parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

concordanze di «lo»

nautoretestoannoconcordanza
1
1947
gli appartennero o che lo sfiorarono. ¶ Ho vissuto molti
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1947
impugnatura di un remo. Lo sappiamo a memoria questo
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1947
e le sue carezze; lo abbiamo sentito gridare e
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1947
srotolava e ferveva come lo strascico di una sposa
5
1947
come acqua di cisterna, lo portiamo con noi, dovunque
6
1947
un uomo sbagliato e lo so. Dovevano passare degli
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1947
diventasse così familiare che lo potrei percorrere ad occhi
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1947
o il Salvatore, o lo stesso trapassato, desunto in
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1947
stacco un rametto e lo conservo nel portafogli. Rileggo
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1947
capisce che io me lo ricordo come se ci
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1947
Invece foglie e sole lo avevano già rasserenato. ¶ Apparve
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1947
collo strillando: ¶ «E io lo stesso ti voglio sposare
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1947
pianino automatico. La donna lo seguiva col bambino al
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1947
per cucire e raggrinziva lo spago dei calzolai; che
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1947
carezze del popolino finalmente lo espugnarono. ¶ Ma più ancora
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1947
quegli assordanti scoppi, che lo fece, come in un
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1947
più complessi e difficili; lo stridere del tram sulla
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1947
Ignazio. L’artrite se lo mangia, denti e capelli
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1947
Questo termine marmoreo io lo ritengo tuttavia superato, agli
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1947
di una malattia che lo aveva consumato per anni
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1947
certo punto, fissando sempre lo stesso riquadro di pavimento
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1947
accorto che la terra lo chiamava; avutane conferma da
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1947
Pregavano tutte insieme, con lo sforzo razionale e collettivo
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1947
quei mesi, se non lo avessi sperperato dormendo coi
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1947
un uomo e me lo scoprii addosso come una
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1947
e di lacrime che lo teneva in vita, ma
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1947
di guardarobiera e stiratrice; lo tenne per oltre dieci
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1947
cominciò a sfaccendare con lo strofinaccio fin dall’alba
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1947
anello del cugino prete lo intimidivano. I miei occhi
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1947
siete sposato prima?». ¶ «Non lo so» rispose il cameriere
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1947
e notte e voi lo sapete! Li tiro su
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1947
meglio posso, e perché lo faccio? Per darli a
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1947
con una veemenza che lo fece riadagiare spossato sulla
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1947
Salvatore, proprio un padrigno... lo avreste voluto, voi? Lasciateci
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1947
quell’indimenticabile trattenimento egli lo avesse tenuto avvolto nella
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1947
stagnante dal fatto che, lo si sappia, oltre a
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1947
e distratta; quella mattina lo scialle in cui lo
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1947
lo scialle in cui lo vedevamo avvolto si aprì
39
1947
l’animale e quando lo vide furioso se lo
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1947
lo vide furioso se lo accostò al petto attraverso
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1947
colpe, nessuna esclusa; poi lo assolveranno, non per i
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1947
immenso portafogli legato con lo spago e me lo
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1947
lo spago e me lo porgevano sospirando, quasi avvertendomi
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1947
Aspetta, io sono contenta lo stesso, finché lavoro. Ma
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1947
allegra o sbigottita che lo sbircia; possibile? Mia madre
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1947
biancheria; ogni fazzoletto, quando lo piglia dal mucchio e
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1947
piglia dal mucchio e lo spruzza d’acqua per
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1947
un panno di lino: lo stendono nella nicchia per
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1947
che è l’uso, lo scavo viene eseguito prima
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1947
mondo; non ti uccido, lo vedi, ti bacio e
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1947
uno spaghetto e se lo avvolgeva all’anulare balbettando
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1947
nostri più autorevoli parenti lo protessero da me. Ci
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1947
che dico. Senza parere lo osservo, lo scruto. Interrogo
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1947
Senza parere lo osservo, lo scruto. Interrogo i suoi
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1947
da lontano, ma non lo trovo. Le mani non
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1947
di memorie nostre quando lo avesti. Egli mi parla
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1947
senza che speciali motivi lo chiamino; immagino di voler
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1947
minestra, tanto vero che lo si può desiderare freddo
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1947
con sale e olio lo trasmise mia nonna a
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1947
e olio; il cassetto lo avevamo aperto un momento
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1947
quando ci lasciasti non lo fui, scrissi per te
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1947
i miei figli forse lo ignoreranno. Sarà un bene
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1947
legato a coloro che lo assaporarono con me, assai
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1947
che si lagna frantumandosi. ¶ Lo mette nella zuppiera e
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1947
protettore e se non lo trova sulla terra fruga
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1947
aprirsi, mi accorsi che lo avevo ancora in tasca
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1947
il vecchio cuoco e lo emendò per sempre: oggi
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1947
e ansimando lasciava che lo atterrassimo (le impronte delle
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1947
e saccheggiato; io afferrai lo sguardo della ragazza, quando
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1947
mette conto che io lo scriva. Il bisogno d
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1947
mia umiliazione di neofita... lo avevano, finalmente lo avevano
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1947
neofita... lo avevano, finalmente lo avevano il loro diploma
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1947
trattenessimo il respiro quando lo sentimmo arrivare; egli si
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1947
il fiammifero ci scorse. Lo seguimmo in casa B
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1947
sguardo, il quale affettuosamente lo guidi verso la poltrona
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1947
mi osserva come se lo avessero incaricato di stendere
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1947
Ubaldo: dieci volte egli lo lasciava uscire dalla bottega
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1947
con una parola agganciante lo recuperava; non di rado
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1947
Roseto. Nella testata, che lo stesso direttore allestì, figurava
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1947
di fumi d’inchiostro, lo distribuimmo alle edicole e
81
1947
carità spegni il lume, lo sai quanto costa il
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1947
di nome La Freccia. Lo ritenemmo sorto col preciso
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1947
scopo di eliminarci e lo combattemmo senza esclusione di
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1947
quello umoristico, mentre per lo stile... Ah non c
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1947
teglia di peperoni, non lo scorgo in questa cartolina
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1947
caro parente ma non lo sottrae alle angustie che
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1947
la luce, i guai lo hanno riconosciuto e gli
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1947
rivelò i motivi che lo avevano indotto a farsi
89
1947
non ci capivano niente, lo portai col carretto qui
90
1947
dopo tre mesi, con lo stesso carretto, andai a
91
1947
precipita sul bambino e lo uccide. Da allora don
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1947
i “taralli” il vino. Lo vedemmo questo tramonto sul
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1947
con una spinta che lo gettasse in acqua e
94
1947
come quella in cui lo sposo implora: «E levati
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1947
che in una canzonetta lo sposo possa gridare: «Sia
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1947
argento alla Madonna – tu lo volevi appendere per voto
97
1947
e del sonno, io lo scorgo addormentato fra due
98
1947
Scalzi soffrì e godette lo scandalo dell’anello di
99
1947
soffre, poiché la gelosia lo addenta dove è più
100
1947
malvagità, gli segnalavano, peraltro, lo stesso individuo e la
101
1947
subì l’insolito fascino? Lo seguiva, ad ogni modo
102
1947
pupille trafiggevano l’indiziato, lo sottoponevano anzitutto a un
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1947
è una pietra dura, lo smeraldo» urlò, abbassandosi a
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1947
tra la folla che lo seguiva. Pietosamente assecondato, egli
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1947
di lire; don Carmine lo seppe e decise di
106
1947
convinto che don Carmine lo facesse sorvegliare; solo una
107
1947
domenica che i bambini lo infastidivano gli sfuggì detto
108
1947
all’occhiello. Due facchini lo precedevano. Deposero sulla soglia
109
1947
in piedi, e tutti lo imitarono. ¶ «Vi porto mie
110
1947
le decrepite mura che lo ricordano sono rimaste fuori
111
1947
salute a noi, fa lo stesso». ¶ Perché no? La
112
1947
ha in bocca egli lo rintraccia e lo ghermisce
113
1947
egli lo rintraccia e lo ghermisce con la pazienza
114
1947
Borboni che ancora se lo ricordano. Ma dite la
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1947
stanca di osservare. Egli lo definisce senz’altro una
116
1947
è praticamente inesauribile, più lo si strangola e più
117
1947
la fantasia di chi lo ha intagliato e appeso
118
1947
della lampada, la visitatrice lo rimanda a letto. Egli
119
1947
un comunissimo specchietto ovale, lo deterge con un lembo
120
1947
di immagini e infine lo porge alla visitatrice. Lei
121
1947
alla visitatrice. Lei se lo accosta al viso, guarda
122
1947
negro qualche ceffone che lo mandò al pronto soccorso
123
1947
sembra non aver gradito lo scherzo delle corna. ¶ «Sospendete
124
1947
fa non c’era, lo ha portato il vento
125
1947
ne stia seduto, come lo vediamo, su uno scoglio
126
1947
con Dio. ¶ Come comincia lo “scugnizzo”? Può avere inizio
127
1947
carezze il nipote se lo metteva sulle gambe gelide
128
1947
i barattoli dei chiodi, lo spago indurito con pece
129
1947
nonno continua e rugginosa lo ferivano sempre nel medesimo
130
1947
Luigi, mentre il nonno lo conduceva per mano verso
131
1947
vedi se non me lo piglio. Il vecchio, d
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1947
certo che qualche orfanotrofio lo avrebbe liberato del bambino
133
1947
ma sovrattutto la conclusione, lo scopo dell’intero disegno
134
1947
spingendo verso il nipote lo scarso cibo. «Non ho
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1947
ho perfino pianto mentre lo seppellivano, è stato esclusivamente
136
1947
stava facendo piazza pulita. Lo sciacallo di questo nome
137
1947
riusciti) e finché non lo trasferirono nel carcere di
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1947
fanno un capoclasse io lo picchio finché non si
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1947
conti, perché diavolo non lo fate? Così don Nicola
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1947
può darsi che frattanto lo scopra e lo gusti
141
1947
frattanto lo scopra e lo gusti come Goethe, senza
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1947
di Lucia Cammarano e lo fece; costui era un
143
1947
anche i Camaldoli e lo «Scoglio di Frisio». ¶ La
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1947
delle sue sigarette verso lo stesso punto del soffitto
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1947
l’offerta. Infine Teresa lo credette innamorato, scoprì che
146
1947
ossia una donna che lo amava, lo avrebbe considerato
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1947
donna che lo amava, lo avrebbe considerato meritevole di
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1947
di vivere legiferando. Qui lo lasciamo, anche perché sulla
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1947
sedeva in grembo, non lo abbandonava un istante. Il
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1947
taglio, soleva discendere lentamente lo scalone del suo palazzo
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1947
gettava addosso le carte, lo copriva di insulti. In
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1947
sulle sue gambette incrociate, lo smunto volto precocemente saggio
153
1947
più ne convengo. Ve lo lascio così il piccolo
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1947
che la memoria me lo tende appunto come una
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1947
un rigagnoletto di pioggia, lo aveva di abbagliante pulviscolo
156
1947
tempi vicereali in cui lo stanzone era una stalla
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1947
figli. Sulla coscienza vostra, lo sfregio non scherza. Voi
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1947
l’esempio pratico) e lo giurerebbe sulla croce. Con
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1947
le torbide giornate del 1919 lo stesso prefetto avesse avuto
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1947
mano di Dio che lo rifà casto e bianco
161
1947
che sta sempre con lo stesso brasiliano. L’ultimo
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1947
orgoglio del loro sesso, lo sentono come una divisa
163
1947
aspetta che la ragazza lo raggiunga. Si ghermiscono, in
164
1947
le gelosie, gli abbandoni, lo “sfregio”? Tutte le canzonette
165
1947
lei che diceva: «Non lo so chi è stato
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1947
la mano sacrilega: anche lo “sfregio” ci può apparire
167
1947
impossessavano del vedovo, non lo abbandonavano più. Don Peppino
168
1947
dette del capo contro lo specchio dell’armadio, tentò
169
1947
avessero mai fatto altro; lo pettinano e lo agghindano
170
1947
altro; lo pettinano e lo agghindano come per la
171
1947
di vere lacrime se lo mangiano al trotto lento
172
1947
uno spettatore o se lo freddava sull’istante; di
173
1947
taceva. Sollevò il cesto, lo trasportò fino all’angolo
174
1947
collina, è il Vomero, lo porto alla sgherra perché
175
1947
Pietro d’Aragona che lo fondò nel Seicento: è
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1947
valeva impartire ai degenti lo stesso cognome e non
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1947
d’immagine “la culla”, “lo specchio”, “il pesce”; o
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1947
lentiggini sulla fronte, vedesti lo sbarco di Salerno: uno
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1947
Giocate pure, bambine: per “lo specchio” o per “la
180
1947
San Giuseppe è uscito. Lo spremilimone nel chiosco dell
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1947
un salto senza direzione, lo stesso irreprimibile sovvertito istinto
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1947
dei quarantanove salvataggi, tutti lo sanno o faranno presto
183
1947
un criminale e non lo era. Più che mettersi
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1947
pubblici di ogni genere lo stipendiavano semplicemente perché la
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1947
di scientifici mulinelli che lo proteggevano come uno steccato
186
1947
Stella fu suo. Quando lo conobbi era attempato e
187
1947
di quella mattina ; poi lo condusse in varie case
188
1947
cui l’accorto avversario lo aveva colpito alla fronte
189
1947
a un amaro vassallaggio; lo studente divenne poi un
190
1947
invecchiò e decadde rapidamente. Lo si cominciò perfino a
191
1947
il tempo in cui lo fu, un paio di
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1947
puntualità; si somigliavano tutti, lo stesso volto camuso e
193
1947
Disprezzò il marito e lo asservì perché era imprevedibile
194
1947
può essere imbroglio. Aggiudica lo Stato» soleva dire don
195
1947
La sua ventennale esperienza lo avvertiva che una riffa
196
1947
del lunedì, paonazzo per lo sforzo di scrivere nomi
197
1947
Nerone a Bacoli. Con lo stesso caldo e assorto
198
1947
quel momento si udì lo scalpiccìo del ragazzetto scalzo
199
1947
Ciro, allargando sulla scrivanietta lo spiegazzato foglio della riffa
200
1947
scostò leggermente per mostrare lo scopo legittimo della sua
201
1947
vasetto di fiori finti, lo collocò davanti all’immagine
202
1947
così». ¶ Le foglie secche lo pedinavano. ¶ “Paglietta”, a Napoli
203
1947
pronto, e io ve lo sotterro con tutte le
204
1947
a diffondersi, i conoscenti lo deridevano. Gli dicevano di
205
1947
alle foglie secche che lo pedinavano si erano aggiunti
206
1947
nella casa del fabbro lo spiedo di legno. Non
207
1947
impedivano di accasciarsi e lo lasciavano sfogare. Si accalcavano
208
1947
ogni lato. Donna Carmela lo prese per mano e
209
1947
la domenica sfacchinava con lo straccio e con la
210
1947
questo inesprimibilmente gli doleva, lo riempiva di una amara
211
1947
della confusa passione che lo brucia, siate indulgente con
212
1947
videro. Lacrime e panico lo interpretarono nell’unico senso
213
1947
pezzi dal luogo sacro. Lo stanzone si illuminò di
214
1947
gente, e verso sera lo impedì del tutto. Si
215
1947
la sua irrisoria statura lo faceva sembrare doppiamente inginocchiato
216
1947
doppiamente inginocchiato. Non distoglieva lo sguardo dalla santa; il
217
1947
volto esprimeva, così come lo ricordo, appunto questo fatto
218
1947
ricomparendo improvvisamente, il forestiero lo sorprese nell’atto di
219
1947
può supporre che mentalmente lo ringraziasse, frattanto, di avergli
220
1947
Assunta e disse: ¶ «Raffaele lo so già, sei di
221
1947
periodo in cui essa lo conobbe era acquaiuolo ambulante
222
1947
di don Raffaele, che lo guardava come un ospite
223
1947
allargate e rigide per lo spessore degli anelli splendevano
224
1947
figlio; frattanto i “cafoni” lo guardavano dal ciglio della
225
1947
Calvario; malati e dolenti lo percorrevano strisciando sulle ginocchia
226
1947
ma con che risultato? Lo “squarcione”, come ogni mito
227
1947
per il suo mistero; lo si ammira, non lo
228
1947
lo si ammira, non lo si interpreta. Senza volerlo
229
1947
di pagare per tutti. ¶ Lo sberleffo ¶ A Napoli vige
230
1947
può dire che egli lo rappresentò graficamente, si può
231
1947
senz’altro dire che lo scrisse. ¶ Ritengo che per
232
1947
giorni quando una sconosciuta lo depose sulla “ruota” del
233
1947
rifare, donne e bambini lo imbrogliarono perché era di
234
1947
la lirica al Mercadante?». ¶ Lo portavano sul luogo in
235
1947
loro modulazioni. Egli aveva lo sberleffo totale, di petto
236
1947
mare; ma avevi altresì lo sberleffo sottile e variegato
237
1947
e variegato, di testa, lo sberleffo a proposito del
238
1947
due pagine; inoltre aveva lo sberleffo affermativo e quello
239
1947
affermativo e quello negativo, lo sberleffo tragico e quello
240
1947
e quello comico; aveva lo sberleffo eseguito con le
241
1947
e di inespresso; aveva lo sberleffo che dichiara e
242
1947
sberleffo che dichiara e lo sberleffo che allude; aveva
243
1947
sberleffo che allude; aveva lo sberleffo che enunzia per
244
1947
e sberleffi aggettivanti, aveva lo sberleffo come si ha
245
1947
più concreti di quando lo avevano deposto in fasce
246
1947
quando il sonno infine lo rintracciava, egli aveva appena
247
1947
sberleffi di don Pasquale lo ringraziavano di esistere. Deduciamone
248
1947
pernacchio” alla vita che lo abbandonava. E così la
249
1947
quando, trent’anni prima, lo avevano dispensato dal servizio
250
1947
ferree dita del morbo lo strozzassero nel sonno, egli
251
1947
potuto stabilirlo. Donna Concetta lo aiutava raccattando qualche mela
252
1947
mela caduta, o non lo aiutava affatto, come nessuno
253
1947
l’anello nuziale e lo mise sotto la campana
254
1947
disse. «Non aver paura, lo so anche che cosa
255
1947
e tu sai che lo so.» ¶ Donna Concetta non
256
1947
esce interamente dalla bottega, lo segue. ¶ Il cappone ¶ Viene
257
1947
pubblico e chiamare chiamare lo studio Carraturo, in modo
258
1947
dell’infaticabile ragioniere che lo produsse; la pietà propria
259
1947
un terremoto che o lo raddrizzi o lo spezzi
260
1947
o lo raddrizzi o lo spezzi; ieri don Antonio
261
1947
portare i capponi» e lo manda via; la famiglia
262
1947
don Antonio indugia fra lo studio e la cucina
263
1947
sul balconcino gli piace, lo intenerisce, lo impegna. Schiude
264
1947
gli piace, lo intenerisce, lo impegna. Schiude le imposte
265
1947
il vicino mare come lo spumante nel ghiaccio del
266
1947
o uscio di “basso”, lo esponeva a tentazioni amorose
267
1947
dirgli e gli diceva – lo fai questo miracolo? Coi
268
1947
questo pezzo di carne, lo identifica a colpo sicuro
269
1947
colpo sicuro, come se lo avesse tenuto d’occhio
270
1947
chiunque; Ferdinando di Borbone lo prediligeva, mani di re
271
1947
pane e il vino; lo squillo delle posate; la
272
1947
come a modo suo lo aveva messo al mondo
273
1947
cui ha troppo sudato lo scirocco: oso dire che
274
1947
nel palazzo dei palazzi lo facciamo scostando delicatamente una
275
1947
frammento di spaghetto; prima lo avevano deterso, con le
276
1947
di Tappia, l’aglio lo faceva diventare nero nel
277
1947
ricotta splende; l’uomo lo frantuma con la forchetta
278
1947
il secchio nel quale lo scontrosissimo latte si rapprese
279
1947
per trasformarsi in ricotta: lo spettacolo della morte acuisce
280
1947
sul mio stemma se lo avessi, ci classificava nelle
281
1947
mio amico ligure. ¶ Chi lo vide una volta ¶ Non
282
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il cappuccio (succede) ve lo restituirà dopo aver finto
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è quello che è: lo rivela e lo forma
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è: lo rivela e lo forma, come alla base
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Carmela, la zia che lo aveva allevato, trascurò per
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fila di bambini indossanti lo stesso sgraziato vestito e
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Nicola Angarella quando io lo conobbi tra irreparabilmente adulto
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e famoso come jettatore. Lo si considerava gasista perché
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si potevano ritenere che lo sterno d’uccello e
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quanti potevano esserne colpiti lo temesse e lo deprecasse
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colpiti lo temesse e lo deprecasse. Vedeva in se
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La sua naturale bontà lo costrinse a tener nota
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deboli dinieghi a chi lo accusava di aver prodotto
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incendio del campanile», ossia lo scoppio delle girandole che
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Si chiamava Elvira Cuocolo, lo so perché l’indomani
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illuse che questa Elvira lo guardasse. L’eccitante odore