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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ortensio Lando, Commentario delle piu notabili, et mostruose cose d'Italia, et altri luoghi,di lingua aramea in italiana tradotto, nel qual s'impara, et prendesi istremo piacere, 1548

concordanze di «li»

nautoretestoannoconcordanza
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d'Italia, ch'io li darei honesta, & al suo
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Il padrone era Raguseo, li ministri parte Genovesi, parte
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che Francia, Spagna, & Alemagna li succhiassero non solo il
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i beni, fa che li occhi tuoi non s
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infinito numero de Tirannetti li quali sono à sudditi
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regnar cotai mostri per li peccati de popoli & prega
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hebbe quel trastullo che li piacque, sgannatosi finalmente che
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que pesci, oltre che li cucinano, & con l'aceto
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trotte di Como, non li Agoni di Lugano, non
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l'altezza del sogetto li habbia sbigotiti, ma che
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fuoco, se moderatamente te li accosti, ne sei scaldato
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ma se molto te li avicini, tu ti abrugi
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Cassia, & Visse, perche Dio li maledisse. Guardati di Calle
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tavola ritonda, et credo li sappia migliore il cotto
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che il crudo, & piu li piaccia l'agio, che
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vero i Messinesi, che li vogliamo dire, si dettemo
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vestito nudrito, & armato ha li esserciti Romani: supera ella
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à prezzo perche pianghino li altrui defunti. Chi le
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della lor timidità non li basta armarsi il capo
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suo popolo diletto: io li ho veduto piangere piu
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da Diomede edificata: vidi li Aquilani, Caudini, Bebiani, Vescelani
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quale con l'accecare li illuminati, & illuminare li accecati
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accecare li illuminati, & illuminare li accecati si haveva grandissimo
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che ragionevolmente comparar se li possa, taccia pur chi
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Soria, qui trovai tutti li ingegnosi insiti di Matio
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parole bastanti ad isprimere li honesti trattamenti, i gratiosi
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delle mazzate à Romani & li vituperarono spogliandoli delle arme
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arme, poscia che rotti li hebbero: con i Romani
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il luogo dove combatterno li Oratij & li Curiatij. Scorremmo
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dove combatterno li Oratij & li Curiatij. Scorremmo il paese
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Piceni, hora detti Marchegiani, li quali già furono in
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Romani, si conobbero allhora li Ausimati, Veregrani, Cingulani, Cuprensi
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Plinitensi, Ricinensi, Septempedani, Tolentinati, & li Triacensi con molti altri
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che presenti erano17 : Salvi li quali erano in pericol
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lagrimosa si stava per li molti cittadini fatti fuorusciti
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Lucca, dove alloggiai con li nobilissimi Ludovico, & Vincenti, non
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si stessero neutrali, ne li scacciò da si caro
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penava à credere, che li Italiani fussero cosi folli
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lungo & faticoso viaggio. Io li risposi, che da mera
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degne di memoria; ma li molti travagli, & assidui discorsi
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si come ancho sono li habitatori, & assai montuosa. Sono
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habitatori, & assai montuosa. Sono li huomini vendicativi fuor di
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vedere: lasciaronsi bruttamente rumpere li Italiani et davansi à
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questa confitta (per quanto li nimici istessi mi dissero
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per diffetto di chi li guidava, ma per mancamento
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prudente Emilio Cavriana che li imperiali di tal vittoria
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questi dico quelli Italiani li quali sotto la scorta
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due guidereschi, gli occhi li colavano del continuo, la
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de Baroni illustri & tutti li fa quest'homiciuolo star
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homiciuolo star al segno, & li fa ballar sopra d
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usi à ricevere, & perche li giovava di star nella
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Sforzeschi40 , ò sforzatori, che li vogliamo dire. Vidi alcuni
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i religiosi mentre cantavano li divini ufficij, & Iddio lodavano
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bosco, & assassinare indiferentemente chiunque li capitava alle mani: mi
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nuovo Principe sforcesco, egli li promise la sua iniqua
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piena di mal talento li risponde che non vi
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raso, credette il Corbo li fusse stato pelato il
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il prete, et si li disse, che fai bestia
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di savio, & honesto. Sono li huomini comaschi generalmente cortesi
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furono mostrati dui huomini li quali havevano generato figliuoli
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di cento quattro, ne li mancava pur un dente
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vincere dalle Senese, fanno li inchini come se francese
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loro fanno trattenere, chi li visita, & vezeggia, di politezza
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amore, & non potendoli rivocare li amazzano o con ferro
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creduto havesse, che dato li fusse altro vino, non
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si come trovasi presso li popoli Thasii: non si
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le canove anchora dove li ripongono, sono fatte con
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gozzo, et tanta noia li dava ch'egli per
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Lutherani, ò protestanti, che li vogliamo chiamare longamente; ne
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primitiva chiesa, voi habitate li dico agiatamente, à tal
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che andate come facevano li Apostoli, scalzi, & mezo ignudi
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stipendio pagato, & ciascuna lettione li valeva piu di 60 scudi
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stimansi avanzare di sapore, li altri scorrendovi dentro ventidue
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considerar attentamente gli ordini, & li costumi loro, & fra molte
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una serratura, & incontanente se li apriva ogni ben serrata
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sin alli estremi Morini, & li disgiunti Britani: conobbi ancho
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non pigliava sorci, anzi li temeva, li fuggiva, et
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sorci, anzi li temeva, li fuggiva, et n'havea
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cosa mi parve vedere li Italiani à si buona
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partirmi, chiamo Tetigio, & si li dico il mio pensiero
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dico il mio pensiero, li manifesto la mia deliberatione
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n'anderebbe, cosi risolti: li dico: Tetigio: Intendo di
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habbiano veruno diffetto, non li toglier domestici, ma selvaggi
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Alari, o Cavedoni, che li vogliamo chiamare: torrai alla
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travagliato Ulisse. ho veduto li phrigij, quai afferma Herodoto
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il vigilante Dracone che li fa la guardia perche
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sorte, che io vidi li ministri del sonno, cioè
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squadra di civette, che li andavano avanti con riverentia
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piena di Ermaphroditi: vidi li Arimaspi c'hanno un
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un sol occhio: vidi li Arimphei giusti sopra tutti
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questo mio travaglioso viaggio, li Agriophagi, che si pascono
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de Lioni, & di Panthere, & li vagabondi Arthabati, & li Astomi
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Panthere, & li vagabondi Arthabati, & li Astomi. perciò detti cosi
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scorso per gran fortuna li Ethiopi hesperij, senza legge
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viventi: vendono i Padri li figliuoli per haver del
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da mercatanti: ho scorso li Axoni, ho veduto presso
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delli Assirij, nel propor li infermi nelle vie publiche
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ricevino consiglio, ho considerato li stravaganti costumi delli Abideni
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freddo tormentati: ho veduto li horridi Battriani, & li magnifici
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veduto li horridi Battriani, & li magnifici & splendidi Persiani. ho
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Persiani. ho ben considerato li corruttissimi costumi de Babilonici
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corruttissimi costumi de Babilonici, li rozzi Boetij, i religiosi
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Boetij, i religiosi Bithini, li sani Bragmani, gli inhumani
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Bragmani, gli inhumani Berbici, li schifosi Budini, che de
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pascono: son stato fra li Casiri & hebbi fatica à
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nodricano. Son stato fra li Choromandi huomini senza voce
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di otto; ho veduto li Cauci, popoli settentrionali, che
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de pesci: ho veduto li Chelenophagi di Carmania che
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cosa veruna. ho veduto li sporchi Chij, dalli quali
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OMNIA PERCACAT. Ho veduto li seditiosi Cercirci, li fraudulenti
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veduto li seditiosi Cercirci, li fraudulenti Cercopi, et li
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li fraudulenti Cercopi, et li Crestoni, presso de quali
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di una. Hò veduto li Mitrati Cisti, li timidi
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veduto li Mitrati Cisti, li timidi, & effeminati Ciziceni, & li
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li timidi, & effeminati Ciziceni, & li severi Derbici, che ogni
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morte puniscono: hò veduto li Essedoni, liquali cantano ne
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lor padri. Ho veduto li Esseni, astenenti di vino
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di proprio: hò veduto li Epizefirij presso de quali
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ber vino. Ho veduto li superstitiosi Ephesii: & li Fanesii
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veduto li superstitiosi Ephesii: & li Fanesii nell'oceano settentrionale
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l corpo. Ho veduto li depinti Geloni, bevitori del
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hospitibus feros. Ho cercato li Nabathei nell'accumular ricchezze
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notte intenti: ho ricercato li Pelusioti, liquali nell'invecchiar
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belliche & navali. Ho veduto li Cubitali pigmei: & li vivacissimi
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veduto li Cubitali pigmei: & li vivacissimi Pandori popoli dell
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di cicale. Ho veduto li Agresti Paramesidi: vidi in
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questa mia longa peregrinatione li Phaseliti popoli di Pamphilia
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pesciolini salati. Ho veduto li Pariani nell'helesponto, liquali
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lor Iddio. Ho veduto li Pedalij, liquali ne lor
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lauto Pannone: ho veduto li Phigalei vicini alli Messenij
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veduto i Poltroni Rhegini, li industriosi Seri: & quelli Sciti
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carri poste: ho veduto li Sauromati che si spesso
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il Boristene: pratticai con li Suani, indomiti & cavatori dell
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dirvi c'habbia veduto li ricchissimi Sabei, ò li
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li ricchissimi Sabei, ò li Sorboti che sono grandi
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dirò d'haver veduto li Sciopedi liquali dall'estremo
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natura inchinato: ho veduto li Sogdij vicini à Bactriani
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qual materia sono anche li danari loro: ho veduto
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danari loro: ho veduto li popoli Siginni, con i
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pelosi cavalli: ho veduto li Samij, & il gimnasio che
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chiamano Eleutheri: ho veduto li amorevoli Sotiani & le horride
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come quello che familiarissimo li sono, che non senza
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si buoni, quanto sieno li loro. ¶ Harmonida: fu il
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esser stato tenuto fra li pesci ignobili. ¶ Stasicrato Romano
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squame: Gelio annovera fra li eletti et preciosi cibi
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buono augurio à chi li piglia, & à chi lo
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Cartilaginosi: vogliono alcuni scrittori li quali prima di me
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vin cotto, & che se li mangiasse. ¶ Pelione Thesalo: fu
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et odia l'aquile, & li Sparvieri: Al medesimo inventore
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il sapore, & perche non li nocessero freschi essendo, li
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li nocessero freschi essendo, li cuoceva per dentro delle
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piu spetie funghi, & Galeno li chiama tutti pernitiosi: de
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penso però che discordi: li cinghiali dell'India hanno
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giorno, ne mai si li veggono gli occhi lippi
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alle capre: i latini li chiamano Musimoni: & in alcune
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lo commendò Pithagora, toglie li insogni se l'è
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alla rugiada, avanti che li mangiasse. fu costui si
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Satureia, quasi Satireia, perche li Satiri sono molto pronti
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tutto il thesoro che li lasciò Tiberio in far
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la scelta di tutti li piu delicati cibi che
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la qual pare imitare: li Crostumini sono i piu
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altro sesso, e non li cascano le foglie. ¶ Antronio
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mai quest'albero, ne li cadono le frondi. Se
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le frondi. Se alcuno li lieva la cima diventa
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primo che mangiasse poponi, & li mangiava con sale, & con
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esso il primo che li frigesse col grasso di
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tavola le olive schiacciate, & li capperi mangiasse con l
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bagnava le vivande; ma li premeva negligentemente. ¶ Agrane medico
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col pepe, gli antichi li mangiavano col mele, & con
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hanno il flusso menstruale. ¶ Li Arcadi furono i primi
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che mangiassero delle giande. ¶ Li Budini popoli dell'Asia
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che mangiassero delli Elephanti. ¶ Li popoli Cinocephali furono i
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si pascessero di latte. ¶ Li Agriophagi furono i primi
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de Lioni, & di Panthere. ¶ Li Antropophagi furono i primi
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che mai mangiassero pesce. ¶ Li Ophiophagi furono i primi
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primi mangiatori dei serpenti. ¶ Li Arpei furono i primi
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che mangiato habbino Bacche. ¶ Li Amazoni furono i primi
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assai lodato, e premiato. ¶ Li racesi, amabili, e moscatelli
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da i vini Macissi: li portò in questi paesi
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Calandro fu che ce li portò. ¶ Le Albane di
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inganna un curioso scrittore) li traportò un Scocese soldato
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Ungrado mercatante lealissimo) che li condusse in quei paesi
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scrittori si antichi & rari, li sieno pervenuti alle mani