Hans Tuzzi, La belva nel labirinto, 2017

un passato milanese a lei estraneo. Lo sapeva bene

ballavano vicini vicini, e lei gli strofinava la coscia

A casa mia?» chiese lei in un sussurro profondo

la sua Ford Escort. Lei gli passò una mano

cercava di riacquistare equilibrio, lei, ecco, fece una cosa

aperto, lo sa anche lei». ¶ «Però qualcuno, sul bordo

prego la Madonna per lei... Ah, sì, scusatemi. Come

Non lo so. Certo, lei era sempre a fare

acqua, si dice, ma lei, brigadiere, la Carmen era

vostra. Come? Samantha? Anche lei campana, o forse lucana

Mi parli di... Carmen. Lei non era là, la

entrava era esentasse. ¶ «Ma lei con Grieco era amico

verificare alcuni nuovi elementi. Lei come si chiama?» ¶ «Inés

bello – è andato con lei, e l’altro ce

fase, nessuno meglio di lei sa come muoversi. Le

e amen». Tossì. «Ma lei, inter nos, che idee

bufala? Ah, già, sì: lei non si fa mai

un piacere parlare con lei: viva Verdi!» ¶ «Chi? La

sono per bene, loro». ¶ «Lei invece è per male

non voleva insieme a lei?» ¶ «Non voleva farsi fotografare

e io capisco che lei vorrebbe tagliare breve, quando

Che era lì con lei, capisce? Ma quanto ti

per Carmen, ma insomma, lei l’ha presa bene

Pasqua era il 19 aprile: lei ha visto Achille dopo

e più atletico di lei, che già di suo

è ragione per cui lei debba aver paura, ma

di affaccendarsi in cucina, lei scartabellò nella memoria: ¶ «Se

mugolare, più che cantare, lei, e intanto rigirò le

fatto a meno anche lei. «Invece, sì, in tutte

germani?» borbottò lui, mentre lei serviva in tavola. ¶ «Certo

in tavola. ¶ «Certo» disse lei, «l’incantesimo delle rune

Ma la ragazza, no: lei, nessuno dei due aveva

morta una identità certa. ¶ «Lei, Melis, è di quelli

famigliari. E, sempre se lei è d’accordo, non

e s’illuminò: «Eh, lei degli inglesi c’ha

sono impegnati a cercare, lei conosce tanta gente... Vedremo

Certo, un uomo come lei, brigadiere, me lo lasci

forse, fra scapoli... O lei è sposato?» ¶ «No, non

giovane era maschio?» ¶ «Quanto lei, a vederlo, e altrettanto

indagine». ¶ Erano rincasati tardi – lei, poi, dopo aver sterilizzato

credo?» ¶ Lo sguardo di lei scintillò: «Dicono che l

andare a letto» corresse lei, accarezzandogli la gamba con

aveva cercato quella di lei, e come ridesti a

flusso di parole di lei. «Da quel che lei

lei. «Da quel che lei dice, e dai libri

non credo proprio che lei capisca. Lei non ha

proprio che lei capisca. Lei non ha mai partorito

di Mezzo. Boh! E lei, signora, chi sta cercando

detto di salire». ¶ «Ma lei chi cerca?» ¶ «Io...» si

da casa da venerdì. ¶ «Lei è la cameriera, ho

voleva un medico, e lei aveva scosso la testa

il giorno prima. No, lei non aveva detto dove

dopo. Sì, certo che lei si era preoccupata, lei

lei si era preoccupata, lei sì, e aveva telefonato

della cosa – e così lei era tornata a casa

lascerà ricevuta. E se lei dovesse ricordare qualcosa, non

cacciò un sospiro profondo: «Lei al primo anno di

Ferrini stanno controllando. Purtroppo, lei non teneva diari. Il

è, a ’sto monno». ¶ Lei lo considerò, perplessa. Che

ne sapesse la cameriera. ¶ «Lei ha nemici?» ¶ Gregorio Lucantoni

E si attuano, ma lei lo sa meglio di

è sembrato che fosse lei a suggerire l’idea

fra lui e Petra. Lei non ha riconosciuto lui

sfuggita di mano. Per lei è ancora più doloroso

caffè, posò la tazza. «Lei in passato ha avuto

sono laziale, di Genzano. Lei è mai stato a

nella verde Brianza. ¶ «Ma lei è romano» disse stupito

che qui potevo trovare lei, e che lei forse

trovare lei, e che lei forse sa dov’è

preferirei parlarne con lui». ¶ Lei gli rifilò la stessa

la carne di pecora, lei aveva tutta l’aria

rose su fondo nero. Lei colse lo sguardo: ¶ «Oh

a Colonia Muzzese, da lei amabilmente ribattezzata Eau de

e complicità reciproche. Quando lei desiderava sfogarsi di qualcosa

tappezzeria di seta biancazzurra, lei il capo appoggiato a

debiti di gioco?» chiese lei. «Quelli non figurano sul

una fine orrenda. Perché? ¶ Lei si concesse l’ombra

e portare dei fiori?» ¶ Lei ebbe una risata gorgogliante

come quello dove va lei, un...» ¶ «Un maneggio con

la poltrona: «Buon compleanno». ¶ Lei lo squadrò stranita: «Ma

limato ogni sfrido. Per lei aveva acquistato d’impulso

invito a cena» disse lei, baciandolo. ¶ «No, preferirei restare

mezz’ora in frigo. Lei non affrontò l’argomento

Italia moderna di Candeloro, lei i racconti postumi di

lo aggiungo io» sussurrò lei. ¶ «... e pensavo che i

è proprio così» disse lei, una mano sulla spalla

rende impotenti» l’avvisò lei con interessata premura. ¶ «Sopperirò

per quanto ne sapeva lei. Del resto, aggiunse, la

Era fatta all’antica, lei» aggiunse passandosi una mano

non...» ¶ «Su, su che lei sa tutto, Colnaghi». Gli

Lucantoni, non dimenticarla. Però, lei non aveva tarocchi al

per gli altri». ¶ «Quando lei dice che Stracuzzi non

crescente». ¶ «Mi faccia capire: lei sostiene» disse piano Lapolla

Scosse la testa: «Fanatici. Lei che ne pensa?» ¶ «Dei

studiò di sottecchi Melis: «Lei sa qualcosa che non

calzini, vado nudo pede. Lei, invece, che dovrebbe predicare

E bianchi, magari! ¶ «Ah, lei è nato a Porta

Ma che c’entra? Lei è troppo alterato, non

obiettivo!» ¶ «Sì, forse. Ma lei sa quanto me che

io...» ¶ «Non ho detto lei, dottore. Ho detto qualcuno

Licastro abbia ragione, ma lei non escluda nessuna pista

come lo ha chiamato lei. È un moltiplicatore delle

dello zoo?» gli chiese lei. «Non le belve, ovvio

senza un perché. ¶ E lei: «I pesci che Gesù

parlato di altro e lei lo sa bene». ¶ «Ah

del Viganò disse che lei, quello lì, non lo

ero solo, come con lei adesso, be’, lo confesso

posso parlare... ah, è lei. Bene. Per favore, può

Philadelphia. Come? Oh, questo lei non era autorizzata a

Prendi gli accademici» rispose lei. ¶ «No, certo: ma sono

tetto di spesa che lei poteva permettersi per questi

piccoli lussi. E, mentre lei li sfogliava attenta: «Cosa

sì misericordioso, ma giusto. Lei, funzionario di Pubblica Sicurezza

ironia, ma temo che lei non abbia l’autorità

della città nella quale lei si spende a far

Ma forse, da agnostico, lei preferisce parlare del caso

leggi della necessità. Forse lei è un homo œconomicus

che questo provocasse in lei qualche apprezzabile reazione. ¶ «Vorrei

incanaglita non poco. Ma lei perché è qui? È

perché è qui? È lei che mi ha telefonato

è un equivoco: forse lei è qui per mio

ottima famiglia. Ha figli, lei? No? Ecco, vede? Lei

lei? No? Ecco, vede? Lei non sa nulla: è

Che poi, mi dica lei se ha senso definire

I giapponesi, invece, come lei sa, sotto quella superficiale

E tuttavia, non crede lei che un negro di

più povero dei contadini. Lei lo sa che acingano

io e lo sa lei, questo mondo è fatto

voce bassa il vecchio. ¶ «Lei è un soldato, capisco

quello potesse aprir bocca: ¶ «Lei crede che, militare e

conosco i poliziotti come lei, gente disposta a tollerare

consapevole pazienza? O forse lei ammette che ci possano

solo e profondamente frustrato. ¶ «Lei ha armi da fuoco

questa pistola?» ¶ «Ah, ma lei è proprio un guardia

ordinando un panaché. «A lei di che cosa parlava

nonna, la madre di lei. Nulla. Nulla che potesse

c’era simpatia, fra lei ed Emilio: l’è

al lavoro. Sì, perché lei dirigeva una nota rivista

Si rivolse al ragazzo: «Lei era al funerale, insieme

Enrico, che come forse lei sa ha un anno

venivano, Glauco li conosceva, lei questo lo sa già

a cercarlo, non viceversa». ¶ «Lei non ha idee politiche

il marketing delle religioni». ¶ «Lei ha una religione?» ¶ «Ma

era un giovedì e lei lo aveva portato al

a quell’ora, Glauco...» ¶ «Lei è molto amico di

in macchina, la sera, lei e Glauco?» ¶ «Sarà anche

musica barocca tedesca». ¶ «Capisco. Lei ha compiuto i diciotto

tono mondano alla madre: «Lei guida, signora?» ¶ «Sì, certo

a Basilea, come certamente lei sa». ¶ Accennato un grazie

Melis tornò a Giulio. ¶ «Lei conosceva Petra Lucantoni?» ¶ Cercò

colto, educato, elegante: faccia lei». ¶ «È passato un mese

ma forse questo a lei...» ¶ «No: cavalco anch’io

non ha bandiere». ¶ «Però lei ha avuto una denuncia

del solito. «Ma quando lei fa ’ste cumpariate con

giocatori va bene... Perché?» ¶ «Lei non controlla? No, ovvio

No, direi di no». ¶ «Lei ha un calendario di

spiegò. «E non crede, lei, che ogni colto ragazzo

con suo nipote. Se lei non mi dice dove

lui sto proprio bene». ¶ «Lei conosceva Glauco Stracuzzi, vi

e colori del tappeto. ¶ «Lei era molto commosso». Silenzio

ragazzi dicevano la verità. ¶ «Lei ha la patente?» ¶ «Sì

è un po’ geloso». ¶ «Lei non ha mai accompagnato

furbi sono spregevoli» acconsentì lei, il corpo opimo avvolto

da innamorarsi». ¶ «Di chi?» ¶ Lei sollevò appena le spalle

E invece?» ¶ «E invece lei uccise tutti i suoi

mai reso conto, ma lei gli fece un grande

per disintossicazione dall’eroina». ¶ «Lei non si sente responsabile

uomo sparì. ¶ «Sì» disse lei sfilandosi il caftano e

Ma era cupo, e lei se ne accorse. ¶ «Xe

fisiologicamente terra delle destre». ¶ Lei lo guardò male. «Stavo

Certo che no» replicò lei, portando alle labbra il

da bere. ¶ I figli. Lei e Norberto non li

la trama della vita. Lei, invece, non aveva voluto

breve, alla domanda che lei mi pone rispondo che

che prima abbiano seviziato lei per far parlare lui

per settimane, io e lei, con il dottore sempre

per il mondo. E lei diceva: speriamo che a

invece è toccato a lei, povero angelo, morire a

di un’amicizia fra lei e Stracuzzi? ¶ Per il

su quell’Audi nera, lei ferita a morire soffocata

Sì, so chi è lei» anticipò, «mia moglie e

ai suoi genitori». ¶ «E lei?» ¶ «Ho avuto sin da

questo vi siete lasciati? Lei voleva di più?» ¶ «Ma

ero già all’università, lei doveva prepararsi alla maturità

Iurilli si guardò intorno. «Lei frequenta la Bocconi però

mica questi qui...» ¶ «Secondo lei, Petra avrebbe potuto avere

Questo è vero» convenne lei: «Mio padre raccontava sempre

per essere certo che lei è tre volte spregevole

al corso, laureandi...» ¶ «Perciò lei mi dice che il

se ne prenda cura lei, io...» ¶ «Chi è, mamma

presentò, una seconda volta. ¶ Lei lo fissò turbata, indecisa

di una pugnalata. ¶ Quando lei capì, ebbe un mancamento

chiamano assassini dei tarocchi». ¶ Lei spalancò gli occhi, incredula

testa in un no. ¶ «Lei lavora?» ¶ «Sì, insegno alle

bar: una strana coppia. Lei, settanta passati, rossetto e

stanco, rassegnato. Si sedettero, lei sorrise svagata a Kim

domanda inespressa di Fiorenza. «Lei, mi hanno detto, lo

Eh? Otto omicidi, e lei... Mi dica, lei cosa

e lei... Mi dica, lei cosa fa?» ¶ Per un

fumo, sospirò: «Io con lei non so proprio... Sulla

ce ne vuole, con lei, oh se ce ne

ma senza particolare fortuna: lei non ricordava bene Glauco

quanto le raccontavano, perché lei, Pellissier, non lo frequentava

diverse da quelle di lei. Cioè? Cioè di destra

come interfaccia della CIA. Lei lo sa, io lo

Però devo dirle, e lei certo lo sa meglio

vapori, e ammiccò: «Ma lei è già stato qui

per una lezione, ma lei» e lo indicò, a

mia allieva, a scuola: lei è alla sezione B

contrario, sempre molto puntuale». ¶ «Lei è sempre stato qui

di coincidenze, Melis. O lei non crede alle coincidenze

guardando Ferrini di sottecchi. ¶ «Lei mi chiede se è

italiana, insegnava dal 1953. ¶ «Anche lei siciliano, come il professor

Ma forse, invece, chissà... ¶ «Lei ha ragione, mi scusi

allora. Lo ha scritto lei in un tema. Se

e se non da lei lo avremmo saputo da

cronista attento che collegava lei e Glauco Stracuzzi al

dicendo ai giornalisti che lei ha visto dov’è

Lo ha detto a lei?» ¶ «No, certo che no

ma di Ugo Maria lei si fidava. Si conoscevano

Seduti su una panchina, lei la prese larga: «Sai

alle medie. Poi però lei si è iscritta al

se è rapita» precisò lei, nervosa. Si guardò intorno

come stava, eccetera, e lei...» ¶ «Sì?» ¶ «E lei mi

e lei...» ¶ «Sì?» ¶ «E lei mi ha detto che

Mi ripugna chiederglielo, ingegnere: lei è ebreo?» ¶ La domanda

cucina». ¶ «Prego, faccia pure. Lei è indubbiamente fedele alla

si spalancò. ¶ «Chi è lei?» chiese il ragazzo, camicia

Io? La corte a lei, per usare la sua

è chi sostiene che lei abbia avuto una breve

bocca: ¶ «Oh, è superfluo: lei sa, come lo so

dei luoghi comuni. E lei, quella ragazzina innocente, era

che faccia venire da lei un medico? Immagino quanto

era a Basilea, e lei, visto il mandato, oppose

fa obbligo, perciò iniziamo. Lei, suo figlio e la

a un altro tassista, lei aveva preferito correre l

noi». Cambiò bruscamente tono: «Lei, Palle Bigi, è quella

è chiaro che è lei, l’assassino, Pellissier non

locali stazioni di Polizia. Lei» rivolto a Lapolla, «può

e Glauco Stracuzzi». ¶ «Se lei dovesse descrivere l’ordine

omosessuali, i comunisti?» ¶ Silenzio. ¶ «Lei conferma di considerare gli

Se ne frega anche lei? O è più per

suoi alibi, d’accordo? Lei ha detto che mercoledì

per sempre». ¶ «Quindi per lei possono davvero essere stati

No, dottore, è che... lei oggi pomeriggio non ha

disse piano Lapolla, «che lei è in presenza del

e del magistrato inquirente. Lei è assistito dal suo

suo avvocato. Quel che lei dice viene ufficialmente messo

glielo devo dire?» ¶ «Quindi lei non sa niente di

dell’avvocato. ¶ «Strano che lei non ricordi la busta

ben celata alla vista». ¶ «Lei ha ricevuto pressioni? Qualcuno

No, no» lo sbassò lei: «Qua con tuti ’sti