Emilio Salgari, La tigre della Malesia, 1883

L'ufficiale di marina lo precedeva di pochi passi

precedeva di pochi passi. Lo videro abbassare la canna

senza essere toccata, attraversava lo spazio cozzando contro il

che stava per ripigliare lo slancio gettandosi sul semicerchio

che arrossi tutta sotto lo sguardo di fuoco del

notò quell'improvviso cangiamento. Lo urtò col gomito. ¶ - Che

la tazza ma nessuno lo imitò. Tutti guardarono Sandokan

stupiti, mentre la giovanetta lo mirava con una specie

Infatti - disse il lord, - lo trovo di pessimo gusto

ufficiale di marina che lo guardava fisso come cercasse

nostri cannoni, o se lo poté, in sì cattivo

non siate più fortunato. ¶ - Lo sarò - rispose il giovane

è ciò, milord. Se lo potete domani cercate di

essere a tutti sfuggita, lo avevano gettato in un

dell'ufficiale. Il pirata lo guardò attentamente in volto

a Vittoria. Il pirata lo seguì collo sguardo fino

per quell'Inglese che lo aveva curato colla sollecitudine

sua senza conoscerlo, che lo aveva forse amato e

più di tutto che lo aveva tratto sulla via

della Tigre: ¶ - Via!... Se lo avessi a trovare dinanzi

pugno, da fiero nemico, lo risparmierò!... ¶ Il suo sguardo

quale urlano cento vittime, lo colmerò. Se avrà orrore

umano che mi circonda, lo berrò tutto!... Dovessi vincere

tempeste che la circondavano, lo fece balzare in piedi

cacciatrice, coi capelli sciolti, lo sguardo animato, le guancie

un fanciullo. ¶ La giovanetta lo condusse in un piccolo

l'impossibile e io lo farò. Per te, mi

ti pregassi per compierlo, lo faresti tu? ¶ - Tu mi

sacrificio sia terribile, te lo giuro, io lo compirò

te lo giuro, io lo compirò. ¶ - Sandokan, ti si

prode amico, parti... Io lo voglio. ¶ - Partire? Partire? - esclamò

pareva proprio pazzo. ¶ - Bene, lo aspetterò. ¶ Salì nel salotto

ma non era più lo stesso uomo partito alla

più profonde che mai, lo sguardo torvo, e vestiva

aveva una giovanetta che lo aspettava ansante, ma ora

cacciato dalla sua casa lo gettava fra le braccia

d'astuzia. La giovanetta lo avrebbe aiutato. ¶ Non poteva

fieramente provocandosi collo sguardo. ¶ - Lo sapeva io, che lo

Lo sapeva io, che lo sleale gentiluomo, dopo avermi

udì al di fuori lo squillo di una tromba

sgomento, un affanno che lo spaventò. ¶ Non era più

la mia nepote! Te lo comando! ¶ Un soldato ferito

gruppo dei combattenti. Sandokan lo vide impugnare la daga

Yanez! Salvala! ¶ Il Portoghese lo udì, vide e comprese

con una violenta scossa lo scaraventò contro il tronco

fui Tigre... ma non lo sarò mai più, no

come giammai donna alcuna lo fu dal dì che

cento vittime, ma non lo sarà più! Fuggirò con

che i suoi tigrotti lo aspettassero, quando poteva vedere

strana collera. Il lord lo guardò stupefatto per alcuni

dover mentire. ¶ - Tronchiamolo, giacché lo volete - disse lord James

domanda? ¶ - Cento, milord, se lo volete - rispose Sandokan che

quel sultano. L'Inglese lo guardò un momento in

di terra, se me lo permetterete vi condurrò io

raccomandarlo particolarmente al sultano. Lo faremo scomparire e io

le ore, mentre Sandokan lo fissava con occhi di

la gigantesca passione che lo divorava. ¶ - Arrivederci, mio bravo

dei suoi tigrotti che lo chiamavano alla pugna e

una forza sovrumana ve lo tenesse cogli occhi che

anelante, trasognato. La febbre lo assaliva, si sentiva il

Misurò l'altezza che lo separava dal giardino, come

come la tigre misura lo slancio per avventarsi sulla

le sue fibre, che lo trasportava in un nuovo

allontanare quella visione che lo seguiva passo passo nell

sussurrava nuove parole, che lo affascinava suo malgrado: poi

mossa. ¶ Rimase incerto, ascoltando lo stormir delle fronde e

poi s'arrestò come lo spavento l'avesse inchiodato

fiori il cui profumo lo inebbriava, vide il tronco

Egli girò nuovamente attorno lo sguardo e lo fermò

attorno lo sguardo e lo fermò sulla mandola, presso

alle ardenti labbra, poi lo nascose nel petto e

che stava per pigliare lo slancio e varcarle. Un

la gola, un tremore lo prese. Egli nascose il

caccia un Malese. ¶ - E lo vedrà milord. Se vi

fronte a questa tigre. ¶ - Lo crederò - rispose l'Inglese

avvicinandosi alla giovanetta che lo contemplava con tristezza: ¶ - È

cacciatrice? Mio zio ve lo disse. ¶ - Avete mai veduto

scattò un lampo. Egli lo mostrò alla giovanetta che

non parlò più, ma lo guardò con due occhi

quando si udì improvvisamente lo squillo della tromba di

gettò a destra dove lo precedevano mezzi cavalieri, Marianna

la tigre di Labuan! ¶ Lo squillo di tromba erasi

e dopo aver girato lo sguardo sui rami degli

risalì in sella e lo spinse innanzi. Non aveva

da un'esclamazione, che lo fece trasalire. ¶ Diresse il

tutto, e il cuore lo sento sanguinare, al pensare

amato!...Lasciate che ve lo dica, che questo amore

mari; lasciate che ve lo dica, che non sogno

voi; lasciate che ve lo dica, che per voi

mi sarebbe impossibile!... ¶ Marianna lo guardò sorpresa, affascinata da

con voce soffocata. ¶ - E lo dubitereste, milady? Vi amo

per darvi un trono? Lo diventerò. Volete che io

l'orfana? ¶ - Sì milady, lo farei, oggi, domani, sempre

di essi. La giovanetta lo seguiva sulla cavalla bianca

maestà della fanciulla. ¶ - Giacché lo volete non ne parlerò

di lui. Un indigeno lo condusse in una elegante

torcerà un capello. ¶ Sandokan lo guardò mezzo diffidente e

dayak stesso. ¶ - Non ve lo dissi? Andiamo, povero uomo

Inglese, i cinque indigeni lo sollevarono con tutte le

stanze arredate con eleganza, lo deposero in una di

mano. ¶ - Non movetevi se lo potete, solo coricatevi sul

dito alle labbra. - Ve lo proibisco severamente; ecco, guardate

mano verso quel libro, lo chiuse e guardò la

quel fiore, un gelsomino, lo prese delicatamente con quelle

fino agli occhi e lo mirò a lungo. Lo

lo mirò a lungo. Lo fiutò più volte con

volte con ardente alito, lo fissò quasi volesse indovinare

onta della febbre che lo divorava, sognando non già

lettere d'oro che lo abbagliavano, dapprima confuso, poi

il suo nome... io lo sapeva! Ah! non mi

al sonno. ¶ Lord James lo contemplò colle braccia incrociate

vero sollievo. Egli girò lo sguardo attorno come cercasse

cercasse qualche cosa e lo fermò ancora sul libro

i due indigeni che lo guardavano con curiosità, si

un formidabile uomo colà. ¶ - Lo so, si chiama Sandokan

nuove compresse. Il pirata lo lasciò fare, ma un

ma un tremito convulso lo agitava tutto e le

carni si raggrinzavano sotto lo sforzo potente che faceva

che faceva per frenare lo scoppio di rabbia. Vi

macchinalmente il libro e lo guardò a lungo quasi

appassito fra quei fogli, lo prese ancora delicatamente e

prese ancora delicatamente e lo fiutò. Le sue labbra

aveva un'intonazione che lo spaventò. Egli premette ambe

che poco prima batteva lo sentì ardere, abbruciare, parve

mio paese, e che lo imparai a conoscere ancor

aver veduto colei che lo portava. ¶ - Ah - esclamò la

facendosi di bragia. ¶ - Ve lo dico io. Mi narrarono

romanza sono sicuro che lo farà guarire. ¶ - Sì!... Guarirò

di una infinita dolcezza, lo inebbriavano, lo affascinavano e

infinita dolcezza, lo inebbriavano, lo affascinavano e a segno

La voce del lord lo trasse da quell'estasi

pure ammaliato Sandokan. Entrambi lo dovevano comprendere, poiché entrambi

più forte dell'amicizia lo univa a lei, comprendeva

ammirazione per voi. ¶ Sandokan lo guardò con sguardo balenante

lord osasse farvi, io lo atterro. Domani a sera

mani dei pirati? ¶ - Ve lo ripeto, milady, non abbiate

Sandokan? Quali vicende mai lo trassero a diventare pirata

nemici, i suoi amici lo abbandonarono, altri lo tradirono

amici lo abbandonarono, altri lo tradirono, ed egli dovette

di valorosi che non lo vollero lasciare nemmeno nella

I quattro soldati che lo seguivano ed una sentinella

una macchia di lillà, lo fecero desistere dall'audace

l'ombra, milord, ve lo dissi, essi sono scomparsi

ciò? Era forse cangiata? Lo credette. ¶ - Avete adunque dimenticato

ed agli uomini che lo manovravano. Egli sorrise. ¶ - Colpo

ordinate, si farà. ¶ - Sì, lo si farà - risposero in

misurava la distanza che lo separava dall'incrociatore visibile

acque fosforescenti, attendeva impassibile lo scontro. ¶ - Ai remi, voi

coi cadaveri dei compagni lo raggiunsero a poppa dove

ed i suoi uomini lo seguono seminando la via

Sandokan, se il legno lo cercava attivamente, egli era

manovra non riuscì benché lo sperone e le ruote

su quel piroscafo che lo aveva sconfitto per la

scomparendo fra le tenebre, lo chiamava, bestemmiava, lo sfidava

tenebre, lo chiamava, bestemmiava, lo sfidava, alzando le mani

quel sordo mugolio che lo rassomigliava alla tigre. ¶ Ma

volta il maledetto che lo aveva battuto. Con una

portare dal flusso che lo spingeva verso la costa

quella energia sovrumana che lo sosteneva anche nei più

a poco a poco lo perdeva, stese le braccia

contro il sonno e lo svenimento che lo assalivano

e lo svenimento che lo assalivano, sempre a metà

aggrappato al rottame che lo traeva insensibilmente alla costa

grida di naviganti o lo sbatter di remi o

volte colla risacca che lo rispingeva, guadagnò con mille

del pirata. ¶ Sandokan non lo ignorava, e appena poté

la sete ardente che lo divorava cagionata da una

sé una sete ardente lo divorava e la febbre

Si rizzò girando attorno lo sguardo torvo, sostenendosi per

Il dolore della ferita lo ricondusse alla realtà; egli

tremiti della febbre che lo divorava. Si sentiva stordito

strappava gemiti, le forze lo abbandonavano a onta di

spegnere la sete che lo divorava, confondendo Dio e

rizzò in piedi. Girò lo sguardo verso la foresta

isola intera. Le forze lo abbandonarono ancora nel momento

e quantunque la ferita lo facesse sempre soffrire, si

serpente quando le forze lo abbandonavano, arrestandosi per riprendere

una fina polvere biancastra. Lo conobbe subito. ¶ - Un sagù

non era troppo lontano; lo udiva muggire e frangersi

capace di nutrire per lo meno due uomini. La

della foresta, il ruscello, lo stagno, l'abitazione intravveduta

sulla sua origine. Sandokan lo riconobbe per una giacca

Era un Inglese che lo raccoglieva, meglio; il gioco

individuo pareva un galantuomo. Lo avrebbe curato e nulla

trovato sulla via. Non lo conosceva, nessuno sapeva che

farlo, e che credo lo farà se ama realmente

ama realmente vostra nepote. ¶ - Lo credete voi? E credete

terribile decisione. ¶ Il Portoghese lo guardò con ispavento e

mai fatto e io lo farò. La passione, lo

lo farò. La passione, lo sprezzo, gli oltraggi saranno

milady! E sia giacché lo volete lo risparmierò come

sia giacché lo volete lo risparmierò come voleva risparmiarlo

fiutato polvere di cannone. ¶ - Lo so - disse la Tigre

quando una mano robusta lo trasse indietro. Il Ragno

in meno che se lo dica sulla coperta del

pirati circondarono l'equipaggio, lo disarmarono e lo legarono

equipaggio, lo disarmarono e lo legarono senza spargere goccia

Il capitano del prahos lo guardò come trasognato. Sandokan

di un nonnulla. Sandokan lo richiamò. ¶ - Potrebbe darsi che

disgraziati mari. Sandokan non lo ignorava, no, ed era

senza far rumore come lo dovevano due visitatori che

i nostri selvaggi covi. ¶ - Lo so - rispose il Malese

l'audace progetto che lo rodeva. ¶ Patau lo seguì

che lo rodeva. ¶ Patau lo seguì, cacciandosi come il

Patau che non comprendeva lo scopo della passeggiata. ¶ - Dove

tra il sospettoso e lo spaventato. ¶ - Che vai cacciando

Potrei vederla io? ¶ - Sì, lo potreste. ¶ - Indicami il modo

pugno d'oro e lo diede al selvaggio che

diede al selvaggio che lo guardò istupidito. ¶ - Grazie, amico

presso il Malese che lo aspettava impazientemente. ¶ - Ebbene? - chiese

che ha potenti cannoni: lo abborderemo questa notte, se

uomini che comandavano e lo sbuffar della macchina che

Patau e quattro compagni lo aspettavano dietro il pezzo

Ancora il legno nemico lo prevenne. Due colpi di

in pieno ventre e lo scoppio che ne seguì

contro sei, è troppo!... ¶ - Lo so bene io. Se

puntati sul nemico e lo sperone a metà sommerso

di palle che struggeva lo scarso quanto coraggioso equipaggio

lenta lenta per quanto lo permettevano gli uomini di

misurò la distanza che lo separava dalla costa. Vi

tuo pezzo di prua! ¶ Lo scoppio accompagnò l'ultima

lo ripeto, sarò sua, lo seguirò dove egli vorrà

di vittime? La passione lo cancellerà nel suo come

spezzerà il vincolo che lo univa ai suoi pirati

dal parco? ¶ - Uscire? E lo pensate voi, Yanez? Da

baronetto Rosenthal o per lo meno unirmi a qualche

soldati. Ha paura che lo si tradisca, sospetta di

commossa gli disse: ¶ - Se lo vedete, ditegli che io

verso il salotto dove lo attendeva il lord. - Aveva

Il Portoghese non se lo fece dire due volte

volte più difficili. Sandokan lo sapeva; bisognava prevenire lo

lo sapeva; bisognava prevenire lo scoppio e in breve

e alla prima moschettata lo atterro. Tu e i

di sterline... ¶ Il lord lo guardò con occhio tetro

dalla potente passione che lo domina e che lo

lo domina e che lo fa impazzire? Non l

tutti come le tigri. ¶ - Lo so, ma chi poteva

rauco suono. Il Portoghese lo guardava sogghignando. ¶ - E che

nome senza macchia e lo farò. Io sono il

avrà che lui, io lo voglio, guai chi oserà

fama sì funesta? Nessuno lo avrebbe potuto dire. I

I suoi fidi stessi lo ignoravano, come ignoravano pure

una certa generosità, che lo rendeva più attraente. ¶ Quante

la smania della guerra lo riprendeva. Allora, una bella

stretta fra le mani, lo sguardo cupo e le

levò girando all'intorno lo sguardo ancor più torvo

aspettando che un lampo lo rischiarasse. ¶ Stette cinque minuti

appena appena distinta fra lo scatenarsi della tempesta. A

il pirata, ma non lo vuotò che a metà

un'anguilla, allegro come lo poteva essere un marinaio

e di cortesia che lo facevano apparire a prima

vi erano ostacoli che lo arrestassero quando egli ve

arrestassero quando egli ve lo mandava. Era come un

fratello, il Portoghese, come lo chiamava lui. ¶ - Ti confesso

sia il loro carico. Lo vedrai, Portoghese, almeno uno

sangue delle loro vene! ¶ - Lo so, Sandokan. Ascoltami ora

esclamò il Portoghese. - Te lo confesso sinceramente, Sandokan, che

Tigre s'annebbiò e lo sguardo si fece fosco

Inghilterra non abbia gettato lo sguardo sulla nostra Mompracem

tuoi sogni. ¶ - Eh! Non lo pensare nemmeno, Sandokan. ¶ - La

morto le cento volte. ¶ - Lo credi? - chiese la Tigre

incredulo. ¶ - Sì, perdio, che lo credo. ¶ - Ed io niente

il nemico; finché io lo cerco, potrebbe piombare sull

occorrono venti prahos per lo meno, Sandokan. ¶ - Alla Tigre

tua parte di bottino lo stesso, lo sai bene

di bottino lo stesso, lo sai bene. Vorrai dei

mercantili non mi aspettano, lo sai. Addio, fratello. ¶ - Addio

suo cannone favorito, con lo sguardo acuto, che avrebbe

bruciare cadaveri anziché carbone. ¶ - Lo so, Patau, che un

più giusto che tu lo bevessi nel cranio di

le sue robuste braccia lo portò seco. Sandokan per

non giungo a comprendere. ¶ - Lo saprai, Yanez. Tu vedi

i seicento metri che lo dividevano e si arrestò

bussola sulle notizie. ¶ - Voi lo credete; ignorate adunque, che

una seconda sentinella che lo esaminava scrupolosamente dalla testa

audacemente Yanez. ¶ Il luogotenente lo guardò sorpreso però non

sono essi? ¶ - La lettera lo dice, sono al sud

vento e le onde lo costrinsero a ritirarsi con

persino in una stufa! ¶ - Lo si sa, milord, che

Si capisce. ¶ - Qualche complimento, lo indovino. ¶ Il lord chiamò

e più potente. ¶ Ella lo guardò con fierezza, poi

verso la giovanetta che lo aspettava colla fronte aggrottata

di Yanez, egli me lo ha detto. Io sono

se venisse scoperto? Se lo arrestassero? Dio mio, qual

la sua potenza? Sì, lo seguirò e dove egli

vi adora alla follia. ¶ - Lo so, signore, lo so

follia. ¶ - Lo so, signore, lo so, e io ricambio

per l'orfana. Sì, lo ripeto, sarò sua, lo

lembo del suo turbante, lo imbavagliò strettamente e gli

a imitarlo chiudendo prudentemente lo sportello. ¶ Era tempo. Un

Non può essere, te lo ripeto, non è uno

soldati il timore che lo sfortunato Harry fosse caduto

dirigendone la canna verso lo sportello, mentre che il

un certo odore che lo si direbbe di sangue

coraggioso della banda. - Ve lo ripeto che non può

le foreste ¶ Era tanto lo spavento e la sorpresa

a crederlo, Sandokan, come lo credono le giacche rosse

di fuggirsene a Vittoria. ¶ - Lo credi tu, Yanez? - domandò

Pericolosa? Sia, giacché tu lo vuoi, ma non estremamente

loro capanne agli altri. ¶ - Lo so, Sandokan, e la

un sentiero. Le piante lo hanno coperto e sono

grida dei pappagalli e lo stormir delle foglie agitate

troppo rapidamente perché io lo avessi ben a distinguere

un indigeno o per lo meno di un orang

la porta spingendo entro lo sguardo. Quasi nel medesimo

che la fatalità me lo avesse rapito. Di' su

i prahos? ¶ Il Malese lo sguardo con occhi spaventati

salvare gli uomini che lo montavano, ma mi fu

faccia si fe' cupa, lo sguardo torvo diventò sfavillante

voce grave gli disse: ¶ - Lo sapeva, Giro Batoë, che

denti stretti. Si vedeva lo spasimo di un atroce

a Giro Batoë che lo contemplava assieme al Portoghese

impresa? Vedi, Mompracem, io lo so, è perduta forse

momento per rapir Marianna, lo capisci fratello mio? ¶ - Tu

a perlustrare i dintorni, lo vedranno senza dubbio, anche

e gli alberi. ¶ - Non lo scopriranno, Yanez - disse Sandokan

Yanez - disse Sandokan. - Noi lo nasconderemo in mezzo alle

palude. I tre pirati lo raggiunsero e salirono a

d'intorno. ¶ L'equipaggio lo circondò. ¶ - Siamo soli - continuò

La Tigre della Malesia lo vuole. ¶ - Bene - risposero in

adunque e prudenza! Io lo comando. Giro Batoë, fa

per quanto quest'ultimo lo cercasse, non gli fu

Tetri pensieri, paure, inquietudini, lo assalivano e gli strappavano

coperta dove il Portoghese lo aspettava di già con

e di alberelli, che lo nascondevano del tutto. ¶ La

silenzio e con astuzia. ¶ - Lo so, e ci metteremo

un raggio di contentezza. ¶ - Lo vedrai, Yanez, noi compieremo

e da cespugli che lo coprivano a metà si

baleno prendere il mare. Lo vedrai. ¶ Il campo fu

sua ricca carabina. ¶ - Non lo potrei accertare. L'essere

accertare. L'essere che lo produce deve trovarsi assai

diavolo intenda di fare. ¶ - Lo saprai fra breve, e

e afferrando le briglie lo tenne fermo, e Sandokan

presolo fra le braccia lo portò sotto la tenda

da un piroscafo e lo raccomandava di ben vegliare

tu mi ammazzerai egualmente, lo si sa. Chi è

sete del tuo sangue. ¶ - Lo so, ma nol berranno

ma nol berranno, te lo giuro Marianna. Non aver

della notte. ¶ La giovanetta lo strinse contro i ferri

ti tengono prigioniera, io lo tenterò, vuoi che io

tentare di rapirti, io lo darò. Parla, la tua

orecchi dei due amanti. ¶ - Lo odi tu, Sandokan? Vi

nobile amico; io te lo comando. ¶ Il pirata stava

della Malesia o per lo meno un Malese si

gli saltò addosso e lo trascinò via, nel momento

in rivoluzione, la passione lo faceva delirare. Egli guardò

fuggire, Sandokan. Vieni, lei lo vuole, io lo voglio

lei lo vuole, io lo voglio: ti porterò se

Già stava per prendere lo slancio e varcarla, quando

varcarla, quando il Portoghese lo arrestò bruscamente, facendolo curvare

qualche ramo morto. Non lo odi tu soffiare? ¶ - No

e delle migliori carabine! ¶ - Lo so, amico mio, quel

la Tigre, Labuan brillerà. ¶ - Lo so, comandante, ma stiamo

buona è venuta, e lo sfido io a uscire

ma accresciuti di numero, lo seguì. I due pirati

che noi al bisogno lo sosterremo gagliardamente. ¶ - Sì, noi

lestamente chiudendo con precauzione lo sportello di ferro della

solo penny che noi lo prenderemo. ¶ - Ma come vuoi

attivamente e vedrai che lo troveremo, il brigante. ¶ - Uhm

Non ho speranza che lo si abbia a trovare

entro il nostro uomo. ¶ Lo sportello fu aperto e

vivo da questa stufa. ¶ - Lo credo bene, Yanez - disse

sia passata così liscia. ¶ - Lo so, Yanez, e voglio

il respiro, non se lo fece ripetere e spingendo

nere sul suolo. Sandokan lo seguì quasi subito. ¶ Al

pieno volto. ¶ - Sarò prudente, lo vedrai, Portoghese. Bisogna che

dal silenzio che regnava, lo attraversò, camminando sulla punta

da un'altra. ¶ Abbassò lo sguardo dinanzi alla porta

risparmiarle una sola lagrima! ¶ - Lo so, Sandokan, ma checché

luce che penetrava per lo sportello bastava a illuminare

sole. ¶ - Se sarà possibile, lo tenteremo anche di bel

tutto al solo dirlo. ¶ - Lo rioccuperemo - rispose calmo calmo

stufa e strisciò verso lo sportello mettendosi in osservazione

presa di Mompracem che lo precipitava nella miseria. Certamente

no, ma l'ufficiale lo ha detto e tu

avere in mia mano!... ¶ Lo mirò con indicibile espressione

di ira, poi, quando lo vide rientrare gettò uno

rapidamente. ¶ Il Portoghese che lo aveva perfettamente compreso strisciò

nostra situazione è scabrosa. ¶ - Lo so, ma ho tutto

a me, Yanez: io lo farò cantare e a

e gettatelo sulle spalle. Lo porteremo nella serra e

che non si dica lo atterrò. Per quanto fosse

braccia il soldato e lo sbatté violentemente contro il

suolo stordendolo, poi se lo caricò sulle spalle e

ambe le braccia e lo trascinò sotto gli alberi

siamo qui. ¶ Il pirata lo capì. Egli quantunque provasse

allontanarsi da quel luogo, lo condusse al chiosco chinese

di cadere. Il Portoghese lo seguiva stropicciandosi allegramente le

parlerai e io veglierò. Lo vedrai, fratellino mio. ¶ - Sei

con te, Sandokan, te lo assicuro, purché non abbi

costa con simile tempo. ¶ - Lo so, Yanez. ¶ - Sentiamo, Sandokan

dimenticare lei, abbandonarla, mai! ¶ - Lo so, che tu sei

Taci, Yanez, io non lo crederei mai! - rispose il

il capo, ma non lo contrariò. Sapeva che sarebbe

dagli squali. ¶ Il Portoghese lo lasciò assorto nelle sue

dall'altro lato. Sandokan lo raggiunse subito dopo, e

sporgendo fra le sbarre lo circondarono sorreggendolo. Gli si

chiese una voce che lo scosse fino al fondo

La giovanetta ebbe paura. Lo guardò con ispavento accostando

fuga, perché? Se io lo potessi ti trarrei meco

mia vita e non lo posso, non lo potrò

non lo posso, non lo potrò giammai! Andiamo, siamo

capo di Marianna e lo contemplò per un istante

al vostro comando. ¶ Sandokan lo condusse appié della scala

secondo di più, per lo che, appena che toccarono

Un impeto di follia lo prese e per qualche

tu porti, oh! sì, lo giuro, lo giuro e

oh! sì, lo giuro, lo giuro e sul mio

l'anima infranta! - esclamò lo sciagurato. - È perduta e

cuor ammalato di lui, lo circondava di timori gli

è là, bisogna che lo trovi, bisogna che abbia

che per quanto giri lo sguardo all'ovest, al

egli non comparisse! ¶ - Non lo crederò mai, Inioko. Mio

mormorò irato Sandokan. - Non lo voglio credere, non voglio

verso il compagno che lo precedeva di una ventina

contro le onde che lo coprivano. - Il povero Yanez

fuori dei flutti, spingendo lo sguardo verso il sud

o pesce martello come lo si vuol chiamare, o

ancora balance fish, come lo chiamano gl'Inglesi, che

al buon vento che lo spingeva sulla via dell

era vicino. I pirati lo raggiunsero in meno che

raggiunsero in meno che lo si dica e si

contro la Tigre e lo strinse contro il suo

Tigre della Malesia ve lo comanda!... ¶ Un minuto dopo

nemica ci assali? ¶ - Non lo scorderò mai. Quella notte

Isole? ¶ - Sicuro, ma io lo seguii nella sua rotta

sud tremendamente. ¶ - Sì, me lo ricordo. ¶ - Paranoa fu trascinato

portare la desolazione e lo spavento dove il mio

piroscafo. ¶ - E se non lo raggiungiamo? Quel dannato ha

calato in mare e lo afferrò gettandolo a Sandokan

gettandolo a Sandokan che lo prese con vivacità. ¶ Era

Non capisco il come. ¶ - Lo saprai. Il mio cuore

del baronetto. ¶ L'impazienza lo rodeva come lo rodeva

impazienza lo rodeva come lo rodeva la gelosia. Calcolava

Calcolava la distanza che lo separava da Labuan, contava

più che sicuro, non lo pensò nemmeno e meno

nemmeno e meno ancora lo pensarono i suoi uomini

cieca fiducia in lui. Lo aveva detto che né

di tutto il globo lo avrebbero arrestato ed era

era là, quando forse lo aspettava, quando si correva

sogghignare. ¶ - Il naufragio non lo temo, e la morte

Tigre? ¶ - Sì, se lei lo vorrà; non capisci che

formidabile schiera dei pirati. ¶ - Lo so, Yanez, e forse

so, Yanez, e forse lo tenterò. Ma vuoi tu

dei cannoni? Dimmi, Yanez, lo faresti tu? ¶ Il Portoghese

faresti tu? ¶ Il Portoghese lo guardò, crollando il capo

accento appassionato, - io non lo farò mai! mai!... ¶ - Sicché

ricordi tanto cari? ¶ - Non lo so, ma li soffoco

fieramente il capo come lo sapeva rialzare quando era

di spezzarsi. ¶ Il Portoghese lo vide, e capì che

l'audace che insolentemente lo sfidava in mezzo all

infuriare delle onde che lo assalivano con novella furia

a uno dei cannoni. ¶ - Lo so bene io, ma

possiamo approdare. ¶ Il pirata lo guardò per alcuni istanti

i suoi tigrotti che lo miravano trasognati: ¶ - Voi, preparate

Sandokan per tutta risposta lo afferrò e sollevandolo come

come fosse un fanciullo lo depose nella imbarcazione. ¶ - Paranoa

urto e scorticato tutto, lo ubbidì. Salvate le armi

lei. Sono giacche rosse, lo sappiamo, ma non mancano

Sandokan con voce rauca. ¶ - Lo so, tu sei ammalato

Labuan da me solo. ¶ - Lo so, Sandokan, ma le

si salverà? Quando noi lo abbiamo lasciato, era in

sarebbe una brutta disgrazia. ¶ - Lo so - rispose l'interpellato

uopo. Io la rapirò lo stesso. ¶ - Tu corri sempre

prima occasione per rapirla. Lo vedrai, fratello mio, questa

la spiaggia. ¶ Il Portoghese lo lasciò fare, ma senza

carabina e dei viveri, lo chiamò. ¶ - Vieni, Sandokan - diss

i tronchi degli alberi. ¶ - Lo credo bene - rispose il

cui vista trasalì. Egli lo additò al Portoghese. ¶ - Che

spavento e mille timori lo agitavano, i timori di

dimenticando il Portoghese che lo seguiva, bestemmiando, intimandogli su

passi innanzi. Il Portoghese lo raggiunse rattenendolo violentemente, nel

di loro questa notte? ¶ - Lo so, lo so - ripeté

questa notte? ¶ - Lo so, lo so - ripeté il Portoghese

al chiarore dei lampi. Lo comprese. ¶ - Puoi aver ragione

Vieni ora. ¶ Il Portoghese lo trasse con precauzione sino

Vieni con me, Sandokan, lo vedrai. ¶ - No! No! Lasciami

voglio vederla! ¶ Il Portoghese lo afferrò con ambe le

Separiamoci giacché la libertà lo esige, coi cuori pieni

separazione sarà breve, te lo giuro. Odimi, Marianna, tu

che potrebbe rapirmela. ¶ "Tu lo vedi, Yanez, bisogna che

essa mi seguirà. Me lo ha giurato quando mi

a che sono qui? ¶ - Lo so, Sandokan, ed è

sei tu che me lo dici, tu, quello che

al mondo? Rimani, Sandokan, lo voglio. Voglio che tu

li separò bruscamente. Entrambi lo riconobbero. ¶ - Giro Batoë! - esclamò

fare? - domandò il Portoghese. ¶ - Lo vedrai, Yanez. Aspettiamo il

Il Malese non se lo fece ripetere. In pochi

istante l'abisso che lo separava da loro nella

fosse morta, ma voi lo avete pur veduto fremere

non rimarranno invendicati, ve lo giuro. Andremo ancora su

dormire, tu sei ammalato. ¶ - Lo so, Yanez, ma ancora

soffocare la gelosia che lo rodeva e i timori

mano convulsa un bicchiere lo empì sino all'orlo

sempre il fondo come lo attirasse. ¶ - Ah! Ah! - continuò

cervello. Tu vuoi rubarmela, lo vedo nei tuoi occhi

perché hai il lord, lo stupido che ha curato

Chi è che non lo vuole? Ah! siete voi

Ma ti farò mia lo stesso, poi farò ciò

furore e d'ebbrezza lo prese. Sostenendosi a malapena