Marco Drago, La vita moderna è rumenta, 2012

e il mare quasi lo vedi. Le strade sono

più piccolo di quanto lo sia adesso: c’erano

paese: tale Ivaldi. Me lo presentò un giorno mio

opera, non aveva nemmeno lo stereo e le opere

chiesa e qualche volta lo si vede passare in

poi spariva e non lo vedevi per giorni e

vecchietto sempre allegro, baffuto, lo chiamavano “Numero Uno”, ma

acqua e la pressione lo fa muovere e l

ha la figa, Dio lo castiga!’... non avevo capito

Nizza Marittima”. ¶ 2Dovetti aspettare lo scudetto con Bersellini nel

fino a tardi); poi lo vedemmo anche al bar

Perché mi resisti?”. ¶ Spesso lo vedevi, armato di borsoni

gente si fermava e lo caricava, gli dava un

il militare in Umbria. Lo seppi da Dario, il

alle elementari. ¶ Mi ricordo lo stupore dopo la notizia

con quella stessa parola. ¶ Lo straniamento che mi colpiva

Anche per Dennis vale lo stesso discorso. Un recluso

di altri odori. Poi lo vedi e – incredibile! – è

come ti chiami. ¶ Lui lo chiamano tutti Tajoli, ma

settantacinque anni, quindi quando lo vidi la prima volta

disfatto, un comò con lo specchio, ero emozionato. Lei

anche mangiare, ma nessuno lo mangiò. ¶ Il negozio di

delle lenti, per curare lo strabismo. Cicci era obeso

lascialo perdere, quello, non lo vedi che è un

furiosamente, ma quel difetto lo rendeva molto tenero. E

nell’impresa del padre, lo vedevo solo quando pioveva

disse di non fare lo scemo e di restituire

pallone e partiva non lo fermava nessuno. ¶ Bobo e

ha avuto dei figli, lo vedo ancora qualche volta

ingresso, il vano per lo stereo, con tutti i

o nel 1979, forse 1977, chi lo sa. Arrivarono subito con

e pensava che nessuno lo capisse. Infatti era vero

Infatti era vero. Nessuno lo capiva perché era impossibile

Ferracuti. Klaus è sempre lo stesso, fa la bella

sia stato troppo forte lo sbalzo da Milano Spotorno

Ercole, che è nato lo stesso giorno, mese e

familiarità nel volto che lo aiutava a risultare gradevole

vedesse adesso Gechi non lo riconoscerebbe più. La sua

fermo lì accanto e lo salutavo e capivo che

andò male, la depressione lo aggredì e, senza fare

affari degli altri. Se lo incrocio lo saluto tutto

altri. Se lo incrocio lo saluto tutto allegro: “Ciao

Eh, sì, Gechi. Gechi lo ero una volta”. Ma

in tutta Italia, non lo so. Un bar in

maschi maturi del paese lo frequentassero, per vergogna, ma

e la pasticceria Faccio). Lo gestiva Nino, quel bar

a tutte le ore: lo beccavi sempre. Adesso è

a buon mercato, che lo sorreggeva dalla macchina al

al night e poi lo aspettava mentre lui si

tutto. E Uaz – forse – lo è stato. ¶ Pensare che

e Mauro Riccone, che lo trasformammo da Renato in

e fregancazzo (cose che lo lasciavano indifferente). ¶ Dotato di

Questa assunzione di sostanze lo fa stare bene anche

il buttafuori, il quale lo picchia selvaggiamente. A ogni

il fratello di Stefano, lo chiamavano “Titta”, Pietro era

era “Manera” e se lo chiamavi Manera rischiavi le

di recente ‘Il Batrace’, lo puoi trovare già raffigurato

sembrava un nome, tutti lo chiamavano così e molti

è morto nel 1981 o ’82, lo ricordo appena appena. Se

accento. Il prete che lo sostituì è quello che

Cassinasco sia mai esistito lo straccio di un artista

anni una legge che lo proibiva. ¶ Mario veniva dalla

clarino appresso e che lo tirava fuori per far

Tebaldi, ma il successo lo raggiungeva solo se faceva

degli anni sessanta. Dopo lo show gli ho stretto

riso un po’. ¶ Mario lo rispetto. ¶ Fare il musicista

visto. Mi ricordo che lo dissi subito a mia

tanto qualcuno che andava lo trovavo sempre. Poi, appena

e cominciavi a far lo scemo con tutte le

estate. ¶ I primi tempi lo gestiva Emma, moglie di

di quelle dentiere che lo faceva sempre sorridere anche

o il reggiseno sotto lo sguardo un po’ di

piena di problemi che lo portò alla chiusura ingloriosa

Il macellaio, che era lo zio di Enzo, mi

su e giù per lo stradone. Una carrozzella che

Cesar Carpeggiani e quando lo dico ba-balbetto Ca

grandi ridono. E me lo fanno dire di nuovo

palchetto e in due lo montavano sotto il sole

di agosto. Non era lo sport per me, il

lì così potevamo vedere lo stradone, poi mettevamo una

e ai figli, ma lo faceva tra le mura

un po’ oblunghi, non lo vedevi mai col cicchetto

faceva. Adesso non me lo ricordo più, come faceva

poteva anche essere successo lo zero assoluto. Mangiavo coi

o per motivi loro, lo sapevano già e si

postino e così ce lo tenevamo. ¶ Disperatamente tifoso del

due salite del paese. Lo sentivi da lontano, quando

suo sigaro ed era lo stesso Pineto che popolava

o giù di lì, lo ricordo già vecchio, ma

dei vecchietti ancora vivi lo descrivono come un tipo

dalla buffonata del bambino, lo fece entrare e lo

lo fece entrare e lo accolse a pranzo coi

Gli amici, rimasti fuori, lo videro ricomparire dalla finestra

molto, era vecchio quando lo vidi la prima volta

pura illusione ottica. Pineto lo vedevi, era lui uno

cui il fascismo noi lo vedevamo dappertutto. Pensare che

paese. Parla sempre lui, lo stanno a sentire come

un po’ che non lo vedo, so che fa

Mediterraneo. ¶ Cavallaro e io lo prendevamo in giro, soprannominandolo

propria arretratezza... Allora io lo lasciavo parlare e poi

Italia e i valori” lo ricordo ancora come uno

vuole male? ¶ Chissà chi lo chiamò per venire a

Quando è sparito non lo so, semplicemente non lo

lo so, semplicemente non lo vedemmo più. ¶ Eraldo ¶ Nato

aspetto da cappellaio matto lo rendeva affascinante con le

per la prima volta lo straordinario scrittore genovese Matteo

il giro alla trottola/1 ¶ Lo spartiacque tra la Cassinasco

volume, l’esaltazione... quello lo ricordo bene. ¶ L’inaugurazione

troppo forte non erano lo spot migliore per attirare

ritardo, semplici sfigati componevano lo zoccolo duro e in

scalino ed eri dentro. ¶ Lo squallore della piazza allora

matti di quanto non lo erano stati i coetanei

negozio è così come lo vedete adesso. Più di

il servo tuttofare. ¶ Bruno lo vedi sempre con il

cose poco interessanti. Ma lo vedi che riesce sempre

presi quel pacco (enorme, lo ripeto) e mi feci

Al che il padre lo rimproverò: “Maurizio, ma come

rimproverò: “Maurizio, ma come, lo fai andare via senza

parlava nemmeno di calcio. Lo vedevi tra l’una

Mi porti giù?”. Poi lo rivedevi dopo cena, sul

più giovani non se lo ricordano. Ma resta il

non di persona. Ma lo vedevo e ne sentivo

la faccia da cowboy. Lo scrittore e amico Alessandro

calvizie a parte). Me lo ricordo che troneggiava come

parte. Chissà perché me lo immagino sempre con la

il senso dell’umorismo lo abita senza che lui

a finire. ¶ “Bel biondino,” lo chiamava il buon Angelino

epoca, ma di certo lo sapeva. Feci presto a

L’amico Jackson”. Me lo trovai tra i regali

Subbuteo era giusto che lo lanciasse lui. ¶ Fu subito

dell’agognato Subbuteo. Quando lo portammo su a Cassinasco

Chicco. Allora lui prese lo smalto da modellismo e

a casa di Bonino lo zio di Chicco. Era

Vinse 3-2 il Bayern. O lo Schalke? ¶ Federico ¶ Una meteora

quarantasei-quarantasette anni, ma lo ricordiamo tutti per sempre

sparisce, moglie e figli lo aspettano per pranzo e

certi versi, ma non lo riconoscevo più, il suo

ho mai capito perché lo abbia fatto. Certo è

i miei figli. Loro lo ricordano come una specie

cosa ha visto. Se lo ha fatto davvero, posso

di proporzioni mirevoli. Poi lo sguardo: buono. Il sorriso

nel modo di salutare lo rendevano a prima vista

lui cercava costantemente era lo scontro fisico e che

quella massa di cellule, lo scontro fisico aveva un

laboratorio. Se eri fortunato lo trovavi, se no dovevi

no dovevi tornarci. Quando lo trovavi eri già un

nostra memoria. ¶ Pietro ¶ Pietro lo chiamavano “Manera” o “Pejo

d’anni che non lo vedevo (aveva abitato anche

tra i due. Elmo lo ricordo con la faccia

è bisogno che me lo dici tu...”, poi sbatteva

Pannont! ¶ Davide Pannont non lo vedevo da... da... non

di quello Davide ce lo ricordiamo per essere un

visite a Cassinasco. ¶ Sabato lo rivedo e mi dice

abitare a Bologna, ma lo sapevo già, abita a

per tutto il tempo. Lo resteranno per tutto settembre

i suoi figli condividere lo stesso spazio. Elmo era