete che si sono

greche d'Italia; sanno le romane, quali fossero le

le romane, quali fossero le consulari e le tribunizie

fossero le consulari e le tribunizie, quali degli imperadori

e dell'Egitto, sopra le quali l'Imperio romano

pomposi apparati e feste, le quali avrebbero dovuto, se

cortesia, procuravano che io le vedessi tutte, con ogni

prima, mi tolse tutte le forze riducendomi in istato

della famiglia Benavides; tacqui le mormorazioni che s'intesero

il principe Trivulzi che le manifestasse la vera cagione

dagli amici colà lasciati, le miserie vieppiù crescevano, senza

quale avrebbe maggiormente rialzate le stamperie di Venezia, e

emendare. I manuscritti furono le note, correzioni e nuove

il quinto tomo, con le varie critiche ed apologie

dove andassero a terminare le cose d'Italia. Quello

altro tomo, — pensò adoperare le solite arti maligne, per

a vicenda si cambino le mogli e si mescolino

mogli e si mescolino le stirpi e le schiatte

mescolino le stirpi e le schiatte. Il gesuita confessa

al qual niente piacevano le ipocrisie, ed in suo

deridevano nelle loro conversazioni le tante confratanze de' secolari

erano in Venezia, e le particolari devozioni a' loro

i loro nomi, con le più minute circostanze de

de' rei, e fino le minute circostanze de' loro

con vigore e chiarezza le supreme ed alte loro

occasione di maggiormente arricchire le sue stamperie d'un

e commendata. Dopo resele le dovute grazie, lo pregai

l'abate Conti. Sonate le tre della notte, ciascuno

nulladimanco, non essendo ancor le botteghe tutte chiuse, la

ed accorrendo da tutte le parti maggior numero di

instabili e volubili fossero le umane vicende e quanto

del papa, sapendo tutti le persecuzioni che m'eran

il meglio che potevano le mie scritture e robe

furono gettate al vento le mie parole e preghiere

posto in barca, verso le cinque ore della notte

piegarlo. Ma dapoi, lasciate le lacune e navigando incontro

che non avean potuto le mie preghiere) lo arrese

giunse se non passate le due ore di notte

di Roma, tessuta per le mani del nunzio e

si tien conto che le mogli, le figliuole, le

conto che le mogli, le figliuole, le sorelle e

le mogli, le figliuole, le sorelle e nipoti de

i fili per ordire le insidiose lor reti. E

suo potere, siccome tutte le altre mie scritture, robe

il mio denaro e le scritture, e sopra tutto

a prendermi, avendole rese le dovute grazie gli risposi

che abbia rivolte tutte le sue insidiose macchine contro

a gran compassione per le mie parole, e considerando

sopraintendente generale delle finanze, le sere, portarsi in sua

sollecitudine ed accuratezza, me le trovò prossime al palazzo

passaggio, brevemente gli narrai le mie disavventure. Ed entrati

si fosse, o che le lettere mie e dell

prima che si avessero le risposte alle lettere scritte

da' flutti marittimi, che le rende salse, ed il

riflusso del mare non le desse moto, certamente che

i Veneziani stessi, spezialmente le donne, i quali non

classi marittime, e per le navi fluviatili agevola il

ottobre, prolungandosi in Italia le villeggiature per tutto il

amenità di quelle campagne, le quali non mi sarebbero

trattato, cominciarono ad usar le solite lor arti, per

dileguare l'altre imposture, le quali per manifestarle, non

di novembre, navigando, passate le lacune, per l'Adige

alcuni piani paludosi, e le possessioni non aver altri

Poiché, aggiunte a ciò le soverchie carezze e le

le soverchie carezze e le profuse tavole, che il

nelle quali potei compire le due dissertazioni, avendo a

origine greco, avea per le mani un'opera, dove

di Celio Rodigino. Fra le sue opere io prepongo

stanze da me prese, le quali io avea già

trascrivere in buon carattere le dissertazioni, che avea composte

E prima di pubblicarle le feci leggere ad alcuni

Repubblica, così avea adempite le parti non men di

Si dileguarono per ciò le calunnie, che s'erano

sciocchi nel tessere imposture, le quali presto si sarebbero

signore, d'avere ricevute le sue armi nel Regno

e Siciliani han tralasciato le armi ed ogni militar

Napolitani, questi mi mostrarono le nuove monete d'argento

la mia persona non le sarebbe riuscita inutile. ¶ E

mentre si stavano attendendo le risposte non men da

cortesia e gentilezza, fra le altre cose mi disse

ed efficacia avea prese le mie parti non men

di buon animo, poiché le cose s'erano incamminate

que' gentiluomini di continuarmi le grate lor accoglienze, ed

al Sanfelice correva per le mani di molti e

si discorreva o sopra le nuove opere che si

gentildonna, quanto avvenente per le fattezze del corpo, altrettanto

libri in Ginevra, per le cui mani passava la

io l'avea mandate le giunte, le correzioni ed

avea mandate le giunte, le correzioni ed illustrazioni che

a' diritti de' principi, le variazioni o cangiamenti non

che a picciole cose, le quali non altererebbero la

quel giovane principe come le veniva più acconcio, non

un cardinale, che tutte le raccomandazioni di qualunque regio

Pisani, al quale, ratificando le mie promesse, dissi che

e tanto più che le mie stanze erano nel

alcuna. Dove feci trasportare le mie scanzie de' libri

discreto di non incomodar le genti di sua famiglia

il Pisani, che sopra le sue forze aveasi addossato

questo mio infelice stato, le più estreme ed inudite

sperimentai il contrario, poiché le continue nebbie, e sovente

continue nebbie, e sovente le dirotte piogge mi rendevano

di serrarla e portargli le chiavi, affinché ognuno da

l'Italia e Fiandra, le miserie eran cresciute insieme

i prezzi delle robe, le piggioni delle case, i

si condussero a prendere le acque di Carlspak in

case; e che, se le cose cambiassero aspetto, non

scure che recise tutte le mie speranze. Sicché mi

stupidezza, venisser a mancarmi le più forti colonne, ond

propri occhi a vedere le miserie presaggite; ciascuno dalle

afflizione delle mie ospiti, le quali né potevano esser

inverno; ma sempre più le cose peggiorando, e pensando

nel quale eransi ridotte le cose, che non pativa

profonda dottrina in tutte le più serie scienze che

vero, forse ne manifesterà le vere cagioni. ¶ Intanto, io

E la gratitudine che le devo e gli obblighi

e gli obblighi che le professo, mi costringono ad

lunghezza di tempo, né le tante persecuzioni, angosce e

cancellar dalla mia mente le sublimi virtù sue ed

l'affezione che io le porto, non m'inganni

con indefessa applicazione regolare le cose domestiche ed attendere

altri giorni festivi cessavano le opere manuali, ed era