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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Cesare Abba, Cose vedute, 1912

concordanze di «lo»

nautoretestoannoconcordanza
1
1912
della scuola secondaria governativa, lo avvolsero in maniera da
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1912
legge, passa, e non lo degna. -Perchè non saluta
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1912
dei servi abbozzò allora lo Spartaco, tragedia che poi
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1912
ne scriveva più tardi: "Lo Spartaco temo di portarlo
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1912
suoi anni, io non lo vidi mai così malinconico
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1912
figlio un ruvido cilizio, lo portò sempre segretamente, ed
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1912
segretamente, ed ei non lo seppe se non quando
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1912
se non quando glie lo vide indosso da morta
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1912
le lacrime delle cose lo commovevano fino al pianto
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1912
se ne appagano, e lo scarso consenso a quelle
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1912
buono e marziale, io lo riveggo oggi che non
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1912
che non è più. Lo riveggo giovane, passeggiare con
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1912
vie solitarie di Pisa, lo riveggo in quella sua
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1912
corpo, gli sproni suonanti lo distraggono "come una soave
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1912
e più i ricordi lo commuovono. Si sofferma a
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1912
Iliade; se non che lo dico non perchè io
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1912
un pensiero profondamente paterno lo muove a far un
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1912
se n'approfitta, e lo rigira come le piace
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1912
che impegnano la coscienza. Lo stesso soggetto dunque è
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1912
amore dolce a chi lo godè, amaro a chi
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1912
in ira alla serva, lo piglia in casa a
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1912
individua il fatto, ossia lo distingue da ogni suo
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1912
tutte queste novelle, come lo sfondo del piccolo dramma
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1912
stelle:" e quei contadini lo credono il Re. ¶ - Oh
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1912
il Re. ¶ - Oh quando lo saprà Nunzia! - esclama la
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1912
città, il terribile Galateri, lo fissava da un finestrone
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1912
sig. Saul non se lo fa dire due volte
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1912
le sue grandi misericordie. Lo sotterrano in terra cristiana
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1912
paese, Foresto esita tra lo schifo della penitenza avuta
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1912
avvelenata da Vanni. Foresto lo trova un giorno sull
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1912
t'arrivo! - Ma mentre lo rincorre, s'arresta a
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1912
piacere della vendetta, può lo stupore dell'infinito verso
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1912
cose grandi e belle, lo porterà su quella nave
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1912
superficiali, e non intuiscono lo spirito che le unifica
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1912
Sulle rive della Bormida - lo stile procede naturalmente d
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1912
battaglia, il suo capitano lo aveva abbracciato, e gli
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1912
i superiori avrebbero capito lo stesso. Egli intanto, caporaletto
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1912
su quel grugno glie lo aveva dato. Poi si
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1912
confusione del campo; chi lo aveva visto si ricordasse
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1912
ai suoi piedi, e lo guardava con gli occhietti
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1912
come sarebbe stato dolce lo starsene sempre lì, amare
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1912
chiusi i passi? Se lo terranno in casa o
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1912
terranno in casa o lo copriranno in qualche luogo
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1912
che il corno non lo aveva mica preso per
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1912
e ha settant'anni. Lo vedrà. ¶ Entravano in un
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1912
casa. Ma poi fu lo stesso, e ce n
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1912
fiera la voce. ¶ Pellegro lo guardò, per dirgli che
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1912
per dirgli che non lo pigliasse così a canzonare
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1912
ancora, tra i piedi. Lo tocco; tremava come una
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1912
Gli dò un calcio, lo mando, gli è inutile
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1912
ragazza non fosse sua? Lo volle sapere. ¶ - Dunque le
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1912
lavora, lavora, si muor lo stesso. Poi c'è
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1912
a terra in fila. Lo credereste? Ebbi il coraggio
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1912
addirittura: Bestia! ¶ - Come bestia? Lo sapeva persino il parroco
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1912
Ma il giovane non lo dava; anzi, fattosi avanti
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1912
Pellegro; - se no, ve lo canto schietto, me ne
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1912
laggiù griderò al diavolo, lo chiamerò; mi sentirete. Per
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1912
pauroso di qualcuno che lo inseguisse; pensava che come
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1912
tanto l'ho capito lo stesso: Voi avete qualche
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1912
ricomparir quella strega... ¶ - Ve lo dirò domani. ¶ - Bene, - disse
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1912
disse Biagio levandosi - me lo direte, perchè altrimenti, qualcuno
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1912
del vecchio. Si alzò, lo seguì, e uscito nell
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1912
Nunzia. E ora che lo sapete, finitela di fantasticar
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1912
colle streghe. Non ve lo ha detto anche il
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1912
vivi. Ma io ve lo giuro, non le ho
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1912
un cane da lepre lo avrebbe giunto. ¶ Nunzia restò
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1912
tutti insieme il padre, lo zio, la madre di
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1912
da disertore, parti. ¶ - Poi lo seguiremo - disse il marito
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1912
disparte. Il padre e lo zio, fatte in fretta
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1912
la giovinetta era lì. Lo aveva visto, le si
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1912
è venuto da ieri! ¶ - Lo guariremo tuo nonno; ha
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1912
come questa; ma, ve lo dissi, il caso del
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1912
onesta...! ¶ - E adesso non lo sono più? - disse infuriando
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1912
aveva rapita! Che grazia! Lo aveva lì, poteva azzuffarsi
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1912
ci veniva a trovarti.... ¶ - Lo credevo di volergli bene
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1912
luce della lanterna che lo pigliava di striscio, si
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1912
momenti si lagnava sbuffando. Lo portarono nel lettuccio. ¶ - Ci
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1912
si va a chiamarlo lo stesso. ¶ - Oh che disgrazia
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1912
pareva meno strazio che lo starsene lì, a veder
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1912
dai monti, una notte lo levarono dal carro e
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1912
levarono dal carro e lo buttarono in una siepe
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1912
per far ridere. Biagio lo guardò male, ma ce
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1912
così, rigirando il discorso, lo tirò a dire d
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1912
a parole, e Biagio lo lasciò gridandogli che lui
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1912
confessarsi dal parroco. Questo lo bravò, dicendo se non
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1912
subissare il mondo! - Chi lo capiva? Poi siete arrivati
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1912
morto in quella casa; lo spruzzarono d'acqua benedetta
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1912
fiotti. Intanto gli altri lo guardavano con occhio smarrito
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1912
pensier della fuga. Egli lo strozzò. In una città
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1912
già morto! Ma subito lo distrasse un bisbiglio che
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1912
Parlavano il padre e lo zio di Nunzia. ¶ - Sorte
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1912
stato verso a tenerlo. Lo avevano pregato, scongiurato, badasse
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1912
di buon animo, nessuno lo conosceva, sarebbe stato prudente
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1912
lui. ¶ Ma il pensiero lo aveva lasciato lassù. Nella
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1912
per lui. Più indietro lo guardava di traverso quel
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1912
perduto. Veniva al pettine lo schiaffo dato al tenente
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1912
voce di Pellegro. ¶ - Me lo lasci seppellir vivo, signor
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1912
avventarsi, ma i carabinieri lo menavano via, lasciando gli
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1912
sapeva darlo sempre! ¶ - Quando lo incontravamo solo, sempre diceva
100
1912
costui che i carabinieri lo avevano chiuso in un
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1912
suo nonno, due carabinieri lo avevano menato via dal
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1912
colui se n'andava, lo aveva accompagnato alcuni passi
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1912
tornava? Quella volta che lo aveva veduto lassù, seduto
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1912
gridando alla faggete: ¶ - Quando lo saprà Nunzia! ¶ LE NOZZE
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1912
che il priore glie- lo avrebbe potuto dire, quando
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1912
l'avesse smarrito se lo potesse pigliare? E quando
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1912
Ora no. ¶ - E chi lo sapeva che foste ammalata
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1912
passi, no...! ma ve lo prometto. ¶ E cosi Micco
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1912
il fulmine! ¶ - Gli sciocchi, lo dicono! E se vi
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1912
che Dio vorrà. ¶ Poi lo vide entrare laggiù nella
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1912
stato esser morta davvero. Lo aveva conosciuto quel soggettaccio
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1912
le scarpe del boia. Lo sentiva che si allontanava
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1912
nulla, e rigirando tranquillamente lo strame sotto le mucche
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1912
Micco, sempre più imbestialendo. ¶ - Lo saprete anche troppo; - disse
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1912
mise intorno a Loccio, lo fece coricare, gli cavò
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1912
d'un anno. Nessuno lo fermò per parlargliene. Dal
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1912
sulla voce, e poi lo quetò partendo subito con
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1912
Loccio, si fece scuro. Lo tastò, lo fece parlare
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1912
fece scuro. Lo tastò, lo fece parlare, poi tirò
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1912
non sarebbe parso sciupato! Lo dicevano tutti. ¶ - Chi l
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1912
stando all'aperto. Arcangela lo vestiva, lo reggeva finchè
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1912
aperto. Arcangela lo vestiva, lo reggeva finchè si fosse
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1912
fuori della soglia: ivi lo metteva a sedere, e
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1912
il sole? ¶ - E non lo vedete che va? ¶ - Perchè
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1912
a pigliarlo, voi che lo avete ammazzato... è lassù
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1912
suo segreto cordoglio. ¶ Foresto lo aveva sperato, e in
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1912
essere in questo mondo. ¶ Lo conosceva bene, aveva persino
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1912
con negli occhi tutto lo spasimo delle sette lance
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1912
il fanciullo Tobia e lo salvò dai mostri non
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1912
dell'altar maggiore. Qualcuno lo doveva vedere! Egli osò
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1912
nostra campagna, e io lo faceva camminare lesto lesto
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1912
egli ride, e se lo fa dire due o
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1912
veduti tanti dei curati, lo guarda e gli fa
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1912
puntura al cuore. Nerina lo guardò. ¶ - Viene, ma il
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1912
era casa d'amici, lo sapeva; ma sentiva di
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1912
che voleva così. Non lo trovò in casa. Una
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1912
aveva voluto sapere dove lo avevano trovato. Ed egli
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1912
salito il primo colle, lo sguardo gli sfuggì via
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1912
che aveva nel braccio lo scagliò urlando contro Foresto
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1912
a suo padre, quale lo aveva veduto quarant'anni
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1912
tempie, e nelle guancie lo stesso solco. "Fedele e
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1912
spalle di lui, e lo tenevano come uno schiavo
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1912
prepotenti, chi diavolo mai lo sa? Eppoi la salute
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1912
dal senso di chi lo mira. ¶ O memoria! tu
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1912
sera già tanto lontana lo avevano amareggiato. Baldi, forti
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1912
un po' spensierati, essi lo avevano compianto perchè tornato
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1912
ultima, perchè a casa lo attendeva la fidanzata per
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1912
potuto lasciar andare per lo sdrucciolo volgare del matrimonio
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1912
Dimmi tutto, tanto te lo leggo negli occhi... ¶ - E
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1912
sai nulla. Allora te lo dico io: Mario si
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1912
per qualche modella... Ma lo metto nelle mani dei
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1912
te io stesso... te lo dissi tante volte... Oh
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1912
accompagnai Mario e non lo raccomandai loro fin dalla
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1912
che erano sempre state lo spettacolo a lui più
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1912
suo cuore era sempre lo stesso. ¶ E nel pomeriggio
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1912
nella sua immaginazione, come lo aveva veduto realmente, ora
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1912
Asquini! Là? Vede se lo conosco? E Mario non
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1912
Eccola qui! Guardi. ¶ E lo scultore menò l'Asquini
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1912
Ha diciott'anni - continuava lo scultore - venne qui una
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1912
con Mario, si amarono, lo sa anche il padre
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1912
figlio è povero. ¶ - Me lo disse Mario. Se mio
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1912
muterà d'avviso! - disse lo scultore non osando andar
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1912
al numero tale, dove lo aveva lasciato quasi trent
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1912
perchè il portinaio non lo riconobbe alle prime, e
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1912
l'Asquini... ¶ - Cospettone, non lo vedo da un'eternità
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1912
un corridoio, il frate lo fermò. ¶ - Aspetti un momento
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1912
il signor Terenzi, e lo chiamo subito. Si trattenga
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1912
Chi? l'Asquini qui? Lo faccia entrare, lo faccia
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1912
qui? Lo faccia entrare, lo faccia entrare subito! - diceva
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1912
anni fa. L'amavo... lo sai..., ed eri geloso
171
1912
di me: ma io lo ero di te, molto
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1912
quasi sempre ragione, e lo sanno. Lui, lui, quello
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1912
che libro? ¶ - Il Vangelo? lo leggo anch'io, sempre
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1912
parole in Heine. Te lo ricordi l'amico Piovani
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1912
padre, padre, perchè me lo porta via? Te ne
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1912
per le sale, per lo scalone, come uno che
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1912
rimproveri a Lantieri. Lantieri lo aveva canzonato dicendogli che
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1912
arrivato. Ma questo sentimento lo aveva provato sempre; sempre
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1912
accorgeva che l'amico lo seguiva nel suo dire
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1912
Fa il fattore e lo fa bene; non viene
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1912
e torno domani, te lo prometto. ¶ - Guarda, che sto
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1912
Dice davvero, dottore? guarirà lo zio? ¶ - La natura fa
183
1912
se quelle parole "guarirà lo zio" nelle quali capiva
184
1912
da desinare. L'oste lo fece sedere nella più
185
1912
bella stanza, e, apparecchiando, lo sbirciava con una gran
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1912
senza che tutti non lo sappiano; noiosa e pur
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1912
di quand'era giovinetto? Lo conobbe giovine lei? Ebbene
188
1912
pretesto. ¶ Quello era Lantieri; lo avrebbe ravvisato subito se
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1912
mucchio di ghiaia dove lo vidi caduto, con una
190
1912
nel fianco e passando lo salutai e mi gridò
191
1912
un desiderio per quanti lo conobbero, e tutti gli
192
1912
tra loro, e noi lo sapevamo e si temeva
193
1912
Lasciami salire ad abbracciarlo". Lo lasciai andare. ¶ Seppi poi
194
1912
e l'Asquini non lo sa, e io non
195
1912
Sei tu... sei tu... lo sentivo bene che parlavo
196
1912
strillava sbigottito, Lantieri se lo prese tra le braccia
197
1912
era meglio che se lo fosse preso tutto una
198
1912
sempre e diceva che lo adorava ma che aveva
199
1912
ora il cuore glie lo mangia costei. E ha
200
1912
la mensa. Lantieri, essa lo aveva lasciato di sopra
201
1912
pareva un fiore... Essi lo guardarono, Lantieri pensando che
202
1912
la sua immaginazione glie lo riaprisse via via, di
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1912
lontananza, tempi, luoghi, avventure, lo rivide tutto. Sapeva egli
204
1912
momento che il sonno lo prese, si chinò su
205
1912
su di lui e lo baciò e senti passar
206
1912
dove fece il caffè, lo diede al dottore con
207
1912
pensieri di lui e lo mise in un certo
208
1912
voci dell'Asquini, che lo facevano risolvere a partire
209
1912
v'anderò... ¶ - E allora lo bacerai per me, e
210
1912
un po' d'altri, lo sapevan tutti: in quella
211
1912
peggio". ¶ I viaggiatori che lo sentivano, lo guardavano di
212
1912
viaggiatori che lo sentivano, lo guardavano di traverso, immaginando
213
1912
e ricca... ¶ - Anche ricca, lo so... - disse l'Asquini
214
1912
pranzo. ¶ - Sì, ma non lo voglio più; non ho
215
1912
di barbiere! E Galateri lo vedo là che sta
216
1912
tutte le ragioni, e lo volevano persino picchiare. "Questo
217
1912
pei capelli! - Ma tu lo devi aver conosciuto quel
218
1912
per carità? ¶ - Ebbene? Questo lo sanno tutti, e domani
219
1912
raccattato un involtino e lo stava sciogliendo. - qui ci
220
1912
egli l'avrebbe scoperto! Lo disse a lei, guardandola
221
1912
che, quarant'anni addietro, lo aveva fatto molto patire
222
1912
egli, il Comandante, ce lo mandava senza misericordia. ¶ E
223
1912
come egli, il Comandante, lo era all'antica, sapevano
224
1912
cosacco. Così il Comandante lo amava, non curandosi punto
225
1912
Questo anche il comandante lo diceva e se ne
226
1912
parve che già tutti lo compatissero; anzi udì che
227
1912
toccata in Russia, glie lo aveva spaccato, e che
228
1912
sulle reni, e quindi lo avevano accompagnato fino in
229
1912
lassù, senza che chi lo riceve sappia a chi
230
1912
osò. Invece ubbidì e lo lasciò solo a vestirsi
231
1912
non ha lasciato che lo seppelliscano in disparte, io
232
1912
seppelliscano in disparte, io lo metterei con tutti gli
233
1912
ognuno che tornava indietro lo faceva a malincuore. ¶ Alla
234
1912
Io vengo fin dove lo seppelliranno. ¶ - Allora vedrete dove
235
1912
quattro tempi di trotto lo portò a casa. Là
236
1912
più sciocca di lei, lo ripeti con tanto gusto
237
1912
un libro vecchio vecchio, lo prese, tornò a sedersi
238
1912
vicino a Veleria e lo aperse. In quel libro
239
1912
sua bottega, e questi lo risapesse poi e avesse
240
1912
rispose il dottore - sì, lo compiango! Un uomo come
241
1912
ma si vede che lo sapeva lui che cosa
242
1912
come stordito; poi con lo stesso tono del capitano
243
1912
dottore comandava, il perchè lo sapeva lei, non negava
244
1912
nulla, ed essa che lo capiva lo lasciò andar
245
1912
essa che lo capiva lo lasciò andar nella camera
246
1912
ammalati. E sul ponte lo fermò il signor capitano
247
1912
cosa gli ha detto? ¶ - Lo sa lui! L'ho
248
1912
Ebbene ora come ora lo desiderava: la giornata sarebbe
249
1912
Di dove era passato lo strano uomo? come aveva
250
1912
e al giovane qualcuno lo aveva detto, aizzandolo a
251
1912
vedeva il dottor Crisante, lo guardava con certi occhi
252
1912
fratelli; per noi era lo stesso. E non eravamo
253
1912
mio e intenderci per lo sposalizio. Ma quando fui
254
1912
miei nipoti! Tu non lo sai quel che soffrono
255
1912
che anzi le gambe lo portassero verso quel lavoratore
256
1912
del resto, il Paleari lo aveva già preso a
257
1912
accomiatò, pregando che non lo volessero accompagnare neppur un
258
1912
spalle, non visti, e lo avessero sentito parlare! "Eh
259
1912
quasi tutta da esse". Lo sapeva lui! Gli era
260
1912
e andarmene con lui? Lo voglio raggiungere. ¶ E si
261
1912
che la fantesca quando lo vide entrare credette che
262
1912
E lei? Vuole che lo lasci così? Non ha
263
1912
il padrone facesse. E lo sentì tutta la notte
264
1912
essa la storia! Pure lo vide stare, stare, stare
265
1912
passo più passo meno lo trovò proprio in quel
266
1912
aveva avuto quasi paura. Lo fermò. ¶ - Buona sera, Prospero
267
1912
mio podere della Calandra; lo sai dov'è il
268
1912
mio podere della Calandra? ¶ - Lo so. ¶ - E ci vieni
269
1912
il passo dicendogli che lo riveriva, che cenasse e
270
1912
Se correte un poco, lo vedete anche voi... Sentiremo
271
1912
Sentiremo, domani! ¶ E poi lo disse a un secondo
272
1912
una scioccona che se lo deve essere immaginato. Mangia
273
1912
cosa fu? ¶ - Non me lo faccia dire... ¶ - Dillo anzi
274
1912
saper tutto: tanto è lo stesso! ¶ - Ecco! Il mio
275
1912
dottore, come se questi lo avesse insultato. ¶ - La devi
276
1912
erano raccolte per far lo stormo e partire. Egli
277
1912
vada a farsi scorgere! lo sanno già anche troppo
278
1912
testa! ¶ - Dicono! Ma come lo sapete voi.? ¶ - Eh! Sono
279
1912
quel suo trambusto? Ora lo odiava. E si chiuse
280
1912
aver voluto che Lupinella lo seguisse, perchè qualcuno vide
281
1912
costei che, a distanza, lo teneva d'occhio. Passeggiò
282
1912
che qualche sera Lupinella lo mandava a dormir alticcio
283
1912
Quando si annoiava, essa lo incantava nella nicchia del