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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cosimo Giorgieri Contri, Le orme del satiro, 1920

concordanze di «lo»

nautoretestoannoconcordanza
1
1920
questo sarebbe bene. Non lo impone però... Ma no
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1920
Ma no! Tu non lo farai! Ti conosco. Sei
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1920
duramente. ¶ – Ho fatto male, lo so... Ma non volevo
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1920
afferrò le mani, piangendo, lo trasse verso il letto
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1920
l'automobile, ma con lo chauffeur vestito a lutto
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1920
inchiodata. Un peso enorme lo premeva sul cuore. Si
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1920
poteva. Era come se lo avessero murato un poco
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1920
lascio l'automobile, me lo rimanderai... ¶ – Grazie, Marco... Coraggio
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1920
sua madre... La cameriera lo fermò: ¶ – È da basso
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1920
osato? Anche quella delicatezza lo colpì. Fece le scale
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1920
egli a lei che lo chiamava?... ¶ Lacerò la busta
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1920
Sì, sì... Tornate stasera. ¶ Lo vide andar via, curvo
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1920
vide andar via, curvo; lo richiamò: ¶ – Dove andate? – gli
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1920
pensiero. Da tre giorni lo sentiva sfuggirgli, vago, inafferrabile
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1920
esser vero? Un brivido lo colse: la nevralgia si
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1920
si foggiò, si concretò, lo percosse: ¶ – E Noemi? ¶ Protese
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1920
là dove la felicità lo aspettava... ¶ – Giustino! ¶ – Comandi – disse
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1920
con impeto. – Voglio sapere! Lo devo! ¶ Fuori, nel primo
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1920
suo pensiero senza freni lo trascina, agiscono così... La
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1920
egli – se noi non lo vogliamo! ¶ Salì le scale
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1920
nessuno rispondeva, un brivido lo colse. Di liberazione o
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1920
riconoscendola. ¶ Ella si scostò, lo introdusse... ¶ – Sei tu, Marco
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1920
Marco? Ti aspettavo. ¶ XV. ¶ Lo aspettava? Marco avrebbe voluto
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1920
Ma come un pudore lo ammutì. Seguì la donna
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1920
No! Non chiamare... ¶ Ella lo guardò con qualche stupore
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1920
strana cosa, un gelo lo prese. Se sua madre
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1920
Ha mentito! ¶ – Vedi che lo sai! mormorò Marco... Sì
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1920
ardente: ¶ – Non ti muovere! Lo hai detto tu stesso
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1920
lentamente: ¶ – Sì... Tua madre lo sapeva. Laurina è tua
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1920
credevo che essa te lo direbbe. ¶ – Ah! perché? E
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1920
Allora, tanti anni fa, lo dissi a tua madre
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1920
sue lunghe insistenze, già lo aveva come preparato a
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1920
te, fin allora! E lo giuro sulla sua testa
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1920
la piccina avrebbe avuto lo stato civile in regola
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1920
e un piccolo disgusto lo tenne. Risentì le parole
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1920
comunanza della razza istintivamente lo vinse, ruppe gli ultimi
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1920
fra le mani. Marco lo invidiò. Non aveva che
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1920
perché» della vita, come lo percoteva, come lo paralizzava
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1920
come lo percoteva, come lo paralizzava! – Perché mi hai
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1920
stanchezza, un abbandono improvviso lo colse: come chi ha
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1920
sue forze, e queste lo tradiscono a un tratto
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1920
un pallido sogno che lo avesse estenuato, e da
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1920
per la morte, come lo avrebbe potuto per l
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1920
Anche Giustino pareva inquieto. Lo seguiva muto, umilmente, cercando
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1920
non aveva detto nulla. Lo abbiamo aspettato. ¶ Marco fe
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1920
sarebbe tornato per pranzo. Lo ha aspettato fino allora
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1920
Carlo Almieri. ¶ Ah! Chi lo svegliava così di botto
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1920
solo, riprese il biglietto, lo buttò di nuovo. Sulla
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1920
lui, Marco, sempre innamorato, lo chiama al soccorso? ¶ Marco
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1920
giocatori nel tennis; e lo squillar dei campanelli nel
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1920
Solo i monti che lo stringono hanno un aspetto
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1920
nelle cose che non lo riguardano, si è subito
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1920
E una piccola curiosità lo ripunge: sarà egli più
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1920
all'ora in cui lo si guarda. Nulla più
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1920
nepite. E un benessere lo ravvolgeva: e lo empiva
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1920
benessere lo ravvolgeva: e lo empiva di orgoglio, di
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1920
portato la musica? ¶ – Sì, lo avevo promesso – rispose la
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1920
Noemi voltava le spalle, lo scoperse subito; e gridò
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1920
folli suscitate dalla musica, lo travolgevano. Nei lucidi intervalli
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1920
una dolcezza di velluto, lo investì. Egli era pallido
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1920
finzione era caduta: ella lo aveva visto tremare, disfatto
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1920
di umiltà, di dedizione, lo invadeva tutto. I ripari
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1920
talvolta una tenerezza folle lo prendeva, come un desiderio
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1920
più vivere così. Meglio lo schianto, anche, che il
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1920
tutti. Il suo viso lo avrebbe tradito. ¶ Per il
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1920
in dolore... Una impossibilità lo ravvolse. ¶ Camminò ancora; era
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1920
soffro? ¶ Ella si volse, lo guardò. E certo, malgrado
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1920
onda, come un turbine lo travolse. La ghermì tutta
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1920
quasi un sollievo. Egli lo riconosceva, finalmente, egli lo
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1920
lo riconosceva, finalmente, egli lo sentiva, il terrore della
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1920
lui, per loro. Ella lo amava! Tanto: come lui
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1920
il portiere: ¶ – Signor conte, lo cerchiamo da un'ora
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1920
Marco stese la mano, lo aperse, e gli occhi
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1920
senso di sgomento annebbiato lo prese. L'abbandonava? Lasciava
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1920
quella sera in cui lo aveva fatto pregare con
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1920
sul letto. Il resto lo lasciava lì... Tanto, sarebbe
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1920
solo, senza che ella lo sapesse, senza che ella
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1920
sapesse, senza che ella lo accompagnasse col pensiero! Gli
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1920
felice. Ella dorme: non lo sente. La Naiade dorme
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1920
Nuova trovò Giustino che lo aspettava. Gli gettò una
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1920
fosse il prete non lo turbò. Era un amico
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1920
famiglia e la contessa lo vedeva sovente. ¶ Salì sull
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1920
la faccia del portiere lo preoccupò di nuovo. Era
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1920
cameriera di sua madre lo accolse con segni di
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1920
Marco si precipitava, egli lo trattenne un istante, guardandolo
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1920
Ma il prete già lo spingeva alle spalle, tracciando
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1920
parole colpirono Marco, non lo stupirono. Una gravità profonda
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1920
Ella volse la testa, lo guardò. C'era nel
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1920
che l'amore come lo intendono gli uomini, era
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1920
fatta in altro modo lo avrebbe intenerito, non convincesse
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1920
Una specie di viltà lo tenne... Qualunque fosse la
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1920
Bianchi, adesso adesso... Me lo ha ordinato... Pare che
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1920
Ma la mano materna lo ghermì pel braccio, come
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1920
figlia, ti dico... Non lo immaginavi? Non lo sapevi
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1920
Non lo immaginavi? Non lo sapevi? ¶ Egli fece un
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1920
per tredici anni... E lo sapevo... Quella donna non
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1920
Perché, caso mai tu lo incontrassi, caso mai venisse
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1920
suo pensiero. Ella non lo vedrebbe più! E ricordò
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1920
gli balzò più forte. Lo amava? Ma allora ne
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1920
forse, il dolore che lo prolunga... Poveretta! Un fiotto
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1920
Landi, il pittore. Quando lo vide entrare, Noemi interruppe
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1920
inutilità del suo affanno lo prese. Quasi egli si
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1920
è meglio ch'ella lo sappia da me? ¶ Il
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1920
lui si tendeva, con lo slancio della sua anima
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1920
Sapere, sapere se ella lo aveva amato, se ella
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1920
aveva amato, se ella lo amava! Poi... Poi, che
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1920
un cattivo pensiero. ¶ Ella lo guardò, come stupita del
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1920
strana, quasi un pudore lo tratteneva ancora... E quelle
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1920
sa... È meglio che lo sappia... Tutti ne parlano
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1920
Una cosa dolorosa? Andreini? ¶ – Lo ama! – pensò Marco in
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1920
dirglielo... È meglio che lo sappia adesso... ¶ – Che gli
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1920
e comico. Di che lo accusavano? Di una cosa
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1920
Marco la seguì con lo sguardo. Poi, ella si
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1920
Ma sì... ma sì... Lo avrei saputo lo stesso
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1920
sì... Lo avrei saputo lo stesso... domani... domani l
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1920
con chi! E lei lo ha creduto, lo ha
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1920
lei lo ha creduto, lo ha pensato! Lei, un
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1920
amava l'altro, non lo aveva mai amato! Crudele
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1920
d'una candidezza ignara? Lo teneva ella per persona
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1920
supponeva che altri non lo vedesse in lui? ¶ Ma
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1920
sul lago. ¶ – Non è lo stesso! – disse il giovane
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1920
le montagne Savoiarde che lo rinserrano, violette e scabre
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1920
figura: e una nostalgia lo pungeva... Oh esserle a
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1920
piccola bimba che cerchi lo scapolare: ma per Marco
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1920
di più si femminilizzò, lo turbò come se mimasse
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1920
Ma un pensiero stupido lo punse; come un presentimento
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1920
Chi era via? ¶ Ella lo guardò un istante, ambiguamente
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1920
precipizio. Un brivido istintivamente, lo colse, come dinanzi ad
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1920
vero? ¶ – Noemi! ¶ Ella non lo guardava. Continuò: ¶ – Un disgraziato
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1920
la piaga... Ella non lo amava, non lo amava
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1920
non lo amava, non lo amava! E disse quasi
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1920
verde... ¶ – Ma chi ve lo aveva indicato? – seguitò la
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1920
Ma ci vedremo prima... ¶ – Lo spero! – replicò la zia
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1920
specie di solitudine morale lo avvolse. Per scuoterla si
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1920
Volevo, anzi, che tu lo vedessi. ¶ – Il dottore? ¶ – Sì
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1920
Gente per bene, sì, lo dicono tutti... Ma gente
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1920
In carrozza? ¶ La contessa lo fulminò di uno sguardo
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1920
o un'altra sarebbe lo stesso... Perché, mia madre
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1920
Una specie di rancore lo vinse. Un bisogno di
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1920
biglietto senza leggerlo. ¶ Poi lo riprese. E man mano
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1920
vissuto! Ma la passione lo ha tornato ingenuo, giovanilmente
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1920
affiora continuamente. ¶ Solo Laurina lo distrae un poco. Col
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1920
nell'anima. Anche ella lo guarda alla sfuggita: e
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1920
di deliziosa, d'impareggiabile? Lo stupisce quella permanenza in
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1920
Gli aveva perdonato? Adesso lo prendeva un timore retrospettivo
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1920
conosce? – chiese Marco. – Non lo sapevo. ¶ – Sì: da poco
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1920
il pronao luminoso e lo scalone troppo di lusso
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1920
affari del marito e lo aiutava nelle Fiamme... E
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1920
sua cugina, snobinetta convinta, lo divertiva immensamente, lo divertiva
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1920
convinta, lo divertiva immensamente, lo divertiva l'importanza che
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1920
nuovo il solito battito lo avvertì della presenza di
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1920
a lei? Andreini, che lo salutò cordialmente, alzandosi. ¶ Anch
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1920
dire...? molto frivola? Infatti lo sono... Le persone di
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1920
importava che ella non lo amasse? Stanco di aver
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1920
cui la signora ormai lo accoglieva come un vecchio
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1920
casa e il cameriere lo introduceva lo stesso. Egli
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1920
il cameriere lo introduceva lo stesso. Egli aspettava qualche
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1920
accanto alla cancellata che lo divideva dalla via. ¶ Non
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1920
farle vedere il giardino... Lo vede? È tutto qui
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1920
tutto qui. Come se lo immaginava lei? ¶ – Non m
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1920
cambiava tutta: ¶ – Saremo amici? ¶ – Lo credo – rispose Marco gravemente
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1920
breve vita che tanto lo interessava. Ella si acconsentiva
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1920
o parve. La fanciulla lo accrebbe come di un
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1920
che la difendesse. ¶ Ella lo accoglieva sorridendo: entrando nel
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1920
troppo vecchio genere! – disse. ¶ – Lo so che sono vecchio
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1920
detto tante volte. ¶ Ella lo guardò seria. Per la
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1920
lì, si disse: Ella lo ama! Pure ella era
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1920
intuito della stia purità lo teneva: e insieme come
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1920
e così generoso? ¶ Ma lo spirito ironico che avevano
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1920
almeno queste cose molto lo interessavano. Quando, nei momenti
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1920
famosa maestra, ella, Noemi, lo incantava con una certa
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1920
di un benessere. Adesso lo vedeva così di rado
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1920
era in viaggio, ella lo accoglieva sempre gentilmente, semplicemente
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1920
Ma quella visita non lo incuriosiva... Qualche piccolezza del
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1920
i cernecchi grigi. Marco lo interrogò con lo sguardo
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1920
Marco lo interrogò con lo sguardo. ¶ Egli si siede
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1920
Non hai saputo?! Ma lo sanno tutti! Enorme! Una
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Una cosa enorme! Ah! Lo avevo detto io! Lo
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1920
Lo avevo detto io! Lo avevo detto! ¶ Che c
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1920
reticenze e di meraviglia lo avrebbe lasciato tranquillo. Adesso
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1920
alto là! Voleva negare lo sciagurato, voleva negare... Ma
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1920
guadagnato... Allora, dici? Allora lo hanno portato di là
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1920
Martilli. Prima ha fatto lo spavaldo; poi ha scongiurato
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1920
Un signore, no! ¶ Marco lo guardò: gli parve che
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1920
cresceva nell'anima. Non lo interruppe: lo lasciò dire
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1920
anima. Non lo interruppe: lo lasciò dire. ¶ – Perché c
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1920
Del resto, più nessuno lo ha visto. È partito
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1920
partito. E più nessuno lo vedrà... Se tornasse, troverebbe
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1920
tornasse, troverebbe subito chi lo rimanderebbe indietro, al diavolo
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1920
fatto impressione eh? Tu lo vedevi spesso in casa
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1920
scacciarlo, non poté... ¶ – Sì, lo vedevo, qualche volta... Ma
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1920
Ma allora? Ella non lo vedrebbe più... ¶ Marco si
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1920
è Ninì? ¶ – Andreini... Come lo chiama quella vecchia francese
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1920
Una figura splendida! ¶ Ginevra lo guardò stupita. Rimbecilliva di
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1920
questa leggenda della cartella lo seguiva dappertutto, metteva dov
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1920
in automobile. Non me lo dice. Ma suppongo col
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1920
vedere anche lui. Ce lo porti. ¶ Il barone chinò
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1920
venire! Un affare che lo chiamava improvvisamente a Cuneo
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1920
ti puoi figurare che lo siano – aggiunse con un
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1920
energia fisica che felicemente lo teneva e qualche cosa
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1920
giuoco. Ora, qual giuoco lo allettava ancora? ¶ Diede uno
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1920
il corpo egli non lo riconosceva più, molleggiante così
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1920
per una musica che lo percorresse. Una flessuosità quasi
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1920
è che verrà? ¶ – Non lo so! ¶ Ella rise francamente
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1920
amica. ¶ – Si sa: non lo so! È tenebroso lei
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1920
conte? ¶ Ella si voltò, lo investì con uno sguardo
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1920
giocare? ¶ Ma ella non lo intendeva già più, come
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1920
come una piccola febbre lo teneva, si voltò di
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1920
disse di no? Non lo sapeva neppur lui. Le
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1920
pranzo trionfale, in cui lo champagne aveva spumeggiato in
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1920
faceva piacere. E involontariamente lo incitava col volger languido
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1920
sua bocca. Qual follia lo travolgeva? Come un bisogno
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1920
il gesto che, acconsentito, lo avrebbe empito di voluttà
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1920
avrebbe empito di voluttà, lo empì di disgusto, lui
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1920
degli occhi, ripeteva, crudelmente: ¶ – Lo champagne vi dà alla
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1920
dieci giorni. Io te lo aveva scritto. Che vuoi
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1920
a protestare, gravemente. ¶ – Non lo credere Laurina. Non bisogna
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1920
giovinetta. Laurina, invece, che lo era stato a sentire
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1920
sì, sì: l'amoroso... Lo so io, quando si
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1920
tempo infinito. ¶ Ma Laurina lo guardava dolcemente, come un
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1920
di una scrittrice qualsiasi. Lo aprì; gli occhi gli
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1920
se plaindre du sort...» ¶ Lo ripose senza fretta. Questo
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1920
quasi inconsciamente. ¶ La ragazza lo guardò sorridendo? come con
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1920
tra il casino e lo Sporting Club. Il giuoco
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1920
Sporting Club. Il giuoco lo guariva dal desiderio... ¶ – Divertito
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1920
magre. Una tenerezza profonda lo vinse. E vide sul
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1920
particolari che in Giovanna lo avevano ferito, anche allora
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1920
eh?! La mia barba? Lo so!... Lo so che
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1920
mia barba? Lo so!... Lo so che punge. Ma
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1920
giovane ufficiale e Marco lo aveva rimbeccato. – «Perché si
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1920
essere così severi!» ¶ Perché lo aveva difeso mentre in
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1920
importava? Una ragazza che lo ignorava, che non lo
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1920
lo ignorava, che non lo aveva mai considerato né
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1920
tuffo al cuore: aguzzò lo sguardo. Non c'era
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1920
Un momento questo pensiero lo inebriò. Poi si disse
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1920
di me! Una paura lo percosse, lo tenne. Tutte
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1920
Una paura lo percosse, lo tenne. Tutte le fosche
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1920
faccia, un attimo; e lo aveva visto, e sorrideva
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1920
di tutti i raggi, lo fissavano bene in faccia
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1920
qua da qualche giorno. ¶ – Lo so – commentò la signorina
241
1920
incontro, si scoperse e lo precede sulla soglia delle
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1920
Marco si mise per lo scalone, lucido di marmi
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1920
servitore, chiamato dal campanello, lo aspettava. Sul tavolone dell
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1920
sorridendo che forse Giovanni lo avrebbe annunciato come nei
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1920
etichetta di parata... ¶ Non lo annunciò. S'inoltrò solo
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1920
gli venne incontro. Egli lo ricordava benissimo, dall'altra
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1920
raggiunse Marco di fianco, lo fece voltare: ¶ – Buona sera
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1920
ambienti. E quella sproporzione lo ferì un poco, gli
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1920
tranquillo. La signora Almieri lo presentò: Marco ne intese
250
1920
L'avvocato Ardano... ¶ Questo lo conosceva. Era un avvocato
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1920
madre: e sua madre lo stimava molto. Egli si
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1920
bel sorriso sulle labbra, lo sguardo intento al riguardatore
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1920
notte. Ma quello che lo colpì, poi ch'ella
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1920
soffermò. Un altro pensiero lo sviava. La signora Almieri
255
1920
curarsi molto di lui, lo sguardo leggermente fisso, come
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1920
suoi grandi occhi indefinibili: ¶ – Lo so, lo sanno tutti
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1920
occhi indefinibili: ¶ – Lo so, lo sanno tutti, che la
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1920
quella ironia, forse inesistente, lo irritarono... ¶ Ma anche lo
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1920
lo irritarono... ¶ Ma anche lo sviarono. Egli non ardì
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1920
e di Andreini: e lo interessava, non per essere
261
1920
suo giovane sangue e lo facesse ivi affluire. Anche
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1920
prima volta ch'ella lo guardava apertamente in faccia
263
1920
sofà, vi si sedette, lo invitò mutamente. Erano accomunati
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1920
ciglia uno sguardo sfuggì, lo investì; parve chiedere a
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1920
ancor quasi fragrante, ove lo spirito affiora, ancora padrone
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1920
e le sue disoccupazioni lo ripresero, tranquillamente. ¶ Alla sera
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1920
ironia materna. ¶ – Buonissimo! ¶ – Ah! Lo dicevo io! Ne ero
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1920
signora! – Vi pare che lo mandino a prendere al
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1920
a prendere al Circolo? ¶ – Lo fanno tanti... È più
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1920
che quasi un rimpianto lo tenne, il rimpianto delle
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1920
tenente, gonfiando il torace. ¶ Lo sguardo della signora Almieri
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1920
alle pochades. Quel pensiero lo turbò come una contraddizione
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1920
una persona che non lo interessava affatto, che era
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1920
vergogna della sua fanciullaggine lo trattenne di nuovo e
275
1920
trattenne di nuovo e lo mise fuori sulla piazza
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1920
egli dire? La madre lo guardò: il suo sguardo
277
1920
attimo. Una umiltà profonda lo empì di nuovo: ed
278
1920
o inerti. La madre lo affisò un istante, acutamente
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Poi la voce, come lo sguardo prima, si spense
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Anche lei, anche lei? Lo spingeva anche lei a
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notte, mamma. ¶ Una tenerezza lo curvò di nuovo. E
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andarvi, poi che nessuno lo aspettava laggiù? ¶ VI. ¶ Qualcuno
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aspettava laggiù? ¶ VI. ¶ Qualcuno lo aspettava, invece. E due
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balzato... ¶ La signora Almieri. Lo amava? Oh no, tutt
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talvolta supera l'apprezzamento, lo aveva avvertito dell'errore
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una impressione di estraneità. ¶ Lo amava però a modo
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lasciavano sussistere in lei. ¶ Lo aveva notato subito tra
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riconoscenza. ¶ Adesso, così ella lo aspettava; e pensava che
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rete di sorveglianza che lo irritava profondamente, malgrado il
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volto di sua madre lo inteneriva fino alle lacrime
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gioia un dovere... ¶ Ella lo lasciava completamente libero. Pure
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disse Bardosi, quando, sceso lo scalone, si trovarono nell
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faccia. ¶ Anche questo, non lo guardava. Talvolta a trent
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intorno a sé. Bardosi lo amava, egli lo sentiva
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Bardosi lo amava, egli lo sentiva. Lo amava con
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amava, egli lo sentiva. Lo amava con un po
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sonavano in ritmo, soli. Lo aveva ella visto? Marco
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aveva capito ch'ella lo aveva già visto tante
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senza ch'ella se lo confessasse, il prestigio del
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aveva vent'anni e lo amava. Che ne faceva
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guizzo di piccola gelosia lo tenne, quando ella gli
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un guizzo di gioia... Lo teneva? ¶ – Che cosa ho
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Il primo? Ella non lo disse allora: tornata umile
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impressione violenta. Ella dunque lo riceveva? In casa sua
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non era sola; ma lo riceveva. Perché? E una
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Poi un altro incidente lo sviò da quella meditazione
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volta... Sai, i miei lo vedono volentieri, insistono... Hanno
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quell'espressione, e soggiunse: ¶ – Lo vedi? Ti dispiace financo
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grandeggiare. Egli si disse: Lo devo! Si ricordò il
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fanciulla del suo mondo lo tentò. Ma come fare
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immensità dei divertimenti che lo aspettavano. Come Marco mollemente
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amaro di Giovanna. ¶ Quando lo vide era dolce, come
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ella sorrideva debolmente negando... Lo amava ancora... Certo bisognava
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malata; e una inquietudine lo prese. Come sapere qualcosa
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si ravvisava; e rapidamente lo traeva a sé, lo
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lo traeva a sé, lo spingeva verso una piccola
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finito... Sposo quell'altro: lo sposo: ho deciso... E
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si abbatte sul petto, lo stringe come in una
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calore del suo corpo lo invade. E cadono avvinti
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riattorcendosi i capelli; e lo sospinge fuori... ¶ – Possono tornare
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di casa sua che lo aveva visto nascere... E
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bene quella bimba... ¶ Quando lo vedeva, gli faceva gran
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invito di lei non lo riconduceva per un attimo
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fece cenno di sedere, lo guardò sorridendo. ¶ – Sei venuto
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Egli aveva serbato contro lo studio un certo rancore
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ultimo che le deste, lo ha letto e riletto
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un uomo che saliva: lo riconobbe. Era il cavaliere
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la visita a Giovanna lo avevano più profondamente turbato
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come se la solitudine lo avviluppasse. Che faceva egli
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inutili. Gli parevano utili lo sport e il giuoco
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il sentimento? E non lo sentiva in sé stesso
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senso di quella inutilità lo riprendeva. Come si chiamava
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L'altra sera ella lo aveva guardato con uno
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lontani? Una improvvisa fatuità lo tenne un istante. Tutte
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gli avevano detto che lo si poteva guardare, che
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si poteva guardare, che lo si poteva notare, col
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rivincita dell'ombra contro lo splendore ingannevole di una
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pranzo in casa Almieri lo rallegrò. Era la prima
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volta che ci andava, lo teneva un po' di
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una punta di sogno lo sfiorò, malgrado la sua
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ripensava l'invito che lo interessava e che gli
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scomparve di nuovo: Marco lo sentì armeggiar negli armadi
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secondo l'espressione consacrata, lo aveva visto nascere. Non
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Anche quell'appellativo talvolta lo infastidiva. Uso ormai al
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emozione. Davvero quella donna lo turbava? Ricordava i suoi
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presto l'incontro. Molte lo salutavano passando, altre gli
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atto di stupore che lo faceva sorridere. Da quanto
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tempo era solo? Qualcuna lo sfiorava, lo carezzava: una
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solo? Qualcuna lo sfiorava, lo carezzava: una figura argentea
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enorme mazzo di mammole... ¶ – Lo vuoi? ¶ Parve offrirsi con
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Che fa? ¶ Inutile: non lo potevano veder solo! Egli
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ove quest'altro domino lo aveva fermato e accennava
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di un mistero, ella lo trasse un po' più
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rispose Marco sorridendo. – Non lo conosco... ¶ – Non lo conosci
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Non lo conosco... ¶ – Non lo conosci? L'avvocato Mari
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sta sotto di me... Lo hai visto da me
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e se anche se lo fosse ricordato, certo non
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fosse ricordato, certo non lo avrebbe visto... Gli uomini
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carina e buona! Buona lo è sempre, con quel
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meglio... ¶ Da chi? Non lo disse, non lo pensò
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Non lo disse, non lo pensò. Cessato il piccolo
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occhi azzurri sfolgoranti che lo guardavano. Non esitò; contò
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una porta... ¶ Pareva che lo aspettasse. Gli occhi erano
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il fascino della donna lo avvolse. Veramente, in quell
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di Marco. Pareva che lo conoscesse da tanto tempo
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di serietà. ¶ Quella donna lo interessava; non soltanto coi
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per trarsi in su lo scollo dell'abito che
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sorrise, e la galanteria lo vinse sulla serietà: ¶ – Era
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ritrasse, senza asprezza e lo guardò. I suoi occhi
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replicò Marco ridendo. ¶ Ella lo guardò, con gli occhi
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un senso di protezione lo colse. ¶ – Non entra? ¶ No
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vivo nel suo animo, lo prese d'un tratto
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Amare ancora, ancora, malgrado lo sport, malgrado il mondo
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Non era lui che lo aveva vestito? ¶ – Rispondi in
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cercava avidamente la fortuna. Lo dicevano abile, lo ammiravano
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fortuna. Lo dicevano abile, lo ammiravano perché nato in
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terzo nella conversazione. E lo scovò in un angolo
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E Marco giovinetto se lo ricordava: e gli pareva
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della contessa, la quale lo trattava anche lei come
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gesto conquistatore di Bardosi, lo sguardo spavaldo, la voce
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primo ordine. Voi che lo denigravate... ¶ – Io? – bofonchiò il
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fu partito, la contessa lo seguì con gli occhi
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Verrà la reazione. ¶ – Chi lo dice? È una industria
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un silenzio. Si udì lo stropiccìo di un giornale
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amo. Ti aspetto. ¶ Egli lo prese, lo portò alla
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aspetto. ¶ Egli lo prese, lo portò alla bocca, vi
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mente. Le parole che lo hanno percosso, l'impeto
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percosso, l'impeto che lo ha spinto a partire
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la temeva. Le conoscenze? Lo infastidivano. Egli non aveva
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solo, terribilmente solo. Egli lo aveva sentito confusamente sempre
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adesso, quella sua solitudine lo schiacciava. Non gli restava
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lei perché, perché non lo aveva più cercato? ¶ Ma
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di questo proposito non lo colpiva. Oppure che fosse
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di sé che pure lo aveva sostenuto fin qui
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indegno dell'amore, come lo era stato del sacrificio
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era perduto: il fascino lo avrebbe riavvolto, lo avrebbe
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fascino lo avrebbe riavvolto, lo avrebbe attratto più forte
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esilio, ecco qualcuno che lo riattaccava alla patria: nell
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gli stava ai panni, lo teneva. Era solo, a
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a lasciar capire che lo credeva guarito d'ogni
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più provocante, sorrise. Marco lo interruppe, duramente. ¶ – Una ragazza
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bene... ¶ – Chi? Chi sposa?? Lo sai? ¶ – Mi hanno detto
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ricco... ¶ – Manteri. ¶ – Ecco; Manteri: lo conosci? ¶ San Remo gli
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induzione? Adesso una gelosia lo pungeva, atroce, profonda. Sarebbe
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sua madre? Ernestina me lo ha ripetuto... Che tu
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testa violentemente dal gorgo, lo spingeva. Guardò l'orologio
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e al corpo che lo hanno sfiorato: quasi un
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desiderio di felicità che lo possiede: l'altra che
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due vincerà? La sorte lo ha voluto metter finalmente
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Qual follia di nuovo lo aveva travolto? Ah! Comprendeva
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e la sua maturità lo aveva riempito d'orgoglio
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anni... Lei... Pareva che lo beffassero, e gli si
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di quell'amore che lo aveva travolto. Egli si
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suo bene sfuggirgli e lo ripudia, per la stessa
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ultimo assalto di febbre, lo sentiva: l'ultimo impeto
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egli pensato ch'ella lo aspettasse laggiù?... No: non
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portiere. Da spedire subito. ¶ Lo vide allontanarsi: poi andò