Egisto Roggero, L'eredità del genio, 1898
concordanze di «lo»
n | autore | testo | anno | concordanza |
---|---|---|---|---|
1 | 1898 | discussione di poc'anzi lo avea irritato e infastidito | ||
2 | 1898 | una breve viuzza che lo condusse alle nuove vie | ||
3 | 1898 | la madre di Marino - lo avea abbandonato. Essa era | ||
4 | 1898 | l'ombra discreta che lo proteggeva. Il breve giardino | ||
5 | 1898 | lontano? dello scopo che lo teneva là, così, tra | ||
6 | 1898 | del padre e portò lo sguardo sul cavalletto, ove | ||
7 | 1898 | suo svogliato pennello, parea lo rimproverasse. ¶ Era un soggetto | ||
8 | 1898 | il suo figliuolo. ¶ E lo aveva voluto sempre al | ||
9 | 1898 | primissima sua tela con lo stesso scoramento che il | ||
10 | 1898 | prodotto sinora. ¶ Gli amici lo avean sempre spinto, incoraggiato | ||
11 | 1898 | lui l'opera, che lo affermasse. ¶ Ma l'opera | ||
12 | 1898 | di giovinezza era stato lo sfondo costante del suo | ||
13 | 1898 | Marino talvolta, rabbrividendo, se lo chiedeva, ¶ Egli aveva paura | ||
14 | 1898 | donna Maria, ov'ella lo avea chiamato con il | ||
15 | 1898 | profumato, ed ov'ella lo attendeva. ¶ * ¶ * * ¶ In quel momento | ||
16 | 1898 | gli si piantò davanti. ¶ Lo considerò alquanto, e in | ||
17 | 1898 | sole venne a innondare lo studio del suo bacio | ||
18 | 1898 | vi gettò, confidenzialmente, sopra lo sguardo e disse: ¶ - Ah | ||
19 | 1898 | Marino, dalla sua poltrona, lo guardava dubbioso, il dottor | ||
20 | 1898 | acre voglia di lacerarlo lo prese. ¶ Com'era inutile | ||
21 | 1898 | era inutile tutto quanto lo circondava! ¶ Che triste resultato | ||
22 | 1898 | padre, amante e fidente, lo avea generato! ¶ Marino si | ||
23 | 1898 | profondamente, dolorosamente. ¶ Donna Maria lo fisò e lasciò cadere | ||
24 | 1898 | vero? ¶ - Si - rispose Marino. ¶ - Lo sapevo.... e temendo che | ||
25 | 1898 | volto pallido della bellissima. ¶ Lo guardò un poco, in | ||
26 | 1898 | mai più dimenticare! E lo sdegno risòrto, dopo tanti | ||
27 | 1898 | qualcosa per ferirmi! Io lo sentiva e la guardava | ||
28 | 1898 | mi avea tradito. Io lo avea saputo, di poi | ||
29 | 1898 | Io non ricordava che lo schianto enorme alla prima | ||
30 | 1898 | Ella sorrise. ¶ - Sì. Non lo sapevate? E soggiunse: ¶ - Ha | ||
31 | 1898 | Io morirò presto, voi lo vedete.... ¶ Tentai di protestare | ||
32 | 1898 | Ma io ero sempre lo stesso e quella ch | ||
33 | 1898 | pensato a ciò? Non lo sapeva ella? Oppure ella | ||
34 | 1898 | per te, perchè ha lo stesso tuo sangue, lo | ||
35 | 1898 | lo stesso tuo sangue, lo stesso tuo cuore; perchè | ||
36 | 1898 | tutto? Chiedere a lei lo scioglimento della terribile situazione | ||
37 | 1898 | il terribile male che lo tenea ora inchiodato nel | ||
38 | 1898 | ribrezzo, ho schifo.... ¶ E lo squisito corpo della bellissima | ||
39 | 1898 | la miseria più paurosa lo circonda. Noi lo aiutiamo | ||
40 | 1898 | paurosa lo circonda. Noi lo aiutiamo: ma nascostamente.... giacchè | ||
41 | 1898 | il suo male! ¶ - Oh, lo conosco - mormorò ella. ¶ Pensò | ||
42 | 1898 | sala. ¶ Correva a fiumi lo champagne. ¶ E tra i |