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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Francesco Abate, Getsemani, 2006

concordanze di «lo»

nautoretestoannoconcordanza
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Ma quello di Al lo ha rimesso in pace
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pesante. Perché un marito lo si può tradire, ma
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che gli sembra sia lo stesso con il quale
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credo che tu me lo debba, non credi Renzo
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avranno arrestati tutti quanti lo intitolerei: la banda dei
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mandiamo tutto a monte, lo dicevo io, lo dicevo
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monte, lo dicevo io, lo dicevo... ¶ Antonio lo solleva
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io, lo dicevo... ¶ Antonio lo solleva per il bavero
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e movimenti. ¶ E manco lo seguono più, a volte
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sua lezioncina e Renzo lo incalza, Cinzano si perde
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farà sua madre quando lo verrà a sapere. Madre
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Efrem vuole venire, direttore lo fa. Dopo la laurea
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per bene. Che Cinzano lo fotti una volta sola
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attenti alla lezione sennò lo seguirebbero Renzo mentre spiega
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che la moglie Lori lo prende ai testicoli. L
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sugli scaffali che lei lo spedisce a cercare quello
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profumata. E si toglierà lo sfizio. E basta così
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di Pellecchia che se lo immagina che qualche cazzata
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Gli spiega che sicuro lo interrogheranno, ma lui dovrà
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Armando guarda Renzo e lo benedice che esiste un
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due. E i ladri lo sanno e non se
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Renzo. E Mara neppure lo ascolta. Perché lo sa
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neppure lo ascolta. Perché lo sa, glielo ha detto
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loro mentre il grosso lo porterà via Renzo. Ma
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dove il cielo non lo vede più nessuno. ¶ Un
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non ha più sopracciglia. ¶ - Lo sai, lo sai meglio
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più sopracciglia. ¶ - Lo sai, lo sai meglio di me
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hanno sempre raccontato balle, lo capisci, Efrem? Lo capisci
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balle, lo capisci, Efrem? Lo capisci? ¶ E lui la
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coprire la verità e lo sai qual è la
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scogliera? La scogliera che lo domina? ¶ - La Sella del
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del Diavolo. ¶ - Ecco, appunto. Lo capisci? Lo capisci che
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Ecco, appunto. Lo capisci? Lo capisci che ci hanno
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muoio, perché che muoio lo so più io di
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chiesa che ha ripudiato lo stesso giorno in cui
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perché le saline e lo stagno stanno evaporando e
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più entrare. E fa lo scontroso. ¶ - Mi vedranno, mi
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tutta la banda perché lo portassero alla comunità catecumenale
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mano sulla spalla e lo ha rassicurato: - Ti ci
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l'acquasantiera e nessuno lo avrebbe visto nella chiesa
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ai pantaloni e non lo molla più, Efrem entra
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i legni la musica lo investe. ¶ - Cosa vedi? Cosa
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è piazzato accanto e lo tiene per la camicia
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preghiera collettiva. ¶ E non lo aveva visto mai così
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mie bambine? ¶ Ma non lo sente Armando che in
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si gira. ¶ E Armando lo precede. ¶ - Quella è mia
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ricamini sbuffati sulla caviglia, lo stesso vestitino bianco con
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da urlare? ¶ E Armando lo guarda e lo tira
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aveva detto di sì. ¶ - Lo sai amore che i
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numeri pari portano male, lo sai vero? ¶ E la
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la mano al mento, lo stringe e lo accarezza
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mento, lo stringe e lo accarezza. ¶ Poi fa lo
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lo accarezza. ¶ Poi fa lo stesso col naso. ¶ - No
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uno compatibile nonostante... ¶ Efrem lo guarda e cerca di
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risolveranno tutto, se non lo trovano per lei per
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per lei per chi lo dovrebbero trovare? ¶ Il silenzio
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voglia di scherzare. ¶ - Appunto, lo vedi Efrem? È tutto
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ti legga Mara? Te lo leggo: "Deriva dal caldaico
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bene che tu faccia. ¶ - Lo sai qual era il
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Vento? ¶ - No, quello te lo hanno dato dopo... ¶ - E
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Richelieu... ¶ - Banali. Comunque non lo sapevo, ero solo una
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rovesci a carattere temporalesco) ¶ Lo dice con una voce
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siamo mai stati. ¶ Renzo lo osserva e ha la
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cosa vuoi? ¶ Perché se lo ha costretto a chiamare
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sillaba le parole e lo guarda con l'espressione
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Renzì... ¶ E Antonio è lo stesso di sempre, già
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l'età, Renzo... ¶ Renzo lo guarda e ha il
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successo, non parla e lo guarda serafico. ¶ - E poi
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villa al mare, non lo cerca neppure più per
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di più. E se lo vai a spiegare a
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Fregatene di me, se lo faccio vuol dire che
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Alla vostra eredità? ¶ Renzo lo ha per la coda
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la ripiglio... ¶ E Renzo lo gela con uno sguardo
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Antonio, non dire cazzate, lo sai più tu di
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te la riprenderai mai, lo sai perché se veramente
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albero di plastica che lo illumineranno a intermittenza, mannaggia
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dobbiamo rientrare nel giro, lo sai, non è facile
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una mano sulla spalla. ¶ - Lo so, i ragazzi che
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l'eccezione che frequentano lo stesso studio legale. Visti
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da adesso mai più. Lo inviti persino a colazione
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inviti persino a colazione, lo studi, impari a conoscerlo
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come nessuno mai. E lo riconosci anche di spalle
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chiusura dei rapporti. ¶ Alza lo sguardo Antonio come cercare
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viene da tremare. E lo fissa, immobile, come una
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hanno ripreso a fare lo stesso imperturbabili, settimana dopo
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è avvicinato all'autista, lo ha bruciato con lo
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lo ha bruciato con lo sguardo, poi un ceffone
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Velena. ¶ La segue con lo sguardo e Mara lo
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lo sguardo e Mara lo sa. ¶ *** ¶ Le Botteghe di
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un ombrello chiuso. Taglia lo stagno e le saline
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questo gonfiabile arancione che lo circonda come una corona
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è un percorso prestabilito. Lo intuisce ma non è
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Fatto il suo, che lo doveva portare chissà dove
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è una cosa che lo fa rabbrividire. ¶ Negli ultimi
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archietto della loro villa lo avrebbe baciato in bocca
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anche a lui piace lo strascico. - Ella è una
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all'altra e me lo dovevo aspettare e dare
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e torna giù. ¶ - Tu lo sai che io sono
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che io sono laureata, lo sai no? ¶ Mara ora
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mio passato... e tu lo sai con quanto? Con
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quanto mi sono laureata? Lo sai? ¶ - No, veramente no
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quelli mi rispondono che lo sanno tutti che sta
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più posto suo... non lo vuole neppure più... che
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meglio il perché magari lo so ma anche di
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ad Armando qualche dubbio lo mette sul fronte delle
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esterna, esterna... ¶ Il cerchio lo invoca, questi compagni di
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le tue avventure... ¶ E lo sfottono. ¶ Armando lo guarda
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E lo sfottono. ¶ Armando lo guarda curioso e cerca
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soliti controlli... ¶ Capo Cerchio lo guarda storto e si
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un gomitata e quasi lo fa cadere dalla sedia
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rincorrerlo e riacciuffarlo, perché lo spettacolo prosegua. ¶ Ma basta
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una mia colpa... ¶ Armando lo guarda, la testa poggiata
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si mangia le unghie. Lo spettacolo è sottotono questa
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il fatto suo... ¶ Armando lo guarda come se avesse
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aveva e lì, maledetta, lo ha beccato, sul suo
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Furbo. Così, come se lo avesse dimenticato ma perché
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dire da uno che lo sa sulla propria pelle
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pelle, il telefonino se lo deve portare appresso anche
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cosa fa? Dopo che lo accompagna alla porta, dopo
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alla porta, dopo che lo bacia e gli dice
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che le pance tonde, lo sapete no? vuol dire
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quelle a punta maschio, lo sapete no? Che fa
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se ne sono accorti. ¶ - Lo chiedo così, perché i
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avvelenata al tallone. Sente lo sfrecciare del dardo. ¶ - Ciao
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n'è. Giulio Paspartù lo guarda e dice tutto
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dobbiamo chiederci perché, perché lo abbiamo fatto... ¶ Armando non
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abbiamo fatto... ¶ Armando non lo sa ma ha aperto
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si avventa contro. Pellecchia lo afferra per tempo a
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acchiappa il Professore e lo sposta afferrandolo ai fianchi
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che il primo cazzotto lo colpisca, ma vorrebbe tanto
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opposto della stanza fa lo scontroso. E si nega
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ormai tutti in piedi, lo sovrastano. ¶ - Amici scusate, per
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può sempre ragionare con lo stomaco sennò poi va
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periodo di riflessione e lo ha lasciato solo nel
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in solitudine. ¶ Capo Cerchio lo invita a uscire dalla
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lieve pressione sulla schiena lo avvia verso la porta
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gli si affianca e lo ripara con il suo
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hanno orari. ¶ E Pellecchia lo guarda con invidia, che
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dal viso del cadavere. ¶ - Lo vedo, lo vedo... ¶ E
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del cadavere. ¶ - Lo vedo, lo vedo... ¶ E il cecchino
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merda con zampe. ¶ Stringono lo stomaco, che è uno
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scorciatoie. ¶ Bestia sozza che lo lascia sempre tre passi
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in un buco fra lo stipite del portoncino d
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è una corsa contro lo spazio/tempo. Altro che
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E sa che Renzo - lo vede nella sua testa
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magari oltre i confini. ¶ Lo sa il Vecchio che
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Sì, Mario... ¶ - Quando se lo porteranno via, fagli subito
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segua. ¶ Si sforza Antonio, lo so che ora è
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di osservare un altro. Lo so che ha frequentato
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non una di più. ¶ Lo so che gli hanno
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quei tocchi magici che lo riportano su questa terra
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Pensare, ricordare. Pensare, ricordare. ¶ Lo so che difficilmente qualcuno
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Moro, questo no, non lo consento. ¶ Benito abbaia, Antonio
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calmi... ¶ - No avvocato non lo consento, no, per me
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mi scusi... ¶ E Antonio, lo sa, mi basta solo
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entra il cane? Due lo giuro... ¶ Velena ha poggiato
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il bagno e vela lo specchio, filtra oltre la
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carcere. Mentre Mara tiene lo sguardo basso e la
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fiato. ¶ La guardia alza lo sguardo e la squadra
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che lei il francese lo conosce di sicuro. ¶ E
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conosce di sicuro. ¶ E lo sfotte. ¶ Al corso questo
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Garau, vada... ¶ E non lo contraddice - Garao signor maresciallo
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Ga-ra-o - né lo corregge e non gli
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via, verso il corridoio. ¶ - Lo sapevo, lo sapevo che
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il corridoio. ¶ - Lo sapevo, lo sapevo che prima o
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la dottoressa N'Dao lo sapeva. Di giovedì non
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è tutto loro. Non lo voglio neppure sentire Armando
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anche tu qua? ¶ Pellecchia: lo sapevo sarebbe stata la
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nuova compagna, ecco. Però, lo sai, non avrei problemi
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quanto mi ha chiesto, lo sai? ¶ - No. ¶ - Ecco, mi
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Celina sospetta ma non lo vuole ammettere neppure a
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mi lascia sparsi per lo studio, soprattutto affianco alla
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il mio lavoro migliore, lo giuro. Corale e magistrale
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il naso, come se lo volesse odorare. Ma è
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Però sa qual è lo sport preferito di Getsemani
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quella di retromarcia, con lo specchietto ben piazzato all
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visuale sicura. ¶ - No, non lo so. ¶ E alla fine
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mio collega... ¶ - Come vuole, lo chiami come vuole, tanto
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d'aiuto. Forse non lo farà, ma è bastato
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signor Carrus non me lo ha voluto dire, lei
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alza che quasi barcolla. Lo accompagno, gli apro la
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pronto a entrare. ¶ Ma lo blocco. ¶ - Renzino... ¶ Lo accolgo
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Ma lo blocco. ¶ - Renzino... ¶ Lo accolgo con un sorriso
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con un sorriso, ma lo blocco. ¶ - Sì, Martina. ¶ E
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tutto, perché fesso non lo è mai stato. Una
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miei innesti. ¶ - Signorina, me lo poteva anche dire che
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carneficina uno possa avere lo stesso ultimo ricordo di
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rossi e blu, è lo spettro che volteggia alle
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spunta dalla sabbia oltre lo stagno e gli acquitrini
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vagato per la città, lo spirito dannato passa sopra
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i bottoni tondi grandi, lo spacco dietro. ¶ *** ¶ - Sei bellissima
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è così male. ¶ E lo segue. ¶ Dj Revenant stanotte
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ai carabinieri che se lo portano via mite e
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il tarlo, quel tarlo, lo abbia consumato a quell
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Che non ci sarà. ¶ - Lo so, faccio schifo, ma
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giorno di vacanza. Te lo meriti, sto qua io
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alleno. ¶ Ma Tonio non lo segue neppure. ¶ - Sì certo
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se ne parla neppure, lo sai. ¶ Ma va come
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è 'sta prof? ¶ Tanto lo sapeva che prima o
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il gioco è sempre lo stesso. ¶ - Alta, bassa? ¶ Una
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Se scendi giù te lo dico. ¶ E c'è
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perfetto di Barbara Calvi. Lo aiuterà a capire se
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che servirà, Elena che lo aiuterà a convincere quel
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succhiano dalla stessa cannuccia lo stesso frappé. Nessuno è
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divise buffe che passano lo straccio per terra ogni
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gli sguardi di chi lo squadrava e conta quante
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squadrava e conta quante lo stavano ammirando e quante
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dai banconi le commesse lo inquadrano, come al fast
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bello. ¶ Che non usa lo stesso profumo che inonda
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bellissima. Che non ha lo stesso profumo di tutte
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sorride. ¶ - L'amico di... ¶ - Lo so chi sei. ¶ - Un
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un elicottero, le fiamme lo avvolgono ma ne esce
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moto punto e basta, lo ammazza. ¶ Scatta e fa
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Scatta e fa volare lo specchietto appoggiato sulle ginocchia
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si disintegra, al quinto lo specchietto tondo esplode in
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riconoscibile. ¶ - Io chi? ¶ Velena lo vorrebbe ammazzare ora, tonto
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braccio destro. Il sinistro lo appoggia sulla maniglia dell
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giù e in moto lo sa pure lei non
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e ora gli rinfaccia lo specchietto, i sette anni
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con Elena sconvolta che lo segue ma si ferma
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Un solo respiro: - ... siccome lo dice il diritto civile
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un accidente, perché mica lo sapeva che si potesse
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al colle Belvedere e lo sa bene che le
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che Carlotta, sua moglie, lo avesse beccato con la
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di calore. ¶ Secondo, non lo fa nella pausa pranzo
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e cieca - non fa lo spavaldo e urla tutto
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è Pellecchia, che faccio? Lo faccio cuocere o lo
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Lo faccio cuocere o lo faccio accomodare? Oggi mi
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una brutta cera oggi. ¶ - Lo so, mi sento fiacca
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dispetto e uno svantaggio... lo immaginavo... perché io ho
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fesso e tacchino. ¶ - E lo deve far ricadere su
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caldo torrido) ¶ Il Vecchio lo ha mandato a chiamare
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avo saraceno? ¶ Il Vecchio lo ha mandato a chiamare
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Renzo, gli squali che lo vengono a tormentare la
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il cielo stellato. Nessuno lo pensa lassù, lo sa
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Nessuno lo pensa lassù, lo sa, e allora si
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sei qui? ¶ Renzo abbassa lo sguardo. Sa che con
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di maggio? - azzarda. ¶ Mario lo guarda con gli occhi
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in passato ha fatto lo stesso lavoro, non per
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pianoforte mentre il Vecchio lo sta a guardare, perché
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il suo pigiama e lo scaraventa contro gli armadietti
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del suo pianto. Pea lo lecca e starnutisce. ¶ Doccia
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il febbrone che se lo porta via per sempre
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E anche se non lo sapeva, anche se non
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sapeva, anche se non lo ha mai studiato, ora
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2006
sua madre che non lo ha voluto perché "il
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casa? E io te lo avevo detto che quella
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il Signore non me lo perdonerebbe mai. ¶ Corre, corre
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è a pochi passi, lo riconosce, gli tende la
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abisso e l'invidia lo divorò alla vista di
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Sulla spiaggia che ferma lo stagno e si anima
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2006
suo cognato. Attende che lo passi a prendere. Tutta
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di farsela alla guida. Lo aspetta al cancello della
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2006
dell'umore giusto, Cinzano lo guarda e ci prova
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Il silenzio che segue lo fa pentire di aver
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poi manco voleva che lo gridassero Renzino, anche se
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2006
vero che lei se lo ricorda quando tutti in
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2006
quando tutti in piazza lo gridavano Renzino che era
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non si dice neppure lo gridavano ma lo chiamavano
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2006
neppure lo gridavano ma lo chiamavano. ¶ Cinzano glielo ha
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maestra Maria. ¶ - Ah, te lo ricordi oh Lori? Te
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2006
ricordi oh Lori? Te lo ricordi a scuola? Che
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2006
sulle palle. ¶ - Ah, te lo ricordi oh Lori? - Quando
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2006
quando comandavano in quartiere, lo usavano come Tonio prima
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2006
del babbo, a sfondamento lo usavano, il primo a
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2006
a Ferragosto? Quelli se lo ricorderanno per tutto l
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2006
tutti i giorni, tanto lo sai quando rientriamo. ¶ Minchia
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2006
petto tronfio e fare lo sbruffone con Lori: - Neh
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2006
Ferragosto e grazie... ¶ Renzo lo saluta con un sorriso
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2006
mano al petto e lo tiene. I reni stanno
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2006
rovente e affilato che lo passa da parte a
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2006
Tutto cosa? ¶ Mario non lo guarda, guarda la strada
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2006
il passato non se lo getta così dietro le
274
2006
contatto... e tu ce lo hai messo, e come
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2006
Renzo, mi basta poco... ¶ Lo lascia cantare, tanto sa
276
2006
ti frego per sempre. Lo sai poi com'è
277
2006
due ne hai toccate. ¶ Lo lascia gracchiare e spera
278
2006
quest'auto blindata che lo deve portare in vacanza
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2006
perdere pure quelle. ¶ E lo vorrebbe strozzare. ¶ - Basta che
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2006
bella villa. ¶ Ma neppure lo sta più ad ascoltare
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2006
moglie, che non se lo merita. Per Margherita che
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2006
gli va di incontrare lo sguardo di Celina. Oca
283
2006
andato oltre, che non lo hai fatto andare oltre
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2006
vero? ¶ Celina ride e lo bacia. ¶ - Solo un contatto
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2006
dirlo neppure per scherzo, lo sai che non mi
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2006
tue belle ciccette. ¶ E lo bacia e lo spinge
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2006
E lo bacia e lo spinge oltre il viale
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2006
imbecille non ha rispettato lo stop e gli è
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e moderni: il sindaco lo aveva spiegato bene alla
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e alligatori incarogniti e lo sgusciare di una lucertola
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sgusciare di una lucertola lo faceva correre dietro il
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caffè in mano e lo tranquillizzerà: - Sono una coppia
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mi sta bene, me lo porto con vanto. ¶ * * * ¶ - Ma
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e... e quello sbruffone... lo sbruffone... come si chiama
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sbruffone... come si chiama... lo sbruffone... il suo amico
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l'ingegner Renzo Chimenti, lo sbruffone come lo chiami
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Chimenti, lo sbruffone come lo chiami tu, per ultimo
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Celina. Moglie e cognata. Lo sa bene. ¶ I camerieri
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con fibbia enorme argentata, lo guarda, e lo riguarda
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argentata, lo guarda, e lo riguarda. E Renzo lo
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lo riguarda. E Renzo lo sa che quarantenni così
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ginocchio o che appena lo sfiora... ¶ Anche i giudici
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più bianchi e affilati. ¶ Lo bacia e risponde. ¶ - Non
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a trovare la figlia. Lo sa che tanto lei
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lei a trovarla, tanto lo sa perfettamente che lo
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lo sa perfettamente che lo studio legale il sabato
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di simile neppure io lo so che sono dovute
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a beccarsi sotto voce. ¶ - Lo vedi quant'è Signora
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qualcosa di simile. Scruta, lo cerca. ¶ - Tu te lo
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lo cerca. ¶ - Tu te lo mangeresti il tuo cane
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sgabello in legno, pieghevole, lo sguardo alto che si
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sino alla sera se lo fa lei. Senza problemi
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successo? ¶ Perché una se lo chiede come è andata
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andata a finire. ¶ - Non lo so, non me lo
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lo so, non me lo ricordo... ¶ E giù tutto
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gridato, povera bestia, quando lo hanno squartato. Mangio e
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di una ragazzina. ¶ - Te lo spiego subito. Anche se
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potrà rovinare. Quindi non lo nomino neanche, e tu
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svelare il suo nome lo metterebbe in pericolo. Ci
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piccole orecchie o farle lo scalpo, oppure sfregiarle i
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Sueño que tu me lo das ¶ - Renzo questa è
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in vita mia... ¶ Yo lo siento todo adentro de
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un vortice le percuote lo stomaco e la testa
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mentre lei a carponi, lo insegue e lo avvolge
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carponi, lo insegue e lo avvolge con le labbra
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abbaia. Si voltano e lo guardano più sprezzanti che
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ai suoi piedi, che lo fissa con gli occhi
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e rasoio. E quando lo richiude lo fa con
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E quando lo richiude lo fa con forza, che
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batte sul metallo e lo spogliatoio trema come battuto
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il suo prezioso sonno. ¶ Lo sportello vibra. Antonio lo
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Lo sportello vibra. Antonio lo batte e lo ribatte
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Antonio lo batte e lo ribatte un'altra volta
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leva il pigiama pesante. Lo allinea su una panca
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allinea su una panca, lo ricompone come solo i
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nuovamente veloce. Le visioni lo hanno seguito e vanno
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il vento del nord. Lo spazzanubi freddo che oggi
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Pessimo. ¶ Le saline e lo stagno stanno evaporando e
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dato uno sguardo oltre lo stagno e ha intuito
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di carta, così neppure lo stridere del cucchiaino sulla
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scendere a piedi perché lo stantuffo dell'ascensore a
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e mentre il telegiornale lo avverte di quello che
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Getsemani il giornale se lo prendono a La Palma
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verrà un accidente quando lo vedranno arrivare zoccoletto e
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imponente villa di Getsemani. ¶ - Lo yin e lo yang
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Getsemani. ¶ - Lo yin e lo yang, - aveva detto l
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e battendo le ciglia. ¶ - Lo yin e lo yang
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ciglia. ¶ - Lo yin e lo yang, - aveva ripetuto sua
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messicano, dopo dodici mesi lo hanno stufato - e poi
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che la luce divina lo colpì a un passo
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Non ho molta voglia, lo sai... ¶ Leida manco lo
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lo sai... ¶ Leida manco lo guarda. Passa dalla camera
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divano a fiori con lo smalto delle unghie dei
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Antonio. Tanto questa non lo capisce che non sono
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Renato... ¶ - Ma se neppure lo conosci... ¶ - Meglio di te
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solo la testa oltre lo stipite per capire se
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Renato, ci parlo... ¶ Lei lo accarezza, lo bacia e
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parlo... ¶ Lei lo accarezza, lo bacia e non ha
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Tonio... ¶ Efrem, suo cugino, lo stesso viso vent'anni
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dispense e qualche volta lo copre anche la domenica
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madre, ti ha lasciato lo stoccafisso che ti piace
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labbro a labbro, quasi lo volesse cacciare. ¶ - Dai, che
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squadra dei ragazzi... ¶ - Ma lo vedi no? Dove lo
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lo vedi no? Dove lo trovo il tempo... ¶ - Magari
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a piedi... ¶ Tonio non lo ascolta più ed è
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chili che solo per lo spavento, solo per il
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ti ribatti alla fine lo hanno sentito. E quando
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sono andati via, schifati. Lo hanno lasciato da solo
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vergogna, che vergogna... ora lo saprà tutto il quartiere
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certa che lei non lo avrebbe potuto fermare. ¶ Quando
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stava marchiando il cielo. ¶ - Lo so che ora vedi
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corrono lungo il collo, lo sentono grinzoso, poi sul
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un centro di partenza lo avrà questo nervoso, ma
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questo nervoso, ma non lo trova mai, sennò lo
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lo trova mai, sennò lo strapperebbe via con un
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Glielo aveva detto che lo ringraziava ma si poteva
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erano i segni che lo dicevano. Ore 2:30, i segni
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fare coraggio. ¶ - Sì che lo sono. ¶ Enterogermina ¶ (ottobre 2004, vento
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aveva stretto Leida che lo aveva baciato e, prima
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quel maledetto nodo manco lo sentiva più. ¶ - Settore? ¶ Fu
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un segreto e chi lo deve nascondere. ¶ Poi era
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il sole che riscalda lo stomaco e subito dopo
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il vento frizzante che lo indebolisce. Freddo caldo, caldo
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o stai? ¶ E neppure lo ha degnato di uno
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Armando lo guarda e lo tira via per la
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Pellecchia già nel panico. ¶ - Lo avevo detto io che
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buon presagio e non lo era. ¶ Il telefono squilla
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di banca. Non capiscono lo spiraglio che si è
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sogni, riscatto e rivincita, lo devono solo a una
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fare e tiene basso lo sguardo. Mara va alla
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rinforzato, uno sguardo oltre lo stagno, arriccia il naso
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E guarda Antonio e lo fulmina. Pensa, in un
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le transenne la figlia lo salutava con già il
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nessuno, poi ha alzato lo sguardo e ha visto
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gli ha fatto abbassare lo sguardo e la fronte
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Che poi è sempre lo stesso. Sta più a
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si sente protetto e lo lascio fare. ¶ Quando arriviamo
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e i disegni oro. ¶ Lo guardo e mi sorride
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un colpo del capo. Lo guardo e mi sembra
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che ogni giovedì ripetiamo lo stesso rito. Autunno, inverno
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brutta né vecchia. ¶ Abbasso lo sguardo e anche se