parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, I racconti, 1952

concordanze di «lo»

nautoretestoannoconcordanza
1
1952
maniera affatto inaspettata, Santina lo lasciò fare, pur senza
2
1952
spalla, si destò e lo respinse: "No, no, non
3
1952
per far denari?" ¶ Ella lo considerò un momento con
4
1952
è in mio potere lo farò..." ¶ La ragazza levò
5
1952
levò gli occhi e lo considerò con espressione grata
6
1952
ti indicassi il modo, lo faresti?" ¶ Fervorosamente, Gianmaria accennò
7
1952
bicchiere della limonata e lo vuotò di colpo. Poi
8
1952
E domani," pensò, "te lo giuro, Santina, farò in
9
1952
con la Cocanari." Singolarmente lo commuoveva l’idea che
10
1952
pensiero di Santina non lo abbandonò un momento. Finalmente
11
1952
danza di gioia attraverso lo scricchiolante pavimento di legno
12
1952
prima che la sveglia lo destasse, riaprì gli occhi
13
1952
labbra, tornò a fissare lo spazio davanti a sé
14
1952
posso chiedertele... non posso, lo sento, non posso... e
15
1952
darmele... tu non potresti, lo sento, tu non potresti
16
1952
nulla di positivo." ¶ "Ma lo so, lo so che
17
1952
positivo." ¶ "Ma lo so, lo so che non potrai
18
1952
dirmelo..." ¶ Di nuovo ella lo considerò, obliquamente, con lo
19
1952
lo considerò, obliquamente, con lo sguardo valutativo che può
20
1952
ragione? Tu non puoi, lo sapevo che non puoi
21
1952
bicchierino di cognac e lo vuotò di colpo. "Allora
22
1952
questa boccetta?" ¶ La ragazza lo guardò falsamente: "A casa
23
1952
modo di procurarselo. Santina lo guardò dubbiosa: "Posso parlarti
24
1952
lavoro... ma se non lo trovo, non posso mica
25
1952
di velarsi di afflizione. ¶ "Lo zio Mattia," si disse
26
1952
a non pensarci prima?" ¶ Lo zio Mattia era un
27
1952
Di lui, Gianmaria che lo conosceva pochissimo, sapeva soltanto
28
1952
nulla da ridire e lo seguì in silenzio fuori
29
1952
prese il braccio e lo guidò verso i giardinetti
30
1952
tra le braccia. ¶ Santina lo guardò meravigliata, poi incominciò
31
1952
il nome di Gianmaria, lo fece entrare con aria
32
1952
ad un momento ricomparve lo stesso servitore e, spalancando
33
1952
tavola sedevano due persone: lo zio di Gianmaria e
34
1952
intorno al collo grinzoso. ¶ Lo zio di Gianmaria aveva
35
1952
tra il sopracciglio e lo zigomo; e lo zio
36
1952
e lo zigomo; e lo zio presentò il ragazzo
37
1952
come mai," ripeteva intanto lo zio velando con il
38
1952
Molto bene, egregiamente," continuò lo zio; "e tu cosa
39
1952
essere cattivo," disse, "non lo vedi che il povero
40
1952
Molto bene, allora," approvò lo zio con malignità, "andremo
41
1952
Ma tu carissimo," riprese lo zio riaggiustando il monocolo
42
1952
da solo a solo." ¶ "Lo vedi, Edith, che psicologo
43
1952
che psicologo sono," disse lo zio trionfante, rivolgendosi alla
44
1952
sola." ¶ Costernato, Gianmaria guardò lo zio, e poi la
45
1952
affatto, nient’affatto," intervenne lo zio autoritario, forzandola a
46
1952
che gioco?" l’interruppe lo zio che lo fissava
47
1952
interruppe lo zio che lo fissava con il viso
48
1952
a casa e me lo farò mandare..."; e tacque
49
1952
riuscito," disse, "era importante, lo facevo per l’Amelia
50
1952
vestibolo. Ma ella non lo udì. Uscirono nel giardino
51
1952
sforzare la propria natura, lo portava ad agire senza
52
1952
respiro gli mancava; ormai, lo sentiva, la questione non
53
1952
invincibile. Che cosa celava lo scintillio misterioso ed esaltato
54
1952
era che uno sotto lo zigomo, ma era ancora
55
1952
aveva addosso, il secondo lo trasse dall’immenso e
56
1952
pieno di stampelle, e lo spiegò con cura sopra
57
1952
contro il colletto inamidato; lo buttò via gualcito, ne
58
1952
quando ricominciò nel corridoio lo sgradevole baccano del gong
59
1952
corpo tutto contratto per lo sforzo, in una sottoveste
60
1952
ingenuo, e, per quanto lo permetteva l’ardore naturale
61
1952
dondolandosi sulle gambe, attraversò lo scricchiolante pavimento di legno
62
1952
a mangiare. ¶ Non se lo confessava, ma ora l
63
1952
ma la solita timidezza lo strangolava; più volte fece
64
1952
a Negrini." Questa decisione lo rinfrancò, perché, prendendola, gli
65
1952
ne staccò un pezzo, lo mise sul piatto e
66
1952
volta, più che mai lo covava con gli sguardi
67
1952
stizza furibonda e umiliata lo invadeva. Era dunque per
68
1952
in questo stupido tranello. Lo trasse da questa confusione
69
1952
piede sotto la tavola, lo turbava come un tratto
70
1952
avventura della sua vita, lo capiva bene, e si
71
1952
lire al mese? Me lo dica un po’ lei
72
1952
vuole per far carriera? Lo sa lei?" ¶ "Che cosa
73
1952
che dice," proferì seccamente, "lo sanno anche i sassi
74
1952
fruscio di seta spiegazzata lo precedette nel corridoio. Ormai
75
1952
accennargli il silenzio, ella lo guidò alla sua camera
76
1952
a sua volta. ¶ "Se lo sa la mamma, mi
77
1952
mentre quel giovanotto non lo posso proprio soffrire... no
78
1952
di quel corpo, con lo stesso automatismo insieme piacevole
79
1952
che ho fatto! se lo sapesse mamma!" e così
80
1952
o tre ore che lo separavano dal ritorno di
81
1952
entrò. ¶ Il primo sguardo lo rivolse alla stanza che
82
1952
Rapidamente, quasi nascondendosi, ella lo esaminò controluce, quindi aprì
83
1952
ansietà delle ore che lo separavano dal ritorno di
84
1952
sono il maggiore." ¶ Ella lo considerò un momento in
85
1952
ogni male." ¶ La direttrice lo considerò un momento, immobile
86
1952
quattro o cinque volte lo stesso periodo per afferrarne
87
1952
un cigolio alle spalle lo avvertì che la porta
88
1952
la testa. ¶ Poi, finalmente, lo respinse: "No, no, no
89
1952
sei diverso... sei diverso... lo sento... lo sento... no
90
1952
sei diverso... lo sento... lo sento... no, no, non
91
1952
Perché?" ¶ "Ah, se tu lo sapessi il perché, non
92
1952
trasognati: "Ma se te lo dirò, poi tu mi
93
1952
caso ti odierò." ¶ "No, lo sento, tu mi odierai
94
1952
piagnucolare. ¶ "Ma poiché te lo prometto?" ¶ "È inutile, lo
95
1952
lo prometto?" ¶ "È inutile, lo sento... tu mi odierai
96
1952
la stanza. ¶ Gianmaria seguì lo sguardo lento e calmo
97
1952
Questa informazione non dissipò lo stupore di Silvio. Anzi
98
1952
stupore di Silvio. Anzi lo accrebbe ché ora, come
99
1952
sua affermazione. "Qualche volta lo penso," rispose, "ma anche
100
1952
uno sguardo... Io non lo amavo, certo, ma ero
101
1952
matrimonio imposto e onorevole? Lo destò da queste riflessioni
102
1952
vere," ella disse. Ora lo contemplava con uno sguardo
103
1952
ragazza invece di respingerlo lo attiravano; falsa fino all
104
1952
nel momento stesso che lo supplicava di lasciarla. Si
105
1952
intatti, son qualcosa tra lo scorpione e la formica
106
1952
e con gli sguardi lo osservava di sbieco. "Ho
107
1952
tra il donnaiuolo e lo sfruttatore di donne, personaggio
108
1952
pensione di Silvio non lo trattava con abbastanza riguardo
109
1952
occhi spassionati. ¶ Quello che lo colpiva di più, ora
110
1952
e come per giuoco lo istigasse a uccidere il
111
1952
delle sue stravaganze, ella lo guardò sconcertata. Era chiaro
112
1952
intimorita. "No... no," disse, "lo vorrei anch’io... ma
113
1952
botto ella fermò, spalancò lo sportello, gli accennò di
114
1952
essere assorbito dal lavoro, lo sentì un pezzo sbuffare
115
1952
turbamento. Ma l’altro lo interruppe. "È inutile," disse
116
1952
ragione e soltanto perché lo vuole lei..." ¶ Ma non
117
1952
non aprì bocca: tuttora lo stringeva per il polso
118
1952
il polso e, ansioso, lo fissava. "Vuol dire," finì
119
1952
sul petto e saldamente lo mantenesse supino. Aveva la
120
1952
al riparo del cornicione, lo insospettirono. Balzò allora a
121
1952
bosso e, riconoscendolo, neppure lo salutò. Egli lasciò la
122
1952
un figlio tuo non lo dirà più... e io
123
1952
mai un sacrificio... non lo farà... Finalmente è vana
124
1952
sposare te ma Merighi..." ¶ "Lo vedi?" la interruppe il
125
1952
alzarsi. Ma la donna lo afferrò solidamente per un
126
1952
per un braccio e lo costrinse a risedersi. "Aspetta
127
1952
questo tuo disegno perché lo considero una pazzia. Però
128
1952
e si fendeva sopra lo sgabello in due ampie
129
1952
gemelle, questa vista inaspettata lo stupì enormemente così che
130
1952
aveva veduto apparire dentro lo specchio inclinato della toletta
131
1952
sopra della spalla e lo invitò ridendo ad entrare
132
1952
non vergognosa; questo, Silvio lo capì dalla disinvoltura forzata
133
1952
rispondesse alla verità. Ella lo guardava con freddezza mentre
134
1952
di sua madre. Ella lo guardava, non pareva convinta
135
1952
un sollievo visibile, "anzi lo sono senz’altro... io
136
1952
ripudiati con tanta disinvoltura lo stupiva. "E così," non
137
1952
quelle dell’Amelia non lo convincevano completamente, ci doveva
138
1952
Amelia. D’altra parte, lo spingevano a quest’ultimo
139
1952
che mai. Non se lo confessava, ma ora, dopo
140
1952
è un vero peccato..." ¶ "Lo so... ma..." ¶ "Un’idea
141
1952
so... ma..." ¶ "Un’idea," lo interruppe la De Cherini
142
1952
cinque mesi..." Pur parlando lo guardava di sotto in
143
1952
da baro. ¶ Questi pensieri lo tennero trasognato un momento
144
1952
Silvio. ¶ La De Cherini lo guardò con un suo
145
1952
se la De Gasperis lo richiamasse, scomparve anche lui
146
1952
mani. Queste due idee lo dividono, prolungano la sua
147
1952
uno sconosciuto amico che lo aspettava, risentì a queste
148
1952
del cassettone. "Chi te lo ha detto? Ma dove
149
1952
Se sto benissimo..." ¶ Ma lo specchio, forse a causa
150
1952
stupida, cretina... chi te lo ha detto?" egli gridò
151
1952
tu non sei più lo stesso... da qualche tempo
152
1952
che mi aspetta?..." ¶ "Non lo so," rispose la madre
153
1952
mattutina, era già ubriaco. Lo vide muoversi sulla sedia
154
1952
Gasperis? La sua avventura, lo sentiva, era veramente finita
155
1952
solo magro cavallo nero. Lo seguivano poche persone a
156
1952
serietà del viso, ella lo guardava dal fondo di
157
1952
gli tornava indietro e lo colpiva nel viso. "Ma
158
1952
lui... gli parlerò." ¶ Ella lo guardava, invasa pian piano
159
1952
vederci più di prima... lo sai, non ho bisogno
160
1952
ho capito tutto," ella lo interruppe con asprezza. ¶ "Che
161
1952
a quest’ora è lo stesso e così le
162
1952
dei contadini." Questo confronto lo amareggiava perché, al paese
163
1952
Costui richiuse con cura lo sportello e, dopo avere
164
1952
il Mancuso, sempre con lo stesso tono di interrogatorio
165
1952
un foglio ripiegato e lo depose sopra la tavola
166
1952
infilati nelle ciabatte, dirigeva lo zampillo di una pompa
167
1952
la pompa e ciabattando lo introdusse in casa. ¶ Le
168
1952
mano e rappresentavano per lo più nudi femminili e
169
1952
attraverso la finestra aperta, lo sfrigolio dello zampillo della
170
1952
amante del cuore e lo sfruttatore di donne. La
171
1952
ha creduto?" disse. "Quando lo saprà Gino chissà come
172
1952
che sposa, non io." ¶ Lo stupore di Silvio perdurava
173
1952
D’altra parte, ora, lo pungeva una gran curiosità
174
1952
una ragazza sempre con lo stesso uomo, si dimentica
175
1952
alludendo alla figlia, "eppure lo sapevano che lei doveva
176
1952
stesse che di solito lo guidavano nel suo lavoro
177
1952
di cui si indovina lo scopo al primo sguardo
178
1952
per comodità chiamerò arabo. Lo stile, cioè, dì un
179
1952
facciata era logico per lo meno aspettarsi un interno
180
1952
che fare né dire. Lo trasse da quest’impaccio
181
1952
De Cherini: "Continui," ella lo incitava con serenità, "continui
182
1952
l’area che non lo permetteva, mi sarebbe piaciuto
183
1952
camere interne. Ma mancava lo spazio e perciò mi
184
1952
e, un po’ per lo stordimento provocato in lui
185
1952
e andarsene. Ma ella lo fermò subito con un
186
1952
si sarebbe mosso se lo strombettamento non avesse insistito
187
1952
che Silvio avesse chiuso lo sportello, rumorosamente, con certi
188
1952
e mia madre non lo sa..." ¶ Girarono velocemente intorno
189
1952
tutto! In pensiero certo lo era ma per una
190
1952
di gelosia... ed io lo sapevo," concluse compiaciuta, "ho
191
1952
almeno questo gusto me lo sono levato." ¶ Silvio non
192
1952
Non ha veduto come lo covava con gli occhi
193
1952
erano in lei per lo sdoppiamento funesto proprio all
194
1952
per un momento non lo riconobbe. Vide a gran
195
1952
tentò di baciarla. Ella lo respinse subito e si
196
1952
quel tono da padrone lo denotavano. A queste riflessioni
197
1952
ella gli mormorò, provava lo stesso sentimento che in
198
1952
per un sentiero sconosciuto, lo trovi comodo ma non
199
1952
come il tramonto o lo spuntar del sole. E
200
1952
sola, lascia che te lo dica," incominciò, "è la
201
1952
mi fa orrore, te lo giuro." ¶ Gemma ora tremava
202
1952
Vagnuzzi partì fiducioso. ¶ Raggiunto lo scopo di essere invitata
203
1952
ha pace se non lo vede sempre limpido e
204
1952
parlarne: quel che faceva lo faceva perché voleva bene
205
1952
un momento era seguito lo sdegno. Ma poi, prolungandosi
206
1952
poi, prolungandosi la malattia, lo sdegno cedette il luogo
207
1952
che la delusione e lo sdegno, e decise che
208
1952
per qualsiasi rappresentazione che lo interessasse. Ma tale malignità
209
1952
da qualche vizio, prima lo combattono, poi, incapaci per
210
1952
di malessere, si premeva lo stomaco con una mano
211
1952
visitarla ogni volta che lo desiderava. Il risparmio del
212
1952
Appena egli aveva finito, lo faceva subito servire una
213
1952
e mangiava, sua madre lo serviva e, a quanto
214
1952
e, a quanto pareva, lo ammirava profondamente, cosa si
215
1952
hai fame, forse hai lo stomaco imbarazzato, dovresti purgarti
216
1952
ma chi non fa lo stesso? e invece l
217
1952
trovato una donna che lo amasse, si ripeteva, l
218
1952
sua sfortuna in amore, lo scoraggiamento e il dubbio
219
1952
meravigliato quando un giorno lo vide capitare allo studio
220
1952
indovinato i suoi desideri, lo invitò senz’altro a
221
1952
modestia del proprio vestito, lo squallore dello stanzone, e
222
1952
le vincite al giuoco lo fecero ben presto abbandonarsi
223
1952
Ma la De Gasperis lo trattenne subito e disse
224
1952
verità, sebbene non se lo confessasse, egli aveva trovato
225
1952
un momento, in silenzio, lo guardò. Con un compiacimento
226
1952
è possibile... ma grazie lo stesso... vedo che ho
227
1952
stringeva le mani e lo guardava in silenzio, decise
228
1952
aveva rifiutato la proposta, lo rassicurò. Continuò così a
229
1952
spiattellare con tanta franchezza, lo spaventava. Come se avesse
230
1952
è che anche Tino lo sa e se ne
231
1952
dovuto tardare. Questo sospetto lo infuriava singolarmente, come un
232
1952
l’avranno dato." Ella lo guardò con sorpresa: "Cosa
233
1952
presta man forte? Addirittura lo aiuta? Fa da specchietto
234
1952
lei deve capire..." Ella lo interruppe con un gesto
235
1952
risveglio e di riflessione. Lo stesso che ispirano le
236
1952
ma nello stesso tempo lo riassaliva il terrore di
237
1952
e, sempre muovendosi per lo stanzone squallido con quella
238
1952
di silenzio. Quindi risuonò lo scatto secco del fermaglio
239
1952
con un diamante. "Me lo darà Locascio se andrò
240
1952
dir parola, corse verso lo studio. Impaurito, tentato di
241
1952
sedere sul letto e lo guardò. "Che cosa vorresti
242
1952
suo risentimento, la donna lo guardò un momento senza
243
1952
il freddo della notte lo penetrava lentamente, alfine si
244
1952
capitavano alla villa, per lo più proprietari dei dintorni
245
1952
nei vecchi occhi azzurri, lo sguardo ridente della gioventù
246
1952
le ascelle. Questi particolari lo colpirono come se Gemma
247
1952
mani angolose, rifletteva sopra lo sguardo che aveva sorpreso
248
1952
lui un viso che lo sorprese, diverso da quello
249
1952
turbamento ogni volta che lo sentiva riaffiorare. Si diceva
250
1952
sue semplici malizie, continuamente lo pungeva. In questo modo
251
1952
sentisse invogliato e Gemma lo tentasse con molte civetterie
252
1952
Gemma, e, sebbene molto lo turbasse l’idea che
253
1952
sinora. In questa decisione lo confermava il pensiero che
254
1952
però, era sicura: ormai lo teneva in mano, e
255
1952
occhi trasognati in cui lo sguardo ridente e giovanile
256
1952
in gioventù, temeva che lo stesso potesse avvenire a
257
1952
ma Gemma che non lo sapeva, né, se lo
258
1952
lo sapeva, né, se lo avesse saputo, ci avrebbe
259
1952
avrebbe dato alcuna importanza, lo teneva per un poveruomo
260
1952
apriva bocca e per lo più fissava gli occhi
261
1952
disse la vedova che lo considerava e pareva sovrappensiero
262
1952
come quello," disse, "non lo sposerei neppure coperto d
263
1952
più grande indifferenza per lo sfortunato pretendente. Ora aveva
264
1952
spiegò, e pur ringraziandolo, lo pregava, per ora, di
265
1952
questo consiglio, il Vagnuzzi lo lodò e approvò con
266
1952
nervoso entusiasmo. Anzi, spinse lo zelo fino ad adottare
267
1952
La quale un po’ lo lusingava, e un po
268
1952
lusingava, e un po’ lo deludeva, in modo da
269
1952
un belvedere da cui lo sguardo poteva abbracciare tutta
270
1952
di circonvallazione. Ma, invincibilmente, lo sguardo le andava al
271
1952
oh sì, questo te lo giuro..." ¶ "Ma povera Gemmina
272
1952
e aveva negli occhi lo sguardo sfrontato e ridente
273
1952
disse bruscamente, "perché hai lo stesso sangue." ¶ "Cosa vorresti
274
1952
impossibile..." ¶ A Gemma caduto lo sdegno, restava lo stupore
275
1952
caduto lo sdegno, restava lo stupore. Così grande che
276
1952
e amaro. Non se lo confessava ma quasi rimpiangeva
277
1952
ed esanime. In realtà lo spirito ambizioso che fino
278
1952
nutrire per il buonuomo lo stesso disprezzo di un
279
1952
sarebbero state desiderabili. Però lo ascoltò, sforzandosi di atteggiare
280
1952
anche di affettuosità, Gemma lo mantenne dipoi costantemente nei
281
1952
le labbra. Rassegnata, Gemma lo lasciava fare: in certo
282
1952
in una prigione e lo disse al marito. Il
283
1952
come quella dalla quale lo sguardo poteva librarsi su
284
1952
Quanto al giardino non lo degnò neppure di uno
285
1952
di circo deserto; e lo schermo bianco appeso sopra
286
1952
ma che le faceva lo stesso molto piacere perché
287
1952
signore della villa, visto lo sconquasso che aveva portato
288
1952
nove." Gemma approvò: lei lo sapeva bene cos’era
289
1952
benservito, vedrà come se lo leva subito dai piedi
290
1952
la disistima in cui lo teneva, il ragazzo sentiva
291
1952
Brambilla, dall’altro però lo riempì di un turbamento
292
1952
sola una cattiva azione, lo era doppiamente in queste
293
1952
azzeccato destò in lui lo spirito dell’emulazione; giuocò
294
1952
guancia. ¶ Quegli occhi cilestri lo fissavano con una specie
295
1952
la testa e se lo girò intorno al collo
296
1952
in volto, più per lo sforzo che per l
297
1952
Polly fu poi sempre lo stesso, ella non si
298
1952
corridoio, mentre l’austriaco lo trascinava verso la sua
299
1952
Ah già... forse non lo sa..." spiegò l’infermiere
300
1952
fece il letto contro lo stipide della porta della
301
1952
porta della sua stanza, lo destò da queste amare
302
1952
seduto fuor delle coltri lo guardava venire colla faccia
303
1952
Brambilla parlava. Mortificato Girolamo lo guardava e pensava con
304
1952
triste, torbido. ¶ Queste considerazioni lo convinsero definitivamente di essere
305
1952
simile a quella che lo spingeva ad umiliarsi spontaneamente
306
1952
La Polly," pensava, "se lo volessi tornerebbe con lo
307
1952
lo volessi tornerebbe con lo stesso zelo e la
308
1952
ne è pieno, e lo stuolo è così basso
309
1952
cercare sulla tavola accanto lo specchio e il pettine
310
1952
rosso in volto per lo sforzo compiuto; "il signor
311
1952
suo compagno di stanza lo avrebbe certo commosso fino
312
1952
sguardo scrutatore. Il ragazzo lo vide esitare, quindi aprir
313
1952
me, benché non me lo avesse mai detto, un
314
1952
il vassoio della cena, lo fece balzare seduto sul
315
1952
che musica?" ¶ La donna lo guardò di traverso. Non
316
1952
fuorché questo." Non se lo confessava, ma quel che
317
1952
confessava, ma quel che lo faceva soprattutto soffrire in
318
1952
di sfortune immeritate. Improvvisamente lo prese una rabbia terribile
319
1952
fredde; si protese e lo spinse fuori della tavola
320
1952
per andare ad ammirare lo spettacolo insolito di un
321
1952
scacciato dal sanatorio, non lo spaventava più, gli recava
322
1952
specie di sollievo; "Come lo merito," pensò. Ora quell
323
1952
l’opprimeva: la bambina, lo scandalo, la cacciata dal
324
1952
angoscia, un orgasmo straordinari lo invasero. "Tra poco sarà
325
1952
e, come dire?, politico, lo spettacolo della viltà di
326
1952
presto possibile..." ¶ Il medico lo guardò: ¶ "Andarsene?... Chi le
327
1952
il ginocchio malato. Girolamo lo guardava, e gli pareva
328
1952
ragazzo; ma l’altro lo interruppe: "Pensi," disse, "a
329
1952
prime ore di sonno lo destava all’improvviso e
330
1952
sua ingiustificata miseria volgeva lo sguardo alla propria vita
331
1952
del suo mutamento. "È lo stesso viso," rifletteva rabbiosamente
332
1952
avevo quando ero felice, lo stesso viso che piacque
333
1952
stato. Del resto egli lo sapeva ("ancora una prova
334
1952
porta, chiuse con ira lo sportello ed entrò in
335
1952
respiro che ad intervalli lo animava, ora sul ventre
336
1952
cercava invano di dominare lo strano e crudele sentimento
337
1952
altri giorni, il desiderio lo riassaliva, guardava la cara
338
1952
membra inerti. ¶ Non se lo confessava, ma l’avrebbe
339
1952
il solco delle reni, lo rassicuravano sulla decadenza della
340
1952
duro e fermo sotto lo smalto vivace del belletto
341
1952
rabbia puerile e avara lo invadeva al pensiero di
342
1952
e pareva contenta, era lo stesso sorriso impacciato e
343
1952
scioglieva il gelo che lo possedeva; masticava il pane
344
1952
subitamente interessato, sedette presso lo stipo. "Guarda, guarda," proferì
345
1952
le dispiacesse, la donna lo guardava con uno sguardo
346
1952
avevi diciott’anni quando lo incontrasti. I capelli li
347
1952
la sua contrarietà, ella lo respinse. "Ora mi dici
348
1952
domanda ella trasalì e lo guardò curiosamente come se
349
1952
un po’ di liquore, lo sorbì, ne guardò il
350
1952
sapeva neppure lui perché, lo entusiasmò. Ora provava un
351
1952
noti artisti cinematografici americani, lo sapeva, e se ne
352
1952
volta: la "principessa" ubriaca, lo champagne nei capelli, le
353
1952
uccello di malaugurio come lo chiamavano, alto, dinoccolato, dai
354
1952
Costa si alzò: ¶ "Io lo so," disse con forza
355
1952
quella disgraziata... ebbene ve lo dico una volta per
356
1952
verniciato di turchino era lo zoccolo; e in fondo
357
1952
suo braccio. ¶ "Tutti me lo dicono," rispose la voce
358
1952
proprio l’altro giorno lo dicevo appunto al duca
359
1952
che mi pregava per lo stesso favore... un cerchio
360
1952
eccitata. Aveva lasciato cadere lo scialle e mostrava le
361
1952
ora dall’altra e lo scolorimento della carne ingiallita
362
1952
circolo anche i ragazzi, lo chiamavano col suo nome
363
1952
invece di impietosire Ripandelli, lo irritava come i sussulti
364
1952
porta. ¶ Per un istante lo stupore impedì ai cinque
365
1952
e nello stesso tempo lo colpirono un senso nero
366
1952
fondo presso la finestra, lo guardavano incomprensivi. La tavola
367
1952
soglia. I suoi compagni lo videro diventare bianco: ¶ "Questa
368
1952
gli si raggrupparono intorno. Lo videro passarle un braccio
369
1952
disse, ancora rosso per lo sforzo compiuto. ¶ Ci fu
370
1952
donna era morta, questo lo sapevano, ma l’idea
371
1952
annetto per complicità necessaria lo prenderemo lo stesso." Silenzio
372
1952
complicità necessaria lo prenderemo lo stesso." Silenzio costernato. Lucini
373
1952
il pugno per aria: ¶ "Lo sapevo che doveva finir
374
1952
che doveva finir così, lo sapevo... ah non ci
375
1952
io sono nato per lo meno benestante, ma non
376
1952
intelligenza." ¶ "Che m’importa," lo interruppe il Brambilla, "no
377
1952
sorella all’infermiere; questo lo prendeva con le sue
378
1952
vivere normalmente, di essere lo stesso Girolamo di otto
379
1952
crisi di pianto, che lo prendevano, soprattutto di notte
380
1952
era implacabile e già lo spingeva riluttante è frenetico
381
1952
appoggiato sopra il gomito lo guardava fissamente: "Non faccia
382
1952
possa avere avventure?" ¶ "Chi lo dice?" rispose l’altro
383
1952
questo, benché non se lo confessasse, era per il
384
1952
piegato sul fianco sinistro, lo guardava con la più
385
1952
altre vuote e chiuse. Lo trovai al buio, disteso
386
1952
nella mia mano. Io lo sentivo commosso e mi
387
1952
da collegiali... Andiamo... andiamo... lo spettacolo sta per cominciare
388
1952
se quel disordine me lo avesse suggerito, della pesante
389
1952
qualcosa di comico. ¶ "Se lo fa Liliana, allora lo
390
1952
lo fa Liliana, allora lo farò anch’io," disse
391
1952
alla fidanzata; ma questa lo respinse con un gesto
392
1952
che tutto questo egli lo faceva col viso improntato
393
1952
Stai fermo... Non fare lo sciocco, al Motta il
394
1952
me, spiegandomi: ¶ "Forse non lo sa... sono io che
395
1952
portato Giovanni in casa... Lo vedevo sempre solo all
396
1952
francamente da lui e lo invitai... Feci bene, non
397
1952
si affaccendarono per far lo spazio dentro il salotto
398
1952
della zia, invocando che lo prendessero in braccio. Poi
399
1952
uscì a sua volta. ¶ Lo seguii. In fondo al
400
1952
la luce spenta." Quindi lo distese sotto le lenzuola
401
1952
rimasto dove la madre lo aveva messo, supino, le
402
1952
letto; e la donna lo guardava, le braccia bianche
403
1952
in un tono urgente. "Lo sai che la zia
404
1952
di queste due donne lo lusinga... si accorgerà forse
405
1952
Giovanni... Eccolo il perché... Lo griderei sui tetti... Eccolo
406
1952
nuovo la fanciulla. "Allora lo ripeto... sei piena di
407
1952
raccolse il vestito e lo gettò sopra una seggiola
408
1952
amico... son convinto che lo farà volentieri. " ¶ C’era
409
1952
lui e di quanto lo riguardava. Ma finsi di
410
1952
preso il vestito, se lo infilò senza più, per
411
1952
tetri, scolpiti, massicci, sopra lo sfondo rosso di una
412
1952
Giovanni a bassa voce. ¶ Lo guardai: era molto pallido
413
1952
Come scendemmo, c’investì lo scroscio di una fontana
414
1952
campanello più alto e lo spinse con forza. Subito
415
1952
coppia delle colonne sanguigne. Lo zoccolo era di marmo
416
1952
a casa. Confesso che lo dissi non troppo sinceramente
417
1952
per ogni sala, per lo più dorati e nuovissimi
418
1952
bicchiere e ingiurie, con lo stesso sorriso; in seguito
419
1952
d’argento; vi aggiunse lo spruzzo di una bottiglietta
420
1952
disse seriamente e lentamente lo scultore, "è un giovane
421
1952
talento..." ¶ "Ma... ma... ma..." lo interruppe il commendatore con
422
1952
l’altro senza scomporsi. ¶ "Lo sapevo... Canaglia di un
423
1952
Canaglia di un Marchesini... lo sapevo che c’era
424
1952
un paio di ragazze lo tenevano per le braccia
425
1952
abbondante sulla fronte, "non lo sapete che è un
426
1952
ora a noi due." ¶ Lo vidi aprire lo sportello
427
1952
due." ¶ Lo vidi aprire lo sportello del bar e
428
1952
troppo, doveva essere ormai lo spettacolo di tutte le
429
1952
gli allargasse sul petto lo sparato inamidato della camicia
430
1952
sul letto e ve lo mantenevano supino, cercando nello
431
1952
tutte e cinque insieme, lo lasciarono e Giovanni, nudo
432
1952
cosa mi hai fatto," lo rimproverò una terza; mostrandogli
433
1952
stare più soli." ¶ Ella lo guardò attentamente e poi
434
1952
a riva." ¶ L’amante lo guardò tentata. ¶ "Va bene
435
1952
ella disse con calma. ¶ "Lo so, non me ne
436
1952
in tuo aiuto." ¶ Ella lo guardò e rispose: ¶ "Non
437
1952
scherzi in mare." ¶ "Tu lo chiami scherzo." ¶ La donna
438
1952
io nuoterò piano verso lo stabilimento... tu seguimi con
439
1952
tra le palme e lo baciò sulla bocca. Sandro
440
1952
inebriante, e la dolcezza lo fece quasi svenire. Aveva
441
1952
costume bagnato. ¶ "Perché non lo lasci qui?" domandò Sandro
442
1952
mano sul costato e lo guardava a lungo, in
443
1952
mormorò Sandro. ¶ "Sei sempre lo stesso," ella disse senza
444
1952
Sandro irritato. ¶ "Non fare lo sciocco." ¶ Dalla piazza, per
445
1952
osceno e lei se lo fece ripetere due volte
446
1952
di lei. Altre volte lo ricordava, questi baci dati
447
1952
forse paura che non lo sappia?... me l’hai
448
1952
volesse ucciderla. ¶ Quest’idea lo esasperò, si gettò sul
449
1952
volta ella non se lo fece ripetere due volte
450
1952
ho fatto stamane." ¶ "Io lo faccio anche nel pomeriggio
451
1952
nel pomeriggio." ¶ "Anch’io lo farò questo pomeriggio," disse
452
1952
località dell’isola, "io lo faccio sempre lì, ci
453
1952
possiamo andarci insieme." ¶ Ella lo guardò interrogativamente, come se
454
1952
e i gelati che lo disperava come un tratto
455
1952
solita ora al caffè, lo attrassero le luci fioche
456
1952
tra la vaporiera nichelata, lo zampillo dell’acqua, i
457
1952
saletta attigua. Dal bar lo sguardo poteva scorrere fino
458
1952
di profilo. Ciò che lo convinse ad un tratto
459
1952
di pulire, rispose: "Non lo so signore... erano qui
460
1952
ignorare la sua presenza, lo guardò sfacciatamente, in tralice
461
1952
viene è un villano, lo ripeto." ¶ "Va bene," disse
462
1952
disinvoltura l’astuccio e lo porse all’altra domandandole
463
1952
un caldo simile non lo ricordavo da un pezzo
464
1952
due enormi anfore annunziavano lo stile del luogo. In
465
1952
rispose la grande con lo stesso pudore con il
466
1952
la grande irritata, "non lo conosci neppure." ¶ "Non è
467
1952
la Rina; o per lo meno tentare qualche approccio
468
1952
sulle ginocchia. La donna lo guardò ipocritamente e domandò
469
1952
sorella. Ella rise e lo guardò di traverso con
470
1952
disse la grande pronta. ¶ "Lo facevo," corresse la piccola
471
1952
anch’io allora faccio lo stesso... sono una signora
472
1952
che ti prende?" ¶ "Te lo avevo già detto tante
473
1952
precauzione il cappello e lo ripose nell’armadio. Quindi
474
1952
suvvia." Ma la ragazza lo respinse: ¶ "Lasciatemi voi." ¶ "Per
475
1952
mi ha trattata?" ¶ Ella lo guardò di sotto in
476
1952
irritare ma, alla fine, lo rendeva supremamente amabile. ¶ Ma
477
1952
scompariva; né, per quanto lo interrogassi, mi riusciva di
478
1952
sembravo farmi di lui. Lo assicurai con calore che
479
1952
la più spregevole, me lo avrebbe reso più stimabile
480
1952
dove passava le sere, lo avrei stimato di meno
481
1952
fuggire portando ai compagni lo straordinario bottino. Il dovere
482
1952
volte che era sua, lo insospettiva; però era ancora
483
1952
balzò in piedi. ¶ "Come lo sapete?" ella chiese diffidente
484
1952
alle guardie. O per lo meno nulla avrebbe fatto
485
1952
pronta gli rispose che lo portava ad una capanna
486
1952
sahariana, perché il desiderio lo mordesse di nuovo più
487
1952
cintola della donna. Ella lo guardò sorpresa, in una
488
1952
Cosma un solletico che lo faceva sorridere suo malgrado
489
1952
la cui vista prima lo stupì e poi lo
490
1952
lo stupì e poi lo riempì di gioia. Erano
491
1952
Tutto ad un tratto lo invase un gran desiderio
492
1952
guardie si consultarono con lo sguardo. Ma il desiderio
493
1952
grido dell’Albina che lo denunziava suo amante, le
494
1952
Cosma dichiarò che, se lo permettevano, sarebbe andato avanti
495
1952
dietro di lui non lo potevano vedere. Proseguì così
496
1952
acqua, le due guardie lo investirono accusandolo di aver
497
1952
in acqua; del resto lo portassero pure in prigione
498
1952
e le foglie che lo avvolgevano; il Torta invece
499
1952
sotto il diluvio che lo marcisce, gema e zampilli
500
1952
presto una vera ossessione. Lo sfuggivo e al tempo