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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Pietro Metastasio, Giustino, 1713

concordanze di «le»

nautoretestoannoconcordanza
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tal opra spedito raggiunse le navi imperiali a mezzo
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noiosa calma che immobili le rendeva. Giustino, udito l
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nemico ¶ Non possa apparecchiar le sue difese, ¶ Che'l
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sopra l'aste, su le nostre antenne ¶ Si poserà
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tempo ormai che su le curve navi ¶ Vi riduciate
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tuo potere immenso ¶ Anche le forze dell'Italia tutta
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l'onda del mar le terre chiude, ¶ Anzi dove
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e morti ¶ Che, mentre le città vuotano e i
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entro la reggia; ¶ Che le cure del regno e
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come sì tosto ¶ Cangi le voglie altrui! ¶ Come in
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tu rasciuga, ¶ Rasciuga pur le luci, ¶ Ch'io spero
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E del consorte suo le voglie regge; ¶ E se
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un suo cenno solo ¶ Le stridule procelle ¶ Tutte d
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mesto pianto ¶ Bagni così le pallidette rose? ¶ Forse le
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le pallidette rose? ¶ Forse le fiamme ascose ¶ Si destan
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E qual subito evento ¶ Le apportò tal dolore? Io
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deggio far giammai che le sia grato. ¶ AST. Di
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fe' motto, ¶ Se tanto le spiacea la sua partenza
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egli n'ha su le mondane genti; ¶ E se
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Giardino. ¶ giustiniano solo. ¶ Fra le più gravi e più
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che in Italia andar le nostre genti, ¶ Fia buon
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noi nemico ¶ Facilmente assalir le nostre schiere. ¶ Farem però
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a lui toglie e le fatiche. ¶ E non men
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in luogo alcuno ¶ Lasciar le cure che'l mio
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Per compiacere a voi le fia concesso. ¶ TEOD. Se
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ho sospetto ¶ Che non le turbin mio malgrado il
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Vuo' che or or le narriate il mio volere
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miei detti ¶ So che le recherò tanto piacere ¶ Quanto
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si potranno ¶ Pria celebrar le desiate nozze ¶ Che sia
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Parmi già di smarrir le mie speranze. ¶ TEOD. No
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la vittoria ottenne. ¶ Già le veloci antenne ¶ Del nunzio
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Pupille belle, ¶ Il ciel, le stelle, ¶ La sorte, il
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porto fedele ¶ Pieghi stanco le lacere vele, ¶ Il furor
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sì chiara ottenne ¶ Che le presenti vede ¶ E le
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le presenti vede ¶ E le future e le passate
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E le future e le passate cose. ¶ TEOD. Non
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l'umane cose, ¶ Su le quali scendendo il primo
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che non puote ¶ Render le degne grazie a tanto
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toglier dal mondo ¶ E le immagini sacre e il
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il culto loro: ¶ Irriteran le sottoposte genti, ¶ Mentre imporranno
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Italia, e nuovamente ¶ Confonder le sue leggi e i
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taceranno in lei tutte le risse ¶ Della romana Chiesa
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delle divine menti; ¶ Già le future genti ¶ Nel suo
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Dal più profondo sen le sue tempeste. ¶ Mira qual
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Che fanno intorno risonar le arene. ¶ SOF. Di mie
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oppressi spirti. ¶ Giustino, apri le luci, ¶ Deh rimira il
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Ch'io sosterrò sopra le braccia il peso, ¶ E
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follia t'assale? Apri le luci. ¶ SOF. Ah, chi
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me infelice! ¶ Queste son le mie nozze e i
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i lieti giorni, ¶ Queste le pompe, questi i miei
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lascia, Asteria, lascia ¶ Che le medesim'onde, ¶ Che della
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il mare, e tu le vele ¶ Scindesti in mille
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guardo doloroso invio, ¶ Su le pietre, sul suolo, in
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flutto, ¶ Aprir ver me le scolorite labbra, ¶ E dirmi
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morte un maggior duol le toglie? ¶ Ah no, ciò
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col capo onde levò le piante, ¶ L'umor soverchio
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sventurati amanti! ¶ Queste son le speranze e l'ore
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piangete. ¶ Così, fallace Amore, ¶ Le tue promesse attendi? ¶ Poiché
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nella prima etate, ¶ Quando le destre irate ¶ D'acuto
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il fulgore ¶ Per entro le procelle ¶ Traea gli avari
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E una capanna umìle ¶ Le genti alimentò. ¶ Poiché le
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Le genti alimentò. ¶ Poiché le regie soglie ¶ Calcò l
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vostra sposa, ¶ Ché ormai le sarà giunto il nostro
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indietro a noi restar le arene ¶ Di poco tratto
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venti amici; ¶ Sicché restar le nostre navi immote, ¶ Se
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Se non per quanto le agitava il mare, ¶ Che
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all'onde, e dà le vele al vento, ¶ Ché
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procella; ¶ E poc'anzi le garrule cornacchie ¶ Ivan correndo
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mare, ¶ Sempre distinto per le bianche spume ¶ Che rompendosi
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L'arbore infranto e le divulse antenne; ¶ E il
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in parte ¶ Di Durazzo le rocche e l'alte
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ed il veleno ormai ¶ Le avrà tolto per certo
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CLE. Una bevanda tepida le porsi, ¶ Che provocò lo
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provocò lo stomaco e le fece ¶ Rendere al suol
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amor sempre nemica, ¶ Che le fa rigettar ciò che
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cenno. ¶ TEOD. Dunque unite le destre in segno certo
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di pietade almen per le mie pene. ¶ TEOD. Sovrano
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ho cura. ¶ Perché chi le sue voglie non trattiene
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in un co' regni ¶ Le cure accresce ed il
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non vorrete. ¶ Col rifiutar le nozze di Cleone, ¶ Esser
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affanni ¶ Passando de' piacer le brevi fila, ¶ Un momento
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brevi fila, ¶ Un momento le strinse, e fe' di
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fra i nembi e le procelle, ¶ Ma di Zefiro