Umberto Fracchia, Il perduto amore, 1921

alba Behela uscì dal letto ancor caldo per andare

due santi sconosciuti, il letto di ferro, tutto mi

se ne andò a letto e noi rimanemmo ancora

Si sedette sul mio letto, mi guardò e si

niente! ¶ Rotolò giù dal letto. Si reggeva male in

mi gettai, esausto, sul letto. ¶ VI. ¶ Quando, a mezzogiorno

di ricordare di aver letto, non so dove, forse

una forma umana sul letto: un uomo vestito che

e addormentato sul mio letto. ¶ — Sterpoli! — gridai afferrandolo per

sedere sulla sponda del letto e mi fissò attentamente

accanto a lui, sul letto, rassegnato ad ascoltarlo. ¶ — Fratello

era ricaduto bocconi sul letto, le braccia incrociate sul

vada a cercarla nel letto di Clauss per farti

Entrai. Stava seduto sul letto, voltato verso l'uscio

noi due seduti sul letto, noi due vicini, noi

vedevo disteso sopra un letto abbrunato, con questo vestito

abbattè ai piedi del letto, come morto. — ¶ La candela

palpebre. Stavo disteso sul letto, con gli occhi socchiusi

di esser disteso sul letto, vestito, nè il fatto

vedevo a piè del letto, un groviglio nero da

immobili a piè del letto, su quella macchia fulva

che gli servivano da letto. Quando Porfirio si fu

lusinghe. Ma avrebbe volentieri letto un manifesto concernente lo

voltò. ¶ Appena adagiato sul letto il ferito riaprì gli

fra lei e il letto doveva levarsi qualche ostacolo

a sedere sul mio letto. Poi, rimanendo in piedi

dopo Silvio lasciò il letto e prese commiato da

la camera vuota, il letto intatto. Io ritornavo allora

si buttava supina sul letto. Là, con le mani

anzichè coricarsi nel suo letto sola, lassù, in quella

era che un gran letto, poche sedie, uno specchio

sedie, in fondo al letto, appesi ai muri, come

la spinse dolcemente sul letto e l'abbracciò. ¶ — Mi

lume, coricarsi in quel letto, non muoversi più per

ritornò a sedere sul letto accanto a Silvina. Allora

grido si rifugiò nel letto perdendo nel salto le

pensiero che il suo letto di fanciulla era tanto

Pensava che anche il letto di Silvio era lassù

divieti. Buono era quel letto in cui stava coricata

istante dinnanzi a quel letto, udire appena il rantolo

minuti accanto al suo letto e poi se ne

abbandonato solo nel suo letto di ospedale, senza portargli

il tale numero di letto. Avrebbero sfogliato sotto i

esausto cadde disteso sul letto. Rimase così alquanto tempo

sua nera distesa sul letto, poi non potè vincere

sollevato sulla sponda del letto, e si sentiva ora

un cane in un letto di ospedale, solo, senza

vacillò, cadde riverso sul letto e rimase immobile, respirando

di trovare il tuo letto, e mi fecero attraversare

all'altra estremità del letto, e non osò muoversi

in un angolo del letto. Silvio la guardò muto

Silvina era uscita dal letto. Silvio si levò presto

a tenerlo disteso sul letto. ¶ — Silvina! supplicò Soave, giungendo

semibuia, disteso bocconi sul letto, con le gambe e

il principe, sollevandosi sul letto, guardando minaccioso tutto intorno

sopra e sotto il letto, se la calzò con

mobili, rovesciate sedie; il letto in quella stanza fu

rubata! — Silvina rovesciò il letto, buttò all'aria lenzuola

Silvina. Trasportata nel suo letto, riaprì gli occhi, ma

lasciò più il suo letto. Ella teneva accanto a

fossimo intorno al suo letto, e quando ci vide

ai due lati del letto, come i due angioli

Battista stava rigovernando il letto di Casacca dopo averle

raccolti intorno al suo letto, come sempre a quell

si abbandonò sfinita sul letto, disfatta, e tremava. Occorse

la vecchia, curva sul letto, cercasse amorosamente di confortarla

che si sedesse sul letto accanto a lei, ed

va a preparare il letto di Silvina, riordina presto

suo posto accanto al letto, dove Marta aveva già

ad adagiarsi sul mio letto e ad appoggiare il

dormiva profondamente nel suo letto fatto di stracci e

salto a sedere sul letto, subito con la mano

dal dolore, mettimi a letto e fammi un impiastro

e lo trascinò sul letto dal quale s'era

lamentava tutto rattrappito sul letto. Dopo qualche ora si

bene, si accostò al letto dove Perdifiato non la

ammonticchiata in fondo al letto. Prisca si curvò e

ai piedi del suo letto e tutti i diavoli

che aveva accanto al letto. Ma quell'acqua, che

ai piedi del suo letto allargarsi sempre più, e

colla faccia contro il letto e rimase così irrigidito

si rovesciò svenuto sul letto. ¶ Quando Perdifiato fu guarito

sedia è accanto al letto) capisco che si sta

che si rivolta nel letto, e poi percepisco il

sta appena appena il letto, che è di ferro

non lasciavo nè il letto caldo e soffice, con

notti non conoscevo un letto, non potevo distendermi e

cosa di soffice. Quel letto su cui Isacco ora

levai a sedere sul letto, annaspando nell'ombra. Trattenni

di me, tra il letto e la parete, tra

la porta e il letto. Ma un altr'uomo

stanza, accanto a questo letto dove ogni notte ora

ridivenuto rabbioso, scuotendola, (il letto scricchiolò tutto sotto le

donna si alzò dal letto, corse all'uscio, lo

levai a sedere sul letto, e appoggiai l'orecchio

mi lasciai ricadere sul letto. ¶ Da quel momento, appunto

con un salto dal letto. Quel giorno era appunto

vedevo coricata sopra un letto, con i capelli sciolti

il giornale che avevo letto alla luce d'una

scivolando dolcemente beato. Il letto era là, ancora sfatto

nessuno. Stendersi in un letto, riposare le ossa indolenzite

essere disteso in un letto, solo, senza una necessità

sbucava di sotto il letto, e non aveva alcuna

che sotto il mio letto, tutta raggomitolata, c'era

vita sotto il mio letto? Andiamo: via! Siate ragionevole

una mano sotto il letto e trovai una sua

disgraziata? Sotto il mio letto? Che cosa c'entro

mi lasciai cadere sul letto. ¶ V. ¶ Sposai Luisa. La

Io stavo seduto sul letto, con gli occhi fissi

moglie, il suo piccolo letto di fanciulla, e la

riposava in un altro letto, separata da noi appena

silenzio, cautamente, da quel letto di sposo, e lasciarla

mattina ero ancora a letto, e Luisa si vestiva

nel mio angolo di letto, con le coperte sul

avvicinavo lento lento al letto. Incominciavo in silenzio a

che nascondeva il suo letto. Ed io, guardando fra

quando m'entrava nel letto rabbrividendo, con la sua

quando Luisa venne a letto, non la sfiorai nemmeno

seduto sulla sponda del letto, ecco due tre colpi

che il gelo del letto lo avesse lasciato tutto

sulla sedia o sul letto, e in fretta si

si addormentasse, il suo letto non faceva che stridere

entrati nella stanza, il letto d'Isacco stridette e

molto grave... Poi il letto cigolò e stridette di

bruschi, ai quali il letto avrebbe scricchiolato. Strisciava fra

sarebbe uscita tutta dal letto. Un minuto dopo era

mano, si curvò sul letto per meglio assicurarsi che

vedevo Luisa curva sul letto di Isacco, con il

coperte, silenziosamente scesi dal letto, mi avvicinai alla porta

abbandonarsi perduta sul suo letto. Era quasi giorno. Incominciava

anche lei uscita dal letto in camicia. Quella camicia

l'avessero bastonata. Il letto era là sfatto, come

si trascinò accanto al letto e per spogliarsi non

si abbandonò Luisa sul letto, si coprì con le

lo era portato a letto con sè. Ora lo

l'avesse portata a letto con sè. Luisa non

lei, posata su quel letto da qualche immenso gigante

coricata là nel suo letto per farle fare la

erano candele accese. Sul letto non vidi nulla che

ritrovai inginocchiato accanto al letto dove Luisa giaceva immobile