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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, Maria Stuarda, 1788

concordanze di «lo»

nautoretestoannoconcordanza
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Da te in bando lo tien fredda accoglienza, ¶ e
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sguardi de' grandi, e lo accennarsi, e il riso
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scettro. ¶ Né disdegnava ei lo straniero vile, ¶ fin che
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come a me tolto lo avrei, se a possa
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deh! mel credi. ¶ Ma lo star lungi non accresce
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par? migliore assai... ¶ Maria ¶ Lo stesso. ¶ Che dico? ei
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Maria ¶ S'io men lo amassi, ¶ più d'un
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apre, donde io men lo attendo. ¶ SCENA II ¶ ARRIGO
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t'inganna, è giusto ¶ lo sdegno in te. Benché
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al par di te lo abborre) ¶ ma tali, onde
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ispan Filippo, ¶ altra Maria lo afflisse. Odio profondo, ¶ eterno
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in poter tuo pieno ¶ lo avessi tu. ¶ Arrigo ¶ Quindi
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serbarlo... ¶ Ormondo ¶ Io te lo serbo. Al fianco ¶ d
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scoperta in parte hammi lo stesso Arrigo. ¶ Scaltro nell
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prestargli, e a tal lo indussi, ¶ ch'ei stesso
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fia? ¶ Botuello ¶ Tu ben lo sai, meglio di me
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Maria ¶ Fero un Nume lo invade!... Oh ciel!... Deh
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accorre ¶ sitibonda, che tutto lo tracanna. — ¶ Deh, pago in
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si uccise. Infame ¶ gente lo uccise... ¶ Maria ¶ Ahi reo